Craxi e i socialisti massimalisti | 3/9

Diceva Craxi: “Io non ce l’ho tanto con i comunisti che sono un’altra cosa. Io ce l’ho con i socialisti massimalisti, perché erano dei confusionari”.
Predicavano l’agitazione e pensavano che la rivoluzione sarebbe avvenuta uno sciopero dopo l’altro, una occupazione delle fabbriche dopo l’altra, agitazione dopo agitazione, occupazione dopo occupazione.
Per fare la Rivoluzione serve un partito armato, come è stato fatto dai Bolscevichi in Russia.
Senza quello non la fai la Rivoluzione. La Rivoluzione è un rovesciamento violento di un sistema e per rovesciare violentemente un sistema ci vuole la forza: un partito armato.
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Tratto dal docu-film di Ezio Mauro - Rai
A 100 anni dalla fondazione del PCI
La dannazione della sinistra - Cronache di una scissione
2021 Italia
Il 21 gennaio 1921 a Livorno avviene un evento epocale: durante il Congresso che si tiene nel teatro Goldoni, il Partito Socialista Italiano si divide e perde la sua componente comunista. Gli scissionisti decidono di muoversi verso un altro teatro della città livornese, il San Marco, e fondare il Partito Comunista Italiano. A cento anni da quella storica scissione, Ezio Mauro compie un viaggio per l'Italia raccontando il male atavico della Sinistra, una dannazione che si sprigiona in quell'anno e ancora oggi fa sentire i suoi effetti sulla politica italiana: l'impossibilità per la Sinistra di promuovere la fraternità tra i popoli rimanendo unita al proprio interno, generando un paradosso oggi ancora attuale.
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[@dionisio7719]

Eta un po' presa dalla frase di Mao tze tung , quella che Sergio Leone magistralmente mise all'inizio del fim Giù la testa: la rivoluzione bin è un pranzo di gala, un cocktail in un salotto letterario, non si fa con tanta delicatezza o perbenismo.. : ,la rivoluzione è un atto di violenza . (Forse non la ricordo tanto bene..ma il senso è quello)