L’equipollente esiste nella Barcellona spagnola ed è un immenso museo civico. Ora finalmente s’ə deciso per il recupero di destinarlo in parte ad ospitare tutte le opere stipate, finanche nei sottotetti e sottoscale,del MANN.Personalmente vi avrei dislocato al suo interno l’intero museo del MANN. Oramai l’attuale edificio oltre ad essere saturo di reperti è situato in una zona congestionata dal traffico che il museo aggrava essendo privo di un parcheggio turistico. Il Real albergo dei poveri per i suoi numeri lo si poteva tramutare nel Louvre italiano d’archeleogia campana.Ha ampi spazi di parcheggio,affaccia su una delle più grandi piazze partenopee,è vicino ai principali servizi pubblici di mobilità tra questi l’aereoporto e il principale snodo ferroviario della città di Piazza Garibaldi. Potrebbe ospitare anche quesì servizi di ristoro turistici di cui oggi il MANN è sprovvisto come bar,ristorante anzi per i suoi numeri potrebbe includere anche pizzerie e negozi di gadgettistica partenopea come le porcellane di Capodimonte o la pastorizia di San Gregorio Armeno.Non si può poi dimenticare poi che è attiguo ad un’altra antica istituzione borbonica : Il Real Orto Botanico.Si poteva coraggiosamente optare per la stessa operazione degli egiziani che non hanno esitato a dislocare il museo delle antichità egize nella nuova struttura costruita apposta. Credo che l’Unione Europea per un progetto di ampio respiro come la costituzione del Louvre italiano del quale a beneficiarne non sarebbero stati solo l’Italia e Napoli ma l’intera Unione,non avrebbe esitato a destinargli ulteriori risorse oltre a quelle previste per il PNRR.
Concordo, qui si parla di un qualcosa di grandioso, anche vero che il Museo Archeologico ha una sua identità e appeal nel grosso edificio dov'è ora al Centro...Real Albergo dei Poveri comunque va visto in chiave museale ed espositiva
@@francescofantini L’attuale palazzo che ospita il MANN per la sua posizione ai giorni nostri è più utile come palazzo di rappresentanza,oppure vi si poteva trasferirvi una o più sezionI dell’Università Federico II,comunque è più consono a un polo di studio universitario che museale,per questo :in termini di servizi non ha i numeri a confronto con i grandi poli espositivi mondiali,nemmeno in mobilità nonostante la vicina stazione della metro. Poi si decidessero a ripristinare e dare sistemazione anche alla prospiciente e meravigliosa Galleria Principe sarebbe un’altra cosa buona e giusta! Quella della galleria è un’altra occasione perduta per dotare al MANN quei servizi di aggregazione e di ristoro di cui l’attuale MANN è deficiatario.
@@francescofantiniLa Galleria Principe veramente non è mai stata chiusa. Al limite si stanno istituendo attività economiche,per il resto : il suo interno è perennemente ingabbiato con le reti,esternamente i porticati sono un’orinatoio e dormitorio a cielo aperto,mentre le facciate sono uno scempio sconclusionato,senza l’antica continuità cromatica senza contare le immancabili gabbie di reti agl’affacci.Quindi per primo si dovrebbe fornire i porticati di cancellate con un’orario d’apertura e chiusura poi finalmente tramutarlo nel salotto a servizio del museo e poi della città.Per il momento è l’opposto.
Ogni volta fai venir voglia di andare a Napoli!
Grazie Francesco
Straordinaria....magari organizziamo un tour!
non lo conoscevo Franc, grazie per queste perle!
Si un qualcosa di grandioso...
Nápoles. Se ve espectacular. Gracias, Fra!!!
Graciasss, besossss
Grazie tante, molto interessante, non lo conoscevo
Grazie!
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
L’equipollente esiste nella Barcellona spagnola ed è un immenso museo civico. Ora finalmente s’ə deciso per il recupero di destinarlo in parte ad ospitare tutte le opere stipate, finanche nei sottotetti e sottoscale,del MANN.Personalmente vi avrei dislocato al suo interno l’intero museo del MANN. Oramai l’attuale edificio oltre ad essere saturo di reperti è situato in una zona congestionata dal traffico che il museo aggrava essendo privo di un parcheggio turistico. Il Real albergo dei poveri per i suoi numeri lo si poteva tramutare nel Louvre italiano d’archeleogia campana.Ha ampi spazi di parcheggio,affaccia su una delle più grandi piazze partenopee,è vicino ai principali servizi pubblici di mobilità tra questi l’aereoporto e il principale snodo ferroviario della città di Piazza Garibaldi. Potrebbe ospitare anche quesì servizi di ristoro turistici di cui oggi il MANN è sprovvisto come bar,ristorante anzi per i suoi numeri potrebbe includere anche pizzerie e negozi di gadgettistica partenopea come le porcellane di Capodimonte o la pastorizia di San Gregorio Armeno.Non si può poi dimenticare poi che è attiguo ad un’altra antica istituzione borbonica : Il Real Orto Botanico.Si poteva coraggiosamente optare per la stessa operazione degli egiziani che non hanno esitato a dislocare il museo delle antichità egize nella nuova struttura costruita apposta. Credo che l’Unione Europea per un progetto di ampio respiro come la costituzione del Louvre italiano del quale a beneficiarne non sarebbero stati solo l’Italia e Napoli ma l’intera Unione,non avrebbe esitato a destinargli ulteriori risorse oltre a quelle previste per il PNRR.
Concordo, qui si parla di un qualcosa di grandioso, anche vero che il Museo Archeologico ha una sua identità e appeal nel grosso edificio dov'è ora al Centro...Real Albergo dei Poveri comunque va visto in chiave museale ed espositiva
@@francescofantini L’attuale palazzo che ospita il MANN per la sua posizione ai giorni nostri è più utile come palazzo di rappresentanza,oppure vi si poteva trasferirvi una o più sezionI dell’Università Federico II,comunque è più consono a un polo di studio universitario che museale,per questo :in termini di servizi non ha i numeri a confronto con i grandi poli espositivi mondiali,nemmeno in mobilità nonostante la vicina stazione della metro. Poi si decidessero a ripristinare e dare sistemazione anche alla prospiciente e meravigliosa Galleria Principe sarebbe un’altra cosa buona e giusta! Quella della galleria è un’altra occasione perduta per dotare al MANN quei servizi di aggregazione e di ristoro di cui l’attuale MANN è deficiatario.
Galleria Principe che per lo meno ora è stata riaperta piano piano riprende vita...già tanto dopo decenni di oblio
@@francescofantiniLa Galleria Principe veramente non è mai stata chiusa. Al limite si stanno istituendo attività economiche,per il resto : il suo interno è perennemente ingabbiato con le reti,esternamente i porticati sono un’orinatoio e dormitorio a cielo aperto,mentre le facciate sono uno scempio sconclusionato,senza l’antica continuità cromatica senza contare le immancabili gabbie di reti agl’affacci.Quindi per primo si dovrebbe fornire i porticati di cancellate con un’orario d’apertura e chiusura poi finalmente tramutarlo nel salotto a servizio del museo e poi della città.Per il momento è l’opposto.
Bisognerebbe anche collegare Capodimonte alla città, una metro, una funivia, poteva portare ancora più benefici.....
Amo e adoro Napoli e l'Italia.