Sono nata e cresciuta a Prato e ho lavorato nel settore tessile 32 anni. Ho visto con i miei occhi tutto quello che hai detto. Lavoravo in una filatura a pettine, dove lavoravamo filati di buona qualità.... un bel giorno ha varcato il portone un cinese. Accolto con inchino dal mio titolare,perché ci dava delle commesse.... Io operaia ho visto la vera differenza tra le fibre lavorate in precedenza al portato di filato cinese. I capi durano poco perché usano prodotti di pessima qualità e sulle macchine andavano malissimo. Mentre le stesse fibre fatte da aziende italiane andavano benissimo. Pochi nodi e poche attaccatture fanno un filato molto migliore. Mentre i loro filati venivano fuori strapieni di attaccature e nodi(inaccettabile per la vera azienda pratese). E da operaia mi ritrovai a farmi il doppio del c..o ,con sti fili che si rompevano in continuazione. Ovviamente mi son dimessa e sono andata in un'altra azienda,dove si lavorano SOLAMENTE filati pregiati e di altissima qualità e le condizioni di lavoro migliori. Niente a che fare con i cinesi,fortunatamente.
Grazie per la tua testimonianza!! Interessante, se vuoi condividere maggiormente dettagli sui materiali ne sarei onorato. Io per ora ne so poco, evito il sintetico, già un bel passo . Ho avuto tante reazioni allergiche con i sintetici
Si. Peccato che poi tutti a comprare i filati cinesi tanto dispregiati. Non si può fare protezionismo se la gente compra capi di fast fashion a raffica
@@giogio56495 o lo puoi fare tu sostenendo l'insostenibile. Vuoi negare che il Dragone inondi il mercato di prodotti ciofeca e materiali scadendenti? Il popolino vuole consumo il capistalismo di stato lo da. La qualità la paghi e la trovi ancora in Italia e non su internet.
Ragazzi, dalla perspettiva di un ragazzo nato in una famiglia immigrata dalla Cina, ma cresciuto qui in Italia, vi posso dire che fa assolutamente pena lavorare per i cinesi non solo a Prato. Detto ciò però, tanti lavoratori del genere non possono permettersi di cambiare lavoro sia perché non hanno abbastanza dimestichezza con l'italiano sia perché sono quelle le persone che conoscono, dunque l'opportunità che hanno. Tuttavia, non so se andate mai nei ristoranti asiatici e trovate sempre dei bambini cinesi che fanno i compiti, ecco quella è la generazione a cui appartengo io, spero che con il passare del tempo le cose cambino attraverso gli investimenti di denaro ed ore di fatica nell'educazione.
Io conosco purtroppo di ragazzi che come te si sono voluti costruire un futuro studiando per fare un lavoro più decente e sono stati allontanati dalla famiglia. Anche questo non è facile
Il fatto e' che tanti ragazzi cinesi studiano e ahime' usano la conoscenza per sviluppare ulteriormente i business in nero. Non vi sto a dire quanto nero fanno, Ma vi assicuro che tanti ragazzi giovani scelgono la moneta rispetto alle tasse....
Purtroppo i cinesi non hanno un'educazione ambientale non hanno un educazione verso il privato altrui ,non considererò mai un cinese al pari di un europeo ma non perché siete con gli occhi a mandorla ma proprio per l'educazione che non avete.
tutto è avvenuto sotto gli occhi compiacenti delle Istituizioni...(in primis la Finanza) che ha lasciato operare i cinesi facendosi beffa delle regole cui erano soggetti gli italiani nel settore industriale e del commercio, di fatto facendo una concorrenza sleale (orari di lavoro, costo dello stesso) . Credo ci sia stato un preciso disegno alle spalle, probabilmente quello di aprirsi un nuovo mercato molto consistente... ma alla fine ci è convenuto?
Basterebbe leggere le Cifre per capire che è un meccanismo che le istituzioni non hanno nemmeno lontanamente voglia di cambiare. Con molti di quei soldi a nero vengono fuori campagne elettorali di un alto livello
Importante è guadagnare soldi, che ci sia qualcuno a denunciare direi che è inevitabile, perché paura ? i cinesi non mangiano esseri umani, è una realtà conosciuta e le pane quotidiano per forze dell’ordine. Nessun traffico di organi umani armi o droghe. Direi che siano anche onesti.
Sulla TV Svizzera è passato un documentario inchiesta su di una grande azienda che tanto pubblicizza i propri divani sui canali principali di tutta Europa spacciandoli per artigianali made in Italy , ebbene le indagini che smontano la tesi dell'imbottito fatto a mano e di qualità portano a capannoni gestiti da cinesi sempre nella tua regione.
Grazie per questa serie di documentari sulla realtà di Prato ( piano piano li recupero tutti). Ho lavorato nella città nel settore educativo. Piange il cuore nel vedere intere classi in cui l’insegnante si trova davanti a bambini che non comprendono per niente la lingua, che spesso si trasferiscono nel corso dell’ anno scolastico sparendo nel nulla senza dare spiegazioni, per niente integrati con i compagni, immersi in una realtà che non possiamo conoscere a pieno e comprendere. Bisogna lavorare su questo, puntare sull’istruzione delle nuove generazioni cinesi che vivono a Prato, creare realmente un’integrazione e un senso di appartenenza alla città.
Certo si fanno le segnalazioni ma il punto è di fare sentire accolti questi bambini, non puntare il dito contro le loro famiglie che sono delle vittime come loro. Bisogna creare maggiori fondi per avere mediatori culturali nelle scuole e reali sistemi di supporto .
Mi permetto di aggiungere: per "mediatori culturali" non si intendono solo cartelli in cinese o addirittura libri di testo in doppia lingua. Pur essendo potenziali strumenti di apprendimento, servirebbero solo per un INIZIO di integrazione, altrimenti si contribuisce a creare una sorta di stato parallelo come quello descritto magistralmente nel video. Uno dei problemi principali di questi ragazzini è che nelle loro case si parla SOLO cinese e si PENSA solo in cinese (la mentalità del "soldatino a basso costo che deve servire la causa fin da piccolo" inculcata dai genitori, magari immigrati da poco in Italia). Guarda caso tra i miei ex alunni cinesi, quelli che si sono distinti di più sono quelli che si sono potuti esprimere liberamente. Il problema è che tra loro pare esserci un grande stacco tra "geni" e "segnaposto" proprio per problemi di mentalità e di comunicazione con la realtà italiana in cui hanno deciso di vivere i loro genitori.
Inchiesta interessantissima! Aspetto con ansia il video sulla criminalità cinese in Toscana. Ho la sensazione che ci siano aspetti da raccontare pure in realtà molto vicine a Prato.
Grande Simone, pur rischiando casa o incolumità, dato che abiti da quelle parti, hai avuto il coraggio di denunciare queste lefandezze. Prima o poi anche il sindaco sarà con gli occhi a mandorla. Una vergogna queste situazioni che riescano a continuare attività illecite... e non solo a Prato. Grazie per questo video da TV di alto livello.
Tutto bene, fino alla parte del “anche il sindaco Sarà con gli occhi a mandorla”, se è integrato e gode dell’elettorato passivo perché no? Quasi mi sembra che dietro alla giustissima critica si voglia giustificare il razzismo
BHE IL SINDACO DI LONDRA E UN INDIANONOI AVRENO I NIGERIANI-AL COMANDO , LA VENDUTA BORGATARA HA FIRMTO X 180MILA ARRIVI AFRICANI..COME SERVISSE CHE LEI LI LEGITTIMASSE.INTANTO, NE ARRIVANO MIGLIAIA TUTTI I GIORNI
@@TheBluvigo No, assolutamente... ci mancherebbe altro, benvengano politici ed amministratori stranieri. Volevo solo dire che dopo il tentato distretto di polizia cinese ora la "cupola" tenterà di infiltrare anche alte cariche istituzionali negli apparati di governo locale, tutto per poter essere ancor più liberi di delinquere. Non credo nemmeno che a Prato tutti gli imprenditori cinesi siano disonesti. Un saluto.
Lavoro per un azienda italiana che produce e vende macchine da stampa digitali tessili, ho viaggiato in tutto il mondo, sopratutto in paesi dove la produzione tessile è fortissima, India, Bangladesh, Pakistan, Cina ecc..Vi posso assicurarre che la situazione che c'è a Prato non si dicorta di molto dai paese del terzo mondo, lavorano con macchinari pericolosi per il finissaggio tessile, senza nessun sistema di sicurezza installata sulle macchine, scaricano gli scarti di lavorazione altamente tossici, con all'inteno formaldeide, glicoli, siliconi direttamnte nella fauna senza nessuna depurazione, tutti lo sanno e tutti ignorano questo scempio, bisogna anche dire che non ho mai trovato un imprenditore italiano che si rifiutasse di vendere attrezzature di fronte ad un bel guadagno pulito senza dichiarare un euro.
Grazie per quello che fai. Portare alla luce questa realtà “nascosta” è un atto di coraggio. Tanto come sempre non fregherà un cazzo a nessuno. La vergogna di quello che un tempo era un bello e ricco centro cittadino.
Nascosta non direi! È risaputa da tempo ma ci sono anche molti italiani collusi a cui fa comodo. Per questo. On succede niente. Pensi che la guardia di finanza non lo sappia.
Le aziende che forniscono macchinari, tecnologie, software, tessuti, coloranti, materie prime, trasporti , vengono tutti da ditte italiane, direi che il mercato di Prato è più capillare di quanto crediamo.
Ciao Simone, non ho mai scritto ma dopo questo video mi piacerebbe capire un'altra dinamica che da qualche anno c'è a Milano, noi li chiamiamo Banglini non so come sia possibile che dei cingalesi che vendevano rose in bici tutto ad un tratto aprono questi negozietti (saranno un centinaio non 2/3) e vendono cibo, bevande robe per la casa comprandole al supermercato e rivendendole a prezzo più alto... Quindi senza senso... Lavatrici di denaro palese anche al più cieco de ciechi... Magari ci state già lavorando per un nuovo video comunque un grazie a te e al tuo staff per avermi fatto conoscere e apprendere un sacco di cose, continuate cosi
È la stessa cosa accaduta a Napoli, in zona Gianturco: quella zona oramai è cinese, grazie allo Stato e alla camorra. I cinesi sono venuti in Ape Car e ora camminano in Audi. È incredibile il contrasto tra le loro grandi città, come Pechino che è dieci anni più avanti rispetto a quelle statunitensi, e questi ghetti industriali che installano in altre nazioni
@@giovannicaviglia1711probabilmente era non era neanche passato il primo anno di neopatentata per guidare una super car, quell’audi è solo una macchinetta da cambiare l’anno dopo 😂
Io sono del vesuviano ho lavorato qualche anno nell'ambito, ero un tuttofare dai carta modelli al tagliare i piazzati di stoffa le sartorie più "efficaci" erano le loro, di recente sono ritornato in zona e nel mestiere adesso ci sono quelli del Bangladesh i cinesi in quelle zone sono dimezzati.
Infatti è così. Da non paragonare i cinesi che sono ventuti qua a quelli di Pechino o Shangai. Questi erano contadini che vivevano nel pollaio e non avevano nulla da perdere. A Prato sono più o meno tutti della stessa provincia di Wenzhou e con il passaparola sono arrivati qua.
La mia famiglia è nel settore del tessile Veneto da più di trent'anni, e anche qui da almeno un decennio i cinesi hanno fatto la loro comparsa. Trattandosi di un settore dedito soprattutto ai prodotti di lusso è più difficile per loro entrare senza garanzie o senza sottostare a una qualche forma di controllo, ma ciò non toglie che abbiano ritmi di lavoro impossibili per un'azienda gestita da italiani.
Esatto, anche nel Veneto i laboratori cinesi hanno sostituito le aziende italiane, soprattutto quelle che producevano articoli di qualità medio/bassa, ma non solo. Non sono concentrati come a Prato, ma diffusissimi nel cavarzerano, nella zona della Riviera del Brenta, e persino nella zona artigianale di Belluno. A macchia di leopardo. Con il risultato che quando vedo l’etichetta Made in Italy mi chiedo sempre se dietro ci sia un’azienda che paga correttamente lavoratori, tasse e contributi oppure lavoratori clandestini e/o sfruttati, che lavorano di notte in capannoni fatiscenti con i vetri oscurati.
@@emmalicia60 per quanto riguarda la filiera della mia famiglia, posso dirti con assoluta certezza che pochissimo di quello che lavoriamo rimane in Italia, prendendo invece la via dei mercati dediti al consumo massiccio di beni di lusso Made in Italy, come USA, penisola arabica o, per l'appunto, Cina. Questo fa sì che i laboratori cinesi che fanno parte della nostra filiera siano comunque soggetti a controlli qualità piuttosto severi, visto che ogni laboratorio fa capo ad una diversa fase produttiva, quindi se qualcosa va male si sa già chi eventualmente silurare. Poi però come hai detto tu ci sono le realtà dedicate ai prodotti di qualità medio-bassa, e li si che i Cinesi ormai anche qui la fanno da padroni
Se tutto ciò “esiste” evidentemente gli occhi vengono chiusi da più parti…ognuno ha il proprio tornaconto…purtroppo storia già vista! Complimenti Simone per darci la possibilità di conoscere meglio queste realtà…
ma come mai può essere possibile che tutta questa criminalità sia così, alla vista di tutti quanti, senza che nessuna autorità intervenga? Sappiamo veramente qual è il grado di corruzione (e quanto si allarga con il passare degli anni) che abbiamo in questo benedetto paese? Un altro capolavoro di questo canale, uno dei miei preferiti.
Purtroppo da Pratese e lavorando nel mondo tessile (non produzione ma rivendita di tessuti) confermo tutto quello che ha detto Simone…è circa 30 anni che va avanti questa storia
Caro concittadino, siamo coetanei, io ho 32 anni e ricordo benissimo i "vecchi" cinesi con l'ape in giro per Mezzana e non solo (io sono nata in quella zona). Ho chiaro in mente il passaggio, neanche troppo graduale col senno di poi, dall'ape alla Mercedes, non perché ci sia qualcosa di male di per sé, ma è un dato di fatto. Anzi, ne ho fin sopra i capelli di pratesi razzistelli che intanto però, se non fosse per i cinesi, non avrebbero la posizione che hanno, soprattutto a livello imprenditoriale. Se uno viene da fuori e sente parlare un pratese di vecchia generazione penserà: "poverino, l'hanno sfrattato dalla sua stessa città" Un cazzo. Ha fatto comodo a tutta la città il business cinese, mafia compresa. I pratesi hanno svenduto come niente l'intera città, prendendo tutti sostanzialmente per imbecilli, credendo nessuno se ne accorgesse, o semplicemente fregandosene se qualcuno se ne accorgeva. Dopo, poi, fanno le vittime e sparano a zero su chiunque abbia gli occhi a mandorla. I pratesi tutti onesti, gli altri tutti criminali. E l'imprenditore pratese intanto si asciuga le lacrime di coccodrillo col cash cinese. Avoglia te... Poeri grulli
Per tutta questa 💩💩 dovresti ringraziare tutte le amministrazioni conunistelle che si sono sempre succedute. Grazie compagni di aver rovinato e di aver svenduto un pezzo dell'Italia.
Comunque non preoccuparti non è un comportamento Pratese è proprio un indole italiana secondo me te lo dico da veneto perché vedo le stesse dinamiche anche nelle citta qui.
Le persone ipocrite e individualiste che si venderebbero pure la madre pur di guadagnare esistono ovunque non solo in Italia perciò è inutile generalizzare. Io penso che invece di dare come al solito la colpa agli italiani o ai cinesi bisogna guardare il problema per quello che è per affrontare la situazione ovvero che il colonialismo cinese sta man mano prendendo più potere nel mondo (Italia compresa) e che l'Italia dovrebbe prendere più precauzioni al riguardo.
No, manca la volontà umana e quindi sociale di pretendere dalla politica l'uso della forza. Ricordatevi che i criminali usano la violenza, esercitando la forza arbitrariamente, mentre lo stato usa la forza per combattere la violenza. Una visione anarchica sottilmente infiltrata nelle "intelligenze" del paese ha disarmato lo stato (inteso come la cittadinanza riunita a sistema), impedendo sempre più l'uso della forza, e la preparazione a difendersi dalla violenza.
Questa serie sull'industria tessile e sul fast fashion è molto interessante, c'è un piccolo dettaglio che secondo me non viene toccato: la qualità dei prodotti di "marca". Ho sempre evitato di comprare vestiti sottocosto preferendo abbigliamento di brand ad un costo più elevato (nulla di esagerato). Ma da 15 anni a questa parte ho notato un calo della qualità, tanto da farmi pensare che forse non vale la pena spendere 50/60 euro per una maglietta o polo, né tantomeno 100 euro per un jeans, se poi dopo 1/2 anni sono da buttare...
Il punto è che anche i marchi sono diventati fast fashion, ma solo con un nome noto di facciata, Levis non è molto più rispettosa dei diritti umani di H&M
60€ per una maglietta è un furto qualunque sia il brand che la produce. Io mi faccio fare le camicie in sartoria e spendo meno del doppio di quella cifra. Camicie eh, non t-shirt.
Che piaccia o meno, il racconto di Saviano sul vestito di Angelina Jolie mi ha sempre inquietato ed affascinato molto da che lo lessi, fantasia o meno.
@@emmalicia60 ho detto meno del doppio, non meno della metà. Solitamente spendo attorno alle 90€, qualche volta di più se scelgo tessuti un po' più costosi o dettagli che richiedono delle lavorazioni aggiuntive ma mi è anche capitato di spendere meno, magari se acquisito più di un prodotto mi viene spesso fatto uno sconto, a volte anche consistente. Mesi fa ho preso un abito da cerimonia e la camicia mi è stata confezionata on omaggio. Sinceramente tra spendere 90€ per una camicia di sartoria e 60 per una t-shirt sputata da una macchina che vale pochi euro e su cui viene stampato (nemmeno cucito) sopra un logo di "alta moda" (vedi le inflazionate d&g, EA, ecc...) non ho dubbi sul da farsi. Sartoria italianissima, da generazioni
Ragazzi, ma questa allora ve la devo raccontare: quando lavoravo a Milano per una multinazionale tedesca di logistica e trasporti (di cui esiste una filiale anche a Prato), mi capitava di mandare dei camion a Prato per ritirare borsette, che poi una tizia vendeva nel suo negozio di Londra. Spesso capitava che mi chiamasse l'autista per dirmi che, all'indirizzo che gli avevamo fornito, si trovava di fronte ad una cascina abbandonata senza traccia di vita. A quel punto io componevo un numero di telefono in mio possesso al quale rispondeva un tizio (suppongo asiatico) che bofonchiava qualche monosillabo in inglese: io dovevo solo dirgli: "no police, camion..." e il nome dell'azienda per cui lavorarvo. A quel punto, sempre dai racconti degli autisti, spuntavano dal sottosuolo dei cascinali delle persone con i cartoni imballati da consegnare. Tutto questo una decina di anni fa :-D (ridiamo per non piangere, eh...).
Da pratese fa male vedere questo video perché è così chiaro e sotto la luce del sole da far venire i brividi. Spesso mi chiedo cosa fanno la GF le istituzioni, i partiti e i sindacati perché è così ovvio che ti passa la voglia di credere in questa società che pare fondata sulla disonestà della comunità approfittandosi dei deboli , degli ultimi e ognuno che guarda il suo cazzo di orticello, ovviamente con il paraocchi perché un giorno ci accorgeremo che intorno ci sarà solo il deserto.
Che devono fare i politici se sono collusi con gli impresarii😂? Che obbiettività possono mai avere? Semmai dovrebbe essere la comunità a fare qualcosa.
Sono nato a Prato e confermo quello che viene detto in questo servizio , aggiungo anche che in certe zone altamente cinesizzate il degrado a livello di sporcizia è veramente inqualificabile , ma qua nel corso del tempo hanno chiuso un occhio e anche tutti e due.
Il miglior servizio in assoluto, io non commento mai... Ci sono sempre delle imprecisioni e sarebbe lungo fare l'elenco... Ma questa volta tra tutti i video il tuo era perfetto ... Complimenti
Aspettavo questo tuo video, ben realizzato visto la complessità e la delicatezza del tema. Per chi come me (te) vive quotidianamente la realtà non può che suscitare una certa rabbia di fronte a un tale menefreghismo delle istituzioni. Mi sta a cuore la legalità e subito insieme una corretta e leale competitività sul mercato per tutte le aziende di settore, finché non verranno ripristinati entrambi questi elementi continueremo a parlare del nulla. Aggiungo piena solidarietà agli imprenditori Toscani ma Italiani tutti, fossi stato uno di loro immagino avrei espresso commenti ben più duri.
Mi spiace ma gli imprenditori italiani sono responsabili di questo disastro, sia economicamente perchè negli anni 90 si sono fatti i soldi sfruttando i primi cinesi immigrati, sia politicamente perchè negli ultimi 30 vige solo la legge delle mazzette, in TUTTA ITALIA. I nostri amministratori sono quasi tutti prezzolati da chi gestisce i "dané". Lo so che è uno schifo ma evidentementi alla maggioranza degli italiani va bene così . . . da 30 anni
12:28 Scene come questa le ho potute vedere con i miei occhi, nel periodo in cui ho lavorato in una boutique di un famoso marchio di accessori di lusso. Stessa tecnica utilizzata anche da turisti cinesi, che "ingaggiavano" serenamente persone di passaggio davanti al negozio per entrare ad acquistare per loro multipli di uno stesso prodotto, in quanto solitamente alcuni pezzi avevano un limite di acquisto e la presentazione obbligatoria del passaporto per i cittadini extra EU. Una faccia tosta come pochi al mondo.
Anche lo stato è un azienda. Ogni movimento che viene fatto dalla a alla zeta genera introito in modo diretto o indiretto che sia. Tutti sfruttano tutti fin che c'è l'opportunità e fin che dura. 20/30 anni e poi crolla su sé stesso. È si passa ad un altro settore. Non è mica meno impressionante e abominevole il mercato ortofrutticolo spagnolo? Ogni paese europeo sfrutta la propria posizione per affari del genere. Si andrà avanti all'infinito. Oggi questo, domani quello.
Sì infatti. È assurdo che tante persone tendano ad avercela “coi cinesi” anziché rendersi conto che la base affinché tutto questo avvenga è in primis da ricercarsi in una collusione con lo Stato …
Domanda diretta: cosa può fare un comune cittadino consapevole di tutto ciò fin dall'inizio della storia? Ho 65 anni, sono di Firenze e ho lavorato per 30 anni all'Osmannoro. Tutta la Toscana ha visto fin dagli anni 60 come hanno funzionato le cose. In primis le connivenze istituzionali che hanno consentito tutto ciò...ora ci si sveglia? Perché ora è non 25 anni fa, quando forse era possibile arginare le cose? Ma la scema sono io che mi pongo certe domande.
@@Arasce04 ti ringrazio per l'interessamento alla mia tranquillità, anche se non sono questi argomenti che me la fanno raggiungere o meno. Purtroppo sono sempre stata sensibile a certi temi, che ci posso fare?🤷♂️
Perché pareva che l’unica strada possibile per contrastare la concorrenza del tessile prodotto in oriente fosse quella di abbattere i costi di produzione in Italia. Senza prevedere che sarebbe stato un bagno di sangue per le aziende italiane gestite rispettando la legalità
Estremamente interessante. Da pratese non ho potuto fare a meno, da quando mi sono trasferito a vivere in centro, dell'altissimo numero di pakistani. Parlando con amici che lavorano nel tessile, mi è stato detto che loro sarebbero, adesso, i nuovi "sfruttati" dei cinesi. Non ho modo di poter dimostrare questa tesi, ma sarebbe interessante investigare questa procedura , che di fatto rappresenterebbe una sorta di nuova casta abusiva. Grazie per i vostri contenuti, buon proseguimento!
Sai come oggi è difficile trovare camerieri? Forse anche l'operaio cinese sta diventando difficile da reclutare (complice forse, e spero, l'integrazione). Una casta che non ha fatto molto fortuna è effettivamente quella dei pakistani che sono da anni in Italia ma non si sente mai di pakistani che hanno trovato successo. Come neanche di filippini... ma questi ultimi sono cristiani ferventi e questo forse fa la differenza. Ho visto diversi ristoranti cinesi con staff slavi e "bruni". Ora non so se siano effettivamente pakistani questi
Molto interessante e allo stesso tempo molto preoccupante.... Aspetto anche un video sul fenomeno dei negozi di pakistani e bengalesi che stanno spuntando ormai come funghi ovunque. Mi chiedo se è tutto legale o dietro si celano più ombre di quelle che pensiamo.
da pratese caro Simone che a lavorato per 20 nel tessile ho visto e sto vedendo tutto ciò che qui stai raccontando mi piange il cuore quando vedo la mia amatissima città ridotta in questo modo.
Sono 25 anni che a prato funziona così.....il problema è che in Italia ci sono le leggi per gli stranieri e le leggi per gli italiani......io sono commerciante e quando mi sono beccato il verbale dalla finanza per uno scontrino da 3 euro le chiesi come mai i cinesi e marocchini non facessero scontrini e nessuno le diceva niente....la sua risposta fu voi italiani avete la casa la macchina e quindi pagate ,loro non hanno niente di intestato quindi non vale la pena controllarli......li decisi di non votare mai più
Video ben fatto! Io sono Fiorentino ma frequento spesso zone come il macrolotto per via del lavoro che faccio... Ci sono molti "banditi" se cosi vogliamo chiamarli ma pure persone per bene! Il padre di un mio amico Cinese, a tutti coloro che sono a lavorare offre sempre un bottiglia d'acqua in segno di rispetto, cosa che apprezzo molto! Sono aziende che fatturano milioni l'anno, chi onestamente e chi in nero... Ci sono tanti gli uni quanti gli altri.
Il problema è che quelli che fanno in nero riescono ad avere prezzi più competitivi e quindi a rubare la clientela da chi lavora legalmente, se si continua così tra 10 anni sarà rimasto solo chi lavora in nero, lo stato deve fare qualcosa
Ero a Firenze per studi nel 95 ... e già a Prato c'era questa situazione. L'impressione è che tutto sommato a chi "galleggia" su queste acque fa comodo rimanga così.
Buongiorno, ricordo che tempo fa vidi una intervista ad un prefetto (mi pare, non sono sicuro) che parlava proprio di Prato e del fenomeno che viene descritto nel video. Però metteva l'accento su un altro aspetto che qui viene solo accennato, e cioè l'influenza della cultura cinese che vede, in questo giro di sfruttamento, dei legami famigliari tra sfruttati e sfruttatori che andrebbero compresi per arginare questo fenomeno. In sostanza la rete di omertà è agevolata da legami che, alla fine, ricordano il fenomeno ndrangheta del quale un punto di forza è proprio il legame famigliare tra i componenti. Complimenti per il tuo lavoro.
Sì e no. La componente "legami familiari" ha indubbiamente un ruolo, ma non mi sembra ci siano dati per affermare che questa componente venga prima, ad esempio, del puro prestito, fino allo strozzinaggio, nei prestiti di denaro da parte di estranei a contesti familiari. Parlarne poi come di qualcosa che appartiene alla cultura cinese mi sembra un ulteriore modo per sostenere la narrazione più consolante della "invasione dei barbari", dell' arrivo di qualcosa e qualcuno di completamente estraneo a quello che c'era "prima". Di fatto il legame familiare o comunque personale determina sicuramente il fatto che le zone di partenza siano quasi sempre comuni. È una cosa che è già successa a Prato con i precedenti e massicci arrivi di "immigrati" dal sud Italia, dal Mugello, dal Veneto. Famoso è il caso di Bovino (FG) la cui festa patronale è stata per decenni celebrata a Prato. Per altro molte zone di Prato in quel periodo (fra i '50 e gli '80) diventarono zone "etniche", come ad es Il Cantiere, costruito in maniera abusiva su terreni delle FFSS. Ed anche in questa fase c'erano giri di "aiuti" familiari, ad es fra i veneti. Per esempio il mitico Macrolotto Zero (oggi Chinatown) è stato costruito non dai cinesi, ma molto prima. La struttura architettonica con il dedalo di cortili su cui si affacciano l' azienda madre/committente e, ai lati, gli "stanzoni" dei vari "appaltatori" (spesso e volentieri in concorrenza fra loro), era il cuore fluido della pratesitá, ma oggi (soprattutto a chi non ha memoria) sembra "tipicamente cinese". Altri spunti di riflessione li trovi in miei precedenti commenti e risposte oppure puoi chiedermi qui e posso provare a rispondere.
Ho lavorato nel pronto moda per 4 anni, uno sfruttamento ed una economia sommersa che neanche immaginate, pian piano dalle sartorie agli ingrossi ed hanno cominciato a tagliarsi da soli il pronto moda in pratica credo che ci abbiano soffiato una fetta di economia complici anche imprenditori nostrani.
Peccato si possa mettere un solo pollice, xchè anche 100 non bastano a renderti omaggio x i video che fai. Grazie!!! ogni volta che ti ascolto rimango molto colpita. Continua sempre nell'esposizione di tutte queste trenmede" verità sommerse con la speranza che ci riportino ad una vita positiva. GRAZIE!
Sono convinto che quanto accade a Prato riesca ad influenzare tutto il settore tessile a livello nazionale. Le provincie di Como e Biella al nord sono sempre state culla del settore tessile, guarda caso crollato nell’ultimo decennio… finché continueremo ad essere il paese dei turisti non ci sarà futuro.
As a Chinese myself, years ago being a tourist in Italy seeing Chinese working and selling things in Italy, I’ve already made the connection and commented on how the “Made in Italy” is a bit sketchy now.
Stessa cosa ormai da anni succede a Verona, ovunque vai negozi cinesi dento e fuori dalla città vecchia, dove poi la stessa città si sta letteralmente ghettizzando creando vere e proprie borgate dove trovi solo questa o quella etnia e tra l'altro anche nelle vie principali della città o di transito obbligato a piedi per arrivare al centro, diventando dei veri e propri quartieri pericolosi da attraversare con amici o fidanzate per fare due passi la sera ma dove devi OBBLIGATORIAMENTE passare per poter arrivare al centro e sennò la soluzione alternativa è rimanere barricati in casa. Per fare un esempio via XX settembre, una tra le più importanti se non la più importante per poter accedere alla città dalla parte est per quelli che come me vivono da questa parte vede 500 metri di via tappezzata di negozietti di cineserie e/o tutti negozi di immigrati che hanno portato anche la via che fino agli anni 80/90 era anche rigogliosa ad essere un vero e proprio porcilaio malfamato dove di sera girano non prostitute ma genti dalle più dubbie moralità e provenienze. Si trova dunque la traversa cinese, quella dei magrebini, quella delle genti dell'est, quella degli spaccini, quella dei drogati, quella della gente che non devi guardare e poi forse dopo aver passato questo mezzo chilometro arrivi alla salvezza e ti puoi FORSE godere un giro in centro però è un qualcosa di assolutamente deplorevole e pericoloso per chi vi deve transitare oltre che al degrado e alla malavita che ci gira
Ho 68 anni, nato e vissuto a Prato, confermo parola per parola ciò che si afferma in questo video. Purtroppo non sono solo le istituzioni a nascondere la testa sotto la sabbia, ma tutti noi pratesi. Purtroppo si deve dire che se i cinesi se ne andassero Prato chiuderebbe i battenti, perché oramai le aziende pratesi sono un numero molto ridotto rispetto a quelle che erano 30 anni fa.
Ho lavorato 10 anni nella moda come disegnatrice stilista. Anche per un grandissimo stilista a livello mondiale italiano proprio di li. Era ora che uscisse il discorso perché è dal 2000 che il disastro avviene complici tutti gli italiani. Ne avrei da raccontare...GRAZIE MILLE PER QUESTO PASSO. ATTENZIONE ITALIANI A COSA ACQUISTIAMO, all'omerta' che ci sta' ammazzando.E' un risparmio che pagheremo molto caro. Vale per cinesi arabi e indiani . Gli italiani sono complici e molto corruttibili ad ogni livello. Basta ipocrisia e omertà. Ci aspetta il peggio se non cambiamo subito atteggiamento
@@ElahBet sarà sempre peggio, sai perchè?? perchè gli italioti dormono e non sono nazionalisti!!! nessuna persona nei negozi guarda mai l'etichetta o si chiede dove venga prodotto quello che vuole comprare, NESSUNO, basta semplicemente osservare, entrate in un qualsiasi negozio e osservate una persona mentre compra, ditemi, se avete mai notato qualcuno leggere l'etichetta
Complimenti davvero, un video tosto. Ogni tanto mi reco a Prato e mi rendo conto del degrado che c'è nella zona cinese. Quello che succede realmente all'interno dei capannoni posso solo immaginarlo
Anche io ci vado spesso, dove mi giro Maserati, Mercedes classe G e Porsche a non finire... Poi guardo il volante e vedo un bel logo Renault, così mi dico: forse sto portando un po' di degrado nella zona...🤣
Ho una piccola azienda e fino a 15 anni fa acquistavamo tessuti da Prato, fino a quando non è accaduto quello che stai raccontando.. Grande Nova Lectio!
Sovvenziono questo canale da più di 3 anni e sono ancora più convinto che sono stati i migliori soldi spesi da 3 anni a questa parte. Avanti così Simone
Il servizio che rendi è impagabile. Ti seguo da tanto, vivo a Prato per lavoro da poco e spero di incontrarti in giro! P. S. Sono un insegnante e spesso faccio vedere i tuoi video ai ragazzi, che apprezzano sempre e molti hanno iniziato a seguirti. Buon lavoro!
Finalmente qualcuno che parla di questo sistema, e nel sistema c'è anche lo smaltimento dei rifiuti, nel settore tessile possono essere molto tossici, le conseguenze per l'ambiente... Come se non bastassero quelle delle altre industrie toscane.
Complimenti per il lavoro svolto e soprattutto per il coraggio. Vale molto più il tuo canale della parola di politici e giornalistici, che come spesso si dimostra sono coinvolti negli stessi crimini che denunciano! A questo punto è il consumatore finale ad avere la facoltà di cambiare le cose ma chiaramente non è sempre facile. Complimenti ancora!
Video fantastico, grazie di farci conoscere realtà di cui spesso purtroppo non siamo a conoscenza. Una piccola critica spero costruttiva: la musica di sottofondo è abbastanza fastidiosa 😅
Anche qui in Piemonte a Barge (CN) le cave di pietra sono tutte cinesi. Ma lo stato chiude gli occhi su tutto ciò che succede perché gli fa comodo così.
I pratesi si sono venduti alla Cina , io sono di biella e anche a biella ci hanno provato a comprare le fabbriche tessili … prato e biella sono i 2 poli tessili in Italia molto importati e strategici , noi di Biella abbiamo sempre visto i pratesi un po’ come venduti allo straniero , qua ci hanno provato ad aprire alcune aziende alla fine degli anni 90 , le ditte come zegna Piacenza cerruti ecc ecc ecc si sono imposti e da Biella se ne sono andati
Io sono di Ivrea e conosco una ragazza che lavora per Zegna e lei è di Biella. Comunque spero proprio che almeno i biellesi non si siano venduti ai cinesi
ONORE A VOI siete un esempio e il vostro insegnamento di CACCIARE i delinquenti ( di tutte le nazionalità compresi gli italiani) sarebbe da 92 minuti di applausi
No è che i piemontesi hanno i coglioni che i toscani non hanno da illo tempore. Anche dove vivo io è pieno di sti negozi cinesi schifosi e puzzolenti, e vedere italiani lavorare per stranieri mi fa proprio orrore. Dovrebbero essere loro a lavorare per noi e invece li facciamo comandare. Finisce molto male questa storia, tanta gente ne ha le palle piene di questa invasione di stranieri di ogni tipo.
Apprezzo molto l’ultimo appunto su vedere dov’è il vero problema. Questo video è ricco di informazioni. Io sono entrato e poi uscito nel sistema dei ristoranti cinesi sapendone abbastanza direi. Il sistema è molto analogo a quello dei capannoni. Uso di portavoce per nascondere soci più grossi. Uso di edifici “restaurati” per uso abitativo assimilato. Minimo di contratti legali e lavoratori in nero.
Ritengo che il modo migliore per cercare di risolvere il problema sia condividere il video in modo diventi virale. Forse on questo modo le istituzioni sia locali sia nazionali dovranno intervenire forzatamente eradicando anche la parte di connivenza con questa piaga.
Grazie per questo coraggioso video. Purtroppo le situazioni illegali in Italia sono sicuramente peggiorate, decennio dopo decennio. Come evidenziato nel filmato, si potrebbe porre un freno a tutto questo, ma gli attori in campo sono così numerosi e potenti che la situazione non potrà che peggiorare. Attento a muoverti nelle vie di Prato.
Negli ultimi 50 anni si è fatto di tutto per spostare l'attenzione delle masse dai grandi problemi sociali, e primari, al futile. Un bel "risparmio" sulla spesa correlata all'investimento di quello che sarebbe stato un progresso generalizato delle condizioni di vita, per tutti, ma con delle conseguenze. Oggi, la politica è un mestiere ed media sono al servizio di chi vuole tenere lontano l'interersse dai problemi sociali. Per dimostrare sensibilità alle problematiche delle persone, ci si occupa di "particolari diritti" di ristrette minoranze, spesso benestanti e prive di problematiche primarie. Se in loco, pagando, si può fare in modo che tutti abbiano un tornaconto nell'essere "distratti", a distanza, le persone considerano ormai i problemi sociali una questione irrilevante, oppure inevitabile, o addirittura inesistente, visto che nessuno ne parla.
Come sempre N.1, più chiaro di così non si può. Grazie del tuo utilissimo contributo informativo. Purtroppo la situazione è talmente radicata, oleata e funziona bene che il processo di irreversibilità ormai è impossibile. Numeri e soldi sono la risposta. N.B.: a 3:55 aggiungerei anche da N.5 cinesi su un ape 50 in venti anni a N.1 cinese con 5 mercedes, di cui tanti italiani prendevano in giro e ora sono i loro padroni e datori di lavoro. 😱
Facendo un riassunto dei video documentari dei problemi del nostro paese. Mi convinco sempre più del cambio di rotta che ho fatto quando ho scelto di diventare monarchico. Penso al marciume che tu Simone e il tuo team, avete mostrato molto bene e con professionalità della prima repubblica( e non solo la prima), e cioè sin dagli albori della repubblica. Non sono monarchico perché rimpiango un periodo che non ho mai vissuto, anche se studiato a fondo( e che continuo a studiare), ma perché vedo un opportunità nel azzerare il sistema e ricominciare daccapo. In più penso che la monarchia costituzionale sia un istituzione più democratica. Un presidente della repubblica che per 30 anni “vive”, passatemi il termine per un partito piuttosto che un altro, e infine gli viene chiesto di essere imparziale, venendo per lo più da un sistema che è corrotto, non capace e pieno di privilegi. Ecco qui, il meccanismo democratico per me si inceppa. Pensare che è più democratico un presidente della repubblica, perché viene eletto da chi a sua volta viene eletto dal popolo, ma che succede se il popolo non va più a votare. Per chi non la pensasse così, lo rispetto per carità, è solo una mia opinione, ma fatevi una ricerca, e vedete quanto costa la nostra repubblica rispetto alle monarchie europee. In più penso che un re, ( per i più diffidenti ) sa’ che se vuole tenere la sua cara poltrona, essendo una carica a vita, invece che per pochi anni, deve comportarsi in un certo modo. Poi per carità , c’è ne sarebbe da dire su vantaggi e svantaggi delle varie forme istituzionali, ma questo è solo un messaggio e in più non ho una grossa capacità nel riassumere un concetto così complesso, come anche solo di far riflettere senza stravolgere la mente di nessuno, altre persone su questa tematica. Per concludere voglio dire che soprattutto guardando video, come in questo canale che “denunciano” le mancanze, o le complicità di un istituzione che a mio parere, ormai ha fatto il suo corso. La gente è stanca e basta vedere le percentuali di chi va a votare. Viviamo in una repubblica, ma non è una repubblica democratica.
In Spagna c'è la monarchia, se pensi che i reali si comportano meglio perché rimarranno a lungo nel suo incarico, ti sbagli. Leggi un po' tutto quello che dobbiamo sopportare. (Sono una cittadina spagnola che abita il Spagna)
@@Faiunsoldecaralllo infatti, ho scritto che è solo un messaggio. Non posso scrivere tutto in un messaggio. Ci posso arrivare benissimo anche senza leggere che non tutti i re o regine si comporteranno in modo impeccabile o comunque il più corretto. Non credo che esista una forma istituzionale perfetta. Ognuna ha i suoi vantaggi e svantaggi. In conclusione, con tutto il rispetto, scrivere “Leggi un po’ tutto quello che dobbiamo sopportare “, sembra quasi che tu voglia riassumere con quel “dobbiamo” il sentimento di tutti gli spagnoli. So bene che ha passato un momento di crisi la monarchia spagnola, ma non crederete che la repubblica sia la soluzione perfetta per la Spagna. Questo non lo posso sapere ne io, ne te. Magari inizialmente si , per far sembrare all’opinione pubblica che il paese a svoltato nella direzione giusta, ma poi non credere che succeda chissà che cosa. (Sono un cittadino italiano che abita in Italia)
@@alessandrovarrazza6709 in Spagna la monarchia sparirà fra qualche anno/decennio. La maggior parte della gente non vuole la monarchia in questo paese (forse in Italia sì?). E semmai accettano I Borboni (più che altro JuanCarlisti) per "quello che ha fatto per la democrazia" (che in realtà fu il dittatore Franco a nominare Juan Carlos re).
Io e la mia famiglia siamo nell’abbigliamento da 40anni e abbiamo visto l’evoluzione (involuzione) di Prato, noi abbiamo avuto la forza e fortuna di staccarci e produrre i nostri capi, ma quella concorrenza è fortissima, purtroppo il cliente italiano guarda prima il prezzo e poi si interessa della provenienza del capo, soprattutto perché questi ormai scrivono ovunque Made in Italy, anche se ormai le persone non si interessano neppure di quello, oggi lo stato non supporta per nulla il vero prodotto italiano se non a chiacchiere e questo prima o poi farà fare a tutti la scelta di adeguarsi a questa roba… le persone ancora comprano in grandi catene pur di risparmiare qualche euro per un capo di bassa qualità, prodotto addirittura da bambini… ma che importa? Per i clienti finali l’importante è risparmiare qualche euro…
Allora, io sono un ragazzo di 23 anni con uno stipendio normale e qualche capo costoso con i miei soldini me lo sono preso ovviamente made in Italy ti parlo di stone Island e quei tipi di brand ma sai che c'è? Che spendere 200 euro di felpa con uno stipendio di 1500 forse non è la cosa più sensata da fare solo per cosa poi? Far vedere che hai un capo di qualità? Stare attento a indossarlo o lavarlo troppe volte per la paura di consumarlo? Per cui da diverso tempo acquisto fast fashion , è sbagliato forse per le condizioni di lavoro dei dipendenti e per le aziende ripettabilissime come la tua? Forse si ma fatevi una domanda chi ha 200 euro per una felpa?i ricchi o gli scemi a mio parere.
Io ora faccio l'universitario ma prima di iniziare il percorso accademico lavoravo in una fabbrica di scarpe ITALIANA, prendevo letteralmente 1050€ al mese. Due anni fa, con 24 anni (adesso ne ho 26) e lavoravo comunque 10 ore al giorno. E riprendendo quello che ha detto il ragazzo qui sopra: CHI LI AVREBBE I SOLDI PER PRENDERSI CAPI DA 200/300€ A BOTTA. Siamo realistici! Non è che la gente non compra vestiti fatti bene perché gli piace vestirsi di merda È CHE NESSUNO HA I SOLDI PER FARLO! Perché se avessi 2500/3000€ di stipendio hai voglia a non comprare certa merda ma....bisogna fare i conti con la situazione dei salari cari miei. NON C'È SOLDO, NON C'È MONETA, NON C'È PECUNIA, NON CI SONO I VERDONI. Ficcatevelo in testa. Meno soldi significa sempre meno prodotti di qualità e questo significa alimentare la merda di roba che l'industria cesso di sta gente propone. Non bisogna essere laureati per capirlo.
@@eliazardin8798 a parte che poi a mio parere ci sono fast fashion tipo la giapponese Uniqlo che a prezzi giusti offre capi di buona qualità e anche visivamente non sono male per cui in base a cosa dovrei preferire una t-shirt made in Italy da 100 euro uguale ad una da 30 euro?
@@riccardofarina4411 ma infatti sono d'accordo ci sono fast fashion e fast fashion, ad ogni modo però il problema è che io o meglio, noi, possiamo sapere di certe marche e/o dove prenderle ma siamo in 2, la maggioranza va a fare shopping (se ancora si fa) nei centri di grande distribuzione...poi dirò una cosa, onestamente del made in Italy non mi importa più di tanto in quanto a persona "normale" ho l'esigenza che i vestiti siano discretamente ben fatti e che mi durino, dell'etichetta non mi importa a me importa della qualità generale del prodotto.
Ti dico solo che sei un grande, personalmente preferisco questi argomenti anziché quelli riguardante guerre e stati, ti ringrazio per tutto quello che fai tu e il team, siete mitici, vorrei che qualcuno portasse alla luce l argomento " fluoruro" un solido che viene sciolto in tutte le acque del mondo, diverso dal fluoro, Google stesso censura questo argomento, grazie ragazzi siete il meglio ❤️
Purtroppo tendiamo a fare finta di niente! È un male che conosciamo bene, ma che sembra sempre più difficile da debellare! Comunque grazie per come fai divulgazione
Dove lo stato "non può" arriva Nova Lectio. Come sempre complimenti. Dico che ci sei andato piano. CI sono cose come sai peggiori da raccontare sul perchè, tutto questo accade a Prato. Ma fai bene a tenere un limite: questo canale è importante ed è importante che non riceva strikes (giusto?). Bravo Simone. grazie!
Credo che appunto l'istituzione è aggirata dagli avvocati, notai, commercialisti italiani. L'unico strumento che ha il governo è indagini con l'esercito, finanza ecc...ma hanno dei tempi un po più lunghi per accertare i fatti.
Ciao Simone, ti ascolto sempre e mi piaci moltissimo. Ti ho apprezzato molto anche questa volta. Io sono nata e sono sempre vissuta a Prato: non si sembra di averla buttata giù un po' troppo dura? Chicago anni '20 sembra Disneyland al confronto...
Mia madre mi aveva raccontato che lei da giovane avendo fatto la scuola da sarta aveva lavorato a Prato in quelle sartorie cinesi e mi aveva detto che non si lavora proprio bene, però grande Simo o Scazzo continua così❤💪🏻
A Shanghai in un mercato tessile nascosto nella metro, ho conosciuto più di una persona che aveva lavorato a Prato e parlava un po' italiano. Questo fa capire quanti cinesi vanno e vengono da li
I cinesi sono molti di più in Usa (3 milioni e rotti), Canada (1,3 milioni), per non parlare dei paesi del sudest asiatico, primi in classifica (in Thailandia i cinesi sono 7 milioni). Stiamo parlando di un popolo di 1,3 miliardi .
Sono nata e cresciuta a Prato e ho lavorato nel settore tessile 32 anni. Ho visto con i miei occhi tutto quello che hai detto. Lavoravo in una filatura a pettine, dove lavoravamo filati di buona qualità.... un bel giorno ha varcato il portone un cinese. Accolto con inchino dal mio titolare,perché ci dava delle commesse.... Io operaia ho visto la vera differenza tra le fibre lavorate in precedenza al portato di filato cinese. I capi durano poco perché usano prodotti di pessima qualità e sulle macchine andavano malissimo. Mentre le stesse fibre fatte da aziende italiane andavano benissimo. Pochi nodi e poche attaccatture fanno un filato molto migliore. Mentre i loro filati venivano fuori strapieni di attaccature e nodi(inaccettabile per la vera azienda pratese). E da operaia mi ritrovai a farmi il doppio del c..o ,con sti fili che si rompevano in continuazione. Ovviamente mi son dimessa e sono andata in un'altra azienda,dove si lavorano SOLAMENTE filati pregiati e di altissima qualità e le condizioni di lavoro migliori. Niente a che fare con i cinesi,fortunatamente.
Grazie per la tua testimonianza!! Interessante, se vuoi condividere maggiormente dettagli sui materiali ne sarei onorato.
Io per ora ne so poco, evito il sintetico, già un bel passo . Ho avuto tante reazioni allergiche con i sintetici
Se mi dici per quali aziende lavorate aerei contento di acquistare da loro
Si. Peccato che poi tutti a comprare i filati cinesi tanto dispregiati. Non si può fare protezionismo se la gente compra capi di fast fashion a raffica
@@personalelorenzo6922
Infatti il protezionismo si basa sul fatto che le merci estere o sono vietate o sono sovra tassate
@@giogio56495 o lo puoi fare tu sostenendo l'insostenibile. Vuoi negare che il Dragone inondi il mercato di prodotti ciofeca e materiali scadendenti? Il popolino vuole consumo il capistalismo di stato lo da. La qualità la paghi e la trovi ancora in Italia e non su internet.
Ragazzi, dalla perspettiva di un ragazzo nato in una famiglia immigrata dalla Cina, ma cresciuto qui in Italia, vi posso dire che fa assolutamente pena lavorare per i cinesi non solo a Prato. Detto ciò però, tanti lavoratori del genere non possono permettersi di cambiare lavoro sia perché non hanno abbastanza dimestichezza con l'italiano sia perché sono quelle le persone che conoscono, dunque l'opportunità che hanno.
Tuttavia, non so se andate mai nei ristoranti asiatici e trovate sempre dei bambini cinesi che fanno i compiti, ecco quella è la generazione a cui appartengo io, spero che con il passare del tempo le cose cambino attraverso gli investimenti di denaro ed ore di fatica nell'educazione.
Io conosco purtroppo di ragazzi che come te si sono voluti costruire un futuro studiando per fare un lavoro più decente e sono stati allontanati dalla famiglia.
Anche questo non è facile
Il fatto e' che tanti ragazzi cinesi studiano e ahime' usano la conoscenza per sviluppare ulteriormente i business in nero. Non vi sto a dire quanto nero fanno, Ma vi assicuro che tanti ragazzi giovani scelgono la moneta rispetto alle tasse....
Purtroppo i cinesi non hanno un'educazione ambientale non hanno un educazione verso il privato altrui ,non considererò mai un cinese al pari di un europeo ma non perché siete con gli occhi a mandorla ma proprio per l'educazione che non avete.
Speriamo....
Non potrà piovere per sempre...
Fa paura consapevolizzare che a denunciare la criminalità sia un blogger o uno youtuber e non le istituzioni che anzi hanno favorito questa realtà.
Ancora vi meravigliate di come l'Italia non denunzia le illegalità nel nostro paese e nel loro paese
tutto è avvenuto sotto gli occhi compiacenti delle Istituizioni...(in primis la Finanza) che ha lasciato operare i cinesi facendosi beffa delle regole cui erano soggetti gli italiani nel settore industriale e del commercio, di fatto facendo una concorrenza sleale (orari di lavoro, costo dello stesso) . Credo ci sia stato un preciso disegno alle spalle, probabilmente quello di aprirsi un nuovo mercato molto consistente... ma alla fine ci è convenuto?
@@PIETROSCAIRATO a qualcuno sicuramente è convenuto, puoi starne certo. Forse ora quell'epoca sta finendo e si stanno aprendo crepe nelle muraglie?
Basterebbe leggere le
Cifre per capire che è un meccanismo che le istituzioni non hanno nemmeno lontanamente voglia di cambiare.
Con molti di quei soldi a nero vengono fuori campagne elettorali di un alto livello
Importante è guadagnare soldi, che ci sia qualcuno a denunciare direi che è inevitabile, perché paura ? i cinesi non mangiano esseri umani, è una realtà conosciuta e le pane quotidiano per forze dell’ordine. Nessun traffico di organi umani armi o droghe. Direi che siano anche onesti.
Sulla TV Svizzera è passato un documentario inchiesta su di una grande azienda che tanto pubblicizza i propri divani sui canali principali di tutta Europa spacciandoli per artigianali made in Italy , ebbene le indagini che smontano la tesi dell'imbottito fatto a mano e di qualità portano a capannoni gestiti da cinesi sempre nella tua regione.
MIi pare fosse Emilia Romagna, no?
Poltronesofà
Grazie per questa serie di documentari sulla realtà di Prato ( piano piano li recupero tutti). Ho lavorato nella città nel settore educativo. Piange il cuore nel vedere intere classi in cui l’insegnante si trova davanti a bambini che non comprendono per niente la lingua, che spesso si trasferiscono nel corso dell’ anno scolastico sparendo nel nulla senza dare spiegazioni, per niente integrati con i compagni, immersi in una realtà che non possiamo conoscere a pieno e comprendere. Bisogna lavorare su questo, puntare sull’istruzione delle nuove generazioni cinesi che vivono a Prato, creare realmente un’integrazione e un senso di appartenenza alla città.
Bambini che dormono sui banchi perché lavorano di notte. Non solo a Prato, anche a Brozzi.
Ho lavorato a Empoli come insegnante qualche anno fa, in alcune scuole è così pure qui... che amarezza.
Segnalazioni agli organi di competenza, se ne fanno?
Certo si fanno le segnalazioni ma il punto è di fare sentire accolti questi bambini, non puntare il dito contro le loro famiglie che sono delle vittime come loro. Bisogna creare maggiori fondi per avere mediatori culturali nelle scuole e reali sistemi di supporto .
Mi permetto di aggiungere: per "mediatori culturali" non si intendono solo cartelli in cinese o addirittura libri di testo in doppia lingua. Pur essendo potenziali strumenti di apprendimento, servirebbero solo per un INIZIO di integrazione, altrimenti si contribuisce a creare una sorta di stato parallelo come quello descritto magistralmente nel video. Uno dei problemi principali di questi ragazzini è che nelle loro case si parla SOLO cinese e si PENSA solo in cinese (la mentalità del "soldatino a basso costo che deve servire la causa fin da piccolo" inculcata dai genitori, magari immigrati da poco in Italia). Guarda caso tra i miei ex alunni cinesi, quelli che si sono distinti di più sono quelli che si sono potuti esprimere liberamente. Il problema è che tra loro pare esserci un grande stacco tra "geni" e "segnaposto" proprio per problemi di mentalità e di comunicazione con la realtà italiana in cui hanno deciso di vivere i loro genitori.
Inchiesta interessantissima! Aspetto con ansia il video sulla criminalità cinese in Toscana. Ho la sensazione che ci siano aspetti da raccontare pure in realtà molto vicine a Prato.
Va be... Campi Bisenzio, Osmannoro... Ecc.
Grande Simone, pur rischiando casa o incolumità, dato che abiti da quelle parti, hai avuto il coraggio di denunciare queste lefandezze.
Prima o poi anche il sindaco sarà con gli occhi a mandorla.
Una vergogna queste situazioni che riescano a continuare attività illecite... e non solo a Prato.
Grazie per questo video da TV di alto livello.
Tutto bene, fino alla parte del “anche il sindaco Sarà con gli occhi a mandorla”, se è integrato e gode dell’elettorato passivo perché no? Quasi mi sembra che dietro alla giustissima critica si voglia giustificare il razzismo
BHE IL SINDACO DI LONDRA E UN INDIANONOI AVRENO I NIGERIANI-AL COMANDO , LA VENDUTA BORGATARA HA FIRMTO X 180MILA ARRIVI AFRICANI..COME SERVISSE CHE LEI LI LEGITTIMASSE.INTANTO, NE ARRIVANO MIGLIAIA TUTTI I GIORNI
@@TheBluvigo No, assolutamente... ci mancherebbe altro, benvengano politici ed amministratori stranieri.
Volevo solo dire che dopo il tentato distretto di polizia cinese ora la "cupola" tenterà di infiltrare anche alte cariche istituzionali negli apparati di governo locale, tutto per poter essere ancor più liberi di delinquere.
Non credo nemmeno che a Prato tutti gli imprenditori cinesi siano disonesti.
Un saluto.
@@TheBluvigoeccolo quello che le spara!
Bravo Simone hai
Illustrato perfettamente , come Fiorentino con attivita'a
Campi ,conosco abbastanza Prato.
Lavoro per un azienda italiana che produce e vende macchine da stampa digitali tessili, ho viaggiato in tutto il mondo, sopratutto in paesi dove la produzione tessile è fortissima, India, Bangladesh, Pakistan, Cina ecc..Vi posso assicurarre che la situazione che c'è a Prato non si dicorta di molto dai paese del terzo mondo, lavorano con macchinari pericolosi per il finissaggio tessile, senza nessun sistema di sicurezza installata sulle macchine, scaricano gli scarti di lavorazione altamente tossici, con all'inteno formaldeide, glicoli, siliconi direttamnte nella fauna senza nessuna depurazione, tutti lo sanno e tutti ignorano questo scempio, bisogna anche dire che non ho mai trovato un imprenditore italiano che si rifiutasse di vendere attrezzature di fronte ad un bel guadagno pulito senza dichiarare un euro.
Meno male abbiamo ancora produzione di macchinari che anche quelli stanno arrivando dalla cina
Grazie per quello che fai. Portare alla luce questa realtà “nascosta” è un atto di coraggio. Tanto come sempre non fregherà un cazzo a nessuno. La vergogna di quello che un tempo era un bello e ricco centro cittadino.
Nascosta non direi! È risaputa da tempo ma ci sono anche molti italiani collusi a cui fa comodo. Per questo. On succede niente. Pensi che la guardia di finanza non lo sappia.
@@saveriolotito2010 infatti nascosto è virgolettato
Purtroppo anche le autorità e le camere di commercio sanno tutto, però è una situazione che tollerano, per tenere bassi i salari degli operai.
Molti ne traggono vantaggio...molti italiani intendo ..."morte tua vita mia".
Le aziende che forniscono macchinari, tecnologie, software, tessuti, coloranti, materie prime, trasporti , vengono tutti da ditte italiane, direi che il mercato di Prato è più capillare di quanto crediamo.
Ciao Simone, non ho mai scritto ma dopo questo video mi piacerebbe capire un'altra dinamica che da qualche anno c'è a Milano, noi li chiamiamo Banglini non so come sia possibile che dei cingalesi che vendevano rose in bici tutto ad un tratto aprono questi negozietti (saranno un centinaio non 2/3) e vendono cibo, bevande robe per la casa comprandole al supermercato e rivendendole a prezzo più alto... Quindi senza senso... Lavatrici di denaro palese anche al più cieco de ciechi... Magari ci state già lavorando per un nuovo video comunque un grazie a te e al tuo staff per avermi fatto conoscere e apprendere un sacco di cose, continuate cosi
È la stessa cosa accaduta a Napoli, in zona Gianturco: quella zona oramai è cinese, grazie allo Stato e alla camorra. I cinesi sono venuti in Ape Car e ora camminano in Audi.
È incredibile il contrasto tra le loro grandi città, come Pechino che è dieci anni più avanti rispetto a quelle statunitensi, e questi ghetti industriali che installano in altre nazioni
Vista pochi gg fa a Bologna giovane cinese che non riusciva a controllare una Audi A7 5.0 TDI (base a 79.000€ e rotti).
Con tutti i marchi di lusso,di supercar che ci sono citi proprio quello dell Audi???? Audi è semplicemente una volkwagen un po rifinita meglio,mah!
@@giovannicaviglia1711probabilmente era non era neanche passato il primo anno di neopatentata per guidare una super car, quell’audi è solo una macchinetta da cambiare l’anno dopo 😂
Io sono del vesuviano ho lavorato qualche anno nell'ambito, ero un tuttofare dai carta modelli al tagliare i piazzati di stoffa le sartorie più "efficaci" erano le loro, di recente sono ritornato in zona e nel mestiere adesso ci sono quelli del Bangladesh i cinesi in quelle zone sono dimezzati.
Infatti è così. Da non paragonare i cinesi che sono ventuti qua a quelli di Pechino o Shangai. Questi erano contadini che vivevano nel pollaio e non avevano nulla da perdere. A Prato sono più o meno tutti della stessa provincia di Wenzhou e con il passaparola sono arrivati qua.
Da pratese, grazie per questo video.
Sei riuscito a riassumere in 15 minuti tutto quello che c´era da dire.
La mia famiglia è nel settore del tessile Veneto da più di trent'anni, e anche qui da almeno un decennio i cinesi hanno fatto la loro comparsa.
Trattandosi di un settore dedito soprattutto ai prodotti di lusso è più difficile per loro entrare senza garanzie o senza sottostare a una qualche forma di controllo, ma ciò non toglie che abbiano ritmi di lavoro impossibili per un'azienda gestita da italiani.
Ni hao BEN ET TON ! Xie xie
Esatto, anche nel Veneto i laboratori cinesi hanno sostituito le aziende italiane, soprattutto quelle che producevano articoli di qualità medio/bassa, ma non solo.
Non sono concentrati come a Prato, ma diffusissimi nel cavarzerano, nella zona della Riviera del Brenta, e persino nella zona artigianale di Belluno. A macchia di leopardo.
Con il risultato che quando vedo l’etichetta Made in Italy mi chiedo sempre se dietro ci sia un’azienda che paga correttamente lavoratori, tasse e contributi oppure lavoratori clandestini e/o sfruttati, che lavorano di notte in capannoni fatiscenti con i vetri oscurati.
Be tempo fa i pratesi lavorano 12 ore al giorno
Ma vecchi tempi vecchie maniere
@@emmalicia60 per quanto riguarda la filiera della mia famiglia, posso dirti con assoluta certezza che pochissimo di quello che lavoriamo rimane in Italia, prendendo invece la via dei mercati dediti al consumo massiccio di beni di lusso Made in Italy, come USA, penisola arabica o, per l'appunto, Cina. Questo fa sì che i laboratori cinesi che fanno parte della nostra filiera siano comunque soggetti a controlli qualità piuttosto severi, visto che ogni laboratorio fa capo ad una diversa fase produttiva, quindi se qualcosa va male si sa già chi eventualmente silurare.
Poi però come hai detto tu ci sono le realtà dedicate ai prodotti di qualità medio-bassa, e li si che i Cinesi ormai anche qui la fanno da padroni
@@emmalicia60 nella zona artigianale di Belluno dove? Puoi essere più precisa?
Se tutto ciò “esiste” evidentemente gli occhi vengono chiusi da più parti…ognuno ha il proprio tornaconto…purtroppo storia già vista! Complimenti Simone per darci la possibilità di conoscere meglio queste realtà…
Diciamola tutta: a Prato non mi sembra che gli italiani siano alla fame. Anzi.
Tu sei una di quelle persone che mi fa recuperare un pizzico di speranza nell'umanità! GRAZIE GRAZIE e ancora GRAZIE per tutto il lavoro che svolgi!
Noi siamo l umanita mio resto sono umanoidi
ma come mai può essere possibile che tutta questa criminalità sia così, alla vista di tutti quanti, senza che nessuna autorità intervenga? Sappiamo veramente qual è il grado di corruzione (e quanto si allarga con il passare degli anni) che abbiamo in questo benedetto paese? Un altro capolavoro di questo canale, uno dei miei preferiti.
Purtroppo da Pratese e lavorando nel mondo tessile (non produzione ma rivendita di tessuti) confermo tutto quello che ha detto Simone…è circa 30 anni che va avanti questa storia
😅😅 siamo nel 2023, sono passati ormai più di 30 anni
Caro concittadino, siamo coetanei, io ho 32 anni e ricordo benissimo i "vecchi" cinesi con l'ape in giro per Mezzana e non solo (io sono nata in quella zona). Ho chiaro in mente il passaggio, neanche troppo graduale col senno di poi, dall'ape alla Mercedes, non perché ci sia qualcosa di male di per sé, ma è un dato di fatto. Anzi, ne ho fin sopra i capelli di pratesi razzistelli che intanto però, se non fosse per i cinesi, non avrebbero la posizione che hanno, soprattutto a livello imprenditoriale.
Se uno viene da fuori e sente parlare un pratese di vecchia generazione penserà: "poverino, l'hanno sfrattato dalla sua stessa città"
Un cazzo. Ha fatto comodo a tutta la città il business cinese, mafia compresa. I pratesi hanno svenduto come niente l'intera città, prendendo tutti sostanzialmente per imbecilli, credendo nessuno se ne accorgesse, o semplicemente fregandosene se qualcuno se ne accorgeva.
Dopo, poi, fanno le vittime e sparano a zero su chiunque abbia gli occhi a mandorla. I pratesi tutti onesti, gli altri tutti criminali. E l'imprenditore pratese intanto si asciuga le lacrime di coccodrillo col cash cinese.
Avoglia te... Poeri grulli
Cioè in pratica, come al solito, il proletariato lo prende nel sedere? E chi ha i soldi invece ride (italiano o cinese è uguale)
@@1996599 Esatto. Quando si parla di guadagnarci sopra stai tranquillo che il razzismo magicamente sparisce e siamo tutti fratelli e sorelle
Per tutta questa 💩💩 dovresti ringraziare tutte le amministrazioni conunistelle che si sono sempre succedute.
Grazie compagni di aver rovinato e di aver svenduto un pezzo dell'Italia.
Comunque non preoccuparti non è un comportamento Pratese è proprio un indole italiana secondo me te lo dico da veneto perché vedo le stesse dinamiche anche nelle citta qui.
Le persone ipocrite e individualiste che si venderebbero pure la madre pur di guadagnare esistono ovunque non solo in Italia perciò è inutile generalizzare. Io penso che invece di dare come al solito la colpa agli italiani o ai cinesi bisogna guardare il problema per quello che è per affrontare la situazione ovvero che il colonialismo cinese sta man mano prendendo più potere nel mondo (Italia compresa) e che l'Italia dovrebbe prendere più precauzioni al riguardo.
Sono stato una volta a prato.avete una bellissima Little Italy, in alcune strade sembra quasi una città italiana.
Ahahahahahahaha bella questa
Manca la VOLONTÀ POLITICA di regolarizzare tutto e fare rispettare le leggi. Ricordo che viene SFRUTTATO anche il LAVORO MINORILE
No, manca la volontà umana e quindi sociale di pretendere dalla politica l'uso della forza. Ricordatevi che i criminali usano la violenza, esercitando la forza arbitrariamente, mentre lo stato usa la forza per combattere la violenza.
Una visione anarchica sottilmente infiltrata nelle "intelligenze" del paese ha disarmato lo stato (inteso come la cittadinanza riunita a sistema), impedendo sempre più l'uso della forza, e la preparazione a difendersi dalla violenza.
La politica è impegnata per cose ben più gravi e importanti, tipo il male più grande di questo paese, il Rdc 😅
La politica 😂😂😂😂
Quale volontà possono avere I politici che prendono ordini dalle lobbi finanziarie!
Fra cani non si mordono....fin che c'è polpa sull'osso.
Complimenti! Ammiro tantissimo la vostra preparazione e il vostro coraggio in tutti i vostri video❤
Questa serie sull'industria tessile e sul fast fashion è molto interessante, c'è un piccolo dettaglio che secondo me non viene toccato: la qualità dei prodotti di "marca". Ho sempre evitato di comprare vestiti sottocosto preferendo abbigliamento di brand ad un costo più elevato (nulla di esagerato). Ma da 15 anni a questa parte ho notato un calo della qualità, tanto da farmi pensare che forse non vale la pena spendere 50/60 euro per una maglietta o polo, né tantomeno 100 euro per un jeans, se poi dopo 1/2 anni sono da buttare...
Il punto è che anche i marchi sono diventati fast fashion, ma solo con un nome noto di facciata, Levis non è molto più rispettosa dei diritti umani di H&M
60€ per una maglietta è un furto qualunque sia il brand che la produce. Io mi faccio fare le camicie in sartoria e spendo meno del doppio di quella cifra. Camicie eh, non t-shirt.
Che piaccia o meno, il racconto di Saviano sul vestito di Angelina Jolie mi ha sempre inquietato ed affascinato molto da che lo lessi, fantasia o meno.
@@andrea83sartoria cinese? Scusami ma dubito assai che un sarto italiano ti faccia pagare 30 euro una camicia fatta su misura.
@@emmalicia60 ho detto meno del doppio, non meno della metà. Solitamente spendo attorno alle 90€, qualche volta di più se scelgo tessuti un po' più costosi o dettagli che richiedono delle lavorazioni aggiuntive ma mi è anche capitato di spendere meno, magari se acquisito più di un prodotto mi viene spesso fatto uno sconto, a volte anche consistente. Mesi fa ho preso un abito da cerimonia e la camicia mi è stata confezionata on omaggio. Sinceramente tra spendere 90€ per una camicia di sartoria e 60 per una t-shirt sputata da una macchina che vale pochi euro e su cui viene stampato (nemmeno cucito) sopra un logo di "alta moda" (vedi le inflazionate d&g, EA, ecc...) non ho dubbi sul da farsi.
Sartoria italianissima, da generazioni
Ragazzi, ma questa allora ve la devo raccontare: quando lavoravo a Milano per una multinazionale tedesca di logistica e trasporti (di cui esiste una filiale anche a Prato), mi capitava di mandare dei camion a Prato per ritirare borsette, che poi una tizia vendeva nel suo negozio di Londra. Spesso capitava che mi chiamasse l'autista per dirmi che, all'indirizzo che gli avevamo fornito, si trovava di fronte ad una cascina abbandonata senza traccia di vita. A quel punto io componevo un numero di telefono in mio possesso al quale rispondeva un tizio (suppongo asiatico) che bofonchiava qualche monosillabo in inglese: io dovevo solo dirgli: "no police, camion..." e il nome dell'azienda per cui lavorarvo. A quel punto, sempre dai racconti degli autisti, spuntavano dal sottosuolo dei cascinali delle persone con i cartoni imballati da consegnare. Tutto questo una decina di anni fa :-D (ridiamo per non piangere, eh...).
Da pratese fa male vedere questo video perché è così chiaro e sotto la luce del sole da far venire i brividi. Spesso mi chiedo cosa fanno la GF le istituzioni, i partiti e i sindacati perché è così ovvio che ti passa la voglia di credere in questa società che pare fondata sulla disonestà della comunità approfittandosi dei deboli , degli ultimi e ognuno che guarda il suo cazzo di orticello, ovviamente con il paraocchi perché un giorno ci accorgeremo che intorno ci sarà solo il deserto.
Mi viene il sospetto che parte delle istituzioni siano complici, cioè corrotte.
Tutti guardano il proprio orto, non esistono più ideologie e bene comune
Che devono fare i politici se sono collusi con gli impresarii😂? Che obbiettività possono mai avere? Semmai dovrebbe essere la comunità a fare qualcosa.
Serve unirsi
@@jackihazard se non hai punti di riferimento e si vive in una società atomizzata lo vedo difficile.
Sono nato a Prato e confermo quello che viene detto in questo servizio , aggiungo anche che in certe zone altamente cinesizzate il degrado a livello di sporcizia è veramente inqualificabile , ma qua nel corso del tempo hanno chiuso un occhio e anche tutti e due.
Tutto questo è voluto dal sindaco Biffoni
Buttare fuori tutta sta gente non europea sarebbe la cosa migliore mai accaduta a questo paese.
Il miglior servizio in assoluto, io non commento mai... Ci sono sempre delle imprecisioni e sarebbe lungo fare l'elenco... Ma questa volta tra tutti i video il tuo era perfetto ... Complimenti
Aspettavo questo tuo video, ben realizzato visto la complessità e la delicatezza del tema. Per chi come me (te) vive quotidianamente la realtà non può che suscitare una certa rabbia di fronte a un tale menefreghismo delle istituzioni. Mi sta a cuore la legalità e subito insieme una corretta e leale competitività sul mercato per tutte le aziende di settore, finché non verranno ripristinati entrambi questi elementi continueremo a parlare del nulla. Aggiungo piena solidarietà agli imprenditori Toscani ma Italiani tutti, fossi stato uno di loro immagino avrei espresso commenti ben più duri.
Mi spiace ma gli imprenditori italiani sono responsabili di questo disastro, sia economicamente perchè negli anni 90 si sono fatti i soldi sfruttando i primi cinesi immigrati, sia politicamente perchè negli ultimi 30 vige solo la legge delle mazzette, in TUTTA ITALIA. I nostri amministratori sono quasi tutti prezzolati da chi gestisce i "dané". Lo so che è uno schifo ma evidentementi alla maggioranza degli italiani va bene così . . . da 30 anni
12:28 Scene come questa le ho potute vedere con i miei occhi, nel periodo in cui ho lavorato in una boutique di un famoso marchio di accessori di lusso. Stessa tecnica utilizzata anche da turisti cinesi, che "ingaggiavano" serenamente persone di passaggio davanti al negozio per entrare ad acquistare per loro multipli di uno stesso prodotto, in quanto solitamente alcuni pezzi avevano un limite di acquisto e la presentazione obbligatoria del passaporto per i cittadini extra EU. Una faccia tosta come pochi al mondo.
Le istituzioni sono sicuramente colluse, non vedo motivi per cui dovrebbero disinteressarsi di un business così redditizio.
Anche lo stato è un azienda. Ogni movimento che viene fatto dalla a alla zeta genera introito in modo diretto o indiretto che sia. Tutti sfruttano tutti fin che c'è l'opportunità e fin che dura. 20/30 anni e poi crolla su sé stesso. È si passa ad un altro settore. Non è mica meno impressionante e abominevole il mercato ortofrutticolo spagnolo? Ogni paese europeo sfrutta la propria posizione per affari del genere. Si andrà avanti all'infinito. Oggi questo, domani quello.
Sì infatti. È assurdo che tante persone tendano ad avercela “coi cinesi” anziché rendersi conto che la base affinché tutto questo avvenga è in primis da ricercarsi in una collusione con lo Stato …
@@xSTFNxesattamente e complimenti. Qui è terreno fertile per ogni genere di roba criminale, il problema da risolvere è principalmente quello.
Bravo Simone! Continua così.
Spero tu possa continuare a metterci lo stesso "coinvolgimento" anche su inchieste di realtà a te meno "vicine"!
Complimenti, sei veramente esaustivo e competente... continua cosi...
Grazie per portare queste tematiche sul UA-cam e si spera agli occhi dell'opinione pubblica!
Domanda diretta: cosa può fare un comune cittadino consapevole di tutto ciò fin dall'inizio della storia?
Ho 65 anni, sono di Firenze e ho lavorato per 30 anni all'Osmannoro. Tutta la Toscana ha visto fin dagli anni 60 come hanno funzionato le cose. In primis le connivenze istituzionali che hanno consentito tutto ciò...ora ci si sveglia? Perché ora è non 25 anni fa, quando forse era possibile arginare le cose?
Ma la scema sono io che mi pongo certe domande.
ma guarda che non faremo comunque nulla, rimarrà esattamente come 25 anni fa, solo che adesso lo sanno più persone. tranquilla adesso?
@@Arasce04 ti ringrazio per l'interessamento alla mia tranquillità, anche se non sono questi argomenti che me la fanno raggiungere o meno.
Purtroppo sono sempre stata sensibile a certi temi, che ci posso fare?🤷♂️
Rimane da prendere nelle proprie mani la situazione e fare giustizia cittadina
Vedi che tutta la politica regionale è coinvolta
Perché pareva che l’unica strada possibile per contrastare la concorrenza del tessile prodotto in oriente fosse quella di abbattere i costi di produzione in Italia. Senza prevedere che sarebbe stato un bagno di sangue per le aziende italiane gestite rispettando la legalità
Estremamente interessante. Da pratese non ho potuto fare a meno, da quando mi sono trasferito a vivere in centro, dell'altissimo numero di pakistani. Parlando con amici che lavorano nel tessile, mi è stato detto che loro sarebbero, adesso, i nuovi "sfruttati" dei cinesi. Non ho modo di poter dimostrare questa tesi, ma sarebbe interessante investigare questa procedura , che di fatto rappresenterebbe una sorta di nuova casta abusiva. Grazie per i vostri contenuti, buon proseguimento!
Sai come oggi è difficile trovare camerieri? Forse anche l'operaio cinese sta diventando difficile da reclutare (complice forse, e spero, l'integrazione).
Una casta che non ha fatto molto fortuna è effettivamente quella dei pakistani che sono da anni in Italia ma non si sente mai di pakistani che hanno trovato successo. Come neanche di filippini... ma questi ultimi sono cristiani ferventi e questo forse fa la differenza.
Ho visto diversi ristoranti cinesi con staff slavi e "bruni". Ora non so se siano effettivamente pakistani questi
Molto interessante e allo stesso tempo molto preoccupante.... Aspetto anche un video sul fenomeno dei negozi di pakistani e bengalesi che stanno spuntando ormai come funghi ovunque. Mi chiedo se è tutto legale o dietro si celano più ombre di quelle che pensiamo.
Si celano, si celano, eccome se si celano.....
Con la scusa dei negozietti hanno la possibilità di far venire i loro connazionali.
da pratese caro Simone che a lavorato per 20 nel tessile ho visto e sto vedendo tutto ciò che qui stai raccontando mi piange il cuore quando vedo la mia amatissima città ridotta in questo modo.
Certo che l’efficienza che abbiamo come specie umana nel farci del male è sempre sorprendente 🙄
cazzo c'entra la specie umana, chiunque viene in Italia fa come cazzo gli pare e il problema è la specie umana?
Siamo altamente specializzati
Grazie per ciò che condividi con coraggio.
impressionante piú che la situazione, il fatto che il tutto venga accettato e non debellato, nonostante la situazione sia sotto gli occhi di tutti
Infatti andiamo a comprare dai cinesi ora stanno aprendo anche grandi ristoranti, mentre noi ci facciamo la guerra fra di noi loro ingrassano
Sono 25 anni che a prato funziona così.....il problema è che in Italia ci sono le leggi per gli stranieri e le leggi per gli italiani......io sono commerciante e quando mi sono beccato il verbale dalla finanza per uno scontrino da 3 euro le chiesi come mai i cinesi e marocchini non facessero scontrini e nessuno le diceva niente....la sua risposta fu voi italiani avete la casa la macchina e quindi pagate ,loro non hanno niente di intestato quindi non vale la pena controllarli......li decisi di non votare mai più
Capito i famosi "tutori della legge e dei cittadini"? Servi di un potere marcio e corrotto come loro.
Hai trovato dei finanzieri stronzi e corrotti. Non credo che la scusa sia vera.
Non votando, ti sei tirato direttamente la zappa sui piedi e dunque hai perduto anche il diritto di lagnarti. Peccato...
Video ben fatto! Io sono Fiorentino ma frequento spesso zone come il macrolotto per via del lavoro che faccio... Ci sono molti "banditi" se cosi vogliamo chiamarli ma pure persone per bene! Il padre di un mio amico Cinese, a tutti coloro che sono a lavorare offre sempre un bottiglia d'acqua in segno di rispetto, cosa che apprezzo molto! Sono aziende che fatturano milioni l'anno, chi onestamente e chi in nero... Ci sono tanti gli uni quanti gli altri.
Il problema è che quelli che fanno in nero riescono ad avere prezzi più competitivi e quindi a rubare la clientela da chi lavora legalmente, se si continua così tra 10 anni sarà rimasto solo chi lavora in nero, lo stato deve fare qualcosa
@@linko1998 lo stato cinese o italiano?😁🤣
Ero a Firenze per studi nel 95 ... e già a Prato c'era questa situazione. L'impressione è che tutto sommato a chi "galleggia" su queste acque fa comodo rimanga così.
Buongiorno, ricordo che tempo fa vidi una intervista ad un prefetto (mi pare, non sono sicuro) che parlava proprio di Prato e del fenomeno che viene descritto nel video. Però metteva l'accento su un altro aspetto che qui viene solo accennato, e cioè l'influenza della cultura cinese che vede, in questo giro di sfruttamento, dei legami famigliari tra sfruttati e sfruttatori che andrebbero compresi per arginare questo fenomeno. In sostanza la rete di omertà è agevolata da legami che, alla fine, ricordano il fenomeno ndrangheta del quale un punto di forza è proprio il legame famigliare tra i componenti. Complimenti per il tuo lavoro.
Sì e no. La componente "legami familiari" ha indubbiamente un ruolo, ma non mi sembra ci siano dati per affermare che questa componente venga prima, ad esempio, del puro prestito, fino allo strozzinaggio, nei prestiti di denaro da parte di estranei a contesti familiari.
Parlarne poi come di qualcosa che appartiene alla cultura cinese mi sembra un ulteriore modo per sostenere la narrazione più consolante della "invasione dei barbari", dell' arrivo di qualcosa e qualcuno di completamente estraneo a quello che c'era "prima". Di fatto il legame familiare o comunque personale determina sicuramente il fatto che le zone di partenza siano quasi sempre comuni. È una cosa che è già successa a Prato con i precedenti e massicci arrivi di "immigrati" dal sud Italia, dal Mugello, dal Veneto. Famoso è il caso di Bovino (FG) la cui festa patronale è stata per decenni celebrata a Prato. Per altro molte zone di Prato in quel periodo (fra i '50 e gli '80) diventarono zone "etniche", come ad es Il Cantiere, costruito in maniera abusiva su terreni delle FFSS. Ed anche in questa fase c'erano giri di "aiuti" familiari, ad es fra i veneti.
Per esempio il mitico Macrolotto Zero (oggi Chinatown) è stato costruito non dai cinesi, ma molto prima. La struttura architettonica con il dedalo di cortili su cui si affacciano l' azienda madre/committente e, ai lati, gli "stanzoni" dei vari "appaltatori" (spesso e volentieri in concorrenza fra loro), era il cuore fluido della pratesitá, ma oggi (soprattutto a chi non ha memoria) sembra "tipicamente cinese".
Altri spunti di riflessione li trovi in miei precedenti commenti e risposte oppure puoi chiedermi qui e posso provare a rispondere.
Ho lavorato nel pronto moda per 4 anni, uno sfruttamento ed una economia sommersa che neanche immaginate, pian piano dalle sartorie agli ingrossi ed hanno cominciato a tagliarsi da soli il pronto moda in pratica credo che ci abbiano soffiato una fetta di economia complici anche imprenditori nostrani.
Si ciao ciao capi made in italy. Di sicuro il nome ne risentirà e che nome.
Settore divani: Uguale
Peccato si possa mettere un solo pollice, xchè anche 100 non bastano a renderti omaggio x i video che fai. Grazie!!! ogni volta che ti ascolto rimango molto colpita. Continua sempre nell'esposizione di tutte queste trenmede" verità sommerse con la speranza che ci riportino ad una vita positiva. GRAZIE!
Sono convinto che quanto accade a Prato riesca ad influenzare tutto il settore tessile a livello nazionale. Le provincie di Como e Biella al nord sono sempre state culla del settore tessile, guarda caso crollato nell’ultimo decennio… finché continueremo ad essere il paese dei turisti non ci sarà futuro.
Anche il settore turistico soffre problemi a causa dell'avidità di alcuni operatori che danneggiano quelli onesti.
@@edoardotassini3647 buona parte del settore turistico vive da decenni sotto aiuti di stato… gli stabilimenti balneari in prima linea.
tempo fa acquistai una cravatta di Fumagalli, prezzi disumani, ma orgoglio italico. La metterò ad un colloquio di lavoro, sprezzante del risultato.
As a Chinese myself, years ago being a tourist in Italy seeing Chinese working and selling things in Italy, I’ve already made the connection and commented on how the “Made in Italy” is a bit sketchy now.
Non avrei mai pensato che la situazione fosse così brutta
Stessa cosa ormai da anni succede a Verona, ovunque vai negozi cinesi dento e fuori dalla città vecchia, dove poi la stessa città si sta letteralmente ghettizzando creando vere e proprie borgate dove trovi solo questa o quella etnia e tra l'altro anche nelle vie principali della città o di transito obbligato a piedi per arrivare al centro, diventando dei veri e propri quartieri pericolosi da attraversare con amici o fidanzate per fare due passi la sera ma dove devi OBBLIGATORIAMENTE passare per poter arrivare al centro e sennò la soluzione alternativa è rimanere barricati in casa. Per fare un esempio via XX settembre, una tra le più importanti se non la più importante per poter accedere alla città dalla parte est per quelli che come me vivono da questa parte vede 500 metri di via tappezzata di negozietti di cineserie e/o tutti negozi di immigrati che hanno portato anche la via che fino agli anni 80/90 era anche rigogliosa ad essere un vero e proprio porcilaio malfamato dove di sera girano non prostitute ma genti dalle più dubbie moralità e provenienze. Si trova dunque la traversa cinese, quella dei magrebini, quella delle genti dell'est, quella degli spaccini, quella dei drogati, quella della gente che non devi guardare e poi forse dopo aver passato questo mezzo chilometro arrivi alla salvezza e ti puoi FORSE godere un giro in centro però è un qualcosa di assolutamente deplorevole e pericoloso per chi vi deve transitare oltre che al degrado e alla malavita che ci gira
Ho 68 anni, nato e vissuto a Prato, confermo parola per parola ciò che si afferma in questo video. Purtroppo non sono solo le istituzioni a nascondere la testa sotto la sabbia, ma tutti noi pratesi.
Purtroppo si deve dire che se i cinesi se ne andassero Prato chiuderebbe i battenti, perché oramai le aziende pratesi sono un numero molto ridotto rispetto a quelle che erano 30 anni fa.
Grazie per la qualità e la passione che metti nei tuoi video, sei una risorsa preziosa per questo malandato paese.
Ho lavorato 10 anni nella moda come disegnatrice stilista. Anche per un grandissimo stilista a livello mondiale italiano proprio di li. Era ora che uscisse il discorso perché è dal 2000 che il disastro avviene complici tutti gli italiani. Ne avrei da raccontare...GRAZIE MILLE PER QUESTO PASSO. ATTENZIONE ITALIANI A COSA ACQUISTIAMO, all'omerta' che ci sta' ammazzando.E' un risparmio che pagheremo molto caro. Vale per cinesi arabi e indiani . Gli italiani sono complici e molto corruttibili ad ogni livello. Basta ipocrisia e omertà. Ci aspetta il peggio se non cambiamo subito atteggiamento
Della situazione di Prato mi parlò un Toscano di Agliana nel 1994, quindi sono almeno trenta gli anni.
Ringrazia la globalizzazione
@@iwillnoteatzebugs detesto la globalizzazione profondamente, dal primo giorno
perché siete impegnati a parlare dei calabresi....almeno noi abbiamo regole
@@ElahBet sarà sempre peggio, sai perchè?? perchè gli italioti dormono e non sono nazionalisti!!! nessuna persona nei negozi guarda mai l'etichetta o si chiede dove venga prodotto quello che vuole comprare, NESSUNO, basta semplicemente osservare, entrate in un qualsiasi negozio e osservate una persona mentre compra, ditemi, se avete mai notato qualcuno leggere l'etichetta
Complimenti davvero, un video tosto. Ogni tanto mi reco a Prato e mi rendo conto del degrado che c'è nella zona cinese. Quello che succede realmente all'interno dei capannoni posso solo immaginarlo
Anche io ci vado spesso, dove mi giro Maserati, Mercedes classe G e Porsche a non finire... Poi guardo il volante e vedo un bel logo Renault, così mi dico: forse sto portando un po' di degrado nella zona...🤣
È sempre un piacere ascoltarti, continua così
Mamma mia. Bravo Simone per aver realizzato questo video.
Sempre molto interessanti i vostri contenuti, ti invito a farne uno sulla sanità, sopratutto nelle zone di Puglia, Calabria e Campania. Per aspera.
Ho una piccola azienda e fino a 15 anni fa acquistavamo tessuti da Prato, fino a quando non è accaduto quello che stai raccontando.. Grande Nova Lectio!
Sovvenziono questo canale da più di 3 anni e sono ancora più convinto che sono stati i migliori soldi spesi da 3 anni a questa parte. Avanti così Simone
Infinite grazie per i contenuti importanti che porti ed esponi in modo molto e professionale. Grazie
Il servizio che rendi è impagabile. Ti seguo da tanto, vivo a Prato per lavoro da poco e spero di incontrarti in giro! P. S. Sono un insegnante e spesso faccio vedere i tuoi video ai ragazzi, che apprezzano sempre e molti hanno iniziato a seguirti. Buon lavoro!
Finalmente qualcuno che parla di questo sistema, e nel sistema c'è anche lo smaltimento dei rifiuti, nel settore tessile possono essere molto tossici, le conseguenze per l'ambiente...
Come se non bastassero quelle delle altre industrie toscane.
Grazie Nova Lectio per non aver interrotto del tutto il tuo lavoro questa estate.
stavo proprio dicendo posso mangiare senza un video di nova? infatti eccolo
Grazie Simone, se ti capita fai un salto a "Las Venezias" anche li c'è molto da raccontare, specialmente sull'esodo dei veneziani in terraferma.
Complimenti per il lavoro svolto e soprattutto per il coraggio. Vale molto più il tuo canale della parola di politici e giornalistici, che come spesso si dimostra sono coinvolti negli stessi crimini che denunciano! A questo punto è il consumatore finale ad avere la facoltà di cambiare le cose ma chiaramente non è sempre facile. Complimenti ancora!
Video fantastico, grazie di farci conoscere realtà di cui spesso purtroppo non siamo a conoscenza. Una piccola critica spero costruttiva: la musica di sottofondo è abbastanza fastidiosa 😅
Interessantissimo.
Gli uomini delle istituzioni che tollerano tale andazzo andrebbero processati e condannati ai lavori forzati.
ahahah, stai fresco!
Sempre attento e mai banale... Complimenti
Anche qui in Piemonte a Barge (CN) le cave di pietra sono tutte cinesi. Ma lo stato chiude gli occhi su tutto ciò che succede perché gli fa comodo così.
incredibile, non hanno provato a convincerci nemmeno con le parole
Grazie Simone
Grazie per tutte le cose che ci fai conoscere, anche se non sono quasi mai cose piacevoli
Sei encomiabile in quello che fai. Grazie 👏
I pratesi si sono venduti alla Cina , io sono di biella e anche a biella ci hanno provato a comprare le fabbriche tessili … prato e biella sono i 2 poli tessili in Italia molto importati e strategici , noi di Biella abbiamo sempre visto i pratesi un po’ come venduti allo straniero , qua ci hanno provato ad aprire alcune aziende alla fine degli anni 90 , le ditte come zegna Piacenza cerruti ecc ecc ecc si sono imposti e da Biella se ne sono andati
Io sono di Ivrea e conosco una ragazza che lavora per Zegna e lei è di Biella.
Comunque spero proprio che almeno i biellesi non si siano venduti ai cinesi
ONORE A VOI siete un esempio e il vostro insegnamento di CACCIARE i delinquenti ( di tutte le nazionalità compresi gli italiani) sarebbe da 92 minuti di applausi
No è che i piemontesi hanno i coglioni che i toscani non hanno da illo tempore. Anche dove vivo io è pieno di sti negozi cinesi schifosi e puzzolenti, e vedere italiani lavorare per stranieri mi fa proprio orrore. Dovrebbero essere loro a lavorare per noi e invece li facciamo comandare. Finisce molto male questa storia, tanta gente ne ha le palle piene di questa invasione di stranieri di ogni tipo.
Grazie del tuo coraggio. La Community sarà pronta in ogni caso a fornirti il suo sostegno.
Apprezzo molto l’ultimo appunto su vedere dov’è il vero problema.
Questo video è ricco di informazioni.
Io sono entrato e poi uscito nel sistema dei ristoranti cinesi sapendone abbastanza direi. Il sistema è molto analogo a quello dei capannoni.
Uso di portavoce per nascondere soci più grossi.
Uso di edifici “restaurati” per uso abitativo assimilato.
Minimo di contratti legali e lavoratori in nero.
ottimo servizio. grazie
Ritengo che il modo migliore per cercare di risolvere il problema sia condividere il video in modo diventi virale. Forse on questo modo le istituzioni sia locali sia nazionali dovranno intervenire forzatamente eradicando anche la parte di connivenza con questa piaga.
Ottimo video come sempre.
Grazie per questo coraggioso video. Purtroppo le situazioni illegali in Italia sono sicuramente peggiorate, decennio dopo decennio. Come evidenziato nel filmato, si potrebbe porre un freno a tutto questo, ma gli attori in campo sono così numerosi e potenti che la situazione non potrà che peggiorare. Attento a muoverti nelle vie di Prato.
Bellissimo video. Complimenti fai informazione in maniera molto efficace e fruibile. I video sono di alta qualità, continua così😉
Negli ultimi 50 anni si è fatto di tutto per spostare l'attenzione delle masse dai grandi problemi sociali, e primari, al futile. Un bel "risparmio" sulla spesa correlata all'investimento di quello che sarebbe stato un progresso generalizato delle condizioni di vita, per tutti, ma con delle conseguenze. Oggi, la politica è un mestiere ed media sono al servizio di chi vuole tenere lontano l'interersse dai problemi sociali. Per dimostrare sensibilità alle problematiche delle persone, ci si occupa di "particolari diritti" di ristrette minoranze, spesso benestanti e prive di problematiche primarie. Se in loco, pagando, si può fare in modo che tutti abbiano un tornaconto nell'essere "distratti", a distanza, le persone considerano ormai i problemi sociali una questione irrilevante, oppure inevitabile, o addirittura inesistente, visto che nessuno ne parla.
Ottima analisi.
Come sempre N.1, più chiaro di così non si può. Grazie del tuo utilissimo contributo informativo. Purtroppo la situazione è talmente radicata, oleata e funziona bene che il processo di irreversibilità ormai è impossibile. Numeri e soldi sono la risposta. N.B.: a 3:55 aggiungerei anche da N.5 cinesi su un ape 50 in venti anni a N.1 cinese con 5 mercedes, di cui tanti italiani prendevano in giro e ora sono i loro padroni e datori di lavoro. 😱
Facendo un riassunto dei video documentari dei problemi del nostro paese. Mi convinco sempre più del cambio di rotta che ho fatto quando ho scelto di diventare monarchico. Penso al marciume che tu Simone e il tuo team, avete mostrato molto bene e con professionalità della prima repubblica( e non solo la prima), e cioè sin dagli albori della repubblica. Non sono monarchico perché rimpiango un periodo che non ho mai vissuto, anche se studiato a fondo( e che continuo a studiare), ma perché vedo un opportunità nel azzerare il sistema e ricominciare daccapo. In più penso che la monarchia costituzionale sia un istituzione più democratica. Un presidente della repubblica che per 30 anni “vive”, passatemi il termine per un partito piuttosto che un altro, e infine gli viene chiesto di essere imparziale, venendo per lo più da un sistema che è corrotto, non capace e pieno di privilegi. Ecco qui, il meccanismo democratico per me si inceppa. Pensare che è più democratico un presidente della repubblica, perché viene eletto da chi a sua volta viene eletto dal popolo, ma che succede se il popolo non va più a votare. Per chi non la pensasse così, lo rispetto per carità, è solo una mia opinione, ma fatevi una ricerca, e vedete quanto costa la nostra repubblica rispetto alle monarchie europee. In più penso che un re, ( per i più diffidenti ) sa’ che se vuole tenere la sua cara poltrona, essendo una carica a vita, invece che per pochi anni, deve comportarsi in un certo modo. Poi per carità , c’è ne sarebbe da dire su vantaggi e svantaggi delle varie forme istituzionali, ma questo è solo un messaggio e in più non ho una grossa capacità nel riassumere un concetto così complesso, come anche solo di far riflettere senza stravolgere la mente di nessuno, altre persone su questa tematica. Per concludere voglio dire che soprattutto guardando video, come in questo canale che “denunciano” le mancanze, o le complicità di un istituzione che a mio parere, ormai ha fatto il suo corso. La gente è stanca e basta vedere le percentuali di chi va a votare. Viviamo in una repubblica, ma non è una repubblica democratica.
In Spagna c'è la monarchia, se pensi che i reali si comportano meglio perché rimarranno a lungo nel suo incarico, ti sbagli. Leggi un po' tutto quello che dobbiamo sopportare. (Sono una cittadina spagnola che abita il Spagna)
@@Faiunsoldecaralllo infatti, ho scritto che è solo un messaggio. Non posso scrivere tutto in un messaggio. Ci posso arrivare benissimo anche senza leggere che non tutti i re o regine si comporteranno in modo impeccabile o comunque il più corretto. Non credo che esista una forma istituzionale perfetta. Ognuna ha i suoi vantaggi e svantaggi. In conclusione, con tutto il rispetto, scrivere “Leggi un po’ tutto quello che dobbiamo sopportare “, sembra quasi che tu voglia riassumere con quel “dobbiamo” il sentimento di tutti gli spagnoli. So bene che ha passato un momento di crisi la monarchia spagnola, ma non crederete che la repubblica sia la soluzione perfetta per la Spagna. Questo non lo posso sapere ne io, ne te. Magari inizialmente si , per far sembrare all’opinione pubblica che il paese a svoltato nella direzione giusta, ma poi non credere che succeda chissà che cosa. (Sono un cittadino italiano che abita in Italia)
@@alessandrovarrazza6709 in Spagna la monarchia sparirà fra qualche anno/decennio. La maggior parte della gente non vuole la monarchia in questo paese (forse in Italia sì?). E semmai accettano I Borboni (più che altro JuanCarlisti) per "quello che ha fatto per la democrazia" (che in realtà fu il dittatore Franco a nominare Juan Carlos re).
il canale senz'altro più coraggioso di youtube, sei cazzuto
Un video amaro dove si nota lo sforzo a non prestare il fianco a denunce. Grazie per esporti contro il marcio di questa Italietta.
Complimenti per il video e per la bravura , una sola parola ...incredibile !
Questa é la cartina tornasole della nostra società malata in crisi di valori, di identità e in involuzione drammatica
Bellissimo video Simone bel lavoro. Immagino quanto sia stato difficile farlo per te, andandoti ad esporre nella tua città natale.
Io e la mia famiglia siamo nell’abbigliamento da 40anni e abbiamo visto l’evoluzione (involuzione) di Prato, noi abbiamo avuto la forza e fortuna di staccarci e produrre i nostri capi, ma quella concorrenza è fortissima, purtroppo il cliente italiano guarda prima il prezzo e poi si interessa della provenienza del capo, soprattutto perché questi ormai scrivono ovunque Made in Italy, anche se ormai le persone non si interessano neppure di quello, oggi lo stato non supporta per nulla il vero prodotto italiano se non a chiacchiere e questo prima o poi farà fare a tutti la scelta di adeguarsi a questa roba… le persone ancora comprano in grandi catene pur di risparmiare qualche euro per un capo di bassa qualità, prodotto addirittura da bambini… ma che importa? Per i clienti finali l’importante è risparmiare qualche euro…
Allora, io sono un ragazzo di 23 anni con uno stipendio normale e qualche capo costoso con i miei soldini me lo sono preso ovviamente made in Italy ti parlo di stone Island e quei tipi di brand ma sai che c'è? Che spendere 200 euro di felpa con uno stipendio di 1500 forse non è la cosa più sensata da fare solo per cosa poi? Far vedere che hai un capo di qualità? Stare attento a indossarlo o lavarlo troppe volte per la paura di consumarlo? Per cui da diverso tempo acquisto fast fashion , è sbagliato forse per le condizioni di lavoro dei dipendenti e per le aziende ripettabilissime come la tua? Forse si ma fatevi una domanda chi ha 200 euro per una felpa?i ricchi o gli scemi a mio parere.
Io ora faccio l'universitario ma prima di iniziare il percorso accademico lavoravo in una fabbrica di scarpe ITALIANA, prendevo letteralmente 1050€ al mese. Due anni fa, con 24 anni (adesso ne ho 26) e lavoravo comunque 10 ore al giorno.
E riprendendo quello che ha detto il ragazzo qui sopra: CHI LI AVREBBE I SOLDI PER PRENDERSI CAPI DA 200/300€ A BOTTA. Siamo realistici! Non è che la gente non compra vestiti fatti bene perché gli piace vestirsi di merda È CHE NESSUNO HA I SOLDI PER FARLO! Perché se avessi 2500/3000€ di stipendio hai voglia a non comprare certa merda ma....bisogna fare i conti con la situazione dei salari cari miei. NON C'È SOLDO, NON C'È MONETA, NON C'È PECUNIA, NON CI SONO I VERDONI. Ficcatevelo in testa. Meno soldi significa sempre meno prodotti di qualità e questo significa alimentare la merda di roba che l'industria cesso di sta gente propone. Non bisogna essere laureati per capirlo.
@@eliazardin8798 a parte che poi a mio parere ci sono fast fashion tipo la giapponese Uniqlo che a prezzi giusti offre capi di buona qualità e anche visivamente non sono male per cui in base a cosa dovrei preferire una t-shirt made in Italy da 100 euro uguale ad una da 30 euro?
@@riccardofarina4411 ma infatti sono d'accordo ci sono fast fashion e fast fashion, ad ogni modo però il problema è che io o meglio, noi, possiamo sapere di certe marche e/o dove prenderle ma siamo in 2, la maggioranza va a fare shopping (se ancora si fa) nei centri di grande distribuzione...poi dirò una cosa, onestamente del made in Italy non mi importa più di tanto in quanto a persona "normale" ho l'esigenza che i vestiti siano discretamente ben fatti e che mi durino, dell'etichetta non mi importa a me importa della qualità generale del prodotto.
Io pago le Tasse ed incluso lo stipendio a chi deve controllare che i Bambini vadano a scuola e non a lavorare, quindi puntare il dito altrove please😅
Ti dico solo che sei un grande, personalmente preferisco questi argomenti anziché quelli riguardante guerre e stati, ti ringrazio per tutto quello che fai tu e il team, siete mitici, vorrei che qualcuno portasse alla luce l argomento " fluoruro" un solido che viene sciolto in tutte le acque del mondo, diverso dal fluoro, Google stesso censura questo argomento, grazie ragazzi siete il meglio ❤️
Purtroppo tendiamo a fare finta di niente! È un male che conosciamo bene, ma che sembra sempre più difficile da debellare! Comunque grazie per come fai divulgazione
A denunciare si fa la fine di Piero Nava
Ti consiglio di inserire in questa rete di industrie tessili, che non coinvolge solo Prato, ma ha spots in tutta Italia, San Giuseppe Vesuviano
Ciao siccome hai parlato dei cinesi di prato il prossimo lo faresti sul periodo dei signori della guerra in cina per favore o sulle guerre jugoslave
Dove lo stato "non può" arriva Nova Lectio. Come sempre complimenti. Dico che ci sei andato piano. CI sono cose come sai peggiori da raccontare sul perchè, tutto questo accade a Prato. Ma fai bene a tenere un limite: questo canale è importante ed è importante che non riceva strikes (giusto?). Bravo Simone. grazie!
Nel silenzio generale di tutti.
Istituzione in primis
Credo che appunto l'istituzione è aggirata dagli avvocati, notai, commercialisti italiani. L'unico strumento che ha il governo è indagini con l'esercito, finanza ecc...ma hanno dei tempi un po più lunghi per accertare i fatti.
Ciao Simone, ti ascolto sempre e mi piaci moltissimo. Ti ho apprezzato molto anche questa volta. Io sono nata e sono sempre vissuta a Prato: non si sembra di averla buttata giù un po' troppo dura? Chicago anni '20 sembra Disneyland al confronto...
Sei veramente bravo, riesci a scoperchiare sempre il vaso di Pandora facendo un inchiesta notevole!
Mia madre mi aveva raccontato che lei da giovane avendo fatto la scuola da sarta aveva lavorato a Prato in quelle sartorie cinesi e mi aveva detto che non si lavora proprio bene, però grande Simo o Scazzo continua così❤💪🏻
A Shanghai in un mercato tessile nascosto nella metro, ho conosciuto più di una persona che aveva lavorato a Prato e parlava un po' italiano. Questo fa capire quanti cinesi vanno e vengono da li
I cinesi sono molti di più in Usa (3 milioni e rotti), Canada (1,3 milioni), per non parlare dei paesi del sudest asiatico, primi in classifica (in Thailandia i cinesi sono 7 milioni).
Stiamo parlando di un popolo di 1,3 miliardi .
Eccalà, il video che tutti sapevamo sarebbe arrivato, la città del cuore di Simone, l'estensione stessa di Novalandia, PLATO😂
Plao*