Franco Baresi - A 30 anni dall'esordio in A - 23 Aprile 2008 - Milan Channel (parte 3/5)

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 29 вер 2024
  • Link parte 1/5 • Franco Baresi - A 30 a...
    Link parte 2/5 • Franco Baresi - A 30 a...
    Link parte 3/5 • Franco Baresi - A 30 a...
    Link parte 4/5 • Franco Baresi - A 30 a...
    Link parte 5/5 • Franco Baresi - A 30 a...
    Campione capace di segnare un'epoca con la sua classe, Franco Baresi è stato il calcio allo stato puro, illustrato nel gesto tecnico, nella carica agonistica, nella classe e nella corsa, nel lancio e nel tackle.
    Una sorta di manuale che si apriva invariabilmente a ogni fischio dell'arbitro, il cuore sempre pronto a lanciarsi oltre l'ostacolo, il pallone accarezzato ma anche l'avversario spazzato via, secondo quell'armonia di arte e cattiveria che rappresenta il cuore autentico del football. Franco Baresi è stato campione fino all'ultimo, prima che la sua bandiera di fuoriclasse venisse intaccata dall'inesorabile trascorrere del tempo.
    Grande fino in fondo, è riuscito dove spesso altri grandi fuoriclasse hanno fallito: giudicare obiettivamente la propria condizione fisica, fermandosi un attimo prima che il precipizio del declino si aprisse davanti al suo mito.
    La sua maglia, la numero 6, è stata ritirata dal Milan, così consegnando definitivamente alla storia l'uomo simbolo del Milan dei tempi moderni.
    Raccontano che i suoi istruttori nelle giovanili del Milan, al momento di consegnare (precocemente) a Liedholm il prodotto finito, si esprimessero così: come calciatore è perfetto, gli manca solo la parola. In effetti nei primi anni, quando ancora al Milan lo chiamavano "Piscinìn" perché era stato portato come nuovo compagno di prima squadra a neanche 18 anni con un'aria malinconica da ragazzino.
    La sua classe era talmente grande che tutti si limitavano a parlare di "raptus agonistici", alimentando comunque la sua fama di "duro".
    La scorza dura kaiser Franz se l'è fatta sin da ragazzino, perché se all'apparenza la vita gli ha dato tutte le soddisfazioni possibili, in realtà gli ha anche tolto tantissimo. Innanzitutto i genitori, visto che Franco rimase orfano assieme ai fratelli ad appena 14 anni.
    La sua vita divenne subito il Milan.
    All'età di 21 anni un giorno Baresi dovette uscire da Milanello con una smorfia di dolore in faccia, su una sedia a rotelle. Una malattia misteriosa gli aveva tolto le forze, impedendogli addirittura di camminare. Le voci si rincorsero: pubalgia, infezione, infiammazione, malattia reumatica. Lui peggiorava ogni giorno di più e siccome nell'ambiente del calcio quando c'è da mettere in giro una voce malevola i volontari si arruolano a schiere, qualcuno parlò addirittura di un cancro. Invece, dopo tre mesi e mezzo di inattività, Baresi si ripresentò a Milanello sulle proprie gambe e aveva la faccia dura di quando esce da uno di quei famosi tackle ed è pronto a ripartire come se niente fosse. Pare che la causa di tutto risiedesse in un virus piuttosto raro. Aveva provato a superare kaiser Franz e ne era uscito a pezzi. Roba da non ripresentarsi mai più.
    La Serie B ha rappresentato un capitolo importante nella carriera di Franco Baresi. Anzi, due. Per ben due volte (la prima era stata per lo scandalo del calcio-scommesse) si ritrovò tra i cadetti eppure non accettò le offerte di altre squadre di A. Una dimostrazione di attaccamento ai colori che i tifosi non hanno mai dimenticato.
    Per i tifosi rossoneri (e della Nazionale) Franco Baresi è come la mamma: ce n'è (stato) uno solo.
    CONTATTO FACEBOOK:
    / 100001677663900
    PAGINA FACEBOOK:
    / 127998455331

КОМЕНТАРІ •