la nazionale di Vicini agli europei gioco' un buon calcio, si arrese solo alla CCPP ma piu' per inesperienza che per altro, quasi tutti giovani under 21 piu' Baresi e Altobelli, ma forse gioco' il calcio piu' bello dell'europeo due anni dopo ai mondiali, sicuramente fu la squadra piu' spumeggiante, per un errore banale di Zenga non ci valse la finale che sicuramente avremmo vinto
Un'oratoria brillantissima e penna favolosa, ma utilizzava lo sport per raccontare un mondo. La sua visione del mondo. In quanto a competenze calcistiche il suo allievo ed erede Gianni Mura lo superò e di parecchio.
Grande Gianni, pungente, impetuoso, idolatrato quanto contestato, colto, raffinato, per quanto lo permetteva il calcio. Amato e odiato il mix perfetto per un uomo di successo.
Era un fautore del calcio all’Italiana,ma non era importante quello che diceva ma come lo diceva o lo scriveva. Qualsiasi giornalista che l’abbia conosciuto lo venerava come il Maestro
L'oratoria era impeccabile e piacevole per chi lo ascoltava, ma di lì a poco sarebbe stato smentito dai fatti e dai risultati. Il Milan di Sacchi vinse tutto quello che c'era da vincere.
E perse ancora più di quanto fosse possibile perdere, per fortuna che è arrivato Capello! Sacchi, così bravo e mitizzato, con una squadra normale ha sempre ottenuto pochino: a Parma per salire in A è dovuto arrivare Nevio Scala 😀😀😀
@@ottaviosechi Vogliamo parlare anche della nazionale di Sacchi con uno dei parchi giocatori più forti di tutti i tempi? O del suo ritorno al Milan? O conta solo il Sacchi 1.0 che ha allenato una squadra di fenomeni, in particolare gli olandesi, che avrebbe vinto pure se allenata da Agroppi o Maifredi? Riporto una dichiarazione di Marco Van Basten riguardo a Sacchi che ho trovato molto interessante: "La storia l'hanno fatta i suoi giocatori. Quel Milan era una delle squadre più forti di sempre. Lui ha avuto una parte importante. Era bravo a farsi amici i giornalisti, ha saputo costruire una immagine da grande innovatore ma non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario né offensivo. Schieravamo difensori eccezionali. A farci vincere così tanto è stata sempre la difesa, alla quale lui si applicava molto, dedicando invece poco tempo alla fase offensiva. Una volta negli spogliatoi gli dissi che vincevamo non grazie a lui, ma nonostante lui. Ci rimase così male, che uscì senza dire nulla. Sentii di averlo ferito. E non lo meritava. Uno sfregio gratuito, del quale mi dispiaccio ancora, anche se è passato tanto tempo. A livello personale, non ho problemi con lui, lo ricordo con affetto”.
@@djnatZOMG Van Basten come giocatore non si tocca. Ma ha avuto da ridire anche con tutti, anche con Michels che pur qualcosa aveva inventato, giusto? L' unico con cui non ha avuto screzi é il suo mentore, Cruijf.
Verissimo. Bidogna dire però che questo era un Brera già disilluso e stanco, che forse non si divertiva più a parlare di calcio. Vederlo da Biscardi metteva tristezza.
Un vero peccato per Brera non aver visto l evoluzione del calcio in Italia. Vide gli inizi tra Sacchi e Zeman ma il decennio degli anni 90 dalla metà in poi si perse con novità a livello di mentalità o di moduli come Zaccheroni Spalletti ecc
Su Sacchi e la nazionale ha toppato clamorosamente. Ricordo anche altre topiche clamorose, come quando dopo il girone iniziale di Spagna '82 affermava categoricamente si dovessero sostituire Antognoni e Rossi rispettivamente con Dossena e Selvaggi. O di quando piú indietro nel tempo definí Rivera "un mezzo grande giocatore", e conió il termine "abatino" per definire giocatori tecnici ma non sufficientemente forti fisicamente come Mazzola, De Sisti, Bulgarelli, ed appunto Rivera a cui il nomignolo rimase appiccicato. Bravissimo a scrivere, bello da leggere, anche un po' arrogantello, ma di calcio spesso e volentieri non ci capiva molto.
Col calcio di Sacchi al Milan ha detto gatto senza averlo nel sacco . Ha giocato subito all'attacco ed è stato punito in contropiede , e per un catenacciaro come lui è stato un bello smacco .
Giuan Brera fu Carlo qui si sbaglia su Sacchi , ma chi non sbaglia dai . Invece la magnifica , irraggiungibile dialettica del Giuan resta senza rivali ed eredi .
@@io-jt6oq Sacchi vinse uno scudetto e due coppe dei campioni (senza le squadre inglesi). Capello quattro scudetti ed una coppa dei campioni (con le squadre inglesi).
@@Ceneranto Sacchi vinse anche 2 coppe intercontinentali e due supercoppe europee, Capello solo una supercoppa e perse entrambe le intercontinentali pur avendo la squadra più forte, e poi chi ti dice che le squadre inglesi in quel periodo fossero così forti? Il loro periodo d'oro era finito con quel Liverpool e ci avrebbero messo almeno 15 anni per tornare competitive a livello europeo, basta confrontare le rose dell'epoca delle migliori squadre inglesi con quelle italiane per capire l'abisso che c'era a nostro favore.
@@heisenberg4156 le squadre inglesi non c’erano. È un dato di fatto, così come è un dato di fatto che le squadre inglesi erano quelle più temibili. A Belgrado la nebbia salvò Sacchi dall’eliminazione, sullo 0-1 con la squadra rimasta in 10 per l’espulsione di Virdis. La ripetizione rimise tutto in gioco. Il Milan di Capello era una squadra più solida che rimase imbattuta per quasi due campionati. Fino alla loro esclusione le squadre inglesi erano al vertice: il Liverpool fece tre finali (2 vittorie) e una vittoria la fece l’Aston Villa nei 5 anni precedenti la sospensione. In quel momento erano ai vertici da 10 anni: Liverpool (4 vittorie su 5 finali), Nottingham Forest (2 vittorie su 2), Aston Villa (1 vittorie su 1). L’esclusione delle squadre inglesi elimino le compagini più agguerrite.
“Una volta io e mia moglie eravamo in un ristorante e Gianni Brera era a un altro tavolo con alcuni giornalisti. Stavamo per giocare contro il Napoli e lui mandò uno dei suoi a chiedermi chi avrei usato per marcare a uomo Maradona. Mia moglie, che non aveva alcun interesse per il calcio e non guardava nessuna partita, disse: ‘ma non usi la marcatura a zona?’. E io: ‘o non lo stiamo facendo bene o questi tipi non lo capiscono'”. [A. Sacchi]
Brera va studiato come i classici. Chi pensa di sapere di calcio, deve conoscere Brera. Chi commenta senza aver mai letto nulla di lui, non gli rende il grande onore che merita e probabilmente fa solo il tifoso. Fate gli studiosi
@@matteoreggiani645 Vuoi che te ne dica una?... Scrisse che Meazza si resse i calzoncini durante il rigore battuto contro il Brasile nel mondiale del 1938. Scrisse che gli si ruppe l'elastico dei calzoncini. Fesseria enorme. Nel video si nota chiaramente la mano dell'azzurro distaccata dal corpo.
la nazionale di Vicini agli europei gioco' un buon calcio, si arrese solo alla CCPP ma piu' per inesperienza che per altro, quasi tutti giovani under 21 piu' Baresi e Altobelli, ma forse gioco' il calcio piu' bello dell'europeo due anni dopo ai mondiali, sicuramente fu la squadra piu' spumeggiante, per un errore banale di Zenga non ci valse la finale che sicuramente avremmo vinto
Brera diceva sempre solo un cumulo sconfinato di cazzate
Un'oratoria brillantissima e penna favolosa, ma utilizzava lo sport per raccontare un mondo. La sua visione del mondo. In quanto a competenze calcistiche il suo allievo ed erede Gianni Mura lo superò e di parecchio.
Grande Gianni, pungente, impetuoso, idolatrato quanto contestato, colto, raffinato, per quanto lo permetteva il calcio. Amato e odiato il mix perfetto per un uomo di successo.
Quell'anno Sacchi ha vinto lo scudetto😂
Era un fautore del calcio all’Italiana,ma non era importante quello che diceva ma come lo diceva o lo scriveva. Qualsiasi giornalista che l’abbia conosciuto lo venerava come il Maestro
Ne diceva tante Brera, e mica tutte giuste...
era coerente col suo pensiero, non cambiava idea a seconda dei risultati
@@sigisdbil che per un giornalista è piuttosto grave
peccato che poi sacchi SPAZZÒ VIA la mentalità ITALIANA
L'oratoria era impeccabile e piacevole per chi lo ascoltava, ma di lì a poco sarebbe stato smentito dai fatti e dai risultati. Il Milan di Sacchi vinse tutto quello che c'era da vincere.
E perse ancora più di quanto fosse possibile perdere, per fortuna che è arrivato Capello! Sacchi, così bravo e mitizzato, con una squadra normale ha sempre ottenuto pochino: a Parma per salire in A è dovuto arrivare Nevio Scala 😀😀😀
In 4 anni 2 Coppe dei Campioni e uno scudetto. Non voglio parlare di come gli fu rubato il secondo. La storia che vinse poco é una sciocchezza.
@@ottaviosechi Vogliamo parlare anche della nazionale di Sacchi con uno dei parchi giocatori più forti di tutti i tempi? O del suo ritorno al Milan? O conta solo il Sacchi 1.0 che ha allenato una squadra di fenomeni, in particolare gli olandesi, che avrebbe vinto pure se allenata da Agroppi o Maifredi?
Riporto una dichiarazione di Marco Van Basten riguardo a Sacchi che ho trovato molto interessante: "La storia l'hanno fatta i suoi giocatori. Quel Milan era una delle squadre più forti di sempre. Lui ha avuto una parte importante. Era bravo a farsi amici i giornalisti, ha saputo costruire una immagine da grande innovatore ma non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario né offensivo. Schieravamo difensori eccezionali. A farci vincere così tanto è stata sempre la difesa, alla quale lui si applicava molto, dedicando invece poco tempo alla fase offensiva. Una volta negli spogliatoi gli dissi che vincevamo non grazie a lui, ma nonostante lui. Ci rimase così male, che uscì senza dire nulla. Sentii di averlo ferito. E non lo meritava. Uno sfregio gratuito, del quale mi dispiaccio ancora, anche se è passato tanto tempo. A livello personale, non ho problemi con lui, lo ricordo con affetto”.
@@djnatZOMG Van Basten come giocatore non si tocca. Ma ha avuto da ridire anche con tutti, anche con Michels che pur qualcosa aveva inventato, giusto? L' unico con cui non ha avuto screzi é il suo mentore, Cruijf.
Verissimo. Bidogna dire però che questo era un Brera già disilluso e stanco, che forse non si divertiva più a parlare di calcio. Vederlo da Biscardi metteva tristezza.
Uomo intelligente e colto ma alla lunga noioso
Grandissimo Gianni Brera
Un vero peccato per Brera non aver visto l evoluzione del calcio in Italia.
Vide gli inizi tra Sacchi e Zeman ma il decennio degli anni 90 dalla metà in poi si perse con novità a livello di mentalità o di moduli come Zaccheroni Spalletti ecc
Brera morì nel dicembre 1992. Non mi è chiaro ciò che hai voluto dire.
Su Sacchi e la nazionale ha toppato clamorosamente. Ricordo anche altre topiche clamorose, come quando dopo il girone iniziale di Spagna '82 affermava categoricamente si dovessero sostituire Antognoni e Rossi rispettivamente con Dossena e Selvaggi. O di quando piú indietro nel tempo definí Rivera "un mezzo grande giocatore", e conió il termine "abatino" per definire giocatori tecnici ma non sufficientemente forti fisicamente come Mazzola, De Sisti, Bulgarelli, ed appunto Rivera a cui il nomignolo rimase appiccicato. Bravissimo a scrivere, bello da leggere, anche un po' arrogantello, ma di calcio spesso e volentieri non ci capiva molto.
Col calcio di Sacchi al Milan ha detto gatto senza averlo nel sacco . Ha giocato subito all'attacco ed è stato punito in contropiede , e per un catenacciaro come lui è stato un bello smacco .
Alla fine Gianni Brera , forse si sarà ricreduto , in onore alla persona intelligente che era.
Non lo fece. Per la cronaca
Giuan Brera fu Carlo qui si sbaglia su Sacchi , ma chi non sbaglia dai . Invece la magnifica , irraggiungibile dialettica del Giuan resta senza rivali ed eredi .
Grande giornalista che come spesso accade non capiva niente di calcio.
Gianni Brera sopravvalutato e saccente, non ne azzeccava mai una .
Capello dimostrò che con quella squadra si poteva vincere di più. Brera non aveva tutti i torti.
Non ha vinto di + di Sacchi, capello. La squadra di Sacchi ha fatto la Storia ed ha vinto di più
@@io-jt6oq Sacchi vinse uno scudetto e due coppe dei campioni (senza le squadre inglesi).
Capello quattro scudetti ed una coppa dei campioni (con le squadre inglesi).
Un insopportabile trombone
@@Ceneranto Sacchi vinse anche 2 coppe intercontinentali e due supercoppe europee, Capello solo una supercoppa e perse entrambe le intercontinentali pur avendo la squadra più forte, e poi chi ti dice che le squadre inglesi in quel periodo fossero così forti? Il loro periodo d'oro era finito con quel Liverpool e ci avrebbero messo almeno 15 anni per tornare competitive a livello europeo, basta confrontare le rose dell'epoca delle migliori squadre inglesi con quelle italiane per capire l'abisso che c'era a nostro favore.
@@heisenberg4156 le squadre inglesi non c’erano. È un dato di fatto, così come è un dato di fatto che le squadre inglesi erano quelle più temibili. A Belgrado la nebbia salvò Sacchi dall’eliminazione, sullo 0-1 con la squadra rimasta in 10 per l’espulsione di Virdis.
La ripetizione rimise tutto in gioco.
Il Milan di Capello era una squadra più solida che rimase imbattuta per quasi due campionati.
Fino alla loro esclusione le squadre inglesi erano al vertice: il Liverpool fece tre finali (2 vittorie) e una vittoria la fece l’Aston Villa nei 5 anni precedenti la sospensione.
In quel momento erano ai vertici da 10 anni: Liverpool (4 vittorie su 5 finali), Nottingham Forest (2 vittorie su 2), Aston Villa (1 vittorie su 1).
L’esclusione delle squadre inglesi elimino le compagini più agguerrite.
Posa il fiasco
eh, eh, in vino veritas.
minchia non ne ha azzeccato una...
“Una volta io e mia moglie eravamo in un ristorante e Gianni Brera era a un altro tavolo con alcuni giornalisti. Stavamo per giocare contro il Napoli e lui mandò uno dei suoi a chiedermi chi avrei usato per marcare a uomo Maradona. Mia moglie, che non aveva alcun interesse per il calcio e non guardava nessuna partita, disse: ‘ma non usi la marcatura a zona?’. E io: ‘o non lo stiamo facendo bene o questi tipi non lo capiscono'”. [A. Sacchi]
Grande Gianni Brera
Su Sacchi Brera si è poi ricreduto.
Non proprio…
Ne avesse azzeccata una
condoglianze
Brera va studiato come i classici. Chi pensa di sapere di calcio, deve conoscere Brera. Chi commenta senza aver mai letto nulla di lui, non gli rende il grande onore che merita e probabilmente fa solo il tifoso. Fate gli studiosi
Ma non scrivere cavolate! Brera ha scritto anche inesattezze! Sono felice di conoscere poco Brera. La storia del calcio l'ho imparata da me.
Non sai cosa ti perdi, ma vale solo se lasci il tifo fuori dalla porta. Fidati: vai in libreria e per le vacanze estive leggi Brera e non la gazzetta
@@matteoreggiani645 Vuoi che te ne dica una?... Scrisse che Meazza si resse i calzoncini durante il rigore battuto contro il Brasile nel mondiale del 1938. Scrisse che gli si ruppe l'elastico dei calzoncini. Fesseria enorme. Nel video si nota chiaramente la mano dell'azzurro distaccata dal corpo.
Uno a cui piaceva molto ascoltarsi