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#FEMINISTFRIDAY

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  • Опубліковано 7 лис 2019
  • Ciao lettrici e lettori, bentornati su Miss Fiction Books e buon #FeministFriday a tutt* voi! Oggi ragioniamo insieme sul perché in Italia non si fa educazione sessuale, quali sono gli ostacoli e le conseguenze.
    La playlist del #FeministFriday goo.gl/dsb3vs
    Fonti:
    www.paidoss.it/
    www.epicentro.... › trento › pdf › gravid-adolesc_TN_2000-05
    www.west-info....
    s3.amazonaws.c...
    www.centropsy....
    www.ncbi.nlm.n... Kohler, Manhart, & Lafferty, 2008
    The SAFE Project, 2006
    www.valigiablu...
    unesdoc.unesco...
    www.bzga-whocc...
    www.slideshare...
    SE VOLETE SOSTENERMI CON UN CAFFè SIMBOLICO: ko-fi.com/miss...
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КОМЕНТАРІ • 76

  • @mxflint1715
    @mxflint1715 4 роки тому +29

    Porto la mia esperienza di ragazza appena diplomata: abito in liguria e le uniche cose di cui abbiamo parlato quando abbiamo fatto educazione sessuale in quinta elementare ed in terza media sono state anatomiche e riproduttive, ovviamente sempre in ambiente eterosessuale. Non abbiamo parlato di consenso (che io mi ricordi) nè di tutte le implicazioni che un rapporto sessuale comporta.

    • @mxflint1715
      @mxflint1715 4 роки тому +8

      E ovviamente larga parte della mia educazione è stata fatta su internet, mi sembra banale dirlo, dato che penso sia quello che la maggior parte della mia generazione fa

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +2

      Ciao Sabra, confermi in pratica la tendenza ad occuparsene in maniera molto isolata, mai continuativa e sempre trattando solo e unicamente questioni anatomiche e la riproduzione. stop. Tutto il resto non esiste per la scuola italiana. Sia mai che rendiamo le persone consapevoli...

    • @lindamacri1996
      @lindamacri1996 4 роки тому +1

      Idem, anche io vivo in Liguria

  • @NoemiFabiano94
    @NoemiFabiano94 4 роки тому +13

    Alle scuole medie e superiori abbiamo fatto educazione sessuale, per ovvi motivi molto più approfonditi al liceo in cui dei medici e degli psicologi hanno affrontato i temi della sfera sessuale e degli anticoncezionali, sfatando anche leggende metropolitane come "se una ragazza fa sesso per la prima volta non rimane incinta". Fino a qualche anno fa ero convinta che fosse così anche nel resto d'Italia, è stato uno shock scoprire che la mia scuola è stata una fortunatissima eccezione.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +2

      Eh purtroppo è un isolatissimo caso virtuoso il tuo! inconcepibile come non si possa fare la stessa cosa in tutta italia..

  • @chiarellaf.1584
    @chiarellaf.1584 4 роки тому +8

    Che io ricordi, fino alla terza media non si è mai parlato di sesso in modo "ufficiale", infatti, tutto ciò che si sapeva era sussurrato, a spizzichi e basato sulla posta del Cioè. Solo in terza media sono state introdotte un paio d'ore in cui si sarebbe parlato di affettività e sessualità: peccato che in quelle due ore si sia parlato di bullismo e anoressia (utile per carità, ma come direbbe Ilenia: find logic?). Per tutte le superiori, non se n'è proprio parlato, tranne che nelle ore di religione che per di più non essendo obbligatorie, non tutti (me compresa) la ricevevano. Anche se l'approccio era molto blando, da quanto ho capito. Per di più, l'insegnante di biologia non era neppure preparatissima, tanto che abbiamo affrontato un programma molto terra terra e basilare. Per dire, Anna Frank nel suo diario affronta la questione apparato riproduttivo in modo più completo, cosa che a sedici anni mi ha letteralmente lasciata basita: non è normale che una sedicenne degli anni 2000 sappia meno del funzionamento della propria vagina di una quattordicenne degli anni '40 (arrotondo per convenienza). La svolta, però, è avvenuta l' ultimo anno di liceo: avevamo 3 ore di buco e il nostro prof d'inglese di allora, a un passo dalla pensione e perciò insofferente alle proprie ore normali, figuriamoci quelle di supplenza, ci fece vedere un documentario anni '90 sulle conseguenze del sesso non protetto, quindi come avviene una gravidanza e un parto nella realtà, malattie veneree e le loro conseguenze se non curate. Da qui, dopo le insistenze dei rappresentanti di classe abbiamo potuto visitare il consultorio più vicino, di cui neppure sapevamo l'esistenza e per noi ragazze, prendere appuntamento con il ginecologo per una visita. Praticamente, io ho iniziato ad andare dal ginecologo regolarmente per puro caso, dato che i miei sono abbastanza refrattari quando si parla di medici in generale.
    Che l'educazione sessuale a scuola dovrebbe essere una priorità è evidente, non si può delegare alle famiglie, che magari non sono aperte all'argomento o in alcuni casi non lo sanno proprio (es. parlare di sesso con mia madre in alcuni casi è un'agonia imbarazzante perché sa di cosa parlo, ma non ne conosce la definizione o non la saprebbe spiegare a una terza persona) oppure a esterni impreparati o "di parte" come insegnanti di religione o associazioni religiose che nel 90% dei casi non daranno spiegazioni oggettive. Ad esempio, una mia amica testimone di Geova il giorno dopo la sua prima notte di nozze mi è venuta a trovare in lacrime e traumatizzata, non avendo avuto neppure quell'approccio deviato o romanticizzato da riviste o altre fonti e ha deciso di venire da me, che stavo attraversando una crisi spirituale, mi stavo approccia do a diverse religioni, quindi dal suo punto di vista ero un'esterna che poteva capire, non potendolo dire a nessuno della sua cerchia di conoscenze per paura di venire ostracizzata dalla sua comunità. È un caso estremo, ma indicativo: la sessualità non può essere demandata alla religione e i suoi tabù.

  • @PrincessCullen94
    @PrincessCullen94 4 роки тому +10

    Purtroppo devo dire che la situazione è ancora più orrificante che se ci si fermasse alla mancanza di educazione sessuale. In Italia c'è una vera e propria diseducazione sessuale. Siamo bombardati dall'idea che il sesso è sbagliato, che i gay sono innaturali, che le malattie veneree... No aspetta, non si parla nemmeno di malattie veneree.
    Una volta una ragazza ha detto (lasciandomi sconvolta) che la sua paura nel fare sesso non protetto era una gravidanza, non una malattia venerea. D'altronde una malattia si può curare, ma una gravidanza? Il livello di disinformazione in questa frase mi ha lasciata senza parole e forse anche un po' scoraggiata. Mai, però, come quando mia sorella ha passato un anno ad essere oltraggiata dalla prospettiva di studiare l'apparato riproduttivo.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +3

      Ma non è diseducazione, è proprio mancanza di educazione. La colpa non è sicuro di quella ragazza se nessuno le ha fornito gli strumenti adeguati. è questo che mi fa arrabbiare, perchè la disinformazione ti crea anche una gerarchia sbagliata di priorità o non ti dà gli strumenti per valutare la complessità della situazione e perchè poi è ovvio che ci si affida agli amici (disinformati allo stesso modo), all'internet, alle leggende metropolitane...

    • @PrincessCullen94
      @PrincessCullen94 4 роки тому

      @@MissFictionBooks sono d'accordo che la mancata educazione porti a queste affermazioni, ciò non toglie che almeno nella mia esperienza ci sono stati momenti in cui la società che mi circondava non solo mi ha impedito di accedere alle informazioni ma mi ha propinato informazioni, se non sbagliate, quanto meno parziali a una certa ideologia.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +1

      Assolutamente! questo è estremamente pericoloso, continuano a creare bacini di disinformazione invece che colmare le lacune e darci gli strumenti per valutare come meglio agire e quali scelte sono le più adatte a noi

    • @PrincessCullen94
      @PrincessCullen94 4 роки тому

      @@MissFictionBooks infatti, è per questo che contenuti come quelli che ci proponi tu sono importantissimi. Grazie :)

  • @gaiamarconato8410
    @gaiamarconato8410 4 роки тому +2

    Ciao Tiffany, rispondo un po'in ritardo ma ci tengo comunque a riportare la mia esperienza: a scuola, oltre alle questioni puramente fisiologiche, è stato solamente affrontato il tema delle malattie sessualmente trasmissibili e come agire in caso di gravidanze indesiderate. I miei genitori, dunque, hanno ben pensato di iscrivermi ad un corso di educazione sessuale di stampo cattolico; sostanzialmente una volta l'anno una signora (con non si sa bene quale autorità) ci diceva che il sesso andava fatto solo con persone con cui ci sentissimo abbastanza a nostro agio da eventualmente avere un figlio (ovviamente l'aborto è sempre stato nominato solo in relazione alla parola "omicidio"). La loro idea di sesso protetto, inoltre, contemplava il conteggio dei giorni e la misurazione quotidiana della propria temperatura vaginale. Se questo non fosse già abbastanza considerabile problematico aggiungiamo anche le battute e le attività in stile programma di rai uno che cerca di avvicinarsi ai giovani.
    Mi sono dunque ritrovata costretta ad imparare le cose da sola, anche perché essendo lesbica neanche quello che mi era stato detto a scuola mi era poi tanto utile, attraverso il "sentito dire" e la pornografia. Ovviamente ciò mi ha portato ad avere un'idea del sesso completamente sbagliato e mi sentovo assolutamente impaurita da esso. Piano piano però sono riuscita a maturare abbastanza e ad avere un approccio molto più sano con la mia sessualità ma sempre con aiuti trovati da me, e che comunque non riusciranno mai a compensare del tutto le grandi mancanze in questo campo.
    Scusa per questo sproloquio e grazie perché riesci sempre a creare dei contenuti di qualità 😘

  • @eleonoraconti7745
    @eleonoraconti7745 4 роки тому +2

    E menomale che c'è la Tiffany a dare voce a quei temi che qui in italia sembrano veramente l'equivalente della polvere sotto il tappeto. Perché anche se hai chiesto cento volte ai professori perché non facciamo educazione sessuale, loro ti hanno sempre risposto con un sospiro e un'alzata di spalle. Grazie Miss perché i tuoi sono sempre video completi e mi fanno venire voglia di mostrarli direttamente in classe, del tipo: "Educate yourselves!"

  • @ilariaagresti5009
    @ilariaagresti5009 4 роки тому +5

    Un tema molto importante e necessario. Grazie Tiffany! Spero che questo video arrivi a più persone possibili perché in Italia ne abbiamo strabisogno!

  • @hikarushido7652
    @hikarushido7652 4 роки тому +3

    Grazie Tiffany per questo tuo video, sono completamente d' accordo con te! In Italia purtroppo l'influenza della Chiesa è molto forte, anche se dovremmo essere in uno stato laico, e questo va a condizionare diversi aspetti. Da persona credente posso dirti che mi scontro spesso con l'ipocrisia e la bigotteria della Chiesa e di molte persone che si professano credenti. I cambiamenti nella Chiesa sono estremamente lenti ed essa spesso fatica ad adattarsi a un mondo che cambia e si evolve. Come facciamo a diventare essere umani più consapevoli se rimaniamo ingabbiati in schemi mentali e tabù che non ci fanno crescere? Nella mia crescita e nei rapporti sentimentali ho risentito sia di un'educazione religiosa troppo bigotta che spesso tende a far vivere i rapporti intimi con senso di colpa e sia di una mancata educazione sessuale a suola e in famiglia. Col tempo però ho trovato un equilibrio come persona e sono riuscita a liberarmi di molti schemi mentali inutili e dannosi. Sarebbe bello essere accompagnati in un percorso di crescita a tutto tondo che comprende anche l'educazione sessuale, invece di trovarsi ad affrontare la vita impreparati o a disagio. La sessualità è una fetta importante della nostra esistenza, non la si può trascurare come qualcosa di poco conto, speriamo che la politica e la scuola riescano a capirlo e anche le persone in generale!😆

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому

      Mamma mia, non oso immaginare! Anche perché al di là delle credenze religiose, qualsiasi esse siano, lo Stato deve fornire a tutti i suoi cittadini gli strumenti adeguati per non mettere in pericolo il prossimo e sapere come prevenire certe malattie. Possiamo far finta che la sessualità non esista, che non faccia parte della natura umana, che se non ne parliamo scomparirà magicamente sotto il tappeto...

  • @midoriyuriko4776
    @midoriyuriko4776 4 роки тому +5

    Sentivo la mancanza dei feminist friday :) grazie per il video! :)

  • @GarvFlare
    @GarvFlare 4 роки тому +1

    Io sono veneta e nella mia provincia d'appartenenza nè alle elementari, nè alle medie si è affrontata la sessualità (ma si è studiato l'apparato riproduttivo che poi è stato ripreso e approfondito alle superiori). Alle superiori sono andata a studiare a Venezia e a parte in scienze, in cui però c'era più un approccio "così nascono i bambini" e non i meccanismi del rapporto sessuale in se, non si è mai affrontato l'argomento dell'educazione sessuale fino al terzo o quarto anno. Ci venne fatta una lezione di 2 ore sull'educazione sessuale da una professoressa esterna e, a ripensarci ora, la lezione fu una barzelletta, per non dire preoccupante. Questa "professoressa esperta" alla fine sottointese in svariati esempi che non è possibile per le ragazze rifiutarsi di avere un rapporto sessuale con il proprio ragazzo anche se non vogliono. Ironico dirlo ma su questo argomento la prof di religione fece meno danni, sempre conservatrice e "no sesso prima del matrimonio", ma almeno ci spiegò come funzionava l'aborto (senza giudicare chi ci si sottoponeva).
    In famiglia non si é mai affrontato l'argomento (perché non volevo litigare con il compagno misogeno e maschilista di mia madre), e la maggior parte delle informazioni sull'argomento, come appunto dicevi pure nel video, al tempo le ricavai da internet.

  • @elenamuzzioli3862
    @elenamuzzioli3862 4 роки тому +2

    Aspettavo quel "buon feminist friday" da una vita!

  • @mr.branford6416
    @mr.branford6416 4 роки тому +6

    Faccio un appello per dire che sarebbe anche il caso di smetterla di lasciare l'educazione sessuale ai prof. di religione (o a qualsiasi prof. che non abbia competenze in materia).
    In quinto ho fatto un quadrimestre di lezioni su questo tema, trattato con disinformazione e faziosità incredibile.

  • @claudiacarnevale3674
    @claudiacarnevale3674 4 роки тому +1

    Grandissima come sempre Tiffany. Io ho avuto la fortuna di “studiare” educazione sessuale al liceo (ricordo un paio d’ore nell’arco di due settimane) e comunque avrei voluto poterci dedicare più tempo. Per quanto i miei fossero aperti al dialogo sul tema, ci sta anche non sentirsi al 100% a proprio agio a parlarne con i propri genitori o comunque avere la necessità di parlarne con un esperto. Questo video va fatto vedere, TANTO. E comunque, so che è necessario il disclaimer “non ce l’ho con nessuno” ma è innegabile che il problema è legato anche ad un oscurantismo e all’esistenza di tabù che sono prevalentemente condizionati dalla sfera religiosa.

  • @letiziamagnani8043
    @letiziamagnani8043 4 роки тому +1

    Che bella sta puntata!
    Mai fatta educazione sessuale a scuola, le lezioni che si sono avvicinate di più ad argomenti di questo ambito sono state quelle di filosofia, storia e letteratura italiana al liceo (ebbene sì, non di scienze) grazie a professoresse che amavano cogliere l'occasione per spaziare anche su argomenti così importanti, certo però rimane il fatto che si trattava di riflessioni estemporanee che non possono assolutamente sostituire un programma ben pensato e affidato a persone più esperte.
    E poi caso stranissimo: mi sono ritrovata a fare qualche incontro di educazione sessuale all'oratorio durante quello che chiamavamo "catechismo" con il don, che ci parlava di ciò che conosceva, ossia il pensiero biblico e poi cristiano sulle varie questioni (sesso, relazioni, ruoli...) ma poi c'era apertura a una discussione e si poteva davvero dire la propria senza paura di essere trattati come pericolosi eretici, e alla fine, senza escludere anche un po' di accapigliamento sulle questioni più spinose, erano incontri arricchenti da ambo le parti. Però mi sembra di capire, sentendo un po' in giro, che sia una realtà molto rara all'interno degli ambienti della Chiesa, e a dirla tutta non faccio fatica a crederlo.
    La situa non è rosea, e la strada DA FARE lunga, ma perlomeno c'è Tiffany, grazie 💕

  • @Artemisiapoetry
    @Artemisiapoetry 4 роки тому

    Io ti amo 😍 sempre di più! Hai dato voce concreta a un mio pensiero! Dandomi una conferma in più a quello che avevo gia deciso di fare quando mia figlia sara nell' eta della adolescenza! Di portarla al consultorio, in modo che lei possa confrontarsi con un professionista e avere delle risposte ai suoi dubbi ! Senza inutili censure, la sessualità non e tabù! La propria identità sessuale non e una cosa sporca o indecente, ma e una parte di noi stessi! Che bello che ci sono anche persone come te! Mi aiuti tanto a non arrendermi🥰

  • @bigsister9154
    @bigsister9154 4 роки тому +1

    Grazie Tiffany!
    Mi piacciono questi video mi fanno sempre riflettere!
    Spero davvero che prima o poi si approvi questa legge. Perché serve.
    Come sempre grazie♡♡♡

  • @theblackcat1546
    @theblackcat1546 4 роки тому

    Splendido video Tiffany, sono d’accordo su ogni parola! E grazie per le fonti che mi accingo a spulciare dopo aver terminato questo commento.
    Per quanto mi riguarda ho fatto educazione sessuale all’asilo e in quinta elementare (non ricordo nulla di successivo, anche se non mi sento di escluderlo). Quella all’asilo non sono sicura sia molto comune, ma devo dire che mi ha permesso di conoscere le basi prima ancora che mi venissero in mente domande tipiche dei bambini sulla differenza dei corpi maschili e femminili, su come nascono i bambini ecc. Sono assolutamente grata e favorevole a questo. Nessun mistero, nessuna confusione o bugia, nessuna stupidaggine su cicogne e cavoli; ho sempre saputo la verità.
    Alle elementari invece ricordo discorsi sulle mestruazioni e un accenno sul consenso (anche se nei miei ricordi focalizzato esclusivamente sul tentativo di proteggere i bambini dalla pedofilia), oltre ai discorsi che meno approfonditamente avevo già trattato. Nulla su orientamento sessuale e identità di genere ovviamente, troppe troppe lacune e approssimazioni... Valutazione finale della mia esperienza di educazione sessuale: gravemente insufficiente.
    Ritengo sia assolutamente necessario fornire un percorso di educazione sessuale che vada dai primi anni di scuola fino alla fine delle superiori. Delle lezioni concentrate nell’arco di poco tempo e in un unico stadio non sono minimamente sufficienti. Il tono usato e gli argomenti affrontati con un bambino di 4 anni e con un ragazzo di 14 o 17 non coincidono sempre. Non si può spiegare tutto all’asilo perché ci sono argomenti troppo lontani dai bimbi che non riuscirebbero a capirli, ma non si può neanche aspettare un’età in cui si può spiegare tutto in una volta perché è troppo tardi, il ragazzo potrebbe già aver interiorizzato informazioni sbagliate o aver già dovuto fare i conti con le conseguenze della sua mancanza di educazione. Per questo è indispensabile nel corso degli anni aggiungere sempre più informazioni che possano essere comprese, apprese e poi messe in pratica dagli studenti.
    È una situazione frustrante perché sembra così ovvio, eppure in Italia (e non solo, certo) non è così. I dati oggettivi a quanto pare non sono sufficienti a convincere le persone. Sarà una lunga battaglia.

  • @gaialm8394
    @gaialm8394 4 роки тому +19

    Basta guardare la pagina del "signor distruggere" per capire in che condizioni è messo questo paese.

  • @vanyaaaa334
    @vanyaaaa334 4 роки тому +1

    Qui nel mio paesino nelle pianure sperdute della Brianza, abbiamo fatto educazione sessuale e affettiva due volte, che io mi ricordi: in terza media con un sessuologo, che però ha affrontato il minimo indispensabile, preservativi (descritti senza mai mostrarli) e nulla al di fuori delle relazioni tra persone cis ed etero. Che saranno anche state informazioni utili per la maggior parte dei miei compagni di classe ma ricordo la vergogna che ho provato ai tempi non per il sesso in sé ma per la sensazione inconfondibile che ci fosse qualcosa di malato e sbagliato in me, il senso di repulsione che provavo all’idea che lo spettro di sessualità “concessa” fosse solo: se sei femmina, ti devono piacere i maschi e il tuo ruolo in un rapporto sarà sempre questo, e basta. E capivo già che nessun altro nella mia classe oltre me provava le stesse cose che stavo provando io. Perché a me i ragazzi piacevano anche, ma tutto questo mi sembrava fondamentalmente sbagliato.
    E poi come hai detto te, la proverbiale gita al consultorio alle superiori dove si è parlato ancora di sesso etero e di aborto che va bene, ancora utilissimo ma... non so, magari se avessi avuto lezioni di ~~teoria gender~~ (scherzando dai, ovvero qualcosa di più su identità di genere e orientamento sessuale, anche solo briciole) a scuola, a 26 dei miei compagni etero non sarebbe fregato un fico secco ma forse avrei capito meglio e prima me stesso e la mia sessualità, al di là di un vago sentore di “sbagliato” ed anni e anni di confusione. Che poi vabbè lo so che c’è sempre il rischio di usare i porno come educazione sessuale ma è solo grazie ad internet parlando con altre persone trans non etero che ho finalmente cominciato a connettere i puntini nel cervello 🤔 perciò menomale che internet c’è finché persistono queste lacune.

  • @antonellafarruggia6658
    @antonellafarruggia6658 Рік тому

    Finalmente qualcuno che ne parla di questi aspetti👍

  • @giorgiherondale199
    @giorgiherondale199 4 роки тому +1

    Io sono al quinto anno di liceo e non ho mai studiato l’apparato riproduttivo durante la mia intera carriere scolastica, il tempo era sempre troppo poco e si è preferito fare altro. L’unica cosa che so a riguardo viene da internet e altri fattori esterni (non di certo dalla famiglia) e ho qualche informazione più specifica riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili solo grazie a una conferenza avuta a scuola quest’anno, che però riguardava la donazione di sangue. Quindi Direi che nelle scuole la situazione è molto grave.

  • @cinziaerica94
    @cinziaerica94 4 роки тому +1

    Video veramente importante!! Grazie Tiffany 😉😉😉😉

  • @97cikka
    @97cikka 4 роки тому +3

    Io ho fatto educazione sessuale 3 volte nella mia carriera scolastica:
    -in 5ª elementare con una sessuologa che ci ha fatto delle lezioni separandoci in maschi e femmine e poi insieme di tipo soprattutto biologico ma anche un po' affettivo
    -in 2ª media ho fatto educazione affettiva con una sessuologa
    -in 4ª superiore ce l'ha fatta quel cattolico antiabortista del mio prof di scienze (per fortuna mi ero già fatta un'idea)
    Inoltre sono stata molto fortunata in famiglia. Mia madre non si è mai fatta problemi a parlare di sesso in più lavorando in ostetricia mi ha anche spiegato a livello medico certe cose.
    Ma credo che io sia stata un caso molto molto fortuito

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +1

      Si, nel tuo caso sei fortunata ad avere una famiglia dove se ne parli. Ma comunque 3 volte in un percorso scolastico, coinvolgendo persino una persona apertamente antiabortista 1 volta su 3 è desolante....

  • @martypirri3630
    @martypirri3630 4 роки тому

    Da studentessa delle scuole superiori volevo condividere la mia esperienza. Partendo dal fatto che nella mia famiglia si è sempre parlato di qualsiasi argomento indistintamente e perciò anche di educazione sessuale, possiamo dire che anche a scuola, soprattutto alle superiori, io abbia ricevuto effettivamente della nozioni su questo argomento. Il problema in primo luogo è la quantità- sono ovviamente troppo poche- e il modo: infatti io le ho ricevute da altri studenti, le cui competenze in materia sono ovviamente limitate, nei gruppi di discussione durante l'assemblea di istituto. Per il resto, alle medie abbiamo fatto due ore in cui semplicemente ci hanno parlato della parte anatomica, tra l'altro dividendoci tra maschi e femmine, mentre al liceo, essendo io di Bologna, anche a me è toccata la visita in consultorio in cui si è parlato essenzialmente di gravidanze e si è fatto un brevissimo accenno alle malattie, mentre tutti gli altri argomenti legati all'educazione sessuale e quella sentimentale non si sono minimamente trattati.

  • @hollyhughes5294
    @hollyhughes5294 4 роки тому +2

    Devo dire che, scuole a parte, nelle mie cerchie di amici la disinformazione regna quasi per "scelta", probabilmente per quella specie di vergogna a cui ti riferivi anche tu. Ti faccio un esempio: educazione sessuale mi è stata fatta dal mio medico di base, ma io stessa volli andare da un ginecologo poi, mentre la stramaggioranza delle persone non ha voglia di informarsi da fonti attendibili. La maggioranza dei miei amici, maschi o femmine, non sa neppure come si trasmette HIV o semplicemente la candidosi, o addirittura quando va messo il preservativo.

  • @giulimarra
    @giulimarra 4 роки тому

    Un video molto interessante e necessario (aggiungo purtroppo, in Italia tantissime persone soprattutto i nuovi giovani sono convinti che le malattie sessuali siano svanite nel nulla cosa assolutamente falsa). Io fortunatamente ho avuto sia genitori molto aperti che mi hanno fornito la giusta educazione ed informazione, ma anche una scuola con degli insegnanti con la I maiuscola che in collaborazione con persone preparate e specializzate hanno fatto corsi di educazione sessuale dove hanno spiegato nel dettaglio l’argomento e ci hanno regalato dei preservativi e insegnato anche come usarli specificando che anche noi ragazze dovevamo imparare per proteggerci. Invece a mio cugino di 16 anni e mezzo hanno fatto vedere un video breve senza spiegazioni dettagliate, lui mi ha riferito di aver capito di più guardando film porno. Ho avuto più informazione io 20 anni fa che oggi hanno moltissimi ragazzi e la cosa mi inquieta assai.

  • @aleranocchio5402
    @aleranocchio5402 4 роки тому +6

    In quinta elementare quando ci hanno fatto fare l'apparato riproduttivo nessuno ci disse dell'esistenza degli anticoncezionali tant'è che io (e forse anche altri miei compagni poi può darsi che ero io particolarmente ingenuo) credevo che rimanere incinta fosse estremamente raro e difficile, per questo gli adulti lo facevano anche senza volere bambini.
    Sentì parlare di metodi anticoncezionali solo il terza media quando spiegarono velocemente metodi metodi anticoncezionali solo per le ragazze(che io non capí bene, ma ripeto, forse ero tardo io) ma non si parlò né di pillole, né di preservativi.
    Poi alle superiori ci diedero una specie di libretto informativo sugli anticoncezionali, per il resto la cosa più simile all'educazione sessuale che ricordi sono stati dei tizi venuti a dirci che i gay sono un invenzione moderna nata perché le donne sono diventate spaventose e molto simili agli uomini... al momento delle domande io e altri li "blastammo", uno dei pochi momenti delle superiori in cui ho avuto fiducia dell'umanità...

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +2

      In effetti sono piacevolmente colpita dal blasting collettivo ma è inquietante pensare che siano venuti dei tizi a dirvi che i gay sono un'invenzione moderna contro le donne cattive, quando un medico o uno psicologo esperti di sessualità... no! assurdo!

    • @aleranocchio5402
      @aleranocchio5402 4 роки тому

      @@MissFictionBooks in psicologia ci sono teorie figlie del loro tempo, non verificabili, non supportate da dati empirici, basate su ragionamenti errati o personali che però vengono prese per buone e ancora valide da alcuni. Non tutti quelli che si approcciano alla materia hanno abbastanza senso critico e a volte possono avere pregiudizi che li portano ad orientarsi con i paraocchi. Temo che una persona bigotta possa quindi trovare "psicologi" e teorie che la supportino.
      Ora, non so se quei geni si basassero su una teoria precisa, ma tralasciando le loro presunte conoscenze di psicologia bastava sapere un po' di storia e storia dell'arte per accorgersi di cosa stavano sparando, per questo fu parecchio facile metterli in difficoltà e fargli fare mala comparsa.
      Credo fossero pedagogisti cattolici tirati fuori da chissà dove.

  • @Titus_Groan
    @Titus_Groan 4 роки тому +1

    C'è poco da fare, il peso della cultura cattolica, machista (fatta sulle ragazze l'educazione sessuale scandalizza molto di più) e sessuofobica in Italia è troppo forte, soprattutto sulle vecchie generazioni; a questo punto mi chiedo quanto può lo stato imporsi se l'opinio communis è quella? Probabilmente molti partiti hanno anche paura ad appoggiare queste politiche pro educazione sessuale, come tutti i temi detti eticamente sensibili, perchè c'è troppa resistenza anche nell'elettorato di sinistra. Io ho 28 anni e ho fatto un solo "corso" di educazione sessuale, di tipo un'ora, una volta, al liceo e solo sulle malattie sessualmente trasmissibile.

  • @thegiginthesky3258
    @thegiginthesky3258 4 роки тому +2

    Quel poco che abbiamo fatto a scuola è stato durante le ore di religione, non aggiungo altro

  • @claudiocastiglioni7275
    @claudiocastiglioni7275 4 роки тому +2

    Bella domanda, cara Tiffany. Ti ascolto e mi riservo di commentare dopo se avessi qualcosa da aggiungere ma mi fido già a priori. Buon Feminist friday a te.

  • @gs-qz5zd
    @gs-qz5zd 4 роки тому +1

    Sono una delle poche fortunate che ha ricevuto una educazione sessuale e sentimentale direttamente a scuola, era un progetto del mio liceo. Abbiamo parlato con una ginecologa e con una psicologa (specializzata in sessuologia) in diversi incontri strutturati e poi ci è stata concessa la possibilità di avere contatti privati con una o l'altra specialista.
    Utilità: elevata.
    Partecipazione allievi: totale.
    Gravidanze nella mia scuola: nessuna.
    Vorrei regalare la allora vicepreside (e ora preside) del mio liceo a tutti. Era veramente un'educatrice preziosa.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому

      Ecco, questo è un esempio super virtuoso. Di nuovo mi chiedo: perché non è strutturale? Perché non coinvolge tutte le scuole italiane? Perché?

    • @gs-qz5zd
      @gs-qz5zd 4 роки тому +1

      @@MissFictionBooks perché, sfortunatamente, attorno al sesso e alla sessualità orbitano tutta una serie di pregiudizi che ne fanno un argomento tabù, anche in contesti in cui non dovrebbe esserlo (quelli laici e culturali).
      Molte scuole, almeno in Piemonte (per le altre regioni non so), si affidano all'area 5 della Croce Rossa per un mini seminario sulle malattie sessualmente trasmissibili (ero una delle volontarie che aiutava il relatore del seminario con le dimostrazioni pratiche). Il problema è che non basta. Non basta insegnare come infilare correttamente i preservativi e come comportarsi in caso di rottura, quali malattie esistono e come prevenirne la diffusione.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому

      In realtà come spiego nel video, l'educazione sessuale comprende sia aspetti medici e biologici ma anche temi di confronto, sviluppo delle capacità critiche, valutazione delle situazioni a rischio e non, educazione sentimentale e all'affettività che comprende orientamento sessuale, tematiche di genere, ecc ecc che sono davvero utili tanto quanto sapere come proteggersi dalle malattie per sviluppare l'individualità

  • @giovannic8553
    @giovannic8553 4 роки тому

    Ciao Tiffany, mi è salito il nervoso a sentire come siamo ancora presi indietro in Italia. Praticamente nel quasi 2020 è come se fossimo ancora fermi negli anni 90.
    Io ho ricevuto una educazione sessuale (se così si può chiamare) solo alle medie (si parla dei primi anni 2000), dove per alcuni giorni abbiamo tenuto delle lezioni di un ora con una ragazza alla quale potevamo fare tutte le domande che volevamo sulla sessualità. Per fare le domande avevamo una scatola dove infilare i biglietti con le nostre curiosità per poter rimanere anonimi. Il risultato è stato che sono venute fuori un sacco di domande sicuramente lecite ma molto superficiali, relative secondo me a una visione un po' stereotipata della sessualità dovute a una mancanza di introduzione all'argomento e a una cultura di base. Io ricordo ancora chiaramente: "fa male prenderlo nel c*ulo?"
    L'istruttrice era comunque preparata e da quel che ricordo interessata a una educazione sessuale libera.
    Comunque nelle famiglie si fa pochissima educazione sessuale, soprattutto quelle che si oppongono a una educazione scolastica sono poi quelle che a casa non ne parlano mai.
    Ah, mi ero dimenticato di dire che non abbiamo mai parlato di orientamento sessuale, di stereotipi e ruoli di genere e nemmeno di consenso.

  • @giuseppe10p47
    @giuseppe10p47 Рік тому

    Io provenivo da una familia conservatore ma non cattolica be a 14 anni sono andato via. ma questa è un'altra storia . ma loro erano conservatori su tutto .

  • @Anna-sv6hk
    @Anna-sv6hk 4 роки тому

    È da anni che penso questa cosa. Sono ancora "giovane", sono uscita da poco dalla scuola dell'obbligo, e in tanti anni c'é stato solo un incontro con degli esperti, l'ultimo anno di liceo, incontro di un paio d'ore. Come può questo bastare? Ovviamente, con dei genitori del sud per cui la sessualità non esiste affatto, mi sono informata principalmente grazie a internet (a qualcosa di buono serve), anche se soltanto in età già adulta, solo gli ultimi anni di liceo. Quello che credo è che, almeno alle elementari, si dovrebbe almeno spiegare il funzionamento del corpo (parlando proprio della base, mestruazioni e tutto) e poi più avanti fare vera e propria educazione sessuale. Penso che sia un forte limite il fatto che non venga insegnato nelle scuole e sono convinta che causi non pochi problemi.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +1

      Ciao Anna! In realtà, l'educazione sessuale è omnicomprensiva, i primi ormoni agitati si iniziano ad avere verso la fine delle elementari ed è estremamente importante riuscire a capire cosa ci succede. Iniziare già a parlare degli aspetti biologici ma anche dei cambiamenti psicologici e delle sensazioni che si provano, ci renderebbe un pelo più preparati a ciò che capiterà negli anni successivi e andrebbe continuamente integrato con informazioni ulteriori man mano che si sale con l'età... e invece? il vuoto o l'internet!

    • @Anna-sv6hk
      @Anna-sv6hk 4 роки тому

      @@MissFictionBooks infatti, secondo me i genitori che si oppongono non comprendono che non si tratterebbe di dire tutto e subito, ma gradualmente, magari iniziando ad affrontare più profondamente l'argomento duranti gli anni delle medie. Il problema, credo, é anche che molti genitori considerano i figli sempre bambini. Alle medie però ci sono bambini/ragazzi più maturi di altri. Inoltre, i ragazzini di oggi sono molto più "svegli", sono esposti continuamente, in modo implicito o esplicito, a messaggi legati alla sessualità. Perché non spiegargliela anche attraverso persone competenti? Anche perché, per quanto l'internet possa sopperire alle mancanze istituzioniali e genitoriali, molti dubbi rimangono, dubbi che solo esperti e/o medici potrebbero risolvere, a mio parere.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +1

      Sono d’accordo con te, il problema è che non cambi la mentalità di una famiglia che è tendenzialmente molto chiusa e conservatrice. Conosco persone che con i genitori non hanno nemmeno mai nominato le mestruazioni, figurati il sesso e la sessualità. Non so nemmeno quanto sia questione di vederli ‘sempre come bambini’ ma piuttosto l’imbarazzo e l’incapacità di parlare di certi argomenti che, a loro volta, per l’educazione che hanno ricevuto, hanno sempre imparato a tenere nascosti o a non discutere in nessun modo. Meglio quindi lasciarli in balia dell’ipersessualizzazione che vivono intorno a loro, agli stimoli che non sanno spiegarsi e alla disinformazione dell’internet. Così si salva la faccia e si fa bella figura, quello conta no?

    • @Anna-sv6hk
      @Anna-sv6hk 4 роки тому

      @@MissFictionBooks infatti. Il problema è proprio alla base, e ha mille ripercussioni. Però io spero in un futuro diverso. Molti di quelli che vivono adesso l'età adulta hanno avuto e avvertito questo problema, e saranno genitori in futuro. Saranno sicuramente più aperti dei loro genitori a cambiamenti che riguardano questi argomenti all'interno delle scuole e non (o forse sono troppo positiva?🤔)

    • @Anna-sv6hk
      @Anna-sv6hk 3 роки тому

      @I Gufici anche nella mia famiglia (riguardo il giro di telefonate ai parenti)🤦🏻‍♀ Ma solo tra le "donne" della famiglia eh, i maschi sono sempre all'oscuro. Comunque hai ragione, visto il mondo in cui viviamo credo che dovremmo rendere i "bambini" più consapevoli anche per potersi proteggere.

  • @kaeonthecouch3279
    @kaeonthecouch3279 4 роки тому

    Ciao Tiffany e grazie per il video! Per chi si domanda COME si può parlare a bambini e adolescenti di questi temi, consiglio di vedere i video di Ran Gavrieli, in particolare ho trovato molto interessante questo ua-cam.com/video/ifiFxLoqquA/v-deo.html e la puntata del podcast Jewbalations www.spreaker.com/user/backroomstewdios/ran-jcc. Per chi ha difficoltà a comprendere l'inglese, su youtube si trovano 3 Ted Talks a cui ha partecipato sottotitolate in italiano. Ciao a tutti!

  • @Khuzan-369
    @Khuzan-369 4 роки тому

    Perche siamo un paese fondamentalmente di bigotti, le ragioni sono molteplici ma fondalmente sono di ragione culturale, politica e di conseguenza sociale,
    Per quanto riguarda le ragioni culturali avendo il Vaticano cosi vicino ed integrato nel paese e' inevitabile che certi valori di stampo cattolico risuonino con maggior intensita' che in altri luoghi, e non e' solo una questione religiosa altrimenti non sarebbe ancora cosi radicato nella societa', ma una questione appunto culturale, ricordando che il cristianesimo non e' stata solo una religione in italia ed in europa ma soprattutto il piu gra fenomeno culturale dopo quello greco.
    Per quanto riguarda le ragioni politiche vien da se che in un paese culturalmente orientato in una determinata direzione e' un "suicidio" schierarsi contro i valori culturali della maggior parte di chi poi ti deve votare, viene altresi naturale capire come mai spesso la politica non si impicci di argomenti che potrebbero essere sconventi.
    Senza troppo stupirsi viene spontaneo capire al di la di giusto o sbagliato il perche' di questa situazione, come e' altrettanto chiaro che la situazione cambiera con il ricambio generazionale, perche' i valori non sono mai statici e cambiano di generazione in generazione di luogo in luogo con tutti i pro e i contro del caso.
    Per quanto riguarda il discorso sull'empatia' o sull'affettivita negli adolescenti purtroppo il tema dell'educazione sessuale e' poco rilevante, ma il problema e' di gran lunga piu serio e profondo.
    Come diceva Freud le mappe cognitive (modo con cui io conosco il mondo) e le mappe emotive (modo con cui risuonano dentro di me gli eventi del mondo) si formano IN MANIERA DEFINITIVA nei primi 6 anni di vita del bambino,
    ora le neuroscienze addirittura dicono nei primi 3 anni.
    Quindi la domanda naturale che ci si dovrebbe porre e': "Si ha cura di questi bambini mentre sviluppano queste mappe fondamentali?
    Bhe non e' facile capire che se oggi ad esempio lavorano entrambi i genitori, perche cosi vuole il sistema economico attuale, non e' facile immaginare che il bambino non avra le attenzioni che richiederebbe per sviluppare al meglio le mappe di cui abbiamo parlato precedentemente.
    A maggior ragione se si lavora anche nei week end, se si hanno ritmi folli per cui un genitore nemmeno il poco tempo che e' a casa ha voglia di rispondere alle domande del bambio, piuttosto che guardare i suoi disegni, o spiegare il perche accadono determinate situazioni piuttosto che altre, cosa e' giusto cosa e' sbagiato e perche', etc etc.
    Se un bambino non sviluppa in maniera deguata nessuna "mappa emotiva" vien da se che se da adolescente vede un porno in cui una ragazza viene violentata non senta fondamentalmente niente e senza delle risonanze negative (indotte da un eventuale mappa emotiva) come deterrente potenzialmente potrebbe emulare quanto visto nel video ritenendolo "normale" (l'educazione sessuale poco farebbe in questi casi)
    Senza mappe emotive che differenza c'e' tra "corteggiare" e "molestare"?
    Che differenza c'e' tra fare "sesso" e "violentare"?
    Ci si rende facilmente conto che due cose cosi agli antipodi senza gli strumenti psicologici necessari possano essere interpretate in maniera molto simile.
    Cio accade ad esempio in tanti di quegli adolescenti che sentiamo al telegiornale violentare in gruppo una povera ragazzina,
    vengono i brividi quando si va a leggere le dichiarazioni che fanno in tribunale dove e' lampante che non abbiano la minima idea della gravita di quanto fatto.
    Personalmente parlando di adolescenza sono molto piu preoccupato di questo secondo aspetto.

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому

      Ciao! Sono in parte d’accordo e in parte in disaccordo. Sulla questione dell’influenza religiosa, a mio parere la questione culturale è spesso una ‘scusa’ perché quando si lascia libertà di coscienza su certe tematiche nessuno elimina o reprime le credenze religiose. Mi sembra la classica giustificazione che ci perpetriamo da anni per non fare mai certe riforme (non dico che tu giustifichi ma è proprio continuando a pensare che sia un valore culturale da difendere che impedisce di legiferare).
      E credo anche che la maggioranza della popolazione non le vedrebbe così negativamente, non credo che in Italia rimanga una maggioranza di cattolici praticanti, poco progressisti e conservatori convinti. Penso che alla maggioranza degli under 40, anche credenti, interessi soprattutto la libertà di movimento ed espressione rispetto all’osservazione dogmatica di precetti religiosi che magari nemmeno praticano. Su fasce più alte ovviamente tutto dipende, io vengo da una regione che è chiaramente contraria ad ogni tipo di intervento religioso in campo politico, ma nemmeno qui sono mancate delle minoranze che hanno sospeso o protratto per tempi troppo lunghi la discussione di alcuni provvedimenti regionali. Ma sempre di nicchie si trattano.
      Invece sono estremamente in disaccordo sulla questione affettiva irrilevante nell’educazione sessuale. Come viene anche sostenuto dall’organizzazione mondiale della Sanità, la parte di percorso critico è essenziale da integrare alle nozioni medico-biologiche. È vero che impariamo la maggior parte delle connessioni nei primi 6 anni di vita ma non è l’unico momento in cui noi elaboriamo ciò che ci succede attorno. Negli anni prepuberali e adolescenziali sviluppiamo quella che è la nostra personalità in maniera definitiva, sperimentiamo sensazioni e contesti che un bambino di 6 anni non può capire né elaborare né sperimentare (banalmente perché non ha gli stessi ormoni e il corpo risponde a dei nuovi stimoli) e quindi impariamo a tessere anche diverse relazioni sociali.
      Io poi sposo fondamentalmente la scuola antifreudiana per molti aspetti, quindi non riesco a trovarmi d’accordo, contando quanti progressi abbia fatto la psicoterapia e lo studio della psicologia degli ultimi 100 anni, spesso decisamente contrari a tutto il suo apparato.
      Sicuramente nei primi anni è necessario per il benessere dell’individuo avere un contesto familiare che riesca a veicolare messaggi e modelli positivi per il bambino ma non è da escludere che il bambino viva anche altri contesti sociali oltre a quelli familiari e che sviluppi nel corso del tempo una sensibilità differente, che non rispetta i modelli proposti dalla famiglia di origine, ma che si integrino ecc. Altrimenti l’idea è che chiunque nasce in una famiglia disfunzionale o fuori dallo schema della Mulino Bianco è destinato a diventare un violento, incapace di distinguere o recepire in maniera oggettiva le situazioni. Su questo sono super in disaccordo.
      L’adolescente va guidato tanto quanto il bambino nel comprendere come certe dinamiche possano distinguersi da altre, vanno forniti gli strumenti di distinzione tra una situazione emotivamente violenta e una no. Per questo è necessario ricevere un’educazione omnicomprensiva che si occupi anche degli aspetti psicologici, che incoraggi lo sviluppo di un pensiero critico e lo sviluppo della nostra personalità in relazione all’ambito sessuale. Anche io sono molto più preoccupata dalla seconda, ma la seconda in parte dipende dalla prima. Niente leggi = niente supporto scolastico che dovrebbe sommarsi all’educazione familiare = niente cittadini consapevoli.

  • @biblos53
    @biblos53 4 роки тому

    Astinenza dicono

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому +1

      Perchè come consiglio ha sempre funzionato perfettamente :D

    • @biblos53
      @biblos53 4 роки тому

      @@MissFictionBooks se dico a un bambino di fare astinenza, pura comodità si toglie il peso di dire il sesso come come si fa le precauzioni astinenza =meno sbattimento

    • @MissFictionBooks
      @MissFictionBooks  4 роки тому

      Ovviamente. Il problema è che poi quel bambino avrà sensazioni che non capirà e che non potrà controllare, cercherà di reprimerle ma la natura avrà sempre il sopravvento. Quindi, ecco un altro ragazzo disinformato e senza la capacità analitica e critica di valutare anche il proprio corpo

    • @biblos53
      @biblos53 4 роки тому

      @@MissFictionBooks come disse uno contro il sedere puoi andare contro natura no