"Strappare lungo i Bordi" di Zerocalcare: cosa ne penso

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  • Опубліковано 22 лис 2021
  • Ho visto la serie creata da Zerocalcare e, pur apprezzandola artisticamente, ho delle riserve...
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    La musica della sigla è di Jules Gaia, by Epidemic Sound.
    La voce della sigla è di Gianluca Iacono, doppiatore professionista
    FB: Gianlucaiaconofficial
    IG: Gianlucaiacono_official
    YT: GIANLUCA IACONO
    Twitch: gianlucaiacono_official

КОМЕНТАРІ • 354

  • @riccardomassafaidatech
    @riccardomassafaidatech 2 роки тому +800

    Rick, questa critica la trovo abbastanza fuori luogo:
    1. Non traspare affatto dalla serie che qualunque cosa farai non riuscirai a realizzare i tuoi sogni, anzi c'è un messaggio di fondo di speranza che "scarica" di responsabilità una generazione intera. Il messaggio è "fate del vostro meglio, con tutte le ansie che vi sono state messe addosso dalle generazioni precedenti e anche se non riuscirete ad avere la vita perfetta che credete abbiano gli altri, andrà bene. Non per tutti, ma per molti andrà bene". La metafora dei fili d'erba è una delle più belle che abbia mai sentito.
    2. Non è mai stato passato come "opera autobiografica", è ovvio che sia un racconto romanzato basato sui fatti della sua vita.
    3. E' altrettanto ovvio che lo Zerocalcare 37enne non è lo stesso Zerocalcare "narrato" nella serie, ma non per questo significa che le sue ansie e paturnie siano magicamente sparite: ognuno di noi si porta dietro zavorre dei problemi adolescenziali e tanti non riescono nemmeno a conviverci in età adulta.
    Detto ciò, non conosco Michele dal vivo, non ho idea di che persona sia, ma ho trovato questa sua opera estremamente intimista e che ha toccato corde profonde in me e immagino in tantissimi altri della nostra generazione (1988). Può darsi che sia come dici tu, che anche questa sia una sua maschera che ha capito fargli fare tanti soldi, ma sinceramente ho percepito tutt'altro che una "posa" nella sua espressione artistica.
    Percepisco una posa la tua in questo video, che ritieni sia sempre necessario fare il bastian contrario a prescindere, giusto per fare il video.

    • @davideluciani1754
      @davideluciani1754 2 роки тому +18

      Condivido

    • @MrLunaable
      @MrLunaable 2 роки тому +14

      Assolutamente d'accordo

    • @GinuxS
      @GinuxS 2 роки тому +51

      Sottoscrivo tutto ciò che hai scritto e ti ringrazio per avermi risparmiato lo sforzo di farlo. Aggiungo che l'ho trovata poesia metropolitana e che nonostante io abbia superato i 40 riesca comunque a sentire come mie molte delle riflessioni che espone.
      Rick mi stai simpatico e spesso trovo interessanti i tuoi spunti quindi lo dico con affetto ma a sto giro hai rosicato di brutto

    • @mr.nobody4504
      @mr.nobody4504 2 роки тому +15

      Condivido pienamente. E mi sento anch'io allo stesso modo a 36 anni. Ancora vorrei poter credere di giocare in serie A, ma sono ancora in serie C nella mia vita. Magari un giorno arriverò in B, fin dove potrò. Essere nati e cresciuti a Roma aiuta a comprendere meglio l'autore. Mi spiace ma chi non è della capitale, non può capire fino in fondo tutto, è na cosa puramente da nativi romani

    • @mr.nobody4504
      @mr.nobody4504 2 роки тому +13

      @@GinuxS Manco poco. Considerando anche gli altri mediocri discutibilissimi contenuti di Netflix, Strappare lungo i bordi è un bel piccolo capolavoro

  • @rudygallerani9014
    @rudygallerani9014 2 роки тому +208

    Io credo che Zerocalcare, con "Strappare lungo i bordi" non intenda dire che nessun progetto può essere realizzato, ma che si riferisca a una condizione esistenziale. Credo che intenda che non si diventa mai le persone che si credeva di diventare, indipendentemente da ciò che si è realizzato. A ciò si ricollega il legame tra l'adolescenza e l'età adulta: l'età adulta non è come la si credeva da bambini e da adolescenti e, in fondo, ci si può sentire sempre gli stessi bambini o adolescenti di un tempo. L'argomento per il quale "Non si diventa il primo fumettista in Italia con una mentalità infantile" non penso possa reggere; i mondi dell'arte e dello sport sono pieni di esempi di persone che hanno raggiunto la vetta del successo nel loro campo (vedi Kurt Cobain, Maradona...) pur conservando fortissime fragilità di tipo adolescenziale. Con ciò non voglio paragonare Zerocalcare a questi personaggi, ma sostenere che è possibile raggiungere il successo anche conservando tutte le proprie fragilità e insicurezze.

    • @marcomusolino1068
      @marcomusolino1068 2 роки тому +6

      Ma poi artisti e "persone famose" in generale diventano spesso famose in virtù delle loro fragilità messe in arte. O in virtù di certe "maschere" ad esse relative. Tutti indossiamo maschere poi. Bho, ho riguardato il video e continuo a pensare "Non lo so Rick"

    • @gaggioaxel
      @gaggioaxel 2 роки тому +8

      Ma poi secondo me rick fraintende il concetto di consapevolezza (delle proprie paturnie infantili ed egocentriche) con quello di superamento. Non sempre la consapevolezza proviene da un superamento di quei difetti. Lo zerocalcare di adesso non è detto che sia il trentasettenne perfetto e maturo che ha totale fiducia nelle proprie capacità e possibilità e quindi fa solo progetti di successo, nonostante sia perfettamente consapevole dei suoi limiti perchè li ha messi in scena in un'opera.

  • @FornelloVegano
    @FornelloVegano 2 роки тому +288

    Non mi pare che zerocalcare abbia voluto dire "non vi affannate tanto fallirete" ma, semplicemente, non affannatevi a giudicarvi prendendo come unità di misura le vite degli altri. Perché ogni vita, anche quella apparentemente più bella, ha i suoi lati bui. E in questo senso la serie è autobiografica perchè racconta proprio questo. La sua vita (quella vera) che potrebbe apparire realizzata ma che invece proprio come le nostre (di chi ci si ritrova) ha tanti burroni. Una narrazione nella quale può ritrovarsi un disagiato ma anche un nobel (un arrivato, secondo gli stilemi della società). Grande maturità, quella di zero. Certe volte bisogna guardare oltre il muro. Mi spiace ma stavolta tu sei arrivato davanti al muro e lo hai fissato. Senza cercare di scavalcarlo, abbatterlo o trovare altra via

  • @walternetpost5756
    @walternetpost5756 2 роки тому +171

    Il paragone con Gipi non regge, se uno legittimamente tiene a marcare un distacco da ciò che era prima, l'altro è ben determinato a rimanerci ancorato. Pensare che sia una posa o qualcosa di costruito per non perdere pubblico mi pare ingeneroso, semmai traspare la percezione del proprio successo come qualcosa da espiare e il timore che altri ci vedano un tradimento, ma gli altri non sono i lettori, sono quelli che c'erano già prima che noi tutti scoprissimo la sua esistenza. Peraltro alla necessità di far fare uno scatto in avanti ai suoi personaggi, per non inchiodarli all'eterna post adolescenza, ha dedicato due libri. Per contro, su youtube, ci sono interviste dove spiega che la scelta di tornare alle tematiche e alle atmosfere del suo primo libro, nel caso di questa serie, è stata in parte dettata dalla volontà di restare nelle propria comfort zone mentre si cimentava con un nuovo linguaggio, se seguiranno, come spero, nuove occasioni, sono pronto a scommettere che andrà oltre.

  • @giacomopala8389
    @giacomopala8389 2 роки тому +193

    Non comprendo la critica. A me pare che il messaggio sia chiaro: nella vita le cose non sono controllabili; la realtà sarà diversa dalle tue aspettative - nel bene, e nel male; e c'é chi ne paga le conseguenze in modo radicale (6a puntata). Non dice mica che non si può seguire un programma; un piano....semmai l'opposto: accettare le discrasie tra realtà e aspettative, e nonostante tutto andare avanti con il proprio piano di vita, accettando l'imperfezione del percorso. Che poi il tema è anche - ovviamente - la depressione. avendo avuto una relazione - seppur breve - con una persona con quel problema è importantissimo accettare questa differenza. Ossia: accettare che l'idealizzazione di sé stessi deve scendere a patti con la realtà, che è imperfetta; che non si può controllare la propria vita al 100%, e soprattutto quella degli altri. Semmai, si può - si deve - indirizzare la propria vita lungo una linea a punti, ma nella consapevolezza che ci saranno strappi e imperfezioni: fatti, eventi, traumi, possibilità inaspettate, problemi che in realtà impreziosiscono la nostra esperienza.
    è un po' triste vedere il tentativo costante di "attaccare" una banalizzazione tutta tua della cultura di sinistra, che riscontri solo tu e che provi ad applicare induttivamente a tutto.

    • @anve4573
      @anve4573 2 роки тому +6

      D'accordo con te al 100 %.

    • @elenazambon8126
      @elenazambon8126 2 роки тому +2

      Parole sante! Grazie per essere riuscito a riassumere a pieno la profondità di una serie che racconta di tematiche delicate e che accomunano un po' tutti (soprattutto i giovani) utilizzando ironia e leggerezza, perché alla fine è un po' anche cosi che bisogna prendere la vita

  • @giorgiolombardo2165
    @giorgiolombardo2165 2 роки тому +99

    Trovo abbastanza assurdo sindacare cosa un artista dovrebbe raccontare nelle sue opere e cosa no. Se un artista sente di non aver più nulla da dire su un determinato tema, allora è opportuno che smetta se il suo fine ultimo è l'arte, ma questo non vuol dire che un altro artista non possa continuare a fare arte affrontando sempre gli stessi temi. Ognuno è diverso e ha una sensibilità artistica diversa. Il mondo è pieno di persone dalle vite apparentemente "perfette" che invece portano dentro tanta sofferenza e che hanno tutto il diritto di raccontarla. Per quanto riguarda il pessimismo, mi sembra di aver visto un'altra serie. L'autore è molto sincero quando ammette che la sua vita è migliore di quella degli altri personaggi, nonostante debba fare sempre fare i conti con le proprie fragilità. In sintesi l'ossessione di ritagliare i bordi in modo perfetto è nociva, perché nessuno è perfetto. Anzi l'imperfezione che ci contraddistingue, una volta accettata, ci libera dall'egocentrismo e ci consente di entrare in contatto con i nostri simili in modo più autentico.

  • @luzka5422
    @luzka5422 2 роки тому +56

    Il fatto che non sia più lo sconfitto di 10 anni fa non vuol dire che non lo sia mai stato. La serie ha raccontato magistralmente un disagio e un fallimento generazionale nel quale io mi sono sentita per la prima volta rappresentata e raccontata, anche se come lui ormai sono sono fuori da quel periodo e mi sento "risolta". L'essere riusciti ad andare avanti non cancella gli anni di frustrazione e di inadeguatezza, quelli te li continui a portare dietro sotto forma di apparentemente inspiegabile fragilità (lui), rabbia latente (io) e chissà cos'altro. Esserne usciti non vuol dire non esserci mai passati, questa cosa tendiamo a dimenticarla sempre.

  • @sandr1
    @sandr1 2 роки тому +25

    Ma dove sta scritto che essere un "disegnatore affermato" equivale a "sentisi realizzato come persona" o, meglio, ad aver "ritagliato" esattamente la propria identità secondo un'idea autocostruita?

  • @Foraker23
    @Foraker23 2 роки тому +176

    Esattamente mi ricordate il momento in cui Zero ha voluto ergersi a esempio?
    A me sembra tutto molto pretestuoso pur di parlare di qualcosa che fondamentalmente è in Trend.
    Zero penso abbia semplicemente raccontato qualche cosa, senza la pretesa voler insegnare nulla a nessuno.
    Forse è il tuo voler sempre insegnare qualcosa a tutti i costi che ti fa vedere e percepire tutto solo con questa chiave di lettura.

  • @Ogreskull
    @Ogreskull 2 роки тому +168

    Secondo me ciò che non hai voluto cogliere della serie è proprio indicato nella chiosa finale dell'intervista a Gipi. Lui del suo disastro interiore non vuole parlare mentre il fulcro della narrazione di Zerocalcare è proprio il suo disastro interiore.
    Che si mantiene fortissimo nonostante sia diventato una persona "di successo". I fogli tutti stropicciati, rovinati e macerati sono collegati alle nostre paure, i nostri tic, le nostre mancanze, le nostre paranoie. In definitiva delle nostre emozioni rotte e rovinate dalla vita e dal nostro modo di affrontarla.
    e ti dirò, da quasi quarantenne, lo capisco perfettamente.

    • @gaggioaxel
      @gaggioaxel 2 роки тому +4

      Leggere questo da ventitreenne fa un po' paura... Soprattutto perchè sono le stesse paranoie mie adesso e di dieci anni fa

  • @michelesangue85
    @michelesangue85 2 роки тому +114

    Mah, Rick, sono perplesso. Mi sembra che tutta la tua critica muova dal presupposto di sapere cosa pensa e come si sente qualunque persona che ha successo in un certo campo. "È il primo fumettista in Italia, quindi non può avere questo stato d'animo". Ma in base a cosa? Ahahah. Trovo la tua critica molto presuntuosa. Io ho visto la serie come un bel racconto sulla depressione, e non faccio fatica a immaginare che Zerocalcare possa avere dei tratti di personalità che lo fanno tendere alla depressione, pur essendo un artista di successo

    • @davideluciani1754
      @davideluciani1754 2 роки тому +10

      Che abbia quei tratti é evidentissimo, non solo dalla costanza con cui si autorappresenta tale, che si può anche fingere; non solo dall'accuratezza e dalla profondità con cui descrive e rappresenta gli stati d'animo (che già è meno facile mettere in campo, se non li provi tu per primo); ma anche da come si presenta quando lo incontri di persona.

    • @walternetpost5756
      @walternetpost5756 11 місяців тому +6

      Risentita a distanza di tempo, da lettore di tutti i fumetti di Zerocalcare e dopo aver visto anche la seconda serie, questa critica appare di una presunzione e una superficialità imbarazzanti. Chiunque abbia visto l'autore anche in uno solo dei suoi estenuanti firmacopie, che lui si autoimpone come una forma di espiazione, non avrebbe dubbi sul suo rapporto controverso con il successo. Nella nuova serie il tema del successo ricorre in modo molto trasparente, insieme a tutti i motivi per cui il successo lo ha cambiato ma senza mai ribaltarlo come un calzino: amicizie solide che lo riportano sulla terra, paura che il successo sia effimero e possa finire domani, coscienza che dietro il suo successo c'è del talento ma anche molta fortuna e la fortuna non è un merito. Riassumendo c'è molta umiltà, proprio quello che manca a Rick. Peraltro trovo anche assurdo che un autore maturo non possa, per fedeltà alla sua maturità, dare voce al proprio io adolescente. I migliori scritti di Stephen King sono quelli in cui ha regalato vita letteraria a dei ragazzini e chi scriveva non era né giovane né spensierato (gli esempi migliori risalgono a un'età matura in cui l'autore era notoriamente alle prese con alcolismo e tossicodipendenza), ma la sincerità c'è tutta. Idem per Zerocalcare, nel cui archivio non mancano racconti semi-autobiografici contestualizzati in un periodo più maturo. Quando è uscito questo video, in libreria era già disponibile Macerie Prime che nasce proprio dalla presa di coscienza che i suoi personaggi meritavano un salto nell'età adulta. Da premesse simili non viene fuori Gipi perché Zero non è Gipi e plausibilmente non ambisce a diventarlo, senza che ciò costituisca motivo di critica né per l'uno né per l'altro.

  • @mattiacapo
    @mattiacapo 2 роки тому +201

    Rick, secondo me dovresti vederla più ad ampio respiro, anche da un punto di vista produttivo. Questa serie l'ho vista molto come un adattamento/ammodernamento de La Profezia dell'Armadillo, che di fatto è la sua prima opera, che introduce tutte le caratteristiche di Zero, è proprio un manifesto. Del resto c'è stato anche il film terribile di un paio di anni fa, questa serie era necessaria sia per sanare quel dramma, che per presentare Zero al grosso pubblico. Secondo me è un ottimo entry point per i suoi lavori, poi ci si può spostare su qualcosa di un po' più maturo come Macerie prime, Kobane Calling o Dimentica il mio nome.

    • @MarcoNassisi
      @MarcoNassisi 2 роки тому +8

      Mamma mia, Dimentica il mio nome è un capolavoro assoluto!

    • @gale93
      @gale93 2 роки тому +4

      Non c'era bisogno di sanare niente, il film è stato caruccio ed ottimo per avvicinare più gente. Per il resto sono completamente d'accordo.

    • @mattiacapo
      @mattiacapo 2 роки тому +5

      @@gale93 piaccia o no, zero ne ha comunque preso le distanze dichiaratamente

    • @thefootballobserver7079
      @thefootballobserver7079 2 роки тому

      @@MarcoNassisi Concordo

    • @IsaiaPanduriVive
      @IsaiaPanduriVive 2 роки тому +3

      Non credo sia un adattamento de La Profezia dell'Armadillo. Si parla di personaggi diverse, tragedie diverse dettate da motivi diversi (è totalmente improprio parlare di "motivi", mi scuso, è solo per capirci). Strappare Lungo i Bordi descrive un altro momento della sua vita, un'altra storia.

  • @MetalMike87
    @MetalMike87 2 роки тому +34

    Sinceramente mi pare che tu abbia toppato alla grandissima questa volta. Zerocalcare non vuole farci la morale. Non vuole farci sentire inadeguati. Anzi, quando nel finale ricade nel suo personale circolo vizioso di megalomania ci pensa Sarah a riportarlo coi piedi per terra. La tua vita potrà anche non essere perfetta come te l'eri immaginata (o come te l'avevano fatta immaginare) ma va bene lo stesso. Non devi rispondere alle aspettative degli altri, ma ai tuoi bisogni. E se ci credi ancora, devi continuare ad inseguire i tuoi sogni.
    Sbaglierai, fallirai, farai del male agli altri consapevolmente o inconsapevolmente, ma questa è la vita.

  • @francescomessora377
    @francescomessora377 2 роки тому +54

    Scusa eh ma due cosucce semplici semplici
    -in nessun modo da questa serie si vede quello che dici tu, è semmai un messaggio ai giovani in cerca di identità e che non ci stanno riuscendo ed è un messaggio positivo: tanti altri per quanto belli e di successo all'esterno possono star passando mille problemi e difficoltà, non sei solo e non sei sbagliato.
    -successo professionale e reale qualità della vita personale non vanno di pari passo per molti esseri umani, è pieno il mondo di persone estremamente capaci e famose ma che dentro le mura di casa non sono poi cresciute così tanto e fanno fatica ad avere rapporti sociali soddisfacenti. E' pieno di artisti della madonna che lo sono proprio in virtù della loro pessima qualità della vita e della loro tristezza, e scusami ma da uno che parla di argomenti complessi come tu fai mi aspettavo quantomeno la comprensione del fatto che la psiche di un individuo è qualcosa di complesso e di difficile elaborazione, concetto che tra l'altro spiega benissimo nella serie. (da questo punto di vista secondo le tue stesse idee tu non dovresti ne essere un adulto ne una persona di successo, non essendo in grado di comprendere concetti così semplici, e invece la vita è più complicata di così)

    • @davideluciani1754
      @davideluciani1754 2 роки тому +6

      Io ci vedo un sacco di bastian contrario per principio, quando fa sto video. Faccio fatica a pensare che non si renda conto di dire cose che lui stesso, in altre situazione, bollerebbe come superficiali, o "ciniche per sembrare intelligenti"

  • @stefano51161
    @stefano51161 2 роки тому +41

    Ma è chiaramente tratto da "La profezia dell'armadillo" scritto dal venticinquenne e sconosciuto Zerocalcare. Lui è un po' troppo pessimista, ma tu un po' troppo severo secondo me. Non è che si pone come un modello da seguire. Anzi pure la sua amica glielo dice in una delle ultime puntate che il mondo non gira attorno a lui

  • @marrykozakura9352
    @marrykozakura9352 2 роки тому +60

    A me di Zerocalcare non è mai importato granché, esisteva. Ho guardato questa serie senza pregiudizio alcuno e l'ho amata.
    Avendo 22 anni, mi sto per laureare in una Facoltà che ho adorato, ho un ragazzo accanto che amo, degli amici a cui voglio bene però mi sento sempre oppressa perché non so cosa mi riserverà il futuro. Inizio a vedere alcuni miei amici che si stanno sistemando e io sono ancora qui che seppur con tanti sogni e belle speranze, ho tutta la vita davanti e questo mi spaventa. Sono immersa nell'incertezza.
    Ho pianto durante tutto l'episodio finale perché mi sono sentita un po' più vicina al mondo, agli altri e alle strade che abbiamo percorso senza necessariamente averle scelte, eppure siamo ancora qui e andiamo avanti, brancolando nel buio. E dobbiamo farci bastare quel fuoco di carta e magari sentirci meno soli, stringendoci intorno a quel fuoco.

    • @davide6657
      @davide6657 2 роки тому +2

      Un consiglio da uno un po' più grande: il futuro non riserva nulla a nessuno, siamo noi a dover avere obiettivi chiari e lottare per i nostri sogni

    • @ChristianBianchi91
      @ChristianBianchi91 2 роки тому +3

      Altro consiglio, non richiesto, da uno più grande.
      Prendi atto di questa incertezza e buio del futuro ma portati sempre con tue quel timido fuocherello con un obiettivo ben preciso che lo continuerà ad alimentare.
      Non Grazie a ciò che ti accadrà ma NONOSTANTE tutti gli accadimenti!
      Io più di tutto volevo crearmi una famiglia con la mia fidanzata.
      Ho iniziato a lavorare a 19 anni e nonostante ben 12 posti di lavoro cambiati in 12 anni eccomi qua. Ho 30 anni, 2 figlie bellissima le (6 e 3 anni), un lavoro a tempo indeterminato che adoro e che non avevo neanche mai sognato da piccolo e ora se tutto procede come sembra riuscirò a comprare una casa degna x la mia famiglia.
      È andato tutto sempre bene? No!
      Lavori a tempo determinato per 12 anni, primo mese di convivenza in affitto --> esaurimento nervoso che mi ha messo KO per 4 mesi e a dura prova il rapporto con la mia attuale compagna.
      Ma se proprio dovessi cercare una parola che più di tutte mi ha guidato per resistere è proprio "NONOSTANTE".
      Ti auguro con tutto il cuore di realizzare il tuo sogno e riuscire ad arrivarci Nonostante quello che ti riserva il futuro!

  • @edoardoleo1625
    @edoardoleo1625 2 роки тому +28

    Non ha senso quello che dici, non è una serie autobiografica e comunque, anche se lo fosse, si basa sul suo primo fumetto ad aver avuto successo "la profezia armadillo".
    Informati prima di fare video per cavalcare l'onda

  • @tomberry3013
    @tomberry3013 2 роки тому +20

    Ma perché, una persona può aver successo solo se ha una mentalità da adulto? In che senso poi mentalità da adulto? Da quale punto di vista? Adulto in quale contesto, in quale generazione? Anche un adulto disturbato? È meglio essere un adulto disfunzionale o un adolescente funzionale? Si può andare avanti così all'infinito se non si definisce "essere adulti" in contesto.
    E se il suo successo fosse dovuto al fatto che a) ha avuto una vita difficile e b) sia riuscito a raccontarla facendo identificare un'intera generazione? Non può avere avuto, poi, uno dei tre fattori che ti hanno portato dove tu dici di essere - la fortuna - che hanno messo in moto un meccanismo virtuoso?

  • @johnnyjonnista
    @johnnyjonnista 2 роки тому +54

    Una buona analisi ma un po' piena di presupposizioni, di ipotesi infondate e di "secondo me". Non lo sappiamo, ma Zerocalcare potrebbe benissimo essere sincero nel rappresentarsi immaturo e ancora post-adolescente. L'idea che possano raggiungere il successo solo le persone mature, equilibrate e responsabili forse soddisfa la tua visione etica ma non ha sempre un riscontro empirico, è pieno di disagiati che rimangono tali anche raggiunta la fama

    • @davideluciani1754
      @davideluciani1754 2 роки тому +5

      Anzi, è palesissimo come al successo spesso ci arrivi gente malata di compensazione. E questo, tra l'altro, Rick lo sa bene, perché si ritrova spesso a criticare questo aspetto della società

  • @ubiquit4s
    @ubiquit4s 2 роки тому +23

    Di Zerocalcare si può dire tutto tranne che si sia imborghesito, ci sono anche dei video dove racconta un po' la sua vita e traspare una persona ben diversa da quella che presupponi . Credo che in questo caso non hai inquadrato bene l'artista

  • @leitocco9320
    @leitocco9320 2 роки тому +36

    In primo luogo: tranquillo Rick, i sedicenni avranno la loro personale interpretazione del significato della serie, non c'è pericolo che tutti la pensino come te, prendendola come un inno al fato. Per il resto, critiche pretestuose e, as usual, presuntuose. Che diritto hai di giudicare il vissuto di una persona a cui non hai mai nemmeno rivolto la parola? Sei certo che lui non neghi a se stesso le proprie capacità nonostante il successo o non ritenga se stesso sopravvalutato per semplice "fortuna di incontrare i gusti"? Perché allo stesso modo tu stesso cadi nel paradosso di cui parla la serie: vedi l'attuale vita di Zercocalcare come ritagliata di netto e ben definita. Non tutti sono arroganti come te, abbi un po' di umiltà nel giudicare l'interiorità di una persona e soprattutto evita di tacciare di finzione il vissuto autobiografico di Zercocalcare come un pettegolo che sparla di amici... È penoso.
    In ultimo, il messaggio che tu hai voluto trovarci (perché hai trovato ciò che hai cercato) del mondo di pedine mosse dal caso non è comunicato così come lo hai inteso, anzi il contesto in cui viene espresso è quello di un suicidio in cui si parla della globalità della vita di una persona, non del se "ha fatto i big money" o se è un caso editoriale: appiattisci tutto al "ho fatto successo o no" e lì si parla di una Sé da ritagliare non di "cosa voglio fare da grande".
    Se posso (e so di non potere) ti consiglio di non cercare significati per il gusto di parlare male di un tema di attualità, solo per fare il "me sento sto cazzo", e anzi di approcciarti ad un'opera con un gusto estetico e non solo con l'approccio del "come faccio a farci un bel video?".

    • @vaxel2
      @vaxel2 2 роки тому +6

      Applausi!
      Non ho ancora letto un commento del tutto concorde con Rick DuFer...semplicemente perchè in genere ci si va con i guanti.
      Tu invece no.
      Grazie.

    • @ubermensch_dadaista1797
      @ubermensch_dadaista1797 2 роки тому

      tra essere iconoclasti/bastian contrari o assuefatti al prodotto di tendenza aprioristicamente, direi che è meno peggio la prima ;)

    • @leitocco9320
      @leitocco9320 2 роки тому +4

      @@ubermensch_dadaista1797 Accidenti che risposta stupida. Perché dovrei essere "assuefatto a un prodotto di tendenza aprioristicamente"? La serie me la sono guardata, quindi il commento è a posteriori; il fatto che sia di tendenza e mi piaccia stupisce anche me, ma se qualcosa è di tendenza e di qualità non lo rigetto "aprioristicamente" come te a quanto pare.

    • @buzzicozzi
      @buzzicozzi 2 роки тому +1

      @@leitocco9320 Perché semplicemente l'hai vista col paraocchi, e il tuo commento ne rappresenta proprio la prova.

    • @leitocco9320
      @leitocco9320 2 роки тому +1

      @@buzzicozzi Zero argomenti = commento inutile

  • @simonaoliveti2720
    @simonaoliveti2720 2 роки тому +15

    E se la sconfitta fosse proprio diventare normale e borghese? E se la lotta fosse cercare di diventarlo meno possibile e per questo cercare di aggrapparsi ai periodi più autentici, caotici e creativi della propia vita? Il messaggio che ha dato a me è stato piuttosto un "segui la tua strada, non cercare di omologarti ai bordi disegnati da altri". E l'opera di zerocalcare, in generale - così come la serie, in particolare - credo esprima bene questo tipo di sentire.

  • @MrMaay91
    @MrMaay91 2 роки тому +28

    Permettimi di dirti che secondo me hai travisato completamente l'obiettivo di quest'opera, o forse, avendone più di uno, non hai carpito quello fondante. Non è una serie che vuole analizzare il percorso di crescita di una persona (dal punto di vista dell'autore), è una serie che vuole cercare di capire cosa spinge una persona a suicidarsi e a "normalizzare" questo istinto così inumano per cercare di salvarle. A parte chi adora ZeroCalcare e adorerebbe pure dei pezzi di carta sporchi di inchiostro con cui ha pulito il tavolo della cucina, il target di questo prodotto (pur sempre di prodotto commerciale si tratta) non sono i giovani che devono realizzarsi e che quindi devono pensare di poterci riuscire, ma chi non si è realizzato o, per meglio dire, chi pensa di aver sprecato la propria vita inseguendo un sogno che per sfortune personali non è stato raggiunto. Io mi ritengo fortunato, e non ho nulla di cui lamentarmi riguardo i miei obiettivi di vita, ma ho persone accanto a me, meno fortunate, con cui ho visto e parlato di questa serie e che l'hanno analizzata proprio in quest'ottica: per loro è stato catartico rendersene conto.
    Mi rendo perfettamente conto che esiste una lettura di quest'opera che la rende un manifesto del vittimismo adolescenziale, ragion per cui a me ZeroCalcare neanche mi piace (come molti altri autori/pagine Facebook tipo LaBadessa et simili), ma per una volta direi di superare questa narrazione di fondo perchè l'altra, quella di prevenzione del suicidio, ha un valore necessario soprattutto in questo periodo dove ci insegnano che basta impegnarsi che la meta si raggiunge e poi ci ritroviamo con un esercito di insoddisfatti e depressi.

  • @matteopiccinini3012
    @matteopiccinini3012 2 роки тому +21

    Ma perché i patemi e i dubbi esistenziali di quando si hanno 20 anni non si possano avere anche a 37? Dipende tutto dalle esperienze e dalla natura di ciascun individuo, e certe caratteristiche della propria personalità non spariranno mai, magari nemmeno si affievoliranno col passare degli anni. Sono convinto che anche il raggiungimento di un successo nella realizzazione di un certo progetto non porti, come logica conseguenza, ad un benessere emotivo totale o al dimenticarsi dei propri patemi o dubbi esistenziali ( mi viene in mente la sindrome dell’impostore, per dire ). Zerocalcare magari ha dovuto combattere contro se stesso per riuscire a imporsi nel panorama artistico italiano, imponendosi un’intraprendenza che non facesse prevalere la parte insicura e disfattista del suo carattere, anche perché ha la fortuna di esprimere col fumetto la propria vera natura, per di più con enorme successo.
    La maturazione emotiva, esistenziale, credo sia implicita in qualunque individuo, e sicuramente a 37 anni si fanno strada ANCHE altri problemi e dubbi esistenziali, che magari SI AGGIUNGONO a quelli che ti porti dietro dai 17, 20 anni, ma ognuno matura in momenti e con modalità diverse e comunque, ripeto, se si ha la tendenza, come individuo, ad avere magari scarsa autostima e dubbi sulle proprie capacità, anche quando oggettivamente non ce ne sarebbe motivo, visti i successi raggiunti, si avrà sempre un certo tipo di personalità con dei tratti dominanti rispetto ad altri.
    Rimanendo sul “caso Zerocalcare”, non vedo perché sarebbe ipocrita o poco sincero da parte sua omettere nella narrazione della sua produzione artistica l’eventuale agio derivato dal suo successo economico-professionale. Evidentemente la sua natura umana e artistica è più predisposta ai dubbi, le paure e le sofferenze che per alcuni risulterebbero più da adolescenti che da adulti.

  • @thomassivero5806
    @thomassivero5806 2 роки тому +18

    Zerocalcare nel terzo episodio dice “che poi io con i miei fumetti mi ci sono comprato la casa e non mi dovrei lametà” ma sottolineando che è stata la fortuna ad avergli permesso questo, che non tutti ci riescono e la serie non dice di non provarci ma che è difficile farcela e di non rimanere deluso se non ce la fai che intanto un modo per tirare a campare nella vita lo puoi trovare, che sia portare i caffè in ufficio come sara o che sia giocare a poker online come secco, ed è purtroppo la realtà che la stra maggioranza dei millenial vivono tutti giorni visto che i salari giovani sono molto più bassi di quelli degli over 45 e siamo in una situazione in cui l’unica forma di walfare è “la mamma”… e quindi sono obbligata a vivere nella precarietà e zerocalcare non parla della sua precarietà ma di quella della sua generazione

    • @vaxel2
      @vaxel2 2 роки тому +1

      beh, tra chi "fa i soldi" c'è chi lo accetta e non ne fail fulcro della propria dialettica e chi nell'insicurezza del non avere ancora abbastanza riconoscimento si sforza di trovare negli altri qualcosa di cui parlare per saziare il bisogno di ergersi a livello di critico.
      Alla faccia delle maschere che si indossano pur di vendere eh 🤣

    • @ubermensch_dadaista1797
      @ubermensch_dadaista1797 2 роки тому +1

      @@vaxel2 ma che cazzo stai dicendo?

    • @ubermensch_dadaista1797
      @ubermensch_dadaista1797 2 роки тому +1

      il welfare state se sei donna o una minoranza lo hai a disposizione...

  • @francescougooliveti5126
    @francescougooliveti5126 2 роки тому +43

    Anche la Divina Commedia è una finzione.

    • @johnermenegildo4405
      @johnermenegildo4405 2 роки тому +1

      Ok

    • @cioppo2
      @cioppo2 2 роки тому

      E quindi?

    • @francescougooliveti5126
      @francescougooliveti5126 2 роки тому

      @@cioppo2 Un capolavoro come quello di Dante, comincia un giorno, quando "sei" in esilio, ma continua quando l'esilio non è più la stessa cosa, perché l'artista è arrivato all'anticamera della sua morte, quindi si trova a doppiare quello che gli era successo a trenta e più anni, quando andò in esilio, ma in un altro modo. Ci sono dei cicli con i quali fare i conti, per questo non direi che Zerocalcare abbia ripreso fuori luogo e fuori tempo quello che in teoria non è più così attinente a sé stesso di adesso...

  • @stefanogennero6259
    @stefanogennero6259 2 роки тому +40

    In breve: overthinking
    P.S. Se tu non riesci ad immedesimarti non è per forza un romanzo

  • @rustcolet937
    @rustcolet937 2 роки тому +32

    Capisco il tuo video " provocatorio" che fornisce spunti di riflessione ottimi in mezzo a un unanine consenso verso la serie. Credo però che un artista non debba necessariamente fare una morale che sia attinente ai successi ottenuti.
    La fortuna di zero calcare è stata quella di saper esprimere un vissuto difficile e canalizzarlo nella sua arte..non è detto che ora non possa avere determinati vissuti . Una volta si appellava mercenari quelli che cambiavano ora lo facciamo con chi non cambia...credo sia la stessa cosa...ovvero una pericolosa critica personale verso artisti che non possiamo sapere cosa provino realmente e se abbiano volontà di veicolare un messaggio sincero

  • @-chiara-3247
    @-chiara-3247 2 роки тому +11

    "Conosco persone che conoscono persone che conoscono lui che sa il fatto suo" Non è esattamente un'argomentazione con delle fondamenta importanti. Penso che nessuno si aspetti che incontrando Zerocalcare o meglio Michele Rech nel suo privato lo si senta parlare come il suo personaggio, nonostante sia fortemente autobiografico. Come dice anche lui in tante interviste, ogni cosa è ricalcata ed edulcorata, come è normale che sia. Sempre durante le interviste Zerocalcare ha sottolineato di "aver fatto un botto di soldi"questo mi pare sintomo di onestà intellettuale e forse è qualcosa che non è stato strappato lungo i bordi, perché non se lo aspettava ma è successo, ed è prepotente affermare come lui si debba vivere il suo successo. I soldi gli fanno sicuramente comodo ma non spostano l'assetto della sua personalità più di tanto forse per cui ancora sente di vivere quella sensazione di disagio ansioso tipico un po' di tutti i millennials o forse è bravissimo a raccontarlo e non vedo comunque cosa ci sia di male perché quando poi una persona come me lo vede e si avvicina all'artista e si sente meno sola, e si sente "un filo di erba" allora ha colto il punto.

  • @Quartodiluna92
    @Quartodiluna92 2 роки тому +37

    A Riccà, Madonna e stacce pure senza fare il bastian contrario per forza. A parte gli scherzi, ho la vaga impressione che tu, in un mare di consensi, abbia voluto vagare alla ricerca del difetto su una zattera costruita intrecciando i "secondo me" con invidia e superbia. In realtà Zero credo proprio che volesse dire "ao ma in sto mondo che ti vuole produttivo, fantastico, sul pezzo, che se a 6 anni decidi di fare l'astronauta allora devi lottare per fare l'astronauta e se non lo diventi sei un povero fallito, e sii felice per quello che sei diventato reinventandoti, anche se strappando lungo i bordi non sei andato proprio dritto". Lui stesso magari avrebbe voluto o potuto prendere milioni di strade e magari da piccolo pure lui voleva fare l'astronauta e disegnando lo spazio è diventato un fumettista. Mi pare ovvio che se non ti impegni ciò che vuoi non si realizzerà mai, ma non tutti abbiamo le stesse possibilità e lo hai detto anche tu (quindi sei stato un tantino contraddittorio). Boh, continuo a pensare che tu abbia davvero voluto fare la voce fuori dal coro tra l'altro con supponenza. Ah, per la cronaca, a tante persone adulte non je piglia bene manco a 80 anni, si chiama ansia e questa non sparisce crescendo!

    • @spontella
      @spontella 2 роки тому +3

      Confermo, ho 58 anni e spesso non me piglia bene. Ho continuamente corretto le mie scelte condizionate dagli eventi per avvicinarmi ai bordi che avevo tracciato. Continuo e continuerò a farlo.

    • @angelosica93
      @angelosica93 2 роки тому +3

      Guarda appena ho visto che aveva caricato questo video ho pensato subito " di certo avrà na miriade di critiche" e taac

  • @riccardofarolfi5520
    @riccardofarolfi5520 2 роки тому +8

    Questo video non può partire con l'assurda presunzione di dire che lui è diventato ciò che voleva, e che lo omette erroneamente. Ma che ne sai? Madre mia. E poi presunzione di sapere chi è lui ora, perché sai da amici di amici di amici di amici che non è... boh, un'accozzaglia di motivazioni campate in aria per motivare una tesi campata in aria. Perché non c'è nulla al mondo che vieti ad un artista di raccontare qualcosa di Sè da cui ora è "lontano". Quel lontano per lui ora, ammesso che lo sia, è molto probabilmente vicino a qualcun'altro. Peraltro non mi sembra assolutamente passare un messaggio di rassegnazione sui propri obbiettivi, ma solo sul fatto che la vita è imprevedibile, difficile, e che non ci si deve arrendere a queste difficoltà.
    Ma poi come fa una persona intelligente quale te, almeno credevo, a basare la sua critica su di Una scelta di Un autore a cazzo che ha fatto una sua scelta artistica. Scelta per altro dettata dal suo percorso di vita che qui stai assumendo uguale a quello di zerocalcare senza un vero motivo. Boh vez stiam messi male

  • @stefciko5831
    @stefciko5831 2 роки тому +62

    Una critica che non comprendo giuro. quell'atteggiamento scanzonato e quasi arrendevole difronte alla vita è l'essenza della cifra stilistica di zero,fa parte del suo linguaggio e sinceramente preferisco un finale come dire senza speranza perché non prendiamoci in giro chi anche a 20,30, 40 ,50 non ha pensato che tutto ciò per cui vale la pena vivere non abbia senso che tu sia un povero disagiato o una persona di successo.Per me rappresenta quel momento questa serie in maniera amplificata chiaramente, con tutte le sue sfaccettature,ma questo è.

    • @MarcoNassisi
      @MarcoNassisi 2 роки тому +9

      @@lucabuson5322 Ma poi uno potrà avere i suoi cazzi, rimpianti e frustrazioni pure se è il fumettista più famoso d'Italia! Basta ascoltare Zero nelle sue interviste e capire che vita fa per capire che, anche s famoso (e probabilmente messo mooolto bene economicamente parlando) è una persona ancora estremamente insicura e piena di, fra mille virgolette, problemi.

    • @elenacecconi5499
      @elenacecconi5499 2 роки тому +7

      D’accordissimo , tra l’altro Zero si sente ancora molto legato a tutto questo mondo , vive ancora a Rebibbia e li si realizza il suo personaggio artistico (ed evidentemente anche la sua vita sociale) , la stessa necessità di usare il romano non è un’opzionale scelta stilistica ma la volontà di trasparenza . Non deve passare tutto per il filtro di un “giusto messaggio morale” , anche considerando il fatto che la serie è un prodotto artistico , con elementi autobiografici , basato sulla “Profezia dell’armadillo “, non ha come fine quello di riassumere tutto il pensiero o la vita di zero , qua ha scelto alcune cose da raccontare e bona

    • @elenacecconi5499
      @elenacecconi5499 2 роки тому +3

      Tra l’altro non capisco questa critica perché moltissimi autori e artisti nel corso dalla storia hanno avuto un atteggiamento professionale simili ma non mi sembra nulla di “errato” o mai visto

    • @thelegionbbc2
      @thelegionbbc2 2 роки тому +3

      ​@@lucabuson5322 non credo che Rick intendesse "infilare a forza la morale positivista ovunque", bensì far notare che sarebbe apprezzabile un ragionamento da parte di Zerocalcare che vada oltre il suo stile "vittimista" (vi prego, capitemi quando uso questo termine - lo intendo come riassuntivo di tutto quello che è stato detto nel video e non alla lettera) e che prenda coscienza che lui ce l'ha fatta. L'aver ottenuto successo non implica che lui debba cambiare stile o filosofia, ma che nelle sue storie - da quando il successo è arrivato - forse potrebbe riconoscere ANCHE questo aspetto e analizzarlo, commentarlo, ecc. Il punto del pensiero di Rick credo sia proprio nelle sue ultime parole: "un'occasione mancata", perché se Zerocalcare usasse la sua sensibilità per mettere sotto la lente di ingradimento il suo successo come fumettista forse potrebbe nascerne qualcosa di altrettanto speciale, come le altre sue opere.
      D'altro canto mi riconosco anche nei commenti qui di sopra che affermano come la serie non abbia il fine di voler riassumere tutto il suo pensiero, e quindi sti cazzi. Ma forse quello che dice Rick va inteso come opinione riguardo alla generalità delle opere di Zerocalcare, che non si sono mai discostate da quanto detto sopra. Va comunque anche detto che l'autore non ci deve proprio nulla, può realizzare quello che vuole e se ci piace bene, se non ci piace bene uguale; ma questo non ci dovrebbe esentare da ragionamenti e amichevoli discussioni su cosa sarebbe stato ... se l'opera avesse/non avesse incluso certi aspetti.

    • @johnnyjonnista
      @johnnyjonnista 2 роки тому +4

      @@thelegionbbc2 Però in realtà in altri libri e storie (io penso a macerie prime e a qualche storia del blog che però non ricordo) si avvicina a quello che dici tu, dimostra di essere consapevole del suo successo e mi pare che a volte faccia una certa autocritica al suo stesso "vittimismo" (o al fatto che tendeva a rappresentarsi come era un tempo e non come è adesso). Nella serie secondo me ha voluto mantenersi sul suo stile classico (infatti assomiglia molto di più alla profezia dell'armadillo che ai suoi libri più recenti).

  • @Killmind_her
    @Killmind_her 2 роки тому +8

    Tu confondi il comportarsi da adulto con il sentirsi adulto, o essere trattato da adulto; soprattutto se fai un mestiere come il fumettista, che fuori dai ranghi del nerd piú assiduo, risulta come un non-lavoro se non fai i soldoni.
    Partendo dal presupposto, che come tu ben sai, i personaggi di fumetti simili non necessitano per forza di tutta quella tridimensionalità che hanno quelli nei libri, perchè la battuta necessaria taglia la morale, talvolta, ma, ti invito a non considerare un solo protagonista, ma a unire ogni personaggio che nell'opera resta in forma umana per raggiungere quella completezza che cerchi.
    Il protagonista è lui che pensa continuamente al futuro, ma non fa un cazzo nella vita, neanche partecipare ai colloqui di lavoro perchè completamente assediato dall'ansia di ciò che potrebbe accadere, e, no rick, l'ansia cronica non te la fa prendere bene mai, o non sarebbe un disturbo, perchè, anche quando va bene(soprattutto), passi il tempo a chiederti cosa andrà storto, continuamente, come se il mondo fosse lí in agguato per mettertela in quel posto e tu fossi il centro del mondo(quel narcisismo di cui si autoaccusa di traverso).
    Ma lui è anche l'amica che, come lui, pensa sempre al futuro, ma con animo propositivo, anche quando va di merda, non per sua incompetenza (critica al sistema ecc.) .
    Quella che si sente parte del tutto, partecipe ma non fondamentale, un filo d'erba in un grande prato,che dice la verità, lo scuote, non con cinismo come fa l'armadillo, ma la verità che serve, quella brutta, che parla all'ansioso che ha perso l'amore della sua vita, perchè troppo spaventato dalle conseguenze, ma poi lo rassicura risvegliandolo dal suo egocentrismo e ricordandogli che, anche se lui sbaglia, ognuno di noi fa la sua vita, le sue scelte, il suo percorso e che non ha il peso del mondo sulle spalle. Ed è quella che fa i sacrifici sapendo o sperando che porteranno frutti, che ha ancora un sogno nonostante il mondo lo calpesti, e che non ha paura del brutto perchè lo affronta, lo analizza, e te lo spiega, lei già fa l'insegnante ai bambini nella vita, a lui; lui è il bambino, lei è l'adulta.
    Il tutto poi si compensa con quella parte di se derealizzata e che al futuro non pensa mai, l'amico che vive alla giornata con la spada di damocle in testa, che pensa a magnà, scopà e fare soldi, il prima possibile, che accetta che il mondo è una merda, e che sa che se vieni da un ambiente di quel tipo allora è inutile che ti sbatti come fa la maestrina , ti adegui, vivi giorno per giorno e fai come fanno tutti, punti alla svolta grazie al poker online.
    Infine, ad unire il tutto c'è la morte, anzi il suicidio, di tutto ciò che era la sua gioventú, quella ragazza che voleva cambiare il mondo, che rappresenta il sentimento puro, gli ideali, il primo amore, che viene travolta dalla vita, ignorata per paura, maltrattata per troppo cuore e che prima di cedere si dedica alla boxe, che combatte disperatamente contro sto mondo, sognando un giorno di crescere ed essere piú forte di quel mondo bullo, che crede che le cicatrici servano a rendere piú forti e che poi crolla sotto il peso delle sue stesse aspettative, perchè non accetta il mondo, non accetta che possa andare male, perchè la vita è complicata e non c'è un perchè nemmeno al suicidio.
    Sono personaggi dai tratti apparentemente reali che però ne creano uno solo complesso, perchè lui parla dell'unica umanità che conosce da dentro e cioè la sua. Non disegna la madre papera perchè pensa che sia un oca, ne le restanti persone come animali per denigrarli o deleggitimarli dal loro essere umani, solo che dal di fuori li vede come personalità steteotipate ma standard, ben definite: la mamma, la maestra, i genitori, la gente ecc.
    Personalità chiare nella sua mente, ma è solo la sua sfera emotiva a tradurli cosí.
    E no, se il protagonista sono tutti e quattro, non finisce bene, finisce che puoi andare in ansia, fare la tua parte o accettare il tutto, ma una parte di te morirà sempre, quella piú pura e bella, quella romantica, quel primo sguardo d'amore su un mondo brutto. Manomano che crescerai la vedrai sempre piú silenziosa e triste, maltrattata, ignorata, e poi andrà via, da sè, come tagliasse i legami con ciò che sei come si tagliano le vene, e sarà solo un bel ricordo, sarà solo il rimpanto delle cose non fatte, perchè allora certe cose non le sapevi, non lo avevi capito, perchè allora come ora siamo tutti troppo impegnati a pensare ad altro per fare davvero qualcosa. Nel film, nella parte dell'elogio funebre, scatta un monologo che qui manca, in cui l'unico vero senso è la paura di non diventare cani che scattano solo e meccanicamente alla campanella della vita che ci dà la ciotola, un autoinvito ad essere presente a ciò che si fa,perchè a furia di aver paura a sto mondo per quello che non abbiamo o vorremmo o accadrà, ci dimentichiamo di vivere. E no, non dice "andrà tutto bene", dice che siamo convinti che fare le cose giuste sia come strappare lungo i bordi di una vita sagomata che non sempre va come ti aspetti ma dice anche "sti cazzi", se li superi quei bordi vai avanti, comunque.
    Certo è che l'opera ha concettualmente i suoi annetti, si è stratificata negli anni e non puoi confrontrarla con quello che è adesso, sarebbe come prendere il tuo primo vero libro e paragonarlo a ciò che sei oggi e anch'io penso che volutamente non esplori parti emotive di se di proposito, ma non per non dispiacere al pubblico, ma per non doversene confrontare lui stesso. Crescere fa questo effetto, accettare di essere parte di quel tutto che prima si contestava e in cui ciecamente e stupiditamente in giovane età si crede non ci apparterrà mai, perchè noi non saremo mai cosí, non capiremo mai quei sentimenti, il lavoro stabile, il non essere piú uno sfigato antisistema ma crescere e diventare un punto di riferimento che in quanto riferimento diventa proprio quell'odioso sistema ecc.ecc. Gli animi romantici di diventare parte del sistema non se lo perdonano mai, preferiscono la morte tragica ed eroica in gioventú; o meglio, se l'aspettano, poi campano e invecchiano come tutti e restano confusi. E lui si rifugia nella gioventú e nell'analisi del percorso fatto tra tutti quei "perchè" che alla fine scopre inutili e dispersivi, perchè la vita non è tagliare lungo la linea tratteggiata; altri come te fanno un diario quotidiano pseudo ansiogeno di prima e dopo, pro e contro, e lo fanno cosí bene da farne un mestiere (eccellente eh) per ricordarsi di esserci, o credendo di farlo, e guadagnandoci anche su assecondando una passione, nella giusta o errata convinzione che la costanza e il sacrificio diano frutti ma che anche la fortuna aiuta, ma che anche questo o quello, eh ma poi solo se non sei uno scrittore famoso mantenuto dal babbo ecc.ecc. , il tutto, a modo tuo, mescolato in una deliziosa macedonia dai frutti dolci e aspri che rende la vita degna di essere vissuta; e altri, ancora, scappano da quel confronto, troppo codardi per averlo in qualunque forma ma anche cosí sinceri da ammetterlo, perchè terrorizzati dal faccia a faccia con il divenire,come gipi, che crede che la vita da borghese non meriti di essere raccontata, perchè non ci sono solo le lotte di classe ma anche la vita di classe.
    A me, invece, è solo venuta voglia di gelato.

  • @matteocattelan190
    @matteocattelan190 2 роки тому +26

    Però una cosa Rick, se noi badassimo a chi sta dietro alle storie, 3/4 sarebbero incoerenti e come minimo false.
    Le cosiddette opere autobiografie altro non sono che una trasposizione di quello che pensiamo del personaggio.
    "Con quest'opera l'autore si è messo a nudo", ma a nudo de che? Il nudo che vuole far vedere a te o che tu chiedi.
    Purtroppo spesso il successo viene da come uno ERA, poi quell'immagine diventa la sua maschera per continuare, tutto qui.
    Io non andrei troppo a collegare "Strappare lungo ai bordi" con la vita di Michele Rech onestamente.

    • @gaggioaxel
      @gaggioaxel 2 роки тому +4

      Anche perchè io mi immagino cosa vorrebbe dire avere la consapevolezza e la lucidità mentale di produrre un'opera artistica basata su un certo tema sensibile che ci è ancora vivo con una ferita ferita interiore aperta. Deve essere devastante, oltre che uscirne un'opera mediocre, perchè ti arriverebbero di più le emozioni che prova l'autore nell'atto di creazione dell'opera che il messaggio che l'autore vorrebbe mandare.

    • @matteocattelan190
      @matteocattelan190 2 роки тому +1

      @@gaggioaxel si sono d'accordo

  • @Nesnos
    @Nesnos 2 роки тому +15

    Ricordo ancora il video del lo guardo perché tutti ne parlano... Ooook

  • @supersayan7576
    @supersayan7576 2 роки тому +9

    Scusate, ma talvolta non riusciamo a conoscere noi stessi e ora pretendiamo di conoscere una persona solo da qualche fumetto o serie TV sulla sua vita? Riconosco le argomentazioni della critica ma fondamentalmente è basta su pure *opinioni* e *pregiudizi* personali. Mi spiace ma questa critica non ha basi solide se non misconcezioni da parte di chi ha guardato una serie TV, un fumetto o un'intervista e ha preteso di conoscere la personalità di un altro essere umano. Per me è come screditare la vita di un'altra persona, dicendogli: "tu fingi, in realtà stai bene! Dillo agli altri quanto sei felice, perché nella tua posizione non ti è concesso vivere un dramma da 17enne" pretendo e argomentando di conoscere la persona, al posto suo

  • @IsaiaPanduriVive
    @IsaiaPanduriVive 2 роки тому +16

    Caro Rick, ho visto tutto il video prima di risponderti. Apprezzo ascoltare il tuo pinto di vista proprio perché siamo quasi diametralmente opposi ideologicamente e anche nel modo di articolare ed esprimere il nostro pensiero.
    Credo tu non sia stato del tutto onesto intellettualmente. Metti a confronto due autori (che io stimo profondamente), che però hanno in comune esclusivamente il fatto di utilizzare lo stesso mezzo espressivo. Nulla li accomuna nel loro percorso artistico e nel loro modo di raccontare la loro e altre storie. L'opera di Zerocalcare si basa interamente sul racconto autobiografico (fatta eccezione per Dodici), quella di Gipi è soprattutto finzione. Gipi della sua vita ha voluto raccontare un'esperienza particolare, un vissuto di un certo tipo, che però non incide sulla totalità della sua produzione (non è un Andrea Pazienza per dire). Zerocalcare non parla di un'episodio o di un periodo della sua vita, parla della sua esistenza. Cosa c'è di diverso? La narrazione di Zerocalcare prende partenza dalle sue manie, ansie, angosce e non se ne distacca mai. Chi siamo tu, io o chiunque altro per dire come dovrebbe vivere il suo stare al mondo? Il fatto che un altro fumettista si sia emancipato da un periodo difficile della sua vita non vuol dire che ci sia un solo modo per affrontare i propri demoni, per raccontarli e non vuol dire che ci debba essere una data di scadenza per subirne gli effetti. Trovo irrispettosa la retorica di questo video. Ciascuno ha il diritto di soffrire e di raccontarlo, nessuno ha diritto di dire che quel racconto non corrisponde alla realtà.
    Ma questo è un discorso solamente tangente alla tua argomentazione. Quello su cui vorrei darti uno spunto è il fatto che ciò di cui ti parli, la realizzazione della sua carriera, la realizzazione del suo sogno, il confronto con chi non è riuscito, sono argomento di altri testi. Ti consiglio la lettura di Macerie Prime (in due volumi), parla esattamente di questo, nel rapporto con le sue amicizie di sempre, nel vortice di una sindrome dell'impostore che impedisce di godere fino in fondo di questo successo.
    Spero di essermi espresso chiaramente e di non aver offeso nessuno, perché non era assolutamente la mia intenzione.

  • @giovanniangrisano2254
    @giovanniangrisano2254 2 роки тому +7

    "Non lo só Rick" è calzantissima in questo caso.....😂

  • @devilkirby1982
    @devilkirby1982 2 роки тому +9

    Nel fumetto Scheletri del 2020 lo ZeroCalcare narrante parlando di se stesso dice di essere diventato "come quelle carte di Magic fortissime in una campo (il lavoro) e debolissime in tutto resto ( amicizia, amore...)". Anche In altre opere meno recenti che ho letto (Kobane Calling) non cè tutto questo fatalismo dell'autore anzi lì vedo un forte determinismo, una volontà di rischiare la vita pur di vedere e raccontare quello che accade a Kobane. Come Mattia ha scritto nei commenti per chi conosce l'autore questa serie animata è da posizionarsi cronologicamente dopo la Profezia dell'Armadillo.
    In ultimo, dire che stia lanciado questo messaggio fatalista agli spettatori adolescenti sembra che tu voglia dire "Questo fumetto è pericoloso". Non ti preoccupare , ti rassicuro dicendo che il messaggio è quello di come lui riesce a superare un lutto deresponsabilizzandosi da quello che è successo grazie alle parole della sua amica.

    • @deloller2452
      @deloller2452 2 роки тому +1

      Determinazione, non determinismo

  • @JoJo-bb8tc
    @JoJo-bb8tc 2 роки тому +6

    Oh no, Rick ha toccato il nazionalpopolare

  • @TancrediRina
    @TancrediRina 2 роки тому +12

    Secondo me faresti bene a riguardarla.

  • @giovannimiccol
    @giovannimiccol 2 роки тому +9

    Una cosa è fare un’autobiografia un’altra è fare la cronaca puntuale della propria vita. Zerocalcare non voleva fare una cronaca della propria vita, si voleva raccontare, e un racconto, per forza di cose, non è mai l’immagine esatta di ciò che viene detto, ma proprio perché passa attraverso il filtro del ricordo e in questo caso anche della messa in scena e della fantasia, è una riproduzione alterata della realtà non la sua fedele rappresentazione. La tua argomentazione vacilla sotto il peso delle tue aspettative e di quello che secondo te sarebbe dovuta essere la serie.

    • @gabrielemignemi8892
      @gabrielemignemi8892 2 роки тому +1

      Il punto è che Zerocalcare ha sempre detto che le sue opere non sono autobiografie ma che prendono spunto dalla sua vita. E questo vuole dire che poi lui romanza parecchio.
      Basta solo leggere “Dimentica il mio nome” per capire quanto sicuramente ci siano spunti di vita personale nel racconto di Zerocalcare ma alla stesso tempo ci sia molto di inventato nelle sue storie.

  • @IlDiarioDellaNotte
    @IlDiarioDellaNotte 2 роки тому +46

    Ciao, Rick! Non seguo spesso il tuo canale, ma ti ho sempre visto nell’ottica di chi tende a soffermarsi molto sui concetti, cercando di estrapolarne il senso dai minimi dettagli. Temo, però, che la tua chiave di lettura di questa serie possa risultare un po’ fuorviante, anche per coloro che ti seguono. Bellissima e affascinante la spiegazione che hai fatto della “crescita” dell’autore - mi sarebbe piaciuta quella presentazione - ma hai parlato più di quello che non hai trovato tu, per la tua personale esperienza, e non tanto di quello che possa trasmettere effettivamente la serie. Non è perfetta - come dici tu - e anche io ho trovato delle cose “migliorabili”; tuttavia, gli esempi che porti nel video danno l’impressione che tu non abbia afferrato il “concetto” dietro delle battute, o semplicemente che tu abbia preferito strumentalizzarle al fine del video. La giornata che “Prende bene”, secondo la mia chiave di lettura, è un chiaro riferimento al procrastinare, al perdersi delle cose perché non ci si sente mai pronti ad affrontarle, magari perché riteniamo che per apprezzarle ci sia indispensabile un’attenzione che non troviamo mai il tempo di dedicarvi. “Riteniamo”, perché il messaggio che vuole passare è proprio che abbiamo la tendenza ad affossarci, quando potremmo godere di qualcosa a cui teniamo molto. La stessa serie vuole far passare quel messaggio, quello di sfruttare il tempo a nostra disposizione. Cerca di trasmetterlo con una risata, perché lo spettatore dovrebbe ridere di qualcosa che ha lui stesso fatto almeno una volta nella vita. Non trovo che sia esaltato, almeno da quella specifica battuta presa in esame, un messaggio pessimistico, così come hai voluto invece rappresentarlo nel video.
    Per quanto riguarda la parte finale, “sul fatto che non siamo mai come vorremmo ritagliarci da bambini”, non credo che l’idea di Calcare sia lontana dalla sua realtà. Magari ci si è avvicinato al sogno di fare il fumettista - ed è ciò che sta facendo - ma non nel modo in cui avrebbe voluto. Bisognerebbe conoscerlo davvero a fondo prima di poterne giudicare una cosa così intima, ed io sono ben lontano da quella conoscenza, così come il 90% degli spettatori della serie. Tu hai una conoscenza indubbiamente superiore alla mia in materia, ma forse proprio per questo hai guardato all’opera con un occhio più severo.
    In conclusione, è stato interessante sentire il tuo punto di vista; perché è importante, anche se lo si fa solo per smuovere la coscienza, confrontarsi con più opinioni, al fine di trovarne una che possa rispecchiare al meglio il senso dei concetti - anche se rimane sempre una questione soggettiva.
    Sarebbe interessante vedere un vostro confronto. Alla prossima!

  • @alice.t.g.
    @alice.t.g. 2 роки тому +8

    Rick io ti apprezzo, ma a ‘sto giro hai proprio letto male il senso. Strano, tra l’altro, visto che Zero ha cercato davvero di renderlo più “potabile” possibile.
    Non è “non ti sforzare, tanto fallisci”. È “non reputarti un fallimento se nello strappare lungo i bordi finisci fuori dal tracciato. Non ti definisce, e il peso del mondo intero non è sulle tue spalle”.
    (Ah: Gipi ha 20 anni più di Zerocalcare. VENTI. Non so se rendo l’idea di quanta vita e analisi della stessa li separi.)

  • @grumbarpanz
    @grumbarpanz 2 роки тому +6

    ma che cosa diamine stai dicendo!?!!? allora Fantozzi non va bene perchè villaggio non era come lui?!?!? stai delirando

  • @ferdinandodellaragione1517
    @ferdinandodellaragione1517 2 роки тому +4

    Per me il senso della serie, a parte le vicende autobiografiche, è quello di scardinare le sicurezze a cui ci ancoriamo, Che creiamo per paura dell'ignoto. Spiega quindi che capita a tutti che queste certezze vengano sgretolate dall'ignoto. Nella serie lo scrittore non mostra poi la soluzione che ha trovato per gestire questo ignoto, ed in questo sono d'accordo con Rick. Però il concetto della serie personalmente lo trovo giusto, anche se parziale. Comunque grazie per gli spunti interessanti, soprattutto su gipi, che non conoscevo

  • @onofriocaccavale
    @onofriocaccavale 2 роки тому +8

    Mi sembra estremamente superficiale pensare che un artista che ha successo non possa raccontare la parte più buia della propria sfera interiore, per il semplice fatto di avere successo. È come criticare Back to Black di Amy Winehouse perché 'lei era famosa e poteva avere tutti gli uomini che voleva'.
    Il discorso del definire la serie romanzo o autobiografia, è totalmente inutile. Non credo che la serie ti piaccia nel momento in cui la si considera un romanzo, e non ti piaccia se la si considera un'autobiografia.
    È ancora più superficiale ridurre il significato di un'opera a una frase che ne stravolge completamente il senso, tra l'altro. 25 minuti di nulla.

  • @giancricchetto1525
    @giancricchetto1525 2 роки тому +3

    Penso che lo scrittore con cui Rick ha litigato sia Gabriele D'Annunzio

  • @fabionapolitano293
    @fabionapolitano293 2 роки тому +5

    Sono proprio i presupposti ad essere faziosi: "Zerocalcare è un uomo di successo".
    Non è questa la sua percezione.
    Zero, per sua formazione sociopolitica, non ha mai voluto credere al successo individuale. Per lui il successo è tale solo se collettivo. Quindi lui sa di essere un artista di successo, ma questo non lo appaga. È questa la fonte della sua insoddisfazione.
    In ogni caso non è importante quanto lo Zero di oggi si riconosca nella sua opera. La cosa importante è che mi ci riconosco io e centinaia di migliaia di persone.

  • @enricobenvenuti4591
    @enricobenvenuti4591 2 роки тому +5

    A me pare che tu non abbia capito Zero e che tu abbia fatto il video per pubblicizzare il tuo sponsor.

  • @sabatux
    @sabatux 2 роки тому +7

    Trovo un po' riduttivo pensare che una persona, in quanto persona di grande successo professionale, non abbia i suoi drammi interiori, magari connessi con la propria adolescenza. Non prenderei l'iperbole del "non c'è na sera che me pia a bene" come punto di una critica, anche perché l'iperbole stessa (frequentissima nel romanesco) serve per la battuta e che io tradurrei in questo caso:" non ho trovato una sera nella quale ero dell'umore giusto affinché potessi godere di quella serie" non è questione di "essere incerti o in cerca di identità". Questa serie, come dice Zerocalcare stesso, ha anche lo scopo di far conoscere il suo mondo a nuove persone e quindi ecco spiegata anche la somiglianza con "La Profezia dell'Armadillo". Dicendo che questo autore parla sempre delle stesse tematiche perché gli fanno vendere mi fai dubitare che tu abbia letto Kobane Calling. Leggendo le interviste di Michele Rech io lo vedo molto coincidente con il personaggio Zerocalcare, so perfettamente che non tutto quello che racconta è autobiografico (e non pretende di esserlo) ma comunque sincero.

  • @valerianobilinski3280
    @valerianobilinski3280 2 роки тому +4

    La critica per essere costruttiva non dovrebbe poggiarsi solo ed unicamente sui "Secondo me...".

  • @seileen1234
    @seileen1234 2 роки тому +2

    Onestamente vien da chiedermi se davvero hai apprezzato i suoi altri lavori per i messaggi che mandava o per quelli che tu ci hai letto, dato che almeno su quest'opera hai frainteso pure un messaggio mica tanto complicato.
    Poi cosa c'entra Gipi lo sai solo te

  • @carloaltieri2934
    @carloaltieri2934 2 роки тому +1

    Io avrei parlato anche del pezzo in cui dice che la fretta di fare accadere le cose c'è l'ha messa il capitalismo, basta leggere gli aforismi di Leonardo da Vinci per fare capire che e un concetto molto più antico infatti diceva:"chi tempo ha e tempo aspetta perde l'amico e soldi non avrà mai"

  • @compatibbile
    @compatibbile 2 роки тому +2

    La finezza dei ragionamenti nasconde purtroppo un notevole grezzume interiore. Il successo e la realizzazione professionale a certe persone non bastano per pijarse bene, anzi...

  • @paolotombolato9334
    @paolotombolato9334 2 роки тому +3

    ben argomentato come sempre, grazie. Tuttavia a mio avviso l'arte è una finzione che vale quanto le emozioni che trasmette, non è un saggio filosofico. Qui l'autobiografia mi pareva solo uno strumento (sovrapporre Michele Rech a Zerocalcare è un po' come sovrapporre Dylan Dog a Tizianp Sclavi). Poi sono gusti

    • @gulikart-disegnoeillustraz9832
      @gulikart-disegnoeillustraz9832 2 роки тому

      L'autobiografia non è strumento. È proprio un genere lettarario

    • @paolotombolato9334
      @paolotombolato9334 2 роки тому

      @@gulikart-disegnoeillustraz9832 ok, ma è una tecnica o no? serve propositi espressivo/artistici o vuol essere esatta come una cronaca? E poi come si fa a dire che Zerocalcare (che è un personaggio) E' Michele Rech (che è una persona)?...forse vogliamo dire la stessa cosa con parole diverse, boh

  • @theanswer9046
    @theanswer9046 2 роки тому +5

    lol come se riuscire in ambito lavorativo voglia dire aver vinto a 360 gradi ahahaha, lui stesso dice che il lavoro e' l unica parte della sua vita che va bene

  • @jacopomangialavori
    @jacopomangialavori 2 роки тому +5

    Da un certo punto di vista capisco la critica, però la serie di Zerocalcare è evidentemente un'esagerazione da quella parte... Non credo che si debba per forza aspettarsi che un prodotto sia omnicomprensivo dell'esperienza di vita dell'autore, anche quando parla esplicitamente delle sue esperienze di vita è legittimo, da parte dell'autore, concentrarsi su qualcosa e non su altro per far passare il significato desiderato.
    Comunque riflessione interessante.

  • @FeTheStampede
    @FeTheStampede 2 роки тому +4

    Crescere rispettando il proprio passato è un buon modo di crescere secondo me. Zerocalcare non banalizza l'emotività ed i punti di vista del passato ma li accetta e gli consegna dignità. Vedila così: è un modo di rimanere capaci di meravigliarsi come da bambini. Forse dietro quel disagio che per motivi socio-economico-culturali dobbiamo superare, in realtà ci sono elementi degni di essere narrati con rispetto e di essere ricordati anche da un animo più maturo e quindi più distaccato. Perchè però non accettare che lo zerocalcare 17enne ogni tanto riemerge nei momenti più bui e merita di essere rispettato? Chi dice che più maturo è meglio di adolescenziale? certo è più funzionale...ma chi dice che non sia un punto di vista forse più coerente alla realtà? Ci sono eventi che cambiano la tua sagoma e che non puoi controllare, e comunque non puoi fare a meno di continuare a strappare lungo i bordi e di scegliere se essere critico rispetto alla vicinanza del risultato alle tue aspettative o di essere approssimativo e, come un adulto, accettare il compromesso: questa è la mia chiave di lettura di strappare lungo i bordi . "va beh, ma si cresce, si deve crescere" penso che sia il messaggio finale che (MEZZOSPOILERSTAIALLALARGASENONLHAIVISTOTUTTO) zerocalcare vuole esprimere contrapponendo chi è andatato avanti e chi si è fermato. Detto questo zerocalcare è un personaggio, in particolare è parte dell'autore. Zerocalcare non esiste da solo se non nel fumetto, e anche nel fumetto zerocalcare cresce e può parlare di sè del passato. Mi fai rosicare quando fai questi video. E' un video che punta a fare numeri ma per qualche motivo onestà intellettuale e questo video non mi sembrano in nessuna maniera legati.

  • @andimix00
    @andimix00 2 роки тому +2

    Mi dispiace non sono fan di Zero Calcare quindi non è una difesa a prescindere, ma questo discorso lo hai proprio cannato totalmente.

  • @m4ur0f0x
    @m4ur0f0x 2 роки тому +2

    Il poeta è un fingitore.
    Finge così completamente
    che arriva a fingere che è dolore
    il dolore che davvero sente.
    E quanti leggono ciò che scrive,
    nel dolore letto sentono proprio
    non i due che egli ha provato,
    ma solo quello che essi non hanno.
    E così sui binari in tondo
    gira, illudendo la ragione,
    questo trenino a molla
    che si chiama cuore.
    (F. Pessoa)

  • @TheTompredator
    @TheTompredator 2 роки тому +6

    Non lo so, nel senso, secondo me Zero dal punto di vista professionale è maturo, come dici tu. Dal punto di vista personale, non so, e penso che il sentito dire da un amico o da conoscenti non possa avere veramente valore, o mettere il punto sulla questione. In ogni caso la tua critica ha senso, e onestamente visto con una certa immaturità può non essere produttivo.

  • @basketmkr4709
    @basketmkr4709 2 роки тому +16

    Sei riuscito perfettamente a confermare ciò che hai letto inizialmente (citandolo dallo stesso Zero) dando un giudizio da lontano della vita di Zero. Complimenti!

  • @cristiangribaudo7538
    @cristiangribaudo7538 2 роки тому +1

    Ho trovato eccezionale la serie proprio perché le cartacce di cui parla sono il suo passato, i suoi patimenti. e come ogni eroe di ogni storia riesce a migliorarsi a salvare la principessa realizzando i suoi sogni. Il successo della serie per me fa parte della sua storia a lieto fine.
    Non so se sonp riuscito a far trasparire il mip pensiero.

  • @federicofich6002
    @federicofich6002 2 роки тому

    Rick, che pipe hai sulla scrivania?

  • @chesterbach7838
    @chesterbach7838 2 роки тому +6

    Boh Rick, a sto giro è un po' fuori fuoco come critica. Magari ti consiglierei di guardarla perché a mio modesto parere la serie parla di tutt'altro e bisogna forzarla un pò per trovare quello di cui parli e critichi. Con tutto il rispetto per le tue idee ovviamente.

  • @albertobrenna9261
    @albertobrenna9261 2 роки тому +13

    A sentire le tue parole mi chiedo quanto tu abbia effettivamente apprezzato i lavori fumettistici di Zerocalcare (anzi, ti dirò di più, mi chiedo persino se tu li abbia davvero letti, quei fumetti), visto che il modo in cui si dipinge nella serie non è minimamente diverso da come si rappresenta da 10 anni in tutte le sue opere. Il personaggio è quello e lo è sempre stato, diverse tematiche della serie sono cose che ha già in parte affrontato su carta (d’altronde la serie è una parziale rielaborazione de La profezia dell’armadillo, anche se poi dentro c’è davvero tantissima altra roba), insomma, tutta roba che già dovresti conoscere e aspettarti. Perché all’improvviso questa sua visione di se stesso dovrebbe essere diventata una costruzione, una maschera per mantenere il successo? Successo che peraltro non sta iniziando ad avere ora ma che cresce sempre di più da un po’ di anni ormai.

  • @ciaociaooo308
    @ciaociaooo308 2 роки тому

    Io l’ho visto come un racconto autobiografico che sia limita ad un periodo di vita vissuto, ad un ritratto di quel momento, non il racconto della propria biografia. Anzi, appunto perché è uno stato di vita che si suppone superato(o forse no), è ammirabile l’immedesimazione che fa nel tornare indietro al sentimento adolescenziale, ci ho visto anche molta nostalgia. La sua forza narrativa sta proprio in quello, parla ad una parte che anche se superata, è nascosta sempre in ognuno di noi. Poi non so di preciso a che target volesse rivolgersi, mi sembra un prodotto non costruito per adolescenti, ma per i 25/30enni in su, anche perché molti riferimenti i ragazzi non li potrebbero cogliere essendo datati e molto specifici. La sua fortuna è proprio l’energia con la quale tratta spesso questo argomento, secondo me anche se c’è l’ha fatta nella vita, probabilmente lo sente ancora proprio, oppure può essere che in funzione della produzione della serie, l’abbia considerato semplicemente vincente. Poi anche io ho dei dubbi su quello che ha voluto comunicare col finale, mi ha lasciato molti dubbi, ma comunque ho apprezzato molto il lavoro, davvero piacevole

  • @silvan0ne
    @silvan0ne 2 роки тому +1

    ho apprezzato molto l'opinione, bisogna anche vedere quanta libertà creativa è stata lasciata all'autore nel poter uscire dal target individuato da netflix per questa serie, perché va sempre ricordato che il coltello lo hanno loro dalla parte del manico.

  • @gabrielesalini2113
    @gabrielesalini2113 2 роки тому +5

    Non sono d'accordo per nulla sulle critiche. Hai fatto una lettura razionale di un prodotto artistico espressivo.
    Non puoi criticare che manca un pezzo della storia. Scrivila tu. Loro volevano esprimere quella.
    È l'adattamento della profezia dell'armadillo rispetto al fallimentare film.
    Non puoi paragonare le scelte di due artisti diversi. Gipi avrà i suoi stimoli zerocalcare altri. Noi dobbiamo solo giudicare l'opera.
    Tralatro ciò che descrivi sulla maturazione è già affrontata in altri fumetti suoi. Hai fatto una critica incompleta alla persona basandosi solo su un prodotto trasposto di netflix solo perché l'ultimo e perché ha avuto successo trasversale uscendo dalla nicchia del disegno, non mi pare tu abbia una visione di insieme dei fumetti prodotti.
    Immagino sia una ottima mossa di marketing parlarne. In caso good play. Spero in una intervista con Michele se quello è l'obiettivom

  • @stevemuvjele789
    @stevemuvjele789 2 роки тому +1

    Non condivido il punto di vista con il quale hai visto la serie, ma hai fatto veramente un bel video che mi ha fatto riflettere su come io ho guardato e interpretato la serie.

  • @andreamolte
    @andreamolte 2 роки тому +19

    Come al solito argomentazione perfetta, mi permetto di dire: secondo me qui si fraintende la priorità di Zerocalcare. Quando parla della precarietà dell'esistenza non lineare di noi cartacce, non mi sembra si riferisca al piano "lavorativo" e della realizzazione personale, bensì a un piano più "esistenziale", quello delle sensazioni e delle convinzioni. Probabilmente lui, come tante altre persone, può sentirsi allo stesso tempo realizzato sul piano professionale ma confuso su tanti altri aspetti della vita, e in questo senso la citazione che tu hai letto è ancora più calzante: stiamo parlando della vita di una delle persone che in italia campano di fumetti, che si contanto sulle dita di una mano, che sembra perfetta da fuori ma che in realtà è spiegazzata e confusa vista dall'interno. Questo mi sembra molto interessante, perchè in qualche modo ridimensiona l'importanza di quello che invece nel tuo discorso è prioritario, la realizzazione personale attraverso il lavoro (forse proprio perchè lui è realizzato in quel campo) ed è un balsamo per la mia anima di persona che fa fatica a concepirsi oltre la riuscita professionale.

  • @epinoderma
    @epinoderma 2 роки тому

    Bella analisi, grazie.

  • @mighe1989
    @mighe1989 2 роки тому +1

    Rispetto a ciò che viene detto nel video, l'ho percepita diversamente la scena finale. È un'accettazione di ciò che si è fatto, di cosa si è diventati. Altro che disfattismo mi pare parecchio ottimistica come visione. In sostanza nonostante tutti bordi strappati malamente è comunque carta che scalda. Tranne casi estremi...
    Mi pare una critica con poco mordente perché in quella scena c'è propio una redenzione di tutti i pensieri degli episodi precedenti.
    Inoltre sul tratto autobiografico, perché andare a vedere il presente dell'autore? Che diamine c'entra???

  • @stefanoninu4105
    @stefanoninu4105 2 роки тому +1

    Fantastica l'intervista di Dario Moccia a Gipi!

  • @kirisgd5255
    @kirisgd5255 2 роки тому +2

    Capisco la critica, infondo anche io ho pensato "va bene una denuncia, ma tra una battuta e l'altra non mi hai dato un punto da poter ripartire" cioè come a dire che non può "finire bene" a farsi troppe aspettative sul proprio futuro🤣. Ho riso un sacco ma pensandoci era una risata arrendevole, tipo "eh già.. comprendo e confermo.. che schifo"

  • @lucawright-gamedesigndebunking
    @lucawright-gamedesigndebunking 2 роки тому +1

    Leggendo i commenti sotto questo video, e avendo trovato la critica di Rick molto sensata, ripropongo il mio commento su FB (leggermente rivisitato):
    Da ragazzo sono stato vittima della narrazione del talento naturale -- quello che ce l'hai o non ce l'hai, quello per cui (forse) arrivi in serie C se ti fai un culo a capanna, ma di serie A ci nasci e hai tutto in discesa. Mi ha tenuto bloccato per anni.
    Mi sentivo bravino in tutto senza eccellere in niente, e nella piena coscienza che non avrei mai avuto garanzia che i miei sforzi sarebbero stati proporzionali ai risultati, concludevo che non valeva la pena nemmeno di provare a buttarsi in qualcosa. Le rare volte che lo facevo, duravo massimo due settimane.
    Oggi, da creativo che ha perseverato su un certo percorso e ha avuto il culo di arrivare a lavorare come videogame designer, vedo la storia dell'artista pigro e disordinato che ci si mette solo quando ha gli sprazzi di genialità e "je pija bene" come un'immane cazzata; perché, come riassumi, non diventi fumettista di quel livello se non ti imponi dell'auto-disciplina, se non costruisci abitudini virtuose e ti alleni.
    D'altro canto, mi chiedo se un'opera dell'ingegno debba per forza avere un "valore pedagogico" o se non sarebbe meglio che sia la scuola a spiegare come funzioniamo in quanto macchine umane. Di certo, se non avessi avuto la testa riempita di paradigmi di merda inculcati dal mio ambiente e dai vari media (film, libri, canzoni), forse avrei mosso il culo con 10 anni di anticipo.

  • @wingtype0078
    @wingtype0078 2 роки тому +10

    Rick, non ci hai capito un cazzo.

  • @alessandroxto
    @alessandroxto 2 роки тому +2

    Però la valutazione di un’opera dovrebbe essere sull’opera e non sulla bio dell’autore, sul marketing e neanche su cosa dice l’autore. La serie in sé, per come è raccontata, per come si svolge e per come è disegnata, vale tanto

  • @diegocornello2935
    @diegocornello2935 2 роки тому

    Rick, io questa serie l'avevo interpretata in modo molto diverso da quello che tu racconti in questo video, anzi la allineerei di più all'analisi che hai fatto tu della realtà.
    Quello che ha trasmesso a me (magari completamente sbagliato), è appunto che nella vita non basta fare quel passettino alla volta che il fato, il caso, il destino ti mettono davanti... che non basta "strappare lungo i bordi", ma che appunto è necessario fare anche qualcosa in più per ritrovarsi in mano quella "cartaccia" di una forma simile a quella che volevi

  • @cryptex94
    @cryptex94 2 роки тому +4

    Credo tu abbia visto la serie di fretta

  • @Hutzuu
    @Hutzuu 2 роки тому

    Questa serie mi ha fatto tornare in mente Nietzsche ed il suo invito ad accettare il caos e abbracciare il nichilismo attivo.
    Mi ha fatto riflettere e piangere...

  • @debbonz7328
    @debbonz7328 2 роки тому +2

    Fantastico, ho pensato le stesse cose guardandolo, godendomelo anche, però! Tutti i però che tu hai sviscerato (ti piace questa parola, eh!) In questo video. Anche a me è venuta in mente l'intervista a Tipo. Bravo, davvero!

  • @CristinaPortolano
    @CristinaPortolano 2 роки тому +1

    Da autrice e fumettista ti dico: Ottima analisi e buonissime argomentazioni. (Oltre qualsiasi possibile tifoseria.)

  • @TancrediRina
    @TancrediRina 2 роки тому +3

    Invitalo e parlate.

  • @paolo4401
    @paolo4401 2 роки тому +3

    Dai, parliamo di qualcosa che va nel momento facendo il bastian contrario.. hai appreso proprio bene dal tuo maestro.. peccato perché una volta eri una mente esempio dì pensiero critico

  • @mattiafiorilli4564
    @mattiafiorilli4564 2 роки тому +9

    Video come questo rendono drammatica l'assenza della barra dei non mi piace

  • @magpiesnobsob
    @magpiesnobsob 2 роки тому +2

    La tua fallacia è pensare che siccome uno ha successo professionale allora ha risolto tutti i problemi nella sua vita e ridurre tutto a quello. È una visione parecchio limitata

  • @altermacwoody
    @altermacwoody 2 роки тому +16

    Carissimo Rick, stima e grazie come sempre. Miei 2 cents con i quali esprimo distonia con le tue riflessioni.
    Concordo che sia una storia post adolescenziale che espone quindi all'incertezza, inevitabile ingrediente del passaggio da bimbo ad adulto. Ma non ho visto in quella storia (raccontata benissimo, godibilissima) una statica resa all'inevitabile che poi si sistema tutto, basta volerlo. Non ho colto questo.
    Io ci ho visto un adulto che con ironica e delicata malinconia rivive il passato un po' punk, le tragedie, le occasioni mancate, evitate ("sei cintura nera di chi schiva la vita"), per mancanza di strumenti e si fa quello che si può (sannamo a pijà er gelato), per mentalità ("amare le femmine è da froci").
    Io al mezzo secolo di età qualcosa mi si ripropone ancora di quel periodo; di certo come oggetto di riflessione. Per di più da padre di adolescente, avojia. Certo che non ci si può immedesimare, ora. Ma nel me stesso che ero qualcosa c'è di sicuro. E lo è in ciascuno di noi.Lo strumento Pop di netflix è servito per veicolare cose che non sentivo (to feel and to ear) da tempo in giro, fatto in questo modo semplice, ma audace ed efficace. Per questo applaudo.
    Libri che entrano nel profondo su ogni tema toccato da "Strappa lungo i bordi" fin che vuoi, Rick. Ne hai anche già parlato nei vari cogito. MA questo è un prodotto mainstream con i controcazzi che non pretende di formare o dare risposte definitive. Solo manifestazione di un'energia liberata. Ognuno ne prende il pezzetto che gli serve o anche no. Una roba come i romanzi ma ancora più marcata: palesemente finto per l'utilizzo dello strumento del disegno, che evoca cose vere, ma del proprio vissuto. Presente o passato. E ne fa un'analisi sintetica, spietata e/o divertente vedi tu;-)

  • @lucabianchini7036
    @lucabianchini7036 2 роки тому

    Le riflessioni che hai fatto mi sono piaciute molto e mi hanno dato molti spunti, ma non posso fare a meno di chiedermi se tu non pretenda da quest'opera una funzione un po' troppo pedagogica per quanto riguarda il messaggio che prova a veicolare sulla maturazione personale. É vero che probabilmente non si diventa grandi fumettisti senza scappare da quella mentalità, ma secondo me é anche vero che la serie non debba per forza parlare di questo e che il modello del protagonista non debba per forza essere positivo. Inoltre, a me é parso che il centro della narrazione fosse lui solo in apparenza, e che in realtà la sua visone del mondo era la grande conseguenza della vicenda di Alice, una sorta di autoconsolazione difensiva. Comunque sarebbe molto interessante una seconda stagione dove si parla proprio del parziale abbandono di quella filosofia di vita per una visone più adulta.

  • @martina_trees
    @martina_trees 2 роки тому

    Mi trovo molto in sintonia con la tua critica. Questa resa totale, per quanto sia "generazionale", resta poco nobile, inutile e anche controproducente per gli arresi stessi. Sono una persona pigra che quotidianamente è tentata dalla resa e dal "tanto qualsiasi cosa io faccia non avrò mai la vita che voglio". Questa serie mi ha ricordato la persona che NON voglio diventare. Farò una fatica immane perché resto pigra, ma spero di essere davvero felice un domani.

  • @michelemelara4447
    @michelemelara4447 2 роки тому

    Come sempre ho apprezzato il video ma ho notato anche che ci sono molti commenti di persone un po' contrariate e sotto diversi aspetti li capisco. Essere in disaccordo è nprmale, ma trovo che sia importante rispettare ed apprezzare i punti di vista diversi dal proprio, e ne vorrei approfittare per parlare di quello di cui probabilmente mi sono sentito più in disaccordo di quanto espresso da Rick nel video. Ed è probabilmente l'idea alla base del video, ovvero la domanda: "Perché Zero esprimere un messaggio abbastanza pessimista se alla fine lui "ce l'ha fatta"?"
    Ma che significa che uno "Ce l'ha fatta"? Diventare qualcosa o qualcuno non ti mette automaticamente in salvo da tutta la sofferenza, i disagi e le paranoia che magari vivevi quando eri adolescente.
    Se non sei niente e pensi che il mondo sia un inferno, puoi benissimo pensare la stessa cosa anche se magari riesci a diventare il re del mondo. Questo perché "l'avercela fatta" ovvero il successo personale è qualcosa di estremamente soggettivo. Si può essere infelici quando non si ha nulla esattamente come quando si è riusciti ad ottenere una casa, un lavoro ed una famiglia. Questo pensiero mi è stato ispirato anche da un altro commento che ho letto in cui veniva nominato Kurt Cobain. Possiamo forse dire che Kurt Cobain ce l'ha fatta? E Chester Bennington, possiamo dire che anche lui ce l'abbia fatta? Artisti come Chester partono esprimendo nella loro arte una grande dose di sofferenza e pessimismo, e in molti casi continuano su questa linea per tutta la loro vita, anche dopo aver ottenuto ricchezza, successo e fama internazionali. Secondo quanto espresso da Rick dovremmo forse dire che anche Chester avrebbe dovuto esprimere messaggi di speranza e ottimismo nei suoi testi, dato che lui "ce l'aveva fatta". Ma Chester si è tolto la vita a 41 anni, dimostrazione abbastanza lampante del fatto che probabilmente "Nun je pijava poi tanto bene".
    Ma penso che Rick sia un'inguaribile ottimista, e questo è ciò che in fondo sta alla base della maggior parte delle divergenze che trovo tra il mio ed il suo pensiero, ma è anche per questo, in fondo, che mi piace ascoltarlo.
    Riassumendo vorrei dire che è impossibile e assolutamente insensato stabilire se un'altra persona "ce l'abbia fatta" a giudicare dai suoi soltanto esteriori successi personali. Nessuno può avercela veramemte mai fatta, perché non esiste alcuna zona franca, non esiste alcun traguardo sicuro in cui poter essere definitivamente al riparo da tutti i drammi ed i disagi che ci tiriamo dietro da quando siamo adolescenti. E penso sia esattamente ciò di cui parla Zero nell'episodio 4: "Il controllo sulla propria vita non è un traguardo che uno raggiunge per poter essere finalmente salvo e non doversi piu guardare indietro, ma una battaglia continua, e ogni centimetro che ti sei guadagnato te lo devi difendere tutti i giorni, perché se abbassi la guardia un attimo, ti sarà portato via tutto"

  • @giadaurbani5006
    @giadaurbani5006 2 роки тому

    la graphic novel da cui è tratta la serie è uscita nel duemiladodici, quindi scritta minimo 10 anni fa. Certo per cambiare si deve cambiare, ma il cambiamento uno spera che sia in meglio, non in peggio.

  • @aranel7553
    @aranel7553 2 роки тому +1

    Non capisco il bisogno di paragonare così due artisti, soprattutto sulle scelta di quali contenuti rappresentare nelle proprie opere. Inoltre alcune delle critiche espresso in questo video partono da una lettura quasi letterale della storia raccontata, mentre (mi sembra stupido doverlo dire) è chiaramente una caricatura. La visione del mondo di Zero può piacere o meno (io stessa non condivido la visione romantica delle manifestazioni violente), ma non è compito suo né essere sincero né educativo (e lo dico da educatrice). È un artista, ciò che fa è raccontare storie e secondo me lo fa in modo sublime.
    Al limite posso capire chi dice che è la stessa storia raccontata 100 volte (o meglio, è un minestrone di 100 storie raccontate in passato), ma è il debutto ufficiale dell'artista nel mondo dell'animazione, a me a fatto piacere riconoscere le storie, il suo mondo e la sua dialettica. Ritrovare qualcosa di così familiare mi ha fatto piacere, ma credo che sia una questione molto personale anche basata sulle aspettative.

  • @gianlucacadelo5562
    @gianlucacadelo5562 2 роки тому

    Non sempre il realismo è la chiave di tutto. L'arte in quanto prima pedagoga dell'uomo può permettersi di educarci anche tramite la finzione, l'illusione. Zero non ha falsato la sua identità di uomo maturo, ma proprio in virtù di questa ha avuto la possibilità di elevarsi al di sopra della sua adolescenza e mettere in commedia la tragedia della vita.

  • @DevisPedroni
    @DevisPedroni 2 роки тому +1

    di questo video ho apprezzato l'adv di Gimme5

  • @francescop.granatello5137
    @francescop.granatello5137 2 роки тому

    Buona critica Rick, o meglio, bella riflessione. La serie è buona, a me è piaciuta, ma questa leggera stonatura l'ho avvertita anch'io, che se uno prendesse la serie così com'è nel vuoto non l'avvertirebbe ma le cose, appunto, non succedono nel vuoto. Questa tua riflessione ci sta. Detto ciò non compromette la bellezza della serie che secondo me è diretta a quel pubblico adolescente/postadolescente che secondo me ne può solo giovare.

  • @albertostamati1696
    @albertostamati1696 2 роки тому +1

    rick non sono d'accordo sul fatto che una persona ''arrivata'', soddisfatta della propria vita, possa sentirsi in pace con se e con il mondo. proprio per la sensibilità intrinseca dell'autore, che lo porta a non considerare solo se stesso, ma soprattutto provare più emozioni quando si parla dell'altro che quando si pensa ai propri cazzi!!!

  • @raffaelepizz
    @raffaelepizz 2 роки тому +3

    Aspettavo un tuo parere su questa serie, Rick! A me ha colpito molto ed è piaciuta tantissimo.

  • @ilmetaprof
    @ilmetaprof 2 роки тому

    L'armadillo dovrebbe parlare con la voce di DuFer.