ZEROCALCARE | Intervista con Dario Moccia
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- Опубліковано 18 чер 2024
- Torniamo nel mondo del fumetto con un ospite che non ha bisogno di presentazioni: Zerocalcare!
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#dariomocciatwitch #intervista #zerocalcare
00:00 Introduzione
02:20 Periodo blog
04:02 G8 di Genova
05:34 Gipi e paranoie
08:25 La Profezia dell'Armadillo e Makkox
10:39 Cambiamento
13:43 Vecchi lettori
15:28 Perché l'armadillo?
16:39 Nuove idee
19:00 Animazione
24:24 Manga
27:00 Responsabilità
30:15 Nuova serie animata
32:26 Fumetto vs animazione
34:28 Rileggere i propri fumetti
34:45 No sleep till Shengal
39:00 Incontri importanti
40:49 Contrasto - Розваги
Piccolo lapsus sulla data di nascita: 1983 e non 1963 (ovviamente)! ❤
Azz infatti mi sono fatto subito il conto e non mi tornavano i 59 anni😂😂
Ho pensato " cazzo! ma é vecchissimo!"
@@valentina-vv4km ahahah decrepito direi, me li porto peggio io!!🤣
😅
Ricordatevi ragazzi: il vostro obiettivo nella vita dev'essere quello di trovare una persona che vi guardi come Zerocalcare guarda il muro che ha di fronte a sé
"Quello è il principio degli influencer, che per me sono il contrario della politica: cioè l'individualizzazione delle tematiche collettive, è una roba che impoverisce il dibattito, non lo arricchisce"
Grazie
Ma infatti gli iinfluencer e la loro stessa esistenza sono il cancro della società, la quasi totalità delle persone che li seguono non sanno produrre pensieri autonomi quando credono di farlo! Si sentono "più liberi" quando non hanno nemmeno la concretezza delle loro limitazioni.
Gli influencer lo sanno e se ne sbattono, anzi, agiscono con la volontà di sembrare personalità indipendenti per assoggettare e rendere inetta la massa che li segue per mangiarci sopra, sfruttando delle menti fortementi plagiabili.
Una volta, se uno si metteva a ripetere a pappagallo al bar quello che sentiva in tv per sembrare più intelligente, tutti gli davano del coglione! Ora invece è una prassi e sei un disadattato se non stai sui social a seguire sta gente.
Ma basta vedere Dario! Si fa la propria collezione di carte dal nulla dove lui ci schiaffa il nome e la moglie cura le grafiche, e la gente gliele compra a peso d'oro al pari di marchi con tutt'altri valori di mercato. Probabilmente riuscirebbe ad andare in un fast food con i fan, farsi pagare il pranzo e a rivendere gli avanzi ai babbi che glielo hanno pagato.
Anche prima c'erano delle personalità di spicco nello show business ma la massa era consapevole che erano manovrate e si manteneva una certa diffidenza e distanza da loro. Invece ora agisce all'opposto, quasi le si cerca. Popolo gregge proprio.
Non esiste cosa meno individuale e più apolitica degli influencer, anche perchè basta vedere quali mezzi usano per diffondersi, tra Instagram, UA-cam e Twitch, dove la censura è continua e la comunicazione unilaterale. Dove sta il dibattito? Nel fatto che tu poi scrivere un commento (magari pagando per farti leggere) e poi essere ignorato o peggio? O nel fatto che chiunque può caricare un video ma per diffondersi devi entrare entro certi meccanismi?
La gente ormai ha il cervello andato. Tra un po' non riescono nemmeno a comprarsi una maglietta senza ispirarsi a qualcuno, figuarsi produrre pensieri propri di ben altro spessore.
@@donatoimpasto2488 Caro Donato, non ti conosco però mi trovo in armonia con diverse cose che hai scritto, tuttavia c'è una cosa su cui non sono esattamente d'accordo. Penso sia necessario distinguere la figura di "influencer" da "Content-creator". Mi spiego: semanticamente il primo significa "colui che influenza" inteso come quel soggetto che per motivazioni più o meno discutibili ha una rilevanza tale, da "influenzare" opinioni, scelte e gusti dei suoi spettatori. il secondo, ovvero il "Content-creator" è colui che crea dei contenuti di diversa natura: multimediali, artistici, dialogici etc. Nel caso di Dario credo si possa parlare più del secondo caso, e seppur' non sono sempre d'accordo con le sue idee, credo sia una mente estremamente creativa, che propone grandissimi stimoli e materiale molto interessante. Il caso delle carte che hai proposto penso ne possa essere un esempio: egli ha raggruppato un gruppo di artisti, ha scritto una storia, la sua storia e ha deciso di illustrarla e venderla, esattamente come può fare uno scrittore con un libro, un fumettista con un fumetto, un pittore con un quadro e così via, per cui credo lo si possa esulare dall'affermazione di Michele che io ho riportato.
Secondariamente parte della tua critica, come dicevo all'inizio di questo papiro, mi trova totalmente d'accordo tuttavia però la colpa di questa situazione non è data esclusivamente dagli influencer stessi, ma anche da coloro che in qualche modo non sono in grado di sviluppare autonomamente un proprio pensiero e gusto critico; questi vivono questa condizione per un insieme di fattori che sono: il contesto sociale, familiare, economico, in qui crescono e soprattutto il loro rapporto che hanno con l'istruzione ed il sistema di studio in generale (che inoltre è continuamente sotto lo schiaffo delle diverse riforme criminali degli ultimi 25 anni).
Quel che voglio dire è che la critica al mezzo (in questo caso l'influencer) rappresenta una parte di un problema più complesso!
Ciao, spero di non aver scritto solo idiozie, un abbraccio
@@STANIS-LA-ROCHELLE La distinzione tra "influencer" e "content creator" (espressione che aborro perchè non vuol dire niente di concreto) in queste piattaforme non esiste.
Nel momento stesso in cui qualcuno prende la propria faccia, le proprie idee, la propria vita e le schiaffa in rete al pari di un documentario, un montaggio video o una canzone che porta in un altro momento, la persona diventa influencer.
Ormai è una professione consolidata, sono i nuovi "opinionisti" con una finta base di "competenze" avvalorata da altro, che poi questo "altro" sia dimostrabile o meno nella propria reale validità poco conta perchè è la massa che decide.
Basta vedere Sabaku: partito come "professionista del cinema" con dei montaggi su Dark Souls, è esploso solo quando ha mostrato il proprio volto, ha portato gradualmente la propria vita e si è inventato un personaggio che spazia da anni tra il tragicomico disagiato e nerdazzo orgoglioso, con un parlata sul finto aulico, per distinguersi dalla concorrenza.
Dario è uguale: è partito come uno che faceva video parodie e video divulgativi a tempo perso, ed è finito a fare i video collezioni, i vlog, i talk, etc.; pensi che gli comprerebbero le carte se Dario non fosse un influencer? Assolutamente no! Ma le stesse carte sono create da chi è influencer per chi ne subisce l'influenza, o non venderebbero, infatti ritraggono esclusivamente gli influencer stessi, non riproducono qualcosa di nuovo e originale. Sul piano marketing è vincente ed è vincente proprio perchè Dario ed altri agiscono da influencer prima che divulgatori o altro, esattamente come i passati libri e i film "degli youtuber".
Fare il "content creator" è proprio un'altra cosa. I documentaristi, i pubblicitari, i grafici, i giornalisti, ecc., creano contenuti, non persone come Dario Moccia. Dario ci ha provato a distreggiarsi in altre professioni pensando che la sola facoltà da influencer e "critico" bastassero, come realizzare dei fumetti con storie originali, ma chi se li è calcolati? Nessuno, perchè non è ne un critico, ne fumettista, ma un semplice influencer che parla dei propri interessi. Avesse dato il suo nome a un fumetto che parodizzava la sua vita, scritto da professionisti veri, avrebbe sbancato facendo leva sulla sua figura portandosi il puibblico da casa, esattamente con le carte.
Ma a riprova proprio di questo, Dario è il più seguito di Twitch in Italia, è forse la persona più lontana dall'essere un creatore di contenuti nel senso letterale del termine.
Definire Dario Moccia un creatore di contenuti perchè porta qualche intervista ogni tanto, si destreggia in video divulgativi o perchè Amazon va da lui a chiedergli di pubblicizzare Evangelion, è come dire che Fedez sia più cantante che influencer a sua volta; se Fedez restava a fare canzoni senza fare il presentatore, sposarsi un'altra influencer, schiaffare la propria vita perennemente in rete, ecc. ma chi se lo sarebbe calcolato? E' la stessa identica cosa.
Dario Moccia non è invitato a intervistare i Manetti Bros. o autori di manga perchè è un divulgatore o un critico, è invitato perchè da influencer porta il suo pubblico e fa vendere. E' una cosa totalmente autoreferenziale e che trascende qualsivoglia facoltà o merito se non le uniche riguardanti i dati sul social engagment.
I social e gli influncer funzionano così, non penso serva millantare competenze e altre professioni! Già essere Influencer è una professione più che consolidata! Occorre però avere rispetto per chi altre professioni le esercita senza attribuire ad altri meriti che non hanno, tipo lanciarsi in voli pindarici alla "content creator" tentando di darsi un peso. Proprio perchè se non metti il tuo volto prima del materiale che porti, questo non parte, rende l'idea di quanto i social non siano pensati per i contenuti stessi ma per il per plagiare e polarizzare la gente verso determinate ideologie o prodotti; si punta ad appiattire tutto o non c'è successo, conseguentemente sono apolitici, conseguentemente sono un mezzo autocratico in tutto. Piaccia o no, gli influencer si adattano alla stessa linea, anche Dario.
Stare sui social e credere che aumentino le interazioni tra persone favorendo le opinioni e l'ndividualità, o lavorarci credendo di prommuovere l'individualità dell'utente, è una scemata. E' tutto il contrario, non rendersi conto di questo è esserne totalmente assorbiti e vivere in un altro mondo.
@@donatoimpasto2488 Ok ho capito cosa intendo però non credi che esista una via di mezzo in questo? Cioè, non credi che possano esistere personalità che il mezzo dei social, qualsiasi essi siano, lo sfruttino in maniera valida?
@@STANIS-LA-ROCHELLE Ci sono ma sono delle eccezioni molto rare. Al più non sono nemmeno conosciuti perchè solo il contenuto non tira più di tanto.
Io ho letto le prime tavole di Zero proprio sul Canemucco di Makkox, anzi è proprio una delle prime cose che dissi a Dario quando ci siamo conosciuti. Dario mi chiese "e te Nico leggi fumetti?" ai tempi avevo abbandonato i manga e i fumetti seriali per passare ai libri a fumetti autoconclusivi (pochi soldi/tempo) e gli dissi "sì, c'è questo ragazzo nuovo, si chiama Zerocalcare l'ho letto su questa sorta di shonen jump degli autori underground italiani che pubblica Makkox Dambrosio, ha aperto un blog e sta andando forte"
Piccolo flex di Nico
Il sorrisetto di Dario quando gli ospiti parlano di manga e anime che a lui piacciono: io vivo per quello
a 26:18 come si scrive il manga che lui pronuncia come 'uscet-hora'?
@@TheCoscino Ushio e Tora
@@mamartinz grazie mille. Me li scrivo come reminder: Dragonaball, Slam Dunk, Ushio e Tora, Maison Ikkoku
@@TheCoscino Monster, berserk, hunter x hunter
@@NunzianteTiberio vabbè, altri manga a caso? Non esistono solo quelli. Il mio consiglio è sempre fare un giro in libreria/fumetteria e vedere cosa ti ispira. Anche perché poi ognuno ha e forma il suo gusto
Aspetto questo momento dal 2015 circa. Grazie.
Zero calcare fa la posa alla L di death note
L’intervista mi devasta. ❤
Zero guarda il muro con tanta passione come quando guardavo gli appunti durante le interrogazioni in dad.
Ps Zero è un grande lo adoro troppo, un grande genio. Grazie Dario per portare sempre top interviste, la asticella si alza sempre di più, e l'importanza degli ospiti continua a salire.
¡Muy buena entrevista! Gracias por poner cada foto acorde a la anécdota que contaba Zero, para alguien del extranjero, que no entiende mucho Italiano, ayuda mucho a entender mejor el contexto de sus respuestas. Cómo siempre fue gusto escucharle, y las preguntas fueron muy interesantes
Te gusta Zerocalcare? Cómo lo conociste?
@@fightand9917 ¡Si! Quisiera no darte una respuesta tan basic b*tch, pero lo conocí por la serie de Netflix. Pero desde entonces me enamoré de su estilo, y busqué sus obras, ¡Y me enamoré más! Jajaj desde entonces no hay entrevista suya en yt que no haya visto o quiera ver :)
Woow que bonito ver que se está haciendo famoso en el extranjero también !
Pues si, es muy buen artista y tiene una capacidad de contar historias con un estilo tan particular que me encanta :)
@@fightand9917 Concuerdo totalmente, ojalá en un futuro cercano todos sus libros lleguen más para Latinoamérica
Para fuerza! Vamos a la cama
quell'attimo di terrore quando dice "devo fare sti cazzo di neri" , per poi capire di cosa stesse parlando realmente
Ho letto proprio oggi “No sleep till Shengal”, era la prima volta che leggevo Calcare e mi è piaciuto tanto, sopratutto se si tende ad essere lettori che cercano del contenuto, anche abbastanza pensate a livello di tematiche, e ho amato come è riuscito a fondere le sue pare, la sua ironia cinica e l’argomento della graphic novel
Seduto sul letto a gambe rannicchiata e poster di this is england sullo sfondo.
Per me ha già vinto tutto.
Darion sei veramente un grande. Una delle migliori interviste fatte a Zero ❤
Vorrei sapere quale trappola mortale Zero avesse sopra la testa
Pipo in mano e si gode
Usa una carpa
Racconterò una cosa divertente, grazie a Dario conobbi Nova, ho comprato tutto di suo e poi quando ne ho avuto la possibilità le ho comprato una copia di 24/7 con dedica e disegnetto, il disegno ovviamente, Nova che lancia un pomodoro a zerocalcare mentre cavalca un mostrone
La stavo aspettando troppo
Interviste interessanti e ben condotte, soprattutto con Zerocalcare dove non gli son state fatte le solite domande, e forse anche il contesto, mi è sembrato anche più sciolto nel rispondere
Zero un mito totale, che intervista spaziale 😆👌
Zero è Gemitaiz di un altro universo che invece di scrivere tutti i gironi disegna tutti i giorni e non fuma nulla
Quanto vero
Epici !!
Intervista spettacolare, non vedo l'ora di vedere la mostra a Milano per la quale sta sottopagando la mamma. Ma parlando di cose importanti, dove si possono prendere i pupazzetti? Necessito l'intera collezione!
Mio padre intervista MIO PADRE 🔥
Zerocalcare UN MITO👍
Adoroooo 😍
Daje
Si sa quando ricaricherete la live con Batawp che me la sono persa?
grandissimo con la felpa dei Vitamin X
Mio fratello che intervista mio padre
con la maglia di Locust!
💛
Io conosco Rebibbia ci vado spesso e grazie al murales l'ho scoperto! Prossimamente comprerò il libro di zerocalcare niente di nuovo sul fronte di Rebibbia
P.s nel 2019 so stata a Genova
Per essere del 1963 li porta bene gli anni
83
Dario, all’inizio hai balzato che zero fa i disegnini per i bicchieri dell’alta felicità!
boh che bello
YOOOO
Dario quando porti in studio Zero? Sarebbe una figata
Io un po' ci speravo che toccavano l'argomento Blacksad
33:54 fumetti caserecci e genuini
Ma da quando ektor fa le interviste?
pessimismo dell'intelletto e ottimismo della volontà; Daje Zero 💪
Presentate un terapeuta a quest’uomo
So nato nello stesso giorno di zerocalcare
👽
Zero è uguale all attore che ha fatto il cattivo in the mask o sbaglio?
confermo, ho raccolto l’armadillo
Zero Calcare ad un Pub analcolico del amico? Possibile?
27:00
Troppo troppo troppo troppo corta.
Richard di Lost
Sogno una graphic novel scritta da Michele Rech e da Michele Salvemini ed inchiostrata da Michele Rech. 🥰
26:26 mamma mia, mio padre Zerocalcare
Il miglior fumettista franco - toscano che abbiamo in Italia :)
per me è più belga-toscano
Ma se è romanissimo
È cresciuto a Roma e parla Romano
@@lorenzobottoni4853 error 404. Ironia not found.
Lorenzo era una battuta, sono un fan di Zerocalcare da tantissimi anni ed è risaputo che se la prende molto quando qualcuno mette in dubbio la sua romanità (meglio la sua rebibbinità) 😁
ma una bella intervista con andrea laszlo
io, 19 che guardo la tv😳
Fr
Incredibile, ce l'hai fatta!
Zerocalcare é del 1983
Non vorrei sbagliarmi però
Tu hai detto 63
Dario che gode alle menzioni dei manga che gli piacciono:
1963?
83, si è sbagliato Dario
un piccolo scherzetto
Ma come 1963?
piccolo lapsus
ha sbagliato, è del 1983
Dario Moccia is my friend, Dario moccia is my friend, Dario moccia is my friend.
Non sapevo avesse 70 anni
Oddeo
si ma zero, un microfono decente prendilo 😅
63? Ma che stai a dì? 83 al massimo.
Franco-Aretino, combinazione peggiore non gli poteva capitare, forse solo Franco-Pisano.....
Ed è cresciuto a roma sub
@@patriziovalletta3275 con le bombole o in apnea?
@@galloritto8260 come tutti noi romani a sviluppato altri 2 polmoni per l'aria di Roma
@@patriziovalletta3275 A Roma sub mi sembra il minimo
Ed io pensavo che avesse 40 anni... Lol
Ecco infatti è del 1983 mi sembrava, si è sbagliato Dario
infatti è nato nell’83
@@francesco_____ si infatti Dario ha detto 1963 ad inizio video, per un attimo ho creduto fosse 60 enne
Lo preferivo quando faceva l attore e parlava pugliese..comunque sempre nel mio cuore..grande Zalone
mado Zero, comprate delle cuffiette decenti
Lo dico molto rispettosamente perché ho amato le storie del suo blog: il suo lavoro più strettamente politico e sociale non mi ha mai fatto impazzire, ora che ha candidamente ammesso che i collettivi che frequenta gli "impongono" (e viene da pensare che questa parola non sia solo un'iperbole!!) l'argomento, penso che ne starò ancor più alla larga.
"gli influencer sono il contrario della politica: l'individualizzione delle tematiche collettiva"
La sinistra (minuscola voluta): "preparate la pagina di Repubblica, siamo col vento in poppa!"
È emblematico vedere che quando Zero gli dice che l'influencer è l'apoteosi del disimpegno sociale e lui ha ribrezzo per questo Dario non colga. Sostanzialmente gli ha detto che moralmente è una merda. E Dario non può che ricondurre tutto ad una dinamica individuale e non politica (vedi sindrome dell'impostore). Ma è così. Se all'inizio il nerdismo era emarginazione sociale e poteva avere un potenziale politico, oggi il nerdismo è quella vocina che ti giustifica a pensare solo al tuo ludibrio e fottertene della atrocità che ti circondano. Come si può non stare dalla parte di Zero? Oggi si può dire ad alta voce FUCK THE NERDS. E io sono un nerd eh... Ma mi rendo conto che alimento qualcosa che non va bene e lo facciamo tutti qua. Poi non voglio dire che nessun influencer del nerdismo non faccia politica o che (anche se spesso si risolve in dare soldi in beneficenza, il fast food dell'impegno sociale), ma in generale quello che ne esce è: viva il consumismo, viva le seghe. Bello schifo.
È un influencer anche lui stesso che critica. Sveglia
@@cristian-a6307 Definisci influencer
@@skadoctor5220 nel momento in cui fai un prodotto e influenzi un pubblico sei un influencer
Se poi lui critica lo stereotipo di influencer cringe è un altro discorso
@@cristian-a6307 secondo la tua definizione anche Gramsci o Dante o Marx erano influencer. Mi sembra un po' generica.
@@skadoctor5220 in un certo senso però è così, gli intellettuali erano influencer. Il discorso degli intellettuali organici di Gramsci in pratica è esattamente questo: di per sé un intellettuale è espressione del potere, organico alla classe dominante oppure semplicemente innocuo (gli intellettuali tradizionali). Un influencer di per sé è funzionale alla classe dominante, ciò non vuol dire debba esserlo necessariamente. Analizzare il ruolo assunto dall'individuo all'interno di un fenomeno sociale non è individualizzare fenomeni collettivi, ma esporre la dialettica tra la coscienza di classe dell'individuo e l'ideologia dominante
zerocagare😎
zerocacare
1963 cioè ha 60 anni ... Mah
Impossibile non sbagliare una parola in una live di 5 ore
Zerocacare
Proprio lui
zerocagare ahahahahahahaha
Ma nel frattempo ha imparato a scrivere? I suoi ultimi lavori sono stati una delusione dietro l'altra.
I commenti dei colleghi quando ha iniziato la carriera di fumettista erano forse un po' cattivi, però è vero che ogni qualvolta che è uscito dalla dimensione del blog abbia fallito.
Vabbè ma quindi a scheda nella variant dei cavalieri dello zodiaco serviva pe pippá?
Zerocacare