Ciao! Grazie mille per il video, che è utilissimo e soprattutto ben fatto, con spiegazioni chiarissime! Volevo farti giusto un paio di domande, magari banali: 1. Come consiglieresti di scaldare le chimiche e la tank senza avere a disposizione lo scaldatore ad immersione? Si dovrebbe riempire la bacinella d'acqua calda e di tanto in tanto aggiungerne di nuova per evitare che cali di temperatura? 2. Per l'agitazione della tank è meglio eseguire i ribaltamenti come fai tu oppure lasciare la tank in bagno e usare lo strumentino per l'agitazione che si inserisce nella tank?
Grazie per io tuo commento. Perdonami se tardo a rispondere, ma sto affrontando un'odissea con la camera oscura in questi mesi (credo che farò un vlog a giorni). Partiamo con ordine: Sì, tecnicamente è fattibile preparare dell'acqua calda (meglio se di un grado superiore) e mantenere le chimiche in temperatura per tutta la durata del processo. In questo caso, tuttavia, un elemento che può condizionare di molto l'esito del processo è la temperatura ambientale della tua CO: se, come me, operi in un garage che tende ad essere generalmente più fresco (se non congelato d'inverno) della temperatura media dei 22°, allora dovrai ricorrere più spesso a "rabbocchi" di acqua calda. Dopo un po' avrai la necessità di fare un ricambio di acqua, al posto del solito rabbocco. Questo perché man mano che passa il tempo e devi aggiungere acqua calda, aumenterà sempre di più la quantità di quella che si è raffreddata. Quindi, i tuoi rabbocco avranno sempre meno effetto. Arrivato ad un certo punto dovrai sostituire parte dell'acqua, anziché aggiungerne di nuova calda. Ti stai complicando la vita, tuttavia: Sebbene sia fattibile, stai aggiungendo all'intero processo (che già richiede un minimo di accortezza) un'attenzione in più che devi avere. Il riscaldatore può essere una spesa, lo so. Io l'ho affrontata. Ma credimi se ti dico che è un ottimo investimento per la resa delle tue pellicole. Punto 2: Esistono diversi modi per l'agitazione delle pellicole, tra cui la rotazione della spirale col perno in dotazione. Considera anche che nelle macchine di sviluppo automatichen non c'è una vera e propria agitazione, ma la pellicola viene fatta scorrere su dei rulli che si immergono nella chimica, poi escono, poi si immergono di nuovo e così via. Inoltre, la pellicola passa istantaneamente da una vasca con un bagno, ad un'altra. Esistono anche le sviluppatrici della Jobo, che funzionano in rotazione continua (e usano anche meno chimica). Il tipo di agitazione (specie per il B/N) ha degli effetti davvero marginali sulla resa della stampa finale. Cambia leggermente la resa nei toni più chiari, ma è un dettaglio quasi impercettibile ad un occhio non esperto. Nel C41, poi, considerando che tutto l'argento viene lavato via e resta solo il colorante, la cosa ha ancora meno riscontro. Quello che ti consiglio, tuttavia, è di essere costante nei movimenti. A prescindere da quale sistema usi, più sei costante e meglio la chimica reagirà in modo uniforme sul fotogramma. Detto ciò, il sistema di rotazione interna della spirale, è quello meno omogeneo di tutti: Non riuscirai mai ad imprimere una velocità di rotazione costante, usando solo due dita. Inizierai veloce per poi rallentare. Non aver paura delle agitazioni tradizionali della tank, non è difficile. Inoltre, riesci a "sentire" il movimento delle chimica dentro alla tank stessa. Alla fine, usa il metodo che più ti aggrada e sperimenta: troverai la tua strada in base al risultato ottenuto. Ricordati solo due cose IMPORTANTI: dai SEMPRE un paio di colpi alla tank per staccare le bolle e tienila a bagno nell'acqua in temperatura tra un'agitazione e l'altra, oppure sempre a bagno se usi il perno della tank.
Ciao complimenti per le spiegazioni. Quindi a differenza di altri tu suggerisci anche un lavaggio fra la sbianca e il fissaggio. La pellicola non continua a sviluppare così? Come acqua usi quella del rubinetto o la demineralizzata?
Grazie per il commento. Cercherò di spiegarti al meglio, perdonami se sarò un po' prolisso. Diversamente dal processo in B/N, il tempo di sviluppo puro è poco rilevante ai fini del risultato, nel processo C-41. Questo perché, l'argento viene poi rimosso durante il fissaggio e, sulla pellicola, resta solamente il colorante sviluppato. Se ciò non avvenisse, noi avremmo un'immagine colore e B/N sovrapposte. Questo è anche il motivo per cui nel processo C-41 non c'è un vero bagno di arresto come per il B/N (acido citrico/acido acetico) che ferma istantaneamente lo sviluppo. La SBIANCA serve proprio a riportare l'argento metallico che si è sviluppato durante il primo bagno, di nuovo nello stato di "sale di argento", così da poter essere poi intaccato dal fissaggio (il fissaggio NON rimuove l'argento che si è sviluppato in forma metallica, ma solo quello che è ancora come sale). Detto ciò, qualsiasi azione si compie sulla pellicola DOPO il bagno di sviluppo, ha interferenze quasi impercettibili sulla resa finale. Il mio consiglio è quello di effettuare un breve lavaggio tra SBIANCA e FISSAGGIO per non inquinare la chimica del fissaggio stesso. Non va fatto IN AGGIUNTA a quello che ho fatto io, ma IN SOSTITUZIONE (fermo restando che, se si vuole fare un lavaggio tra fissaggio e stabilizzatore, non succede niente). L'acqua è SEMPRE di rubinetto. Tutti i rivelatori commerciali delle aziende più conosciute sono collaudati in praticamente tutte le acque del mondo. Non aver paura dell'acqua che usi ma, al limite, puoi filtrarla per la polvere. Tuttavia, consiglio SEMPRE di usare acqua demineralizzata per il bagno con l'imbibente per non lasciare residui di calcare e/o minerali vari quando si asciuga la pellicola.
Ciao Marco, questo che stai utilizzando per portare a temperatura l’acqua del bagnomaria è un roner da cucina?
Ciao grazie mille per aver spiegato il tutto molto dettagliato, mi viene un dubbio, ho una tank di 500ml, mi conviene dimezzare tutto?
Ciao! Grazie mille per il video, che è utilissimo e soprattutto ben fatto, con spiegazioni chiarissime!
Volevo farti giusto un paio di domande, magari banali:
1. Come consiglieresti di scaldare le chimiche e la tank senza avere a disposizione lo scaldatore ad immersione? Si dovrebbe riempire la bacinella d'acqua calda e di tanto in tanto aggiungerne di nuova per evitare che cali di temperatura?
2. Per l'agitazione della tank è meglio eseguire i ribaltamenti come fai tu oppure lasciare la tank in bagno e usare lo strumentino per l'agitazione che si inserisce nella tank?
Grazie per io tuo commento.
Perdonami se tardo a rispondere, ma sto affrontando un'odissea con la camera oscura in questi mesi (credo che farò un vlog a giorni).
Partiamo con ordine:
Sì, tecnicamente è fattibile preparare dell'acqua calda (meglio se di un grado superiore) e mantenere le chimiche in temperatura per tutta la durata del processo.
In questo caso, tuttavia, un elemento che può condizionare di molto l'esito del processo è la temperatura ambientale della tua CO: se, come me, operi in un garage che tende ad essere generalmente più fresco (se non congelato d'inverno) della temperatura media dei 22°, allora dovrai ricorrere più spesso a "rabbocchi" di acqua calda.
Dopo un po' avrai la necessità di fare un ricambio di acqua, al posto del solito rabbocco. Questo perché man mano che passa il tempo e devi aggiungere acqua calda, aumenterà sempre di più la quantità di quella che si è raffreddata. Quindi, i tuoi rabbocco avranno sempre meno effetto. Arrivato ad un certo punto dovrai sostituire parte dell'acqua, anziché aggiungerne di nuova calda.
Ti stai complicando la vita, tuttavia: Sebbene sia fattibile, stai aggiungendo all'intero processo (che già richiede un minimo di accortezza) un'attenzione in più che devi avere. Il riscaldatore può essere una spesa, lo so. Io l'ho affrontata. Ma credimi se ti dico che è un ottimo investimento per la resa delle tue pellicole.
Punto 2: Esistono diversi modi per l'agitazione delle pellicole, tra cui la rotazione della spirale col perno in dotazione.
Considera anche che nelle macchine di sviluppo automatichen non c'è una vera e propria agitazione, ma la pellicola viene fatta scorrere su dei rulli che si immergono nella chimica, poi escono, poi si immergono di nuovo e così via. Inoltre, la pellicola passa istantaneamente da una vasca con un bagno, ad un'altra.
Esistono anche le sviluppatrici della Jobo, che funzionano in rotazione continua (e usano anche meno chimica).
Il tipo di agitazione (specie per il B/N) ha degli effetti davvero marginali sulla resa della stampa finale. Cambia leggermente la resa nei toni più chiari, ma è un dettaglio quasi impercettibile ad un occhio non esperto. Nel C41, poi, considerando che tutto l'argento viene lavato via e resta solo il colorante, la cosa ha ancora meno riscontro.
Quello che ti consiglio, tuttavia, è di essere costante nei movimenti. A prescindere da quale sistema usi, più sei costante e meglio la chimica reagirà in modo uniforme sul fotogramma.
Detto ciò, il sistema di rotazione interna della spirale, è quello meno omogeneo di tutti: Non riuscirai mai ad imprimere una velocità di rotazione costante, usando solo due dita. Inizierai veloce per poi rallentare. Non aver paura delle agitazioni tradizionali della tank, non è difficile. Inoltre, riesci a "sentire" il movimento delle chimica dentro alla tank stessa.
Alla fine, usa il metodo che più ti aggrada e sperimenta: troverai la tua strada in base al risultato ottenuto.
Ricordati solo due cose IMPORTANTI: dai SEMPRE un paio di colpi alla tank per staccare le bolle e tienila a bagno nell'acqua in temperatura tra un'agitazione e l'altra, oppure sempre a bagno se usi il perno della tank.
@@sottounaltraluce7807 Ti ringrazio tantissimo, sei stato super-chiaro e i tuoi consigli saranno fondamentali; ti farò sapere come andrà!!
Ciao complimenti per le spiegazioni. Quindi a differenza di altri tu suggerisci anche un lavaggio fra la sbianca e il fissaggio. La pellicola non continua a sviluppare così? Come acqua usi quella del rubinetto o la demineralizzata?
Grazie per il commento.
Cercherò di spiegarti al meglio, perdonami se sarò un po' prolisso.
Diversamente dal processo in B/N, il tempo di sviluppo puro è poco rilevante ai fini del risultato, nel processo C-41. Questo perché, l'argento viene poi rimosso durante il fissaggio e, sulla pellicola, resta solamente il colorante sviluppato. Se ciò non avvenisse, noi avremmo un'immagine colore e B/N sovrapposte. Questo è anche il motivo per cui nel processo C-41 non c'è un vero bagno di arresto come per il B/N (acido citrico/acido acetico) che ferma istantaneamente lo sviluppo. La SBIANCA serve proprio a riportare l'argento metallico che si è sviluppato durante il primo bagno, di nuovo nello stato di "sale di argento", così da poter essere poi intaccato dal fissaggio (il fissaggio NON rimuove l'argento che si è sviluppato in forma metallica, ma solo quello che è ancora come sale).
Detto ciò, qualsiasi azione si compie sulla pellicola DOPO il bagno di sviluppo, ha interferenze quasi impercettibili sulla resa finale.
Il mio consiglio è quello di effettuare un breve lavaggio tra SBIANCA e FISSAGGIO per non inquinare la chimica del fissaggio stesso. Non va fatto IN AGGIUNTA a quello che ho fatto io, ma IN SOSTITUZIONE (fermo restando che, se si vuole fare un lavaggio tra fissaggio e stabilizzatore, non succede niente).
L'acqua è SEMPRE di rubinetto. Tutti i rivelatori commerciali delle aziende più conosciute sono collaudati in praticamente tutte le acque del mondo. Non aver paura dell'acqua che usi ma, al limite, puoi filtrarla per la polvere. Tuttavia, consiglio SEMPRE di usare acqua demineralizzata per il bagno con l'imbibente per non lasciare residui di calcare e/o minerali vari quando si asciuga la pellicola.
@@sottounaltraluce7807 grande! Grazie mille tutto molto chiaro
Bella Marco, voglio la tua maglietta