Storia del vino piemontese e tecniche di vinificazione | Tannico Flying School

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  • Опубліковано 3 жов 2024

КОМЕНТАРІ • 2

  • @massimofolesani9506
    @massimofolesani9506 2 роки тому +1

    Per fortuna l'epoca dei vini marmallatosi al sapore di legno è al tramonto, bere 2 bicchieri e poi non poterne più dalla pesantezza a me non ha mai attratto, la qualità deriva principalmente dal lavoro in vigna e dalla qualità dell' uva, dalla zona, non dagli artifizi in cantina, non è certo merito della barrique se il Barolo è diventato grande e rimane grande anche quando un certo tipo di moda è passato, c'è qualcuno che pur di seguire le mode e il marketing non avrebbe esitato a infilarci il cabernet e forse lo ha fatto, in nome del colore rosso concentrato a tutti i costi . Apro una parentesi: anche il cambiamento climatico ha fatto la sua parte, nel far finire quella moda. Facciamo vini che identificano la zona da dove vengono, e non tutti uguali o copiare gli altri tipo i francesi solo perché ce lo dicono i critici internazionali o perché così si vendono di più. Un esempio è stato il super business del Chianti dove il Sangiovese è stato piantato anche dove non doveva essere piantato e per renderlo buono e bevibile è stato mischiato senza ritegno con merlot e cabernet e barrique. Ora noto una brutta deriva che sta prendendo piede che è quella di mortificare il grande tannino del nebbiolo per copiare i pinot nero di borgogna che sono sulla cresta dell'onda , facendoli sempre più immediati e con degli affinamenti sempre più corti , in nome del business, così invece ci perdiamo solamente sia in gusto che in qualità. È pur anche vero che in italia chi dovrebbe comunicare il vino italiano nel mondo come i critici stranieri fa ridere ai polli!

    • @Tannico-TFS
      @Tannico-TFS  2 роки тому

      Ciao Massimo, grazie per il bel commento! Con noi sai che quando si parla di tannino sfondi una porta aperta, nomen omen! In ogni caso è vero quello che dici, e noi siamo molto legati a Barolo e alle molte espressioni di terroir e cultura dei vari territori italiani. Ci auguriamo di poter sentire sempre più spesso parole come tradizione e identità a servizio dei grandi vini che sappiamo offrire in moltissime regioni. Intanto ti auguriamo buone bevute!