Canzoniere di Petrarca: struttura autobiografica e fortuna nella tradizione del Petrarchismo

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  • Опубліковано 26 жов 2024
  • Gli obiettivi
    La lezione presenterà il Canzoniere di Petrarca (Rerum vulgarium fragmenta) nella sua articolazione complessiva, prestando particolare attenzione alla struttura e all’organizzazione interna dell’opera. La seconda parte sarà dedicata ad alcune riprese di questo disegno e dell’idea di una lirica a sfondo autobiografico tra Quattro e Cinquecento, nonché alla fortuna e sfortuna critica di questi aspetti dell’opera tra Otto e Novecento.
    Si parlerà di:
    Complessità del cosiddetto Canzoniere («Rerum vulgarium fragmenta»). Presentazione degli elementi filologici e testuali utili a definire l’opera nel suo complesso (elaborazione nel tempo, varietà metrica e tematica, ampiezza e disegno dell’insieme, linee di lettura).
    La struttura. Presentazione della raccolta nella sua articolazione, con particolare riguardo alla divisione tra rime in vita e rime in morte di Laura, ai testi cardine che datano la vicenda narrata, alla progressione degli avvenimenti nel tempo, alla distribuzione dei metri, alle corrispondenze interne e ai punti di sutura tra redazioni diverse.
    Il rapporto con l’opera latina di Petrarca e con la tradizione latina e volgare. La proiezione dell’autore nel complesso della propria opera e il rapporto con i classici latini e con Dante.
    La lettura ‘autobiografica’ e narrativa del modello. Presentazione di alcuni momenti significativi della fortuna del disegno autobiografico del Canzoniere: gli Amorum libri tres di Matteo Maria Boiardo, il commento di Alessandro Vellutello (1525), le Rime di Giovan Giorgio Trissino (1529), le Rime di Bembo (1530-1548) e la prima parte delle Rime di Torquato Tasso.
    Fortuna e sfortuna sette-ottocentesca dei «contenuti» del Canzoniere. La tradizione editoriale ed esegetica e l'interpretazione di Francesco De Sanctis, Carducci, Contini, Santagata.
    Relatore
    Simone Albonico (1961) si è formato all’Università di Pavia, dove ha insegnato fino al 2007. È attualmente professore di Letteratura e filologia italiana all’Università di Losanna (Svizzera). Si è occupato della tradizione dal Tre al Cinquecento (con saggi su Dante, Petrarca, Alberti, Sannazaro, e con particolare attenzione per la lirica e il Rinascimento), di tradizione letteraria lombarda dal Tre al Cinquecento, di storici fiorentini del Cinquecento, dell’oratoria di Giovanni della Casa, di Manzoni, della poesia di Leopardi, di archivi letterari novecenteschi e di strumenti informatici per la filologia.

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