L'esperienza culturale fra spazio fisico e spazio digitale

Lo scorso 9 novembre 2023 sono stato invitato al Workshop "Interazioni digitali nel web3 oltre l'engagement" terzo incontro del ciclo di seminari "To BE: conversazioni sul futuro digitale della cultura" organizzato dalla Fondazione Kainon in collaborazione con Associazione Civita e PTS con il supporto di ICOM Italia.
L'incontro moderato da Claudio Calveri e che aveva come ospiti David Gallo (One-o-one Games) e Brendan McGetrick (direttore creativo del Museo del futuro di Dubai) ha affrontato il tema del rapporto fra spazio fisico e spazio digitale (phygital nel nuovo gergo dell'innovazione) per superare il rischio della disintermediazione dell'uno sull'altro.
Il video completo del workshop è disponibile qui
www.youtube.co...
Qui trovate le mie riflessioni
01:00 Lo spazio fisico e lo spazio digitale si rimandano l'un l'altro in un processo di risemantizzazione
01:48 Il rapporto fra wi-fi e non luoghi (Bennato 2004)
03:24 Il digitale ha bisogno di metafore perchè è uno spazio immateriale
06:45 L'oggetto culturale è un "grumo" di senso condensato
08:00 Lo spazio fisico avendo vincoli ha bisogno di romperli con digitale, il digitale non avendo vincoli ha bisogno di metafore spaziali per poter esprimere senso
09:00 Questa componente fa si che le due forme di spazio non siano disintermediate
11:18 La separazione fra il museo e il suo utente è una forma esperienziale novecentesca che va superata
14:23 La progettazione dell'esperienza culturale deve usare i linguaggi dei media per costruire un rapporto con suo fruiteore/utente/pubblico
18:30 La sociologia dei videogiochi, i cambiamenti comportamentali e l'effetto Proteo

[@storieinscatola]

Davide Bennato, è un piacere ascoltarti. Come sempre. Grande competenza ed efficace e brutale chiarezza.

[@DavideBennato]

Grazie Davide: detto poi da uno esperto di questi temi fa molto piacere 🙂