Mah... adoro il programma e ma queste 3 ore di Agostino mi son sembrate prive di analisi critica e ho sempre sentito un retrogusto di proselitismo. Peccato!
Comunque è Sant'Agostino *da* Ippona, non *di* Ippona: si usa il "da" quando un uomo famoso è identificato con la città dove ha operato, il "di" con quella di nascita. Ad esempio: San Francesco di Assisi (è nato lì) ma Sant'Antonio da Padova (è nato a Lisbona, a Padova ha operato).
@@simonegulli1754 interessante, forse nel caso di Da Vinci la dicitura è diversa perché è diventato quasi un cognome, e non una sorta di epiteto dato da noi ex post? Oppure perché sottolinea più la provenienza che l'origine di chi si è spostato altrove? (ad es. a me fiorentino non interessa sapere il paesino da cui viene l'inurbato, perché non mi significa niente, non ha valore identificativo tanto da poter dire "di", quanto valore di "provenienza" da) Oppure il "da" era usato per distingere da "figlio di", che vuole necessariamente il "di": Leonardo è figlio di Ser Piero, il cui nome completo era Ser Piero d'Antonio di ser Piero di ser Guido da Vinci .
publio eugenio scorca In realtà ho scritto “Leonardo Da Vinci”, ma solo come esempio Massimo, la “parte per il tutto” insomma, ma la lista sarebbe lunga; per esempio Pietro Da Cortona, studiò a Firenze ma operò sempre qui a Roma... in realtà io ho una teoria molto più semplice: dal momento che all’epoca non esisteva la lingua italiana con tutte le regole e codifiche attuali, si procedeva “ad orecchio” partendo dagli scritti di Dante e Boccaccio e così all’epoca ognuno, benché colto, scriveva e parlava approssimando per assonanza... Di o Da, in effetti fanno consonanza... sull’ambiguità dello scritto in italiano ci sono innumerevoli esempi fino a tutta l’epoca barocca, dove molti grandi si firmavano mutando il proprio nome; ad esempio Claudio Monteverdi che in alcune lettere si firmava Monteverde, in altre Montiverdi ed in altre ancora Montiverde...
@@simonegulli1754 sì, mi sembra la spiegazione più economica e convincente, poi magari nella onomastica dei santi (che è roba da eruditi) varranno le regole esposte dal signor Nicola
Grazie per la lezione. L’ho ascoltata con immenso piacere e con profondità d’animo. Voglio comprare il libro 📖 ma ho notato che ci sono più casa editrice che lo fanno specialmente on-line con differenza di prezzo che fanno intendere che il contenuto può essere diverso. Quale mi consiglia. Grazie
Se poi il volere di Dio coincide nel creare un ordine sociale basato su classismo, coercizione, inquisizione, repressione, sfruttamento etc. ben venga. Una gara a chi interpreta meglio la volontà di Dio a cui il Signore in persona non mancherà di conferire medaglia d'oro o mitra pontificia.
Biglino?! Era più acuto Agostino, vissuto millenni fa che Biglino 😂 Agostino aveva intuito che le favolette della Bibbia non potevano bastare a sé stesse e le aveva riempite di filosofia platonica, le aveva utilizzate come base di partenza per indagare l'interiorità, il senso della memoria, del tempo, della storia... Biglino invece niente, si ferma alle favolette, le crede vere in senso letterale, piu di quanto faccia la stessa Chiesa Cattolica, e per renderle credibili fa di Dio un alieno, mischiando due mitologie in una
Boh da ateo convinto mi sembra meno pervasa di predicantesimo di tanti altri.. è vero che Agostino è prima di tutto un grande degli ultimi classici tardoantico,prima che un santo connotato che ha valenza solo per chi ha fede
Grazie per il caricamento
ringrazio immensamente DomDav per aver caricato questa bellissima lezione
Grazie, istruttivo, bello e chiaro.
Grazie , l'istruzione serve a questo e a quelli .
La grandezza di Agostino è tale che possiamo considerarlo come l'ultimo dei Classici...
Tolle et lege....grazie.
Stupendo commento..... l Amore nel rigore....
Grande
Mah... adoro il programma e ma queste 3 ore di Agostino mi son sembrate prive di analisi critica e ho sempre sentito un retrogusto di proselitismo. Peccato!
Scusate, magari sbaglio ma l’immagine proposta ritrae Agostino di Canterbury...
Da Ippona
Mi sa di sì
Comunque è Sant'Agostino *da* Ippona, non *di* Ippona: si usa il "da" quando un uomo famoso è identificato con la città dove ha operato, il "di" con quella di nascita. Ad esempio: San Francesco di Assisi (è nato lì) ma Sant'Antonio da Padova (è nato a Lisbona, a Padova ha operato).
Nico mmmmmm e Leonardo Da Vinci ?
@@simonegulli1754 interessante, forse nel caso di Da Vinci la dicitura è diversa perché è diventato quasi un cognome, e non una sorta di epiteto dato da noi ex post?
Oppure perché sottolinea più la provenienza che l'origine di chi si è spostato altrove? (ad es. a me fiorentino non interessa sapere il paesino da cui viene l'inurbato, perché non mi significa niente, non ha valore identificativo tanto da poter dire "di", quanto valore di "provenienza" da)
Oppure il "da" era usato per distingere da "figlio di", che vuole necessariamente il "di":
Leonardo è figlio di Ser Piero, il cui nome completo era Ser Piero d'Antonio di ser Piero di ser Guido da Vinci .
publio eugenio scorca In realtà ho scritto “Leonardo Da Vinci”, ma solo come esempio Massimo, la “parte per il tutto” insomma, ma la lista sarebbe lunga; per esempio Pietro Da Cortona, studiò a Firenze ma operò sempre qui a Roma...
in realtà io ho una teoria molto più semplice: dal momento che all’epoca non esisteva la lingua italiana con tutte le regole e codifiche attuali, si procedeva “ad orecchio” partendo dagli scritti di Dante e Boccaccio e così all’epoca ognuno, benché colto, scriveva e parlava approssimando per assonanza... Di o Da, in effetti fanno consonanza... sull’ambiguità dello scritto in italiano ci sono innumerevoli esempi fino a tutta l’epoca barocca, dove molti grandi si firmavano mutando il proprio nome; ad esempio Claudio Monteverdi che in alcune lettere si firmava Monteverde, in altre Montiverdi ed in altre ancora Montiverde...
@@simonegulli1754 sì, mi sembra la spiegazione più economica e convincente, poi magari nella onomastica dei santi (che è roba da eruditi) varranno le regole esposte dal signor Nicola
Grazie , idem per Sant'Antonio
( Ultimamente ) , ho letto con molto interesse le " Confessioni " di S. Agostino
e quindi?
Grazie per la lezione. L’ho ascoltata con immenso piacere e con profondità d’animo. Voglio comprare il libro 📖 ma ho notato che ci sono più casa editrice che lo fanno specialmente on-line con differenza di prezzo che fanno intendere che il contenuto può essere diverso. Quale mi consiglia. Grazie
Le confessioni? Si possono trovare online su augustinus
Sembra renzi che parla bha speriamo che sant agostino intervenga dandogli la ragione
È vero 😂
2:04:00
2020.1.19 D
I polli in strada,,
Se poi il volere di Dio coincide nel creare un ordine sociale basato su classismo, coercizione, inquisizione, repressione, sfruttamento etc. ben venga. Una gara a chi interpreta meglio la volontà di Dio a cui il Signore in persona non mancherà di conferire medaglia d'oro o mitra pontificia.
Poche idee e ben confuse
BAHHHH.....OIBOHHH....E QUESTO SAREBBE IL GRANDE TEOLOGO.....DOTTORE DELLA CHIESA....????....CONFRONTO A BIGLINO SEMBRA UN POVERACCIO
Biglino?! Era più acuto Agostino, vissuto millenni fa che Biglino 😂 Agostino aveva intuito che le favolette della Bibbia non potevano bastare a sé stesse e le aveva riempite di filosofia platonica, le aveva utilizzate come base di partenza per indagare l'interiorità, il senso della memoria, del tempo, della storia... Biglino invece niente, si ferma alle favolette, le crede vere in senso letterale, piu di quanto faccia la stessa Chiesa Cattolica, e per renderle credibili fa di Dio un alieno, mischiando due mitologie in una
Tutte le canzoni di Vasco Rossi
boh ma che pretata
Boh da ateo convinto mi sembra meno pervasa di predicantesimo di tanti altri.. è vero che Agostino è prima di tutto un grande degli ultimi classici tardoantico,prima che un santo connotato che ha valenza solo per chi ha fede