Pillole di Storia Napoletana: Sergio VII e la la caduta del Ducato di Napoli

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  • Опубліковано 29 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 22

  • @andreacontursi4237
    @andreacontursi4237 5 днів тому +1

    grazie per il contributo. Sono molto interessato alla storia del ducato di Napoli, di cui si sa pochissimo o comunque nessuno ne parla mai. Che lingua si parlava a Napoli in quel periodo? sono rimaste testimonianze archeologiche e monumentale di quell'epoca a Napoli e dintorni?

    • @edizionisavarese6820
      @edizionisavarese6820  2 дні тому

      Probabilmente un volgare meridionale con forti influssi lessicali greci per la lingua parlata e latino e greco per le documentazioni scritte. Per quanto concerne le testimonianze archeologiche non è rimasto quasi nulla del periodo, qualcosa nel cantiere della metropolitana di Piazza Municipio ed in uno scavo abusivo in Piazza Borsa. Famoso anche se ai limiti per la datazione tarda è il Campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta.

  • @fuferito
    @fuferito Рік тому +1

    Interessantissimo racconto su fatti del tutto, da me, sconosciuti.
    Fra questo canale; _La Fara, Humanistic Valley,_ e _Evropa Antiqva_ (e altri), queste uniche prospettive storiche da appassionati di tutta la nostra penisola sono un importantissimo contributo al nostro Sapere comune.

    • @edizionisavarese6820
      @edizionisavarese6820  Рік тому +1

      Grazie dell'apprezzamento, proviamo sempre a fare del nostro meglio per la riscoperta della nostra Storia Patria!

  • @lelouchlamperouge2344
    @lelouchlamperouge2344 Рік тому +1

    Ciao, scusami potresti passarmi le fonti e la bibliografia?

    • @edizionisavarese6820
      @edizionisavarese6820  Рік тому +1

      Skinner, Patricia. Family Power in Southern Italy: The Duchy of Gaeta and its Neighbours, 850-1139. Cambridge University Press: 1995
      Il ducato di Napoli, in Giuseppe Galasso (a cura di), Storia d'Italia, vol. III: Il mezzogiorno dai Bizantini a Federico II, Torino, UTET, 1983
      Alessandro di Telese, Ruggero II re di Sicilia
      John Julius Norwich, I Normanni nel Sud 1016-1130.
      I Bizantini in Italia, Giorgio Ravegnani.
      C'è parecchio anche direttamente sul Dizionario biografico degli italiani

    • @lelouchlamperouge2344
      @lelouchlamperouge2344 Рік тому +1

      @@edizionisavarese6820 grazie mille

    • @edizionisavarese6820
      @edizionisavarese6820  Рік тому +2

      @@lelouchlamperouge2344 è un piacere!

  • @massimomontuori5109
    @massimomontuori5109 Рік тому +1

    Si narra che il palazzo Ducale di Napoli sorgesse nell’attuale zona del ponte di San Severino

  • @giorgiosornicola3879
    @giorgiosornicola3879 Рік тому

    domanda si parlava ancora greco a Napoli?

    • @edizionisavarese6820
      @edizionisavarese6820  Рік тому

      a Napoli si era sviluppata un particolare "pidgin" in cui fino all'anno mille coesistevano nei vari strati della popolazione la conoscenza di lingue diverse, i ceti più alti erano in grado di discorrere in greco e latino mentre gli strati più bassi comunicavano unicamente in una lingua semi-romanza con una forte presenza di parole greche. Nella Campania Longobarda tutto intorno già si parlava un volgare campano a noi oggi perfettamente intellegibile e così in parte doveva essere anche a Napoli.

  • @Mr44Alfonso
    @Mr44Alfonso Рік тому

    Un po' di Luce sull'alto medioevo campano. Mi ero fermato alla battaglia del fiume Sarno( o dei monti Lattari- il Vesuvio non c'entra) dove Narsete ,generale di Giustiniano, batte Teia re dei Goti e successore di re Totila anno 552 dc

  • @giuseppedistaso8241
    @giuseppedistaso8241 13 днів тому

    Aggiungiamo che Rainulfo di Alife era anche Normanno della casata Drengot.

    • @edizionisavarese6820
      @edizionisavarese6820  12 днів тому

      Esattamente, un Drengot Quarrel discendente dei primi normanni arrivati nel Sud Italia ancor prima dell'imposizione dei fratelli Altavilla.

    • @giuseppedistaso8241
      @giuseppedistaso8241 12 днів тому

      @edizionisavarese6820 aggiungiamo che non è vero che Napoli non fu mai conquistata. Pandolfo IV Longobardo di Capua la occupò con il favore dei Bizantini che non vedevano di buon occhio l'indipendenza di Napoli dall'impero bizantino. E fu proprio per questo motivo che Sergio IV il bisnonno di Sergio VI si rivolse ai Normanni di Ariano, che sconfissero Pandolfo e riposero Sergio IV a Napoli. E furono proprio i napoletani a donare i primi territori tra cui Aversa ai Normanni e nominare Rainulfo Drengot I conte di Aversa. Fu l'inizio di una lunga amicizia tra Napoli e i Normanni della casata Drengot. I Drengot rimasero a difendere Napoli dagli odiati Longobardi. Ma poi si allearono anche con i Longobardi contro i bizantini sotto Guaimario IV di Salerno. Ironia della sorte furono proprio i Drengot a chiamare gli Altavilla di Guglielmo braccio di ferro. 1038, l'invasione della Sicilia. Tutto il resto è storia. Gli 8 fratelli Altavilla che in una sorta di staffetta liberarono l'Italia meridionale da bizantini, mussulmani, Longobardi e Germani, ma non dallo stato pontificio che li usò per i propri comodi soprattutto con il Guiscardo. Una guerra che durò 50 anni dal 1040 al 1090 ma di cui nessuno osa parlarne per il semplice fatto che chi beneficiò di tutto fu lo stato pontificio.