Giorgio Gaber - I padri miei I padri tuoi (8 - CD2)

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  • Опубліковано 26 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 5

  • @valentinamascetti2356
    @valentinamascetti2356 11 місяців тому +1

    Incredibile, attuale, educativo. Strpitoso

  • @massimilianogori641
    @massimilianogori641 Рік тому +5

    Sempre più attuale, Gaber é stato un profeta.
    Il fallimento educativo ormai è uno stile di vita

  • @domenicotrabucco5503
    @domenicotrabucco5503 4 роки тому +14

    I padri miei, i padri che c'ho avuto io
    Erano seri e prudenti
    Gli abiti grigi, i modi calmi e misurati
    Persino nei divertimenti.
    Parlavano con le donne di casa
    Con quell'aria da vecchi padroni
    Quel tanto di distacco e di superiorità.
    I padri miei, appassionati di poesia
    Nei loro antichi appartamenti
    Sotto le lampade di vetro a sospensione
    Dietro discreti paraventi
    Parlavano e discutevano
    Come vecchi europei ammuffiti
    Imprigionati dal glicine e dalla stupidità.
    I padri miei, i padri che c'ho avuto io
    In un'Italia un po' strana
    Non han potuto fare a meno di sognare
    L'Africa orientale italiana.
    Nei padri miei c'è un'aria che assomiglia
    Alle foto dei vecchi bersaglieri
    Che mostrano a colori la loro dignità.
    I padri miei non ispiravano allegria
    Chiudevano le porte a tutto
    E per i giovani vivaci, esuberanti
    Non avevano nessun rispetto.
    Punivano, perdonavano
    Come vecchi maestri di scuola
    Suggestionati dal cuore e dalla moralità.
    Ma avevano una certa consistenza
    E davano l'idea di persone
    Persone di un passato che se ne va da sé.
    I padri tuoi, i padri tuoi
    I padri come potrei essere io
    Non sono austeri e riservati
    Si vestono più o meno come voi
    Sono padri colorati.
    I padri tuoi
    Si sentono vicini ai tuoi problemi
    Parlandone così da pari a pari
    Senza fare i signori, senza falsa dignità.
    I padri tuoi
    Di cosa mai li puoi rimproverare
    Non certo di una assurda incomprensione
    Nemmeno di cattiva educazione o di abuso di potere.
    I padri tuoi
    Che sembrano studenti un po' invecchiati
    Non hanno mai creduto nel mito
    Del mestiere del padre e nella loro autorità.
    I padri tuoi...
    In un'immagine sfuocata, un po' allungata
    Viene fuori senza alone di errori...
    Viene fuori, viene fuori, viene fuori
    I padri tuoi
    Son sempre più sensibili e corretti
    Non hanno la mania di intervenire
    Puoi fare tutto quello che ti pare, sono sempre più perfetti.
    I padri tuoi
    Nel ruolo di moderni animatori
    Son tutti diventati libertari
    Collezionano invenzioni, innovazioni, attualità.
    I padri tuoi...
    In un'immagine sfuocata, un po' allungata
    Viene fuori senza alone di errori...
    Viene fuori una figura pulita e inconsueta
    Corredata di nuovissimi umori
    Viene fuori, viene fuori, viene fuori
    I padri tuoi, i padri tuoi
    I padri come potrei essere io
    Come potrei essere io, come potremmo essere noi.
    Spalanchiamo le porte a tutto per il progresso del mondo
    Noi che non siamo certo padri fascisti, padri autoritari
    Liberi e permissivi non rappresentiamo vecchie istituzioni.
    Spalanchiamo le porte a tutto per il risveglio del mondo
    Noi così impegnati, così pieni di rigore
    Allegramente noi compriamo biciclette da cross per i nostri figli.
    Spalanchiamo le porte a tutto per l'esultanza del mondo
    Del solito mondo, del solito...
    Noi che continuiamo a regalare centinaia di palloni
    Biliardini e macchinine giapponesi.
    Spalanchiamo le porte a tutto per lo sviluppo del mondo
    Noi che non facciamo nessuna resistenza
    E che ci stravacchiamo nel benessere e nella mascherata della libertà.
    Spalanchiamo le porte a tutto per il trionfo del mondo
    Del solito mondo, del solito mondo, del solito mondo, del solito...
    In un'immagine sfuocata, un po' allungata
    Viene fuori senza alone di errori...
    Viene fuori una figura pulita quasi bianca, dissanguata
    Una presenza con pochissimo spessore che non lascia la sua traccia
    Una presenza di nessuna consistenza che si squaglia, si sfilaccia
    Viene fuori, viene fuori una figura disossata
    Che a pensarci proprio bene nell'insieme dà l'idea di libertà...
    Viene fuori, viene fuori, viene fuori
    I padri tuoi, i padri tuoi, i padri tuoi, i padri tuoi, i padri tuoi, i padri tuoi.

  • @sdachannel7331
    @sdachannel7331 6 років тому +2

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