Videoreazione (tardiva) ad Alex Britti. Ha mentito!
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- Опубліковано 5 лют 2025
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Ero preso dall'uscita del mio nuovo videocorso funk viagra e ho quindi perso il momento giusto per dire la mia riguardo la famosa intervista che ha fatto sprecare tanto fiato ai chitarristi, beh, meglio tardi che mai, non potevo non dire la mia!
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E finalmente è arrivata la CILIEGINA SULLA TORTA del bravissimo Leo...non finisci mai di stupirmi 👍👍👍😘
Ciao Walter! Grazie ❤
Non mi ha mai convinto la suggestiva descrizione su come "lavori" il MOJO di Britti. Alex ha studiato eccome e si sente. Mantiene talvolta uno stile da chitarrista di strada, ma conosce mooolto bene il modale, le sostituzioni, il linguaggio be bop ed altro ancora. Non venisse a raccontarci che suona superlocrio perché lo sente dentro......
Bravo ALEZ....
voleva dire che tutti iniziamo a sentirci artisti e ci esprimiamo al meglio per sentrci fighi ,,, e poi scatta la MAGIA...❤ROCK'N'ROLL
CASPITA VISTO A CHIARI il
Bluesman ha fatto la sua bella figura da ITALIANO guitarman
,,,,,BRAVO ALEZ ,,,,
❤ROCK'N'ROLL❤
Ottima chiave di lettura!!! Non l' avevo vista da questa prospettiva.Grazie
Il “problema” grosso di fondo è che intorno a quell’intervista si e fantasticato molto e il 90% delle persone che ne parlano neanche l’hanno ascoltata o vista e non sanno come ci si è arrivati lì. Alex non ha mai negato di passare le giornate intere sulla chitarra, lui per canonico intendeva “da conservatorio” o comunque “lezioni c/o un istituto o una scuola”. Quindi come hai specificato giustamente te è stato l’errato uso del termine a creare questo piccolo scompiglio. 👍🏻
bravissimo d'accordo con te al 100%
Discorso condivisibile a pieno, aggiungerei che per me ha anche studiato successivamente, come quasi tutti noi, poi boh, o come compositore si prende meriti che appartengono a coautori e arrangiatori della madonna o mente.
Gira la battuta: per far smettere di suonare un chitarrista basta mettergli uno spartito d’avanti
La sapevo questa barzelletta! Mesà che me la sono pure rivenduta in qualche video :)
@@leonardovitacolonna 🤣
Grande, Leona'!
...e col finale ...hai detto tutto !!!
Simpaticissimo Leonardo!!! 😂😂😂
Finalmente!
ricordo una delle prime volte che sono venuto a lezione da te.
ho suonato un po' e tu mi fai:
"ah, bene. dove hai imparato a fare ste cose?"
e io: "da solo"
e tu: "no"
e io: "come no? su youtube"
e tu: "ah, vedi? non da solo, ma da autodidatta".
quello credo sia stato il momento in cui ho deciso che avrei fatto lezione con te, e però mi sono anche reso conto che c'è un elemento narcisistico inaggirabile (nella musica come un po' in tutte le attività che facciamo): il desiderio di sentirci autori assoluti e unici di ciò che facciamo. ahinoi così non è.
non ho imparato a suonare da solo perché non sono stato io a codificare il sistema musicale in uso, né a inventare la chitarra eccetera.
nella retorica del "ho imparato a orecchio" secondo me c'è questa componente narcisistica in gioco: se ammetto di aver imparato da qualcuno, allora devo per forza di cose ammettere che non sono io l'unico autore della musica, mi tocca ammettere che è in gran parte un'opera collettiva, nella quale io posso agire in maniera assai limitata (con la mia interpretazione, eccetera).
se dico che invece ho imparato tutto a orecchio (cioè sostanzialmente "da solo") allora a quel punto mi sento rinfrancato nel mio narcisismo.
dopodiché britti è fichissimo quindi lasciatelo stare, ha ragione :D
il vero terapeuta mi sa che sei te, o comunque mastichi oltre che di 6 corde, anche di psicocose. Io per ora sono ancora alla ferita narcisistica, faccio blues solo se leggo i lick dei three kings!
@@paolodirindelli2567 mastico le mie psicocose, o psicosi 😀
@@paolodirindelli2567 Simone è un autore geniale ❤ seguilo su tiktok @simnoet
@@leonardovitacolonna non penso di potermi spingere oltre youtube...
Alex Britti nella sua intervista ha detto che non ha studiato la musica in modo canonico e che quindi non conosce lo spartito e non che suona in modo canonico.....e cmq non è proprio così scontato che tutti sappiano suonare ad orecchio, secondo me è una dote innata e quindi dotati di un grande istinto musicale.
Condivido tutto quel che hai detto...Di risposte ad Alex ne ho lette e sentite una marea, soprattutto da docenti di chitarra...Tu hai sintetizzato esattamente il mio pensiero! Un saluto
👏👏👏
Grande Leonardo! Finalmente qualcuno che dice quello che ho sempre pensato senza cercare la polemica,,👍
Avrei potuto dire ancor più brevemente: "Alex, non appropriarti di un percorso che è di tutti". insomma, mi sono sentito un po' geloso... no?
@@leonardovitacolonna concordo pienamente
Ci sta assolutamente, soprattutto perché non sei l'ultimo della classe,e non sei mai banale... grande!!! 💪@@leonardovitacolonna
Finalmente uno del mestiere che dice le cose giuste rischiando di essere impopolare. Bravissimo. Tutti professori, colti e fini studiosi.
bravissimo
Britti , come tutti , si è allenato e si allena sicuramente tutti i giorni per almeno 6 ore a suonare frasi in rapporto a diteggiature di scale e sequenze di accordi che se non te le imsegnano le scopri suonando !
Leggere la musica a prima vista è un' altra cosa ed è indispensabile per fare l' orchestrale o il turnista !
L' approccio è differente , lo strumento è la tua voce che progressivamente inquadra delle frasi e relative "atmosfere" che vengono in testa in funzione della melodia degli accordi che "girano" senza interessarsi di che accordi sono ...questo è suonare ad orecchio ...
Chi ha invece un carattere matematico impara miriadi di nozioni "aritmetiche" che gli indicano che note utilizzare per suonare sui giri di accordi e quali di queste note utilizzare per creare degli "insiemi" originali , un sistema che conferisce più sicurezza e precisione nelle improvvisazioni ...ma automatizza il fraseggio ...
Quindi prima o dopo la matematica e la geometria in ogni caso chiudere gli occhi, attivare il cervello e suonare , questo restituisce la soddisfazione che si sta' "suonando" .... B.M.
P.S. non ho ascoltato il discorso dell' insegnante che probabilmente avrà detto cose analoghe...B.M.
Cavolate. O sei un genio o se non studi finisci a fare sempre le stesse cose. Oltre non vai. Dipende da cosa chiedi alla musica e da cosa vuoi suonare. Prova a suonare jazz, fusion o prog rock avanzato senza studiare
@@consulentecomunicazionestr3072 Non sono cavolate, ha detto la verità. Tutti quelli che suonano e arrivano almeno a un livello tale da suonare su un qualsiasi palco hanno imparato come dice Gianni, poi qualcuno c'ha pure studiato sopra ala teoria imparando a dare un nome e una spiegazione a cose che aveva già imparato a orecchio. Tanto per fare un esempio personale: io (che genio non sono manco un po') ho imparato la misolidia b13 da solo a orecchio, mi ricordo proprio il giorno esatto in cui la trovai a orecchio suonando su un giro con l'interscambio modale. Soltanto anni dopo (quando la scala ormai mi suonava giusta nelle mani) imparai che è il quinto grado della minore melodica. Anche nel jazz, Parker, quel poco che so, l'ho imparato prima copiandolo dai dischi e poi studiando in modo razionale cosa faceva. Io sono una pippa e non faccio testo? Ok, ci sta, ma tutti i miei colleghi musicisti più forti di me hanno imparato così e dicono le stesse cose (e spesso sanno di teoria, sulla carta ma non sul manico, meno di me). Molti (me compreso) ci hanno pure studiato sopra potenziando il tutto e ottenendo un miglioramento, qualcun altro invece ponendo fine al processo di miglioramento del sound.
Alla fine tutti noi che ci campiamo con la musica abbiamo dovuto studiare anche sui libri. Questo è necessario se vuoi lavorare (che è diverso da "suonare", implica conoscenze aggiuntive obbligatorie se non vuoi far perdere tempo ai tuoi colleghi in sala) ed è necessario anche se vuoi insegnare perché purtroppo molti allievi, sopratutto gli adulti, hanno perso la capacità di imparare una cosa copiandola e basta. Molti di questi infatti si devono porre domande e capire il "perché" togliendo tempo prezioso necessario per tirare fuori il sound.
Attenzione! Qui parlo di studio teorico. Lo studio tecnico è ben altra cosa. Quest'ultimo infatti è legato proprio a come suoni. La tecnica è TUTTO. Tecnica non è solo il poco utile sweep ma la tecnica è anche il bending, il vibrato, il modo di fare le ritmiche, la pulizia nell'esecuzione degli accordi, la plettrata...
I geni sono altro. diventano famosi perché hanno qualcosa di nuovo da dire e perché hanno avuto intuizioni che noi miseri mortali non abbiamo mai avuto
Ciao grande. Ma quanto tempo. Saluti da Paolo da Cambridge
Hanvedi chi si rivede! Ma che fine hai fatto su Face?
@@leonardovitacolonna l ho tolto perchè è troppp destrorso. Hai ancora il mio cell?
Grande Leo!! Ottima disamina sull'argomento.
Annamo avanti a bistecche, ma dentro siamo un pezzo di pane! Ciao Leonardo! Si, ero d’accordo su quanto dici già prima di vederti qui. Sul fatto di essere infastiditi dalle affermazioni e richieste dei “non addetti ai lavori”, chitarra elettronica, pianola, ne convengo. Si mi infastidisce quando dopo un blues a una serata vengono a chiederti “la conosci anema e core, o roma nun fà la stupida”. Si , infastidisce, ma credo che fare un sorriso e rispondere “non la conosco mi dispiace”, ti mantiene la considerazione di un pubblico che ti chiede anche di piu perche ti ha apprezzato. Se poi sono stato previdente, anzi, volpe, e me le sono preparate per altri contesti o le conoscevo già, io, ti confesso, gliele suono. Preferisco finire di soddisfare una persona del pubblico facendogli un extra sorprendente, piuttosto che negargli la richiesta. Rimarrò di più nella sua memoria. Grazie di tutto!
Fai benissimo! Grazie per il tuo commento!
ci sono anche quelli che dopo avere studiato chitarra classica per anni decidono di passare al rock o al jazz. Fra le mie conoscenze o visto difficoltà enormi, in particolare a "capire" (nel senso latino della parola, di prendere, possedere) lo swing, nella maggior parte dei casi è uno scoglio enorme, ma quelli che ci riescono (io non ne conosco personalmente) vengono da un altro pianeta (appunto, quello della classica), per fare un nome a caso Matteo Mancuso.
Per la norma ritengo che la strada corretta sia quella che dici tu partire a orecchio e quando percepisci che non sei in grado di andare oltre, studiare. Ma nell'ordine leggere le tablature, studiare l'armonia (quella che tu spieghi benissimo senza che sia necessario saper leggere) e solo alla fine le partiture, nella misura in cui scopri che delle parti che ti interessa leggere non si trovano in altri formati e tirarsele giù scopri che potrebbe essere più faticoso che imparare a leggere: perché se non c'è lo stimolo del bisogno, una cosa faticosa come leggere un chitarrista che sa già suonare a orecchio non la farà mai.
Quello che ha detto Alex Britti è una cosa vera, vecchia e risaputa, almeno per quanto riguarda la generazione dei nati anni 40-50-60 . A parte i figli di buona famiglia che studiavano pianoforte e violino o andavano al conservatorio (molti obbligati dalle famiglie...), la grande maggioranza degli appassionati di musica (mi riferisco al rock and roll, al beat, il rock blues, l'hard rock, fino al progressive) suonava la chitarra, il basso e la batteria SENZA ALCUNO STUDIO TEORICO. ERANO TUTTI (o almeno il 95%) AUTODIDATTI!!. Erano autodidatti gli autori e gli esecutori di quelle musiche (Beatles, Rolling., Who, Hendrix, Deep Purple, Zeppelin etc) ed eravamo autodidatti noi che cercavamo di imitarli. Certo, per autodidatta intendo imitare qualche amico che conosce qualche accordo, farsi insegnare i primi rudimenti dal compagno di scuola che ha iniziato a strimpellare, il vicino di casa, il parente etc..C'erano tante figure che magari sapevano già qualche accordo e le note sulla tastiera e che ce le hanno insegnati!! Certo. Poi qualche star, obbligata dal successo, dalla SIAE e da necessità discografiche, ha imparato un pò di teoria. Noi ex giovani strimpellatori nel 90% dei casi siamo rimasti ignoranti di musica e autodidatti. E 'così!! Poi chi aveva tanto orecchio suonava bene e sembrava avesse studiato chissà quanto!! Chi non aveva orecchio spariva dalla scena. Chi aveva orecchio e talento componeva canzoni e musiche, a volte bellissime; a volte capolavori, SENZA conoscere la musica. Certamente la teoria musicale è importante ma la maggior parte della musica che fischiettiamo durante il giorno o che abbiamo suonato nelle cantine con gli amici è stata composta ed eseguita da gente che non conosceva la musica.
AMEN
Oh, ma nelle caverne ce stavano delle buone bistecche, a quanto pare 🤣, meno male per noi che ce sei uscito, concordo che non ci sia da stupirsi, tenendo conto che i primi bluesman erano in gran parte ciechi, suonavano proprio perché non potevano andare a raccogliere il cotone e senza dubbio non potevano leggere la musica, ma anche quelli non ciechi suonavano nei rari momenti di svago per far divertire o svagarsi loro stessi e mai e poi mai gli passava per la capa di andare a leggere uno spartito.
Vai avanti che sei una furia 🤘
Condivido il tuo pensiero: tra le altre cose, credo che il Blues, più di altri generi ,sia tipicamente istintivo; forse è proprio l'orecchio che ci fa capitare frasi più piacevoli e quindi più eseguibili. Poi arriva, generalmente li studio...o sarebbe meglio: sì amplifica così il bagaglio musicale , salendo di livello!😅
Non è questione di istinto ma di pronuncia (il modo di fare il bending, i vibrati, come plettrare, come premere con il polpastrello... insomma il tocco. E questo lo si impara soltanto suonando a ripetizione ossessiva le cose che si scopiazzano dagli altri. E così accade anche quando si imparano cose più complesse. Poi quando ci arriva lo studio, come dici tu si sale (quasi sempre) di livello.
Io non so leggere un pentagramma o almeno lo leggo a fatica come un bimbetto legge in prima elementare come penso la maggior parte di chi suona la chitarra per diletto.
Ho suonato parecchi anni con un gruppetto blues (veramente eravamo in 6 a volte con il sassofonista in 7)però avevo i miei appunti su fogli a4 sparsi per il palchetto e con una trentina di pezzi in repertorio servivano più che altro per non andare a interferire con le tastiere e l'altra chitarra però diciamo che sono autodidatta.
Poi sono uscito dal giro da tanti anni e ora suono da solo o al limite con mio cugino armonica a bocca.
L'importante è giocare e divertirsi.
Ricordo un'intervista di britti su guitarclub di 25 anni fa dove diceva di aver studiato chitarra flamenco con u maestro
ricordo anch'io questa cosa... Tanti anni fa conobbi un batterista famoso (non dico chi è il batterista ) mi disse che era autodidatta e non aveva mai studiato nulla
Qualche anno dopo però conobbi il suo maestro 😅😅😅
Un amico mi disse "per essere uno che non ha studiato, fra legato ed hammer on, pull off, alternate picking e bending te la cavi discretamente" ai tempi non sapevo di che parlasse, ma ho imparato.
Van halen, Clapton, Page e molti altri erano autodidatti
@@gigiadd2816 e questo lo capisco. Però autodidatta significa imparare studiando da solo. Non provare a suonare e ritrovarsi tra le mani un solo di hendrix dal nulla.
@@antoniobavia6167 significa che certi non avevano soldi. Van halen era un morto di fame immigrato , ne parlava in un' intervista.
Cioè chi ha i soldi può avere maestri e scuole, chi non li ha si arrangia. Hendrix pure era un autodidatta, era un morto di fame al quale il padre regalò una chitarra. Sono i soldi...
@@antoniobavia6167 Van halen suo padre suonava il clarinetto, i fratelli impararono in casa a cantare e suonare
Se sai fare quelle cosa hai studiato pure tu. Studiare non significa mettersi li con i libri ma fare ore e ore di pratica e, evidentemente, tu le hai fatte
Senza studio non scrivi canzoni come "Oggi sono io" oppure " Sono contento". Ha studiato, eccome se ha studiato. Magari non sempre sui libri, ma se gli chiedi di prendere un A75+ sa benissimo di cosa si tratta. Ha fatto un discorso che poteva essere travisato, cosa che hanno fatto in molti.
Si si Britti è un gran furbacchione......... è solo istinto e cuore.
Come sempre, Massimo Moriconi ha detto le cose giuste nel video. Quindi chi non l'ha visto lo vada a vedere. Ed io rilancio. Chi la musica ce l'ha dentro per una musicalità innata può fare il percorso: ho delle cose da dire, prima o poi le mani mi seguiranno... Chi non ha musicalità. deve imparare tante cose e poi pensare: e mo' che cazz dico? Chi copio? A chi mi ispiro?. Grazie a Dio, io da amatore, appartengo alla prima categoria e non avendo studiato un chezz, quando suono., esprimo le mie emozioni e non mi frega se non faccio la misolidia...
ua-cam.com/video/q4Jg7RWqCcg/v-deo.html
ua-cam.com/video/AFpH_4fRzoc/v-deo.html
ua-cam.com/video/kWnwv4_xZHk/v-deo.html
ua-cam.com/video/MzKRZGwG2P4/v-deo.html
ua-cam.com/video/OPTU8T2PezU/v-deo.html
Scusate se ho sbagliato scrivere
CIAO. ALEX ....
Ottimo hai condensato in pochi minuti, tutto quello che pensiamo. Ma, sminuire il talento immenso di Alex Britti sulla chitarra acustica, come ho letto in alcuni commenti, penso sia una bestemmia. Suono chitarra da 42 anni, ho iniziato studiando chitarra classica e poi dopo 3 anni accostandoci lo studio dell'elettrica con un insegnante e, da docente e da formatore musicale alla bella età di 53 anni posso affermare che Alex Britti è uno dei migliori chitarristi acustici in circolazione: nessuno che io abbia ascoltato è riuscito a riproporre un Trekitarre o l'intro di 7000 caffè, come fa lui. Ho sentito gente riproporre quasi tutti i chitarristi acustici, quasi esattamente, compreso Tommy Emmanuel, ma non Britti, questo è il punto.
chi l'ha sminuito? Io no
@@leonardovitacolonnaassolutamente, infatti ho premesso che hai condensato in pochi minuti quello che tutti, o quasi, pensiamo, mi riferivo ad alcuni commenti su Alex Britti..e cmq hai un nuovo iscritto❤
Britti che è un fenomeno, secondo me lha sparata grossa. Insomma, non ha studiato triadi, quadriadi, arpeggi, progressioni, modulazioni, standard...frasi celebri... Il jazz... Tutto così, a istinto, per non inquinare la sua vena naturalmente musicale? Dai... Secondo me è una sbruffonata. Sei stato fin troppo elegante.
Robben Ford non conosce la musica😂😂😂😂😂😂😂🎉
Mah... io quelle cose che elenchi tu le ho studiate e farei a cambio con lui volentieri, pur non piacendomi su tutte le cose che fa (scrittura delle canzoni in primis)
@@leonardovitacolonna boh ragazzi, sarà un mio limite, ad orecchio non tiro giù nemmeno il giro di Do e quindi da capra mi stupisco. Credo che come dici l'equivoco nasca sulla parola studiare.
O sei un genio o a un certo punto, se vuoi andare avanti, devi studiare. A me Britti non piace né come chitarrista (anonimo, ripetitivo, banale, anche se dopo 10mila anni che suona ogni giorno naturalmente una certa pratica lha acquisita), ma soprattutto non lo apprezzo assolutamente come autore e songwriter. Fatta salva la canzone del'esordio, Oggi sono io, un bel pezzo, ben scritto ed eseguito, tutto il resto è fuffa. Canzonette abbastanza trascurabili
Chitarristi come Britti ce ne sono a milioni, si comprano a un tanto al chilo. Io voglio sentir suonare gente CREATIVA E INNOVATIVA. Voglio sentire Jonny Greenwood, Adrian Belew, Robert Fripp, Pat Metheny, Matteo Mancuso. Gente che fa cose che non tutti possono fare, roba interessante sia per la tecnica che per i contenuti. Britti non mi interessa assolutamente, né come chitarrista né tanto meno come autore, poi in questo è veramente pessimo. Tamarro.
Ottimo video.....la pura verità che fa male a qualche professorone di teoria che vive di fumo....ma niente arrosto
Ciao Leonardo, capisco la tua necessità di fare questo tipo di contenuto e per questa volta "ti perdono!" (😄); il prossimo non farlo su Taylor Swift, ti prego! Come hai detto in un video precedente, la musica è un linguaggio. Il bambino impara a parlare per osmosi, poi andrà a scuola...non si capisce che spesso accade la stessa cosa con uno strumento e con la musica. Sempre top, comunque. Buon mare! 💪
Beh, visto come vanno questi video rispetto ai video didattici seri penso proprio che il prossimo video sarà ESATTAMENTE su Taylor Swift. Seguiranno: Thomas Raggi, Johnny Deep, Steven Segal e bye bye didattica seria (almeno fino a quando la gente non inizierà a capire che se vuole rendere questo progetto per me un po' più sostenibile, e quindi con un futuro, potrebbe darmi una mano con un abbonamento nella mia piattaforma di contenuti a pagamento PATREON)
@@leonardovitacolonna 😃 "Aaaah st'amo freschi, allora!" Vorrà dire che mi guarderò anche quelli... la qualità, per chi la sa cogliere, emerge anche quando gli argomenti sono un po' più popolari. Facendo un lavoro a contatto con le persone, intuisco e penso di poter cogliere, un po' la tua "frustrazione" quando non arrivano i risultati sperati a fronte, soprattutto, di un lavoro di spessore come quello che tu regolarmente svolgi. La mia voleva solo essere una battuta...per quanto riguarda il supporto, da tempo sto pensando di iscrivermi a "Patreon". Appena mi sarà possibile lo farò con molto piacere.🙏
@@ValentinoRossi-vi3go Si Valentino, lo so che stavi scherzando, avevo solo colto la palla al balzo per sfogarmi con te :)
Come al solito i giornalisti (quasi tutti purtroppo, se ne salvano pochi) dicono e scrivono un sacco di stupidaggini. Comunque interessante il tuo punto di vista.
Cari guitareros, pongo anche a voi una domanda che faccio spesso a voce: cosa vuol dire “ho imparato a suonare la chitarra” o “so suonare la chitarra… o uno strumento qualsiasi”. Per onestà intellettuale bisognerebbe dire: “sto imparando a suonare…xy” perchè anche il fuoriclasse Matteo Mancuso dice: “ho ancora molto da imparare”. Ergo, giustissimo evidenziare che il 100% dei chitarristi rock, folk, pop, jazz.. ecc sta imparando in maniera autonoma, ad orecchio, ad caxxum, chiamiamolo come si vuole. Tuttavia anche il caro Britti conosce (come del resto quasi tutti noi), come sono composti gli accordi, non solo i banali maggiore, minore o 7a, ma anche diminuite, aumentate, none, 11esime 13… ecc, ecc. questa è a sua volta teoria musicale. Poi se uno sa leggere e scrivere le partiture, allora si che può ritenersi uno scalino sopra tutti noi “analfabeti musicali”. 🤘😂🎸
Da musicista che ha sempre suonato ad orecchio, condivido quasi tutto quel che dici...pero ecco, piccola precisazione sul quando tu definisci "pazzesco"....credo che li ti sbagli, o meglio, se si parla di musicisti classici con anni di studio di conservatorio, il saper leggere a prima vista spartiti con mille note è la normalità, e loro definirebbero "pazzesco" il jazzista che da una mezza melodia ci tira fuori tre minuti di brani improvvisandoci sopra, perche il piu grande limite dei musicisti classici è l improvvisazione( a parte rare eccezioni)....nella musica classica si incomincia a studiare dallo spartito e si svilluppa quella skills come priorità massima,a discapito dell improvvisazione, molti pianisti classici sono dei ROBOT di fronte agli spartiti ma appena dici di improvvisare su un giro di accordi, alcuni vanno in panico....il punto è che chi studia musica classica ha un approccio totalmente diverso da chi studia musica moderna, i primi passano anni su spartiti e teoria prima di passare a sviluppare l orecchio ed e quello il loro difetto penso,, i secondi invece fanno l opposto, dando priorità ad altre skills e mettendo la lettura musicale in secondo piano ed anche qui si sbaglia....perche per comprendere la musica "in todo", la lettura musicale ma ancor di piu scrittura musicale ha un ruolo essenziale siccome è il "linguaggio della musica"....esempio, se tu scrivi 100 volte che Love= amore, il cervello memorizza ben piu velocemente che ripeterlo a voce alta x volte, con la musica uguale...se scrivi in spartito 40 volte una figura ritmica, immaginandola nella testa come suonerebbe....appena prendi lo strumento, gia saprai suonare quella figura. o Comunque è stata imparata all 80% scrivendola.....
Concludendo, io credo che l metodo migliore sarebbe bilanciare le due cose fin dalla giovane età, perche se i musicisti classici sottovalutano l importanza di "suonare ad orecchio" fin da giovani, i moderni per pigrizia o altro trascurano quanto è importante la lettura/scrittura musicale per la comprensione della musica, e "comprendere " ed è una delle forme migliori di apprendimento, una volta compresa, lo studio di essa sara ben piu veloce....
Verissimo quello che dici. Nello stesso modo infatti, un "Leonardo Vitacolonna" classico si sarebbe infastidito nel sentir dire in un intervista "Leggi a prima vista?! È pazzesco!".
Suonare sui dischi è fondamentale. Dopo deve venire lo studio. Quindi ha ragione in parte. In parte. Sennò non sarei qui.
Britti fa sempre le stesse cose. Non ha studiato? Si vede. Il problema casomai è non avere la curiosità, la creatività e l'interesse di voler andare avanti, di voler sperimentare qualcosa di più e di diverso. Niente. Sempre il solito blues, i soliti 4 accordi. Per Britti, studio o non studio, non esistono il jazz, la fusion, il rock avanzato come il prog, etc. La musica è rimasta ferma. No caro Britti. La musica fortunatamente è andata avanti, si è evoluta. Ma tu sei rimasto alle tue 4 solite vecchie cose. Molto grave per uno che si definisce un artista e vive di musica. Questa mentalità potrei tollerarla in uno che suona per hobby, non in un professionista.
Britti non suona i soliti 4 accordi ma si sentono tanto anche un sacco di influenze jazz. Comunque il tuo commento mi stimola una riflessione che mi ero tenuto per me. Nell'intervista dice che "devi sviluppare il tuo sound..." e poi fa una frase blues (fatta benissimo, per carità) in pieno stile delta blues, una frase da museo perfettamente eseguita rispettando i CANONI senza neanche un virgola di sound proprio. Insomma, ci sono altri bluesman che esprimono più personalità secondo me, sia tra i famosi che tra i meno famosi. Sarà che il mio riferimento blues è Mike Landau...
Si ma una cosa va detta in più… mia opinione… Alex britti quando attacca l’acustica con la distorsione e il wah wah… gliela frantumerei in testa (per dire). Come sto delirio virtuosistico carino per gli occhi ma così così per le orecchie (per me inutile… sempre mia opinione) viene fuori tutta quella fuffa che va beh…Gusto zero! Unito a tutto quello che hai detto tu… ma sono sicuro che avresti altro da aggiungere su Alex britti 😉 perché sei uno tosto e che veramente può parlare anche da “accademico”
Bhe se parliamo allora di mancuso possiamo dire che lì c'è orecchio Più studio fino al sanguinamento delle dita e il risultato è sempre migliore
Posso dire che, pur invidiando entrambi, non sono i miei chitarristi preferiti, chi per un motivo, chi per il motivo opposto :) Comunque lui è bravissimo anche se, nonostante la tecnica estrema e irraggiungibile, ha un linguaggio ancora intriso di cliché (eseguiti però a livello stellare).
L ho pensato pure io.....hai centrato un altro punto!!
Suono a orecchio dal '71, e non sono molto migliorato, diciamo che ho avuto tanto tempo per sperimentare, da solo o col gruppo.
Credo che si rimanga affascinati da ciò che non si sa fare; Concordo quindi sull'eccezionalita di chi sa suonare leggendo uno spartito o che ha imparato bene tecniche esecutive complesse
Britti ha dichiarato che sa le due cosette principali per il resto è puro istinto poi la musica gliela scriveranno altri o tramite qualche programma.
Britti è fortissimo a suonare e ancor di più a vendere (guarda cosa ha creato con quella intervista).😂
È un chitarrista alla “vecchia maniera” tutto manico e groove.
A Benedè!! Ti ricordi come abbiamo imparato noi? Durante le assemblee all'Archimede o quando facevamo sega a scuola!
@@leonardovitacolonna certo che mi ricordo, Britti è uno di noi!!!❤️
probabilmente, come dici tu, il giornalista ne sapeva poco di chitarra e ha travisato un po'. E comunque bisogna dire che conoscere la teoria musicale e saper leggere bene uno spartito non è la stessa cosa.
Certo, ma il giornalista probabilmente è uno di quelli che dice "ce l'hai il complessino?" quindi che vuoi che ne sapeva di teoria e lettura! 🤣
Io stimo Alex Britti. L' ho visto in concerto due volte, la prima quando ancora era un perfetto sconosciuto (accompagnava cantanti e muscisti in tour)i. È un chitarrista eccezionale. Ma credo che lo studio, a un cero momento del percorso, sia necessario. Prendo ad esempio quella che per me è la più brava ed emozionante chitarrista di adesso: Lari Basilio. Se non studi a quei livelli non ci arriverai mai (per inciso: io non so leggere la musica).
Lasciamo da parte la lettura e la teoria, che sono un'altra cosa ancora... Il discorso è un modo di suonare più tecnico certamente richiede molte più ore di pratica ma non è detto che serva essere così tecnici. Lari Basilio è veramente brava 😍, ha un timing bellissimo!
Mai piaciuto, zappa come un contadino sulla chitarra, mi piaceva più i primi anni che era la novità nella musica italiana, 7000 caffè, oggi sono io e altre
Ha passato giorni e notti sulla chitarra sicuro
Come se non fosse studio quello...
non si puo suonare a orecchio
la studio formalizza quello che tu suoni
si suona seguendo una scala o un preciso acordo
Ma la tocchi sta chitarra?
in che senso?
io impro jazz
alla stern circa
Infatti prima si studiano le tecniche, scale accordi ecc , poi ci si fa una mezza cultura sull’ armonia dopodiche si va ad orecchio 😂 invece quelli che leggono lo spartito simultaneamente sono pazzeschi !!!
Per una volta non sono d'accordo col tuo punto di vista. :)
Hai sottolineato lo stupore di chi hai intervistato Britti e, se tutto si fosse ridotto a quello stupore, quello che dici sarebbe giusto ed esaustivo. Senonché quell'intervista ha suscitato clamore e tantissime reazioni non per lo stupore di chi intervistava, ma evidentemente dei tanti chitarristi che si sono subito messi a discutere. E tutti questi chitarristi non puoi inserirli nella categoria di chi parla di complessino, pianola e suonare ad orecchio. Se discussione c'è stata (eccome se c'è stata!), è perché le sue affermazioni hanno fatto sobbalzare tanti CHITARRISTI. Molti dei quali ritengono che la teoria e uno studio organizzato siano importanti, mentre molti altri sono per il fai da te e una mezza anarchia.
Quindi la discussione è tuttora apertissima tra chitarristi e Britti, che piaccia o meno, ha dato più argomenti a chi sostiene che lo studio di qualunque genere inibisce la spontaneità.
Non ho messo i chitarristi che hanno fatto critiche nella categoria del "complessino" perché è proprio un altro discorso. Questi hanno fatto polemica riguardo le affermazioni di Britti riguardo l'importanza dello studio. Non hanno quindi dimostrato ignoranza alcuna mentre il giornalista ha dimostrato proprio quella (almeno per quanto riguarda l'argomento in questione)
finalmente una "risposta" seria al "video burlone" di Britti......
Effettivamente mettere su spartito come i grandissimi suonano la chitarra e’ impossibile…
E sia ben chiaro non parlo di note ma di groove, cosa che non troverai mai su un pentagramma.
Abbiamo la fortuna di suonare uno strumento che ha questa particolarità…e non è poco.
Si, lo strumento che sta sopravvivendo di più ai virtual instrument
In vacanza da cosa?
Ma nn siamo tutti come Britti...attitudine,musicalita', nn penso che Bach fosse uno qualunque,e nn potrai suonare ad orecchio la musica complessa.
Britti forse a modo suo ha comunque studiato, si sarà fatto degli schemi suoi Tab,scale etc e non credo che abbia imparato a suonare solo ad orecchio e buttando le dita dove gli pareva.Non mi piace molto come chitarrista, ma è innegabile la sua padronanza dello strumento e per averla, bisogna studiare eccome.
Ma se uno fa musica come può suonare senza orecchio?
Conoscete qualcuno che dipinge al tatto?
L'organo sensoriale necessario per la musica è l'udito, quello per la pittura la vista etc.
Quindi mi spiegate cosa c.....o vuol dire " io non conosco la musica"?
Suonare a orecchio ha un preciso significato. Significa riconoscere gli intervalli (quindi gli accordi) senza esitazione. Si chiama orecchio relativo e ti permette di trascriverti i brani senza utilizzare spartiti. Statisticamente pochi hanno questa dote ed è anche di difficile miglioramento.
Vabbè dai, voleva atteggiarsi a talento naturale, tipo un Hendrix de noialtri...
@@fabriziodigirolamo3241 🤣🤣
ma esiste un chitarrista non presuntuoso ? (firmato: un bassista)
No! Altrimenti faremmo i bassisti! 😁
@@leonardovitacolonna o qualunque altro musicista...insopportabili.
"Chitærrapeuta" sarebbe stato meglio.
deve essere stagionato 24 mesi per non avere lattosio... ahahah
Ah si? Ho detto una corbelleria scientifica? Speriamo che Bressanini non mi abbia sentito!
Un mio ex amico diceva : Non serve studiare teoria, non serve la tecnica, meglio suonare piano (lentamente 🙄) non serve saper leggere le note, guarda Kurt Cobain, è diventato famoso e non sapeva fare queste cose.
La mia risposta è stata : Se vuoi essere famoso come Kurt Cobain, prego, io preferirei essere come Al Di Meola, lo conosci?
È lui : No.
Io: Ecco, ti sei risposto da solo.
Un mio vecchio maestro di solfeggio diceva : Devi avere molte frecce nel tuo arco, solo così potrai fare una buona caccia nella tua vita musicale
Ecco, questa è una frase che può dire, appunto, un maestro di solfeggio. Ognuno ha bisogno delle sue frecce. Se Kurt Cobain avesse studiato l'umanità non avrebbe avuto i Nirvana e idem per Al Di Meola (al contrario). Ti posso dire con 30 anni di esperienza didattica alle spalle, che ho avuto un sacco di allievi ormai adulti che in gioventù avevano SMESSO di suonare perché messi a solfeggiare quando loro volevano ricopiare idoli del rock che neanche sanno dove si trova il DO sul pentagramma. Tolto il jazz (che, come approccio, è una via di mezzo tra la musica moderna e classica) la lettura serve solo ed esclusivamente se si vuole fare l'orchestrale. Un paio di anni fa Braido a una masterclass disse proprio che ebbe difficoltà in televisione a causa di una lettura non al massimo (l'aveva studiata quando già era una bestia soltanto per lavorare). Beh, non penso che Braido sia meno di Al Di Meola...
Ma Alex Britti è un buon chitarrista ma è tutto sto granché? bah io non so, secondo me è più bravo come cantautore. Ma lo studio delle pentatoniche, degli accordi alla Hendrix, non è comunque studio? 😅 poi chiaramente quando compone un accordo che stona lo sente anche un pesce lesso 😅
D'accordo con te, Britti é bravo ma sopravvalutato come chitarrista e soprattutto lui ha avuto successo come cantautore non come chitarrista. Poi se mi chiedi sei io volessi saper suonare come lui ti direi di sì, ma se potessi scegliere non lo sceglierei.
@@alessiograziani6355 bravo chitarrista per carità. È anche una questione di gusti, se ti piace lo stile Steve Ray Vaughan/Hendrix è uno dei migliori però come ho sentito spesso, da qui a dire che è il miglior chitarrista italiano… in Italia abbiamo dei talenti purissimi che se la giocano almeno, sicuramente.
Chitarristi come Britti ce ne sono a milioni, si comprano a un tanto al chilo. Io voglio veder suonare gente CREATIVA E INNOVATIVA. Voglio sentire Jonny Greenwood, Adrian Belew, Robert Fripp, Pat Metheny, Matteo Mancuso. Gente che fa cose che non tutti possono fare, roba interessante sia per la tecnica che per i contenuti. Britti non mi interessa assolutamente, né come chitarrista né tanto meno come autore, poi in questo è veramente pessimo. Tamarro.
@@consulentecomunicazionestr3072è @@consulentecomunicazionestr3072e ma ad esempio io Mancuso non lo riesco ad ascoltare riconoscendone le abilità . De Gustibus@@consulentecomunicazionestr3072
Sono stato ad un concerto di Alex Britti, fidati che è veramente bravo, in un paio d'ore mi ha asfaltato la faccia
Ricordiamo che Britti è stato in gioventù turnista per Irene Grandi.
Diciamo che al netto della bravura di Britti preferisco di gran lunga un Luca Colombo che legge a prima vista, cambia tonalità al volo e sa suonare in qualsiasi contesto.
Al di là di Britti, i più grandi artisti di sempre (nel pop-rock-blues) nella maggior parte dei casi non sanno leggere né cambiare tonalità. I loro turnisti si. Io preferirei tutta la vita essere l'artista famoso non il suo turnista :)
Bisogna studia, se no se mpara un caxxo 😂😂😂😂
Dipende che si intende per "studiare". Se con la parola "studio" si intende fare pratica è ovvio. Se invece ti riferisci alla teoria non sono più così d'accordo... Le cose bisogna saperle fare. Dargli anche un nome serve per accelerare i tempi di lavoro con gli altri :)
@@leonardovitacolonnasi, ma se non sei dotato puoi studiare quanto vuoi, la musica è arte, musicalità, e se l’ arte non ce l’hai o ne hai poca non vai da nessuna parte, aivoglia a studiare. Poi ti viene fuori uno che ha studiato magari solo le scale pentatoniche ma suona da dio, come certi famosi, e allora come la mettiamo?
@@giankogianki4168 Mesà che non ti sei accorto di aver detto quello che ho detto io ma con altre parole :)
@@leonardovitacolonna studiare vuol dire teoria e pratica. Un looper e suonare sopra, o Guitar pro roba così. Ma c'è tanta roba ormai, io da ragazzo accordavo lo chitarra col diapason vicino al pick-up perché gli accordatori costavano.
Quelli "coi sordi" andavano dal maestro e e roba simile, era una cosa da borghesi diciamo.
Adesso è più a portata di tutti, le chitarre costano meno di una volta e ci sono tanti video, programmi e menate per imparare. Insegnanti come Leonardo esperti.
Na volta era pieno di fregature , il 1 fesso x 2 balle voleva 20-30 Mila all' ora.
L' informatica e la Cina hanno cambiato tutto 😂😂😂😂
Adesso per esempio un accordatore c'è anche x smartphone come app. Ed è gratis, pure cromatico.
Ecc ... ecc ... un ponte tipo Fender su bangood lo vendono a 10€. Si trovano manici e pezzi vari nuovi a poco. Una volta ti spennavano. E se vedevano che eri un povero cristo ti rubavano proprio. Ha portato grandi benefici anche alla musica internet e la Cina e la tecnologia. Una scheda audio si trova a 70-100€ e fa cose stratosferiche, da studio di registrazione.
concordo, anche perche' elevare sto' britti a grande chitarrista e' una buffonata