Premessa l'ammirazione e la riverenza per il CONSIGLIERE e l'Avv. essa( non si tratta di captatio benevolentiae ma di sincera stima) vorrei riflettere su un punto più volte analizzato : la non indispensabilita' di conoscere la sentenza risolutiva della problematica sottesa alla traccia. Come dice il consigliere, spesso si tratta di pronuncia "che si perde negli annali", ed è quasi fantasioso pensare di poterla ricordare in sede concorsuale. Il punto che mi lascia perplesso è che, tante volte, nonostante una ottima preparazione e una dimestichezza con l 'uso del codice, provare ad usare logica e ragionamento per venir fuori da una problematica che non si conosce può portare dal lato opposto. Il crudo dato normativo, seppur ben interpolato , non può essere forzato più di tanto se non si conosce la pronuncia in merito. Basti pensare alle tracce di civile e di penale dell 'ultimo concorso dove analizzare la norma, senza conoscere la specifica problematica, difficilmente ti conduceva a configurare le fattispecie poi richieste. Certo, non è fondamentale "beccare la soluzione", ma per garantire il parametro dell' esaustività e pertinenza, è necessario dare il giusto spazio ad istituti cui potrebbe essere dedicato uno spazio non congruo, laddove non fosse correttamente individuata la norma risolutiva.
Spiegato in questo modo capirebbe anche mio nipote...è un grande
Premessa l'ammirazione e la riverenza per il CONSIGLIERE e l'Avv. essa( non si tratta di captatio benevolentiae ma di sincera stima) vorrei riflettere su un punto più volte analizzato : la non indispensabilita' di conoscere la sentenza risolutiva della problematica sottesa alla traccia.
Come dice il consigliere, spesso si tratta di pronuncia "che si perde negli annali", ed è quasi fantasioso pensare di poterla ricordare in sede concorsuale.
Il punto che mi lascia perplesso è che, tante volte, nonostante una ottima preparazione e una dimestichezza con l 'uso del codice, provare ad usare logica e ragionamento per venir fuori da una problematica che non si conosce può portare dal lato opposto.
Il crudo dato normativo, seppur ben interpolato , non può essere forzato più di tanto se non si conosce la pronuncia in merito.
Basti pensare alle tracce di civile e di penale dell 'ultimo concorso dove analizzare la norma, senza conoscere la specifica problematica, difficilmente ti conduceva a configurare le fattispecie poi richieste.
Certo, non è fondamentale "beccare la soluzione", ma per garantire il parametro dell' esaustività e pertinenza, è necessario dare il giusto spazio ad istituti cui potrebbe essere dedicato uno spazio non congruo, laddove non fosse correttamente individuata la norma risolutiva.
Hai ragione. È un problema che mi sto ponendo anche io.
Hai poi risolto questo problema sul rapporto tra sentenze e ragionamento in qualche modo?