S'Arena Scoada tra le spiaggie più belle del Sinis

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  • Опубліковано 15 вер 2024
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    In provincia di Oristano, nel promontorio che rappresenta il confine settentrionale della penisola del Sinis, c’è uno splendido tratto di costa: sabbia bianca, frammenti di quarzo e scogli levigati che si affacciano sul mare verde-azzurro Poco a sud di Capo Mannu, estrema punta settentrionale dell’area marina della penisola del Sinis, un luogo dalla stupefacente concentrazione di bellezze costiere che alterna calette a tratti di roccia calcarea, sorge una lunga spiaggia dall’aspetto oceanico-tropicale. È s’Arena Scoada, che si estende da Punta s’Incodina, vicino alle falesie di su Tingiosu, sino a Putzu Idu, da cui è separata da una piccola scogliera. La spiaggia, che rientra nel territorio di San Vero Milis, da cui dista meno di venti chilometri, mentre Oristano è lontana 25, in origine era s’aena scoada, ossia l’asina senza coda. Poi il nome si è trasformato in ‘sabbia senza coda’, sabbia che è dorata e molto fine, alternata a piccolissimi frammenti di quarzo multicolore, pietre e scogli levigati. Una particolarità caratterizzante sono le rocce calcaree miste ad argilla, usate per le sabbiature. L’acqua è limpidissima, di colore verde-azzurro, il fondale sabbioso digrada dolcemente. Da qui ammirerai panorami che si aprono verso l’isola di Mal di Ventre. L’arenile è molto frequentato da appassionati di kite e windsurf e mette a disposizione ampio parcheggio e bar.
    Alle spalle si trova un piccolo centro turistico, mentre sul lato nord ammirerai un suggestivo arco scavato nella roccia: s’Architteddu. Oltre, ci sono la spiaggia di Putzu Idu e le altre perle di Capo Mannu, immenso promontorio che è quasi un’isola, dato che è collegato alla terraferma da strisce di terra e dallo stagno Salina Manna. Incontrerai nell’ordine Mandriola, le cale sa Figu e dei Tedeschi, sa Mesa Longa, su Pallosu e, superato il promontorio, sa Rocca Tunda e le calette di Scal’e Sali. A sud invece, al confine con Riola Sardo, la costa rocciosa si solleva rispetto alla battigia quasi a preannunciare lo spettacolo imponente della falesia di su Tingiosu. Dall’erosione del calcare si sono generate piccole incantevoli calette.

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