Pensione Integrativa per i Millennials
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- Опубліковано 9 жов 2023
- PENSIomiAMOCI - Parte 1
In questa intervista parliamo di Pensioni e Millennials con Matteo Chierchia, Consulente Patrimoniale.
Il sistema pensionistico nel nostro Paese è cambiato negli ultimi decenni.
Da un sistema retributivo, nel quale la pensione dipende dall’anzianità contributiva e dalle retribuzioni, in particolare quelle percepite nell’ultimo periodo della vita lavorativa, tendenzialmente più favorevoli, si è infatti passati al sistema contributivo, nel quale l’importo della pensione è determinato essenzialmente dall’ammontare dei contributi versati nell’arco dell’intera vita lavorativa.
Va da sé concludere che rispetto al passato, la pensione obbligatoria risulta meno generosa, soprattutto se i contributi versati sono di importo basso o si lavora in modo non continuativo.
Così il futuro delle nuove pensioni, in rapporto all’ultima retribuzione percepita (tasso di sostituzione), saranno più basse rispetto a quelle degli attuali pensionati e la futura pensione di giovani e meno giovani sarà sensibilmente inferiore a quella percepita dai nostri genitori e dai nostri nonni … Da qui l’esigenza di affiancare alla previdenza obbligatoria quella complementare, privata e su base volontaria.
I lavoratori e le lavoratrici più giovani sono da una parte, coloro che più saranno esposti in futuro al rischio di pensioni ridotte e dall’altra sono le persone per le quali il tempismo è un fattore cruciale, rispondendo per tempo alla necessità di assicurarsi un futuro sereno, con l’opportunità di iniziare subito a risparmiare.
Ma i Millennials, la generazione nata tra il 1981 e il 1996, sembrano avere la convinzione che riferirsi alla pensione sia qualcosa di astratto e di irraggiungibile. Eppure, per garantirsi un tenore di vita adeguato, è opportuno pensare ad una pensione integrativa, e iniziare per tempo a risparmiare e investire bene il proprio denaro, ad esempio, attraverso un piano di accumulo.
Sebbene l’idea di iniziare sin da giovani a risparmiare per un “futuro così distante” possa sembrare una grossa rinuncia ai piaceri correnti, è necessario tenere presente di un grande vantaggio che si ha a disposizione: IL TEMPO! prima si inizia, minore sarà l’importo da dover mettere da parte.
Mettere da parte regolarmente una piccola somma di denaro durante la vita lavorativa è un’opportunità di risparmio.
Se un giovane inizia a risparmiare per la pensione a 20 anni, dovrà investire meno di €100 al mese. Tuttavia, se inizia già 10 anni dopo, a 30 anni, necessita di una somma ben maggiore (all’incirca €170).
Aumentando via via l’età in cui si inizia a risparmiare per la propria pensione, si nota come anche l’importo da dover investire per poter ottenere lo stesso risultato, cresce sempre più.
Tuttavia, sono proprio i più giovani a percepire la pensione come un qualcosa di distante e lontano, ritardando così il momento dell’adesione, perché quando si parla di previdenza complementare si registra una scarsa consapevolezza: in tanti ancora non conoscono questo pilastro del sistema pensionistico italiano e spesso ci si scontra con una mancanza di fiducia, se non con una vera e propria diffidenza, nei confronti del sistema previdenziale e degli strumenti a disposizione di lavoratori e cittadini.
Ecco quindi evidenziato un primo grande problema della nuova generazione: ignorare, sia nel senso di non esserne consapevoli, sia nell’accezione di posporre e rimandare al futuro, il discorso pensione.
Forse parlare di pensione quando si è giovani sembra affrettato eppure è un investimento per il domani e un beneficio fiscale per il presente.
La certezza di aver già provveduto al futuro offrirà indubbiamente maggiori opportunità di godersi il presente.
Per maggiori informazioni
www.matteochierchia.it
Ulteriori notizie, grazie possibile averle. Grazie buon lavoro.
certamente, ci mandi i suoi riferimenti a info@aziendapiu.eu, la faremo contattare direttamente da Matteo