Wesa su Yotobi, Gioventù Ribelle e conflitto d'interessi

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  • Опубліковано 18 вер 2024
  • Commentiamo l'ultimo video di Yotobi sul videogioco Gioventù Ribelle e parliamo di conflitto d'interessi nei videogiochi e nella televisione.
    Questo segmento è tratto dalla diretta di lunedì 9 settembre. La replica integrale della diretta di due ore, con la chat originale salvata e senza pubblicità, è in anteprima per gli abbonati di WesaChannel. La potete trovare qui: ua-cam.com/users/li...
    Nei prossimi giorni verrà pubblicata per tutti (ma senza la chat).
    EDIT: Ecco la puntata pubblica per tutti • Lo scandalo Sangiulian...
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КОМЕНТАРІ • 164

  • @WesaChannel
    @WesaChannel  7 днів тому +5

    La replica integrale della diretta di due ore, con la chat originale salvata e senza pubblicità, è in anteprima per gli abbonati di WesaChannel. La potete trovare qui: ua-cam.com/users/livepwCU6QSzwbA?feature=share
    Nei prossimi giorni verrà pubblicata per tutti (ma senza la chat).

  • @Falconero1987
    @Falconero1987 6 днів тому +45

    Ripensare al nostro primo confronto mi fa sempre sorridere - in senso buono - perché all'epoca ero genuinamente convinto di una posizione che, anche grazie a te, sono arrivato a rivalutare fino al punto di volerla cambiare in maniera radicale. Oggi come oggi se mi guardo indietro mi chiedo come abbia fatto a non comprendere prima certi aspetti di un settore - e dei rapporti che lo regolano - che si sono fatti via via più chiari con il passare dei mesi, portandomi forse alla più preziosa delle conclusioni: ritenere inevitabile il conflitto d'interessi, a prescindere dal settore in cui si opera, implica l'esserne "vittima" - consapevolmente o meno. Magari a volte non si è pronti ad ammetterlo, non si ha la forza o il desiderio di farlo, o più semplicemente non conviene farlo ma... la sostanza non cambia. E mentire a se stessi, come tendevo a fare io nella mia incapacità, all'epoca, di prendere reale coscienza di certe dinamiche, non fa altro che rafforzare la percezione che sia effettivamente qualcosa di inevitabile tanto negli addetti ai lavori quanto - purtroppo, drammaticamente - nel pubblico che poi fruisce di certi contenuti, avviando una spirale distruttiva da cui diventerà sempre più difficile uscire. E per quanto sia stato difficile, soprattutto emotivamente, sono felice che il mio percorso abbia dimostrato che, quantomeno, è possibile sopravvivere a questa transizione. Ti/vi mando un abbraccio e vi faccio un grosso in bocca al lupo per tutto, per quanto solitamente silente vi ascolto sempre con grande piacere.

  • @AxsorXI
    @AxsorXI 7 днів тому +37

    Karim ha pubblicato questo video nello stesso giorno in cui si è dimesso Sangiuliano. Incredibile!

  • @mr_rip
    @mr_rip 7 днів тому +135

    Sono d'accordo con te sul conflitto d'interessi al 99%, però io ne faccio sempre una questione quantitativa: sul serio se uno ti invia una copia di un gioco (se non te lo paghi da solo, insomma) ti manda in conflitto d'interessi? Per 50 Euro? Secondo me uno spettatore che mi reputa condizionato dal fatto che ho ricevuto un regalo da 50 Euro mi sta insultando. Io con 50 euro non ci pago neanche l'affitto della villa a Johannesburg delle Barbie!

    • @giacomocastellini5007
      @giacomocastellini5007 7 днів тому +47

      Magari la prima volta sono 50 euro, me se ti dimostri utile alla causa la volta successiva può arrivare un finanziamento più sostanzioso. È un conflitto in divenire

    • @FingolfinEladar
      @FingolfinEladar 7 днів тому +7

      Be', raramente è così: il singolo gioco è 50 (diciamo pure 70-80) euro, ma se te lo manda Sony (per esempio) è solo uno dei tanti giochi che hai ricevuto e che potrai ricevere (in anteprima, magari). Poi il conflitto d'interessi non credo dipenda da quanto denaro c'è in ballo, al massimo potrò essere più portato a crederti quando dici "la mia opinione non è condizionata", ma la sicurezza al 100% non l'avrò mai comunque

    • @mr_rip
      @mr_rip 7 днів тому +22

      @@giacomocastellini5007 good point, in realtà credo sia anche una questione di status. Se getti m3rda e diventi famoso per quello a un certo punto non ti invitano più agi eventi etc

    • @kaiser3283
      @kaiser3283 7 днів тому +21

      il problema però non è tanto sui 50 euro del gioco, ma anche sul fatto che spesso ti viene mandato in anticipo e questo è un enorme vantaggio sulla concorrenza di influencer. Anzi, è più corretto dire che è una cosa quasi irrinunciabile se vuoi essere tu stesso concorrenza visto che tutti ne usufruiscono. Chi vuole recensire il gioco una settimana più tardi di tutti gli altri?

    • @kenorax
      @kenorax 7 днів тому

      per evitare il conflitto d'interesse basta essere un gigachad, fattuale

  • @BlackSwan_ita
    @BlackSwan_ita 7 днів тому +20

    E niente...amo sempre più questo canale

    • @spaperatoreassassino4994
      @spaperatoreassassino4994 7 днів тому +12

      occhio che in questo quartiere le manifestazioni d'affetto parasociali per il vez hanno la pena capitale

    • @BlackSwan_ita
      @BlackSwan_ita 7 днів тому +2

      @@spaperatoreassassino4994 ops😿

  • @coliter
    @coliter 7 днів тому +2

    Sono molto d'accordo, non apprezzo particolarmente yotobi, ma questo suo ultimo video mi ha davvero sorpreso, e in positivo. Mi é piaciuto molto, sembrava più una puntata di report che un video a tema videoludico. Davvero ben fatto.
    Sullo schifo della "politica" italiana, purtroppo, non si puó dire più nulla che non sia già stato infinite volte detto.
    Manca solo il prenderne atto.

  • @ZeroDxyt
    @ZeroDxyt 7 днів тому +15

    L'etichetta "CEO con problemi di connessione" mi fa ridere più del dovuto

  • @jormungandr2316
    @jormungandr2316 7 днів тому +21

    Io ricordo che il conflitto di interesse l'ho notato per la prima volta quando qdss facendo recensioni sui videogiochi si trovavano tutto d'un tratto ad essere esclusi da Sony e altre compagnie per essere partecipi di eventi, tutto perché mancavano di aver dato una recensione positiva, cydonia per anni non è stato accettato ad provare i giochi di Pokémon perche non ne parlava in maniera idonea, quindi lui ci partecipava come giornalista a spese sue ... Questi problemi dei conflitti di interesse li ho percepiti da sempre in tutta UA-cam Italia, non capisco perché ora la gente debba difendere callel a spada tratta ... A giusto perché giustamente oggi i fan per il meccanico dei social devono idolatrare un personaggio sui social invece di vivere il suo contenuto semplicemente

    • @ElioDeAngelis-76-
      @ElioDeAngelis-76- 7 днів тому +2

      il caso qdss fu proprio assurdo perchè era palese che il tizio della sony si fermò al solo titolo senza aver visto il video

    • @pippo9830
      @pippo9830 7 днів тому +5

      E paradossalmente qdss ne ricavò un beneficio di immagine. Si sono fatti terra bruciata tra le case di sviluppo di videogiochi e, anche se involontariamente, sono usciti da quel meccanismo di recensioni in anteprima (o almeno credo: non so come siano messi ora).
      Mentre Cydonia ha fatto il processo inverso ed è entrato nel circolo dei recensori con beneficio di anteprima, press kit e eventi. Poi lui ha sempre navigato sull'ambiguità dell'essere sincero sui difetti dei giochi pokemon, ma allo stesso tempo cavalcando il brand e l'hype intorno alle uscite e al merchindise pokemon

    • @ElioDeAngelis-76-
      @ElioDeAngelis-76- 7 днів тому +1

      @@pippo9830 sono messi come li avevi lasciati

  • @MatteoCarbone_83
    @MatteoCarbone_83 7 днів тому +10

    Io non avevo mai visto un video di Yotobi, in realtà non conoscevo neanche il canale.
    L’ho trovata un’inchiesta, se così si può definire, davvero ben fatta ed estremamente ben narrata.
    La storia non mi sorprende, conoscendo molto bene come funziona il mondo dei finanziamenti pubblici nel cinema, non mi meraviglia per nulla che funzioni così anche in altri ambiti.
    I Film della sorella Elkan, Ginevra, li avete mai visto? No perché non sono mai usciti al cinema nonostante milioni di euro all’anno che riceve.

    • @giuseppecaligiuri
      @giuseppecaligiuri 7 днів тому +2

      Il tuo cognome è Carbone...sei parente suo?

    • @mrsnezbit2219
      @mrsnezbit2219 6 днів тому +1

      Come facevi a non conoscere Yotobi? :(

  • @nabbodenabbis
    @nabbodenabbis 7 днів тому +7

    Secondo me però è molto dipendente dal creator e da come ha strutturato il suo lavoro, un sabaku che riceve una copia in anteprima ma che avverte l'azienda che evidenzierà tutti i difetti che trova nel titolo, e poi effettivamente evidenzia tutti i difetti, è teoricamente in conflitto d'interessi ma "se ne sbatte" anche i player inside, non trovo quasi mai differenza tra una recensione di un gioco ricevuto in anteprima e uno che non è stato ricevuto in anteprima. È chiaro che per come si definisce "conflitto d'interessi" tutti loro lo siano, ma ci sono dei creator( o critici) di cui ormai ti fidi perchè il loro modus operandi è sempre stato encomiabile e la comunicazione trasparente. Non metterei mai in dubbio una recensione di sabaku, dei player inside, di frusciante, o di mr marra solo perchè gli hanno regalato la copia/invitato all'anteprima

    • @Mistupishi
      @Mistupishi 6 днів тому +1

      Sul fatto di "non mettere mai in dubbio" ho qualche perplessità... mi sa tanto di principio di autorità.
      Io preferisco sempre riservarmi la possibilità di valutare caso per caso.

  • @dissmob7648
    @dissmob7648 7 днів тому +2

    Avendo frequentato per un pochino gli ambienti della critica cinematografica, mi sembra doveroso dire che si tratta di una situazione molto differente rispetto a quella della critica videoludica. Non ho mai letto nessuno, nemmeno su siti anglosassoni, lamentarsi del conflitto d'interesse relativo alle anteprime cinematografiche, anche perché non è possibile nascondere quando un film è stato visionato durante un festival. Se esistesse anche solo l'ombra di un conflitto d'interesse non solamente teorico ma tangibile, allora registi radicali e oltranzisti come Lav Diaz non parteciperebbero ai festival cinematografici.
    Le anteprime mondiali dei grossi film avvengono all'interno dei festival cinematografici, che hanno degli sponsor, tra cui possono figurare le case di produzione dei film. In questo senso si può dire che esiste un conflitto d'interesse ma, se parliamo dei critici che partecipano al festival, allora si tratta di un conflitto talmente piccolo da essere realmente trascurabile e non diverso dal possibile interesse che chiunque, in anteprima o in differita, può avere nello scrivere una recensione positiva per qualsiasi prodotto, per qualsiasi motivo.
    Il critico cinematografico ottiene un accredito gratuitamente oppure a prezzo scontato rispetto al prezzo per il pubblico e per l'industria. All'interno del festival egli guarda film prodotti da una grande varietà di case di produzione. Egli è la puttana di tutti o di nessuno ma ecco il punto fondamentale: non si è mai sentito di un critico cui è stato negato l'accredito per una recensione negativa. Mentre il giornalista videoludico riceve la copia omaggio del gioco da una software house, o da chi per lei, il critico riceve l'accredito dagli organizzatori del festival. Le richieste di accredito da parte di critici web vengono varate in base a quante visualizzazioni/click/altro si fanno. Che io sappia, non esiste altro criterio di scelta.
    Dicevo, possiamo dire che esiste un conflitto d'interesse, ma è puramente teorico. Il rapporto tra critico e casa di produzione cinematografica è indiretto, mediato dal festival. Per esperienza personale, posso dire che non esiste alcuna differenza apprezzabile tra una recensione festivaliera e una fatta a freddo, al di là del fatto che il critico che arriva in ritardo avrà già letto le recensioni scritte da altri e quindi potrà scegliere come posizionarsi rispetto all'opinione più condivisa (ma questo, in realtà, rende più interessanti le recensioni sincere, a caldo, dei festival). Non vedo alcun merito nel rifiutare le anteprime, perlomeno quelle che conosco io, cioè dei festival. È certamente vero che la critica pre-uscita, che sia essa positiva o negativa, rientra nella pubblicità del prodotto ma mi risulta che questo sia vero anche per la critica che si scrive mentre il film è nelle sale. È vero anche per quella che arriva ancora dopo, seppure in misura minore.

  • @matteoa.7617
    @matteoa.7617 7 днів тому

    Concordo con voi sul fatto che in Italia esista una forte componente culturale che tende a giustificare il conflitto d'interesse, o quantomeno a sminuirne la rilevanza. Non saprei dire se ciò dipenda più dalla relativa giovane età di alcuni ambiti considerati (quello videoludico, ad esempio), o dal fatto che in altri rimaniamo a confrontarci all'interno dei confini nazionali.
    L'ambito scientifico in questo, per sua natura votato al confronto internazionale, mi sembra abbia attraversato questa stessa fase alcuni decenni fa. Parlando per esperienza personale, attualmente nelle presentazioni ai congressi scientifici la dichiarazione sui conflitti d'interesse è sempre la seconda slide dopo quella con argomento e relatore.
    Essere in conflitto d'interesse, come avete giustamente spiegato, non coincide per forza con una maggiore o minore qualità del lavoro. Ma la sua esistenza è un fatto, e come tale è giusto che sia noto agli ascoltatori, così che possano valutare con più consapevolezza ciò che segue.

  • @pollopolleria2194
    @pollopolleria2194 7 днів тому +5

    Sono adirato perché mia mamma mi ha preparato i bastoncini per pranzo: ma io dico posso mai nutrirmi di cibo scadente del genere alla mia età? Sono furibondo come non mai.
    Per fortuna ci sono Wesa ed Eugenio con i loro cotenuti che mi tirano su il morale.

  • @barbass9782
    @barbass9782 7 днів тому +8

    Andrea galeazzi...

  • @KarotaKid
    @KarotaKid 7 днів тому +4

    Non vedevo l’ora di sentir parlare Wesa di conflitto d’interessi, non era mai capitato!

  • @pierluigi3254
    @pierluigi3254 7 днів тому +1

    La cosa giusta è che come avete detto, gli influencer sono visti come amiconi e gente di cui fidarsi. Se io seguo un "creatore di contenuti", magari da anni, è ovvio che io e lui siamo in sintonia, se no non lo seguirei. Quindi la gente anche se al tipo in questione lo invitano al gala super mega esclusivo del lancio di un videogame o un film comunque si fiderà delle parole del suo creator di fiducia. Questo è l'inghippo, anche perché poi tutti dicono si, mi ha invitato, ma darò il mio vero parere senza mezzi fini, e la gente lo crede

    • @marco42863
      @marco42863 6 днів тому +3

      Hai centrato uno degli aspetti più importanti del legame che l'influencer riesce a creare. con il tempo, con i suoi polli.

  • @emilianoantoniopanciera4979
    @emilianoantoniopanciera4979 7 днів тому +4

    Oddio, Caleel critica all'acqua di rose. Io non sapevo dei "regali" di Prime che riceveva, ma i salti mortali che faceva per difendere Rings of Power mi insospettirono, mi informai e scoprii tutto.

    • @eredgorgoroth
      @eredgorgoroth 4 дні тому

      eh ma la tutela del consumatore consiste appunto nel tutelare anche il consumatore più scemotto, non tanto quello intelligente che potrebbe anche tutelarsi da solo

    • @IRequiemI
      @IRequiemI 3 дні тому

      Vabbeh Caleel è dai tempi di GoT che si è dimostrato poco serio.

  • @Ceciucs
    @Ceciucs 7 днів тому +2

    Sono totalmente d’accordo, penso però che il discorso sulla partecipazione alla pubblicità avendo una copia in anteprima sia un po’ esagerato. Le “recensioni” di quel tipo sono quelle indubbiamente piú utili in ottica di guida all’acquisto, è innegabile che se un prodotto ci interessa è rischioso recuperarlo a postumi causa spoiler e discorsi vari. E soprattutto ci sono delle eccezioni, Sabaku su tutti se ne occupa ma con una profondità tale che il first look non può che essere oggettivo.

    • @alessandrotto6437
      @alessandrotto6437 7 днів тому +2

      Se sei il mezzo usato per vendere di più sei comunque un testimonial, profonde , profondissime, severe o severissime che siano.
      Ps penso che la parola "oggettivo" sia bannabile su questo canale

  • @masterorso8100
    @masterorso8100 7 днів тому +3

    L'unica obiezione che mi sento di fare è che avere una recensione all'uscita del prodotto spesso aiuta a decidere se prendere o meno il prodotto. Ovviamente sarebbe più saggio aspettare l'uscita di recensioni da parte di chi il gioco non l'ha avuto in anteprima e anche tutta la cultura del day one e del preorder secondo me andrebbe evitata ma anche per rientrare nella community e nel discutere assieme delle ultime uscite ci si rifà alle recensioni di chi ha ottenuto il gioco in anticipo (e quindi potrebbe avere un conflitto di interessi) per decidere se prendere o meno un gioco

    • @_dev_null
      @_dev_null 7 днів тому

      Posto che definire "recensione" un elenco sommario delle caratteristiche di un videogioco mi fa sempre un po' specie, e posto che la "recensione" media è tutt'al più percepita come una conferma delle proprie aspettative, quella di fornire il codice in anticipo da parte di un'azienda è banalmente una pratica pubblicitaria. Basta chiamarla col suo nome.
      Aiuta anche l'indeciso a decidere? Chi lo nega, sta di fatto che all'azienda interessa solo che si parli del prodotto, possibilmente prima dell'uscita.

  • @eredgorgoroth
    @eredgorgoroth 4 дні тому +1

    ieri anche nannitwitch si è espresso sul discorso conflitto d' interessi probabilmente ispirato da wesa, consiglio di recuperare

  • @shizennokoibito2888
    @shizennokoibito2888 7 днів тому +1

    Sogno un mondo in cui i videogiocatori smettano di preordinare.
    Magari non ci sarebbe tutta questa fretta di far uscire il gioco nella data prefissata con il rischio di farlo uscire con vari problemi tecnici, o reinvii su reinvii che inevitabilmente porta a pessima pubblicità al gioco e la casa produttrice.
    Ma il dio denaro è troppo influente in questo periodo storico.
    Fatta questa piccola digressione, sarebbe molto interessante sentire il parere e l'esperienza di qualche influencer che si è ritrovato a dover parlare male (per buone ragioni) di un prodotto che gli è stato passato dalla casa produttrice. Ma ho il presentimento che le conseguenze legali per una cosa del genere potrebbero far desistere alcuni.

  • @ereshkigal7449
    @ereshkigal7449 6 днів тому +2

    L influencer e il critico sono due mestieri diversi, il problema è che agli occhi del pubblico queste due cose si sovrappongono e i creators non fanno nulla per obiettare, per vanità (se non lo ammettono) o per convenienza (anche quando lo ammettono) o per qualche altro motivo (son sicuro che ce ne siano diversi).
    Un influencer non può mai essere un critico, ed il conflitto d'interesse è intrinseco. L influencer è uno strumento di marketing delle aziende con cui instaura un rapporto economico di qualsiasi forma (che ne sia cosciente oppure no) mentre per quanto riguarda quello del critico forse non è rimasto altro che un hobby, o uno spauracchio di autocelebratismo (a meno che non si parli di riviste specializzate e non cambia comunque molto nel periodo in cui si guadagna attraverso views e adv).
    Se volete un esempio pratico, dettato dall'esperienza diretta: ogni volta che una azienda invia un oggetto ci allega una specie di memorandum con tutti i punti su cui la recensione dovrà vertere, e vi assicuro che se non la rispettate non ci sarà un prodotto successivo da recensire (per gli influencer piccoli) e/o non ci sarà un'anteprima, un invito ad evento o altro (per gli influencer più grossi).
    Poco importa quanto tu sia popolare o quanta forza economica tu abbia, se poi il tuo fine ultimo è quello di vivere nel mondo che stai recensendo avrai sempre l'occhio di riguardo per evitare di essere messo alla porta di questo mondo.

    • @marco42863
      @marco42863 6 днів тому +1

      Commento magistrale per capire la differenza tra influencer e critico.
      Per quanto riguarda la critica, in tutti i settori (cinema, ristorazione, libri, ecc...) il livello, in Italia, è mediocre.
      La caratteristica più importante per un critico, insieme alla Competenza, è L'INDIPENDENZA.
      Che poi molti traducono con Non Conflitto d'Interesse.
      Ma è più esatto parlare di INDIPENDENZA.
      Senza Indipendenza la critica decade a comunicazione commerciale.
      È inutile per il cittadino, consumatore, lettore ecc ...
      Come dicevo il livello di Indipendenza della Critica, in Italia, è mediocre.

  • @alessandrotto6437
    @alessandrotto6437 7 днів тому +15

    Citando dei commenti recentissimi di sabaku vi posso dire che i dubbi su conflitti di interesse ecc sono cose da " bimbi che devono maturare" o " ragazzi che stanno troppo su tik tok " o " persone che devono collegare i neuroni qualora funzionanti"

    • @andydufresne3741
      @andydufresne3741 7 днів тому +13

      Come parlare di corda in casa dell'impiccato 😂

    • @alessandrotto6437
      @alessandrotto6437 7 днів тому +1

      @@andydufresne3741 o parlare di fil di ferro in casa del garrotato

    • @alessandrotto6437
      @alessandrotto6437 7 днів тому +3

      parlare di fil di ferro in casa del garrotato

    • @davideventili2881
      @davideventili2881 7 днів тому +1

      Sinceramente non vedo conflitto di interessi, l'ha detto lui stesso durante la live che quel prezzo è una follia e rappresenta un problema per il futuro dei videogiochi (di ps5 si parla no?)

    • @Unno-ls6ew
      @Unno-ls6ew 7 днів тому +8

      Sabaku: "Il conflitto di interessi è inevitabile"
      FalcoNero: _esiste_

  • @emanueleantonioferra552
    @emanueleantonioferra552 7 днів тому +4

    Il problema, a mio avviso, è che si parla ancora di "critica" in un'accezione novecentesca che oggi, a causa dei mezzi di comunicazione esistenti e degli attori da questi favoriti, non ha più molta attinenza con la realtà. La iperdemocratizzazione social rende la presa di coscienza (auspicata da Wesa) da parte del pubblico, riguardo ai problemi insiti in una critica economicamente interessata, poco plausibile, dal momento che lo stesso pubblico risulta essere il meno interessato al valore critico di un testo. Tra le caratteristiche presenti in un contenuto "critico", quelle maggiormente premiate in epoca social non possono che essere la capacità di stare sul pezzo (in termini di concomitanza con l'uscita dei prodotti trattati) e il conformismo dei contenuti (in termini di scelta di prodotti di cui parlare e di conformità con i pareri più diffusi) a discapito del valore (argomentativo, analitico, stilistico, di approfondimento) che una critica può portare. Queste caratteristiche sono tanto più facilitate quanto più sono stretti i rapporti tra influencer che critica un prodotto e azienda che lo produce, quindi lo scarso interesse riservato al conflitto di interessi da parte del pubblico mi sembra semplicemente una naturale conseguenza di queste logiche.

    • @Vincent99_
      @Vincent99_ 6 днів тому +1

      Trovo molto interessante il tuo punto di vista, però non ne sono del tutto convinto. Se dovessimo prendere per buono ciò che ha dichiarato Wesa (gli utenti della youtube internazionale sono molto più scrupolosi sulla questione conflitto d'interesse, soprattutto in ambito videoludico), come lo si potrebbe spiegare? Le dinamiche social a cui è sottoposto il pubblico, a prescindere dalla nazionalità, non dovrebbero essere le stesse?
      A meno che pubblico non è una sineddoche per pubblico italiano. Se il tuo discorso dovesse valere prevalentemente per il pubblico italiano, allora l'ipotesi culturale non sarebbe neanche così stravagante... Forse non è un caso che l'Italia abbia avuto diverse volte BS come Presidente del Consiglio (noto, tra le altre cose, per essere sempre stato in conflitto d'interesse senza che sia mai stato fatto nulla a riguardo) 🤣

    • @emanueleantonioferra552
      @emanueleantonioferra552 6 днів тому

      @@Vincent99_ Ma guarda io non sono del tutto convinto che la UA-cam straniera abbia così tanto a cuore la questione del conflitto d'interessi e della trasparenza delle recensioni. Esistono sicuramente motivi storici e culturali che rendono altri paesi (quelli anglosassoni, come dice giustamente Wesa) un pò più attenti a queste dinamiche e maggiormente prensili a discorsi di questo tipo, ma in generale se non esistessero policy e restrizioni che impongono ai creator di segnalare le sponsorizzazioni all'interno di un contenuto credo che al pubblico non fregherebbe più di tanto.
      Da quanto ho capito Wesa si definisce un determinista tecnologico e visto che condivido la sua posizione penso che il conflitto d'interessi e il ruolo di promoter svolto dalla maggior parte dei creator nei confronti dei prodotti di cui si occupano siano semplicemente le condizioni di lavoro favorite dalle piattaforme, dal momento che è il pubblico (internazionale e generalista, come non può che essere sui social) a premiare maggiormente quelle caratteristiche che meglio si realizzano in condizioni di accordi commerciali tra aziende e creator, rispetto ad altre. In sostanza è il pubblico il primo difensore (probabilmente inconsapevole) del conflitto d'interessi. Poi ovviamente esistono le eccezioni ma la regola generale secondo me è questa. Capisco l'auspicio di Wesa di una crescente consapevolezza di queste dinamiche e di un loro rifiuto, ma non lo trovo molto realizzabile.

    • @Vincent99_
      @Vincent99_ 6 днів тому +1

      @@emanueleantonioferra552 Adesso trovo la tua opinione più che condivisibile. Sarebbe comunque interessante avere sotto mano un modello sociologico che approfondisca queste dinamiche, ma non credo ci sia o ci siano sufficienti dati a disposizione per formularlo. Ti ringrazio per la risposta :)

    • @marco42863
      @marco42863 6 днів тому

      Emanuele condivido

  • @Vincent99_
    @Vincent99_ 7 днів тому

    Partendo dalla premessa che sono d'accordo con le tesi del video, mi sentirei di fare un unico appunto per quello che è il mio punto di vista. Da 17:43 a 18:05, si potrebbe obiettare che farsi un'idea ricorrendo alle anteprime di influencer o stampe di settore (mi riferisco soltanto al medium videoludico) possa essere necessario a fronte delle problematicità oggettive del prodotto (molti bug, matchmaking disastroso ecc...) se da consumatori si è interessati a fare l'acquisto al D1 o perlomeno nei primi giorni. Generalmente i pareri interessati si guardano bene dal non informare il pubblico su quei dettagli proprio perché creerebbero un danno non indifferente alla loro immagine (il pubblico potrebbe avanzare delle critiche in merito alla recensione interessata, con la conseguente perdita di credibilità). Se ci si dovesse informare soltanto sui trailer/gameplay della casa di produzione, quei dettagli verrebbero tenuti nascosti

  • @ilgian9315
    @ilgian9315 7 днів тому +1

    Non so quanto sono d'accordo con tutto il discorso. Cioé il ragionamento fila per caritá, ma nella fattispecie degli influencer: quante é effettivamente vantaggioso raccontare cose false, o parzialmente false, o omettere informazioni, per poter accedere alle anteprime dei film o ai vari early access dei videogiochi?
    Cioé vedendola dalla parte del consumatore, se ascolto un influencer e vedo che una volta mi incula, un'altra volta mi incula, alla terza mando a quel paese sia l'influencer che il brand che si "porta dietro".
    Piusttosto del conflitto di interessi legato ai piccoli vantaggi che ti danno le case produttrici io mi preoccuperei del conflitto di interessi legato alla propria community: quanti influencers hanno effettivamente il coraggio di dire quello che pensano indipendentemente dal fatto che una certa opinione possa far arrabbiare la propria community col pericolo di perdere followers? Alla fine un influencer senza followers perde ogni cosa.

    • @marco42863
      @marco42863 6 днів тому

      Il tuo ragionamento è formalmente corretto.
      Aggiungo un'opinione personale.
      1 - Non è difficile nascondere un conflitto d'interesse.
      2 - La maggioranza dei seguaci degli influencer ha un basso PENSIERO CRITICO.
      È facilmente influenzabile e manipolabile.
      Per definizione gli INFLUENCER influenzano, persuadono, manipolano. C'è chi lo fa meglio. C'è chi è più scaltro.

    • @eredgorgoroth
      @eredgorgoroth 4 дні тому

      beh un influencer che si lascia trasportare totalmente da ciò che vogliono sentirsi dire i follower non è un influencer ma un influenced

  • @CheliosMarco
    @CheliosMarco 7 днів тому +35

    Comunque in Italia lato cinema non si cita mai Frusciante come indipendente

    • @balneetsingh6298
      @balneetsingh6298 7 днів тому +34

      è troppo fazioso, ha dei preconcetti troppo grossi, valuta i film anche per le ideologie politiche che vanno ad appoggiare

    • @nicolaricciardi2052
      @nicolaricciardi2052 7 днів тому +16

      ​@@balneetsingh6298e non è un qualcosa in più, l'idea del recensore che viene palesata su quello da lui visto? Poi, ok, lo definisci fazioso ma io avendo visto alcune sue recensioni(non tutte, però) come quella sul labirinto del fauno lo trovo estremamente ben pensante e se questo si definisse faziosità, penso che dovremmo rivedere il significato sul dizionario del termine

    • @AndreaBelliniMetabarons
      @AndreaBelliniMetabarons 7 днів тому +5

      ​@@balneetsingh6298 Ma cosa c'entra? Qui il discorso è sul conflitto di interesse

    • @simovenx1450
      @simovenx1450 7 днів тому +2

      ​@@nicolaricciardi2052applicare una patina ideologica a tuto non da niente in più di utile ad uno spettatore

    • @davideventili2881
      @davideventili2881 7 днів тому

      A me frusciante fa ridere e tendenzialmente ci sono anche allineato politicamente per la maggior parte ma è un cazzo di fanatico del cinema e del comunismo e questa cosa lo limita tanto, daje scorzese no vabbè grandissimo non esistono altri film (è un esempio)

  • @macisenpai
    @macisenpai 7 днів тому +1

    E' sempre bello sentire Wesa parlare di questi argomenti... il conflitto d'interessi è un must XD

  • @koniss9934
    @koniss9934 7 днів тому +1

    Sulla questione del conflitto di interressi, aziende e creator, consiglio il video di OcelotMDB "IL TERRIBILE DECLINO DEI MANGA E CONTENT CREATOR IN ITALIA"

  • @RichardHume679
    @RichardHume679 7 днів тому +6

    Caleel c'è rimasto sotto con harry potter, lasciatelo stare poverino lui e le ragazzine che lo seguono

  • @sakuna9209
    @sakuna9209 День тому

    Questo succede perché non si ha più un parere proprio ma deve essere a o b perché lha detto x

  • @theboydaily
    @theboydaily 7 днів тому +1

    Come dimenticarsi il video di Jakidale in cui ci spiegava tutta la verita' e solo la verita' sulle VPN, sponsorizzato da NordVPN... che bassezza questo povero paese.

  • @alessandropancrazio
    @alessandropancrazio 6 днів тому

    Nell’ambito tech c’è Marques Brownlee che è talmente grosso che penso possa parlare male di ciò che vuole ma i produttori saranno in qualche modo costretti comunque a mandargli la roba da recensire. Che poi ovviamente questa è una mia impressione, perché non vivo nella mente di Marques Brownlee; ciò che voglio dire è che A ME piace valutare le cose caso per caso, non so voi…

  • @ag0ny
    @ag0ny 7 днів тому +1

    In conflitto o no, nVidia dona a Eugenio una botta di DLSS

  • @cloudethebest
    @cloudethebest 7 днів тому +1

    Mi piacerebbe che ci fosse un critico cinematografico che possa confermare, ma da quello che sapevo "l'anteprima stampa" è un concetto applicato in maniera omnidirezionale che serve più che altro come favore pubblico (permettere di avere recensioni prima dell'uscita del film) piuttosto che qualcosa che ti lega direttamente alla singola azienda. Tant'è che i requisiti di ingresso sono relativamente bassi e sono fatte tanto per film di una major quanto per quelle di un piccolissimo indipendente. Insomma non è che ti viene regalata l'anteprima per aggrazziarti, è semplicemente un favore che viene fatto alla stampa tutta per poter fare il loro lavoro (ricordavo un critico su Facebook che infatti si lamentava del fatto che fossero fatte sempre di sera e mai in orario "lavorativo"). In questo caso, non pensate che non sia corretto parlare di conflitto d'interessi?

    • @m3loppius
      @m3loppius 7 днів тому

      non sono le aziende cinematografiche a essere in conflitto di interessi, per cui le finalità dietro all'invio delle anteprime sono irrilevanti. é l'influencer che riceve l'anteprima dall'azienda che produce l'opera da criticare a trovarsi nella situazione di fatto del conflitto di interessi

    • @cloudethebest
      @cloudethebest 7 днів тому

      @@m3loppius Si quello che voglio dire è che farei una distinzione fra "influencer" che effettivamente riceve l'invito puntuale solo per determinati film a finalità commerciali e il critico "di professione" (figura in estinzione) che lavora per la rivista e viene invitato a tutte le anteprime a priori.

  • @stegosandrosos1291
    @stegosandrosos1291 7 днів тому +2

    19:59 Ma ho sentito bene. Praticamente hai detto che il lavoro indipente è rimurativo perché puoi coprire i guadagni tirando fuori il petegolezzo giornagliero. Faccio merda incenssamente per fare qualche diamante. È questo non dovrebbe rovinare l'industria come il conflitto di interessi?

    • @blackphilip.
      @blackphilip. 7 днів тому +3

      La comprensione del testo questa sconosciuta. Ha detto che ritenere la pratica del parlare di prodotto x in anteprima una condizione necessaria per sostenersi economicamente, dato che permette di stare sul pezzo al massimo grado, è una forzatura poiché ci sono tantissimi modi per stare sul pezzo che non prevedano conflitti di interessi o che in ogni caso, specialmente per creator di una certa dimensione, anche il parlare della cosa del momento non è la fonte di guadagno principale.
      Da nessuna parte sta scritto che devi spalare merda sulla notizia del giorno, lo hai letteralmente aggiunto tu arbitrariamente. In ogni caso: sì, sarebbe comunque meglio questo che una "critica" impelagata in conflitti di interessi venduti come qualcosa di diverso.

  • @MrNyke86
    @MrNyke86 7 днів тому

    Da inizio video c'è un Mamprin etereo.

  • @AxsorXI
    @AxsorXI 7 днів тому +1

    A me una cosa che non piace della pratica di far fare delle "marchette" ai content creator a favore di certe aziende è il fatto che spesso si scelgano i soliti content creator famosi. Ci sono dei content creator talentuosi, ma con meno iscritti rispetto ad altri più grossi, che non vengono mai o quasi mai considerati da certe aziende per promuovere i loro prodotti in maniera sincera. Wesa dice che il mercato italiano è più piccolo rispetto a quello di altri Paesi, ma va anche detto che purtroppo una parte del pubblico non supporta abbastanza certi content creator sottovalutati dal punto di vista degli iscritti. Content creator che potrebbero piacere a un pubblico più vasto, ma che per qualche motivo non sono ancora così conosciuti. Forse perché la massa supporta principalmente solo quelli più grossi. Voi che ne pensate?

    • @scriabinismydog2439
      @scriabinismydog2439 7 днів тому

      Il fatto che la massa supporti quelli più grossi è una tautologia. Chi è grosso tendenzialmente lo è perché produce contenuti che sono facilmente fruibili ai più, oppure ha raggiunto un seguito notevole nel corso del tempo stando all'interno di una nicchia non troppo ristretta. Non ha senso, perlomeno dal punto di vista economico, per le aziende puntare per i più piccoli. Si potrebbe fare ricorso alla retorica del "eh ma le masse sono stupide e consumano contenuti stupidi" ma ciò che il pubblico vuole in un dato momento è pressoché aleatorio. I content creator che potrebbero piacere ai più ma semplicemente non lo sono, banalmente non interessano ai più, o non hanno raggiunto un certo grado di fama per questioni circostanziali, che dipendono da caso per caso.

  • @riccardoarpea9966
    @riccardoarpea9966 7 днів тому +2

    di nuovo il problema semantico.
    se hai un canale in cui fai recensioni e quella è la tua fonte di sostentamento, non basta dire "ma io non sono un critico", perché checché tu ne dica, all'atto pratico quello sei.
    che io sappia non c'è un albo a cui iscriversi o un ordine come quello dei giornalisti, e "parlo di quello che mi piace" è una scusa piuttosto labile.
    a conti fatti trovo che sia una paraculata: se tu cucini, e guadagni da quello che cucini, non puoi dire di non essere un cuoco.

    • @marco42863
      @marco42863 6 днів тому

      Questo è un concetto fondamentale. Questa stronzata è molto diffusa.
      Guardate, la maggioranza dei seguaci degli influencer non ha
      la minima idea di cosa vuol dire critica e della differenza dalla comunicazione.
      E, aggiungo, non gliene frega niente di tutte queste problematiche.

    • @pabloescobar_8896
      @pabloescobar_8896 5 днів тому

      @@marco42863e c’è un chiaro esempio, che pensavo nel video venisse citato, sul post in “grigio” della vicenda Ferragni/Balocco. Sotto il post, e quelli successivi anche, orde di persone che commentavano con sempre la stessa frase “ almeno tu la beneficenza la fai, non come i nostri politicanti o chi ti vuole male” indicando con -chi ti vuole male- tutti quelli che con un minimo di cervello e presa di coscienza che l’errore commesso era grave. Poi Se continui a sostenere una persona o il brand in questo caso, che non solo in un contesto ha sbagliato, ma che ha reiterato una mancanza di comunicazione, quella stessa comunicazione con cui tu ci vivi da anni, beh lo stupido non è lui/lei che lo ha fatto, ma chi ti sostiene a spada tratta anche nel torto marcio. Ti cito un altro esempio, meno lampante adesso: Berlusconi con Mediaset. Si autoproclamava e faceva propaganda politica, senza che nessuno dicesse niente.

    • @marco42863
      @marco42863 5 днів тому

      ​@@pabloescobar_8896 Condivido.

  • @giovannisardisco4541
    @giovannisardisco4541 7 днів тому

    Anche Marco Valleggi di MVV Blog è un sostenitore del problema conflitto di interessi. Rinuncia a fare sponsorizzate quando vuole parlare apertamente di qualcosa e sottolinea chiaramente se un'azienda gli ha regalato un prodotto. Dovrebbe essere la prassi.

  • @SlimeDark
    @SlimeDark 7 днів тому

    Diciamo che non è che vi sono arrivati solo i “fan” di Calel, vi è proprio arrivato Caleel stesso a commentare la questione

  • @emiliofedez4960
    @emiliofedez4960 7 днів тому

    Dovrebbe essere il consumatore a preoccuparsi di vettare i critici/recensori prima di affidarsi al loro giudizio. Comunicargli che la legge lo difende dal conflitto di interessi non fa altro che fargli abbassare la guardia e renderlo più vulnerabile. Controproducente.

    • @eredgorgoroth
      @eredgorgoroth 4 дні тому

      da un lato sono d'accordo sull' idea generale che quanti più diritti si hanno tanto più si vive nella bambagia, dall' altro lato pensandola nel pratico se si ragionasse come dici te avremmo ancora gli spot delle sigarette nei programmi per bambini e l' eroina come farmaco da banco senza bisogno di ricetta medica

    • @emiliofedez4960
      @emiliofedez4960 4 дні тому

      @@eredgorgoroth Arrestare qualcuno perchè pubblicizza il fumo o vende eroina non richiede un indagine, quindi consuma molte meno risorse statali

  • @SC-cd8pn
    @SC-cd8pn 6 днів тому

    Aspetto un video di yotobi sulle vpn che ti salvano la vita online, ah no quello non può arrivare

  • @claudiofarina7502
    @claudiofarina7502 7 днів тому

    Ma anche se fosse impossibile guadagnare facendo recensioni senza partnership delle major, comunque non ce l'ha mica imposto il medico di fare il lavoro del recensore.
    Ognuno dovrebbe assumersi le responsabilità delle proprie scelte.

  • @L_balu
    @L_balu 7 днів тому

    Ho visto una live di Luca Wright in cui due giornalisti videoludici lamentano il fatto che Yotobi non abbia citato le sue fonti, a quanto pare la quasi totalità delle informazioni contenenti nel video vengono da un articolo su Multiplayer (se non ricordo male).

    • @asnor7588
      @asnor7588 7 днів тому +3

      Le ha citate ma non tutte e non ha contattato molti dei diretti interessati. Detto questo sto video andava fatto visto quante persone può raggiungere imo.

  • @27flash27
    @27flash27 7 днів тому

    il video è molto bello, però mi ha lasciato la sensazione che col materiale che c'è sia di sottotrame che di testimonianze, riempia la pancia a metà

  • @BilliFoster
    @BilliFoster 4 дні тому

    Non sono d'accordo

  • @gallottino95
    @gallottino95 7 днів тому

    Ma il conflitto di interessi sul pubblico che ascolta? Potremmo dire che anche fare il content creator (se si ricevono soldi o meno) è un’attività da conflitto di interessi a prescindere dal prodotto o dai produttori. Perdere pubblico per quello che si dice è un male per chi ambisce a quel tipo di attività e possibilmente ci si potrebbe auto limitare per paura o per interesse.
    Il punto è che l’autorevolezza di un critico o di un content creator dipende dall’esperienza personale del consumatore nel momento in cui decide di provare in prima persona. E dopo la terza volta che mi rendo conto che il parere non è autentico smetto di dare credito.
    Stessa cosa per chi riceve il prodotto di un gioco o vede in anteprima una serie TV: se dopo la terza volta mi accorgo che i tuoi pareri sono fuffa, smetterò di seguirti e probabilmente tu smetterai di ricevere anche i giochi stessi dopo un po’. Il pubblico nel conflitto di interesse è un intermediario di equilibrio, e proprio perché configurabile sempre nel conflitto di interessi non si può raggiungere mai quella purezza che si anela nel evitare il conflitto economico, quando esiste anche quello social.
    Se non dico che sono in conflitto di interessi economico, posso fregare soldi all’azienda e al consumatore una volta (motivo per cui è obbligatorio dichiararlo), ma se vengo pagato posso mantenere intatta la mia sfera critica, magari perdendo l’opportunità di venire pagato un’altra volta, ma mantenendo intatta la fiducia del mio pubblico. Che tu mantenga intatta questa fiducia perché ti “conviene” non essere pagato o perché dai più valore alla critica in sé che al “beneficio” ricevuto dipende esclusivamente da caso a caso. Se sei bravo i tuoi interessi li nascondi sempre, e non essere pagato non solo non basta, ma nemmeno diventa condizione per essere “puro” in un mondo in cui conta più un follower che 50$(entrambi valori opinabili nel caso specifico della critica).
    L’unico modo per essere autentico è esserlo e basta. Il contorno prima o poi esce fuori, rendendo necessario (nei casi in cui sarebbe il poi) legiferare se si dovesse configurare un reato oltre che a una semplice assenza di autenticità.

    • @marco42863
      @marco42863 6 днів тому +1

      Il commento contiene considerazioni notevoli.
      Aggiungo un'opinione personale.
      Il Clima Culturale in cui siamo immersi spinge verso l'interesse personale, che quasi sempre di tipo economico. Le implicazioni ETICHE sono viste come un intralcio.
      L'onestà è un valore decaduto.

  • @ElioDeAngelis-76-
    @ElioDeAngelis-76- 7 днів тому +2

    Falconero, che stimo tantissimo, l'ha fatto per dare una "lezione" che spingesse altri a farlo e non perchè pensasse di essere lui in primis in conflitto d'interesse.. se quando critichi un prodotto lo fai con onestà sti cazzi che ti pagano per un video o ti invitano ad una premier, il conflitto d'interesse sta solo nel cervello bacato di chi lo vede. Caleel per anni ha parlato male, se c'era bisogno, di prodotti Amazon, Netflix, etc..

    • @andydufresne3741
      @andydufresne3741 7 днів тому +6

      Falconero l'ha fatto per stare in pace con la sua coscienza. Figurati se si illudeva di fare proseliti, conoscendo lui in primis quella gente...

    • @_dev_null
      @_dev_null 7 днів тому +10

      «se quando critichi un prodotto lo fai con onestà»
      E come la sondi, tu fruitore di quella critica, l'onestà?

    • @ElioDeAngelis-76-
      @ElioDeAngelis-76- 7 днів тому

      @@andydufresne3741 forse mi sono spiegato male.. sicuramente l'ha fatto per stare in pace con sè stesso perchè vedeva il marcio altrui.. l'ha fatto pubblicamente sperando che anche altri seguissero il suo esempio

    • @ElioDeAngelis-76-
      @ElioDeAngelis-76- 7 днів тому +1

      @@_dev_null vedendo che viene anche e spesso giudicato male.. hai mai visto qualche "prezzolato" giudicare male un prodotto che aveva addirittura l'adv?

    • @giacca2791
      @giacca2791 7 днів тому +2

      ​@ElioDeAngelis-76- quindi non puoi fidarti delle recensioni positive ma solo di quelle negative e il problema si ribalta ma rimane