Queste persone non prendono minimamente in considerazione la possibilità che sia proprio il regime di proibizione a condurre il giovane a fare un uso improprio delle sostanze. E' l'atmosfera di divieto cattolico a contribuire alla diffusione incontrollata delle droghe, in primo luogo perchè non esiste una vera e propria educazione su cosa le droghe siano. Piuttosto che educare il giovane in merito al tema, facendo una reale attività di harm-reduction in uno stato in cui le droghe sono regolamentate, si preferisce risolvere tutto nel terrorismo psicologico e nella repressione (vedi cani a scuola) in un regime di divieto. Questa linea di pensiero ignora che ogni azione repressiva sarà sempre in ritardo rispetto al desiderio umano di drogarsi, che esiste MOLTO PRIMA di qualsiasi azione tu possa prendere in merito per reprimere l'attuazione di quel desiderio. E quel desiderio è tanto più dannoso per l'individuo, quanto più egli è ignorante nei confronti del tema in questione. Se non so niente sulle droghe, e ho sempre e solo sentito demonizzazioni, generalizzazioni e moralismi, è in questo caso che le sostanze diventano pericolose nelle mie mani. La verità, impossibile da digerire per molti che si rifugiano nell'emotività e nell'irrazionalità, è che è possibile fare un uso moderato di sostanze e condurre una vita sana e felice. Se il tabù nei non fosse così acceso, se non ci fossero psicosi di massa sul tema, anche le droghe avrebbero un'influenza meno negativa su chi cerca di farne uso, in primo luogo perchè ci sarebbe più informazione, più regole, meno isteria.
Incredibile come ci siano persone che a 50 anni non sappiano veramente stare al mondo, usciti da Horsin around e per nulla temprati dalle esperienze di vita
PARTE 1
ua-cam.com/video/Fl3K4JGoW3E/v-deo.html
Li si scherzava di sta cosa, ma ora i cani nelle scuole ci vengono veramente
Queste persone non prendono minimamente in considerazione la possibilità che sia proprio il regime di proibizione a condurre il giovane a fare un uso improprio delle sostanze. E' l'atmosfera di divieto cattolico a contribuire alla diffusione incontrollata delle droghe, in primo luogo perchè non esiste una vera e propria educazione su cosa le droghe siano. Piuttosto che educare il giovane in merito al tema, facendo una reale attività di harm-reduction in uno stato in cui le droghe sono regolamentate, si preferisce risolvere tutto nel terrorismo psicologico e nella repressione (vedi cani a scuola) in un regime di divieto. Questa linea di pensiero ignora che ogni azione repressiva sarà sempre in ritardo rispetto al desiderio umano di drogarsi, che esiste MOLTO PRIMA di qualsiasi azione tu possa prendere in merito per reprimere l'attuazione di quel desiderio. E quel desiderio è tanto più dannoso per l'individuo, quanto più egli è ignorante nei confronti del tema in questione. Se non so niente sulle droghe, e ho sempre e solo sentito demonizzazioni, generalizzazioni e moralismi, è in questo caso che le sostanze diventano pericolose nelle mie mani.
La verità, impossibile da digerire per molti che si rifugiano nell'emotività e nell'irrazionalità, è che è possibile fare un uso moderato di sostanze e condurre una vita sana e felice. Se il tabù nei non fosse così acceso, se non ci fossero psicosi di massa sul tema, anche le droghe avrebbero un'influenza meno negativa su chi cerca di farne uso, in primo luogo perchè ci sarebbe più informazione, più regole, meno isteria.
Bella pe er prof de Quarto Oggiaro, *started from the bottle*
MAMMA DONT SNITCH
Ma come sei messa per prendere l'investigatore per tuo figlio.
Sentire parlare Jake mi mette la voglia di pippare
Ma dove l'hai trovata l'intervista? Sul sito di LA7 non l'ho trovata
Incredibile come ci siano persone che a 50 anni non sappiano veramente stare al mondo, usciti da Horsin around e per nulla temprati dalle esperienze di vita
Cashhh
Si deve svegliare com’è cazzo stai messa
Belin il detective per i pivelli è gioco facile