Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato Fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato Sono distese lungo la pianura bianche file di campi Son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi Viene Febbraio e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza Lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza Nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo Porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo Riempi il bicchiere e con l'inverno butta la penitenza vana L'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni e tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene Quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore Come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera Il nuovo amore getti via l'antico nell'ombra della sera, nell'ombra della sera Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore Mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio In un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro Con le tue spighe doni all'uomo il pane, alle femmine l'oro, alle femmine l'oro O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni e tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone Riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore Mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età Dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità Ti siedi e pensi e ricomincia il gioco della tua identità Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza Nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze Lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni e tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti Lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada Te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte Lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre Ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Che non sai mai giocare, che non ci hai mai giocato Che non sai mai giocare, che non ci hai mai giocato
Quante volte l'abbiamo suonata e cantata, quaranta anni fa... E poi che emozione incontrare Francesco, e poi parlarci, sia pure per poco. Le sue canzoni sono poesia, sono arte pura.
Camminando nei campi , erba brinata , bruma che si dissolve al primo sole , io e miei pensieri , in cuffia i Pink Floyd , i Genesis, e tanto , ma proprio tantissimo GUCCINI FRANCESCO .
Hai messo in musica lo scorrere del tempo con una delicatezza che commuove,e ogni mese ha un fascino unico,e ogniuno può scegliere il mese che preferisce.Io adoro ottobre e i tini pieni di mosto,forse perché ho la vigna e mi piace un buon bicchiere di vino rosso
Alcune canzoni ti rimangono dentro e ti rimarranno dentro per sempre ricordandoti evocazioni, sensazioni, stati d'animo. "La canzone dei 12 mesi" è una di queste. Ottobre, Freddo, perdita di un caro, senso di smarrimento, vuoto, sconforto, consolazione. Tutto questo in un solo pezzo.
Cenne era un poeta con la chitarra , Folgore da San Gimignano un poeta anch esso toscano . Coevi ma per l infanzia di uno . BRINDO A CENNE E A FOLGORE ,cioè con i loro modi , alla loro mariera .
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età, dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità… Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità, come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…
Grande Francesco! Resterai sempre nel mio cuore tu e le tue meravigliose canzoni..😘. Mi ricordo ancora come fosse ieri, nonostante ormai sia quasi completamente rincoglionita, quando durante il tuo primo concerto qui a Rovigo nel '75 (al Don Bosco) ti ho urlato "Dio é morto"! perché la cantassi e tu hai risposto con aria stupita " ma va??" Tutti risero e si voltarono a guardarmi..😂.
Riflesso di poesia antica Folgore di San Gimignano si mescola con l'aretino Cenne de la Chitarra ... Solo uno di Modena poteva cantare questa vita mia ...
fiume addormentato fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato... Sono distese lungo la pianura bianche file di campi, son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi... Viene Febbraio, e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza... L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza.. Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo, porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo... Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana, l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana... O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia. Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale, la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare. Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene, quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele... Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore, come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole... Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera, il nuovo amore getti via l'antico nell' ombra della sera, nell' ombra della sera... Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore, mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore... Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio: in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io... E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro, con le tue spighe doni all' uomo il pane, alle femmine l' oro, alle femmine l' oro... O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia. Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale, la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare... Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone, riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione... Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore... Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull' età, dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità... Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità, come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità... Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza: nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza... Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze, lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse... O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia. Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale, la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare... Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti, lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti... Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada... E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte, lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte... Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre, ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre... O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia. Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale, la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare che non sai mai giocare, che non sai mai giocare che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
Ricordo che in questo concerto quando canta questa canzone diveva per scherzo qualcosa sul fatto che in passato la cantava mentre scalava una montagna in bicicletta o qualcosa del genere, ma anche nella versione in tegrale del concerto questa parte è tagliata (io ce l'avevo in videocassetta). QUalcuno si ricorda cosa diceva?
E oggi senti chiamare i Brunori, i Motta, i Calcutta, i Cola Pesce &co. i nuovi guccini, i nuovi de André, i nuovi Dalla. Ma per favore, un po’ di pudore.
Ha perfettamente ragione,noi che abbiamo avuto la fortuna di vivere la giovinezza in quegli anni,i tanti cantautori ,tanti gruppi di quei tempi ci hanno regalato tantissima musica e tanta poesia straordinaria,poco ci ritroviamo in questo genere così scarso,tutti personaggi che si credono dei geni e invece sono espressione di una grande povertà musicale e culturale,se anche tanti dei nostri figli vanno a ricercare musica di 30 40 anni fa' un perché ci sarà!
I testi del 2023 sono.cosi " Quindi ci piacciamo oppure no? Sangue nella dance floor, ci ballerò Anche se è soltanto un altro stupido Sexy boy, sexy boy, io ci sto E domani non lavoro quindi Uh, ce ne stiamo distesi Ah, sopra soldi già spesi Uh, colazioni francesi Ah, con gli avanzi di ieri " .
Mille grazie alla televisione Svizzera che ci ha lasciato alcuni live di una qualità più unica che rara, questo di Guccini '82 è incredibile
Non sapevo che fosse qualcosa non italiano questo trasmesso sei sicura
È da brividi....una delle sue più belle...Tristezza per la morte della musica di oggi...
Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato
Fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato
Sono distese lungo la pianura bianche file di campi
Son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi
Viene Febbraio e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza
Lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza
L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza
Nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza
Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo
Porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo
Riempi il bicchiere e con l'inverno butta la penitenza vana
L'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia
Diverso tutti gli anni e tutti gli anni uguale
La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene
Quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore
Come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole
Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera
Il nuovo amore getti via l'antico nell'ombra della sera, nell'ombra della sera
Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore
Mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore
Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio
In un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io
E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro
Con le tue spighe doni all'uomo il pane, alle femmine l'oro, alle femmine l'oro
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia
Diverso tutti gli anni e tutti gli anni uguale
La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone
Riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione
Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore
Mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età
Dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità
Ti siedi e pensi e ricomincia il gioco della tua identità
Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità
Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza
Nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza
Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze
Lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia
Diverso tutti gli anni e tutti gli anni uguale
La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti
Lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
Te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada
E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte
Lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte
Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre
Ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale
La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Che non sai mai giocare, che non ci hai mai giocato
Che non sai mai giocare, che non ci hai mai giocato
Delle stagioni che oramai non sono più naturali resta questo stupendo brano che ci da il senso delle stagioni che furono.
Boia di un cane, che sentimento di sfuggevolezza del tempo e della precarietà della storia umana, ascoltando questa canzone. Bellissima.
da bàun
@@giannilorici7233 1
Le tue parole sono stupende riassumono decine e decine di libri..auguri
"Prima" e " dopo" di lui il nulla ( o quasi )...UNICO E INSOSTITUIBILE...
Oh cuore mio, mia vita, mia giovinezza! La tua voce canta da sempre i miei giorni...
Grazie Dio di fare esistere chi riesce a dire bellissime parole a noi c'e le hanno tolte un bacio a tutti saporito crotone
grazie a dio che c' ha dato un genio simile, un poeta fuori dal mondo, un paroliere-cantastorie FENOMENALE
Pura filosofia della vita messa in poesia! Enorme! Grandiosa!
Quante volte l'abbiamo suonata e cantata, quaranta anni fa... E poi che emozione incontrare Francesco, e poi parlarci, sia pure per poco. Le sue canzoni sono poesia, sono arte pura.
Il precursore della musica PROGRESSIV, un gran artista.
Capolavoro Nelle sue top 10.
Valore grammaticale , letterario e poetico , asservito da chitarristi eccellenti , condito da se stesso e dal suo sapere .
Grande .Grandissimo!
Cielo D'Alcamo e a Folgore di San Gimignano... E chi li canta più simili riferimenti... Altra e alta cultura.
Camminando nei campi , erba brinata , bruma che si dissolve al primo sole , io e miei pensieri , in cuffia i Pink Floyd , i Genesis, e tanto , ma proprio tantissimo GUCCINI FRANCESCO .
Guccini, un punto di riferimento imprescindibile ... nient'altro da aggiungere
Francesco...dei il pane delle '"anime" sensibili e pure!!!
Hai messo in musica lo scorrere del tempo con una delicatezza che commuove,e ogni mese ha un fascino unico,e ogniuno può scegliere il mese che preferisce.Io adoro ottobre e i tini pieni di mosto,forse perché ho la vigna e mi piace un buon bicchiere di vino rosso
Mi fai stare bene quando ti ascolto
Questo brano mi fa sperare che al mondo ci siano ancora poeti reali🤩😍
Alcune canzoni ti rimangono dentro e ti rimarranno dentro per sempre ricordandoti evocazioni, sensazioni, stati d'animo. "La canzone dei 12 mesi" è una di queste. Ottobre, Freddo, perdita di un caro, senso di smarrimento, vuoto, sconforto, consolazione. Tutto questo in un solo pezzo.
Che riflessioni...da brividi..non ho parole..
Arrangiamento assolutamente fantastico. Che spettacolo!❣️
grazie Francesco per le tue musiche e le tue poesie perchè la tua musica è anche poesia
Guccioooooo Ti amo sempreeee anche in quarantenaaaaa :-))))
solo ed esclusivamente da mettere sui libri di storia!
genio
Cenne era un poeta con la chitarra , Folgore da San Gimignano un poeta anch esso toscano . Coevi ma per l infanzia di uno . BRINDO A CENNE E A FOLGORE ,cioè con i loro modi , alla loro mariera .
Non c'è niente da fare il caro Maestrone era il massimo in quegli anni in Italia!
Isole di poesia e umanità dove rifocillarci. Grazie Francesco.
Pura poesia❤️
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità…
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…
Giugno che sei maturità dell'anno
di te ringrazio Dio,
in un tuo giorno, sotto al sole caldo,
ci sono nato io, ci sono nato io... ♥️
Il migliore dei cantautori il più bravo in assoluto assieme al professore Vecchioni.....poesia pura....emozioni a quantità.......
Aggiungo .... Fabrizio De Andrè accanto a lui ...i miei punti di riferimento
Bellissima ❤
grande Francesco
ascoltare le tue canzoni mi fa stare bene
Un grande
Nei primi giorni di malato sole è da antologia
E non solo!
Buon primo maggio maestro 👌👌👌💪💪💪🙏🙏🙏♥️♥️♥️🌠🌠🌠🌄🌄🌄🍺🍺🍺🍸🍸🍸
Buon compleanno, Maestro! ❤
Grandissimo poeta, il più grande dei nostri tempi
Mio voce dall adolescenza all’età della consapevolezza--- di te ringrazio dio!
meravigliosa canzone.....da brivido
grazie di cuore ma davvero di cuore per avermi fatto nascere e vivere con le tue canzoni
Grande Francesco! Resterai sempre nel mio cuore tu e le tue meravigliose canzoni..😘. Mi ricordo ancora come fosse ieri, nonostante ormai sia quasi completamente rincoglionita, quando durante il tuo primo concerto qui a Rovigo nel '75 (al Don Bosco) ti ho urlato "Dio é morto"! perché la cantassi e tu hai risposto con aria stupita " ma va??" Tutti risero e si voltarono a guardarmi..😂.
che meravglia...che bel giro armonico e che parole....
Stupenda!!!
Una formidabile canzone.
Capolavoro assoluto !
Capolavoro! Come tutta l'opera del Maestrone!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie dolcissimi Giovanni caro!solo stanotte sono pronta per apprezzare questa poesia!!!!perdonami!!!!🌹🌹🌹
Canzone bellissima,la mia preferita.
un inno al tempo che scorre con la natura e il tempo per rifletere e vontarsi indietro
Ascoltando e vedendo questa intensissima interpretazione sento tutta la fatica del trascinarsi contro al tempo che passa
Che capolavoro!
quanto mi piace
Un'emozione sempre ❤️
Il luccichio di una stella lontana nell'universo infinito
Ciao sempre numero uno grande Guccini!
Magnifico lui e tutto il gruppo con il "famoso" suo chitarrista ed amico
Flaco Biondini...
ma qua è presente anche Jimmy Villotti , grande amico di Guccini, venuto a mancare un paio di settimane fa
Bella canzone
un brano fondamentale per la mia crescita culturale
auguri Maestro
Fai sentire sempre la tua voce!
Il maestro.altra categoria
Brividi e storia...
Grande maestro 💪💪💪✌✌✌🙏🙏🙏❤❤❤🍻🍻🍻🍺🍺🍺
Vun, dü, trii, quater...che pezzo
bellissima
Una meravigliosa sensazione di commozione...
Sono distesi lungo la pianura... poesia
Una canzonetta da favola grande Francesco 🌋✊
Immenso...
grande poeta Guccini ti tocca il cuore
Guccini e Vecchioni Grandi. POETI
Superb...
mi inchino.!!!
Fantastica....grazie Francesco....
mi piace la canzone
Tra i grandi........
GRAZIE DI ESSERE
Comunque grande Maestro, ma grande anche Ares Tavolazzi, tra i migliori bassisti italiani!
A mio parere, il migliore
Wow bellissima canzone!! ;) :)
occhi lucidi sempre si questa canzone
Francesco..Ti amo....!!!!!!
La primavera danza, la primavera danza....
Ottimo
una poesia.......
la frase di settembre è intramontabile.
Vero!
Le 5ue calde mani sono ungrde calore di za❤❤❤
Capolavoro!
Riflesso di poesia antica Folgore di San Gimignano si mescola con l'aretino Cenne de la Chitarra ...
Solo uno di Modena poteva cantare questa vita mia ...
meravigliosa😂
fiume addormentato
fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato...
Sono distese lungo la pianura bianche file di campi,
son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi...
Viene Febbraio, e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza
lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza...
L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza
nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza..
Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo,
porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo...
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana,
l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana...
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.
Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene,
quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele...
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore,
come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole...
Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera,
il nuovo amore getti via l'antico nell' ombra della sera, nell' ombra della sera...
Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore,
mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore...
Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio: in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io...
E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro,
con le tue spighe doni all' uomo il pane, alle femmine l' oro, alle femmine l' oro...
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone,
riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione...
Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore
mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore...
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull' età,
dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità...
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità...
Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza:
nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza...
Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze,
lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse...
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti,
lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti...
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada...
E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte,
lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte...
Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre,
ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre...
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
Ricordo che in questo concerto quando canta questa canzone diveva per scherzo qualcosa sul fatto che in passato la cantava mentre scalava una montagna in bicicletta o qualcosa del genere, ma anche nella versione in tegrale del concerto questa parte è tagliata (io ce l'avevo in videocassetta).
QUalcuno si ricorda cosa diceva?
ti stimo 👍
Matteo Carrara guccini sei un mito
Poeta
Buon 2024🎉
''La mano dei tarocchi che non sai mai giocare''
giugno è il mio nome:
"in un tuo giorno sotto il sole caldo
ci sono nata io"
sempre mi ha fatto godere della vita!
Grazie
💙
E oggi senti chiamare i Brunori, i Motta, i Calcutta, i Cola Pesce &co. i nuovi guccini, i nuovi de André, i nuovi Dalla. Ma per favore, un po’ di pudore.
Chi sono?
Sono perfettamente d'accordo..La poesia cantata da Guccini ha un valore incommensurabile..
Commuove e ci regala profonde riflessioni.
Ha perfettamente ragione,noi che abbiamo avuto la fortuna di vivere la giovinezza in quegli anni,i tanti cantautori ,tanti gruppi di quei tempi ci hanno regalato tantissima musica e tanta poesia straordinaria,poco ci ritroviamo in questo genere così scarso,tutti personaggi che si credono dei geni e invece sono espressione di una grande povertà musicale e culturale,se anche tanti dei nostri figli vanno a ricercare musica di 30 40 anni fa' un perché ci sarà!
I testi del 2023 sono.cosi
" Quindi ci piacciamo oppure no?
Sangue nella dance floor, ci ballerò
Anche se è soltanto un altro stupido
Sexy boy, sexy boy, io ci sto
E domani non lavoro quindi
Uh, ce ne stiamo distesi
Ah, sopra soldi già spesi
Uh, colazioni francesi
Ah, con gli avanzi di ieri "
.
Non ti curar di loro ma guarda e passa...
Sta narrando un’altro mondo, questo è diverso... totalmente perso..
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