È incredibile quanto uguali siano le tue parole alle mie. Ho corso 5 anni in 125 SP e per questo mi sono rivisto nel tuo discorso. Noi siamo stati veramente fortunati ad essere fieri di aver pilotato delle 125 sp/gp. Oggi in pista ci corrono una marea di complessati che se non mettono giu la gambina o il gomito per le foto la giornata diventa inutile... aggiungerei un altro problema che non hai detto: noi non avevamo il bisogno di far vedere che siamo bravi sui social. Noi avevamo il pezzo di carta dove c'era scritto nero su bianco se sei andato forte o no. Che periodo triste quello di adesso...
Pensavo di essere l'unico a pensarla così... dopo un 50cc, 125 (entrambi due tempi ovviamente), tre 600 (120 -125 cv), un 750 (150 cv) che uso ancora, tutte quante sportive e senza elettronica... sono passsato al 1000 ma senza spocchia anzi.... Con le cilindrate inferiori, mi son sempre trovato e tutt'ora a spingere in staccata, ingresso e percorrenza, questi milloni da 200 e passa cv....poi in uscita fanno i fighi pensando di andare forte solo grazie al motore. Che poi quando ti fermi, se la tirano da matti come se fossero dei pilotoni da mondiale. Hai pienamente ragione Gully. Manca etica, passione esperienza ed umiltà. Grandissimo
Concordo in tutto.... Si vede che parla una persona che ha esperienza e organizza le migliori giornate in pista...... - CV + divertimento... È così che si vede chi va davvero forte!!!
Sante parole ....ho vissuto a pieno gli anni 90 .. son passato dalla strada alla pista per la pericolosità della strada ..ma anche la l'affluenza alle piste da allora ad oggi è cambiata e la stupidaggine di alcune persone purtroppo rimane... Ma la responsabilità è anche di chi organizza che per i soldi fa anche entrare troppa gente ...
Sei un grande gully,condivido quello che dici e ti dico che le volte che sono venuto a girare nelle tue giornate ho notato che fai molta attenzione alla sicurezza nel brifing,cosa che altri non fanno,io ho avuto un brutto incidente per colpa di uno che ha fatto una manovra sbagliata al mugello per fortuna nessuno si è fatto male però quando vado a girare nonostante vengono fatti i brifing vedo persone che fanno manovre pericolose che possono causare incidenti..concludo dicendo che amo profondamente questo sport ma a volte vedendo i comportamenti degli altri in pista mi verrebbe voglia di vendere la moto e smettere di venire nei circuiti.non posso arrivare a casa dopo una pistata e dire "oh via anche stavolta e andata bene..."sembrerò esagerato ma chi va a girare nelle prove libere sa di cosa parlo,le cazzate della gente sono all ordine del giorno...
Sono d’accordo troppi inesperti , ci vogliono i corsi …. Ma i corsi veri …. A me così mi passa la voglia di girare e fare eventi . Spero che le persone si diano una calmata …!!!!
Concordo con tutto... Dopo anni di 600 e 1000 (moto che usavo su strada portate in pista), mi sono preso un 125... La scelta migliore che potevo fare... Mi diverto molto di più, meno impegnativa sotto alcuni aspetti, e mi ha permesso di togliermi qualche sfizio
un problema per gli amatori è che ormai è diventato uno sport per ricchi che hanno la possibilitá di spendere soldi su mezzi da 40.000€, treni di gomme da 500€, montano pneumatici che usano i sbk solo perchè se li possono permettere e tanto la moto ha tutti i controlli possibili ed immaginabili, hanno moto da 200cv, fermi in curva e poi spalancano sul dritto e se hai il 600 o 750 devi entrare alla morte nelle staccate per riuscire a superarli e poi sul dritto nuovamente ti passano. Se poi devono farsi belli con i tempi visto che sono lenti col mille da 200cv tirano giù secondi facili....naturalmente li guadagnano solo sui rettilinei e si vantano di andare più forte ma non sono migliorati nella guida, lo pensano solo perchè il tc li salva dal lanciarsi nella stratosfera ad ogni apertura di gas. Si è perso il buon senso e l' umiltá!!
L'ho visto solo ora, ho fatto 4 anni in pista (ultima pistata ad Aprile) ed ultimamente avevo visto un peggioramento della situazione. Sono d'accordo su tutta la linea, non aggiungo altro. Solo un punto, ci vorrebbe (ma non saprei come applicarlo) una specie di regolamento anche tra gli amatori con legature, divieto assoluto di paraflù, ed un check della moto (tipo controllo tecnico), obbligo di carene con la vasca etc etc. Il guasto può sempre succedere ma a volte la manutenzione fa veramente pietà. Si sta andando in pista, non a fare l'aperitivo al bar. PS: fosse per me eliminerei i pareggiamenti, danno l'aria di competizione tipo gara e la gente esagera per una coppa di plastica. Bel video, grande Guglielmo.
Grande Gully, ottima riflessione. Secondo me parte di questa mentalità che c’è oggi, è dovuta anche dai social, dove tanti professionisti parlano delle loro sensazioni e noi comuni amatori facciamo di tutto per emularli. Ho conosciuto gente che andrà in pista 3-4 max 5 volta all’anno e si atteggiano come se fossero dei piloti della sbk e che se non è un 1000 da 200 cv è un cancello.
Discorso condivisibile in parte, ai tempi delle 125 il più bravo andava via ma il gruppone si formava subito dietro. E lì si tornava alle moto troppo vicine. Le 300 pesano più e frenano meno, vero. Ma è sparito l'high side, che non ha ucciso molto ai tempi delle 125 ma ha rovinato parecchie carriere e ancor più vite. Il fatto insormontabile è che la moto è pericolosa. Punto. Chi è esperto riesce a limitare il pericolo quasi al solo caso avverso. Il pivello moltiplica, coi suoi comportamenti, la possibilità di farsi e fare male. Non scrivo dei professionisti ma tra gli amatori ritroviamo in pista quello che si vive a casa e in strada. Gente che compra moto che, così come escono dal concessionario oggi, avrebbero fatto la gioia di un team sbk privato solo 10 anni fa. E la riempiono di modifiche perché "non frena, non allunga, è pesante, ecc". Poi la rivendono per noia e senza avere scoperto nemmeno la metà di quanto quella moto, lasciata di serie, poteva dare. Si compra 1000 per poter dire di aver "domato la bestia" ma in verità si è a malapena imparato a darle da mangiare. La lotta tra uomo e tecnologia è impari e non si fa quasi più. Da tempo ormai, nel binomio uomo-moto il punto debole è l'uomo. L'amatore non conosce il suo mezzo né la fisica e la dinamica dell'andare in moto. L'amatore fondamentalmente non sa frenare, come hai esemplificato anche tu con lo strike che hai visto capitare, per disattenzione ma anche per scarsa considerazione delle conseguenze delle proprie azioni. Giro in pista con una vecchia sport tourer e ci ho messo 10 anni a scoprire che la sua pompa freni, che è priva di nome altisonante e di esotici materiali/ soluzioni tecniche e che tutti hanno sempre deprecato, è molto più che sufficiente e basta strizzare un po' di più la leva. Ho sentito amatori discutere su upgrade ai freni delle proprie supersportive 1000 e poi ho avuto l'onore di vedere in pista, con le stesse supersportive (era una giornata dimostrativa), Dario Marchetti, Leandro Mercado e Manuel Poggiali. E ho sentito DA BORDO PISTA le gomme e le forcelle lavorare sotto vero stress, e ho capito immediatamente che noi amatori facciamo il solletico (in malo modo, come i bimbi di 2 anni che schiaffeggiano maldestramente il cagnone di casa, perché non sanno ancora fare le carezze... e il cagnone sopporta quasi sempre, ma qualche volta...) a questi mezzi. Pensiamo di aver raggiunto il limite della moto perché i nostri tempi non scendono e non ci passa per la testa di mettere in dubbio le nostre capacità o possibilità. E il "tutto e subito, magari col minimo sforzo" impera alla grande. Io la chiamo "filosofia della scorciatoia" e la si ritrova in tutte le situazioni, dal parcheggio dell'auto in su.
Concordo in parte.Premesso che negli anni 90 non c'erano tutte queste prove in pista, se volevi facevi la sport production o i monomarca (ne sei l'esempio) Il boom di prove libere amatoriali è dal 2000 in poi con l'effetto Valentino, gli smanettoni prima andavano a "piegare" di più in strada che in pista (fra l'altro dove?Monza e.. boh...)poi sono nate piste nuove (come Franciacorta, Adria ecc.) proprio per la richiesta sempre maggiore di turni in pista. Non essendoci i media come oggi (vedi Sky con 18 telecamere solo su una moto) la gente vedeva le gare in differita du RAI 2 con Urban...quindi? Sì, adesso troppi fenomeni che in 2 mesi di moto vorrebbero andare come Marquez per postare la fotina su Instagram ma il tutto e subito con le ns amate moto non vale...Un patentino come dici tu potrebbe essere una cosa sensata ma visti i tempi che corrono (treni di gomme da 5/600 euro) penso a un inevitabile calo di tutti questi affollamenti in pista. La moto in se rimane sempre pericolosa, è impossibile ridurre il rischio a zero.
Discorso sano e obiettivo purtroppo viviamo un'era dove non si riesce ad aspettare il momento opportuno ma tutto e subito ....... oggi si riesce a vendere una moto che ha più cavalli che peso anche ad un ragazzino che è a posto però con la A1e B. Ciò non vuol dire che il personaggio sia all'altezza di gestire 220 CV..
Condivido gran parte delle tue considerazioni, sono 11 anni ormai che nella nella bella stagione frequento le piste sempre con la stessa moto (rsv1000 old) e penso di aver capito solo negli ultimi due o tre anni che i soldi è meglio investirli su se stessi facendo dei corsi con dei professionisti piuttosto di buttarli in accessori per dare al motore 5/10 cavalli in più (e magari una ciclistica di merda). Capendo veramente come si guida ti senti molto più sicuro, padrone della moto e riesci a tirare giù secondi con meno fatica. Per quanto riguarda le moto da 220 cavalli il problema degli amatori che le usano non è tanto dare gas......ma saperle fermare quando serve.
Bellissima analisi; credevo il problema maggiore nelle prove (non ho mai fatto gare) fosse il poco o nullo rispetto delle bandiere. Invece il tuo punto di vista è molto più interessante. Concordo pienamente con l'ipotesi patentino e comunque in UK se fai il pirla ti cacciano via. Sarebbe utile anche da noi, per sfoltire e calmare certi personaggi.
Concordo in parte, è giusto fare la gavetta ma andare in pista è molto costoso e (escluso il discorso delle penalità e multe) fare un patentino, obbligare a fare anni su altre moto con chi magari in pista ci va 1/2 volte l’anno giusto per divertimento e fare 2 pieghe (perché molti amatori fanno così) lo trovo molto scoraggiante e queste persone invece che andare in pista lo farebbero per strada Arrivati a questo punto il ragionamento diventa paradossale e non più applicabili Quello che si potrebbe fare e fare giornate per “patentate” e giornate open pit, sulle moto 300 come hai detto sono cancelli e costano, spendere soldi per una moto che ne n mi piace quando ho un 600 già da pista e doverci fare un anno dopo aveva usata già in passato e esserli abituato alla mia onestamente mi farebbe passare la voglia di andare in pista
Condivido appieno tutto quello che hai detto,ma ti chiedo una cosa a te che hai vissuto gli anni 90 non è che un fattore dell'aumento di incidenti sia dovuto anche in parte al numero maggiore di persone che oggi vanno a girare in pista rispetto a quegli anni ?
Esatto. Le moto da corsa sono le 2t. Il resto sono solo moto per il popolo, dove tutti possono andare forte. Fate fare una staccata con il 2t ai piloti della moto 3. Si trovano la biella nel serbatoio.
Gully pareri condivisibili! Secondo te, essendo nelle prove libere tutti riconoscibili tramite trasponder/numeri vari ecc ecc,perché non monitorare le "cazzate" dei clienti e far abbandonare la giornata/vietare l'ingresso alle prossime giornate? Magari tanti si calmerebbero un po'...
sante parole , purtroppo il 2 tempi non tornera ' , e' stata epoca fantastica per che ha avuto la fortuna di viverla moto veloci ma formative , sul resto d'accordo su tutto ma oggi come diceva Gully , se non hai il 1000 sei uno sfigato , nessuno compra una moto con pochi cavalli e fa i vari step di crescita motociclistica
Proprio venerdì un amico olandese mi chiede perché non guido una Ducati, essendo italiano. La mia risposta è che ad esempio la Ducati Superleggera è fighissima, velocissima, ma per sfruttarla occorre essere a quel livello, e sono pochi quelli che ci sono. Preferisco spendere il mio budget per arrivare *io* al limite della moto, invece di sperare che i soldi mi facciano andare più velce. Concordo, anzi, ne parlavamo l'altro giorno con dei colleghi, per il patentino, almeno nelle piste dove si superano i 200. Assurdo entrare al Mugello con un 1000 e non sapere come si stacca e frena. E un po' più di bandiere nere, capita troppo spesso di vedere gente fare cose sconsiderate e pericolose, tipo uscire dai box senza aspettare di far passare chi è in staccata. Un pensiero per chi c'è rimasto nelle ultime settimane. Troppi.
Penso che una bella multa per chi fa cazzate potrebbe essere una bella multa soprattutto nelle giornate organizzate, magari con nome segnalato nei vari autodromi per un tot di tempo ,in modo che non faccia danni
Ci saranno meno problemi quando si darà spazio solo alle capacità. L'ultima gara del National Trophy 1000 ad Imola dice tutto. Il mondo è cambiato in peggio in tutti i settori: oggi se hai i soldi ti è concesso tutto. Non serve più sudarsele le cose, e la responsabilità di tutto questo è solo di chi sta al vertice di ogni organizzazione/disciplina/evento.
Bisognerebbe anche mettere la licenza o polizza assicurativa obbligatoria!! ...e tanti scalmanati che non capiscono nulla già ce li togliamo dalle scatole. non hai la licenza=torni a casa. per il rwsto del discorso sono daccordocon Gully!
Patentino o corso di guida obbligatorio...se la fai grossa esci e vai a casa anche se é il primo giro della giornata...e negare il transponder per il primo anno dal conseguimento del patentino
È incredibile quanto uguali siano le tue parole alle mie. Ho corso 5 anni in 125 SP e per questo mi sono rivisto nel tuo discorso. Noi siamo stati veramente fortunati ad essere fieri di aver pilotato delle 125 sp/gp. Oggi in pista ci corrono una marea di complessati che se non mettono giu la gambina o il gomito per le foto la giornata diventa inutile... aggiungerei un altro problema che non hai detto: noi non avevamo il bisogno di far vedere che siamo bravi sui social. Noi avevamo il pezzo di carta dove c'era scritto nero su bianco se sei andato forte o no. Che periodo triste quello di adesso...
Parole sante. Pienamente d'accordo con tutta la tua analisi. Complimenti.
Pensavo di essere l'unico a pensarla così...
dopo un 50cc, 125 (entrambi due tempi ovviamente), tre 600 (120 -125 cv), un 750 (150 cv) che uso ancora, tutte quante sportive e senza elettronica... sono passsato al 1000 ma senza spocchia anzi....
Con le cilindrate inferiori, mi son sempre trovato e tutt'ora a spingere in staccata, ingresso e percorrenza, questi milloni da 200 e passa cv....poi in uscita fanno i fighi pensando di andare forte solo grazie al motore.
Che poi quando ti fermi, se la tirano da matti come se fossero dei pilotoni da mondiale.
Hai pienamente ragione Gully. Manca etica, passione esperienza ed umiltà.
Grandissimo
Concordo in tutto.... Si vede che parla una persona che ha esperienza e organizza le migliori giornate in pista...... - CV + divertimento... È così che si vede chi va davvero forte!!!
Sante parole ....ho vissuto a pieno gli anni 90 .. son passato dalla strada alla pista per la pericolosità della strada ..ma anche la l'affluenza alle piste da allora ad oggi è cambiata e la stupidaggine di alcune persone purtroppo rimane...
Ma la responsabilità è anche di chi organizza che per i soldi fa anche entrare troppa gente ...
Sei un grande gully,condivido quello che dici e ti dico che le volte che sono venuto a girare nelle tue giornate ho notato che fai molta attenzione alla sicurezza nel brifing,cosa che altri non fanno,io ho avuto un brutto incidente per colpa di uno che ha fatto una manovra sbagliata al mugello per fortuna nessuno si è fatto male però quando vado a girare nonostante vengono fatti i brifing vedo persone che fanno manovre pericolose che possono causare incidenti..concludo dicendo che amo profondamente questo sport ma a volte vedendo i comportamenti degli altri in pista mi verrebbe voglia di vendere la moto e smettere di venire nei circuiti.non posso arrivare a casa dopo una pistata e dire "oh via anche stavolta e andata bene..."sembrerò esagerato ma chi va a girare nelle prove libere sa di cosa parlo,le cazzate della gente sono all ordine del giorno...
🙋♂️ Ho iniziato con una Aprilia Futura sp 125 ex Locatelli ed ex campionato italiano 1992.
Ps confermo che sei un vero professionista 👍
Finalmente qualcuno (che esperienza ne ha)che sostiene come i 2t siano formativi e riguardo l'inquinamento come sia stata una grossa ipocrisia
Sono d’accordo troppi inesperti , ci vogliono i corsi …. Ma i corsi veri …. A me così mi passa la voglia di girare e fare eventi .
Spero che le persone si diano una calmata …!!!!
Concordo con tutto... Dopo anni di 600 e 1000 (moto che usavo su strada portate in pista), mi sono preso un 125... La scelta migliore che potevo fare... Mi diverto molto di più, meno impegnativa sotto alcuni aspetti, e mi ha permesso di togliermi qualche sfizio
un problema per gli amatori è che ormai è diventato uno sport per ricchi che hanno la possibilitá di spendere soldi su mezzi da 40.000€, treni di gomme da 500€, montano pneumatici che usano i sbk solo perchè se li possono permettere e tanto la moto ha tutti i controlli possibili ed immaginabili, hanno moto da 200cv, fermi in curva e poi spalancano sul dritto e se hai il 600 o 750 devi entrare alla morte nelle staccate per riuscire a superarli e poi sul dritto nuovamente ti passano. Se poi devono farsi belli con i tempi visto che sono lenti col mille da 200cv tirano giù secondi facili....naturalmente li guadagnano solo sui rettilinei e si vantano di andare più forte ma non sono migliorati nella guida, lo pensano solo perchè il tc li salva dal lanciarsi nella stratosfera ad ogni apertura di gas. Si è perso il buon senso e l' umiltá!!
L'ho visto solo ora, ho fatto 4 anni in pista (ultima pistata ad Aprile) ed ultimamente avevo visto un peggioramento della situazione.
Sono d'accordo su tutta la linea, non aggiungo altro.
Solo un punto, ci vorrebbe (ma non saprei come applicarlo) una specie di regolamento anche tra gli amatori con legature, divieto assoluto di paraflù, ed un check della moto (tipo controllo tecnico), obbligo di carene con la vasca etc etc.
Il guasto può sempre succedere ma a volte la manutenzione fa veramente pietà.
Si sta andando in pista, non a fare l'aperitivo al bar.
PS: fosse per me eliminerei i pareggiamenti, danno l'aria di competizione tipo gara e la gente esagera per una coppa di plastica.
Bel video, grande Guglielmo.
Grande Gully, ottima riflessione. Secondo me parte di questa mentalità che c’è oggi, è dovuta anche dai social, dove tanti professionisti parlano delle loro sensazioni e noi comuni amatori facciamo di tutto per emularli. Ho conosciuto gente che andrà in pista 3-4 max 5 volta all’anno e si atteggiano come se fossero dei piloti della sbk e che se non è un 1000 da 200 cv è un cancello.
Discorso condivisibile in parte, ai tempi delle 125 il più bravo andava via ma il gruppone si formava subito dietro. E lì si tornava alle moto troppo vicine. Le 300 pesano più e frenano meno, vero. Ma è sparito l'high side, che non ha ucciso molto ai tempi delle 125 ma ha rovinato parecchie carriere e ancor più vite. Il fatto insormontabile è che la moto è pericolosa. Punto. Chi è esperto riesce a limitare il pericolo quasi al solo caso avverso.
Il pivello moltiplica, coi suoi comportamenti, la possibilità di farsi e fare male. Non scrivo dei professionisti ma tra gli amatori ritroviamo in pista quello che si vive a casa e in strada. Gente che compra moto che, così come escono dal concessionario oggi, avrebbero fatto la gioia di un team sbk privato solo 10 anni fa. E la riempiono di modifiche perché "non frena, non allunga, è pesante, ecc". Poi la rivendono per noia e senza avere scoperto nemmeno la metà di quanto quella moto, lasciata di serie, poteva dare. Si compra 1000 per poter dire di aver "domato la bestia" ma in verità si è a malapena imparato a darle da mangiare. La lotta tra uomo e tecnologia è impari e non si fa quasi più. Da tempo ormai, nel binomio uomo-moto il punto debole è l'uomo. L'amatore non conosce il suo mezzo né la fisica e la dinamica dell'andare in moto. L'amatore fondamentalmente non sa frenare, come hai esemplificato anche tu con lo strike che hai visto capitare, per disattenzione ma anche per scarsa considerazione delle conseguenze delle proprie azioni.
Giro in pista con una vecchia sport tourer e ci ho messo 10 anni a scoprire che la sua pompa freni, che è priva di nome altisonante e di esotici materiali/ soluzioni tecniche e che tutti hanno sempre deprecato, è molto più che sufficiente e basta strizzare un po' di più la leva. Ho sentito amatori discutere su upgrade ai freni delle proprie supersportive 1000 e poi ho avuto l'onore di vedere in pista, con le stesse supersportive (era una giornata dimostrativa), Dario Marchetti, Leandro Mercado e Manuel Poggiali. E ho sentito DA BORDO PISTA le gomme e le forcelle lavorare sotto vero stress, e ho capito immediatamente che noi amatori facciamo il solletico (in malo modo, come i bimbi di 2 anni che schiaffeggiano maldestramente il cagnone di casa, perché non sanno ancora fare le carezze... e il cagnone sopporta quasi sempre, ma qualche volta...) a questi mezzi. Pensiamo di aver raggiunto il limite della moto perché i nostri tempi non scendono e non ci passa per la testa di mettere in dubbio le nostre capacità o possibilità. E il "tutto e subito, magari col minimo sforzo" impera alla grande.
Io la chiamo "filosofia della scorciatoia" e la si ritrova in tutte le situazioni, dal parcheggio dell'auto in su.
Concordo in parte.Premesso che negli anni 90 non c'erano tutte queste prove in pista, se volevi facevi la sport production o i monomarca (ne sei l'esempio) Il boom di prove libere amatoriali è dal 2000 in poi con l'effetto Valentino, gli smanettoni prima andavano a "piegare" di più in strada che in pista (fra l'altro dove?Monza e.. boh...)poi sono nate piste nuove (come Franciacorta, Adria ecc.) proprio per la richiesta sempre maggiore di turni in pista. Non essendoci i media come oggi (vedi Sky con 18 telecamere solo su una moto) la gente vedeva le gare in differita du RAI 2 con Urban...quindi? Sì, adesso troppi fenomeni che in 2 mesi di moto vorrebbero andare come Marquez per postare la fotina su Instagram ma il tutto e subito con le ns amate moto non vale...Un patentino come dici tu potrebbe essere una cosa sensata ma visti i tempi che corrono (treni di gomme da 5/600 euro) penso a un inevitabile calo di tutti questi affollamenti in pista. La moto in se rimane sempre pericolosa, è impossibile ridurre il rischio a zero.
Sono stra stra stra d accordo con te!
Standing ovation!
E vale anche in strada tutto questo!
E nella vita in generale!!
Penso semplicemente che in pista ci ritroviamo il mondo attuale: bisogna apparire per quello che non siamo.
Discorso sano e obiettivo purtroppo viviamo un'era dove non si riesce ad aspettare il momento opportuno ma tutto e subito ....... oggi si riesce a vendere una moto che ha più cavalli che peso anche ad un ragazzino che è a posto però con la A1e B. Ciò non vuol dire che il personaggio sia all'altezza di gestire 220 CV..
Bellissime riflessioni...condivido tutto quanto hai detto 👏👏
hai pienamente ragione!
Condivido gran parte delle tue considerazioni, sono 11 anni ormai che nella nella bella stagione frequento le piste sempre con la stessa moto (rsv1000 old) e penso di aver capito solo negli ultimi due o tre anni che i soldi è meglio investirli su se stessi facendo dei corsi con dei professionisti piuttosto di buttarli in accessori per dare al motore 5/10 cavalli in più (e magari una ciclistica di merda). Capendo veramente come si guida ti senti molto più sicuro, padrone della moto e riesci a tirare giù secondi con meno fatica. Per quanto riguarda le moto da 220 cavalli il problema degli amatori che le usano non è tanto dare gas......ma saperle fermare quando serve.
Anche io ho mollato le moto perché, vuoi l’età o l’incapacità, stavo diventando un pericolo in pista. Ci vuole onestà intellettuale
Ciao io cadevo tanto in 125 sp andavo forte..e sono stato sempre fortunato
Bellissima analisi; credevo il problema maggiore nelle prove (non ho mai fatto gare) fosse il poco o nullo rispetto delle bandiere. Invece il tuo punto di vista è molto più interessante.
Concordo pienamente con l'ipotesi patentino e comunque in UK se fai il pirla ti cacciano via. Sarebbe utile anche da noi, per sfoltire e calmare certi personaggi.
Concordo in parte, è giusto fare la gavetta ma andare in pista è molto costoso e (escluso il discorso delle penalità e multe) fare un patentino, obbligare a fare anni su altre moto con chi magari in pista ci va 1/2 volte l’anno giusto per divertimento e fare 2 pieghe (perché molti amatori fanno così) lo trovo molto scoraggiante e queste persone invece che andare in pista lo farebbero per strada
Arrivati a questo punto il ragionamento diventa paradossale e non più applicabili
Quello che si potrebbe fare e fare giornate per “patentate” e giornate open pit, sulle moto 300 come hai detto sono cancelli e costano, spendere soldi per una moto che ne n mi piace quando ho un 600 già da pista e doverci fare un anno dopo aveva usata già in passato e esserli abituato alla mia onestamente mi farebbe passare la voglia di andare in pista
Giuste parole guly anche io dei anni 90 partendo coi motorini con le marcie anche questo bisogna dire giro in pista con r6 ed e fantastico
Parole sante bravo gully,triste realtà ma purtroppo è così 👍
Concordo pienamente con tutto . Ma perché non si fanno più i briefing pre test in molte giornate ? ( tipo cremona)
Condivido appieno tutto quello che hai detto,ma ti chiedo una cosa a te che hai vissuto gli anni 90 non è che un fattore dell'aumento di incidenti sia dovuto anche in parte al numero maggiore di persone che oggi vanno a girare in pista rispetto a quegli anni ?
Esatto. Le moto da corsa sono le 2t. Il resto sono solo moto per il popolo, dove tutti possono andare forte. Fate fare una staccata con il 2t ai piloti della moto 3. Si trovano la biella nel serbatoio.
Gully pareri condivisibili!
Secondo te, essendo nelle prove libere tutti riconoscibili tramite trasponder/numeri vari ecc ecc,perché non monitorare le "cazzate" dei clienti e far abbandonare la giornata/vietare l'ingresso alle prossime giornate? Magari tanti si calmerebbero un po'...
👏 condivido tutto
sante parole , purtroppo il 2 tempi non tornera ' , e' stata epoca fantastica per che ha avuto la fortuna di viverla moto veloci ma formative , sul resto d'accordo su tutto ma oggi come diceva Gully , se non hai il 1000 sei uno sfigato , nessuno compra una moto con pochi cavalli e fa i vari step di crescita motociclistica
Sono anni che dico le stesse cose, anni!
Proprio venerdì un amico olandese mi chiede perché non guido una Ducati, essendo italiano. La mia risposta è che ad esempio la Ducati Superleggera è fighissima, velocissima, ma per sfruttarla occorre essere a quel livello, e sono pochi quelli che ci sono. Preferisco spendere il mio budget per arrivare *io* al limite della moto, invece di sperare che i soldi mi facciano andare più velce.
Concordo, anzi, ne parlavamo l'altro giorno con dei colleghi, per il patentino, almeno nelle piste dove si superano i 200. Assurdo entrare al Mugello con un 1000 e non sapere come si stacca e frena. E un po' più di bandiere nere, capita troppo spesso di vedere gente fare cose sconsiderate e pericolose, tipo uscire dai box senza aspettare di far passare chi è in staccata.
Un pensiero per chi c'è rimasto nelle ultime settimane. Troppi.
Penso che una bella multa per chi fa cazzate potrebbe essere una bella multa soprattutto nelle giornate organizzate, magari con nome segnalato nei vari autodromi per un tot di tempo ,in modo che non faccia danni
Ci saranno meno problemi quando si darà spazio solo alle capacità. L'ultima gara del National Trophy 1000 ad Imola dice tutto. Il mondo è cambiato in peggio in tutti i settori: oggi se hai i soldi ti è concesso tutto. Non serve più sudarsele le cose, e la responsabilità di tutto questo è solo di chi sta al vertice di ogni organizzazione/disciplina/evento.
Bisognerebbe anche mettere la licenza o polizza assicurativa obbligatoria!! ...e tanti scalmanati che non capiscono nulla già ce li togliamo dalle scatole. non hai la licenza=torni a casa. per il rwsto del discorso sono daccordocon Gully!
Patentino o corso di guida obbligatorio...se la fai grossa esci e vai a casa anche se é il primo giro della giornata...e negare il transponder per il primo anno dal conseguimento del patentino
Hai detto le stesse identiche cose di vignales. Discorso che non fa una piega
Scusa parli tu che mandi in pista i tuoi amici e poi creano incidenti .
Ma per piacere stai zitto.
E poi non parlo più perché sai come e andata