IL COMING OUT DI PARKER CAMP

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  • Опубліковано 21 сер 2024
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    UN GRAZIE SPECIALE AD ESMERALDO E MARELLA.
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    #loveislove
    FONTE: lecosecambiano....
    LA LETTERA COMPLETA
    Ciao Mamma,
    ho proprio bisogno di dirti una cosa che, già da un po' di tempo, mi pesa sul petto. Nel corso dell'ultima settimana, ho scoperto che è più facile essere diretti nel farlo. Sono gay.
    Riesco quasi a sentire la paura, lo stupore e la confusione che ti staranno sopraffacendo in questo momento, dopo avere letto le mie parole. Sono parole che molti genitori vorrebbero non sentire mai. Non necessariamente perché sia qualcosa che non accettano, ma perché temono ciò che sarà. Starai pensando alle molteplici implicazioni che questa mia confessione avrà sulla mia vita e sulla tua. I tuoi pensieri staranno correndo, starai immaginando le difficoltà che dovrò affrontare, le opinioni degli amici di famiglia, i pregiudizi, l'odio e le discriminazioni che mi toccherà affrontare. I tuoi timori non sono infondati. Ho vissuto una vita piena di rimozioni, bugie, depressione, solitudine, vergogna e frustrazione: ma ora finalmente posso dichiarare che fa tutto parte del passato. Sono pronto ad affrontare ogni cosa per poter vivere la vita che merito di vivere. Dopo anni di tormenti ora posso accettare pienamente questa parte di me, e non sono mai stato tanto orgoglioso. Dopo tanti anni di tormenti, non sono mai stato così sollevato.
    Per ora ne ho parlato con la maggior parte dei miei amici più stretti, con miei fratelli, Chandler, Preston, Taylor, e con papà. Tutti hanno accolto questa novità in maniera meravigliosa. Dopo appena cinque giorni ho così tante storie che dimostrano che non solo le persone mi accettano, mi accolgono pure. Posso davvero dire di non essere mai stato più felice e di non essermi mai sentito così amato come quando mia sorella Chandler ha pianto di felicità mentre parlavamo al telefono.
    Molti sono rimasti colpiti dalla facilità e dalla serenità con cui gliel'ho detto. Ed è vero. In quei pochi primi giorni, mi esaltava ogni nuova opportunità di parlarne con qualcuno. Adesso non è più così, ma resta il fatto che non sento ansia né preoccupazione nel parlarne. Se non con te. So che mi ami e che mi accetterai e mi sosterrai a dispetto di tutto. Mi preoccupa solo il possibile effetto che potrebbe avere su di te, vista la tua fede.
    Se qualcuno mai mi chiedesse se mi sono pentito di fare coming out adesso, di non averlo fatto prima, risponderei di no. Ho fatto coming out quando sono stato pronto, non un secondo prima né dopo. Te lo dico per spiegarti perché ti sto scrivendo questa lettera. Agli altri l'ho detto di persona o al telefono, nell'esatto momento in cui l'ho voluto fare. Ma non ero ancora pronto per chiamarti. Non sono in grado di affrontare la possibilità di arrecarti un dolore, o che tu possa non essere d'accordo. Preston mi ha detto che mi amerà e mi sosterrà sempre, ma che per via di ciò in cui crede non è d'accordo con me, e gliene sono grato. Preston non mi ha cresciuto, però. Tengo a te così tanto, ed essendo tuo figlio non penso che potrei sopportare la tua disapprovazione. Sono un codardo. Un codardo che ha un bisogno disperato di darti la notizia più importante della sua vita. Sono gay.
    Ripeto queste due parole, ma credo continuino a suonarti aliene. Non voglio dilungarmi, ma permettimi di condividere con te un'altra cosa. In questo momento della mia vita, se potessi premere un bottone e diventare etero, lo farei di corsa. Lascia che ti spieghi. Non è questione di non essere a mio agio con la persona che sono. Il mio futuro, come uomo gay, non mi spaventa. Non mi odio, non mi detesto, niente del genere. Ma essere gay è una cosa un po' svantaggiosa. Non credi che qualcuno nato con una gamba sola ne vorrebbe due? Non sto dicendo che si tratti di un handicap, e pero… è un po' come se lo fosse (facciamo come se si trattasse di essere destrimani o mancini). Non voglio fare finta che non mi spaventino le difficoltà che il 90% della popolazione si trova ad affrontare. Forse mi sentirò così per un po', o forse più a lungo. Credo che quando troverò un ragazzo che mi piacerà davvero non vorrò più premere questo famigerato pulsante dell'eterosessualità, ma posso solo tirare a indovinare, per ora. Questa forse è la frase più gay che io abbia mai scritto. Una specie di intermezzo comico gay. Stai ridendo?
    Chiamami, quando avrai ripreso i sensi.
    Tuo figlio,
    Parker
    P.S. Puoi versarmi l'assegno per l'affitto?
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