morale dell'utilità collettiva? Mi fa pensare a qualcosa di più razionale, al senso innato del branco di animale sociale come l'uomo è. Non tanto un principio morale ma una sorta di istinto naturale di conservazione che passa attraverso il bene del branco
Nel '700 tutta questa voglia di giustizia benevolenza e "simpatia" non mi pare però fossero molto sviluppati in realtà. Magari era la speranza di alcuni ma riguardava ben poco la morale collettiva.
Ma non scherziamo.... Hume era uno che viveva nel mondo delle favole. Non sapeva se il suo dito esisteva o meno però era sicuro che la gente pensasse al bene collettivo 😆 è esattamente il contrario. La gente pensa prima di tutto al suo bene, poi al bene della sua cerchia più ristretta e via così. È la natura. Il bene collettivo esiste, ma arriva per ultimo.
Per quello che ho visto io l'uomo è naturalmente egoista ed invidioso, escluso per le persone più vicine a noi... Ma conosco anche casi particolari in cui i genitori sono invidiosi dei figli e viceversa. Quindi secondo me Hume ha preso proprio una bella cantonata con la sua simpatia. Questo non vuol dire che non ci sia amore, amicizia, solidarietà, bell'uomo, ma la base è egoismo ed invidia. È la natura di tutti i viventi.
Professore buongiorno la seguo da molto e la trovo un eccellente divulgatore. Che ne direbbe di realizzare un video su Byung-Chul Han visto che manca al corso?
morale dell'utilità collettiva? Mi fa pensare a qualcosa di più razionale, al senso innato del branco di animale sociale come l'uomo è. Non tanto un principio morale ma una sorta di istinto naturale di conservazione che passa attraverso il bene del branco
Secondo me sono più numerosi i pregiudizi di coloro che vogliono farsi "belli" dicendo di amare certe opere d'arte astratte.
Hume era uno scettico estremo. Dubitava anche che esistesse il suo corpo. Se non è scettico estremo uno così...
Non voglio mai approcciarmi all'arte e alla creatività altrui con pregiudizio anche se contraria alle mie idee e opinioni, grazie per la lezione
Nel '700 tutta questa voglia di giustizia benevolenza e "simpatia" non mi pare però fossero molto sviluppati in realtà. Magari era la speranza di alcuni ma riguardava ben poco la morale collettiva.
Ma non scherziamo.... Hume era uno che viveva nel mondo delle favole. Non sapeva se il suo dito esisteva o meno però era sicuro che la gente pensasse al bene collettivo 😆 è esattamente il contrario. La gente pensa prima di tutto al suo bene, poi al bene della sua cerchia più ristretta e via così. È la natura. Il bene collettivo esiste, ma arriva per ultimo.
Agitur sequitur esse
👏👏👏
Per quello che ho visto io l'uomo è naturalmente egoista ed invidioso, escluso per le persone più vicine a noi... Ma conosco anche casi particolari in cui i genitori sono invidiosi dei figli e viceversa. Quindi secondo me Hume ha preso proprio una bella cantonata con la sua simpatia. Questo non vuol dire che non ci sia amore, amicizia, solidarietà, bell'uomo, ma la base è egoismo ed invidia. È la natura di tutti i viventi.
Professore buongiorno la seguo da molto e la trovo un eccellente divulgatore. Che ne direbbe di realizzare un video su Byung-Chul Han visto che manca al corso?
grazie prof caricato proprio in tempo, ho l'esame a settembre di filosofia morale e mi mancava un video riassunto sull'etica humeana