La madre di Cecilia di Alessandro Manzoni - (by Dino Becagli)
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- Опубліковано 7 лис 2024
- I PROMESSI SPOSI dal Capitolo XXXIV - LA MADRE DI CECILIA
Lettura di Dino Becagli
Sottofondo SILENCE AFTER SILENCE di Ennio Morricone
Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunciava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un'anima tutta consapevole e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito ne' cuori.
Portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta; ma tutta ben accomodata, co' capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio. Né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere su un braccio, col petto appoggiato al petto, come se fosse stata viva; se non che una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata gravezza, e il capo posava sull'omero della madre, con un abbandono più forte del sonno: della madre, ché, se anche la somiglianza de'volti non n'avesse fatto fede, l'avrebbe detto chiaramente quello de' due ch'esprimeva ancora un sentimento.
Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d'insolito rispetto, con un'esitazione involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare sdegno né disprezzo, «no!» disse: «non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro: prendete». Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese. Poi continuò: «promettetemi di non levarle un filo d'intorno, né di lasciar che altri ardisca di farlo e di metterla sotto terra così». Il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso, più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l'inaspettata ricompensa, s'affacendò a far un po' di posto sul carro per la morticina.
La madre, dato a questa un bacio in fronte, la mise lì come su un letto, ce l'accomodò, le stese sopra un panno bianco, e disse l'ultime parole: «addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch'io pregherò per te e per gli altri». Poi, voltatasi di nuovo al monatto, «voi», disse, «passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola». Così detto, rientrò in casa, e, un momento dopo, s'affacciò alla finestra, tenendo in collo un'altra bambina più piccola, viva, ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare quelle così indegne esequie della prima, finché il carro non si mosse, finché lo poté vedere; poi disparve. E che altro poté fare, se non posar sul letto l'unica che le rimaneva, e mettersele accanto per morire insieme? Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato.
A mio avviso le più belle pagine della letteratura italiana.
Splendida lettura di un brano famosissimo di Alessandro Manzoni, "i promessi sposi "bravo!!
Uno dei brani più belli dei Promessi Sposi. Grazie per questa splendida lettura.
La imparai a memoria in quinta elementare. Dopo oltre mezzo secolo, la ricordo ancora. Brani del genere ti toccano nel profondo ed è difficile dimenticarli.
Ho risentito questa lettura 5 volte e ogni volta mi è scesa una lacrima. Anche la scelta del sottofondo musicale è perfetta.
🤗
Ascoltata e letta così tante volte....Intramontabile....
Lettura perfetta, brano indimenticabile nella sua tragicità.
🤗
Questo brano e l'addio ai monti sono di una bellezza struggente, per non parlare delle descrizioni che il Manzoni fa della natura in tutte le sue forme.
immenso, grazie
Grazie a te
Ho il nodo alla gola. Bravissimo, sei emozionante
Grazie, ma la materia prima è di Manzoni
D'accordo, però io lho provata e non mi riesce bene come a te, quindi, ancora, complimenti
non ho mai pianto così tanto❤️
complimeti
Grazie a Manzoni
L'Episodio della Madre di Cecilia è INDUBBIAMENTE il più STRUGGENTE dell'Intero Romanzo "I PROMESSI SPOSI"!!!!!!
Commovente😭😭😭😭😭😭🥺🥺🥺
fmozione sembra di esser ritornati alla prima volta grazie
Come non commuoversi ascoltando questo struggente brano letto e interpretato in maniera superba? Complimenti,Dino.
Grazie!
Grazie Dino, hai toccato l'anima
STRUGGENTE, QUESTO EPISODIO DELLA MADRE DI CECILIA, NARRATO DAL MANZONI NEL XXXIV CAPITOLO DEL ROMANZO "I PROMESSI SPOSI"!!!!!!!!
La declamazione è centrata: emozionante e intima. La prosa del Manzoni è spesso poetica e commovente dovuta anche alla conversione alla fede del Poeta.
Da notare la differenza del modo di scrivere del Manzoni rispetto al Verga; quest'ultimo quale usa una prosa scarna ed essenziale ma anch'essa arriva a toccare il lettore.
E' una scelta di scrittura: si può aggiungere per abbellire, oppure si può togliere per giungere
all'essenza dell'arte letteraria.
Mio Dio!
L ‘ incipit del passo ha il ritmo del verso e l ‘intera pagina ha l’andamento di una lirica dolce,ma al tempo stesso carica di angoscia
Grazie!
Mamma Cecilia indomita eroina lombarda!
Una piccolezza, però quel "BY" quando si fa letteratura italiana si poteva evitare. Non era megluo dire " letto DA" ???
SI