Buonasera Prof. Lusio ,innanzitutto mi complimento con te per l'argomento scelto e per il video , sei sempre molto preparato e coinvolgente. Sono di Napoli e come potrai vedere dal mio nome ed avatar ,sono profondamente appassionato alla storia della dinastia Angioina ed al suo massimo rappresentante, Re Roberto "il saggio" ,uno dei sovrani più importanti della storia Medioevale ed al contempo tra i più sottovalutati dagli studiosi e storici Nazionali (poiché all'estero è molto più studiato ed è considerato una figura di altissimo rilievo storico) ,ma questo è un altro discorso😉. Vorrei ,se posso permettermi, inquadrare un pò più approfonditamente la figura di Carlo d'Angiò, su cui ho letto dei libri ,per puro scambio di conoscenza : in molti aspetti Carlo è una figura contrastante , contrariamente a come gli storici Illuministi e Risorgimentali lo hanno posto nella storiografia Italiana, ovvero come il prototipo del Re tiranno, crudele e malvagio ,da cui discenderebbero tutti i guai del Mezzogiorno, è invece un personaggio prismatico , complesso e soggetto, in parte, ad una rivalutazione storica... Senza voler negare (nessuno potrebbe farlo) ,la ferrea rigidità nel contrastare i suoi oppositori , Corradino compreso , Carlo (cerchiamo di vederlo con gli occhi di quel periodo storico) era un uomo scaltro , intelligente ed anche sinceramente votato al Cattolicesimo ed era un grande fautore della cavalleria (egli stesso era un cavaliere militante) e dei suoi ideali . Carlo per matrimonio ereditò la Provenza dove già ebbe modo di governare ,cercando di portare pace tra diverse fazioni con moderazione ,offrendo il suo perdono a personaggi influenti e oppositori . Questi però anziché farne tesoro, decisero nuovamente di tradirlo cosicché Carlo perse quasi la Provenza : una volta soppressa la rivolta Carlo fu implacabile e duro e fece piazza pulita . Per quel che sappiamo negli anni successivi, governò molto bene la Provenza ,dandole prosperità ,tuttavia questi avvenimenti segnarono probabilmente anche il suo futuro modo di essere Re di Sicilia. Si sa che aveva uno stile morigerato e che fosse molto casto e fedele alla sua sposa e che fosse molto generoso con i propri sostenitori. Interessante il fatto che fosse sensibile alle arti ed alla poesia trobadorica, lui stesso pare che scrivesse dei testi, non era affatto un uomo rozzo o un bruto come ci viene lasciato intendere dalla tradizionale storiografia Italiana, quasi in contrapposizione con Corradino e Federico II che furono incensati ,poiché gli Illuministi e poi Risorgimentalisti del Regno d'Italia che ne scrissero , erano assolutamente anticlericali e vedevano nel "Guelfismo" e nel particolarismo il grande ostacolo all'unità della Nazione. Ad esempio la Monarchia Borbonica ne pagò il prezzo con una damnatio memoriae totale . In una specie di equazione potremmo dire: Borbone stà ad Angiò , come Savoia sta agli Svevi ,in un'ideologia forzata e poco serena. Questo per dire che la tradizionale storiografia Italiana ha un giudizio di parte ,mentre attualmente grazie a storici internazionali come David Abulafia,ci sono molti aspetti che stanno venendo a galla e che mostrano una verità più sfaccettata : Carlo d' Angiò non accettò subito l'offerta del Papa ,la corona del Regno di Sicilia , tanto è vero che il Pontefice dovette rivolgersi a lui una seconda volta ,se non sbaglio dopo due anni circa . Quando calò nella penisola Italica , venne prima incoronato Re di Sicilia a Roma , e solo questo lo rendeva praticamente il legittimo Sovrano (per investitura) ,rispetto a Manfredi e successivamente ,dopo la battaglia di Benevento , divenne Re anche "per diritto di conquista" . C'è da dire una cosa fondamentale che viene poche volte considerata : l'intervento di Carlo d' Angiò ,al di là di Guelfi e Ghibellini, venne fortemente favorito dalle forze produttive del Regno di Sicilia ,ossia dalla nobiltà urbana e la nascente borghesia mercantile che trovava il suo baluardo negli Amalfitani , queste classi sociali desideravano emanciparsi dalle forze conservatrici del Regno ,come la grande nobiltà fondiaria ,molto più radicata e potente nella Sicilia che sul continente. Ormai i mercati erano cambiati , alla metà del 1200 il commercio era fiorito nel continente e la Sicilia ,sovente minacciata anche dall'incostanza dei diversi Regni Musulmani , risultava essere diventata più periferica. La città di Napoli in particolare , non aveva mai amato gli Svevi e ci furono ribellioni e repressioni importanti e l' Università fondata da Federico II ,fu un modo per mostrare vicinanza alla sempre più influente classe dirigente della città . Il Regno di Sicilia Svevo inoltre, presentava in Puglia ,una colonia Musulmana a Lucera , dove gli "infedeli" erano fondamentalmente dei mercenari al soldo Svevo, a cui era permesso di vivere secondo i dettami dell' Islam ,un qualcosa considerato gravissimo e pericoloso nell'Europa dell'epoca , per non parlare del Papato . Il Papa inoltre si sentiva fortemente minacciato dagli Svevi che lo circondavano con il Sacro Romano Impero Germanico ed il Regno di Sicilia ,usurpato dagli stessi ai Normanni (come hai giustamente detto). Gli Svevi avrebbero potuto fondere le due corone in una ,unendo il Regno di Sicilia con il Sacro Romano Impero, e l'esercito Musulmano in stanza a Lucera ,era lì per ricordarlo... E non solo lo Stato Pontificio si sentiva minacciato ,ma tutti i comuni Italici che temevano una potenziale invasione come la Guelfa Firenze ad esempio. Insomma l'avvento di Carlo fu auspicato da molti nel Regno e non fu visto come un invasore ma anche come un liberatore. Gli Amalfitani ed i Napoletani lo accolsero con giubilo e Carlo di questo se ne ricordò ; in Sicilia invece abrogò il Parlamento, sapendo che l'alta nobiltà Siciliana gli era ostile ed era una forza concorrente al suo dominio sull'isola. Contrariamente a quel che si pensa, Carlo pur inserendo uomini di fiducia nei punti chiave, non modificò gli assetti istituzionali del Reame che erano all'avanguardia, derivanti dalle Costituzioni di Melfi ( già ispirate dall' Assise di Ariano ,in epoca Normanna ) , implementandole con figure istituzionali proprie della Monarchia Francese. Come Corradino giunge alla morte lo hai spiegato benissimo ,tuttavia da parte di Carlo era inevitabile prendere questo provvedimento , non solo per cieca per crudeltà ,ma per semplice calcolo : se Corradino avesse continuato a vivere ,avrebbe continuato ad essere la bandiera a cui tutti i Ghibellini si sarebbero aggrappati . La sua sola esistenza avrebbe potuto essere fonte di congiure o future guerre ; il Papa "cristianamente " raccomandò prudenza a Carlo ,tuttavia ben sapeva che politicamente l' Angioino non poteva fare diversamente , gli altri Sovrani dell'epoca di certo non ne furono sorpresi. Tuttavia è il gesto pubblico ,così plateale e cruento a risultare difficile da spiegare : insomma qui non discutiamo se Corradino avrebbe potuto vivere o meno ,ma di come sarebbe stato ucciso . Come hai spiegato benissimo, Carlo avrebbe potuto fare diversamente ,facendo scomparire Corradino nel tempo ... e non in modo così diretto ed immediato, hai centrato il punto perfettamente ! È questo che si fa ancora fatica a comprendere , probabilmente Carlo voleva che tutti i Ghibellini vedessero la morte di Corradino ,come un monito per i suoi nemici e quelli della Chiesa . Carlo era sinceramente convinto di essere stato eletto da Dio per portare il Regno di Sicilia sulla giusta via , forse vedeva in Corradino l'erede di una dinastia "eretica" ,ma queste sono supposizioni personali fatte sulla conoscenza storica (fallibile) dell'uomo Carlo. Il Regno di Sicilia nasce come un Regno vassallo del Papa ,in epoca Normanna, ed il Papa aveva incoronato lui, Carlo come Re ,dunque non vede Corradino come Re ma come un Principe Tedesco invasore , a torto o a ragione, solo questo può giustificare una pubblica esecuzione. Carlo era un uomo credente a volte criticato di bigottismo ,egli stesso partecipò ad una crociata, se avesse realmente considerato Corradino come un altro Re (e di fatto non lo era pur discendendo da dei Re) , avrebbe trovato altri modi per eliminarlo proprio come fecero gli Svevi con Guglielmo d' Altavilla. Si prova grande pena per Corradino anche se i 16 anni di allora non erano quelli di oggi ,forse c'era minore compassione per l'età. Ultimo approfondimento su Carlo , è verissimo il fatto delle tassazioni, sebbene fosse un provvedimento temporaneo per pagare i debiti di guerra (con Carlo II infatti la tassazione pare tornare entro limiti sostenibili) ,inoltre Carlo divenuto anche Re d' Albania ,stava armando un poderoso esercito per espandersi nei Balcani. Quindi la tassazione elevata, lo spostamento della Capitale da Palermo a Napoli (che gli aveva dimostrato sostegno e gratitudine) dove non vi era una Nobiltà così radicata ,come in Sicilia ,e soprattutto in un luogo più centrale ,furono alcune gocce che fecero traboccare il vaso. Tuttavia al di là dei racconti popolari , o delle leggende di parte Ghibellina , o la retorica di storici Risorgimentali,che videro la Rivolta del Vespro come una sollevazione popolare contro l'invasore Francese, in chiave Nazionalista ,ormai del tutto anacronistica, ciò che rese una polveriera la Sicilia furono il controllo fiscale ed i privilegi accordati non ai Francesi ,bensì agli Amalfitani che Carlo utilizzò come colonna portante della burocrazia del suo nuovo Regno.
La nobiltà Siciliana vide una completa inversione dei poli : Palermo e la Sicilia ,il cuore del Regno Svevo erano ormai subordinate al continente, e i Baroni vedevano non solo un Re che voleva limitarne il potere , abrogando il parlamento , ma che seguitava ad oltraggiarli, inserendo nelle più alte cariche Siciliane , uomini di rango inferiore e di fatto forestieri... La "vera" rivolta dei Siciliani , quella dell'aristocrazia ed anche quella di un certo strato sociale che aveva inizialmente favorito l'ascesa di Carlo , oggi non viene più considerata una rivolta anti Francese , ma anti Amalfitana . Ed inultimo ma non meno importante, c'è un fattore Internazionale da considerare , ossia il probabile accordo tra il Regno d' Aragona ,che ereditò i diritti da parte Sveva, dal matrimonio contratto dal Re Aragonese con Costanza di Svevia e che godeva anche dell'appoggio di tutte le città Ghibelline d'Italia , e l'impero Bizantino che temeva fortemente l'espansionismo di Carlo d'Angiò in Oriente. Come hai giustamente detto Carlo II e Roberto d'Angiò si dimostreranno un buon Re il primo, un grandissimo il secondo , e da buon Napoletano devo dire che con tutta la compassione e l'immedrsimazione per Corradino , Carlo d' Angiò ed i suoi successori, fecero fare definitivamente il salto di qualità a Napoli, rendendola ,nel tempo, una vera Capitale del Mediterraneo .
@@mietche ti ringrazio davvero di cuore per questo tuo approfondimento completo su Carlo d'Angiò al di là della storiografia filoghibellina. Ammetto la mia ignoranza su di lui, avendo conosciuto la sua figura tramite la storiografia su Corradino, a differenza di Carlo II, di Roberto e di Giovanna I che ho invece potuto studiare e apprezzare direttamente quando ho fatto il video su quest'ultima. Questo tuo commento è tanto più prezioso perché permette di inquadrare l'intera vicenda anche dall'altro punto di vista, cosa che io reputo sempre importante e necessaria per la comprensione completa di una vicenda, oltre che di una serie di personalità storiche. Col tuo permesso, vorrei fissare in alto il tuo commento. Ti ringrazio davvero tanto per questo tuo commento completo ed esauriente 😃🤗
@@Lusio1991 Grazie a te Lusio ,mi sento onorato di tanta stima. Andrò certamente a recuperare il video su Giovanna I d' Angiò . Sei davvero una persona colta ,intelligente e sensibile ed auguro al tuo canale di espandersi , ho sempre apprezzato i tuoi video e soprattutto i temi che tratti . Ad esempio ricordo con molto piacere quello su Narnia e sul "problema Susan" , i tuoi approfondimenti invitano a riflettere e a concedersi del tempo per maturare e far crescere il pensiero. Davvero , ti auguro il meglio in tutto !😉💪👏
@@mietche ti ringrazio di cuore per queste tue parole ☺ P.S. Ti comunico, in anticipo, che nel video su Giovanna I ho commesso un lapsus che, a distanza di anni, continuano a farmi notare 😅 Cioè, ho definito per sbaglio Costanza d'Altavilla "moglie di Federico II" invece di "madre". Sono quei lapsus che capitano nella frazione di un secondo e che ti perseguitano a vita 😅
Sono contenta che il tuo canale stia crescendo👏🏽👏🏽👏🏽, finalmente si diffonde ed è riconosciuto il tuo valore 🤩🤩, vai Lusio. (Quando gli insegnanti online sono molto meglio degli insegnanti di presenza😅)
Qualche vaghissimo ricordo scolastico, io sono decisamente anziana o in età pre-senile. La vicenda è di una tristezza struggente perché era solo un ragazzo, maciullato dalla storia in un epoca di jene. L'aspetto più straziante( a parte la barbara e ingiuriosa esecuzione), è la fede della madre di Corradino e la sua speranza di poterlo salvare perché i figli so' piezz e core. Ho provato anche una tristezza personale perché Napoli è la terra dei miei avi(Acerra precisamente) e non confonda il mio cognome che è una storia a parte. Ho tanta tanta voglia di tornare a Napoli, dopo una vita 😔, visitare il MANN e tutto il possibile. Corradino, sei uno di noi♥️ Ps Mio marito è di madre tedesca, di Ulm che se non ricordo male è situata nella antica Svevia. Un film o una serie fatta bene, con questo materiale sarebbe bellissima. Grazie professore ♥️
Complimemti per la storia di Corradino di Svevia, da brava pugliese ( capisci a me! )l'ho gradita molto. Per quanto riguarda il personaggio di GoT ho pensato a Rob Stark, lo trovo somigliante e ho pensato anche a Vento Grigio come al legame che ha unito fino alla morte Corradino e suo cugino Federico❤
Un personaggio tragico e interessante. Poteva starsene buono buono e invece si lancia, a soli 15 anni, in un viaggio di riconquista. Una grande avventura in una breve esistenza. 😢
Col senno di poi, è vero, gli sarebbe convenuto accontentarsi dei titoli concessigli dal papa e rimanere indisturbato in Germania, ma attorno a lui aveva molte persone che, per propri interessi o perché ci credevano davvero, lo spinsero a gettarsi in questa impresa.
Vogliamo parlare un attimo di Guglielmo? Accecato e castrato a 13 anni. Non riesco neanche ad immaginare il panico che deve aver provato in quei momenti...
Purtroppo erano tempi bui, quelli, al di là della nascita dell'arte e della cultura. Ma in ambito politico, come pure ho detto nel video, non ci si faceva scrupoli nel togliere di mezzo figure troppo scomode per chi li rovesciava a si sostituiva a loro al potere. A parte il povero Guglielmo d'Altavilla, pensiamo anche a Giovanna I d'Angiò, deposta dal trono di Napoli, imprigionata e fatta soffocare con due cuscini, Edoardo II d'Inghilterra, impalato con un ferro rovente, Margherita di Borgogna, soffocata con la sua stessa treccia di capelli. E chissà quanti altri.
@@Lusio1991 temo tu abbia ragione. Non dobbiamo stupirci più di tanto. Fa specie che siano bambini ad essere tolti di mezzo, ma d'altronde basta studiare la storia romana per rendersi conto che non ci si faceva nessun tipo di scrupolo...
Ho visitato il maschio angioino. Sono rimasto sbalordito quando la guida mi disse che l'hanno costruito in soli 3 anni! Comunque io ho dei parenti a Santa Maria Capua Vetere. Appoggiandomi lì ho potuto visitare un po Napoli e dintorni. Una città molto suggestiva.
Il Maschio Angioino fu fatto costruire proprio da Carlo d'Angiò, come sua nuova sede nella città che lui aveva designato come nuova capitale del regno di Sicilia, anche se la resa attuale del castello è opera degli Aragona. Napoli è una di quelle città "a strati" che riservano una sorpresa artistica e storica ad ogni angolo in cui ti giri. Se mai un giorno riuscirò ad "evolvermi digitalmente" mi piacerebbe fare un vlog sui punti che reputo più suggestivi di Napoli, compresi quelli meno considerati.
Buonasera Prof. Lusio ,innanzitutto mi complimento con te per l'argomento scelto e per il video , sei sempre molto preparato e coinvolgente.
Sono di Napoli e come potrai vedere dal mio nome ed avatar ,sono profondamente appassionato alla storia della dinastia Angioina ed al suo massimo rappresentante, Re Roberto "il saggio" ,uno dei sovrani più importanti della storia Medioevale ed al contempo tra i più sottovalutati dagli studiosi e storici Nazionali (poiché all'estero è molto più studiato ed è considerato una figura di altissimo rilievo storico) ,ma questo è un altro discorso😉.
Vorrei ,se posso permettermi, inquadrare un pò più approfonditamente la figura di Carlo d'Angiò, su cui ho letto dei libri ,per puro scambio di conoscenza : in molti aspetti Carlo è una figura contrastante , contrariamente a come gli storici Illuministi e Risorgimentali lo hanno posto nella storiografia Italiana, ovvero come il prototipo del Re tiranno, crudele e malvagio ,da cui discenderebbero tutti i guai del Mezzogiorno, è invece un personaggio prismatico , complesso e soggetto, in parte, ad una rivalutazione storica...
Senza voler negare (nessuno potrebbe farlo) ,la ferrea rigidità nel contrastare i suoi oppositori , Corradino compreso , Carlo (cerchiamo di vederlo con gli occhi di quel periodo storico) era un uomo scaltro , intelligente ed anche sinceramente votato al Cattolicesimo ed era un grande fautore della cavalleria (egli stesso era un cavaliere militante) e dei suoi ideali .
Carlo per matrimonio ereditò la Provenza dove già ebbe modo di governare ,cercando di portare pace tra diverse fazioni con moderazione ,offrendo il suo perdono a personaggi influenti e oppositori . Questi però anziché farne tesoro, decisero nuovamente di tradirlo cosicché Carlo perse quasi la Provenza : una volta soppressa la rivolta Carlo fu implacabile e duro e fece piazza pulita .
Per quel che sappiamo negli anni successivi, governò molto bene la Provenza ,dandole prosperità ,tuttavia questi avvenimenti segnarono probabilmente anche il suo futuro modo di essere Re di Sicilia.
Si sa che aveva uno stile morigerato e che fosse molto casto e fedele alla sua sposa e che fosse molto generoso con i propri sostenitori. Interessante il fatto che fosse sensibile alle arti ed alla poesia trobadorica, lui stesso pare che scrivesse dei testi, non era affatto un uomo rozzo o un bruto come ci viene lasciato intendere dalla tradizionale storiografia Italiana, quasi in contrapposizione con Corradino e Federico II che furono incensati ,poiché gli Illuministi e poi Risorgimentalisti del Regno d'Italia che ne scrissero , erano assolutamente anticlericali e vedevano nel "Guelfismo" e nel particolarismo il grande ostacolo all'unità della Nazione. Ad esempio la Monarchia Borbonica ne pagò il prezzo con una damnatio memoriae totale . In una specie di equazione potremmo dire: Borbone stà ad Angiò , come Savoia sta agli Svevi ,in un'ideologia forzata e poco serena.
Questo per dire che la tradizionale storiografia Italiana ha un giudizio di parte ,mentre attualmente grazie a storici internazionali come David Abulafia,ci sono molti aspetti che stanno venendo a galla e che mostrano una verità più sfaccettata : Carlo d' Angiò non accettò subito l'offerta del Papa ,la corona del Regno di Sicilia , tanto è vero che il Pontefice dovette rivolgersi a lui una seconda volta ,se non sbaglio dopo due anni circa . Quando calò nella penisola Italica , venne prima incoronato Re di Sicilia a Roma , e solo questo lo rendeva praticamente il legittimo Sovrano (per investitura) ,rispetto a Manfredi e successivamente ,dopo la battaglia di Benevento , divenne Re anche "per diritto di conquista" .
C'è da dire una cosa fondamentale che viene poche volte considerata : l'intervento di Carlo d' Angiò ,al di là di Guelfi e Ghibellini, venne fortemente favorito dalle forze produttive del Regno di Sicilia ,ossia dalla nobiltà urbana e la nascente borghesia mercantile che trovava il suo baluardo negli Amalfitani , queste classi sociali desideravano emanciparsi dalle forze conservatrici del Regno ,come la grande nobiltà fondiaria ,molto più radicata e potente nella Sicilia che sul continente.
Ormai i mercati erano cambiati , alla metà del 1200 il commercio era fiorito nel continente e la Sicilia ,sovente minacciata anche dall'incostanza dei diversi Regni Musulmani , risultava essere diventata più periferica. La città di Napoli in particolare , non aveva mai amato gli Svevi e ci furono ribellioni e repressioni importanti e l' Università fondata da Federico II ,fu un modo per mostrare vicinanza alla sempre più influente classe dirigente della città . Il Regno di Sicilia Svevo inoltre, presentava in Puglia ,una colonia Musulmana a Lucera , dove gli "infedeli" erano fondamentalmente dei mercenari al soldo Svevo, a cui era permesso di vivere secondo i dettami dell' Islam ,un qualcosa considerato gravissimo e pericoloso nell'Europa dell'epoca , per non parlare del Papato .
Il Papa inoltre si sentiva fortemente minacciato dagli Svevi che lo circondavano con il Sacro Romano Impero Germanico ed il Regno di Sicilia ,usurpato dagli stessi ai Normanni (come hai giustamente detto).
Gli Svevi avrebbero potuto fondere le due corone in una ,unendo il Regno di Sicilia con il Sacro Romano Impero, e l'esercito Musulmano in stanza a Lucera ,era lì per ricordarlo...
E non solo lo Stato Pontificio si sentiva minacciato ,ma tutti i comuni Italici che temevano una potenziale invasione come la Guelfa Firenze ad esempio.
Insomma l'avvento di Carlo fu auspicato da molti nel Regno e non fu visto come un invasore ma anche come un liberatore. Gli Amalfitani ed i Napoletani lo accolsero con giubilo e Carlo di questo se ne ricordò ; in Sicilia invece abrogò il Parlamento, sapendo che l'alta nobiltà Siciliana gli era ostile ed era una forza concorrente al suo dominio sull'isola.
Contrariamente a quel che si pensa, Carlo pur inserendo uomini di fiducia nei punti chiave, non modificò gli assetti istituzionali del Reame che erano all'avanguardia, derivanti dalle Costituzioni di Melfi ( già ispirate dall' Assise di Ariano ,in epoca Normanna ) , implementandole con figure istituzionali proprie della Monarchia Francese.
Come Corradino giunge alla morte lo hai spiegato benissimo ,tuttavia da parte di Carlo era inevitabile prendere questo provvedimento , non solo per cieca per crudeltà ,ma per semplice calcolo : se Corradino avesse continuato a vivere ,avrebbe continuato ad essere la bandiera a cui tutti i Ghibellini si sarebbero aggrappati . La sua sola esistenza avrebbe potuto essere fonte di congiure o future guerre ; il Papa "cristianamente " raccomandò prudenza a Carlo ,tuttavia ben sapeva che politicamente l' Angioino non poteva fare diversamente , gli altri Sovrani dell'epoca di certo non ne furono sorpresi.
Tuttavia è il gesto pubblico ,così plateale e cruento a risultare difficile da spiegare : insomma qui non discutiamo se Corradino avrebbe potuto vivere o meno ,ma di come sarebbe stato ucciso . Come hai spiegato benissimo, Carlo avrebbe potuto fare diversamente ,facendo scomparire Corradino nel tempo ... e non in modo così diretto ed immediato, hai centrato il punto perfettamente !
È questo che si fa ancora fatica a comprendere , probabilmente Carlo voleva che tutti i Ghibellini vedessero la morte di Corradino ,come un monito per i suoi nemici e quelli della Chiesa . Carlo era sinceramente convinto di essere stato eletto da Dio per portare il Regno di Sicilia sulla giusta via , forse vedeva in Corradino l'erede di una dinastia "eretica" ,ma queste sono supposizioni personali fatte sulla conoscenza storica (fallibile) dell'uomo Carlo. Il Regno di Sicilia nasce come un Regno vassallo del Papa ,in epoca Normanna, ed il Papa aveva incoronato lui, Carlo come Re ,dunque non vede Corradino come Re ma come un Principe Tedesco invasore , a torto o a ragione, solo questo può giustificare una pubblica esecuzione. Carlo era un uomo credente a volte criticato di bigottismo ,egli stesso partecipò ad una crociata, se avesse realmente considerato Corradino come un altro Re (e di fatto non lo era pur discendendo da dei Re) , avrebbe trovato altri modi per eliminarlo proprio come fecero gli Svevi con Guglielmo d' Altavilla.
Si prova grande pena per Corradino anche se i 16 anni di allora non erano quelli di oggi ,forse c'era minore compassione per l'età.
Ultimo approfondimento su Carlo , è verissimo il fatto delle tassazioni, sebbene fosse un provvedimento temporaneo per pagare i debiti di guerra (con Carlo II infatti la tassazione pare tornare entro limiti sostenibili) ,inoltre Carlo divenuto anche Re d' Albania ,stava armando un poderoso esercito per espandersi nei Balcani.
Quindi la tassazione elevata, lo spostamento della Capitale da Palermo a Napoli (che gli aveva dimostrato sostegno e gratitudine) dove non vi era una Nobiltà così radicata ,come in Sicilia ,e soprattutto in un luogo più centrale ,furono alcune gocce che fecero traboccare il vaso.
Tuttavia al di là dei racconti popolari , o delle leggende di parte Ghibellina , o la retorica di storici Risorgimentali,che videro la Rivolta del Vespro come una sollevazione popolare contro l'invasore Francese, in chiave Nazionalista ,ormai del tutto anacronistica, ciò che rese una polveriera la Sicilia furono il controllo fiscale ed i privilegi accordati non ai Francesi ,bensì agli Amalfitani che Carlo utilizzò come colonna portante della burocrazia del suo nuovo Regno.
La nobiltà Siciliana vide una completa inversione dei poli : Palermo e la Sicilia ,il cuore del Regno Svevo erano ormai subordinate al continente, e i Baroni vedevano non solo un Re che voleva limitarne il potere , abrogando il parlamento , ma che seguitava ad oltraggiarli, inserendo nelle più alte cariche Siciliane , uomini di rango inferiore e di fatto forestieri...
La "vera" rivolta dei Siciliani , quella dell'aristocrazia ed anche quella di un certo strato sociale che aveva inizialmente favorito l'ascesa di Carlo , oggi non viene più considerata una rivolta anti Francese , ma anti Amalfitana .
Ed inultimo ma non meno importante, c'è un fattore Internazionale da considerare , ossia il probabile accordo tra il Regno d' Aragona ,che ereditò i diritti da parte Sveva, dal matrimonio contratto dal Re Aragonese con Costanza di Svevia e che godeva anche dell'appoggio di tutte le città Ghibelline d'Italia , e l'impero Bizantino che temeva fortemente l'espansionismo di Carlo d'Angiò in Oriente.
Come hai giustamente detto Carlo II e Roberto d'Angiò si dimostreranno un buon Re il primo, un grandissimo il secondo , e da buon Napoletano devo dire che con tutta la compassione e l'immedrsimazione per Corradino , Carlo d' Angiò ed i suoi successori, fecero fare definitivamente il salto di qualità a Napoli, rendendola ,nel tempo, una vera Capitale del Mediterraneo .
@@mietche ti ringrazio davvero di cuore per questo tuo approfondimento completo su Carlo d'Angiò al di là della storiografia filoghibellina. Ammetto la mia ignoranza su di lui, avendo conosciuto la sua figura tramite la storiografia su Corradino, a differenza di Carlo II, di Roberto e di Giovanna I che ho invece potuto studiare e apprezzare direttamente quando ho fatto il video su quest'ultima.
Questo tuo commento è tanto più prezioso perché permette di inquadrare l'intera vicenda anche dall'altro punto di vista, cosa che io reputo sempre importante e necessaria per la comprensione completa di una vicenda, oltre che di una serie di personalità storiche.
Col tuo permesso, vorrei fissare in alto il tuo commento.
Ti ringrazio davvero tanto per questo tuo commento completo ed esauriente 😃🤗
@@Lusio1991 Grazie a te Lusio ,mi sento onorato di tanta stima. Andrò certamente a recuperare il video su Giovanna I d' Angiò . Sei davvero una persona colta ,intelligente e sensibile ed auguro al tuo canale di espandersi , ho sempre apprezzato i tuoi video e soprattutto i temi che tratti . Ad esempio ricordo con molto piacere quello su Narnia e sul "problema Susan" , i tuoi approfondimenti invitano a riflettere e a concedersi del tempo per maturare e far crescere il pensiero.
Davvero , ti auguro il meglio in tutto !😉💪👏
@@mietche ti ringrazio di cuore per queste tue parole ☺
P.S. Ti comunico, in anticipo, che nel video su Giovanna I ho commesso un lapsus che, a distanza di anni, continuano a farmi notare 😅 Cioè, ho definito per sbaglio Costanza d'Altavilla "moglie di Federico II" invece di "madre". Sono quei lapsus che capitano nella frazione di un secondo e che ti perseguitano a vita 😅
@@Lusio1991 Non ti preoccupare, i lapsus capitano anche al grande Alberto Angela , e tu dietro non hai i montatori della RAI! 😅
Grazie, bravissimo prof!
Hai onorato una parentesi della nostra storia regia...
Sono contenta che il tuo canale stia crescendo👏🏽👏🏽👏🏽, finalmente si diffonde ed è riconosciuto il tuo valore 🤩🤩, vai Lusio.
(Quando gli insegnanti online sono molto meglio degli insegnanti di presenza😅)
Ti ringrazio di cuore, Lucrezia 😄💙
Condivido in pieno!
È bravissimo 👏👏👏👏
sono di brescia ma questa storia mi provoca un forte dolore misto ad una grande tenerezza grazie profesore grazie
Sono contento che questa storia l'abbia emozionata ☺
Grazie per questo dettagliato racconto, i miei ricordi di studio sono assai sbiaditi. Tristissima storia, grazie.
Grazie a te, Elisabetta. Felice di averti risvegliato un ricordo ☺
Qualche vaghissimo ricordo scolastico, io sono decisamente anziana o in età pre-senile.
La vicenda è di una tristezza struggente perché era solo un ragazzo, maciullato dalla storia in un epoca di jene.
L'aspetto più straziante( a parte la barbara e ingiuriosa esecuzione), è la fede della madre di Corradino e la sua speranza di poterlo salvare perché i figli so' piezz e core.
Ho provato anche una tristezza personale perché Napoli è la terra dei miei avi(Acerra precisamente) e non confonda il mio cognome che è una storia a parte.
Ho tanta tanta voglia di tornare a Napoli, dopo una vita 😔, visitare il MANN e tutto il possibile.
Corradino, sei uno di noi♥️
Ps Mio marito è di madre tedesca, di Ulm che se non ricordo male è situata nella antica Svevia.
Un film o una serie fatta bene, con questo materiale sarebbe bellissima.
Grazie professore ♥️
Ti auguro di poter ritornare a rivedere Napoli ☺
Molto molto chiaro. Complimenti
Grazie 😄
Grazie per questo splendido racconto!
Sono contento che le sia piaciuto 🙂
Complimemti per la storia di Corradino di Svevia, da brava pugliese ( capisci a me! )l'ho gradita molto.
Per quanto riguarda il personaggio di GoT ho pensato a Rob Stark, lo trovo somigliante e ho pensato anche a Vento Grigio come al legame che ha unito fino alla morte Corradino e suo cugino Federico❤
Indovinato 👍 Infatti proprio oggi ho postato il video sul parallelismo storico tra Corradino e Robb Stark,
Un personaggio tragico e interessante. Poteva starsene buono buono e invece si lancia, a soli 15 anni, in un viaggio di riconquista. Una grande avventura in una breve esistenza. 😢
Col senno di poi, è vero, gli sarebbe convenuto accontentarsi dei titoli concessigli dal papa e rimanere indisturbato in Germania, ma attorno a lui aveva molte persone che, per propri interessi o perché ci credevano davvero, lo spinsero a gettarsi in questa impresa.
Vogliamo parlare un attimo di Guglielmo? Accecato e castrato a 13 anni. Non riesco neanche ad immaginare il panico che deve aver provato in quei momenti...
Purtroppo erano tempi bui, quelli, al di là della nascita dell'arte e della cultura. Ma in ambito politico, come pure ho detto nel video, non ci si faceva scrupoli nel togliere di mezzo figure troppo scomode per chi li rovesciava a si sostituiva a loro al potere. A parte il povero Guglielmo d'Altavilla, pensiamo anche a Giovanna I d'Angiò, deposta dal trono di Napoli, imprigionata e fatta soffocare con due cuscini, Edoardo II d'Inghilterra, impalato con un ferro rovente, Margherita di Borgogna, soffocata con la sua stessa treccia di capelli. E chissà quanti altri.
@@Lusio1991 temo tu abbia ragione. Non dobbiamo stupirci più di tanto. Fa specie che siano bambini ad essere tolti di mezzo, ma d'altronde basta studiare la storia romana per rendersi conto che non ci si faceva nessun tipo di scrupolo...
Ho visitato il maschio angioino. Sono rimasto sbalordito quando la guida mi disse che l'hanno costruito in soli 3 anni! Comunque io ho dei parenti a Santa Maria Capua Vetere. Appoggiandomi lì ho potuto visitare un po Napoli e dintorni. Una città molto suggestiva.
Il Maschio Angioino fu fatto costruire proprio da Carlo d'Angiò, come sua nuova sede nella città che lui aveva designato come nuova capitale del regno di Sicilia, anche se la resa attuale del castello è opera degli Aragona.
Napoli è una di quelle città "a strati" che riservano una sorpresa artistica e storica ad ogni angolo in cui ti giri.
Se mai un giorno riuscirò ad "evolvermi digitalmente" mi piacerebbe fare un vlog sui punti che reputo più suggestivi di Napoli, compresi quelli meno considerati.