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Io faccio giurisprudenza e posso dire che non credo che difficoltà sia il termine adeguato. Ad ingegneria serve intelligenza. L’intelligenza serve per fare carriera in qualsiasi campo, ma in ambito umanistico é richiesta più avanti mentre in ambito scientifico sin da subito. La dimostrazione la si ha partendo dal fatto che nelle università umanistiche il tempo dedicato è direttamente proporzionale al voto. Certo potrai prendere un 27 invece che un 28 o un 25 al posto di un 24, ma non cambierà mai molto. Con un buon metodo di studio chiunque può avere successo a medicina, giurisprudenza e via discorrendo. Con questo non voglio sminuire lo studio intelligente di materie umanistiche che porta a risultati più duraturi, conoscenze più profonde e interconnesse rispetto a quello mnemonico, rimane che ho visto esami passati da persone che non erano in grado di scomporre cosa stessero dicendo, era un copione memorizzato e sciorinato. Ingegneria è matematica, é fisica, é intreccio, problem solving, pensiero strategico. Detto questo torno al punto iniziale: difficoltà è il termine sbagliato. Se prendi 10 ingegneri e provi a fargli dare l’esame di diritto privato 9 non lo passano nemmeno in più tentativi, quindi formalmente DP è difficile per un matematico… serve intelligenza per passarlo? No. Bastano ore di studio e applicazione adeguata.
Credimi anche ad ingegneria è possibile ciò che hai visto circa il passare gli esami, semplicemente la percezione da fuori è diversa da quando poi un mondo lo si vive.
@@riccardo4074 Io non includo chi copia, non so se tu ti riferisca a quello. Copiare all’università é talmente demenziale che nemmeno lo tengo in considerazione. Ho un amico che mi ha detto che ad ingegneria è molto diffusa questa cosa ma non fa testo. Io a giurisprudenza vedo persone che con le loro abilità memorizzano cose senza capirle e prendono ottimi voti, ed é una costante nelle facoltà umanistiche perchè ti permettono di avere successo senza intelligenza. Questo è impossibile nelle facoltà scientifiche.
Tranquillo si capisce che fai giurisprudenza, ma non puoi paragonare due carriere completamente diverse, un ingegnere può fare giurisprudenza ma uno che fa giurisprudenza non può fare ingegneria, anzi può ma devi assolutamente avere la testa matematica.
Hai espresso pensieri che condivido a cui sono arrivato anche io dopo un paio di anni in una facoltà ingegneristica. A mio parere, tutto ruota sulla questione della scelta a 18/19 anni; dove la maggior parte dei ragazzi sono ancora troppo poco formati come "se stessi" per saper decidere, me compreso all'epoca. La vera difficoltà sta poi nella realizzazione della scelta non adatta, soprattutto in una visione in cui cambiare sarebbe: "tornare indietro" , quindi regressione, tempo perso. Perché se è vero che spesso c'è chi sceglie con un fine utilitaristico, di comodità riposta nel futuro, è pur vero che ciò ci è insito da appena abbiamo ricordi, la passione è poco promossa, quasi del tutto annullata in favore della sicurezza. Ed in fin dei conti ciò rischia di prevalere nel momento della decisione su chi è insicuro, indeciso, non ha una passione, oppure ancora non l'ha pienamente trovata, perché le passioni si incontrano strada facendo. Se nasci in un paese di provincia e fino a 18 anni vivi a casa con i tuoi è veramente così certo che tu abbia già una passione? Quindi cosa fare in quel momento, che decisione prendere? Credo, per cui, che prendere una decisione non sia mai sbagliato, sbatterci la testa ci sta; quel che posso dire, se c'è qualcuno che legge e prova le stesse sensazioni, è di non ingannare se stessi se ci si sente nella facoltà non adeguata, mascherandolo con è "un momento", avendolo purtroppo commesso.
Eccomi, ho capito solo ora di aver sbagliato facoltà e sono al secondo anno di ingegneria aerospaziale (in particolare avrei dovuto fare fisica). Sono d’accordo, ma il “perdere ulteriore tempo” a volte è legato, come nel mio caso, a vedere una possibile magistrale molto intrigante accessibile continuando il percorso (o uno sbocco lavorativo immagino, anche se 3-5 anni iniziano a sembrarmi tantini). Purtroppo mi sembra impossibile capire cose del genere al primo anno salvo proprio un cambio radicale (ingegneria-medicina, lettere-fisica etc), perché è talmente generico che è pressoché uguale in altre 20 facoltà. Comunque, piccolo consiglio anche se non so se lo metterò in pratica, salvo forti problemi economici studiare ciò che non appassiona come sto iniziando a fare in questo semestre è complesso, non sottovalutatelo. Quindi se avete una passione seguitela e fregatevene altamente del resto, non fate il mio errore che tra due cose scelsi quella meno interessante (la trovavo comunque bella post maturità) per consigli vari di amici basati su lavoro, stipendi etc. Quelli arriveranno, tempo ce n’è.
Puoi fare un video dove parli del tuo corso di laurea magistrale? Perché non ho travato nulla in giro al riguardo, magari parlando di prospettive future, del perché l'hai scelto, come prepararsi al meglio etc. Grazieee
Ciao vorrei chiederti un consiglio. Ho 26 anni e vorrei iscrivermi a gestionale e sto ripassando tutto il programma di matematica che si studia dal primo fino al 5 liceo visto che ho zero basi in merito. La mia domanda é... basta e avanza avere delle basi di matematica oppure devo studiare anche fisica e chimica ? Te lo chiedo perche se devo studiare anche queste altre due materie per prepararmi ci impigherei piu di due anni e la cosa un po mi spaventa, cosi finisco di laurearmi tra 10 anni considerando la magistrale.
Ci sono 7 tipi di intelligenza, qualcuno dice 8..... Dipende quali ciascun individuo ha più sviluppati. Dal mio punto di vista gli ingegneri guardano da un microscopio e gli artisti da un grandangolo.... Gli alti usano obiettivi intermedi
Io faccio giurisprudenza e posso dire che non credo che difficoltà sia il termine adeguato. Ad ingegneria serve intelligenza. L’intelligenza serve per fare carriera in qualsiasi campo, ma in ambito umanistico é richiesta più avanti mentre in ambito scientifico sin da subito. La dimostrazione la si ha partendo dal fatto che nelle università umanistiche il tempo dedicato è direttamente proporzionale al voto. Certo potrai prendere un 27 invece che un 28 o un 25 al posto di un 24, ma non cambierà mai molto. Con un buon metodo di studio chiunque può avere successo a medicina, giurisprudenza e via discorrendo. Con questo non voglio sminuire lo studio intelligente di materie umanistiche che porta a risultati più duraturi, conoscenze più profonde e interconnesse rispetto a quello mnemonico, rimane che ho visto esami passati da persone che non erano in grado di scomporre cosa stessero dicendo, era un copione memorizzato e sciorinato. Ingegneria è matematica, é fisica, é intreccio, problem solving, pensiero strategico. Detto questo torno al punto iniziale: difficoltà è il termine sbagliato. Se prendi 10 ingegneri e provi a fargli dare l’esame di diritto privato 9 non lo passano nemmeno in più tentativi, quindi formalmente DP è difficile per un matematico… serve intelligenza per passarlo? No. Bastano ore di studio e applicazione adeguata.
È un punto di vista molto interessante, non l’avevo considerato da questa prospettiva
Credimi anche ad ingegneria è possibile ciò che hai visto circa il passare gli esami, semplicemente la percezione da fuori è diversa da quando poi un mondo lo si vive.
@@riccardo4074 Io non includo chi copia, non so se tu ti riferisca a quello. Copiare all’università é talmente demenziale che nemmeno lo tengo in considerazione. Ho un amico che mi ha detto che ad ingegneria è molto diffusa questa cosa ma non fa testo. Io a giurisprudenza vedo persone che con le loro abilità memorizzano cose senza capirle e prendono ottimi voti, ed é una costante nelle facoltà umanistiche perchè ti permettono di avere successo senza intelligenza. Questo è impossibile nelle facoltà scientifiche.
Tranquillo si capisce che fai giurisprudenza, ma non puoi paragonare due carriere completamente diverse, un ingegnere può fare giurisprudenza ma uno che fa giurisprudenza non può fare ingegneria, anzi può ma devi assolutamente avere la testa matematica.
Un ingegnere sulla base di cosa può fare giurisprudenza?
Hai espresso pensieri che condivido a cui sono arrivato anche io dopo un paio di anni in una facoltà ingegneristica. A mio parere, tutto ruota sulla questione della scelta a 18/19 anni; dove la maggior parte dei ragazzi sono ancora troppo poco formati come "se stessi" per saper decidere, me compreso all'epoca.
La vera difficoltà sta poi nella realizzazione della scelta non adatta, soprattutto in una visione in cui cambiare sarebbe: "tornare indietro" , quindi regressione, tempo perso. Perché se è vero che spesso c'è chi sceglie con un fine utilitaristico, di comodità riposta nel futuro, è pur vero che ciò ci è insito da appena abbiamo ricordi, la passione è poco promossa, quasi del tutto annullata in favore della sicurezza. Ed in fin dei conti ciò rischia di prevalere nel momento della decisione su chi è insicuro, indeciso, non ha una passione, oppure ancora non l'ha pienamente trovata, perché le passioni si incontrano strada facendo. Se nasci in un paese di provincia e fino a 18 anni vivi a casa con i tuoi è veramente così certo che tu abbia già una passione? Quindi cosa fare in quel momento, che decisione prendere?
Credo, per cui, che prendere una decisione non sia mai sbagliato, sbatterci la testa ci sta; quel che posso dire, se c'è qualcuno che legge e prova le stesse sensazioni, è di non ingannare se stessi se ci si sente nella facoltà non adeguata, mascherandolo con è "un momento", avendolo purtroppo commesso.
Concordo totalmente con te e ti ringrazio per il commento molto esaustivo e dettagliato
Eccomi, ho capito solo ora di aver sbagliato facoltà e sono al secondo anno di ingegneria aerospaziale (in particolare avrei dovuto fare fisica).
Sono d’accordo, ma il “perdere ulteriore tempo” a volte è legato, come nel mio caso, a vedere una possibile magistrale molto intrigante accessibile continuando il percorso (o uno sbocco lavorativo immagino, anche se 3-5 anni iniziano a sembrarmi tantini).
Purtroppo mi sembra impossibile capire cose del genere al primo anno salvo proprio un cambio radicale (ingegneria-medicina, lettere-fisica etc), perché è talmente generico che è pressoché uguale in altre 20 facoltà.
Comunque, piccolo consiglio anche se non so se lo metterò in pratica, salvo forti problemi economici studiare ciò che non appassiona come sto iniziando a fare in questo semestre è complesso, non sottovalutatelo.
Quindi se avete una passione seguitela e fregatevene altamente del resto, non fate il mio errore che tra due cose scelsi quella meno interessante (la trovavo comunque bella post maturità) per consigli vari di amici basati su lavoro, stipendi etc.
Quelli arriveranno, tempo ce n’è.
🙏🙏
commento sacro
Puoi fare un video dove parli del tuo corso di laurea magistrale? Perché non ho travato nulla in giro al riguardo, magari parlando di prospettive future, del perché l'hai scelto, come prepararsi al meglio etc. Grazieee
Ciao vorrei chiederti un consiglio. Ho 26 anni e vorrei iscrivermi a gestionale e sto ripassando tutto il programma di matematica che si studia dal primo fino al 5 liceo visto che ho zero basi in merito. La mia domanda é... basta e avanza avere delle basi di matematica oppure devo studiare anche fisica e chimica ? Te lo chiedo perche se devo studiare anche queste altre due materie per prepararmi ci impigherei piu di due anni e la cosa un po mi spaventa, cosi finisco di laurearmi tra 10 anni considerando la magistrale.
Dipende dove la fai, se la fai a taranto e diverso che farla a modena (la migliore d'italia) parlando di meccanica e veicolo
Da 1:36 a 2:03 uno dei migliori estratti di youtube Italia
🫶🫶
Ci sono 7 tipi di intelligenza, qualcuno dice 8..... Dipende quali ciascun individuo ha più sviluppati.
Dal mio punto di vista gli ingegneri guardano da un microscopio e gli artisti da un grandangolo.... Gli alti usano obiettivi intermedi
Interessante, ma la teoria delle intelligenze multiple se non erro non è “riconosciuta” ufficialmente
@@JohnnyCannuccia ovviamente altrimenti gente come di Maio non sarebbe diventata ministro
Lol
Seconda solo a fisica e matematica. Non vale la pena nemmeno fare il paragone con le altre facoltà