Si, noi si ha esperienza e a 40/50 anni è difficile anche stupirsi o rimanere impressionati, ma sono d'accordo con Midna che il livello generale della narrativa si è abbassato notevolmente in favore di una fruizione veloce e che spinga all'acquisto di qualcosa che in realtà non arriverà mai...
Pensa che sono 26enne e sto sicuramente messo peggio di voi in termini di “cercare bei giochi”. Si, escono giochi per tutti, c’è una varietà incredibile e comunque senza giocare non rimango mai. Ma giochi che ritengo punti di svolta ne escono MASSIMO 1 l’anno. E non so i massimi esponenti del settore solitamente (per me).
@@riccardogiusti1998 oh i gusti sono gusti, quelli non si discutono. A me per esempio piace molto la serie Mechwarriors, ma in italia se la filano in pochi, anche nella sua versione online trovo praticamente solo americani. Ma appunto, sono gusti.
Come al solito sempre un piacere ascoltarvi. Unica cosa su cui non sono d’accordo è su Banishers, lo dico perché l’ho giocato e finito. Il compat system e molti movimenti di scena (tra cui passare tra fessure o aprire un baule) palesemente sono stati presi spunti da God of War…ma nonostante ciò hanno aggiunto dei elementi molto interessanti che mi hanno fatto apprezzare il titolo.
I giochi che vengono prodotti oggi giorno sono lo specchio della società in cui viviamo. Negli anni 80-90 e inizio 2000 si cercava la novità, la originalità e i titoli erano molto più ricchi a livello ludico, c'erano molte più meccaniche e impostazioni. Prima c'era più pazienza e voglia di giocare qualsiasi prodotto nuovo. Punto primo le uscite dei giochi non erano così immediate e repentine come oggi di conseguenza un titolo lo consumavi prima che arrivasse il successore. Oggi il mondo va più rapido e la gente usa e getta qualsiasi cosa dagli affetti ai giochi. Uno sviluppatore questo lo sa e lo usa a suo vantaggio caricandoci di una marea di prodotti inutili. Mi piace fare il paragone con i film e la musica di cui il livello di bassezza oggi è allucinante
Beh poi nel caso di hades c'è da dire che supergiant aveva già tre giochi (bastion, transistor e pyre) che per quanto non siano stati grandi successi qualche copia l'avevano venduta
Spezzone caricato giusto in tempo per la notizia fresca della chiusura dello studio che ha sviluppato Prince of Persia The Lost Crown, uno dei migliori giochi di Ubisoft delle ultime due generazioni.
Non è stato chiuso il team, parte del team di Montpellier che ha lavorato a POP sono stati ridistribuiti su altri progetti chi è tornato nel team principale a continuare a lavorare a Beyond good and evil 2 chi è andato in Ubisoft Milan. Nessun licenziamento, nessuna chiusura.
@@new2012pcgaming il team di POP erano un gruppo di sviluppatori di Ubisoft Montpellier stanchi di lavorare a Beyond good and evil 2e hanno chiesto se potevano lavorare ad altro, hanno pitchato l'idea di Prince of Persia metroidvania, hanno avuto il via libera e hanno fatto il gioco,adesso questo team formatosi per il gioco non c'è più perché vuoi per le basse vendite, vuoi che servano nei grossi tripla A, sono stati ridistribuiti tra chi torna in Montpellier chi va a Ubisoft Milan, non capisco dove sia il giro di parole
ragazzi, senza offesa, ma parlare di politiche aziendali e su come le aziende debbano gestire i propri studi e progetti è mera speculazione senza alcuna base di fondamento, perché da quanto mi risulta non siete ne sviluppatori, ne ai vertici di aziende, studi piccoli o grandi. così rischiate solo di fare disinformazione. queste sono solo chiacchere da bar. siete tra i content creator che più reputo validi e mi spiace vedere che cadete in questa tipologia di speculazione. altri influencer invece sparano veramente delle castronate ridicole
6:30 io sono d'accordo con Midna. io vedo proprio la tendenza a prediligere grafica spaccamasciella mentre la storia è quasi sempre banale e poco ispirata anche nella narrazione. mentre ai tempi dovevi spingere sul gioco e non su come fosse "appetibile all'occhio". e dico questo da ragazzo di 25 anni che non ha vissuto sulla sua pelle il retrò ma sono dovuto andare a recuperare i grandi classici per capire il divario enorme che c'è tra i vecchi e nuovi giochi
Il problema dei AA è che vengono sempre messi a paragone con i AAA da influencers e critici, soprattutto dal punto di vista tecnico. Profondità ludica ed eventuali innovazioni vengono messe in secondo piano, e finiscono per passare per titoli di scarsa qualità.
Però ad esser onesti va detto che pure Capcom non è più Capcom 🥲 Una volta uscivano con un fottio di brand diversi, oggi hanno ridotto estremamente il range della roba che fanno uscire, hanno letteralmente parecchie IP amatissime che sono nel freezer da decenni... C'è il discorso verissimo che i cameo in Astro dimostrano quanto Sony abbia abbandonato un fottio di roba, ma a fare lo stesso giochino con Capcom il risultato non cambia
9:00 io sono d'accordo con Midna, non c'entra niente il fatto delle mode, dell'inserimento della cultura woke, temi contemporanei blah blah blah, manca proprio la "scrittura", negli ultimi anni c'é un appiattimento generale tra trama, dialoghi e caratterizzazione dei personaggi che é allucinante, spendono tutto nella grafica e zero nella scrittura. Poi ovvio ci sono le eccezioni, ma quello rimangono quando invece dovrebbero essere la regola.
C'entrano anche quelle dinamiche perché ti impongono di inserirle, ma marginalmente. Alla fin fine si può creare un titolo politically correct, ma con una bella storia. Sono 2 le cose, o mancano i talenti con le idee, oppure i dirigenti apicali delle azienda di maggior spicco semplicemente tarpano le ali agli sviluppatori, mediocrizzando il prodotto. Purtroppo, da quel che mi é parso di capire, spesso si verifica la seconda condizione. Non é un caso che multinazionali come EA, Ubisoft e compagnia cantante non se la stiano passando proprio all'acqua di rose.....per anni hanno cannibalizzato il mercato acquisendo fior fior di SH, per poi puntualmente farne marcire i prodotti. È sufficiente guardare che brutta fine hanno fatto saghe come mass effect, Dragon age(nel caso di bioware) o assasin's creed(nel caso di ubisoft).....tutto ciò che toccano, lo rovinano. È brutto da dire, ma é così che stanno andando le cose
certo la scrittura è carente, ma è anche difficile per un autore scrivere roba decente se tipo viene "reclutato" con la scaletta di cose che deve per forza fare nella storia.. cioè come fai a scrivere qualcosa decente se ti viene detto "a prescindere la tua storia deve essere simile a ciò che tira ora ad esempio eroi marvel (ma quelli di successo non quelli che che pochi conoscono), poi deve essere largamente apprezzata dalla comunità lgbtq, non deve mancare di rispetto a tizio o a caio e sopratutto la protagonista perchè sarà una donna deve essere cino-africana ma anche un po occidentale e si deve identificare in tutto.
@@NicolasGamba88 togli pure "occidentale" che ormai siamo noi ad essere discriminati con tutte queste cazzate. Perfino personaggi famosi per il loro pallore ed i loro capelli biondi, oggi giorno diventano scuri come la pece e senza genere definito. Serie tv, videogiochi, film, libri....ormai qualsiasi medium è invaso da un'ondata di ipocrisia senza precedenti. Vogliono costringere le persone a pensare in un certo modo, ma non capiscono che queste forzature ottengono il risultato opposto.
Banishers è un bel gioco troppo lungo, ma soprattutto troppo ripetitivo in cui il ramo delle abilità va a buffare le stats senza introdurre nulla Peccato la storia è veramente ben scritta però questo gameplay la rovina 😢
Ma infatti i doppia A dovrebbero puntare sull'innovazione, perchè a stare nei binari soffrono il confronto con le megaproduzioni e spesso manco escono a prezzo appetibile (seppur ribassato)... Se ci si smarca dallo standard si ha la possibilità di farsi notare... Astro Bot l'han fatto in 60, gioca in un campionato praticamente deserto su Playstation ed è il mio personale GotY
5:45 "Per un pubblico quanto più variegato possibile" aah la cara vecchia chimera. Il santo graal del "nuovo giocatore". Io vorrei davvero sapere quanti siano davvero i casual player* che si svegliano una mattina e acquistano un videogioco a 50o+euro. *E in questo caso intendo giocatori davvero occasionali nell'accezione di come loro hanno in mente come target per trovare "nuovi giocatori". La pandemia è finita, ma loro hanno ancora in mente di vendere alla massa che non gioca. Nella realtà, invece, i "casual" post pandemia sono per una buona fetta gente che gioca solo a un paio di titoli: che sia Fortnite piuttosto che FC, Pokemon o Gran Turismo o fidelizzata a questo o quel game-as-a-service, una fetta gigante di giocatori da cellulare e poi una minoranza formata da giocatori di nicchia che cercano la perla. Ma tutta sta gente per un motivo o per l'altro non la schiodi mica con un titolo generalista. L'unico effetto concreto è vivere della fanbase legata al brand, sempre più depressa e inca22ata proprio per la deriva generalista presa (Un esempio su tutti: DA-Veilguard). Se andiamo a vedere i successi (di vendite) degli ultimi anni di giochi che abbiano venduto OLTRE le aspettative non ne ricordo nessuno che appartenesse a questa deriva inseguita dagli investitori per allargare la fanbase di un brand a "nuovi giocatori". Anche perché il mercato "per famiglie" del videogioco ha un padrone assoluto: non è che oggi te ne esci con la tua bella nuova IP AAA sperando di rubare giocatori a Mario e alla grande N, un brand affermato da oltre 40 anni, i genitori non videogiocatori conoscono QUEL brand e quello comprano ai figli (e giustamente perché è fatto bene). Oppure se ne fottono del "per famiglie". Fine. Io davvero mi chiedo se le analisi di mercato gliele facciano solo figli e nipoti che hanno un ruolo dirigenziale perché sì o incompetenti con una laurea per corrispondenza che però costavano poco.
Il discorso sulle "storie erano meglio una volta" lo condivido poco imo. Ora il mercato è più aperto e limitarsi ad analizzare i tripla A per valutare la componente narrativa dell'intero mercato è discutibile. Sicuramente la narrazione dei videogiochi con più budget ora è influenzata da analisi di mercato e target che a volte la limita ma questo fattore non è sufficiente a dire "la narrativa era meglio una volta".
difatti il punto non è la narrativa era meglio una volta, il discorso è la narrativa odierna è meno curata e meno avvincente, ma questo è palese, non serve ne scomodare terminologie da analista basta confrontare la narrativa videoludica precedente a 10/15 anni fa per rendersene conto,obbiettivamente e indipendentemente dai gusti.
@@mumomuma6917 ah si il magico "obiettivamente" con cui si chiude facilmente ogni discussione. Non sono assolutamente d'accordo. Alcuni tripla A ora sono più limitati a causa delle ragioni sopra citate ma il mercato è più amplio e offre anche numerose esperienze narrative paragonabili a vecchie produzioni. Che poi inizi il commento con "il discorso non è che era meglio una volta" ma fondamentalmente ciò che dici è quello.
@@asnor7588 se vuoi metterla su questo piano infantile...allora parliamo del magico "mercato" o di "analizzare" del "discutibile", poi "budget", il mio preferito. Hai fatto un commento che è l'ABC della retorica e vieni a farmi le pulci se un discorso non ti sta bene, non esiste solo il tuo punto di vista. Evita di dare lezioni di sorta, visto che non riesci a comprendere la differenza tra quello che ho scritto io, molto chiaro e ricco di sfumature, invece di quello che hai capito tu e che mi vuoi appioppare. Non sono la stessa cosa e se te lo devo spiegare allora evitiamo pure di discuterne. Non capisco tutta questa ostilità, ma in ogni caso, tieniti pure tutta la ragione che ti serve. Se poi ti aspetti un trattato di filosofia in un commento su un video youtube che occupa lo 0.0000000000000001% di importanza nella mia vita, posso anche darti soddisfazione e scrivere qualcosa di meno sintetico di "obbiettivamente", ma poi va a finire chi lamenti di un linguaggio troppo forbito ed esaustivo. edit: mentivo, il mio preferito è "target".
@@mumomuma6917 molto chiaro e ricco di sfumature? Aggressività? Guarda che a scrivere "ho obbiettivamente ragione" non sono mica stato io eh. Nell'esatto momento in cui ti ho scritto che tutto ciò è discutibile, quello aggressivo sei diventato te ironicamente (dicendomi pure che per me esiste solo il mio punto di vista). Io ho scritto che, a causa dei fattori sopra citati, il mercato dei tripla A a volte ha un fattore narrativo più limitato ma allo stesso tempo ora non è possibile giudicare l'industria dei videogiochi solo sulla qualità narrativa dei tripla A perché esistono indie e produzioni con budget minori che offrono anche esperienze molto dedicate alla narrativa. Te hai scritto "oggettivamente si stava meglio prima", non so chi dei 2 qui sia quello che non accetta altre opinioni. Edit: cosa diamine ha di strano "target" come termine? Soprattutto quando preso come esempio per spiegare come mai i tripla A con costi esorbitanti a volte limitano la narrativa perché devono vendere ad un certo pubblico (quindi target appunto).
@@asnor7588 vedi che sei superficiale e supponente? Prima di tutto non ho mai e poi mai scritto "ho obbiettivamente ragione", per spiegarti meglio l'italiano quando uno usa obbiettivamente per sintetizzare vuole solo includere un gran numero di pareri concordi ad una tesi. Non puoi negare di essere stato aggressivo, io ho solo reagito. Ma è tutto nero su bianco. continua pure a giocare. Che significa "ah si il magico "obbiettivamente" se non una provocazione in quella che tu hai preso per una discussione (ma chi ti prende in considerazione, io no di sicuro) mentre era solo uno scambio di opinioni. Continui ad insultare il modo in cui mi esprimo permettendoti di valutare il modo in cui inizio un discorso, devi avere davvero un'alta considerazione della tua opinione nel mondo. Perdonami Socrate, non ti avevo riconosciuto. Se poi vuoi far finta di non essere stato offensivo o peggio nemmeno te ne sei reso conto allora sono molto dispiaciuto per chi ti sta intorno e deve sopportarti tutto il giorno. Guarda faccio uno sforzo e te lo spiego anche se ho altro da fare. Il punto era proprio che non si trattava della solita retorica "si stava meglio quando si stava peggio" (ami le virgolette, te le metto così magari ti aiutano a concentrarti) ma bensì che oggi la narrativa è diventata più marginale nelle produzioni rispetto a quelle del periodo che ho indicato...e non è la stessa cosa, ripeto, se non ci arrivi hai dei problemi o con la lingua italiana o con la comprensione dei testi, oppure sei solo uno a cui oggi gli rodeva e doveva prendersela con qualcuno...va bene...mi presto...ma prima leggi bene quello che la gente ti scrive o poi ti inventi le cose sull'onda della tua foga come quel "Ho" davanti ad obbiettivamente seguito da "ragione" che non ho mai scritto. Se per te è così importante avere dell'approvazione su un commento di youtube e cerchi conflitti che non esistono, forse hai bisogno di una notte di sonno in più. Se non ti rendi conto di insultare la gente e non lo ammetterai ne ora ne mai di aver capito male collezionerai una tale serie di fregature nella vita, e nemmeno te ne accorgerai, che nemmeno hai idea. Se non hai capito l'ironia sulla scelta del termine target e della retorica che si porta dietro insieme al tuo commento è evidente che si tratta di un confronto che non puoi sostenere a priori. Se hai un minimo di onestà intellettuale, ti basta chiedere scusa e riconoscere di aver involontariamente aggiunto contenuto al mio commento che hai di conseguenza frainteso e poi "obbiettivamente" (perchè è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono farsi 2 risate con questo scambio di commenti) sfottuto per sostenere la tua tesi e basta. Tutto il resto sono unghie sugli specchi. Oltre al che cacchio me ne fregherà mai di un'altra tua risposta.
L. A. NOIRE CASALEGNO
Ciao poro 👋
Molto fica come giuoco
Poro❤
Poro Michele, il poro dei Leak. Grande!
Em che senso
Si, noi si ha esperienza e a 40/50 anni è difficile anche stupirsi o rimanere impressionati, ma sono d'accordo con Midna che il livello generale della narrativa si è abbassato notevolmente in favore di una fruizione veloce e che spinga all'acquisto di qualcosa che in realtà non arriverà mai...
Pensa che sono 26enne e sto sicuramente messo peggio di voi in termini di “cercare bei giochi”.
Si, escono giochi per tutti, c’è una varietà incredibile e comunque senza giocare non rimango mai.
Ma giochi che ritengo punti di svolta ne escono MASSIMO 1 l’anno. E non so i massimi esponenti del settore solitamente (per me).
@@riccardogiusti1998 oh i gusti sono gusti, quelli non si discutono. A me per esempio piace molto la serie Mechwarriors, ma in italia se la filano in pochi, anche nella sua versione online trovo praticamente solo americani. Ma appunto, sono gusti.
Come al solito sempre un piacere ascoltarvi. Unica cosa su cui non sono d’accordo è su Banishers, lo dico perché l’ho giocato e finito. Il compat system e molti movimenti di scena (tra cui passare tra fessure o aprire un baule) palesemente sono stati presi spunti da God of War…ma nonostante ciò hanno aggiunto dei elementi molto interessanti che mi hanno fatto apprezzare il titolo.
"Sono in mood negativo per dragon age"
*inizio del villain arc di Midna*
I giochi che vengono prodotti oggi giorno sono lo specchio della società in cui viviamo. Negli anni 80-90 e inizio 2000 si cercava la novità, la originalità e i titoli erano molto più ricchi a livello ludico, c'erano molte più meccaniche e impostazioni. Prima c'era più pazienza e voglia di giocare qualsiasi prodotto nuovo. Punto primo le uscite dei giochi non erano così immediate e repentine come oggi di conseguenza un titolo lo consumavi prima che arrivasse il successore. Oggi il mondo va più rapido e la gente usa e getta qualsiasi cosa dagli affetti ai giochi. Uno sviluppatore questo lo sa e lo usa a suo vantaggio caricandoci di una marea di prodotti inutili. Mi piace fare il paragone con i film e la musica di cui il livello di bassezza oggi è allucinante
Beh poi nel caso di hades c'è da dire che supergiant aveva già tre giochi (bastion, transistor e pyre) che per quanto non siano stati grandi successi qualche copia l'avevano venduta
Magari ne facessero di più a turni BG3 e METAPHOR insegnano
Satisfactory!
Spezzone caricato giusto in tempo per la notizia fresca della chiusura dello studio che ha sviluppato Prince of Persia The Lost Crown, uno dei migliori giochi di Ubisoft delle ultime due generazioni.
Non è stato chiuso il team, parte del team di Montpellier che ha lavorato a POP sono stati ridistribuiti su altri progetti chi è tornato nel team principale a continuare a lavorare a Beyond good and evil 2 chi è andato in Ubisoft Milan. Nessun licenziamento, nessuna chiusura.
Se il team é stato ridistribuito in altri team significa che il team non esiste più quindi é stato chiuso o dismesso, c'è poco da girarci attorno.
@@new2012pcgaming il team di POP erano un gruppo di sviluppatori di Ubisoft Montpellier stanchi di lavorare a Beyond good and evil 2e hanno chiesto se potevano lavorare ad altro, hanno pitchato l'idea di Prince of Persia metroidvania, hanno avuto il via libera e hanno fatto il gioco,adesso questo team formatosi per il gioco non c'è più perché vuoi per le basse vendite, vuoi che servano nei grossi tripla A, sono stati ridistribuiti tra chi torna in Montpellier chi va a Ubisoft Milan, non capisco dove sia il giro di parole
ragazzi, senza offesa, ma parlare di politiche aziendali e su come le aziende debbano gestire i propri studi e progetti è mera speculazione senza alcuna base di fondamento, perché da quanto mi risulta non siete ne sviluppatori, ne ai vertici di aziende, studi piccoli o grandi. così rischiate solo di fare disinformazione. queste sono solo chiacchere da bar. siete tra i content creator che più reputo validi e mi spiace vedere che cadete in questa tipologia di speculazione. altri influencer invece sparano veramente delle castronate ridicole
6:30 io sono d'accordo con Midna.
io vedo proprio la tendenza a prediligere grafica spaccamasciella mentre la storia è quasi sempre banale e poco ispirata anche nella narrazione. mentre ai tempi dovevi spingere sul gioco e non su come fosse "appetibile all'occhio".
e dico questo da ragazzo di 25 anni che non ha vissuto sulla sua pelle il retrò ma sono dovuto andare a recuperare i grandi classici per capire il divario enorme che c'è tra i vecchi e nuovi giochi
Il problema dei AA è che vengono sempre messi a paragone con i AAA da influencers e critici, soprattutto dal punto di vista tecnico. Profondità ludica ed eventuali innovazioni vengono messe in secondo piano, e finiscono per passare per titoli di scarsa qualità.
peccato Jusant è veramente bello, ci ho tirato giù davvero tutti i santi, non sapevo che fosse stato un insuccesso. mi spiace molto.
prince of persia poteva prendere spunto da hollow knight e ender lilies, per l'atmosfera dark e difficoltà, forse si sarebbe salvato......
Vi voglio conoscere!!!
Però ad esser onesti va detto che pure Capcom non è più Capcom 🥲
Una volta uscivano con un fottio di brand diversi, oggi hanno ridotto estremamente il range della roba che fanno uscire, hanno letteralmente parecchie IP amatissime che sono nel freezer da decenni...
C'è il discorso verissimo che i cameo in Astro dimostrano quanto Sony abbia abbandonato un fottio di roba, ma a fare lo stesso giochino con Capcom il risultato non cambia
GDR a turni >>>>>>
9:00 io sono d'accordo con Midna, non c'entra niente il fatto delle mode, dell'inserimento della cultura woke, temi contemporanei blah blah blah, manca proprio la "scrittura", negli ultimi anni c'é un appiattimento generale tra trama, dialoghi e caratterizzazione dei personaggi che é allucinante, spendono tutto nella grafica e zero nella scrittura. Poi ovvio ci sono le eccezioni, ma quello rimangono quando invece dovrebbero essere la regola.
C'entrano anche quelle dinamiche perché ti impongono di inserirle, ma marginalmente. Alla fin fine si può creare un titolo politically correct, ma con una bella storia. Sono 2 le cose, o mancano i talenti con le idee, oppure i dirigenti apicali delle azienda di maggior spicco semplicemente tarpano le ali agli sviluppatori, mediocrizzando il prodotto. Purtroppo, da quel che mi é parso di capire, spesso si verifica la seconda condizione. Non é un caso che multinazionali come EA, Ubisoft e compagnia cantante non se la stiano passando proprio all'acqua di rose.....per anni hanno cannibalizzato il mercato acquisendo fior fior di SH, per poi puntualmente farne marcire i prodotti. È sufficiente guardare che brutta fine hanno fatto saghe come mass effect, Dragon age(nel caso di bioware) o assasin's creed(nel caso di ubisoft).....tutto ciò che toccano, lo rovinano. È brutto da dire, ma é così che stanno andando le cose
certo la scrittura è carente, ma è anche difficile per un autore scrivere roba decente se tipo viene "reclutato" con la scaletta di cose che deve per forza fare nella storia..
cioè come fai a scrivere qualcosa decente se ti viene detto "a prescindere la tua storia deve essere simile a ciò che tira ora ad esempio eroi marvel (ma quelli di successo non quelli che che pochi conoscono), poi deve essere largamente apprezzata dalla comunità lgbtq, non deve mancare di rispetto a tizio o a caio e sopratutto la protagonista perchè sarà una donna deve essere cino-africana ma anche un po occidentale e si deve identificare in tutto.
@@NicolasGamba88 togli pure "occidentale" che ormai siamo noi ad essere discriminati con tutte queste cazzate. Perfino personaggi famosi per il loro pallore ed i loro capelli biondi, oggi giorno diventano scuri come la pece e senza genere definito. Serie tv, videogiochi, film, libri....ormai qualsiasi medium è invaso da un'ondata di ipocrisia senza precedenti. Vogliono costringere le persone a pensare in un certo modo, ma non capiscono che queste forzature ottengono il risultato opposto.
Ma quando hai tolto la cinematografia, un gameplay affermato, le quote di rappresentanza delle minoranze, a noi rimane pochino per stupirci
Banishers è un bel gioco troppo lungo, ma soprattutto troppo ripetitivo in cui il ramo delle abilità va a buffare le stats senza introdurre nulla
Peccato la storia è veramente ben scritta però questo gameplay la rovina 😢
Ma infatti i doppia A dovrebbero puntare sull'innovazione, perchè a stare nei binari soffrono il confronto con le megaproduzioni e spesso manco escono a prezzo appetibile (seppur ribassato)...
Se ci si smarca dallo standard si ha la possibilità di farsi notare... Astro Bot l'han fatto in 60, gioca in un campionato praticamente deserto su Playstation ed è il mio personale GotY
2:45 e che reference fiera!
ho pensato lo stesso, lol
Ridatemi xcom terror from the Deep 😅
Scusa ma voi quando parlate di titoli indie non state parlando di titoli indie...
L inclusivita sta rovinando tutto ormai non si può fare/dire nulla 😅
corrono troppo sul vendere i ghiochi, che buildarli meglio
8:40 Undertale, lo so che volevi dire Undertale
5:45 "Per un pubblico quanto più variegato possibile" aah la cara vecchia chimera. Il santo graal del "nuovo giocatore".
Io vorrei davvero sapere quanti siano davvero i casual player* che si svegliano una mattina e acquistano un videogioco a 50o+euro.
*E in questo caso intendo giocatori davvero occasionali nell'accezione di come loro hanno in mente come target per trovare "nuovi giocatori".
La pandemia è finita, ma loro hanno ancora in mente di vendere alla massa che non gioca.
Nella realtà, invece, i "casual" post pandemia sono per una buona fetta gente che gioca solo a un paio di titoli: che sia Fortnite piuttosto che FC, Pokemon o Gran Turismo o fidelizzata a questo o quel game-as-a-service, una fetta gigante di giocatori da cellulare e poi una minoranza formata da giocatori di nicchia che cercano la perla.
Ma tutta sta gente per un motivo o per l'altro non la schiodi mica con un titolo generalista. L'unico effetto concreto è vivere della fanbase legata al brand, sempre più depressa e inca22ata proprio per la deriva generalista presa (Un esempio su tutti: DA-Veilguard).
Se andiamo a vedere i successi (di vendite) degli ultimi anni di giochi che abbiano venduto OLTRE le aspettative non ne ricordo nessuno che appartenesse a questa deriva inseguita dagli investitori per allargare la fanbase di un brand a "nuovi giocatori".
Anche perché il mercato "per famiglie" del videogioco ha un padrone assoluto: non è che oggi te ne esci con la tua bella nuova IP AAA sperando di rubare giocatori a Mario e alla grande N, un brand affermato da oltre 40 anni, i genitori non videogiocatori conoscono QUEL brand e quello comprano ai figli (e giustamente perché è fatto bene). Oppure se ne fottono del "per famiglie". Fine.
Io davvero mi chiedo se le analisi di mercato gliele facciano solo figli e nipoti che hanno un ruolo dirigenziale perché sì o incompetenti con una laurea per corrispondenza che però costavano poco.
Ammazza che pergamena di commento
Unpopular opinion: DMC è il miglior Devil May Cry mai fatto. E pure di tanto
Il discorso sulle "storie erano meglio una volta" lo condivido poco imo. Ora il mercato è più aperto e limitarsi ad analizzare i tripla A per valutare la componente narrativa dell'intero mercato è discutibile.
Sicuramente la narrazione dei videogiochi con più budget ora è influenzata da analisi di mercato e target che a volte la limita ma questo fattore non è sufficiente a dire "la narrativa era meglio una volta".
difatti il punto non è la narrativa era meglio una volta, il discorso è la narrativa odierna è meno curata e meno avvincente, ma questo è palese, non serve ne scomodare terminologie da analista basta confrontare la narrativa videoludica precedente a 10/15 anni fa per rendersene conto,obbiettivamente e indipendentemente dai gusti.
@@mumomuma6917 ah si il magico "obiettivamente" con cui si chiude facilmente ogni discussione.
Non sono assolutamente d'accordo. Alcuni tripla A ora sono più limitati a causa delle ragioni sopra citate ma il mercato è più amplio e offre anche numerose esperienze narrative paragonabili a vecchie produzioni.
Che poi inizi il commento con "il discorso non è che era meglio una volta" ma fondamentalmente ciò che dici è quello.
@@asnor7588 se vuoi metterla su questo piano infantile...allora parliamo del magico "mercato" o di "analizzare" del "discutibile", poi "budget", il mio preferito. Hai fatto un commento che è l'ABC della retorica e vieni a farmi le pulci se un discorso non ti sta bene, non esiste solo il tuo punto di vista. Evita di dare lezioni di sorta, visto che non riesci a comprendere la differenza tra quello che ho scritto io, molto chiaro e ricco di sfumature, invece di quello che hai capito tu e che mi vuoi appioppare.
Non sono la stessa cosa e se te lo devo spiegare allora evitiamo pure di discuterne.
Non capisco tutta questa ostilità, ma in ogni caso, tieniti pure tutta la ragione che ti serve.
Se poi ti aspetti un trattato di filosofia in un commento su un video youtube che occupa lo 0.0000000000000001% di importanza nella mia vita, posso anche darti soddisfazione e scrivere qualcosa di meno sintetico di "obbiettivamente", ma poi va a finire chi lamenti di un linguaggio troppo forbito ed esaustivo.
edit: mentivo, il mio preferito è "target".
@@mumomuma6917 molto chiaro e ricco di sfumature?
Aggressività?
Guarda che a scrivere "ho obbiettivamente ragione" non sono mica stato io eh.
Nell'esatto momento in cui ti ho scritto che tutto ciò è discutibile, quello aggressivo sei diventato te ironicamente (dicendomi pure che per me esiste solo il mio punto di vista).
Io ho scritto che, a causa dei fattori sopra citati, il mercato dei tripla A a volte ha un fattore narrativo più limitato ma allo stesso tempo ora non è possibile giudicare l'industria dei videogiochi solo sulla qualità narrativa dei tripla A perché esistono indie e produzioni con budget minori che offrono anche esperienze molto dedicate alla narrativa. Te hai scritto "oggettivamente si stava meglio prima", non so chi dei 2 qui sia quello che non accetta altre opinioni.
Edit: cosa diamine ha di strano "target" come termine? Soprattutto quando preso come esempio per spiegare come mai i tripla A con costi esorbitanti a volte limitano la narrativa perché devono vendere ad un certo pubblico (quindi target appunto).
@@asnor7588 vedi che sei superficiale e supponente?
Prima di tutto non ho mai e poi mai scritto "ho obbiettivamente ragione", per spiegarti meglio l'italiano quando uno usa obbiettivamente per sintetizzare vuole solo includere un gran numero di pareri concordi ad una tesi.
Non puoi negare di essere stato aggressivo, io ho solo reagito. Ma è tutto nero su bianco. continua pure a giocare.
Che significa "ah si il magico "obbiettivamente" se non una provocazione in quella che tu hai preso per una discussione (ma chi ti prende in considerazione, io no di sicuro) mentre era solo uno scambio di opinioni.
Continui ad insultare il modo in cui mi esprimo permettendoti di valutare il modo in cui inizio un discorso, devi avere davvero un'alta considerazione della tua opinione nel mondo.
Perdonami Socrate, non ti avevo riconosciuto.
Se poi vuoi far finta di non essere stato offensivo o peggio nemmeno te ne sei reso conto allora sono molto dispiaciuto per chi ti sta intorno e deve sopportarti tutto il giorno.
Guarda faccio uno sforzo e te lo spiego anche se ho altro da fare.
Il punto era proprio che non si trattava della solita retorica "si stava meglio quando si stava peggio" (ami le virgolette, te le metto così magari ti aiutano a concentrarti) ma bensì che oggi la narrativa è diventata più marginale nelle produzioni rispetto a quelle del periodo che ho indicato...e non è la stessa cosa, ripeto, se non ci arrivi hai dei problemi o con la lingua italiana o con la comprensione dei testi, oppure sei solo uno a cui oggi gli rodeva e doveva prendersela con qualcuno...va bene...mi presto...ma prima leggi bene quello che la gente ti scrive o poi ti inventi le cose sull'onda della tua foga come quel "Ho" davanti ad obbiettivamente seguito da "ragione" che non ho mai scritto.
Se per te è così importante avere dell'approvazione su un commento di youtube e cerchi conflitti che non esistono, forse hai bisogno di una notte di sonno in più.
Se non ti rendi conto di insultare la gente e non lo ammetterai ne ora ne mai di aver capito male collezionerai una tale serie di fregature nella vita, e nemmeno te ne accorgerai, che nemmeno hai idea.
Se non hai capito l'ironia sulla scelta del termine target e della retorica che si porta dietro insieme al tuo commento è evidente che si tratta di un confronto che non puoi sostenere a priori.
Se hai un minimo di onestà intellettuale, ti basta chiedere scusa e riconoscere di aver involontariamente aggiunto contenuto al mio commento che hai di conseguenza frainteso e poi "obbiettivamente" (perchè è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono farsi 2 risate con questo scambio di commenti) sfottuto per sostenere la tua tesi e basta.
Tutto il resto sono unghie sugli specchi.
Oltre al che cacchio me ne fregherà mai di un'altra tua risposta.
...che amarezza...par di sentire i figli usciti bene di prodi e von der Leyen...
Eh?
Questo doveva finire nel video degli haters, dai @playerinside