Siete dei bambini che hanno bisogno di crescere . Più che ingenuità la vostra è crudita' creativa ,il crudo vero proprio ,Scambiate quattro sciocchezzuole tipo ' ho mordicchiato il gelato con la mia ex/ era sola / forsep piangeva o dormiva / non mi è chiaro ' per una bella. Mi diverte assai ascoltarti ,mi pare di diventare piccolo tornare all' indietro sentirmi un bambino, un bambino che ha studiato forse qualcosa .Come sono incolmabili le distanze generazionali ! Impossibile capirsi! Più che un muro è un infinito un ' eternità a disgiungerci ! 😮 poesia.
Mi piace molto questa non-definizione di poesia di Mario Luzi: "Nessuno ha mai saputo spiegare o definire la poesia, e questo la dice lunga. La sua inafferrabilità concettuale è assoluta come quella della vita: eppure l'una e l'altra sono realtà innegabili. In ogni modo prima di proporsi come un'arte soggetta a giudizi di valore, la poesia fu e sarà sempre una risposta primaria dell'uomo al mondo che lo stupisce e lo interroga in innumerevoli modi. La voce della poesia è la voce del risveglio: il risveglio dal letargo dell'assuefazione o della indifferenza. La poesia intensifica l'effetto dell'esperienza. Chi coltiva la poesia, chi pensa poeticamente sente con più forza la letizia o il dolore, vive la sua vita con più profondità nel bene e nel male. "
Stupendo...ho improvvisamente voglia di leggere Mario Luzi. Per un mio pregiudizio traumatico, non l ho mai aperto perché caro a una persona che lo leggeva e non c è più. La ferita dell'anima, il libro. Con questo tuo commento mi hai ricordato che è passato del tempo e oggi sono pronta per leggerlo. Grazie a te e a Passione Retorica per il canale !
Ho l'impressione che Tu non sappia neppure da dove sia necessario e opportuno principiare , laddove e quando si parla di quell'immenso mondo che risponde al nome di poesia . Grazie per avermi , forse , lasciato scrivere queste quattro parole .
Ho l’impressione che tu non sappia neppure da dove principiare per scrivere un commento su UA-cam 🫨 Non posso a mia volta ringraziare per l’inutilità dello stesso!
Una domanda: Esistono poesie con versi liberi, ma rimati? C'è si possono scrivere, o le poesie con versi liberi non devono seguire lo schema metrico della rima. Grazie 1000!!!
Ciao! Ho visto il tuo nome tra i partecipanti all'ultimo poetry slam sui Navigli a cui purtroppo non sono potuta andare per lavoro :c Btw per ora penso assisterò, ho tantissime cose da fare e mi voglio preparare al meglio! Forse andrò ad Arcore questo venerdì, ma ancora non ne sono sicura. Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?
Ora vivo a Torino, anche se sono originario di Milano. Quindi ne faccio un po' in piemonte ed un po' in lombardia. Dopo quello sui navigli ne ho fatto una a torino e poi a busto arsizio la scorsa domenica. Ora, a milano, credo tornerò a farlo il 14 dicembre (sono stato "amesso" al santeria poetry slam, e mi hanno comunicato tale data), mentre a torino forse ne faccio uno giovedì della prossima settimana
Mi piacerebbe un approfondimento nei confronti delle critiche riguardanti quello che per te non è poesia. Secondo me dare una risposta chiara in merito al perchè tu veda delle composizioni come un mero andare a capo senza criterio potrebbe esporre cosa invece è vera poesia.
A mio parere,la poesia si perde quando il poeta bada più allo stile che al contenuto.Ho letto veramente troppe poesie contemporanee e non parlare sostanzialmente di aria fritta.Sempre secondo il mio parere,i grandi Poeti, quelli con la p maiuscola, sono,sono stati e saranno quelli che parleranno di temi delicati in versi,mi riferisco ai poeti maledetti,a Francois Villon,a De andré e a guccini,Edgar lee Masters. Insomma,la poesia è si emozione,come del resto tutte le arti,ma dovrebbe essere anche riflessione.Voi cosa ne pensate?
Sono d'accordo che lo stile a scapito del contenuto condanni spesso una poesia a essere meno significativa. Ma penso anche che in un mezzo espressivo come la poesia lo stile e la forma siano comunque fondamentali perché l'autore riesca a trasmettere al meglio i messaggi e le sensazioni che vuole esprimere. La grande poesia è un equilibrio mirabile tra forma e contenuto. E di fronte a una grande opera d'arte, la riflessione viene di conseguenza, secondo me. :) Spero di aver capito bene che cosa intendevi!
Sono d'accordo con quanto avete detto entrambi! Bisognerebbe appunto bilanciare la reazione chimica che comprende stile e contenuto (oddio, io che mi perdo in metafore scientifiche è un evento straordinario) per creare un componimento che sia efficace sia dal punto di vista emotivo che da quello letterario. La riflessione può partire anche da uno spunto banale e quotidiano, ma perdersi nella volgarità e nei colloquialismi può risultare dannoso.
Una metafora scientifica che appunto è funzionale al discorso e al contempo rende perfettamente l'idea. Evento straordinario che capita al momento giusto come esempio. :P Secondo me è proprio questo il compito più importante (e forse difficile) che il linguaggio retorico deve affrontare al giorno d'oggi: trovare il giusto amalgama tra componente espressiva e comprensibilità. Mi viene in mente un poeta che apprezzo molto, William Blake. Penso abbia una intensità espressiva quasi senza pari, ma una poesia "oscura", poco comprensibile come la sua probabilmente non può essere recepita appieno, oggi, se non da chi è già un appassionato. Ossia da coloro che della poesia fruirebbero comunque. E quindi siamo da capo, nel circolo vizioso in cui attualmente la poesia è impelagata. Come già dicevamo, io credo che si debba un po' "ripartire dalle basi" con una poesia semplice, per risollevarne le sorti, catturare l'attenzione e fare sì che il "pubblico" possa numericamente crescere. :) Questo non deve andare a scapito del valore letterario, a cui è intimamente legata la potenza emotiva. Volgarità e colloquialismi non sono certo da vietare a prescindere, ma, come fai notare anche tu, il loro uso è molto rischioso! Poi ci mancherebbe, la poesia può nascere praticamente da qualsiasi cosa, anche la più banale. :)
sono assolutamente d'accordo col tuo pensiero ... il pensiero dell'anima non vive di calcoli matematici, nel suo sedimento ha una sua vita prima della vita. Un saluto. Nunzio
Cara, anche la prosa regala emozioni. La poesia è musica e più che comunicare deve evocare. L'evocazione è essenziale. La musica è musica e la migliore resiste ai secoli. Non per forza bisogna usare versi metrici classici , ma la poesia ama la musicalità, anche interna al verso. La poesia ama i suoni più che le parole. Lo studio serve e tanto. Progredire, evolversi, significa partire dalle radici. I grandi poeti che hanno utilizzato il verso libero, conoscevano perfettamente la metrica. Insomma, per suonare Jazz occorre conoscere bene la musica. Vedi, se io battessi con un martello su un marmo, così, come mi viene, d'istinto, di certo non verrebbe fuori un capolavoro. I geni però esistono e non hanno regole.
Nessuno ha mai detto che la prosa non regali emozioni 😂 Comunque sì, la poesia è evocativa ed è molto simile alla musica. Dubito però che un presunto "genio", battendo a caso sul marmo, creerebbe un capolavoro.
La poesia si e' liberato dallo schema metrico da piu di un secolo. Come un carcerato, a mio avviso, ne conserva memoria. Respira liberta', ma ricorda le sbarre. Oltre i limitanti confini dentro le emozioni. L' universo ha voluto che scoprissi questo video e Francesco sole. La differenza tra poesia e non poesia, è esemplificata in questo abisso, direi di pathos. Partecipazione. Poesia è molto musica, secondo me, oltre accordi pre-incartati, senza dimenticare gli accordi.
La poesia, tra l'altro, è nata insieme alla musica degli aedi, quindi la musicalità dei versi è un elemento intrinseco delle sue origini. Per fortuna distinguere una buona poesia da una di Francesco Sole è piuttosto semplice!
In "Marina" ci sono diversi settenari nascosti tra i versi liberi, e il verso finale è un endecasillabo. Questo è forse il segno che la commistione tra le regole del passato e le nuove strade, più libere, è una delle migliori vie che si possano seguire.
Di sicuro per aprirsi al verso libero bisogna prima conoscere le strutture canoniche: e sì, credo che la commistione sia un ottimo modo di scrivere poesia!
Vado A Capo E Quindi È Poesia CHE ODIO! Come anche non capisco perché utilizzare regole ottocentesche! È come dire: le composizioni musicali del '700 duravano dai venti ai quaranta minuti quindi le canzoni moderne non sono vere canzoni. Ma che...?! Ti appoggio in PIENO ✌🏻💕 poi mi piace tantissimo questa rubrica! Devo recuperare "ogni volta che mi baci muore un nazista"
Walt Whitman scriveva con versi liberi e soltanto la poesia “Capitano, mio capitano” dedicata al Presidente Abramo Lincoln venne composta in stile “classico”. Scrivo anch’io poesia ed uso solo versi liberi...sul discorso di andare a capo a casaccio sono d’accordo. Credo che un poeta vada, o per meglio dire, dovrebbe andare a capo in base alle sensazioni/emozioni che sente nonché al significato che vorrà dare al suo verso.
Diciamo che sono davvero troppe le variabili per definire cosa è poesia e cosa no! Però il verso frase Whitmaniano è stato fondamentale nell’affermazione del verso libero
Per me la poesia oltre a qualcosa che esprime emozioni nel lettore, è uno strumento attraverso cui lo scrittore (poeta) tenta di esprimere esperienze di vita o eventi che lo hanno colpito particolarmente. Raramente si trova un’idea filosofica dietro le poesie contemporanee e a mio avviso è un peccato. Tra l’altro sul mio canale tratto anche di poesia, se vuoi dacci un’occhiata
Sono d'accordo con la prima parte del tuo commento, un po' meno con la seconda: le esperienza di vita o eventi significativi possono anche essere privi di un'idea filosofica, che non ritengo necessaria per fare poesia :)
Mi dispiace per le critiche che ti hanno fatto, io la penso come te. La poesia come tutte le forme di arte ha tanti stili e tanti modi di espressione, e'solo una questione di gusti, e noi scegliamo quello che a noi piace ma senza criticare le altre forme, se una cosa non la si capisce non e' perché non e'valida ma perché spesso non abbiamo le conoscenze per capirla. Mi diletto anche io a scrivere e scrivo in versi liberi e l'unica logica che seguo è quella dei mie sentimenti di come mi vengono fuori, si certo dando a loro un senso che possano essere capiti, se mi sforzarsi di cercare la rima a tutti i costi seguendo una metrica scolastica o cercare di seguire l'esempio dei poeti del passato...... Quella non sarebbe roba mia, non sarei io perché non sono fatto così e la mia poesia deve essere mia mia come l' ho sentita quando mi è arrivata in testa quando mi è venuta a trovare. Le cose semplici l'arte deve essere per tutti e non solo per i colti. Belle le cose che dici. Brava
Ciao Irene, ti ringrazio molto per il commento! Criticare il versoliberismo significa, a mio avviso, non comprendere la direzione che ha ormai preso da secoli la poesia: bellissima la metrica, ma si può fare buona poesia anche senza. Buona scrittura in versi allora!
La risposta a questo quesito la trovate nella stagione all'inferno, in alchimia del verbo, con Rimbaud cambia tutto, con lui nasce la nuova poesia. Risposta poi... Non è una risposta, è un problema che si relaziona con un altro problema, ma non è poco.
@@passioneretorica Leggi la stagione all'inferno, in "Alchimia del verbo" si capisce la sua operazione, Benedetto Croce non ci capí nulla e lo ammise. Bisogna passarci, un attore può capire, uno che ci passa attraverso, ma non può essere semplicemente un attore, deve essere un poeta.
Per quanto mi riguarda, voler porre dei limiti e delle strutture "preconfezionate" a un'esperienza personalissima come la poesia è castrante e controproducente. Penso che, come fai notare anche tu, la poesia sia in primis emozione e sensazione, per cui ognuno deve "sentirne" la propria definizione. Se si avverte la necessità di esprimersi con il verso libero, forzarsi con una metrica rigida svilisce l'esperienza poetica, a detrimento della qualità della poesia stessa. E, come dici in chiusura di video, non c'è assolutamente bisogno di imporre la propria visione poetica, visto che sono proprio la varietà di forme possibili e l'estrema libertà i punti di forza della poesia (e non solo di quella). Personalmente apprezzo il verso libero, in quanto credo che la poesia fluisca quasi spontaneamente da un'esperienza, da una percezione, da una riflessione. E più si cerca di vincolarne il contenuto entro forme standard, più si rischia di smorzarne il messaggio, l'immediatezza e la forza. C'è chi nonostante questo è riuscito a creare capolavori in metrica, ci mancherebbe, ma c'è anche tantissima poesia, di qualsiasi epoca, che mi ha trasmesso poco, a livello emozionale. E io nei componimenti cerco principalmente questo: una reazione emotiva, un ampliamento delle percezioni, una maggiore consapevolezza di pensieri e sensazioni, miei e dell'autore. Per tornare al discorso sul verso libero: penso che questo tipo di poesia sia davvero adatto ai nostri giorni e alla sensibilità attuale. È una forma di poesia più semplice, rispetto a quella che segue con precisione la metrica? Forse sì, ma non è certo più semplicistica. La poesia è appunto praticamente scomparsa dalla scena del grande pubblico proprio perché non ha saputo stare al passo coi tempi (a mio parere anche per colpa di concezioni superate della fruizione poetica, a partire da quella "imposta" a scuola). Una poesia in versi liberi è sicuramente più in grado di affascinare e interessare anche il lettore odierno. Anzi, mi sbilancio e dico che è uno spiraglio di luce per chi apprezza la poesia e vorrebbe vederla tornare se non ai fasti di un tempo, quantomeno a essere una parte significativa dello scrivere, del leggere e del sentire contemporanei. Come ho appunto ripetuto diverse volte, la poesia è una cosa davvero personale, quindi questo è solo il mio punto di vista sulla questione! p.s. tutto questo per dire semplicemente: se vuoi scrivere poesie in versi liberi, scrivi poesie in versi liberi! Se ti senti così non ti limitare e segui i tuoi gusti e le tue attitudini. La tua poesia sarà più sincera e potente, secondo me. :)
Proprio come dici tu, ci sono dei componimenti sensazionali in metrica, frutto di menti geniali... così come componimenti vuoti, pomposi e pretenziosi solo perché articolati secondo uno stile metrico. E concordo sul fatto che, probabilmente, il verso libero nella poesia contemporanea è il miglior modo per avvicinare un nuovo pubblico all'ambito poetico, così come a rinvigorire gli amanti del genere, appassiti sotto l'influsso delle limitanti regole accademiche!
Se penso con che maestria retorica Dante nella Divina Commedia riesce a creare e trasmettere il proprio messaggio, coinvolgendo psicologicamente ed emotivamente in maniera totale pur mantenendo una perfezione formale assoluta, mi viene da credere al soprannaturale. Pomposi e pretenziosi, esatto. Aggettivi azzeccati. Oppure solo pomposi o solo pretenziosi, ma il problema permane! ^^ Già, bisogna irrorare con qualcosa di fresco il giardino appassito della poesia. E se in nome di questa freschezza dobbiamo scrollarci di dosso dettami ormai obsoleti, ben venga il verso libero! In bocca al lupo per le tue future composizioni, all'insegna della libertà espressiva. :)
Dante è certamente ottimo ,non è tuttavia perfetto : di fronte a difficoltà creative , causate soprattutto dalla ricerca di una rima adeguata spesso e volentieri zoppica parecchio.Se Omero dormita Dante a mio modo di vedere ronfa.Cominque nell'insieme o alla fin fine se la cava senza:altro egregiamente .
A me piace molto il verso libero. E il verso libero secondo me È poesia. Ad esempio leggi le poesie di Karol Wojtyła: le sue sono poesie con verso libero. Un altro grande poeta che usa il verso libero è Salvatore Quasimodo. Altri due poeti che usano il verso libero sono: Giuseppe Ungaretti e Evgenij Evtušenko. Io stesso uso il verso libero: e le mie sono poesie.
La poesia richiede necessariamente la metrica, sennò non è poesia. Oggi tutti scrivono utilizzando il verso libero solo perché non sono capaci di rispettare le regole e non sono in grado di fare le rime. Ma per essere catalogati come artisti si cimentano nella versificazione libera. Pullulano schifezze. Se tali scrittori vogliono essere consacrati all'immortalita' , si inventino una diversa categoria. Si definiscano come parolieri, come piccoli prosatori, ma lascino in pace la poesia, che è quella cosa per gli innovatori banale, fatta da endecasillabi, settenari, novenari, eccetera e possibilmente con le rime..
Siete dei bambini che hanno bisogno di crescere . Più che ingenuità la vostra è crudita' creativa ,il crudo vero proprio ,Scambiate quattro sciocchezzuole tipo ' ho mordicchiato il gelato con la mia ex/ era sola / forsep piangeva o dormiva / non mi è chiaro ' per una bella. Mi diverte assai ascoltarti ,mi pare di diventare piccolo tornare all' indietro sentirmi un bambino, un bambino che ha studiato forse qualcosa .Come sono incolmabili le distanze generazionali ! Impossibile capirsi! Più che un muro è un infinito un ' eternità a disgiungerci ! 😮 poesia.
Ritenere che le distanze generazionali siano incolmabili è solo sintomo di “crudità” creativa ✨
Mi piace molto questa non-definizione di poesia di Mario Luzi:
"Nessuno ha mai saputo spiegare o definire la poesia, e questo la dice lunga. La sua inafferrabilità concettuale è assoluta come quella della vita: eppure l'una e l'altra sono realtà innegabili. In ogni modo prima di proporsi come un'arte soggetta a giudizi di valore, la poesia fu e sarà sempre una risposta primaria dell'uomo al mondo che lo stupisce e lo interroga in innumerevoli modi. La voce della poesia è la voce del risveglio: il risveglio dal letargo dell'assuefazione o della indifferenza. La poesia intensifica l'effetto dell'esperienza. Chi coltiva la poesia, chi pensa poeticamente sente con più forza la letizia o il dolore, vive la sua vita con più profondità nel bene e nel male. "
Hai colto in pieno il senso del video, sintetizzandolo in questa citazione!
Stupendo...ho improvvisamente voglia di leggere Mario Luzi. Per un mio pregiudizio traumatico, non l ho mai aperto perché caro a una persona che lo leggeva e non c è più. La ferita dell'anima, il libro. Con questo tuo commento mi hai ricordato che è passato del tempo e oggi sono pronta per leggerlo. Grazie a te e a Passione Retorica per il canale !
Ho l'impressione che Tu non sappia neppure da dove sia necessario e opportuno principiare , laddove e quando si parla di quell'immenso mondo che risponde al nome di poesia . Grazie per avermi , forse , lasciato scrivere queste quattro parole .
Ho l’impressione che tu non sappia neppure da dove principiare per scrivere un commento su UA-cam 🫨
Non posso a mia volta ringraziare per l’inutilità dello stesso!
Sono felicissimo perché ho trovato il tuo canale dedicato alla poesia.
E io sono felicissima che tu sia approdato qui ♥
Una domanda:
Esistono poesie con versi liberi, ma rimati? C'è si possono scrivere, o le poesie con versi liberi non devono seguire lo schema metrico della rima.
Grazie 1000!!!
Hai in programma di fare poetry slam, prossimamente? (ci eravamo scambiati un paio di messaggi uno o due mesi fa)
Ciao! Ho visto il tuo nome tra i partecipanti all'ultimo poetry slam sui Navigli a cui purtroppo non sono potuta andare per lavoro :c Btw per ora penso assisterò, ho tantissime cose da fare e mi voglio preparare al meglio! Forse andrò ad Arcore questo venerdì, ma ancora non ne sono sicura. Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?
Ora vivo a Torino, anche se sono originario di Milano. Quindi ne faccio un po' in piemonte ed un po' in lombardia. Dopo quello sui navigli ne ho fatto una a torino e poi a busto arsizio la scorsa domenica. Ora, a milano, credo tornerò a farlo il 14 dicembre (sono stato "amesso" al santeria poetry slam, e mi hanno comunicato tale data), mentre a torino forse ne faccio uno giovedì della prossima settimana
Io scrivo sia in versi liberi sia usando una metrica precisa. Io quando scrivo sonetti mi ci diverto tanto, ma lo stesso vale quando uso versi libri.
Anche io trovo molto divertente scrivere sonetti :)
Mi piacerebbe un approfondimento nei confronti delle critiche riguardanti quello che per te non è poesia.
Secondo me dare una risposta chiara in merito al perchè tu veda delle composizioni come un mero andare a capo senza criterio potrebbe esporre cosa invece è vera poesia.
È un argomento davvero complicato, non so se ho le competenze per permettermi di affrontarlo... magari più avanti!
A mio parere,la poesia si perde quando il poeta bada più allo stile che al contenuto.Ho letto veramente troppe poesie contemporanee e non parlare sostanzialmente di aria fritta.Sempre secondo il mio parere,i grandi Poeti, quelli con la p maiuscola, sono,sono stati e saranno quelli che parleranno di temi delicati in versi,mi riferisco ai poeti maledetti,a Francois Villon,a De andré e a guccini,Edgar lee Masters. Insomma,la poesia è si emozione,come del resto tutte le arti,ma dovrebbe essere anche riflessione.Voi cosa ne pensate?
Sono d'accordo che lo stile a scapito del contenuto condanni spesso una poesia a essere meno significativa. Ma penso anche che in un mezzo espressivo come la poesia lo stile e la forma siano comunque fondamentali perché l'autore riesca a trasmettere al meglio i messaggi e le sensazioni che vuole esprimere. La grande poesia è un equilibrio mirabile tra forma e contenuto. E di fronte a una grande opera d'arte, la riflessione viene di conseguenza, secondo me. :)
Spero di aver capito bene che cosa intendevi!
esattamente ciò che intendevo
Sono d'accordo con quanto avete detto entrambi! Bisognerebbe appunto bilanciare la reazione chimica che comprende stile e contenuto (oddio, io che mi perdo in metafore scientifiche è un evento straordinario) per creare un componimento che sia efficace sia dal punto di vista emotivo che da quello letterario. La riflessione può partire anche da uno spunto banale e quotidiano, ma perdersi nella volgarità e nei colloquialismi può risultare dannoso.
Una metafora scientifica che appunto è funzionale al discorso e al contempo rende perfettamente l'idea. Evento straordinario che capita al momento giusto come esempio. :P Secondo me è proprio questo il compito più importante (e forse difficile) che il linguaggio retorico deve affrontare al giorno d'oggi: trovare il giusto amalgama tra componente espressiva e comprensibilità.
Mi viene in mente un poeta che apprezzo molto, William Blake. Penso abbia una intensità espressiva quasi senza pari, ma una poesia "oscura", poco comprensibile come la sua probabilmente non può essere recepita appieno, oggi, se non da chi è già un appassionato. Ossia da coloro che della poesia fruirebbero comunque.
E quindi siamo da capo, nel circolo vizioso in cui attualmente la poesia è impelagata. Come già dicevamo, io credo che si debba un po' "ripartire dalle basi" con una poesia semplice, per risollevarne le sorti, catturare l'attenzione e fare sì che il "pubblico" possa numericamente crescere. :)
Questo non deve andare a scapito del valore letterario, a cui è intimamente legata la potenza emotiva. Volgarità e colloquialismi non sono certo da vietare a prescindere, ma, come fai notare anche tu, il loro uso è molto rischioso! Poi ci mancherebbe, la poesia può nascere praticamente da qualsiasi cosa, anche la più banale. :)
sono assolutamente d'accordo col tuo pensiero ... il pensiero dell'anima non vive di calcoli matematici, nel suo sedimento ha una sua vita prima della vita. Un saluto. Nunzio
Grazie per queste belle parole, Nunzio!
@@passioneretorica prego
La mia rubrica preferita❤ mai letto poesie in vita mia per adesso se non qualche cosa a casaccio ahaha perciò molto interessante
È anche la mia rubrica preferita da girare, quindi sono davvero felicissima che ti piaccia 😍
Cara, anche la prosa regala emozioni. La poesia è musica e più che comunicare deve evocare. L'evocazione è essenziale. La musica è musica e la migliore resiste ai secoli. Non per forza bisogna usare versi metrici classici , ma la poesia ama la musicalità, anche interna al verso. La poesia ama i suoni più che le parole. Lo studio serve e tanto. Progredire, evolversi, significa partire dalle radici. I grandi poeti che hanno utilizzato il verso libero, conoscevano perfettamente la metrica. Insomma, per suonare Jazz occorre conoscere bene la musica. Vedi, se io battessi con un martello su un marmo, così, come mi viene, d'istinto, di certo non verrebbe fuori un capolavoro. I geni però esistono e non hanno regole.
Nessuno ha mai detto che la prosa non regali emozioni 😂
Comunque sì, la poesia è evocativa ed è molto simile alla musica. Dubito però che un presunto "genio", battendo a caso sul marmo, creerebbe un capolavoro.
La poesia si e' liberato dallo schema metrico da piu di un secolo. Come un carcerato, a mio avviso, ne conserva memoria. Respira liberta', ma ricorda le sbarre. Oltre i limitanti confini dentro le emozioni. L' universo ha voluto che scoprissi questo video e Francesco sole. La differenza tra poesia e non poesia, è esemplificata in questo abisso, direi di pathos. Partecipazione. Poesia è molto musica, secondo me, oltre accordi pre-incartati, senza dimenticare gli accordi.
La poesia, tra l'altro, è nata insieme alla musica degli aedi, quindi la musicalità dei versi è un elemento intrinseco delle sue origini. Per fortuna distinguere una buona poesia da una di Francesco Sole è piuttosto semplice!
In "Marina" ci sono diversi settenari nascosti tra i versi liberi, e il verso finale è un endecasillabo. Questo è forse il segno che la commistione tra le regole del passato e le nuove strade, più libere, è una delle migliori vie che si possano seguire.
Di sicuro per aprirsi al verso libero bisogna prima conoscere le strutture canoniche: e sì, credo che la commistione sia un ottimo modo di scrivere poesia!
Vado
A
Capo
E
Quindi
È
Poesia
CHE ODIO! Come anche non capisco perché utilizzare regole ottocentesche! È come dire: le composizioni musicali del '700 duravano dai venti ai quaranta minuti quindi le canzoni moderne non sono vere canzoni. Ma che...?!
Ti appoggio in PIENO ✌🏻💕 poi mi piace tantissimo questa rubrica! Devo recuperare "ogni volta che mi baci muore un nazista"
AHAHAHAHA ho amato il tuo esempio! E soprattutto sono contenta che ti piaccia questa rubrica, ci tengo davvero tantissimo ♥
Walt Whitman scriveva con versi liberi e soltanto la poesia “Capitano, mio capitano” dedicata al Presidente Abramo Lincoln venne composta in stile “classico”. Scrivo anch’io poesia ed uso solo versi liberi...sul discorso di andare a capo a casaccio sono d’accordo. Credo che un poeta vada, o per meglio dire, dovrebbe andare a capo in base alle sensazioni/emozioni che sente nonché al significato che vorrà dare al suo verso.
Diciamo che sono davvero troppe le variabili per definire cosa è poesia e cosa no!
Però il verso frase Whitmaniano è stato fondamentale nell’affermazione del verso libero
Per me la poesia oltre a qualcosa che esprime emozioni nel lettore, è uno strumento attraverso cui lo scrittore (poeta) tenta di esprimere esperienze di vita o eventi che lo hanno colpito particolarmente. Raramente si trova un’idea filosofica dietro le poesie contemporanee e a mio avviso è un peccato.
Tra l’altro sul mio canale tratto anche di poesia, se vuoi dacci un’occhiata
Sono d'accordo con la prima parte del tuo commento, un po' meno con la seconda: le esperienza di vita o eventi significativi possono anche essere privi di un'idea filosofica, che non ritengo necessaria per fare poesia :)
Mi dispiace per le critiche che ti hanno fatto, io la penso come te. La poesia come tutte le forme di arte ha tanti stili e tanti modi di espressione, e'solo una questione di gusti, e noi scegliamo quello che a noi piace ma senza criticare le altre forme, se una cosa non la si capisce non e' perché non e'valida ma perché spesso non abbiamo le conoscenze per capirla. Mi diletto anche io a scrivere e scrivo in versi liberi e l'unica logica che seguo è quella dei mie sentimenti di come mi vengono fuori, si certo dando a loro un senso che possano essere capiti, se mi sforzarsi di cercare la rima a tutti i costi seguendo una metrica scolastica o cercare di seguire l'esempio dei poeti del passato...... Quella non sarebbe roba mia, non sarei io perché non sono fatto così e la mia poesia deve essere mia mia come l' ho sentita quando mi è arrivata in testa quando mi è venuta a trovare. Le cose semplici l'arte deve essere per tutti e non solo per i colti. Belle le cose che dici. Brava
Ciao Irene, ti ringrazio molto per il commento!
Criticare il versoliberismo significa, a mio avviso, non comprendere la direzione che ha ormai preso da secoli la poesia: bellissima la metrica, ma si può fare buona poesia anche senza. Buona scrittura in versi allora!
La risposta a questo quesito la trovate nella stagione all'inferno, in alchimia del verbo, con Rimbaud cambia tutto, con lui nasce la nuova poesia. Risposta poi... Non è una risposta, è un problema che si relaziona con un altro problema, ma non è poco.
Vedrò di recuperare!
@@passioneretorica Leggi la stagione all'inferno, in "Alchimia del verbo" si capisce la sua operazione, Benedetto Croce non ci capí nulla e lo ammise. Bisogna passarci, un attore può capire, uno che ci passa attraverso, ma non può essere semplicemente un attore, deve essere un poeta.
Per quanto mi riguarda, voler porre dei limiti e delle strutture "preconfezionate" a un'esperienza personalissima come la poesia è castrante e controproducente. Penso che, come fai notare anche tu, la poesia sia in primis emozione e sensazione, per cui ognuno deve "sentirne" la propria definizione.
Se si avverte la necessità di esprimersi con il verso libero, forzarsi con una metrica rigida svilisce l'esperienza poetica, a detrimento della qualità della poesia stessa. E, come dici in chiusura di video, non c'è assolutamente bisogno di imporre la propria visione poetica, visto che sono proprio la varietà di forme possibili e l'estrema libertà i punti di forza della poesia (e non solo di quella).
Personalmente apprezzo il verso libero, in quanto credo che la poesia fluisca quasi spontaneamente da un'esperienza, da una percezione, da una riflessione. E più si cerca di vincolarne il contenuto entro forme standard, più si rischia di smorzarne il messaggio, l'immediatezza e la forza. C'è chi nonostante questo è riuscito a creare capolavori in metrica, ci mancherebbe, ma c'è anche tantissima poesia, di qualsiasi epoca, che mi ha trasmesso poco, a livello emozionale. E io nei componimenti cerco principalmente questo: una reazione emotiva, un ampliamento delle percezioni, una maggiore consapevolezza di pensieri e sensazioni, miei e dell'autore.
Per tornare al discorso sul verso libero: penso che questo tipo di poesia sia davvero adatto ai nostri giorni e alla sensibilità attuale. È una forma di poesia più semplice, rispetto a quella che segue con precisione la metrica? Forse sì, ma non è certo più semplicistica.
La poesia è appunto praticamente scomparsa dalla scena del grande pubblico proprio perché non ha saputo stare al passo coi tempi (a mio parere anche per colpa di concezioni superate della fruizione poetica, a partire da quella "imposta" a scuola). Una poesia in versi liberi è sicuramente più in grado di affascinare e interessare anche il lettore odierno. Anzi, mi sbilancio e dico che è uno spiraglio di luce per chi apprezza la poesia e vorrebbe vederla tornare se non ai fasti di un tempo, quantomeno a essere una parte significativa dello scrivere, del leggere e del sentire contemporanei.
Come ho appunto ripetuto diverse volte, la poesia è una cosa davvero personale, quindi questo è solo il mio punto di vista sulla questione!
p.s. tutto questo per dire semplicemente: se vuoi scrivere poesie in versi liberi, scrivi poesie in versi liberi! Se ti senti così non ti limitare e segui i tuoi gusti e le tue attitudini. La tua poesia sarà più sincera e potente, secondo me. :)
Proprio come dici tu, ci sono dei componimenti sensazionali in metrica, frutto di menti geniali... così come componimenti vuoti, pomposi e pretenziosi solo perché articolati secondo uno stile metrico.
E concordo sul fatto che, probabilmente, il verso libero nella poesia contemporanea è il miglior modo per avvicinare un nuovo pubblico all'ambito poetico, così come a rinvigorire gli amanti del genere, appassiti sotto l'influsso delle limitanti regole accademiche!
Se penso con che maestria retorica Dante nella Divina Commedia riesce a creare e trasmettere il proprio messaggio, coinvolgendo psicologicamente ed emotivamente in maniera totale pur mantenendo una perfezione formale assoluta, mi viene da credere al soprannaturale.
Pomposi e pretenziosi, esatto. Aggettivi azzeccati. Oppure solo pomposi o solo pretenziosi, ma il problema permane! ^^
Già, bisogna irrorare con qualcosa di fresco il giardino appassito della poesia. E se in nome di questa freschezza dobbiamo scrollarci di dosso dettami ormai obsoleti, ben venga il verso libero! In bocca al lupo per le tue future composizioni, all'insegna della libertà espressiva. :)
Dante è certamente ottimo ,non è tuttavia perfetto : di fronte a difficoltà creative , causate soprattutto dalla ricerca di una rima adeguata spesso e volentieri zoppica parecchio.Se Omero dormita Dante a mio modo di vedere ronfa.Cominque nell'insieme o alla fin fine se la cava senza:altro egregiamente .
A me piace molto il verso libero. E il verso libero secondo me È poesia. Ad esempio leggi le poesie di Karol Wojtyła: le sue sono poesie con verso libero. Un altro grande poeta che usa il verso libero è Salvatore Quasimodo. Altri due poeti che usano il verso libero sono: Giuseppe Ungaretti e Evgenij Evtušenko. Io stesso uso il verso libero: e le mie sono poesie.
Sono d'accordo, altrimenti nemmeno Bukowski non avrebbe scritto poesie
Esattamente!
Ma io credo che Francesco Sole non si sia mai definito poeta.
Se vedi su UA-cam, carica le sue robe con tanto di #poesia :D
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Lo scopriremo solo vivendo!
Io scrivo in metrica e con le rime.
Direi che chiunque può scrivere nella maniera che è più congeniale!
La poesia richiede necessariamente la metrica, sennò non è poesia. Oggi tutti scrivono utilizzando il verso libero solo perché non sono capaci di rispettare le regole e non sono in grado di fare le rime. Ma per essere catalogati come artisti si cimentano nella versificazione libera. Pullulano schifezze. Se tali scrittori vogliono essere consacrati all'immortalita' , si inventino una diversa categoria. Si definiscano come parolieri, come piccoli prosatori, ma lascino in pace la poesia, che è quella cosa per gli innovatori banale, fatta da endecasillabi, settenari, novenari, eccetera e possibilmente con le rime..
@@paolocoscione1391 AHAHAHAH ma certo, glielo vai a comunicare tu ai poeti del Novecento che la loro non è vera poesia? 🤭