Ecco, stavo per scriverlo io, ma vedo che qualcuno che ragiona, c' è... Se devi giustiziare un innocente a caso, perchè non "ti sacrifichi?" il discorso non vale più, quando "quella persona a caso", siamo noi stessi vero? Conclusione: il giudice è un ipocrita.
La guerra scoppierebbe comunque in quanto, giustiziando un innocente, non si giustizierebbe il colpevole, che rimanendo a piede libero potrebbe commettere altri omicidi, portando la situazione a degenerare ulteriormente...e quì allora la domanda sorge spontanea: quanti innocenti devono essere giustiziati dal giudice prima che l'assassino decida di smettere di uccidere a sua volta? Questo a mio parere è uno dei rompicapi mentali che ci fa capire quanto bisogna essere contrari alla pena capitale, soprattutto in situazioni di questo tipo. Condannandolo al carcere tenendolo in vita si potrebbero sedare gli animi, in attesa che la polizia faccia le sue indagini e scovi il colpevole. Purtroppo per il povero malcapitato aspettano tempi duri, ma una volta arrestato l'assassino vero può essere scagionato e l'innocente può essere risarcito del tempo rubatogli dalla giustizia. Sempre meglio che morire direttamente.
Queste due sono le classiche ipotesi irreali, non dovresti pensare fuori dagli schemi, se nel video si dice che uccidere una persona salverà la vita dell'intero quartiere allora, semplicemente, è così
Niente da fare, l'innocente muore e dopo poco guerra civile e il colpevole la fa Franca e oltretutto nella confusione della guerra civile riesce anche ad appropriarsi di beni altrui.
Credo sia peggio stare una vita in carcere ingiustamente che subire la pena di morte ingiustamente. Se l'assassino non venisse mai trovato, poi, cosa fai? Resti con uno innocente che ha dovuto farsi un ergastolo senza motivo? Non era meglio ucciderlo, a questo punto?
Solite ipotesi irrealistiche: 1) So al 100% che scoppierebbe una guerra. 2) So al 100% che giustiziare un uomo innocente eviterà la guerra (e che non vi è altro modo per evitarla). Accettando tali ipotesi assurde (non insensate), la risposta è "uccido una persona innocente per salvare centinaia di persone innocenti che verrebbero uccise con una guerra". Se questa risposta a qualcuno sembra assurda, non è strano considerando le ipotesi da cui deriva.
Sì ma l'assassino poi continuerebbe a uccidere altri abitanti della zona rossa se sa che poi lui non dovrà pagare le consequenze per quello che ha fatto
Dopo un omicidio i controlli aumentano quindi più omicidi fa più è probabile che lo trovino e fermino definitivamente. Se riesce a fare due omicidi senza essere scoperto, è già tanto...
Robbe, la persona innoccente sei tu..! Stai cambiando idea? o continui a pensarla così? Come vedi è facile prendere decisioni sulla pelle degli altri... Gratis... Da questo ti faccio capire che le nostre idee si sviluppano in base alla situazione in cui ci troviamo. Così succede nella vita reale.... le ideologie purtroppo oggi non esistono quasi più.
Siamo in una situazione in cui non c'è una soluzione "giusta". Le condizioni sono tali per cui si verificherà inevitabilmente un danno. Può capitare e, quindi, si invocherà lo stato di necessità. P. S. Quelli che consigliano che il giudice condanni a morte sè stesso sono imbarazzanti.
Per me la scelta del giudice si può riassumere come una scelta giusta ma moralmente sbagliata, perché, nonostante il povero innocente non merita la morte, se il sacrificio di pochi conduce al bene dei molti, risulta essere la scelta più giusta, comunque complimenti Daniele, seguo da poco il tuo canale e fa davvero piacere trovare questo tipo di contenuti su UA-cam.
Se il giudice ci tenesse davvero a questi ideali la soluzione migliore sarebbe dichiararsi colpevole e farsi giustiziare. Ma fino a che punto può arrivare il suo volere di rispettare questi ideali?
Qui c'è il presupposto che l'assassino è un residente del quartiere blu. Sicuramente il giudice non è né blu né rosso Quindi non potrebbe dichiararsi colpevole
Abbiamo fondato le nostre società moderne su degli ideali democratici, non dobbiamo scandalizzarci nel momento in cui il bene comune viene anteposto a quello delle minoranze. La democrazia da un punto di vista politico, inteso nel senso più alto del termine, risulta essere intrinsecamente viziata da questa concezione di giusto. In questo quadro etico, la giustizia opera di conseguenza.
Visto che questo è un modo razionale di vedere le cose ( e anche sensato se non si tengono conto dei sentimenti ), io avrei preso un delinquente con la pena di morte da lì a qualche giorno e L avrei fatto passare per una persona a caso, così la comunità rossa sarebbe stata contenta e la comunità blu non avrebbe perso nessuno di importante
0:50 se la scelta è a caso no. Se l'innocente si è offerto spontaneamente per il bene della comunità allora sì. Dipende anche dalla gravità della situazione. Se sarebbe scoppiata una guerra mondiale, per esempio, allora il giudice avrebbe fatto benissimo. Poi però sarebbe toccato al giudice 1) Trovare il vero colpevole 2) Omaggiare la memoria del condannato, rendere noto alla comunità il sacrificio di esso. 3) Scegliere una persona da condannare non completamente a caso (Magari uno con precedenti penali, uno che magari vuole suicidarsi già di suo, persone poco raccomandabili, persone senza una famiglia, persone senza un lavoro, persone stupide o con malattie gravi (mentali e non).
Il concetto "la vita umana è sacra" è qualcosa su cui l'umanità sta "lavorando" da millenni.. Che sia il fato opoure uomini ingiusti a decidere quanti uomini debbano morire, non la società civile.. Tutelare il principio "non uccidere" è più importante, secondo me il giudice non può condannare a morte l'innocente.
c'era un episodio di Star Trek della serie classica (una guerra incredibile) che ne parlava ,la guerra era simulata e si veniva virtualmente uccisi nella simulazione si veniva giustiziati dalla propria fazione, questo era stato fatto per non scatenare una vera guerra, consiglio a tutti la visione
Considerato il contesto, senza fare ipotesi alternative, secondo me il principio di giustizia che si perseguirebbe nel cercare il reo è un fine più "elevato", nonostante le n morti che si avrebbero fin quando non viene trovato il vero colpevole. Insomma un fine supremo (cercare giustizia) che giustifica i mezzi (guerra civile).
Le diverse risposte si possono ricondurre a due diverse gestioni del sistema statale: 1) Scelta del giudice: Una gestione statale asettica e logica che non tiene conto del fattore umano ma che agisce nel miglior modo possibile per massimizzare i risultati e arginare le perdite. Si avrebbero dei risultati migliori (nella situazione specifica) ma il sistema sarebbe succube delle azioni dei fuorilegge, risolvendo il problema senza fare giustizia, normalizzando di fatto la procedura. Tutto questo crea dei precedenti inammissibili in una società moderna che assumerebbe delle tonalità più anarchiche. Tali precedenti contribuirebbero ad instaurare l'idea di stato debole, al quale non interessa punire il colpevole, ma solo di rimediare a quello che ha scatenato. La punizione nella nostra società non ha solo un valore di "giustizia morale" ma sopratutto di deterrente nei confronti di aspiranti delinquenti. La scelta del giudice andrebbe proprio a minare questi principio, diminuendo la credibilità dello stato e la fiducia stessa dei cittadini. La situazione non cambierebbe, la faida tra le due fazioni rimarrebbe viva e lontana dall'attenzione mediatica con il probabile scenario di nuovi episodi simili. 2)Non fare niente: Una gestione statale che preferisce preservare la propria autorevolezza ed integrità piuttosto che pensare a massimizzare i risultati nella specifica situazione. Una condotta più simile alle società moderne alla quale siamo abituati. Conseguentemente ai disordini si continuerebbe a cercare il colpevole nel lungo periodo, portando l'attenzione mediatica sul caso e la mobilitazione dell'intera comunità nel condannare sia l'atto dell'assassino sia gli atti di vendicativi di guerriglia. Questa faccenda rivelerebbe i problemi interni della città con conseguenti sensibilizzazioni sull'argomento e sul rispetto della legalità. Sul lungo periodo questa scelta provocherebbe una evoluzione della morale e una risoluzione della faida tra le due fazioni.
Rock frequency probabilmente nella miglior università del mondo perché gli hanno insegnato che è giusta la morte di un innocente per evitare la morte di migliaia di innocenti. Queste sono cose che la gente comune non capisce ma che fanno di un capo ciò che è.
Da un punto di vista morale hai ragione, ma la libertà personale è uno dei principi fondamentali della nostra costituzione. Non ricordo che in quest'ultima ci sia scritto che questa libertà può venir meno per il benessere della collettività.
Rock frequency purtroppo hai ragione. Se questo evento, assolutamente improbabile, succedesse nel nostro paese l'innocente sarebbe su base volontaria, anche se io prenderei un ergastolano.
@@leonardoarmellin3275 scusa se ti rispondo dopo 2 anni, ma ho visto solo ora il video: comunque che stai dicendo? facciamo finta che l' innocente che il giudice ha scelto, fossi tu, la penseresti ancora in quel modo? e non dirmi "SI", altrimenti ti saresti già "offerto volontario" ben prima che il giudice prendesse quella decisione...
Siamo davanti ad un ipotesi come quella famosa del treno che può passare su due binari secondo la scelta di un soggetto, dove nel primo si trova una persona mentre nel secondo quattro (ho visto dopo che hai fatto video in merito ahaha). Oltre a questo metterei in risalto l'ordinamento giuridico italiano. I diritti umani e sociali sono volti a difendere l'individuo che deve essere punito solo con una certezza di reato. Non si può punire qualcuno preventivamente solo per evitare possibili tragedie, si limiterebbe la libertà personale. Nel caso ad esempio in cui, a lungo andare, si verificassero diversi omicidi ed ogni volta venisse emanata la stessa sentenza, si guadagnerebbero solo le morti di altre persone, una vittima rossa e un martire blu. Certo, nel caso in cui il martire blu sia volontario questa sentenza sarebbe quantomeno giusta per la volontà dello stesso di sacrificarsi ma non risolverebbe il problema, con l'assassino ancora in circolazione. L'unica soluzione che garantisce i diritti di tutti è prendere provvedimenti di sicurezza per cogliere l'assassino con le mani nel sacco, anche a costo di qualche altra vittima rossa. Lo so, può essere palloso, ma è ciò che farebbe in concreto uno stato democratico
Il giudice sbaglia, non merita neanche di chiamarsi giudice. Un conto è se i diritti vengono violati dai cittadini e ben altro se violati da un'autorità costituita. Più che altro in caso di potenziali disordini sarebbe meglio inviare contingenti armati per reprimerli. Inutile dire che sarebbe ancor meglio che un paese sia coeso e non suddiviso in comunità rivali.
Sarei d'accordo nel far giustiziare l'innocente solo se quest'ultimo fosse a) il figlio del giudice b) un pluri pregiudicato che non manchera' a nessuno
Secondo me l'idea del giudice è giusta, ma invece di giustiziare un cittadino casuale, sarebbe stato meglio giustiziare un cittadino con dei precedenti o che è ancora in prigione
Il quesito secondo me non è ben posto, in quanto alla base c'è un concetto di vendetta (o meglio ancora di rappresaglia) che per un giudice non dovrebbe essere ammissibile. Se c'è un giudice c'è un sistema giudiziario, condannare un innocente per evitare la rappresaglia significa implicitamente in questo caso giustificare la rappresaglia.
La domanda essenziale è questa: "È giusto uccidere un'innocente, se questa previene la morte di molte altre vite innocenti?" non credo sia così difficile da capire
L'assassino è un criminale. Se il giudice condannasse un innocente sarebbe un criminale. Se i rossi uccidessero dei blu innocenti con una guerra sarebbero dei criminali. Chi supporta qualsiasi di queste persone (anche solo ipoteticamente come su questi commenti) concorre a dei crimini (anche solo ipotetici). Io preferirei difendere gli innocenti, chiunque essi siano, e costruire una società dove si cerchi giustizia, non una società dove si difendano i criminali. Inoltre, il crimine del giudice sarebbe più grave di quello dell'assassino blu e di quello dei rossi in guerra: l'assassino ha agito come singolo, per se stesso, i rossi farebbero guerra per difendersi da una minaccia, ma il giudice condannerebbe un innocente violando il suo mandato (fare giustizia) e la fiducia della collettività, sovvertendo in maniera definitiva i principi di diritto e le libertà individuali.
se io abitassi nel quartiere blu potrei accettare la decisione del giudice di giustiziare un'innocente ma solo se il giudice abitasse in qul quartiere anche lui e la scelta dell'interessato spettasse ai cittadini ,cosi magari chissà il giustiziato sarà uno della sua famiglia .......magari la smetterà di giocare con le vite umane perchè io non voglio una testa.....io voglio LA testa del colpevole quindi per me la guerra scoppierebbe comunque .Ma questo e solo il mio pensiero che resta sempre opinabibe. ;D
Nella mia zona è stata fortemente depotenziata (diciamo quasi chiusa) una ferrovia perché giudicata "non sicura" da una autorità competente. Questo ha portato in strada molta gente e il numero di incidenti è fortemente salito (anche mortali). È stato giusto sacrificare queste persone per salvarne (ipoteticamente) altre?
È la differenza kantiana tra bene morale e utilitaristico, nel primo caso si evita personalmente di avere colpe, condannando indirettamente molte più vittime, ma con la coscienza a posto, nel secondo invece ci si macchia per l'ideale di salvare più persone, per kant l'unico bene é quello morale, ma alla fine non c'è una risposta, personalmente non mi sarei preso la responsabilità di condannare un innocente.
È giusto, triste dirlo ma è l'unica cosa possibile da fare che non rischi di creare un malcontento dei rossi; però,se fossi il giudice,sceglierei una persona anziana o un malato grave prettamente per un fatto di "anni di vita rimasti"
il problema si pone, il giudice sceglie di condannare una persona a caso dei quartieri blu, viene arrestato , 3 giorni dopo l'arresto un altro membro del quartiere rosso viene ucciso (sempre dalla stessa persona che ha commesso l'omicidio)..... e poi....
Come la cosa del treno.... creo una situazione dove ci sono meno danni ma a causa mia qualcuno morirebbe oppure lascio tutto allo sbaraglio senza intervenire???
No, "il treno" finisce li, tu sei il soggetto astratto, e in più non c' é un contesto. "Il giudice" continua dato che é tutto astratto e ma le implicazioni del suo gesto hanno mille diramazioni nel contesto. Comunque se tutto ciò ti sconvolge segui la virtù e per il resto é dovresti sempre cavartela
A mio avviso questo esperimento contiene i paradosso e quindi nessuna soluzione è logica. Il paradosso è che si presuppone una società democratica con leggi che rispettano i diritti fondamentali e che, allo stesso tempo, "mette a ferro e fuoco e massacra" senza mostrare alcuna morale. Se lo scopo è riflettere sulla nostra società la risposta diventa facile: Libertà, diritti, principi... hanno sempre avuto un costo. La valuta che ci ha comprato queste cose sono vite umane. E questo costo si ripresenta puntualmente e siamo disposti pagarlo. Quindi moriranno agenti di polizia e persone, non per difendere un singolo innocente, bensì per mantenere un diritto acquisito, bene ben più prezioso delle effimere vite di poche persone. Oppure no e un domani torneremo alla legge del più forte.
Io penso che il giudice abbia fatto la scelta giusta. Inoltre c'è, per quanto piccola, una probabilità che la persona condannata sia effettivamente colpevole, mentre se il giudice non avesse fatto niente, con la guerra ci sarebbe stata una probabilità di uccidere il colpevole, ma sicuramente sarebbero stati uccisi anche innocenti, cosa che, al contrario, non è certa se si condanna una sola persona.
La fallacia logica è imputare a tutta una comunità la responsabilità di un'azione, che è SEMPRE E SOLO individuale. Quindi è la comunità rossa nel torto, pur essendo stata la prima ad essere colpita. Reazioni irrazionali come queste sono quelle che hanno portato, nei secoli passati, ai pogrom, a vendette famigliari alla Romeo e Giulietta e altro. Oggi succede a volte con comunità straniere ma in misura simile anche quando (e spero di non essere linciato per questo) si imputano a tutti gli uomini collettivamemte respomsabilità per l'omicidio di una donna. La responsabilità è SEMPRE E SOLO PERSONALE e questo non lo si ripeterà mai abbastanza.
Si potrebbe scegliere di giustiziare una persone che sia over 80. So che per molti sembrerebbe un'assurdità ma meglio far morire che ha già vissuto la propria vita che non chi ha ancora tutto da vivere
“Proportions are negotiated, boundaries blurred. I'm not a pious hermit, I haven't done only good in my life. But if I'm to choose between one evil and another, then I prefer not to choose at all”
Si applica la regola del male minore, cioè quello che sacrifica il minor numero di persone, fatto salvo che il criterio sia la priorità della vita umana rispetto ad ogni altro criterio.
Un solo commento: l'esempio riportanti nel libro citato e nel video è ciò che è accaduto al Calvario con la morte di Gesù Cristo e la sua resurrezione dai morti. Basta questo perché ogni essere umano intelligente a questo argomento voglia comprendere che da questo gesto spontaneo e condanna umana è scaturita la manifestazione dell'amore di Dio per l'umanità e la salvezza eterna per ogni uomo che credendo accetta.
Condannare un innocente è sbagliato perché sarebbe solo un atto di codardia da parte del giudice. Che vuole con una scusa giustificare la sua mancanza di coraggio. Se davvero il giudice mettesse infatti il bene degli altri cittadini davanti alla vita di un singolo e vorrebbe quindi evitare una strage potrebbe ammettere di essere lui stesso il colpevole dell omicidio e sacrificarsi per il bene comune. (così sarebbe un sacrificio voluto e nn ci sarebbe una vittima innocente) Non avendo invece il coraggio di fare questa scelta, ma avendo invece il coraggio di sacrificare un innocente, dimostra invece di non rispettare così tanto i diritti degli altri... Perché avrebbe potuto evitare la strage senza violare i diritti di alcun cittadino. Rispettando la legge e senza vittime innocenti...
Dipende dal come viene scelta la capra espiratoria, nel senso se il giudice invece di un innocente sacrificasse un colpevole anche se non ha commesso lui il fatto sarebbe accettabile? Per me no come non sarebbe accettabile che paghi un innocente tuttavia se una persona dei blu si farebbe avanti per salvare gli innocenti sarebbe sacrificabile? Per me si ,secondo me la soluzione migliore sarebbe trovare il colpevole
Ma se il giudice condannasse una persona della città blu che però è stata o sarebbe comunque stata condannata ugualmente per un altro reato già accaduto?
Per fortuna viviamo in un paese in cui la responsabilità penale è PERSONALE e le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
non deve condannare il poveretto, lascia che scoppi una guerra, non sarebbe un autorità a violare i diritti dell'uomo, ma altre persone semplici che non sono autorità e sono reprimibili se commettono un reato.
Fossi nel giudice mi ritirerei perché incapace di giudicare. Uccidere una persona innocente per salvare la comunità è sbagliato a prescindere, nonostante ci sia un grosso beneficio. Il lasciar "attaccare" il quartiere rosso e danneggiare quello blu è sbagliato, evitabile sacrificando un innocente. La risoluzione del caso dovrebbe avere alternative diverse da quelle citate. Il quartiere blu dovrebbe aiutare il quartiere rosso nelle ricerche dell'assassino. Il quartiere rosso non dovrebbe aggredire il quartiere blu per il fatto che sarebbe rendere tutta l'erba un fascio e una sorta di razzismo e discriminazione (alla lontana) tra i 2 quartieri. La mia conclusione è: il giudice non deve condannare nessuno, ma i rossi (con l'aiuto dei blu) cercare l'assino e farlo giustiziare dai rossi (anche se applicando il caso alla vita reale, l'assassino potrebbe essere scappato in un'altra città e gli abitanti del quartiere blu danneggiati perchè impossibilitati nel trovare l'assassino nel loro quartiere)
mmm la cultura in gran parte del mondo (la nostra ne parla nella costituzione articolo n.2) si basa proprio sui diritti inviolabili di un singolo individuo, oggi vengono ancora violati per interessi ma è l'obiettivo da raggiungere di tutte le nazioni che si reputano primo mondo e secondo mondo. Questo modo di operare è pericoloso, puoi controllare le persone con la scusa di uccidere o sottrarre la libertà di una persona per il bene di tante altre, esempio se hai interessi a bloccare o eliminare una persona puoi usare una qualsiasi scusa a livello nazionale o globale per violare i diritti di una persona, quando è in gioco un problema a livello molto grande in realtà è molto più facile manipolare la mente di numerose persone con una propaganda, la storia è piena di esempi di casi di questo genere dove la verità è sempre venuta fuori ma solo dopo decenni, le persone devono capire e prendere consapevolezza che i diritti fondamentali dell' essere umani devono sempre essere rispettati non solo per il bene del singolo individuo ma proprio per difendere i diritti di tutti!.
No io per questione di dignità e onore,non l'avrei mai fatto,non è giusto,se sono poi quelli a sba..iare che fanno poi casini...sono affari loro poi,ma io non conda..o un'innocente per l'ipotesi d'una insu..ezione! mi sembra il caso della corona inglese sul quale si basa il film: nel nome del padre!😭🤦😩
Invece di dover uccidere una persona si possono tagliare i viveri alla comunità intera fin quando non esce il colpevole che dovrà essere la comunità stessa a dover giustiziarlo e decidere come farlo. sarà poi la comunità, magari per salvare la vita dei propri figli o dopo giorni di digiuno a trovare il colpevole. O per lo meno potrebbero trovare il capro espiatorio. In ogni caso se si dovesse ripetere l omicidio verso la comunità rossa si potrebbe ricominciare col metodo sopra descritto. Nel caso il colpevole confessasse ci sarebbe una normale reclusione a tempo deciso da una corte presa sia dai rossi che dai blu. Il giudice eviterà una guerra tra due fazioni ed eviterà di uccidere un potenziale innocente.
Boh, sarò io che ho capito male, dato la quantità di commenti letti. La domanda essenziale è questa: "È giusto uccidere un'innocente, se questa previene la morte di molte altre vite innocenti?" E per me la scelta del giudice, indipendentemente da chi sia la vita innocente, anche il giudice stesso, è giusta. Perché è una scelta dettata dal fatto logico che se una sola vita innocente venga sacrificata mentre altre migliaia innocenti venga salvata è un risultato oggettivamente migliore che non sacrificare quella persona e rischiare di avere migliaia di innocenti morti. Poi boh, come ho detto precedentemente, avrò capito male io.
La motivazione del giudice è assolutamente insensata. Non può giustificarsi del delitto richiamando il diritto che lui in primis ha violato. E' illogico, immorale e ovviamente illegale. La scelta può diventare conveniente, ma rimane non giustificabile ai occhi della legge. Non puoi assolutamente scusarti citando la legge, o tantomento il "numero di diritti da salvaguardare", concetto sbagliato che frustra il concetto di diritto. Una scelta più giusta per il giudice sarebbe stata quella di confessare il falso ovvero di dichiarare di essere stato lui, questo per tutelare la collettività. In entrambi i casi il colpevole sarebbe rimasto a piede libero ma in un caso il giudice avrebbe sacrificato se stesso e non un altro innocente. E' una scelta che dipende dalla indole di una persona.
Hans Von Oberstein se il giudice non avesse condannato un innocente sarebbe stato lui il responsabile della guerra che ne sarebbe scaturita poiché aveva un metodo per evitarla e non l'ha fatto. Se invece lui avesse ammesso di essere lui l'omicida avrebbe fatto falsa testimonianza e l'innocente, cioè lui, sarebbe morto comunque
tutto ciò non ha senso la prima cosa che avrei fatto è analizzare il corpo per trovare tracce di dna o qualunque cosa servisse a trovare il vero assasino, insomma se il giudice ha la possibilità di trovare il vero colpevole almeno può provarci invece di giustiziare uno a caso.
Secondo me il giudice applica ad azioni sbagliate idee giuste O meglio vede nell'accusare un innocente il modo piu semplicemente per evitare conflitti e violazione di diritti umani. In realtà per essere coerente con i suoi valori sarebbe bastato semplicemente utilizzare misure più giuste per evitare il conflitto: aumentare le forze dell'ordine per evitare ci siano conflitti per esempio, ma soprattutto CONCENTRARE LE SUE FORZE PER TROVARE IL VERO ASSASSINO Solo così lui potrebbe applicare realmente i diritti da lui stesso appoggiati Punendo il reale colpevole del delitto i suoi ideali raggiungerebbero una più completa realizzazione
Dany Poggio le forze dell'ordine non sono messe nel problema e quindi non possono influnzeare la risposta così come la ricerca del vero assassino che potrebbe anche durare di più dell'ultimatum dei rossi
Ha sbagliato, se devono morire in guerra almeno non si trova un povero capro ispiratore , e cmq io mi schiererei con i blu... MEGLIO MORTI CHE ROSSI XD
Sicuramente uccidere un innocente è male e anche la guerra è male ma le guerra in questione è stata causata dal primo omicidio e se consideriamo la guerra come reazione naturale all'omicidio allora uccidere un innocente per evitare la guerra potrebbe considerarsi come una forzatura rispetto all'andamento naturale della questione, sarebbe una decisione arbitraria del giudice per quanto logica, ma così facendo si potrebbe arrivare a un risultato simile a quello della guerra poiché lo stesso assassino o altri potrebbero nuovamente uccidere e nuovamente si dovrebbe sacrificare un innocente andando avanti fino allo sterminio della popolazione della città viola. Una logica dell'immediato darebbe ragione al giudice ma una più lungimirante no, quindi sarebbe una decisione arbitraria basata su supposizioni quindi forse sbagliata
di fatti tu non farai mai il lavoro di giudice. Lasciare le comunità senza la tutela della giustizia, la lascia nelle mani della vendetta: e li per ogni assassinio ne saltano fuori altri mille e mille ancora
@@marcolinosalgarone9442 allora oltre al fatto che sto comento è di 10 mesi fa haha, poi era una citazione di un film ora non ricordo quale, manco ricordo di cosa parlava il video haha, magari ora avrò una devisione diversa rispetto a quella haha, comunque ok
Questa scelta morale, di sacrificare un innocente per salvare l'Umanità, non è forse stata fatta da Dio, quando ha sacrificato il suo unico figlio per il Bene degli uomini? Quindi, seguaci di cotanto esempio il giudice ha fatto bene. La mia è, chiaramente una provocazione, ma l'esempio è effettivamente simile.
È ovvio faccio la guerra. Se uccidessi un innocente non risolvo niente perché: 1)Non ho catturato/ucciso l'assassino 2)Ho ucciso una persona senza colpe 3)Non ho la certezza che dopo aver ucciso l'innocente la città A si calmerà 4)non ho la certezza che l'assassino si fermerà non avendolo catturato quindi possibile altra "guerra" Conclusioni per chi ha detto che uccidere la persona è la scelta più logica/giusta: se credete che sia giusto uccidere una persona innocente per salvarne 100 bene, sacrificatevi. Easy(o no?)
La legge "afferma" che è meglio un colpevole in libertà che un innocente in carcere.
Esatto, anche Paolo Borsellino diceva la stessa cosa, è meglio un colpevole in libertà che un innocente in carcere, e Borsellino era un magistrato.
qui però non si parla di 1
@@sassolinoh7528 1 è inteso come termine minimo (neanche 1 innocente deve essere punito).
@@antoniogiannuzzi1256 ah
La *virtù* lo sotroscrive
La logica di pensare prima alla collettività che ai diritti individuali è quella che ha portato al periodo del terrore in Francia
Che il giudice dicesse che è stato lui ( se è così di sani principi)
Carina come alternativa
che poi potevano fare un esame del dna sul tizio morto per trovare tracce del vero colpevole invece di giustiziare uno a caso.
Ecco, stavo per scriverlo io, ma vedo che qualcuno che ragiona, c' è...
Se devi giustiziare un innocente a caso, perchè non "ti sacrifichi?" il discorso non vale più, quando "quella persona a caso", siamo noi stessi vero? Conclusione: il giudice è un ipocrita.
Ma il giudice magari non è della comunità blu
@@lucianocosma7893 si lo è.
La guerra scoppierebbe comunque in quanto, giustiziando un innocente, non si giustizierebbe il colpevole, che rimanendo a piede libero potrebbe commettere altri omicidi, portando la situazione a degenerare ulteriormente...e quì allora la domanda sorge spontanea: quanti innocenti devono essere giustiziati dal giudice prima che l'assassino decida di smettere di uccidere a sua volta? Questo a mio parere è uno dei rompicapi mentali che ci fa capire quanto bisogna essere contrari alla pena capitale, soprattutto in situazioni di questo tipo. Condannandolo al carcere tenendolo in vita si potrebbero sedare gli animi, in attesa che la polizia faccia le sue indagini e scovi il colpevole. Purtroppo per il povero malcapitato aspettano tempi duri, ma una volta arrestato l'assassino vero può essere scagionato e l'innocente può essere risarcito del tempo rubatogli dalla giustizia. Sempre meglio che morire direttamente.
Queste due sono le classiche ipotesi irreali, non dovresti pensare fuori dagli schemi, se nel video si dice che uccidere una persona salverà la vita dell'intero quartiere allora, semplicemente, è così
Ken He Blaze magari viene fatto credere che sia il vero assassino e quindi niente guerra civile
Niente da fare, l'innocente muore e dopo poco guerra civile e il colpevole la fa Franca e oltretutto nella confusione della guerra civile riesce anche ad appropriarsi di beni altrui.
Credo sia peggio stare una vita in carcere ingiustamente che subire la pena di morte ingiustamente. Se l'assassino non venisse mai trovato, poi, cosa fai? Resti con uno innocente che ha dovuto farsi un ergastolo senza motivo? Non era meglio ucciderlo, a questo punto?
Non accomunare vino e birra:
La morale é :
non usare la giustizia per placare gli animi:
la legge non guarda in faccia a nessuno
Solite ipotesi irrealistiche:
1) So al 100% che scoppierebbe una guerra.
2) So al 100% che giustiziare un uomo innocente eviterà la guerra (e che non vi è altro modo per evitarla).
Accettando tali ipotesi assurde (non insensate), la risposta è "uccido una persona innocente per salvare centinaia di persone innocenti che verrebbero uccise con una guerra".
Se questa risposta a qualcuno sembra assurda, non è strano considerando le ipotesi da cui deriva.
Infatti non ha senso l'ipotesi, è ovvio che salvo 100 invece che 1 se sono sicuro che ciò funzionerà
Sì ma l'assassino poi continuerebbe a uccidere altri abitanti della zona rossa se sa che poi lui non dovrà pagare le consequenze per quello che ha fatto
Dopo un omicidio i controlli aumentano quindi più omicidi fa più è probabile che lo trovino e fermino definitivamente.
Se riesce a fare due omicidi senza essere scoperto, è già tanto...
Robbe, la persona innoccente sei tu..! Stai cambiando idea? o continui a pensarla così? Come vedi è facile prendere decisioni sulla pelle degli altri... Gratis... Da questo ti faccio capire che le nostre idee si sviluppano in base alla situazione in cui ci troviamo. Così succede nella vita reale.... le ideologie purtroppo oggi non esistono quasi più.
Che sia il giudice a finire in carcere se tiene tanto alla pace
Siamo in una situazione in cui non c'è una soluzione "giusta". Le condizioni sono tali per cui si verificherà inevitabilmente un danno. Può capitare e, quindi, si invocherà lo stato di necessità.
P. S.
Quelli che consigliano che il giudice condanni a morte sè stesso sono imbarazzanti.
Per me la scelta del giudice si può riassumere come una scelta giusta ma moralmente sbagliata, perché, nonostante il povero innocente non merita la morte, se il sacrificio di pochi conduce al bene dei molti, risulta essere la scelta più giusta, comunque complimenti Daniele, seguo da poco il tuo canale e fa davvero piacere trovare questo tipo di contenuti su UA-cam.
E un po' come fece il carabiniere eroico che sacrificò la sua vita per salvare gli altri. Solo che quell' eroe fu giudice di se stesso
Se il giudice ci tenesse davvero a questi ideali la soluzione migliore sarebbe dichiararsi colpevole e farsi giustiziare. Ma fino a che punto può arrivare il suo volere di rispettare questi ideali?
Qui c'è il presupposto che l'assassino è un residente del quartiere blu. Sicuramente il giudice non è né blu né rosso
Quindi non potrebbe dichiararsi colpevole
Machiavelli approves.
Se il giudice condanna un innocente non salva nessuno cittadino
Ma che senso hanno sti paradossi, in uno stato la polizia presiede il quartiere blu ed evita il massacro
Abbiamo fondato le nostre società moderne su degli ideali democratici, non dobbiamo scandalizzarci nel momento in cui il bene comune viene anteposto a quello delle minoranze. La democrazia da un punto di vista politico, inteso nel senso più alto del termine, risulta essere intrinsecamente viziata da questa concezione di giusto. In questo quadro etico, la giustizia opera di conseguenza.
Visto che questo è un modo razionale di vedere le cose ( e anche sensato se non si tengono conto dei sentimenti ), io avrei preso un delinquente con la pena di morte da lì a qualche giorno e L avrei fatto passare per una persona a caso, così la comunità rossa sarebbe stata contenta e la comunità blu non avrebbe perso nessuno di importante
0:50 se la scelta è a caso no.
Se l'innocente si è offerto spontaneamente per il bene della comunità allora sì.
Dipende anche dalla gravità della situazione.
Se sarebbe scoppiata una guerra mondiale, per esempio, allora il giudice avrebbe fatto benissimo.
Poi però sarebbe toccato al giudice
1) Trovare il vero colpevole
2) Omaggiare la memoria del condannato, rendere noto alla comunità il sacrificio di esso.
3) Scegliere una persona da condannare non completamente a caso (Magari uno con precedenti penali, uno che magari vuole suicidarsi già di suo, persone poco raccomandabili, persone senza una famiglia, persone senza un lavoro, persone stupide o con malattie gravi (mentali e non).
Praticamente l'intero anime di death note si basa su questo concetto e sulla contrapposizione dei sensi di giustizia dei due protagonisti Elle e Kira
Il concetto "la vita umana è sacra" è qualcosa su cui l'umanità sta "lavorando" da millenni.. Che sia il fato opoure uomini ingiusti a decidere quanti uomini debbano morire, non la società civile.. Tutelare il principio "non uccidere" è più importante, secondo me il giudice non può condannare a morte l'innocente.
Da viola a blu è un attimo
c'era un episodio di Star Trek della serie classica (una guerra incredibile) che ne parlava ,la guerra era simulata e si veniva virtualmente uccisi nella simulazione si veniva giustiziati dalla propria fazione, questo era stato fatto per non scatenare una vera guerra, consiglio a tutti la visione
Si però il vero assassino è ancora in giro e può uccidere ancora😭
Infatti, il giudice é scarso e sbaglia
dani, mi passi un link alla soundtrack?
Considerato il contesto, senza fare ipotesi alternative, secondo me il principio di giustizia che si perseguirebbe nel cercare il reo è un fine più "elevato", nonostante le n morti che si avrebbero fin quando non viene trovato il vero colpevole. Insomma un fine supremo (cercare giustizia) che giustifica i mezzi (guerra civile).
Bravo mi piacciono i tuoi video
Le diverse risposte si possono ricondurre a due diverse gestioni del sistema statale:
1) Scelta del giudice:
Una gestione statale asettica e logica che non tiene conto del fattore umano ma che agisce nel miglior modo possibile per massimizzare i risultati e arginare le perdite. Si avrebbero dei risultati migliori (nella situazione specifica) ma il sistema sarebbe succube delle azioni dei fuorilegge, risolvendo il problema senza fare giustizia, normalizzando di fatto la procedura. Tutto questo crea dei precedenti inammissibili in una società moderna che assumerebbe delle tonalità più anarchiche. Tali precedenti contribuirebbero ad instaurare l'idea di stato debole, al quale non interessa punire il colpevole, ma solo di rimediare a quello che ha scatenato. La punizione nella nostra società non ha solo un valore di "giustizia morale" ma sopratutto di deterrente nei confronti di aspiranti delinquenti. La scelta del giudice andrebbe proprio a minare questi principio, diminuendo la credibilità dello stato e la fiducia stessa dei cittadini. La situazione non cambierebbe, la faida tra le due fazioni rimarrebbe viva e lontana dall'attenzione mediatica con il probabile scenario di nuovi episodi simili.
2)Non fare niente:
Una gestione statale che preferisce preservare la propria autorevolezza ed integrità piuttosto che pensare a massimizzare i risultati nella specifica situazione. Una condotta più simile alle società moderne alla quale siamo abituati. Conseguentemente ai disordini si continuerebbe a cercare il colpevole nel lungo periodo, portando l'attenzione mediatica sul caso e la mobilitazione dell'intera comunità nel condannare sia l'atto dell'assassino sia gli atti di vendicativi di guerriglia. Questa faccenda rivelerebbe i problemi interni della città con conseguenti sensibilizzazioni sull'argomento e sul rispetto della legalità. Sul lungo periodo questa scelta provocherebbe una evoluzione della morale e una risoluzione della faida tra le due fazioni.
Ottima analisi, complimenti. Concordo al 100%.
Dove ha preso la laurea sto giudice?
Rock frequency probabilmente nella miglior università del mondo perché gli hanno insegnato che è giusta la morte di un innocente per evitare la morte di migliaia di innocenti. Queste sono cose che la gente comune non capisce ma che fanno di un capo ciò che è.
Da un punto di vista morale hai ragione, ma la libertà personale è uno dei principi fondamentali della nostra costituzione. Non ricordo che in quest'ultima ci sia scritto che questa libertà può venir meno per il benessere della collettività.
Rock frequency purtroppo hai ragione. Se questo evento, assolutamente improbabile, succedesse nel nostro paese l'innocente sarebbe su base volontaria, anche se io prenderei un ergastolano.
Rock frequency temo che la abbia falsificata
@@leonardoarmellin3275 scusa se ti rispondo dopo 2 anni, ma ho visto solo ora il video: comunque che stai dicendo? facciamo finta che l' innocente che il giudice ha scelto, fossi tu, la penseresti ancora in quel modo? e non dirmi "SI", altrimenti ti saresti già "offerto volontario" ben prima che il giudice prendesse quella decisione...
posso fare delle indagini per cercare e condannare il colpevole?
Ehrling in sottofondo top 👍🏻
Siamo davanti ad un ipotesi come quella famosa del treno che può passare su due binari secondo la scelta di un soggetto, dove nel primo si trova una persona mentre nel secondo quattro (ho visto dopo che hai fatto video in merito ahaha).
Oltre a questo metterei in risalto l'ordinamento giuridico italiano.
I diritti umani e sociali sono volti a difendere l'individuo che deve essere punito solo con una certezza di reato. Non si può punire qualcuno preventivamente solo per evitare possibili tragedie, si limiterebbe la libertà personale. Nel caso ad esempio in cui, a lungo andare, si verificassero diversi omicidi ed ogni volta venisse emanata la stessa sentenza, si guadagnerebbero solo le morti di altre persone, una vittima rossa e un martire blu.
Certo, nel caso in cui il martire blu sia volontario questa sentenza sarebbe quantomeno giusta per la volontà dello stesso di sacrificarsi ma non risolverebbe il problema, con l'assassino ancora in circolazione.
L'unica soluzione che garantisce i diritti di tutti è prendere provvedimenti di sicurezza per cogliere l'assassino con le mani nel sacco, anche a costo di qualche altra vittima rossa.
Lo so, può essere palloso, ma è ciò che farebbe in concreto uno stato democratico
Nessuno però conferma che l'assassino compierà altri omicidi.
Io avrei donato molti soldi alla famiglia della vittima rossa come risarcimento al fine di evitare altre morti
ecco come nascono le guerre! complimenti!
Prima guerra mondiale fatti da parte, prendevano un serbo a caso e lo ammazzavano Xd
Condannare il giudice.
Se lo si condannasse dopo la sua sentenza (sia in un caso che nell'altro) si eviterebbe di sacrificare uno o più innocenti.
Io opterei per il sacrificio del giudice stesso!
Il giudice sbaglia, non merita neanche di chiamarsi giudice. Un conto è se i diritti vengono violati dai cittadini e ben altro se violati da un'autorità costituita. Più che altro in caso di potenziali disordini sarebbe meglio inviare contingenti armati per reprimerli. Inutile dire che sarebbe ancor meglio che un paese sia coeso e non suddiviso in comunità rivali.
Sarei d'accordo nel far giustiziare l'innocente solo se quest'ultimo fosse
a) il figlio del giudice
b) un pluri pregiudicato che non manchera' a nessuno
Secondo me l'idea del giudice è giusta, ma invece di giustiziare un cittadino casuale, sarebbe stato meglio giustiziare un cittadino con dei precedenti o che è ancora in prigione
Francesco Galloni si
Facile così
io avrei giustiziato la persona che ha commesso qualche reato che non c’entri nulla con ciò
Il quesito secondo me non è ben posto, in quanto alla base c'è un concetto di vendetta (o meglio ancora di rappresaglia) che per un giudice non dovrebbe essere ammissibile.
Se c'è un giudice c'è un sistema giudiziario, condannare un innocente per evitare la rappresaglia significa implicitamente in questo caso giustificare la rappresaglia.
La domanda essenziale è questa: "È giusto uccidere un'innocente, se questa previene la morte di molte altre vite innocenti?" non credo sia così difficile da capire
Faccio uccidere un colpevole Preso da una prigione
L'assassino è un criminale. Se il giudice condannasse un innocente sarebbe un criminale. Se i rossi uccidessero dei blu innocenti con una guerra sarebbero dei criminali. Chi supporta qualsiasi di queste persone (anche solo ipoteticamente come su questi commenti) concorre a dei crimini (anche solo ipotetici). Io preferirei difendere gli innocenti, chiunque essi siano, e costruire una società dove si cerchi giustizia, non una società dove si difendano i criminali. Inoltre, il crimine del giudice sarebbe più grave di quello dell'assassino blu e di quello dei rossi in guerra: l'assassino ha agito come singolo, per se stesso, i rossi farebbero guerra per difendersi da una minaccia, ma il giudice condannerebbe un innocente violando il suo mandato (fare giustizia) e la fiducia della collettività, sovvertendo in maniera definitiva i principi di diritto e le libertà individuali.
dite al giudice che anzichè gustiare un blu entenzii di giustiziare da esempio se stesso e bell'efinita
E mo' che un altro innocente é in carcere o e morto l' assassino smette di uccidere?
2 ingiustizie non fanno giustizia, poi chi esclude che i parenti dell'innocente non comincino una rappresaglia per vendicarsi?
se io abitassi nel quartiere blu potrei accettare la decisione del giudice di giustiziare un'innocente ma solo se il giudice abitasse in qul quartiere anche lui e la scelta dell'interessato spettasse ai cittadini ,cosi magari chissà il giustiziato sarà uno della sua famiglia .......magari la smetterà di giocare con le vite umane perchè io non voglio una testa.....io voglio LA testa del colpevole quindi per me la guerra scoppierebbe comunque .Ma questo e solo il mio pensiero che resta sempre opinabibe. ;D
Credo che questo rompicapo sia alla base del telefilm Dexter.. ahahaha
Nella mia zona è stata fortemente depotenziata (diciamo quasi chiusa) una ferrovia perché giudicata "non sicura" da una autorità competente.
Questo ha portato in strada molta gente e il numero di incidenti è fortemente salito (anche mortali).
È stato giusto sacrificare queste persone per salvarne (ipoteticamente) altre?
È la differenza kantiana tra bene morale e utilitaristico, nel primo caso si evita personalmente di avere colpe, condannando indirettamente molte più vittime, ma con la coscienza a posto, nel secondo invece ci si macchia per l'ideale di salvare più persone, per kant l'unico bene é quello morale, ma alla fine non c'è una risposta, personalmente non mi sarei preso la responsabilità di condannare un innocente.
È giusto, triste dirlo ma è l'unica cosa possibile da fare che non rischi di creare un malcontento dei rossi; però,se fossi il giudice,sceglierei una persona anziana o un malato grave prettamente per un fatto di "anni di vita rimasti"
Blocco tutte le uscite dalla città blu mentre si cerca il colpevole, e mando l'esercito a sopprimere ogni tentativo di rivolta della città rossa
il problema si pone, il giudice sceglie di condannare una persona a caso dei quartieri blu, viene arrestato , 3 giorni dopo l'arresto un altro membro del quartiere rosso viene ucciso (sempre dalla stessa persona che ha commesso l'omicidio)..... e poi....
Come la cosa del treno.... creo una situazione dove ci sono meno danni ma a causa mia qualcuno morirebbe oppure lascio tutto allo sbaraglio senza intervenire???
No, "il treno" finisce li, tu sei il soggetto astratto, e in più non c' é un contesto.
"Il giudice" continua dato che é tutto astratto e ma le implicazioni del suo gesto hanno mille diramazioni nel contesto.
Comunque se tutto ciò ti sconvolge segui la virtù e per il resto é dovresti sempre cavartela
@@marcolinosalgarone9442 forse ha distanza di 3 anni mi hai fatto capire, grazie
Questa scelta non può essere definita giusta, ma utile
Il fine giustifica i mezzi
Non so te ma a me questa frase ricorda qualcuno
A mio avviso questo esperimento contiene i paradosso e quindi nessuna soluzione è logica.
Il paradosso è che si presuppone una società democratica con leggi che rispettano i diritti fondamentali e che, allo stesso tempo, "mette a ferro e fuoco e massacra" senza mostrare alcuna morale.
Se lo scopo è riflettere sulla nostra società la risposta diventa facile:
Libertà, diritti, principi... hanno sempre avuto un costo. La valuta che ci ha comprato queste cose sono vite umane.
E questo costo si ripresenta puntualmente e siamo disposti pagarlo. Quindi moriranno agenti di polizia e persone, non per difendere un singolo innocente, bensì per mantenere un diritto acquisito, bene ben più prezioso delle effimere vite di poche persone.
Oppure no e un domani torneremo alla legge del più forte.
Io penso che il giudice abbia fatto la scelta giusta. Inoltre c'è, per quanto piccola, una probabilità che la persona condannata sia effettivamente colpevole, mentre se il giudice non avesse fatto niente, con la guerra ci sarebbe stata una probabilità di uccidere il colpevole, ma sicuramente sarebbero stati uccisi anche innocenti, cosa che, al contrario, non è certa se si condanna una sola persona.
Macchiavelli approved
La fallacia logica è imputare a tutta una comunità la responsabilità di un'azione, che è SEMPRE E SOLO individuale. Quindi è la comunità rossa nel torto, pur essendo stata la prima ad essere colpita. Reazioni irrazionali come queste sono quelle che hanno portato, nei secoli passati, ai pogrom, a vendette famigliari alla Romeo e Giulietta e altro. Oggi succede a volte con comunità straniere ma in misura simile anche quando (e spero di non essere linciato per questo) si imputano a tutti gli uomini collettivamemte respomsabilità per l'omicidio di una donna. La responsabilità è SEMPRE E SOLO PERSONALE e questo non lo si ripeterà mai abbastanza.
Si potrebbe scegliere di giustiziare una persone che sia over 80. So che per molti sembrerebbe un'assurdità ma meglio far morire che ha già vissuto la propria vita che non chi ha ancora tutto da vivere
“Proportions are negotiated, boundaries blurred. I'm not a pious hermit, I haven't done only good in my life. But if I'm to choose between one evil and another, then I prefer not to choose at all”
Se ci fosse il consenso dell'innocente ad essere ucciso la scelta del giudice sarebbe semplificata...
Si applica la regola del male minore, cioè quello che sacrifica il minor numero di persone, fatto salvo che il criterio sia la priorità della vita umana rispetto ad ogni altro criterio.
La soluzione è la diplomazia 😉
Un solo commento: l'esempio riportanti nel libro citato e nel video è ciò che è accaduto al Calvario con la morte di Gesù Cristo e la sua resurrezione dai morti. Basta questo perché ogni essere umano intelligente a questo argomento voglia comprendere che da questo gesto spontaneo e condanna umana è scaturita la manifestazione dell'amore di Dio per l'umanità e la salvezza eterna per ogni uomo che credendo accetta.
Io se fossi stato il giudice avrei condannato il colpevole, perché ha commesso una cosa che non doveva fare
Condannare un innocente è sbagliato perché sarebbe solo un atto di codardia da parte del giudice. Che vuole con una scusa giustificare la sua mancanza di coraggio.
Se davvero il giudice mettesse infatti il bene degli altri cittadini davanti alla vita di un singolo e vorrebbe quindi evitare una strage potrebbe ammettere di essere lui stesso il colpevole dell omicidio e sacrificarsi per il bene comune. (così sarebbe un sacrificio voluto e nn ci sarebbe una vittima innocente)
Non avendo invece il coraggio di fare questa scelta, ma avendo invece il coraggio di sacrificare un innocente, dimostra invece di non rispettare così tanto i diritti degli altri... Perché avrebbe potuto evitare la strage senza violare i diritti di alcun cittadino. Rispettando la legge e senza vittime innocenti...
Il giudice a me sembrava blu quindi rivolta popolare e a morte il giudice
Ma il giudice si deve attenere alle leggi e non esiste un regolamento del genere.
Io non me la prenderei con la comunità blu se il fatto è accaduto nella comunità viola 🤣
Dipende dal come viene scelta la capra espiratoria, nel senso se il giudice invece di un innocente sacrificasse un colpevole anche se non ha commesso lui il fatto sarebbe accettabile? Per me no come non sarebbe accettabile che paghi un innocente tuttavia se una persona dei blu si farebbe avanti per salvare gli innocenti sarebbe sacrificabile? Per me si ,secondo me la soluzione migliore sarebbe trovare il colpevole
Ma se il giudice condannasse una persona della città blu che però è stata o sarebbe comunque stata condannata ugualmente per un altro reato già accaduto?
Per fortuna viviamo in un paese in cui la responsabilità penale è PERSONALE e le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
Il fine giustifica di mezzi quindi é giusto
non deve condannare il poveretto, lascia che scoppi una guerra, non sarebbe un autorità a violare i diritti dell'uomo, ma altre persone semplici che non sono autorità e sono reprimibili se commettono un reato.
Fossi nel giudice mi ritirerei perché incapace di giudicare. Uccidere una persona innocente per salvare la comunità è sbagliato a prescindere, nonostante ci sia un grosso beneficio. Il lasciar "attaccare" il quartiere rosso e danneggiare quello blu è sbagliato, evitabile sacrificando un innocente. La risoluzione del caso dovrebbe avere alternative diverse da quelle citate. Il quartiere blu dovrebbe aiutare il quartiere rosso nelle ricerche dell'assassino. Il quartiere rosso non dovrebbe aggredire il quartiere blu per il fatto che sarebbe rendere tutta l'erba un fascio e una sorta di razzismo e discriminazione (alla lontana) tra i 2 quartieri. La mia conclusione è: il giudice non deve condannare nessuno, ma i rossi (con l'aiuto dei blu) cercare l'assino e farlo giustiziare dai rossi (anche se applicando il caso alla vita reale, l'assassino potrebbe essere scappato in un'altra città e gli abitanti del quartiere blu danneggiati perchè impossibilitati nel trovare l'assassino nel loro quartiere)
È la scelta migliore, probabilmente lo stesso innocente potrebbe morire nella rivolta
Giova 2000 forse, ma almeno ha la possibilità di combattere, la speranza deve essere l'ultima a morire
E affascinante come la pena di morte sia comune come l'aria eh
mmm la cultura in gran parte del mondo (la nostra ne parla nella costituzione articolo n.2) si basa proprio sui diritti inviolabili di un singolo individuo, oggi vengono ancora violati per interessi ma è l'obiettivo da raggiungere di tutte le nazioni che si reputano primo mondo e secondo mondo.
Questo modo di operare è pericoloso, puoi controllare le persone con la scusa di uccidere o sottrarre la libertà di una persona per il bene di tante altre, esempio se hai interessi a bloccare o eliminare una persona puoi usare una qualsiasi scusa a livello nazionale o globale per violare i diritti di una persona, quando è in gioco un problema a livello molto grande in realtà è molto più facile manipolare la mente di numerose persone con una propaganda, la storia è piena di esempi di casi di questo genere dove la verità è sempre venuta fuori ma solo dopo decenni, le persone devono capire e prendere consapevolezza che i diritti fondamentali dell' essere umani devono sempre essere rispettati non solo per il bene del singolo individuo ma proprio per difendere i diritti di tutti!.
No io per questione di dignità e onore,non l'avrei mai fatto,non è giusto,se sono poi quelli a sba..iare che fanno poi casini...sono affari loro poi,ma io non conda..o un'innocente per l'ipotesi d'una insu..ezione!
mi sembra il caso della corona inglese sul quale si basa il film: nel nome del padre!😭🤦😩
Invece di dover uccidere una persona si possono tagliare i viveri alla comunità intera fin quando non esce il colpevole che dovrà essere la comunità stessa a dover giustiziarlo e decidere come farlo. sarà poi la comunità, magari per salvare la vita dei propri figli o dopo giorni di digiuno a trovare il colpevole. O per lo meno potrebbero trovare il capro espiatorio. In ogni caso se si dovesse ripetere l omicidio verso la comunità rossa si potrebbe ricominciare col metodo sopra descritto. Nel caso il colpevole confessasse ci sarebbe una normale reclusione a tempo deciso da una corte presa sia dai rossi che dai blu.
Il giudice eviterà una guerra tra due fazioni ed eviterà di uccidere un potenziale innocente.
Nome Anonimo Dovete smetterla di inventare opzioni. C'è A o B per un motivo...
se é cosi giusto doveva autodenunciarsi il giudice ....
Si deve solo trovare il vero colpevole.
Boh, sarò io che ho capito male, dato la quantità di commenti letti. La domanda essenziale è questa: "È giusto uccidere un'innocente, se questa previene la morte di molte altre vite innocenti?" E per me la scelta del giudice, indipendentemente da chi sia la vita innocente, anche il giudice stesso, è giusta. Perché è una scelta dettata dal fatto logico che se una sola vita innocente venga sacrificata mentre altre migliaia innocenti venga salvata è un risultato oggettivamente migliore che non sacrificare quella persona e rischiare di avere migliaia di innocenti morti. Poi boh, come ho detto precedentemente, avrò capito male io.
io consegnerei uno che ha già commesso dei crimini nella società blu e quindi doveva già essere giustiziato o incarcerato
Giustizio un intera comunità, sfoderò l'itachi che è in me
io avrei giustiziato un innocente per il bene altrui
Opterei per la guerra
evoluzione batte morale 1 a 0.
La motivazione del giudice è assolutamente insensata. Non può giustificarsi del delitto richiamando il diritto che lui in primis ha violato. E' illogico, immorale e ovviamente illegale.
La scelta può diventare conveniente, ma rimane non giustificabile ai occhi della legge. Non puoi assolutamente scusarti citando la legge, o tantomento il "numero di diritti da salvaguardare", concetto sbagliato che frustra il concetto di diritto.
Una scelta più giusta per il giudice sarebbe stata quella di confessare il falso ovvero di dichiarare di essere stato lui, questo per tutelare la collettività. In entrambi i casi il colpevole sarebbe rimasto a piede libero ma in un caso il giudice avrebbe sacrificato se stesso e non un altro innocente. E' una scelta che dipende dalla indole di una persona.
Hans Von Oberstein se il giudice non avesse condannato un innocente sarebbe stato lui il responsabile della guerra che ne sarebbe scaturita poiché aveva un metodo per evitarla e non l'ha fatto. Se invece lui avesse ammesso di essere lui l'omicida avrebbe fatto falsa testimonianza e l'innocente, cioè lui, sarebbe morto comunque
La causa della guerra sono le persone che la vogliono, è molto diverso.
Ma cosa giustiziare un innocentee!!?!?!?!? Mai
tutto ciò non ha senso la prima cosa che avrei fatto è analizzare il corpo per trovare tracce di dna o qualunque cosa servisse a trovare il vero assasino, insomma se il giudice ha la possibilità di trovare il vero colpevole almeno può provarci invece di giustiziare uno a caso.
Secondo me il giudice applica ad azioni sbagliate idee giuste
O meglio vede nell'accusare un innocente il modo piu semplicemente per evitare conflitti e violazione di diritti umani.
In realtà per essere coerente con i suoi valori sarebbe bastato semplicemente utilizzare misure più giuste per evitare il conflitto: aumentare le forze dell'ordine per evitare ci siano conflitti per esempio, ma soprattutto CONCENTRARE LE SUE FORZE PER TROVARE IL VERO ASSASSINO
Solo così lui potrebbe applicare realmente i diritti da lui stesso appoggiati
Punendo il reale colpevole del delitto i suoi ideali raggiungerebbero una più completa realizzazione
Dany Poggio le forze dell'ordine non sono messe nel problema e quindi non possono influnzeare la risposta così come la ricerca del vero assassino che potrebbe anche durare di più dell'ultimatum dei rossi
Di che colore è il giudice?
Ha sbagliato, se devono morire in guerra almeno non si trova un povero capro ispiratore , e cmq io mi schiererei con i blu... MEGLIO MORTI CHE ROSSI XD
È dura ammetterlo ma anzi l'innocente
Sicuramente uccidere un innocente è male e anche la guerra è male ma le guerra in questione è stata causata dal primo omicidio e se consideriamo la guerra come reazione naturale all'omicidio allora uccidere un innocente per evitare la guerra potrebbe considerarsi come una forzatura rispetto all'andamento naturale della questione, sarebbe una decisione arbitraria del giudice per quanto logica, ma così facendo si potrebbe arrivare a un risultato simile a quello della guerra poiché lo stesso assassino o altri potrebbero nuovamente uccidere e nuovamente si dovrebbe sacrificare un innocente andando avanti fino allo sterminio della popolazione della città viola.
Una logica dell'immediato darebbe ragione al giudice ma una più lungimirante no, quindi sarebbe una decisione arbitraria basata su supposizioni quindi forse sbagliata
Machiavelli is the way
Non consideri però il fatto che uccidendo tutti fai secco anche il colpevole. Non sufficiente come motivazione ma merita menzione..
0:53 male minore o male maggiore è sempre male, per me è meglio non decidere affatto
di fatti tu non farai mai il lavoro di giudice.
Lasciare le comunità senza la tutela della giustizia, la lascia nelle mani della vendetta: e li per ogni assassinio ne saltano fuori altri mille e mille ancora
@@marcolinosalgarone9442 allora oltre al fatto che sto comento è di 10 mesi fa haha, poi era una citazione di un film ora non ricordo quale, manco ricordo di cosa parlava il video haha, magari ora avrò una devisione diversa rispetto a quella haha, comunque ok
Il giudice deve autoaccusarsi oppure cambiare mestiere . Salvo D'acquisto docet.
Diventa tutto inutile se quello blu poi uccide di nuovo uno rosso
risposta facile: giustizi un condannato a morte. così risolvi tutto :D
Questa scelta morale, di sacrificare un innocente per salvare l'Umanità, non è forse stata fatta da Dio, quando ha sacrificato il suo unico figlio per il Bene degli uomini? Quindi, seguaci di cotanto esempio il giudice ha fatto bene. La mia è, chiaramente una provocazione, ma l'esempio è effettivamente simile.
Gesù, sei tu l'innocente della comunità blu?
È ovvio faccio la guerra.
Se uccidessi un innocente non risolvo niente perché:
1)Non ho catturato/ucciso l'assassino
2)Ho ucciso una persona senza colpe
3)Non ho la certezza che dopo aver ucciso l'innocente la città A si calmerà
4)non ho la certezza che l'assassino si fermerà non avendolo catturato quindi possibile altra "guerra"
Conclusioni per chi ha detto che uccidere la persona è la scelta più logica/giusta: se credete che sia giusto uccidere una persona innocente per salvarne 100 bene, sacrificatevi. Easy(o no?)