Tutti dispiaciuti qua nei commenti, ma guardandosi attorno a nessuno di essi fregherebbe nulla di una persona in difficoltà. Grande società, talmente grande da rinunciarci del tutto
Hai descritto PERFETTAMENTE la situazione "sociale" che vige in questa piccola città in bassa toscana .Se sei famoso , conosciuto , ben piazzato economicamente e professionalmente , con la tipica parlantina da persona egocentrica e superficiale hai TUTTI che ti amano e stimano....altrimenti ,nel migliore dei casi, indifferenza ed omertà assoluta .L'italia è completamente fondata solo ed esclusivamente sull'opportunismo , affarismo a scapito altrui , menefreghismo , omertà , falsità.......e totale disprezzo verso chi è in difficoltà (soprattutto economica)
Cara Eva, è scioccante apprendere da un video correlato quanto la vita ti abbia messo alle strette per tutti questi anni, ma hai dimostrato di essere una persona forte e determinata e sono felicissima di sapere che ora hai trovato la tua strada e che non ti sei fatta risucchiare da quel vortice maledetto. Tutti noi meritiamo di vivere la nostra vita da protagonisti e non da semplici spettatori. Ti abbraccio fortissimo. -Deborah P.S: ho adorato il tuo "autoritratto"!
Mi dispiace tanto per chi è/ è stato/a nella tua situazione, spero che ci si possa un giorno riprendere totalmente, tornare a gustare quella spensieratezza, felicità, tranquillità, serenità che si aveva da bambini, ma poterla gustare anche nel mondo e nella vita di un adulto. I miei migliori auguri per tutto!
Ma io sono un hikikomori e non mi sento depresso quando sto in camera, mi sento depresso quando esco...non so come abbia fatto questa ragazza a diplomarsi io ho quasi 25 anni e sono hikikomori da così tanto tempo che ho la terza media.
Grazie mille per l augurio. Io sono stato l esempio di un hikikomori e ora ne sto uscendo almeno ce la sto mettendo tutta. Non è stato facile e il pensiero di mettere un punto è stato fisso per molto tempo. Ora voglio lottare per ritornare ad essere come prima e soprattutto ad aprirmi al mondo.
Io sto così da ben 15 anni, barba lunga, capelli lunghi, ma aspetto fisico ben curato comunque. Di casa esco ogni tanto. E ogni volta che lo faccio mi piace vestirmi bene. Vesto bene anche in casa. Zero vita sociale. Dopo il bullismo subìto ho voluto isolarmi dalla società. Spesso la gente giudica, ti punta il dito contro, se non vai a genio a qualcuno non accettano il tuo modo di vedere le cose, ti attaccano in ogni modo. Questa è la società. E forse non mi perdono ancora il fatto di essere apparso un debole. Preferisco il mio cane, vado con lui in giro. A volte però quando scopro che in questo mondo c'è qualche buono, mi pesa un po' la situazione di eremitaggio che mi sono autoimposto. A qualche ragazza piaccio e se qualcuna mi dice che sono un bell uomo, soffro un po', perché un giorno la mia bellezza finirà e a nessuna ho mai dato l'opportunità finora di goderne.
Mi dispiace. Se un po' ti dispiace, puoi ancora cambiare qualcosa, magari inizia a frequentare qualcuno come possibile amico/a in qualche modo ma senza troppe aspettative... così eviti di restare troppo deluso se poi le cose vanno male... Puoi fare una volta ogni tanto così da non stravolgere troppo i ritmi... visto che non esci, potresti iniziare a studiare uno strumento a fiato, se ti impegni, dopo 2/3 anni potresti essere in grado di suonare in una banda... specialmente se prendi uno strumento grave (intendo tuba, euphonium, trombone, corno) puoi cercare una banda locale, ti sembrerà una proposta sciocca o per gente troppo allegra, ma non è così, di solito è un ambiente tranquillo dove la gente è simpatica. Se li vedi regolarmente per suonare, ma non li frequenti al di fuori, hai modo di frequentare cmq persone e passare del tempo insieme ma senza la pressione di vedersi apposta.
Allora per una volta cazzo vivi il momento, il qui ed ora, l hic et nunc con qualche donna che ti apprezza fisicamente e poi le dimostrerai poco a poco il tuo contenuto interiore . Non sei debole. Non sei diverso. Sei solo nel posto sbagliato nel contesto sbagliato.
PROVACI , LA VITA E' UNA, E ORMAI CHE SIAMO QUA PROVACI, SE VA MALE PAZIENZA MA TU PROVA, MEGLIO TENTARE CHE RIMPIANGERE DI NON AVERLO FATTO, POTRAI AVERE DELUSIONI MA SI SUPERANO E FANNO CRESCERE SE NON CI SI ARRENDE! NON ARRENDERTI!
Isolarsi a volte è necessario per guardare dentro se stessi e recuperare le forze ma una volta ho parlato con un musulmano in modo filosofico. Mi ha spiegato che secondo l`Islam, chi si isola priva gli altri del piacere che dà la sua presenza. Questo concetto mi ha fatto riflettere. Effettivamente ognuno di noi è unico e collaborare ci arricchisce, naturalmente se c`è rispetto reciproco...
@@rogerceresero392 la communità scientifica e medica all’unanimità considera questo come un disturbo di pertinenza psichiatrica a tutti gli effetti, poi c’è lei per fortuna, con la sua laurea in facebookologia ad erudirci tutti sulla matrice di fondo di questo problema.
È piu di 6 anni che mi sono isolato da tutti per mia scelta. Poi questa scelta nel corso degli anni è diventata sempre più pesante da sopportare, ma nonostante tutto mi sento comunque incastrato, incastrato fra due vite che non sento mie: quella in casa, quella fuori casa. Perché, almeno questo video, sembra voler dire che "è possibile uscirne", è possibile tornare a vivere tra la gente, camminare per strada sorridenti, andare nei locali. Ma il problema (almeno per me) è che tornare a vivere tra la gente, tornare a camminare per strada o andare nei locali non sono vittorie, ma cose che non desidero. Quindi quella che dovrebbe essere "la soluzione", "la svolta", "il finale di questo percorso" è invece qualcosa che quelli come me non desiderano affatto, e quindi si rassegnano all'opprimente sensazione di sentirsi in trappola, poiché da una parte si rifiutano di vivere e dall'altra non desiderano morire. Semplicemente si limitano ad esistere, spesso infelicemente, per mancanza di alternative. Probabilmente ci sono molti tipi diversi di Hikikomori, o magari questa parola "Hikikomori" non significa nulla. Ma il problema di queste persone non è psicologico, ma esistenziale. Credo sia questo che distingue un Hikikomori da una persona che semplicemente si sente sola e sogna di non esserlo più.
tecnicamente la ragazza del video parla di come sia riuscita finalmente ad esprimere se stessa in qualcosa che la aiutasse a tirar fuori ciò che aveva dentro. lo scopo finale è essere soddisfatti di sè e vivere felici. che detto cosi sembra un concetto astratto e irraggiungibile ma in fondo essere gia fieri di se stessi porta di per se ad essere decisamente più felici di quando non lo si è. L'uscire dall'isolamento è più una conseguenza del riuscire ad esprimersi (come con il disegno nel caso di questa ragazza) che lo scopo finale. Questa è la mia lettura e spero possa esserti utile in qualche modo. aggiungo solo che un problema esistenziale è un problema psicologico. cosa che non è in alcun modo un concetto da "ho dei problemi mentali". semplicemente tutti possono trarre grande vantaggio dall' andare da uno psicologo/psicoterapeuta competente, in quanto fondamentali per capire determinate cose di se stessi, senza le quali non capiremmo mai certi nostri comportamenti. Ogni persona al mondo ne avrebbe bisogno. Sarebbe un mondo decisamente migliore.
Quello che dici tu non è nemmeno un problema esistenziale, tuttalpiù è un voler vivere. Quello di lavorare tornare a casa, andare per locali con gli amici è un sopravvivere, ma non un vivere. Vivere è lasciare qualcosa di sé anche quando si è con gli altri. Se questo qualcosa invece non emerge allora vuol dire che è stato traumatizzato da qualcosa, da amici troppo severi e duri che forse si sono trasformati nemici e ci hanno abbandonati dopo un oltraggio o per nostra ingenuità o per poca educazione, dalla società che detta delle regole di vita a tutti per essere considerati "normali" o dalla famiglia che vuole dei risultati o dalla comunità che emargina certi stili di vita solitamente riconoscibili nelle minoranze. In questo caso la colpa non può essere nostra, ma si deve avere la forza e il coraggio di reagire anche da soli e non rendere la propria esistenza un problema, se sono un problema per gli altri cazzi loro, poiché io vivo nel rispetto della legge e da cittadino italiano tenendo una posizione politica.
@@lucabasso94 condivido assolutamente, una bella risposta argomentata perfettamente e ottima per spunti di riflessione . In effetti, forse il concetto era nei pensieri di tutti noi, ma spesso la cecità sociale si rende contagiosa, "costringendoci" (anche se noi pensiamo di esserne fuori) ad auto-definirci perlomeno rendendoci disponibili a commentare o condividere un'etichetta da loro imposta , ergo ad "accettare" il concetto che gli altri hanno pensato adeguato a noi. Quindi si, é un voler vivere. Semmai , é proprio il più Disperato dei Voler Vivere . Lo stile di vita preconfezionato ben si confà allo stile di vita sintetico e sterile in cui da tempo molte persone si sono inquadrate volentieri . Il bello é che nemmeno si rendono conto che sono proprio loro ad essere in una gabbia . Detto ciò , Grazie per il commento che ha stimolato il mio . Buona giornata a tutti , qua sotto nei commenti, ovunque voi siate , in qualsiasi camera o finta-gabbia-libera voi siate 😉
Questo contributo deve renderti fiera, perchè stai condividendo con completa onestà un'esperienza che viene giudicata negativamente dai nostri valori e lo stai facendo con l'intenzione di aiutare il prossimo. E' interessante da un punto di vista sociologico e antropologico rendersi conto che il fenomeno Hikikomori sta prendendo sempre più piede in Italia e nasce in Giappone, 2 società con parecchie somiglianze: dal modo di gestire l'introversione e come questa è percepita limitante e distante dal modello di persona alpha, dalla reazione al bullismo (in Giappone più legato all'estrazione sociale, qui da noi più animalesco e istintuale), alle aspettative della società (in generale in Giappone, relativa all'apprezzamento della famiglia in Italia). In entrambi i paesi si fatica a parlare di salute mentale come sarebbe giusto fare, paragonandola alla salute fisica; e il parlare con uno specialista che possa guidarci verso una consapevolezza del sè e la realizzazione personale viene spesso associato alla malattia mentale, quindi stigmatizzato e nascosto. In questo clima di abusi e traumi è facile chiudersi in camera in modalità protezione, sembra quasi la scelta più saggia. Consiglio a chi si sente molto compromesso e schiacciato a terra dalla propria situazione di cercare un aiuto psicologico SUBITO, a chi sente di avere brutte tendenze quantomeno la lettura di qualche saggio come 12 rules for life di Jordan Peterson, per vedere in maniera chiara dove si sta sbagliando. Spesso la soluzione parte da piccole abitudini e un grammo di disciplina. Io stavo per cedere 12 anni fa e 5 incontri da uno psicologo mi hanno salvato. Ti auguro una vita densa di significato e bella come la persona che sei, Eva Maria.
Veramente, da quanto so, in Giappone l'introversione è più intrinseca al modello sociale che da noi. La riservatezza in Giappone è molto apprezzata, fin troppo. Quindi, non è una società estroversa come la nostra, in cui gli introversi sono costretti a cambiare... Questo è un discorso che riguarda l'Italia, ma non molto il Giappone. Lì le persone sono costrette a cambiare per altri motivi...
purtroppo spesso la difficoltà principale è riuscire a condividere nel modo giusto le proprie difficoltà, in molti non hanno la sensibilità per capire situazioni difficili se non attraverso manifestazioni estreme delle stesse, l'aiuto reciproco spesso ho visto impiega troppo ad arrivare, Eva Maria ha avuto molto coraggio nel farlo e i risultati sono evidenti, è un esempio di come condividere le proprie difficoltà sia la chiave giusta per scioglierle
Cara Eva, c'è stato un periodo in cui, ero come te: rinchiuso in casa, nella mia camera, solo con il computer come unica finestra sul mondo esterno. E i videogiochi a drogare la mia mente. Questo perché i miei genitori stavano divorziando, io avevo scoperto che mio padre se la faceva con la donna che amavo io, ero bullato e maltrattato da tutti nel mio paese, non avevo pace ne riposo. Tutto quello che contava era il computer, stavo sempre attaccato ad esso come tu stavi sempre attaccata al cellulare, e come hai detto tu, è un'arma a doppio taglio. Mi ci vollero un trasferimento dal meridione al settentrione e parecchi anni di terapia (perché i guai in cui mi avevano cacciato erano molteplici) per riprendere la mia vita. Dalla mia esperienza, che è come la tua, ti posso dire che NON DEVI MAI ARRENDERTI alla malattia. Che la devi combattere. La malattia è bastarda. E se non viene combattuta, si impadronisce della tua mente tagliandoti fuori. Io vivevo al contrario: chiuso sempre nella mia camera, isolato dal mondo esterno, giocavo la notte e dormivo di giorno, e a nessuno importava che stavo praticamente sottosopra. Ero ridotto a una larva. Odiavo la luce del sole. Odiavo gli altri. Credevo che l'unico posto dove avevo diritto a stare era la mia camera, quando ne uscivo era solo per eseguire duramente i miei doveri e poi svanire, senza lasciare traccia. Oggi non sono così, oggi esco con gli amici e ne ho tantissimi, gioco sempre a computer (questo è il mio canale) ma ho una vita, una vita degna di essere vissuta, ma come te, ho lottato e non sono mancati gli avvenimenti negativi, ma ti ripeto: ce la puoi fare! Tutti CE LA DOVETE FARE! Non cedete alla malattia. Hai fatto bene a fare questo video, che è una storia MOLTO toccante e vera, ci sono passato e quindi so che dici la verità. Non accettare e non accettate MAI la malattia, non datele modo di imperversare nella vostra mente, combattetela con tutti i modi che avete, con ogni mezzo. Meritate di più della vostra stanza, meritate di più del vostro cellulare. Vieni a trovarmi nei miei Vlog nel mio canale, sei la benvenuta, ciao! E non mollare mai, c'è sempre speranza, credimi. Daniele "Darkon Corvinus Draconius"
@@alessia5600 Ti dirò la verità: nel posto dove vivevo, gli amici che avevano si contavano sulle dita di due mani, non di più. Ero maltrattato e disintegrato senza pietà, e a casa (chiamiamola così se vogliamo), ma erano persone diverse dalle altre, persone che non tolleravano che io stessi male per colpa degli altri e della malattia e mi avevano preso a cuore. Ma è stato solo quando me ne sono andato dal luogo da dove vivevo che ho cominciato a farmi nuove amicizie, persone che non si divertivano a farmi del male e non cercavano di divertirsi a farmi del male, e cosa ho fatto per averle? Semplicemente, sono stato me stesso, una persona che non attacca se non per difendersi. Una persona che non si volta dall'altra parte se hai bisogno di aiuto e se non te ne approfitti. E così via... Mi sono rivolto agli altri offrendo amicizia e aiuto, e tutti qui mi sono stati talmente grati da diventare miei amici, io in pratica quasi non ho bisogno di fare la spesa per mangiare, chi mi chiede una stampa e mi ricompensa con cibo buonissimo, chi mi chiede una cosa a computer e in cambio mi viene addirittura a fare le pulizie.... ripeto: io qui dove mi trovo, sono stato semplicemente me stesso, e non ho dovuto fare niente che fosse al di là delle mie possibilità per farmi degli amici. Bastava essere sincero e vero.
@@alessia5600 L'e uniche associazioni che ho frequentato è la mia chiesa evangelica (con cui ho un rapporto stupendo di amicizia e affetto oltre alla fede) e il centro diurno con il quale ho cominciato a farmi degli amici e a ricostruire la mia vita.
Io mi permetto di dire che più che una hikikomori vera e propria a me sembra che la ragazza abbia vissuto più che altro un periodo di depressione profonda. Vero che, spesso, sono aspetti correlati, ma ci sono anche molti hikikomori che magari sono riusciti a riacquisire un minimo di vita sociale, nel tempo, che preferiranno sempre e comunque starsene per fatti loro, vivendo comunque con serenità. E la depressione, solitamente, a cambiare la percezione di sé e del mondo esterno, non l'isolamento in primis.
Quanta verità....e non solo per chi si definisce hikikomori. Io per auto punirmi poiché pensavo di non meritare e non valere nulla mi sono segregata ed ingozzata per 20 anni arrivando a pensare 170 kg. Era meglio rimanere lì seduta in un angolo a fare finta di vivere piuttosto che alzarmi ed affrontarla davvero. Il tutto è sicuramente frutto di un'infanzia molto travagliata, ma non sono solo una vittima innocente, sono stata anche la mia carnefice.....sono cosciente del fatto che alcuni lati del mio carattere abbiano completato l'opera portandomi all'errore più grande della mia vita: perdere vent'anni di vita, di esperienze e perché no anche di sconfitte che non torneranno mai più indietro.
Ciao Francesca, non ti dirò che mi dispiace per la tua situazione perché penso sia l'ultima cosa che vuoi sentirti dire. Ti dirò invece che sono fiero di te, perché il fatto che tu ne stia parlando (anche se online) fa capire quanto tu stia diventando/sia diventata consapevole di aver toccato il fondo. Anch'io ho toccato il fondo. Ho vissuto quasi isolato per tre anni, e adesso, con mille difficoltà, sto provando a vivere il mondo esterno. Continua così Francesca, in bocca al lupo per tutto 💙
so che i rimpianti non ti fanno dormire serena la notte, ma la tua esistenza non è terminata. ti sei preoccupata abbastanza del passato, ora devi costruire la tua vita, hai ferite dentro che non si rimargineranno mai.. ma hai dentro qualcosa di molto più grande delle tue ferite. trovati, scopriti❤️
Ti avrei voluto vedere se fossi stata un uomo brutto se saresti riuscita a superare questi problemi... Forse non sai che gli uomini brutti non vengono considerati da nessuno, nemmeno in amicizia
Sembra la fotocopia di me dopo aver partorito mio figlio deceduto a quasi 5 mesi mi sono isolata non volevo vedere nessuno mi davani fastidio le persone quel poco che uscivo desideravo tornare a casa non vedevo l'ora guardavo tanti video leggevo tanti libri ma tantissimi libri adoravo stare in silenzio sentivo che non mi meritavo di vivere in quel momento mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore avevo abbandonato tutte le cose che adoravo fare come ricamare cucinare giardinaggio etc etc ne sono uscita grazie alla mia psicologa e al mio psichiatra che non ringrazierò mai abbastanza
nn è affatto semplice tipo a me mia mamma si e rotta i c e me lo ha detto nn ero un hikikomori ma mangiavo o guardavo mi piaceva essere isolata adesso meno anche perchè ogni tanto sente che io e mio padre litighiamo e ci dice di finirla ,le voglio bene e fortissima in tutti i sensi ,
Esatto, bisogna prendersi del tempo per se stessi, perché non ci si può sempre preoccupare dei problemi di tutti. Più che società malata, sono le persone poco flessibili di mente, dando per scontato certe cose.
Mi dispiace molto per i commenti sotto questo video. Che non capiscono che qualcuno possa essere hikikomori a prescindere dal genere, dall'estetica, dal fatto che decida di raccontarlo. Apprezzo avere avuto una visione diversa, l'ho trovato interessante e chiaramente in pochi minuti si può raccontare poco, ma l'esperienza è arrivata. Comunque nessuno credo la conosca personalmente, motivo per cui non è possibile giudicare la sua storia con 5 minuti di video.
Gli hikikomori non vanno dagli estetisti, smettiamola perfavore. Tra un po' ci manca pure che esistono gli attori e le pornostar hikikomori... questa persona é solo una narcisista in cerca di attenzioni
Sono in questa situazione da ormai quasi 7 anni, sono sempre chiusa in casa e quando esco a malapena riesco a fare qualche km, ma mai per una vera e propria passeggiata, esco principalmente per fare spesa e per mangiare (male purtroppo non avendo neanche voglia di cucinare), non appena faccio 800m mi stanco, provo dolore e inizio a camminare male e non vedo l'ora di tornare a casa in camera, dopo anni, ho preso un sacco di chili e sento di non volerli piu (causandomi anche molti problemi alla schiena) come sento di non volere piu questa situazione, sono in Umbria ma purtroppo, ho solo un'amico, che è l'unica persona che mi è accanto e che mi sta aiutando a pagare il minimo indispensabile per vivere, non riesco a trovare lavoro per paura del nuovo ma anche per via delle scarse possibilità e ogni giorno è un loop incredibile, mi dicono e credo di essere una ragazza molto solare, estroversa e anche bella, disegno e canto da quando ero bambina, ma ho avuto un infanzia di bullismo e terrorismo psicologico, cosi che crescendo ho sviluppato a mio discapito tanti traumi, tra cui dipendenza affettiva, non riesco a creare attorno a me relazioni salutari e di amore vero e puro, eppure sono molto empatica e sensibile se mi si da la piena possibilità, ma è arrivato il momento in cui è difficile vivere, ho pensato spesso al suicidio ma poi mi rendo conto di essere una brava persona e che merito di meglio, il problema è che non è assolutamente facile uscirne, a volte sembra impossibile, mi sento sola, vorrei amiche VERE, BUONE, CHE MI APPREZZINO DAVVERO PER COME SONO, non voglio piu essere sola. SONO VICINA A CHIUNQUE STIA VIVENDO QUESTA STESSA SITUAZIONE, VI ABBRACCIO! Annalisa.
Ciao, sono hikikomori dal 2013. Ho fatto un video su youtube in un altro mio canale. Desidero tantissimo delle amiche. Puoi darmi un tuo contatto. La mia vita è rovinata
@@Bibi_______ ciao, si, direi che la situazione è cambiata un pochino a distanza di 7 mesi, ho imparato ad apprezzare la solitudine, uscire da sola e fare conoscenze esterne ad internet!!! Tutto si affronta a testa alta!!! Un abbraccio anche a te!!!
Ciao sono un hikikomori ma la mia asocialità non è dovuta alle pressioni sociali (credo) ma per dei disturbi degli spettri cognitivi,che mi tolgono freni inibitori, bisogno di socialità, alta frequenza mentale... Ho problemi di ippocondria,agorafobia,attacchi di panico e disturbi dell'ansia e disturbo ossessivo compulsivo, tutto ciò mi rende inaccessibile la presenza scolastica, e mi tocca studiare da casa(purtroppo perché adoro ascoltare le lezioni) ho questi disturbi da 3 anni ma fin da quando sono piccolo mi seguivano, ho 14 anni... Vorrei solo realizzare un sogno un giorno( che non da me sognare e desiderare cose effimere) diventare professore e avere qualche amico con cui possa dislogare dei miei interessi (scienze, filosofia,storia, letteratura,musica,gioco di ruolo) Però diciamo che sono strano nee relazioni sociali quindi non sò se si realizzerà la seconda...
Ma perché ci tenete così tanto ad etichettarvi con questi appellativi?..cioè dovete fare parte per forza di una categoria per sentirvi meno deboli?. ..ba
@@Conclave_313 si ok cmq ognuno ha un carattere proprio che sia debole forte ma rinchiudersi dentro casa non è servito mai a nessuno, perché se non parte da te la reazione non parte da nessuno...
Ti capisco tantissimo , anche io ho vissuto così.. e da quando ho conosciuto il mio ragazzo ,sono riuscita ad avere la forza di uscire di casa, di socializzare , di lavorare. Per carità è difficile ancora , ma ci posso riuscire! Tutti ce la possono fare! ❤️
Il problema di fondo che le hikikomori femmine sono solo fuffa è proprio questo commento, il maschio non può cercare validazioni o conforto da nessuna parte per uscire dalla situazione, verrebbe solo abbattuto di più e cercando di salvarsi magari con un app di dating per trovare una compagna, qualcuno che dia supporto è inutile (e guai se qualcuno scrive se hai bisogno di supporto vai dallo psicologo, perché questo va dato costantemente per guarire, come una medicina, non 1 volta a settimana per 100€) quindi come dicevo rischia solo di sprofondare ancora più giù, perché una persona con il suo vissuto non ha nessuna qualità da apportare a una possibile relazione e quindi rinuncia dopo vari tentativi miseramente falliti. D'altra parte invece c'è la donna--->mettiamo le mani avanti, il mio non è un commento da redpill o misogino, semplicemente una realtà dei fatti, provate a creare un account su un app di dating femmina anche solo fake e vedete quanti match fate in pochi minuti I ragazzi sono disposti a far di tutto pur di uscire anche solo con una ragazza depressa o con problemi, anzi questo li incentiva di più perché è più facile, quindi caricandola di attenzioni e coccole la ragazza hikikomori ne esce dalla situazione come la suddetta, mentre il povero scemo hikikomori? Lui cosa deve fare? Chi gli dà la mano se non riesce a tornare da solo in superficie? Tra l'altro piccola parentesi perché il video era abbastanza nauseante: il vero hikikomori è qualcuno che ha portato la propria sensibilità a un livello tale da non riuscire più ad accettare nessuna delusione e questo gli preclude qualsiasi attività, praticamente la vita stessa, sarebbe stato più sensato un video con un maschio visto che rientrano nella stragrande maggioranza
Probabilmente ci sarà chi vedrà questo video e capirà fin troppo bene questa ragazza, peccato che chi ha questi problemi difficilmente si espone ...e comunque lei sembra l’auto celebrazione di se stessa! Chi comprende queste parole è perché c’è passato o c’è ancora dentro!
Perchè lei per fortuna sembra esserne uscita, io mi sono rivista molto in alcune sue affermazioni (in altre meno) ma ahimè ma non posso dire di avere la sua stessa sicurezza, sto anche facendo terapia fin quando posso permettermelo (anche se non è quel grande aiuto che si pensa) credo che il mio caso sia più complesso per certi versi. Credo che l'autocelebrazione in questo caso stia nel riportare semplicemente la sua esperienza e nel poter affermare con fierezza di esserne uscita, non ci vedo nulla di egoriferito in tutto ciò, anzi, mi sembra ci sia del sano narcisismo e un atto di amore verso se stessi nel voler raccontare la propria storia
Hai perfettamente ragione, è difficile esporsi. Ma ho sempre sostenuto che è meglio non fare nulla, che fare qualcosa di altamente sbagliato. Anzi l'unico motivo per cui sono passato dall'odio verso gli stronzi, all' odio profondo verso me stesso, è stato farmi trascinare dagli altri per curare la depressione e la solitudine 'in allegria', quando invece va curata con dedizione e trovando la strada più giusta per se stessi. Come scrivevo in un altro commento, EVITATE LA GENTE AGGRESSIVA e valorizzate la vostra solitudine. Se potete usare internet e lo smartphone e trovare soluzioni ai vostri problemi, lo potete fare solo grazie a qualche povero scemo che ha inventato questa tecnologia! Meglio morire, che vivere una vita che non è la propria!
Ho sentimenti incontrati e tante cose da dire. Personali però. Dico solo che capisco molto bene questa ragazza e mi fa piacere che abbia trovato il suo equilibrio e viva una vita salutare.
Beh... anche io vivo giorni in isolamento totale nella mia stanza,ma fino a quando non ho sentito questo termine che descrive questa situazione,non sapevo che fosse un problema, perché non lo vivo come tale.Mi rivedo molto in ciò che dice questa ragazza (anche io vado a fare la spesa affamata). Il fatto è che lo si vive come un problema,ma chi lo stabilisce che lo sia? Voglio dire ,le persone che passano la gran parte della giornata fuori casa,si riempiono la vita di 1000 impegni ed attività sociali,sono sempre al centro di eventi mondani e costantemente in presenza di altre persone,sono davvero da ritenersi NORMALI??? Io penso invece che quest' ultime cerchino sempre il modo di RIFUGGIRE la solitudine ed evitare di entrare in contatto con il silenzio di se stessi. Poi smettiamola di demonizzare sempre Internet,anche questo è un potente portale di accesso ad informazioni che un tempo non ci erano concesse.
Mi fa riflettere. Ho 28 anni, lavoro anche se ahimè non ho un contratto a tempo indeterminato, vado in palestra e in giro a fare la spesa. Mi prendo cura di me stesso, vado a correre al parco o vicino casa. Frequento poche persone, ho pochi amici che spesso mi invitano ad uscire ma che rifiuto il 90% delle volte. Non ho problemi a relazionarmi, non percepiti da me almeno, semplicemente non mi piace uscire, preferisco scaricare e guardare un film o relazionarmi con il prossimo in vari giochi online. Sono un soggetto a rischio? La mia preoccupazione nell'associarmi un po' a questo mondo è già di per se un campanello d'allarme?
Da ciò che scrivi in realtà non stai male, però nel profondo secondo il mio modesto pensiero, sei triste perché abbiamo tutti un po' voglia di parlare, sfogarci a tu per tu con qualcuno. Però vedi, questa mia teoria potrebbe essere anche sbagliata, semplicemente per il fatto che questa società sta spingendo sempre più sulla realtà virtuale, "spegnendo" piano piano i rapporti umani.
A sentire così mi sembri un soggetto a rischio. Anche io mi sento così. Mi isolo ed esco molto poco, videogiochi, film, però se stai bene con te stesso e stai in qualche modo mettendo assieme le energie anche solo un poco alla volta per cambiare allora non c'è niente di male, c'è la volontà che ti tiene sano. Se invece vorresti cambiare, non ci provi e ne soffri in una qualunque forma di depressione allora è un problema. Se invece non stai male e non vuoi cambiare sai già che sei a rischio.
I commenti di questo video sono un esempio esaustivo dell'italiano medio, che in questo caso raglia 50 e 50 "è pure carina" e "ma vai a lavorare". Siamo veramente un popolo di asini. I miei auguri agli hikikomori e a chi soffre di depressione, o di qualsiasi altro disturbo abbia questa categoria di persone. Solo voi conoscete la vostra, individuale battaglia.
per loro fortuna non hanno un disturbo reale, ma solo paturnie avallate da genitori incapaci e psicologi interessati. Mi domando sulle spalle di chi vivranno tutte queste minoranze oppresse e piangenti e incolpanti la società cattiva e competitiva. Ah già vivranno sulle spalle dei poveri normali che traumatizzati o meno, studiano, si fanno il mazzo, pagano le tasse.
Avete mai letto quel libro del tizio che ha deciso di dire sempre si a ogni invito dei suoi compagni di lavoro, e tutto ha cominciato a girare meglio? Io l'ho fatto ben prima che lui scrivesse il libro ho avuto solo grane da tutte queste persone, vorrei attirare l'attenzione su quelle persone fissate con la socialità potreste avere pessime esperienze.
@@X0___ChatGPT____0X Non esprimere a sbuffo la tua opinione personale, è una questione più complessa, intendeva dire che con questo atteggiamento non ha guadagnato niente di buono, per cui molte volte le persone dicono di uscire per fare altro che non sia stare a casa, esprime l'ottusità di queste persone e la loro superficialità. Mai dare pareri esclusivamente personali ad altri, perché non è una cosa abbastanza intelligente.
Esatto, perché la gente deve sempre indentificarsi in qualcosa, visto che etichettandosi, anche se in maniera negativa, si sente che appartiene a qualcosa
@@Gutsgriffith88 Non è questione di etichettarsi o meno. Nasce un fenomeno e gli si dà un nome, così da capire cosa si ha davanti e studiarlo. Semplice.
Forse sono semplicemnte persnne più sensibili e piu profonde che risentino gli effetti di ina società individualista ed egoista ...dovremmo tutti capire che siamo noi le persone piu importanti e non dare potere a nessuno di influenzarci o di deluderci ...a me lo sport ha aiutato tantissimo .. sentirea fatica a fone giornata è enormemente gratificante 🙏
Stavate parlando di me? ...si! Io vivo così da 20 anni, e da 15 non lavoro neanche più. Ma non sono solo, ho un sacco di bestie e di piante, che sono una compagnia molto migliore delle altre persone. Il mio problema non è propriamente l'uscire di casa, più che altro mi scogliona dover interagire con le persone. Esco spesso, ma solo per andare nel bosco dietro casa o nelle foreste in appennino
@@francescafranceschina8454 io i tartufi li cerco col rastrello, li dove sono è pieno di marzoli. Ho anche un cane di mio padre che è molto bravo a trovarli, ma quando è con me se non faccio in tempo se li mangia.Con il mi babbo no, perche sa che verrebbe impiccato ad un ramo e preso a calci, ma io non ci riesco, non schiaccio manco le cimici
Non è depressione per ragioni astratte. La maggior parte delle volte, è essere isolati da una società che, attratta da altri argomenti, ti isola. Passano gli anni, gli amici si fidanzano e sposano, non ti cercano più come prima e alla fine, finiscono per non cercarti più. Ogni tanto un banale messaggio di circostanza è per pulirsi la coscienza, qualche parola dinconforto ma nessuna vera volontà di aiutarti. Ma molti non si rinchiudono in casa e basta, ma vi passano molto tempo, salvo poi allargare il perimetro della loro stanza quando escono, senza quasi parlare con nessuno ma non per asocialità, piuttosto perché non hanno nulla da dire a un mondo che non va a fondo ma rimane in superficie. Pian piano spariscono anche i genitori , perché nessuno vive in eterno, e si perde ogni punto di riferimento, se non il senso del dovere. Non è sempre depressione, ma spesso proprio la grande voglia di vivere, l'amore per la vita è per gli altri che non viene mai corrisposto, diventando quel disegno realizzato, quel brano composto, senza avere qualcuno che lo veda o ascolti. È l'urlo della disperazione di chi è imbavagliato o muto. A nessuno importa, per cui siate centurioni e/o samurai: manteniamo la posizione e, se non possiamo vivere una vita vera, almeno bisogna morire combattendo.
Questo è vittimismo: nessuno mi considera e allora mi isolo. 1) I veri amici non li perdi quando si sposano; 2)I veri amici sono pochissimi, a volte non si ha la fortuna di averne nemmeno uno, quindi bisogna matenere le relazioni sapendo che si tratta di conoscenti.
Ero diventato così anch’io, e poi da adulto grazie ad uno psicologo ho capito di essere stato la pecora nera di una famiglia narcisista. mia madre una donna narcisista borderline maligna che mi ha sempre manipolato, isolato dal mondo e fatta terra bruciata attorno a me per tenermi incatenato a lei e impedirmi di prendere la mia strada. Ora dopo 6 anni di terapia sono un uomo libero e vivo di più la vita anche se mi rendo conto che spesso le vecchie abitudini mi portano ad isolarmi e a stare meglio da solo. Se state così andate di nascosto da un bravo psicologo senza dire niente a nessuno, soprattutto ai vostri genitori manipolatori! È l’unico modo per uscire fuori da questa situazione. Attenti ai vostri genitori se non addirittura a tutta la famiglia e non parlatene con nessuno se decidete di andare dallo psicologo perché ve lo impediranno.
Grazie per il contributo importantissimo, che conferma la teoria secondo la quale su internet esiste veramente troppa roba (e io ne vengo a conoscenza grazie a internet, guarda caso)
Esatto, però la questione è che noi come persone siamo curiose, quindi se le persone non hanno niente da offrirci, ci informiamo o cerchiamo di capire certe cose, più sano di mente, poi bisogna valorizzare al giorno d'oggi il tempo che usiamo, non è mai sprecato se seguiamo il nostro istinto.
a me sembra più una forma di depressione e ansia, molte volte vedo che mostrano hikikomori come persone tristi e depresse ma non è esattamente così. Alcune persone stanno meglio in casa che fuori, semplicemente perchè tutto quello che hanno bisogno c'è l hanno dentro in quei pochi metri quadrati, e provano un senso di disagio se escono dalla loro zona di confort, si, ok, potrebbe anche essere una patologia, ma non per forza il soggetto è una persona depressa.
Anche se non sono uno psicologo, credo alla base di questo stile di vita ci sia la comprensione cheil mondo all'esterno non ha nulla da offrire. Queste persone decidono di condurre una vita da eremita erudito, una persona che si isola ma allo stesso tempo continua a ricercare informazioni. Non serve usare l'appellativo hikikomori. Anch'io la penso così, sostanzialmente quello di cui possiamo avere bisogno si potrebbe limitare ad una camera e il mondo esterno non ha nulla da offrire se non mondanità e mediocrità. Ma la vita è questa: mondanità e mediocrità. Se lo accetti, vivi in pace e serenità.
Esatto è così che ragiono io, io sono un hikikomori da così tanto tempo con non ricordo, fa conto che ho la terza media e il mondo non ha niente da darmi secondo me, tu quello che desidero è che il mondo non esistesse.
Ma i DEFICIENTI che si domandano "come faceva a mantenersi, pagare l'affitto, ecc.?" che problemi hanno? Ha detto di essere studentessa, quindi ovvio che l'aiutasse la famiglia. Ma oggi come oggi ci sono diversi lavori che si possono svolgere completamente da remoto. Io lavoro da casa dal lontano 2016, tanto per dire! Quanto alla spesa e alle piccole commissioni, quelle le fai, ma in uno stato d'animo ansioso, come per altro racconta lei stessa. Mi chiedo, a volte, se chi ascolta capisca l'italiano o provenga da marte. Sarà che sto vivendo una situazione molto simile (esco soltanto per i bisogni fisiologici del mio cane, unico appiglio con il "fuori"), ma il video mi ha davvero commosso.
Che violenza verbale!!!Quelli che definisci in modo spregiativo fanno solo domande assolutamente razionali! Evidentemente queste persone che fanno tali scelte di vita ( se non vogliamo inquadrarle come fenomeni depressivi) possono permettersi di farlo no?!? Altrimenti non resterebbero chiusi in una camera ma starebbero sotto un ponte! La cosa strana, leggendo i commenti, è il numero impressionante di gente che si auto definisce hikikomori … Mha!
Sono contenta che questa ragazza sia riuscita ad uscire da questo periodo di isolamento io la capisco non è sempre facile affrontare certe cose io ho una vita normale ma ancora non mi sono abituata alla cattiveria gratuita
In pratica oltre a non accettare te stessa, dai ancora troppa importanza al giudizio degli altri? É perché a casa siete belli mantenuti o perché vi siete fermati ai 12 anni quando non avevate responsabilità?
@@nikizu io accetto me stessa ma non è facile abituarsi alla cattiveria gratuita e questo caro mio e un dato di fatto e comunque modera i toni perché io ho 40 anni e sono perfettamente autonoma
@Elisabetta Dessi lascia perdere, chi è cattivo gratuitamente verso gli altri è sempre un miserabile che cerca qualcuno più miserabile di lui. Detto ciò, neanch'io mi ci sono mai abituato, e non intendo minimamente farlo: ci sono un sacco di cose ben più interessanti con le quali riempire la propria vita ^__^
Quanti invisibili attorno a noi in situazioni analoghe! Persone di cui ignoriamo l'esistenza, eppure che avrebbero tanto da dare. Purtroppo mancano percorsi per il loro graduale inserimento, la società preferisce non sapere.
Ho avuto pure io un periodo così. Noto ora che in realtà non è un isolamento per, come dice la ragazza, "sfuggire dai tuoi pensieri"... In realtà eviti proprio di essere, hai paura di vivere e metterti in discussione (infatti lo dice). I pensieri ci saranno ma sono evitati. Anche io sentivo la necessità di tornare al mondo...e forse ho sbagliato metodo, via. Vabbè...la capisco perfettamente
La vita è difficile, ti mette continuamente alla prova, e basta essere un pò più fragili o più deboli per scivolare dentro a queste situazioni... poi diventa un circolo vizioso, come essere risucchiato dallo scarico della vasca da bagno. Mi fa piacere che ne sia uscita, ora goditi la vita e cerca di fare tesoro di ciò che hai vissuto.
Bha, io facevo questo perché uno, a casa mi odiavano, dove mi rifugiavo se non in camera? E ovviamente avevano il dominio sulla porta perché pure la porta, come la camera era la loro, dato che stavo a casa loro e niente era mio e quindi mi hanno tolta prima la chiave, poi la maniglia e poi la porta perché dalla disperazione avevo messa una sbarra a contrasto con il letto e la porta per paura che entrassero. Si, avevo chiesto aiuto ai vicini ma ovviamente nessuno mi ha aiutata, anzi, mi si è ritorto contro anche il chiedere aiuto. Poi pure fuori ovviamente non avevo nessuno e pure a scuola o ingiro era un incubo perché logicamente la natura non avendomi data la bellezza venivo solo mortificata e umiliata. Ci credo che uno vorrebbe almeno un posto per nascondersi
Il video è carino e contiene un meta-inside joke: i commenti fanno capire da cosa e da chi scappa un hikikomori. Giudicate, giudicate, e siate duri, e mi raccomando mettere un like ahahaha
@@Mr_Vessa forse sei tu che non hai capito, lei lo spiega molto bene nel video e molte persone ci si rivedono tranquillamente Solo perchè la tua esperienza di vita è stata diversa e ti manca quel briciolo di empatia che serve a comprendere la sua situazione (che è la stessa di moltissime altre persone, perchè sta diventando sempre meno raro come fenomeno) non significa che tu debba sminuire il suo problema in questo modo
@@himehttp2040 Sei tu che mi hai frainteso, non ho sminuito niente e nessuno. Questa ragazza non sapeva spiegare la sua situazione del perché era successo questo. Non credo che tu abbia capito il mio commento e non comprendi appieno questa situazione. Il fenomeno di Hikikomori è sempre esistito, non significa che una persona sta male, se sta a casa c'è situazione e situazione diversa. Meno raro? In realtà la cosa non è mai stata rara, se ne parla di più e basta. La mia esperienza di vita è diversa? Come fai a dirlo? Quindi mi manca quel briciolo di empatia? Se tu hai empatia che non ho, sai che nella vita serve a poco, molto più importante la sensibilità e la buona educazione. I conflitti nascono dai commenti come il tuo, che accusi e insulti gli estranei. Mi hai preso di mira e questo ha offeso la mia sensibilità. Prima di commentare, chiedi a me e a te stessa prima di accusarmi. Cosa volevo dire col mio messaggio? Molto semplice. Questa ragazza racconta la sua esperienza però non sa dire perché è successo questo, qual è la motivazione, cosa è successo? Non è riuscita a elaborare chiaramente per cui ha smesso di vivere nella quotidianità la vita, solitamente succedono molte cose nella propria vita, per cui si fanno delle scelte. Questo fatto dell' inconsapevolezza fa ridere, perché lentamente ha ripreso la sua vita, però non sapendo il perché l'ha fatto, è una cosa che fa ridere, risulta divertente, la risata era anche per il commento originale che ha fatto un bel commento perché è intelligente. Perché certe cose risultano divertenti? Una questione espressiva, per il tono di voce, la motivazione per cui si fanno certe cose. Se rido di lei non è per il suo disprezzo nei suoi confronti, cosa che non ho, però è il fatto di non aver riuscito a rielaborare questi sentimenti complessi, questi pesi che si è portata sul suo cuore e li continua a portare, mi dispiace per lei in realtà, io la potrei aiutare come altri, però non è possibile finché non si incontrano queste persone o questa ragazza. Non ho idea di cosa intendi dire con sminuire il suo problema, l'ho davvero sminuita? A me fanno ridere le cose che fanno riflettere, perché le trovo intelligenti e si sente la personalità dell'individuo. Mettiamo una situazione diversa perché le persone vanno all'università? Per un lavoro migliore, per avere più possibilità nella vita, per raggiungere certi obbiettivi. Poi certe persone di potrebbero dire cose diverse. "Perché vai all'università?" "Per evitare la famiglia." "Per rompere con il partner." "Perché ci andava un amico." "Per conoscere nuove persone" "Per bellezza." "Perché non ho voglia di lavorare ora." "Perché me lo potevo permettere." "Perché sto classificando i tipi di studenti." "Per fare meme." "Per trovare il fidanzato." "Per farmi degli amici, perché ho rotto con gli altri perché erano antipatici." "Perché? In realtà mi hanno costretto i miei." Tutte queste risposte fattibili, raccontano molto di una persona, perché si sta dando valore a queste cose importanti o meno. Spero che tu mi risponda e che tu mi abbia compreso.
@@Mr_Vessa parto dall'inizio del tuo messaggio chiarendo che non ho mai detto che un hikikomori sia necessariamente depresso o malato in generale, ognuno ha le sue motivazioni, anche molto differenti, per scegliere questa vita, consapevolmente o no. So anche che è un fenomeno sempre esistito ma è innegabilmente in crescita (soprattutto in seguito alla pandemia), a prescindere dal fatto che grazie a dio se ne parli di più. Non ho mai detto che la tua esperienza di vita fosse diversa perchè non posso saperlo, ho solo detto che SE lo fosse e ciò non ti permettesse di metterti nei panni di chi si chiude in casa (mi vengono in mente quelli che dicono "sono solo pigri che vogliono fare i mantenuti" e non vedono il problema a livello sociale) allora non dovresti dire "manco lei lo sa" perchè poi è ovvio che sia facilmente fraintendibile con "si sta autolimitando, manco lei conosce davvero un buon motivo per cui fare quella vita, è una scelta stupida" e via con la retorica del tipo "fanno le vittime del nulla". In secondo luogo, non insulto proprio nessuno, tu semmai mi stai additando come "il male dell'internet", i conflitti li inizio solo quando vedo un commento d'odio (o simili) e mi sento in dovere di mortificare chi li ha scritti. Poi se come dici tu quello che importa davvero è la buona educazione allora non avresti dovuto rivolgerti a lei con "la tizia" perchè inevitabilmente fa pensare a un tono canzonatorio, come se la stessi sminuendo, perchè quella tizia ha un nome e dei sentimenti. ovviamente mi sono chiesta cosa volessi dire col tuo messaggio prima di risponderti, e ogni cosa lasciava intendere che fosse un messaggio di hating, quindi visto che a me suggerisci di comprendere al meglio l'intento di un messaggio prima di rispondere (suggerimento più che valido), ti invito a riflettere su come potevi esprimerti affinchè si capisse il tono goliardico, e in secondo luogo, a capire le motivazioni che spingono qualcuno a risponderti in un determinato modo, soprattutto dopo un fraintendimento. per tutto il resto non c'è neanche da dirlo sono d'accordo con te, buona serata
@@himehttp2040 Grazie mille della tua risposta, non aggiungo altro, avevo capito il perché tu volessi mortificarmi, in effetti la mia comunicazione non era stata efficace, non prendermi troppo alla lettera. Buona giornata a te e grazie ancora.
la pressione sociale e le aspettative (anche immaginarie) a volte sono tali da indurre le persone a mettere la testa nella sabbia come nella metafora dello struzzo se in partenza hai vissuto un trauma psicologico e hai cercato di non stare fra la gente, quel piombo adosso sembra impossibile scrollarsi cercate sempre di trovare quel minimo sforzo di rialzarsi come in quel discorso di Rocky al suo figlio
Io odio la società, vorrei non averci piu niente a che fare. Odio le persone, mio padre, tutti.... purtroppo mi tocca uscire perchè sennò senza soldi non si campa, e il mio lavoro del cazzo mi obbliga a starci fisso a contatto con le persone. Ho 29 anni e non ho piu voglia di vivere. In 15 anni di lavoro le persone mi hanno rubato tutto, persino la voglia di vivere. Che schifo sta società!!
Cadere dal secondo piano ha funzionato per me chi è fortunato può "provare" grazie a quello che campo giusto un poco. (OVVIAMENTE È STATO UN INCIDENTE)
Molti hikikomori vivono con i genitori. Chi vive da solo o é studente e i genitori gli pagano qualcosa sperando che studi (o pensando che vada all uni e poi non ci va), oppure con sussidio di disoccupazione o cose del genere. Sicuramente non è facile e si entra in un loop in cui sai di dover uscire anche per guadagnare ma non te la senti ecc…
@@StelleDiCartapestadiciamo che per essere hikikomori te lo devi permettere. È una scelta terribilmente egoista, che fa del male anche a chi ti è vicino. Io lo sono stato. Ma ho voluto smettere. Perché ero un privilegiato e rammollito del cazzo, che stava sempre in camera sua solo perché non aveva voglia di affrontare la vita, ed ero consapevole di poter fare ciò solo perché i miei mi mantenevano. Chi si mette in questa condizione è lui stesso il carnefice. Non si è vittima.
È semplicemente un comportamento non buono per sé stessi. Poi sicuramente capita per il bullismo o altre situazioni, io l'ho vissuto quando persi scuola per 3 anni, è stato un VERO INFERNO. Ma il fatto era che pensavo che rinchiudendomi in casa fosse la soluzione, che mi aiutasse, che mi proteggesse... Invece era il problema! Se avete amicizie che non vi piacciono cambiatele, state male per una relazione amorosa cambiatela, non vi piace il posto dove state, trasferitevi, così troverete voi stessi e i conflitti/paure cesseranno; questo atteggiamento sempre in un ottica che sia buono per voi e non ostile con gli altri. E' stata una gran fortuna vivere quel inferno, perché è stato come un segnale che le cose non andavano bene e dovevo trovare me stesso e la mia strada. Ringrazio per il bullissmo che ho subito, e tutti quelli che mi hanno fatto del male, mi hanno solo aiutato a scoprire me stesso e la mia strada👍 La Psicoterapia è fondamentale in questi casi, non vergognatevi a fare il primo passo, è la vostra salvezza.
ma poi io preferisco vivere chiuso in casa ed uscire solo per fare le commissioni quando sono costretto, piuttosto che schiantarmi in autostrada perché troppo ubriaco dopo che l'italia vince gli europei, per esempio
Da un carattere introverso, riservato e non conformista ad un altro più estroverso, conformista e condiscendente sino alla pubblicazione di proprie interviste dei propri fatti personali e precisamente riservati, è un attimo. Mi domando se sia davvero se stessa e soprattutto se sia naturale adesso e non di una maschera indossata capace di buona recitazione o se sia solo il frutto di un qualche conformismo dettato più dall'ideologia dominante e politica del paese e inculcata attraverso l'ordine degli psicologi. Esiste un modo molto simile agli hikikomori e sono i ritiri in convento, mi domando se per anche quest'altra piaga sociale che chiude i ponti al pari di quanto ci ha raccontato si possa dire qualcosa o bisogna rotolare tornando a casa per essere con grande fatica riusciti a dire qualcosa con le altre persone di sera ai bar, in discoteca o in posti ben peggiori di questi sotto lo stendardo del cconsumismo. P.s. e poi diciamocelo francamente, quella dei cavi distrutti per ricaricare il telefonino, è la più grande tra le assurdità di questa disinformazione mediatica, che diciamocelo francamente, dice un sacco di, ma francamente eh...
Ho 36 anni. Alle elementari ero sempre malaticcio e venivo sempre ostracizzato. Poi in dalla quinta elementare in poi ho subito bulling e piano piano non ce la facevo più delle continue vessazioni, in secondo superiore dopo varie bocciature ho abbandonato gli studi. Passavo le giornate in camera mia ed uscivo solo per comprare le. Sigarette. Ora lavoro ma continuo nell isolamento anche se sono costretto ad uscire. Ogni tanto mi faccio forza e cerco. Di fare. Qualcosa di sociale : palestra, volontariato, nella speranza di conoscere qualcuno ma dura poco perché non riesco a. Socializzare Sono come quei cani cresciuti legati chi è ritirato. Sociale rimane marchiato a vita. .
Non si rimane marchiati a vita se si ha la volontà di non esserlo. Fatti forza, l'unico vero limite insormontabile è quello che ci si impone da sé autoconvincendosi di non essere in grado di farcela. Coraggio!
Segui il tuo istinto, prova a conoscere qualcuno, si paziente e calma come persona, il problema sono gli altri, molte sono le persone che danno sempre poca importanza all'amicizia, non sei te che non riesci a socializzare, perché lo sono spesso gli altri, cerca di essere più amichevole e sicura come persona, prova a conoscere con calma qualcuno se ti ispira come persona, poi magari vedi qualche persona che si aprirà, cerca di capire che ognuno di noi ha i propri problemi, respira e nel frattempo dai più valore alla tua vita, usa bene il tempo che hai per te stesso.
Secondo me sono sbagliati i luoghi perchè il volontariato è per chi deve farlo e non riceverlo e la palestra per chi si fà il fisico per rimorchiare. Devi prima renderti conto che la tua natura malinconica è incompatibile con chi ha avuto una vita tutta di continuità e che non sà e non vuol sapere cos'è la tristezza. La soluzione è perciò trovare simili, proprio come stà avvenendo sotto questo video. Tra solitari nessuno giudica l'altro e si possono fare attività di gruppo che progressivamente ridanno l'allegria. Sè non trovi strutture adeguate puoi ricorrere ai social, quelli ad esempio per gli incontri, dove vedi foto con presentazione. Cerca ragazze/i che a pelle ti ispirano fiducia e contattali. Il fatto di lavorare è per te un grosso bonus dato che puoi spostarti su tutta la regione e andare in cinema e pizzerie quando si presenteranno le occasioni.
Il mondo siamo noi e sei anche tu...non diamo sempre la colpa ad altre cose se una ragazza all' età che c ha sta così...queste so le malattie di chi sta ancora troppo bene col culo al caldo perché ci sta chi li campa...
@@yarideagostini5744 no,per carita',una volta ho fatto un commento,mi si sono rivoltati tutti contro anche con insulti...c'e'un gruppo di uomini single,che vivono odiando le donne,con frasi pure misogene pesanti...e si nascondono dietro al resto chiuso in casa e rifiutano pure l'aiuto psicologico. bisogna andare da professionisti
Fa veramente una tenerezza infinita. Sono felicissimo che sia riuscita ad uscirne. Per cortesia smettetela con i commenti idioti! Qui non si tratta di stupidaggini o capricci, sono malesseri estremamente seri!
Ti capisco cara fanciulla... la Società fa schifo e ti delude continuamente abbiamo poche soddisfazioni... nel lavoro negli affetti nelle amicizie....io esco x andare al lavoro, dai miei genitori e fare commissioni ma mi sono ritirata da anni dalla vita sociale... mi puaceva ballare latino ma anche li i locali sono diventati uno schifo e ballo a casa😊.... vorrei vivere in mezzo alla Natura....❤ complimenti cmq x aver condiviso con noi la tua esperienza e ti auguro di laurearti! Dopo aver passato tutto ciò che hai passato cosa vuoi che siano alcuni esami da dare?😊 brava💝💝💝💝 Volevo aggiungere....quante belle persone ci sono nei commenti e mi fa piacere leggere le vostre parole...mi rincuora sapere che a questo Mondo ci siano ancora persone con sentimenti ed empatia e spesso mi commuove❤❤❤
e diglielo, questa del video avrà passato un periodo di depressione/pigrizia magari iniziato anche durante il periodo della pandemia e deve fare da portavoce di una categoria che non la rappresenta sventolando la bandiera di altre persone con un problema vero
Uns passeggiata ,anche solo di mezz ora può fare tutta la differenza del mondo ,non c è bisogno di andare in mezzo alla gente, l importante è il contatto con il sole e respirare aria fresca
Stare in casa ci sta però recludersi per scelta non fa per niente bene. Bisogna fare pur sempre qualcosa nella vita: uno sport, un hobby, una passeggiata. La società è marcia, ma fortunatamente si può vivere anche con solo se stessi e in solitudine, l'importante è non isolarsi.
È ovvio che sia meglio fare qualcosa piuttosto che starsene sempre e solo in camera, ma tu non sai che tipo di traumi può aver avuto un hikikomori, non ha senso dire in modo così banale cose del tipo "esci di casa, svagati, fai qualcosa" non serviranno a un emerito cazzo. L'unico modo per uscirne è avere fortuna di trovare qualcuno che ti capisca davvero senza giudicare, ma dato che di gente così ormai ce n'è davvero poca, per chi è così potrebbe aiutare molto la psicoterapia (a me ha aiutato moltissimo)
Offrire un hobby o una passeggiata a un hikikomori è come offrire un piatto di pasta a un'anoressica. Non serve a 1 cazzo. È difficile ed ogni caso è a sé.
@@briancolombo8178 però recludersi non risolve niente, anzi ti danneggi ancora di più. Le cose vanno affrontate nella vita altrimenti hai già perso in partenza. A me onestamente fa rabbia vedere certa persone cosi, devono essere aiutate psicologicamente e soprattutto devono reintegrarsi nel mondo. Ripeto una passeggiata per fatti propri o con un parente, sedersi su una panchina da soli e sempre meglio di restare segregati in una camera a non fare nulla. Oggi non esistono più gli empatici perché nella nostra società prevale l'egoismo, l'unica speranza è avere una famiglia coscienziosa e che cerca di aiutarti in tutto. Se una persona rifiuta di essere aiutata significa che vuole il male per se stessa
@@emmanuels.3321 hai detto bene, rifiutare di essere aiutati significa volersi male, ma il punto è proprio questo, gli hikimomori non si vogliono poì cosi tanto bene
Qualunque sia il vostro problema depressivo, personalmente mi ha aiutato molto evitare la gente. Incontrare gente troppo aggressiva o sensa passioni, vi porterà ancora più giù nella vita. Prima o poi si esce dalla depressione, dipende però dalla gravità del problema. Purtroppo io son nato in un posto nefasto e ignorante e il lavoro e la comodità che mia madre si è guadagnata negli anni non l'ha voluta perdere, altrimenti sarei andato sicuramente in qualche posto più tranquillo.
giulia io sono stata come te a 16 anni. È tremendo per quanto sia diverso per ognuno. Ora ne sto uscendo da qualche tempo. Ci vuole pazienza per guarire e onestà con se stessi ma si può uscirne. Cerca aiuto. Chiedilo ai tuoi familiari, amici, professori...chiunque fino a che qualcuno non ti da ascolto. E se ora non ti senti pronta a uscirne è normale, ognuno ha i propri tempi. Arriverà il momento in cui non lo reggi più e tu sfruttalo per cambiare.
@@amy-bl2us quello che posso dirti è che sono stata così sin da piccola piccola, già dalla scuola dell'infanzia. non volevo mai uscire, mai socializzare, mai fare nulla, mai partecipare ad attività che coinvolgessero altre persone e ogni anno questa cosa è andata sempre peggiorando, non m'interessa nemmeno cambiarla
Se una persona non sta bene con gli altri si parte dal presupposto si debba curare, ci si erge solo a censori di questo. Capisco non possa essere una cosa assoluta , io infatti sto cercando di frequentare diversi ambienti, ma sento anche bisogno di cambiare e stare con me stesso. Come persona con un' elevata percezione, che non ha un criterio da massa, ho trovato stando in mezzo al mondo tanto che mi ha lasciato un vuoto nel cuore; quando si è così si può pagarla davvero cara in mezzo agli altri. Io cercherei almeno il nomadismo e l'autonomia (soprattutto sul piano lavorativo). Stare con gli altri mi ha lasciato molta solitudine, vorrei almeno stare solo con me stesso. Ma questa società del posto fisso che punta solo sull'incanalare verso una funzione non tiene conto di questo modo di essere.
Condivido totalmente... Ho avuto una famiglia così, capisco bene il senso di solitudine e vuoto... Uscirne non è facile, creare un nuovo spazio adatto a sé neanche...
@@annaritamrn5673non è questione di uscirne, secondo me bisognerebbe creare stili di vita adatti alle persone solitarie; io vorrei puntare su modalità lavorative in cui abbia più distacco. Invece se uno non sta bene con gli altri si parte dal presupposto che si debba curare. Io non voglio questo, questa società vuole che si rinunci al proprio mondo interiore. Io frequento tanti ambienti anche per trovare dei simili, ma vedo che è molto difficile; il fatto che stia cercando come voglio mi fa anche stare bene, ma continuo a trovare una concezione della vita, delle dinamiche relazionali, con cui non mi trovo proprio. Quando si è persone così si può pagarla molto cara in mezzo agli altri, si è esposti alle angherie, perché ci si trova isolati per il fatto di essere fuori dal coro, si tende a essere ignorati, visti come problema, a far allontanare. Anche come viene vissuto il rapporto tra i sessi mi ha lasciato un grande vuoto. Ho avuto anche conferma che quando si è persone sensibili è normale che non vada bene qualsiasi compagnia, ma anzi deve essere una selezione. E anche questo genere di persone vorrei vederle giusto ogni tanto.
Secondo voi si esce da questa situazione? Io purtroppo per una serie di problemi ho sviluppato un vero e proprio odio per la mia città natale. Non riesco a fare niente che non sia il semplice distrarmi. e dormire. Ho subito svariate ingiustizie, son caduto in depressione e purtroppo non ho potuto neanche brillare negli studi/carriera, che sono la via più logica ed efficace per andare via e costruirsi una vita altrove. Ho comunque un curriculum decente, ma sempre per i postumi della depressione ho cambiato un pò di aziende e quando poi ho sbattuto la faccia al muro di un posto dove non stavo bene, son dinuovo dovuto tornare a casa. Ora ho 33 anni e sono in Naspi, magari la faccio troppo lunga, ma io qui non ci so stare proprio, ho bisogno di nuove emozioni, nuovi stimoli e soprattutto di dimenticare. Son tornato a casa per essere un po più comodo e avere meno spese e proprio perchè non avevo intenzione di fidanzarmi o convivere. Ho già affrontato la depressione molto tempo fa e so quanto possa essere dolorosa, è un male che ti divora giorno per giorno. Mi sento davvero un fallito per esserci ricascato.
Io sto sempre in casa, sia il mondo fa schifo, sia che essendo che mi fa schifo, non mi va di parlarci. Non vedo nel preferire internet qualcosa di negativo, non antepongo la vita reale a internet, per me vivere la vita felicemente su internet. Non la vedo la chiusura come una punizione, ma ho proprio scelto così. Chi sceglierebbe gente antipatica intorno?
@@MentalAquaductz be ognuno ha i suoi motivi per definirla penosa, e presumo che quelli che pensi tu possano essere diversi da quelli che penso io o da quelli che pensa qualcun'altro
@@reydreamsprogrammer5819 stavo solo appoggiando quello che hai detto, che la società faccia schifo è un dato di fatto poi ognuno ha i propri motivi certo
Non giudico queste persone poiché penso che in certi momenti della vita incontriamo persone così contrarie a noi che il solo modo per salvarsi è stare lontano da loro per salvare se stessi...
Mi rispecchio totalmente in quello che dice. Sono un Hikikomori? Si. Mi crea ansia uscire e interagire? No. Solo noia. Mio figlio è il senso della mia vita. Non troviamo altre accezioni. È il senso, la priorità che cambia, che manca. Siamo granelli di sabbia che scivolano tra le dita. Trovate la vostra priorità. 😁
Per come è fatto "il mondo" oggi che peggiora giorno dopo giorno, è meglio stare chiusi nella propria casa o perché no anche camera! Avete tutta la mia stima! Brava/i! Così si evita di vedere gente pazza e cattiva fuori di casa! Non è vero che si ci barrica dentro per sfuggire ai propri problemi, anzi è il contrario! Non si deve dimostrare nulla a nessuno! Non c'è nulla di interessante nella società, non vi perdete nulla anzi ci guadagnate! Detto da me che in alcuni periodi uscivo spesso e tirando le somme è molto meglio stare a casa e non uscire mai!
Tehehe I'm such le hikikomori 10 mesi mantenuta guardando Netflix e UA-cam! Se non era per qualche scopata su tinder ero predicamene una monaca di clausura! Meanwhile il silly inkler hikikomori non vede la luce del sole da quando era vivo Zyzz e la sua vita sessuale consiste nel venire addosso al pupazzo di gomma della sua pony waifu presa da my little pony friendship is magic.
@@riccardobarone384 capisco le citazioni blackpill comunque ahaha Sì ma non è la ragazza il problema , è proprio sbagliato il video. Non è una hikkikomori. Stare un po' a casa non vuol dire essere hikkikomori. Gli hikkikomori, come gli incel sono quasi solo uomini. E gli hikkikomori quasi sempre sono incel. Mai visto un bel ragazzo che finisce ad isolarsi dal mondo, se non a fare quelle robe tipo andare in mezzo alla natura e cose così. Sti video sono solo fuorvianti.
credo di esserlo anch'io, non fosse che devo uscire per andare a lavoro o fare la spesa. Ma gia di mio, di base, tendo ad isolarmi... poi nell'ultimo periodo non esco proprio, mi viene l'ansia a farmi vedere in giro o avere rapporti con sconosciuti.
Tutti dispiaciuti qua nei commenti, ma guardandosi attorno a nessuno di essi fregherebbe nulla di una persona in difficoltà. Grande società, talmente grande da rinunciarci del tutto
esatto
esatto! no, anzi se sei così la maggior parte della gente ti bullizza
👍
Allora io sono l'unico onesto e ti dico che me ne sbatto i coglioni
Hai descritto PERFETTAMENTE la situazione "sociale" che vige in questa piccola città in bassa toscana .Se sei famoso , conosciuto , ben piazzato economicamente e professionalmente , con la tipica parlantina da persona egocentrica e superficiale hai TUTTI che ti amano e stimano....altrimenti ,nel migliore dei casi, indifferenza ed omertà assoluta .L'italia è completamente fondata solo ed esclusivamente sull'opportunismo , affarismo a scapito altrui , menefreghismo , omertà , falsità.......e totale disprezzo verso chi è in difficoltà (soprattutto economica)
Eva Maria che emozione vedere i tuoi disegni colorati, il girasole, un vero inno alla vita! Grazie per la testimonianza ❤
Cara Eva, è scioccante apprendere da un video correlato quanto la vita ti abbia messo alle strette per tutti questi anni, ma hai dimostrato di essere una persona forte e determinata e sono felicissima di sapere che ora hai trovato la tua strada e che non ti sei fatta risucchiare da quel vortice maledetto. Tutti noi meritiamo di vivere la nostra vita da protagonisti e non da semplici spettatori. Ti abbraccio fortissimo.
-Deborah
P.S: ho adorato il tuo "autoritratto"!
GRAZIE EVA, la tua storia sarà di grande aiuto per molti !
Per chi?
Cerchiamo sempre di essere gentili gli uni con gli altri
Non ho capito cosa c'entri col video in questione ma vabbé. Credo che il problema sia molto più complesso.
@@deaecate3298 infatti
@@deaecate3298c’entra eccome, è la base. guardate le cose a fondo. osservate
❤️❤️❤️❤️ ti voglio già bene e ti abbraccio M.T.F.
SOLO AMORE
👍👍
Mi dispiace tanto per chi è/ è stato/a nella tua situazione, spero che ci si possa un giorno riprendere totalmente, tornare a gustare quella spensieratezza, felicità, tranquillità, serenità che si aveva da bambini, ma poterla gustare anche nel mondo e nella vita di un adulto. I miei migliori auguri per tutto!
Ma io sono un hikikomori e non mi sento depresso quando sto in camera, mi sento depresso quando esco...non so come abbia fatto questa ragazza a diplomarsi io ho quasi 25 anni e sono hikikomori da così tanto tempo che ho la terza media.
Grazie mille per l augurio. Io sono stato l esempio di un hikikomori e ora ne sto uscendo almeno ce la sto mettendo tutta. Non è stato facile e il pensiero di mettere un punto è stato fisso per molto tempo. Ora voglio lottare per ritornare ad essere come prima e soprattutto ad aprirmi al mondo.
@@GyutaroUpper6 io da 9 anni che sono hikikomori. Onestamente ormai o deciso che uscirò da casa morto e sepolto non più vivo.
@@Goddess-Roxy0000 Molto probabilmente anche io, mi trovo bene solo nel mondo dei videogiochi o degli anime/film...
Io sto così da ben 15 anni, barba lunga, capelli lunghi, ma aspetto fisico ben curato comunque. Di casa esco ogni tanto. E ogni volta che lo faccio mi piace vestirmi bene. Vesto bene anche in casa. Zero vita sociale. Dopo il bullismo subìto ho voluto isolarmi dalla società. Spesso la gente giudica, ti punta il dito contro, se non vai a genio a qualcuno non accettano il tuo modo di vedere le cose, ti attaccano in ogni modo. Questa è la società. E forse non mi perdono ancora il fatto di essere apparso un debole. Preferisco il mio cane, vado con lui in giro. A volte però quando scopro che in questo mondo c'è qualche buono, mi pesa un po' la situazione di eremitaggio che mi sono autoimposto. A qualche ragazza piaccio e se qualcuna mi dice che sono un bell uomo, soffro un po', perché un giorno la mia bellezza finirà e a nessuna ho mai dato l'opportunità finora di goderne.
Mi dispiace. Se un po' ti dispiace, puoi ancora cambiare qualcosa, magari inizia a frequentare qualcuno come possibile amico/a in qualche modo ma senza troppe aspettative... così eviti di restare troppo deluso se poi le cose vanno male... Puoi fare una volta ogni tanto così da non stravolgere troppo i ritmi... visto che non esci, potresti iniziare a studiare uno strumento a fiato, se ti impegni, dopo 2/3 anni potresti essere in grado di suonare in una banda... specialmente se prendi uno strumento grave (intendo tuba, euphonium, trombone, corno) puoi cercare una banda locale, ti sembrerà una proposta sciocca o per gente troppo allegra, ma non è così, di solito è un ambiente tranquillo dove la gente è simpatica. Se li vedi regolarmente per suonare, ma non li frequenti al di fuori, hai modo di frequentare cmq persone e passare del tempo insieme ma senza la pressione di vedersi apposta.
che coscienza. tanto di cappello
Allora per una volta cazzo vivi il momento, il qui ed ora, l hic et nunc con qualche donna che ti apprezza fisicamente e poi le dimostrerai poco a poco il tuo contenuto interiore . Non sei debole. Non sei diverso. Sei solo nel posto sbagliato nel contesto sbagliato.
PROVACI , LA VITA E' UNA, E ORMAI CHE SIAMO QUA PROVACI, SE VA MALE PAZIENZA MA TU PROVA, MEGLIO TENTARE CHE RIMPIANGERE DI NON AVERLO FATTO, POTRAI AVERE DELUSIONI MA SI SUPERANO E FANNO CRESCERE SE NON CI SI ARRENDE! NON ARRENDERTI!
Siamo tutti dei granelli di sabbia in confronto all’universo che ci circonda, un giorno potremmo pure estinguerci, fottesega va bene così
Isolarsi a volte è necessario per guardare dentro se stessi e recuperare le forze ma una volta ho parlato con un musulmano in
modo filosofico. Mi ha spiegato che secondo l`Islam, chi si isola priva gli altri del piacere che dà la sua presenza. Questo concetto mi ha fatto riflettere. Effettivamente ognuno di noi è unico e collaborare ci arricchisce, naturalmente se c`è rispetto reciproco...
Bel servizio,la ragazza in questione dimostra di essere davvero intelligente
se non lo fosse stata quasi sicuramente non sarebbe accaduto. Perchè uno stupido vuole sempre e sempre di più, non arriva a certi ragionamenti
si sopratutto se ce qualcuno che la mantiene...
@@rogerceresero392 la communità scientifica e medica all’unanimità considera questo come un disturbo di pertinenza psichiatrica a tutti gli effetti, poi c’è lei per fortuna, con la sua laurea in facebookologia ad erudirci tutti sulla matrice di fondo di questo problema.
Si, concordo! L'idea di immolarsi in un video è davvero intelligente!! È così che si resta nella pseudo storia
È piu di 6 anni che mi sono isolato da tutti per mia scelta. Poi questa scelta nel corso degli anni è diventata sempre più pesante da sopportare, ma nonostante tutto mi sento comunque incastrato, incastrato fra due vite che non sento mie: quella in casa, quella fuori casa.
Perché, almeno questo video, sembra voler dire che "è possibile uscirne", è possibile tornare a vivere tra la gente, camminare per strada sorridenti, andare nei locali.
Ma il problema (almeno per me) è che tornare a vivere tra la gente, tornare a camminare per strada o andare nei locali non sono vittorie, ma cose che non desidero. Quindi quella che dovrebbe essere "la soluzione", "la svolta", "il finale di questo percorso" è invece qualcosa che quelli come me non desiderano affatto, e quindi si rassegnano all'opprimente sensazione di sentirsi in trappola, poiché da una parte si rifiutano di vivere e dall'altra non desiderano morire. Semplicemente si limitano ad esistere, spesso infelicemente, per mancanza di alternative.
Probabilmente ci sono molti tipi diversi di Hikikomori, o magari questa parola "Hikikomori" non significa nulla.
Ma il problema di queste persone non è psicologico, ma esistenziale.
Credo sia questo che distingue un Hikikomori da una persona che semplicemente si sente sola e sogna di non esserlo più.
tecnicamente la ragazza del video parla di come sia riuscita finalmente ad esprimere se stessa in qualcosa che la aiutasse a tirar fuori ciò che aveva dentro. lo scopo finale è essere soddisfatti di sè e vivere felici. che detto cosi sembra un concetto astratto e irraggiungibile ma in fondo essere gia fieri di se stessi porta di per se ad essere decisamente più felici di quando non lo si è. L'uscire dall'isolamento è più una conseguenza del riuscire ad esprimersi (come con il disegno nel caso di questa ragazza) che lo scopo finale. Questa è la mia lettura e spero possa esserti utile in qualche modo.
aggiungo solo che un problema esistenziale è un problema psicologico. cosa che non è in alcun modo un concetto da "ho dei problemi mentali". semplicemente tutti possono trarre grande vantaggio dall' andare da uno psicologo/psicoterapeuta competente, in quanto fondamentali per capire determinate cose di se stessi, senza le quali non capiremmo mai certi nostri comportamenti. Ogni persona al mondo ne avrebbe bisogno. Sarebbe un mondo decisamente migliore.
G R A Z I E . Ti comprendo e condivido . Sembri una pagina di una delle mie agende.
È perfettamente comprensibile, anche io detesto le altre persone, preferisco l'arte e la natura, non sto bene ma neanche così male
Quello che dici tu non è nemmeno un problema esistenziale, tuttalpiù è un voler vivere. Quello di lavorare tornare a casa, andare per locali con gli amici è un sopravvivere, ma non un vivere. Vivere è lasciare qualcosa di sé anche quando si è con gli altri. Se questo qualcosa invece non emerge allora vuol dire che è stato traumatizzato da qualcosa, da amici troppo severi e duri che forse si sono trasformati nemici e ci hanno abbandonati dopo un oltraggio o per nostra ingenuità o per poca educazione, dalla società che detta delle regole di vita a tutti per essere considerati "normali" o dalla famiglia che vuole dei risultati o dalla comunità che emargina certi stili di vita solitamente riconoscibili nelle minoranze. In questo caso la colpa non può essere nostra, ma si deve avere la forza e il coraggio di reagire anche da soli e non rendere la propria esistenza un problema, se sono un problema per gli altri cazzi loro, poiché io vivo nel rispetto della legge e da cittadino italiano tenendo una posizione politica.
@@lucabasso94 condivido assolutamente, una bella risposta argomentata perfettamente e ottima per spunti di riflessione . In effetti, forse il concetto era nei pensieri di tutti noi, ma spesso la cecità sociale si rende contagiosa, "costringendoci" (anche se noi pensiamo di esserne fuori) ad auto-definirci perlomeno rendendoci disponibili a commentare o condividere un'etichetta da loro imposta , ergo ad "accettare" il concetto che gli altri hanno pensato adeguato a noi. Quindi si, é un voler vivere. Semmai , é proprio il più Disperato dei Voler Vivere . Lo stile di vita preconfezionato ben si confà allo stile di vita sintetico e sterile in cui da tempo molte persone si sono inquadrate volentieri . Il bello é che nemmeno si rendono conto che sono proprio loro ad essere in una gabbia . Detto ciò , Grazie per il commento che ha stimolato il mio . Buona giornata a tutti , qua sotto nei commenti, ovunque voi siate , in qualsiasi camera o finta-gabbia-libera voi siate 😉
Questo contributo deve renderti fiera, perchè stai condividendo con completa onestà un'esperienza che viene giudicata negativamente dai nostri valori e lo stai facendo con l'intenzione di aiutare il prossimo. E' interessante da un punto di vista sociologico e antropologico rendersi conto che il fenomeno Hikikomori sta prendendo sempre più piede in Italia e nasce in Giappone, 2 società con parecchie somiglianze: dal modo di gestire l'introversione e come questa è percepita limitante e distante dal modello di persona alpha, dalla reazione al bullismo (in Giappone più legato all'estrazione sociale, qui da noi più animalesco e istintuale), alle aspettative della società (in generale in Giappone, relativa all'apprezzamento della famiglia in Italia). In entrambi i paesi si fatica a parlare di salute mentale come sarebbe giusto fare, paragonandola alla salute fisica; e il parlare con uno specialista che possa guidarci verso una consapevolezza del sè e la realizzazione personale viene spesso associato alla malattia mentale, quindi stigmatizzato e nascosto.
In questo clima di abusi e traumi è facile chiudersi in camera in modalità protezione, sembra quasi la scelta più saggia. Consiglio a chi si sente molto compromesso e schiacciato a terra dalla propria situazione di cercare un aiuto psicologico SUBITO, a chi sente di avere brutte tendenze quantomeno la lettura di qualche saggio come 12 rules for life di Jordan Peterson, per vedere in maniera chiara dove si sta sbagliando.
Spesso la soluzione parte da piccole abitudini e un grammo di disciplina. Io stavo per cedere 12 anni fa e 5 incontri da uno psicologo mi hanno salvato. Ti auguro una vita densa di significato e bella come la persona che sei, Eva Maria.
❤️
Veramente, da quanto so, in Giappone l'introversione è più intrinseca al modello sociale che da noi. La riservatezza in Giappone è molto apprezzata, fin troppo. Quindi, non è una società estroversa come la nostra, in cui gli introversi sono costretti a cambiare... Questo è un discorso che riguarda l'Italia, ma non molto il Giappone. Lì le persone sono costrette a cambiare per altri motivi...
@@pov_explorer2021 esatto
🤓
Non saprei nella vita non esiste giusto o sbagliato solo scelte, e tutte prima o poi portano allo stesso traguardo, la morte.
Cara Eva grazie per la condivisione! Tra l altro sei davvero una bella ragazza!
purtroppo spesso la difficoltà principale è riuscire a condividere nel modo giusto le proprie difficoltà, in molti non hanno la sensibilità per capire situazioni difficili se non attraverso manifestazioni estreme delle stesse, l'aiuto reciproco spesso ho visto impiega troppo ad arrivare, Eva Maria ha avuto molto coraggio nel farlo e i risultati sono evidenti,
è un esempio di come condividere le proprie difficoltà sia la chiave giusta per scioglierle
Cara Eva, c'è stato un periodo in cui, ero come te: rinchiuso in casa, nella mia camera, solo con il computer come unica finestra sul mondo esterno. E i videogiochi a drogare la mia mente. Questo perché i miei genitori stavano divorziando, io avevo scoperto che mio padre se la faceva con la donna che amavo io, ero bullato e maltrattato da tutti nel mio paese, non avevo pace ne riposo. Tutto quello che contava era il computer, stavo sempre attaccato ad esso come tu stavi sempre attaccata al cellulare, e come hai detto tu, è un'arma a doppio taglio. Mi ci vollero un trasferimento dal meridione al settentrione e parecchi anni di terapia (perché i guai in cui mi avevano cacciato erano molteplici) per riprendere la mia vita. Dalla mia esperienza, che è come la tua, ti posso dire che NON DEVI MAI ARRENDERTI alla malattia. Che la devi combattere. La malattia è bastarda. E se non viene combattuta, si impadronisce della tua mente tagliandoti fuori. Io vivevo al contrario: chiuso sempre nella mia camera, isolato dal mondo esterno, giocavo la notte e dormivo di giorno, e a nessuno importava che stavo praticamente sottosopra. Ero ridotto a una larva. Odiavo la luce del sole. Odiavo gli altri. Credevo che l'unico posto dove avevo diritto a stare era la mia camera, quando ne uscivo era solo per eseguire duramente i miei doveri e poi svanire, senza lasciare traccia.
Oggi non sono così, oggi esco con gli amici e ne ho tantissimi, gioco sempre a computer (questo è il mio canale) ma ho una vita, una vita degna di essere vissuta, ma come te, ho lottato e non sono mancati gli avvenimenti negativi, ma ti ripeto: ce la puoi fare! Tutti CE LA DOVETE FARE! Non cedete alla malattia.
Hai fatto bene a fare questo video, che è una storia MOLTO toccante e vera, ci sono passato e quindi so che dici la verità. Non accettare e non accettate MAI la malattia, non datele modo di imperversare nella vostra mente, combattetela con tutti i modi che avete, con ogni mezzo. Meritate di più della vostra stanza, meritate di più del vostro cellulare.
Vieni a trovarmi nei miei Vlog nel mio canale, sei la benvenuta, ciao! E non mollare mai, c'è sempre speranza, credimi.
Daniele "Darkon Corvinus Draconius"
Come sei riuscito a farti nuovi amici?
@@alessia5600 Ti dirò la verità: nel posto dove vivevo, gli amici che avevano si contavano sulle dita di due mani, non di più. Ero maltrattato e disintegrato senza pietà, e a casa (chiamiamola così se vogliamo), ma erano persone diverse dalle altre, persone che non tolleravano che io stessi male per colpa degli altri e della malattia e mi avevano preso a cuore. Ma è stato solo quando me ne sono andato dal luogo da dove vivevo che ho cominciato a farmi nuove amicizie, persone che non si divertivano a farmi del male e non cercavano di divertirsi a farmi del male, e cosa ho fatto per averle? Semplicemente, sono stato me stesso, una persona che non attacca se non per difendersi. Una persona che non si volta dall'altra parte se hai bisogno di aiuto e se non te ne approfitti. E così via... Mi sono rivolto agli altri offrendo amicizia e aiuto, e tutti qui mi sono stati talmente grati da diventare miei amici, io in pratica quasi non ho bisogno di fare la spesa per mangiare, chi mi chiede una stampa e mi ricompensa con cibo buonissimo, chi mi chiede una cosa a computer e in cambio mi viene addirittura a fare le pulizie.... ripeto: io qui dove mi trovo, sono stato semplicemente me stesso, e non ho dovuto fare niente che fosse al di là delle mie possibilità per farmi degli amici. Bastava essere sincero e vero.
@@DarkonCorvinusDraconius nel senso che non hai frequentato associazioni ecc?
@@alessia5600 L'e uniche associazioni che ho frequentato è la mia chiesa evangelica (con cui ho un rapporto stupendo di amicizia e affetto oltre alla fede) e il centro diurno con il quale ho cominciato a farmi degli amici e a ricostruire la mia vita.
@Mark Nelson No.
Io mi permetto di dire che più che una hikikomori vera e propria a me sembra che la ragazza abbia vissuto più che altro un periodo di depressione profonda.
Vero che, spesso, sono aspetti correlati, ma ci sono anche molti hikikomori che magari sono riusciti a riacquisire un minimo di vita sociale, nel tempo, che preferiranno sempre e comunque starsene per fatti loro, vivendo comunque con serenità. E la depressione, solitamente, a cambiare la percezione di sé e del mondo esterno, non l'isolamento in primis.
Un abbraccio e pensieri di energia a chi desidera cambiare la sua situazione
Molto carina e a modo. Cmq ci vuole fegato per esporsi così con tutte queste persone che giudicano , ho molto rispetto e ammirazione per te.
Quanta verità....e non solo per chi si definisce hikikomori. Io per auto punirmi poiché pensavo di non meritare e non valere nulla mi sono segregata ed ingozzata per 20 anni arrivando a pensare 170 kg. Era meglio rimanere lì seduta in un angolo a fare finta di vivere piuttosto che alzarmi ed affrontarla davvero. Il tutto è sicuramente frutto di un'infanzia molto travagliata, ma non sono solo una vittima innocente, sono stata anche la mia carnefice.....sono cosciente del fatto che alcuni lati del mio carattere abbiano completato l'opera portandomi all'errore più grande della mia vita: perdere vent'anni di vita, di esperienze e perché no anche di sconfitte che non torneranno mai più indietro.
Io anche, ti capisco tantissimo
Ciao Francesca, non ti dirò che mi dispiace per la tua situazione perché penso sia l'ultima cosa che vuoi sentirti dire.
Ti dirò invece che sono fiero di te, perché il fatto che tu ne stia parlando (anche se online) fa capire quanto tu stia diventando/sia diventata consapevole di aver toccato il fondo.
Anch'io ho toccato il fondo. Ho vissuto quasi isolato per tre anni, e adesso, con mille difficoltà, sto provando a vivere il mondo esterno.
Continua così Francesca, in bocca al lupo per tutto 💙
so che i rimpianti non ti fanno dormire serena la notte, ma la tua esistenza non è terminata. ti sei preoccupata abbastanza del passato, ora devi costruire la tua vita, hai ferite dentro che non si rimargineranno mai.. ma hai dentro qualcosa di molto più grande delle tue ferite. trovati, scopriti❤️
Ti avrei voluto vedere se fossi stata un uomo brutto se saresti riuscita a superare questi problemi... Forse non sai che gli uomini brutti non vengono considerati da nessuno, nemmeno in amicizia
@@albertofanelli131 quante boiate!
Sembra la fotocopia di me dopo aver partorito mio figlio deceduto a quasi 5 mesi mi sono isolata non volevo vedere nessuno mi davani fastidio le persone quel poco che uscivo desideravo tornare a casa non vedevo l'ora guardavo tanti video leggevo tanti libri ma tantissimi libri adoravo stare in silenzio sentivo che non mi meritavo di vivere in quel momento mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore avevo abbandonato tutte le cose che adoravo fare come ricamare cucinare giardinaggio etc etc ne sono uscita grazie alla mia psicologa e al mio psichiatra che non ringrazierò mai abbastanza
Mi dispiace moltissimo... Un abbraccio cara e un sereno Natale.
Tu avevi veramente una ragione straziante 💔🙏🏼🙌🏼
Sei fortissima, un abbraccio immenso 🫂❤️
Quando sei consapevole di avere un problema,hai già fatto un enorme passo
nn è affatto semplice tipo a me mia mamma si e rotta i c e me lo ha detto nn ero un hikikomori ma mangiavo o guardavo mi piaceva essere isolata adesso meno anche perchè ogni tanto sente che io e mio padre litighiamo e ci dice di finirla ,le voglio bene e fortissima in tutti i sensi ,
È una forma di difesa verso questa società malata.
Già
Ti ho quotato, parole sante. Oltre che una forma di difesa a volte per alcuni credo sia una forma di sopravvivenza.
Concordo pienamente!! Buona giornata!
Vero. Ci si isola.
Esatto, bisogna prendersi del tempo per se stessi, perché non ci si può sempre preoccupare dei problemi di tutti. Più che società malata, sono le persone poco flessibili di mente, dando per scontato certe cose.
Mi dispiace molto per i commenti sotto questo video. Che non capiscono che qualcuno possa essere hikikomori a prescindere dal genere, dall'estetica, dal fatto che decida di raccontarlo. Apprezzo avere avuto una visione diversa, l'ho trovato interessante e chiaramente in pochi minuti si può raccontare poco, ma l'esperienza è arrivata.
Comunque nessuno credo la conosca personalmente, motivo per cui non è possibile giudicare la sua storia con 5 minuti di video.
Si infatti sembra che tutti debbano essere identici senza varianti e caratteristiche proprie
Gli hikikomori non vanno dagli estetisti, smettiamola perfavore.
Tra un po' ci manca pure che esistono gli attori e le pornostar hikikomori... questa persona é solo una narcisista in cerca di attenzioni
@@tommyvercetti7031 ma dove hai visto che ci va?
@@MentalAquaductz É palese, non ti offendere ma se non lo noti é un problema tuo.
@@tommyvercetti7031 o forse è una tua convinzione
Sono in questa situazione da ormai quasi 7 anni, sono sempre chiusa in casa e quando esco a malapena riesco a fare qualche km, ma mai per una vera e propria passeggiata, esco principalmente per fare spesa e per mangiare (male purtroppo non avendo neanche voglia di cucinare), non appena faccio 800m mi stanco, provo dolore e inizio a camminare male e non vedo l'ora di tornare a casa in camera, dopo anni, ho preso un sacco di chili e sento di non volerli piu (causandomi anche molti problemi alla schiena) come sento di non volere piu questa situazione, sono in Umbria ma purtroppo, ho solo un'amico, che è l'unica persona che mi è accanto e che mi sta aiutando a pagare il minimo indispensabile per vivere, non riesco a trovare lavoro per paura del nuovo ma anche per via delle scarse possibilità e ogni giorno è un loop incredibile, mi dicono e credo di essere una ragazza molto solare, estroversa e anche bella, disegno e canto da quando ero bambina, ma ho avuto un infanzia di bullismo e terrorismo psicologico, cosi che crescendo ho sviluppato a mio discapito tanti traumi, tra cui dipendenza affettiva, non riesco a creare attorno a me relazioni salutari e di amore vero e puro, eppure sono molto empatica e sensibile se mi si da la piena possibilità, ma è arrivato il momento in cui è difficile vivere, ho pensato spesso al suicidio ma poi mi rendo conto di essere una brava persona e che merito di meglio, il problema è che non è assolutamente facile uscirne, a volte sembra impossibile, mi sento sola, vorrei amiche VERE, BUONE, CHE MI APPREZZINO DAVVERO PER COME SONO, non voglio piu essere sola. SONO VICINA A CHIUNQUE STIA VIVENDO QUESTA STESSA SITUAZIONE, VI ABBRACCIO!
Annalisa.
Ciao, sono hikikomori dal 2013. Ho fatto un video su youtube in un altro mio canale. Desidero tantissimo delle amiche. Puoi darmi un tuo contatto. La mia vita è rovinata
Ciao Annalisa, non sono un hikkikomori, ma comprendo. Hai un animale domestico? Avresti un giardino dove tenerlo. A presto.
@@InteristaKalonBrion purtroppo non ho nessun giardino, vivo con coinquilini.
Come stai adesso? Qualcosa è cambiato? Un abbraccio
@@Bibi_______ ciao, si, direi che la situazione è cambiata un pochino a distanza di 7 mesi, ho imparato ad apprezzare la solitudine, uscire da sola e fare conoscenze esterne ad internet!!! Tutto si affronta a testa alta!!! Un abbraccio anche a te!!!
Bellissimo il disegno!bella idea
Auguro solo cose belle a questa ragazza 🌸🌸🌸
Ciao sono un hikikomori ma la mia asocialità non è dovuta alle pressioni sociali (credo) ma per dei disturbi degli spettri cognitivi,che mi tolgono freni inibitori, bisogno di socialità, alta frequenza mentale...
Ho problemi di ippocondria,agorafobia,attacchi di panico e disturbi dell'ansia e disturbo ossessivo compulsivo, tutto ciò mi rende inaccessibile la presenza scolastica, e mi tocca studiare da casa(purtroppo perché adoro ascoltare le lezioni) ho questi disturbi da 3 anni ma fin da quando sono piccolo mi seguivano, ho 14 anni...
Vorrei solo realizzare un sogno un giorno( che non da me sognare e desiderare cose effimere) diventare professore e avere qualche amico con cui possa dislogare dei miei interessi (scienze, filosofia,storia, letteratura,musica,gioco di ruolo)
Però diciamo che sono strano nee relazioni sociali quindi non sò se si realizzerà la seconda...
C’è la stai già facendo, è solo che non te ne sei reso conto. Continua così
@@giacomofrediani3738 ben detto, poi come si dice, l'appetito vien mangiando.
Ma perché ci tenete così tanto ad etichettarvi con questi appellativi?..cioè dovete fare parte per forza di una categoria per sentirvi meno deboli?. ..ba
@@Gutsgriffith88 no era per fsr capire in che contesto sto... Un po' hai ragione a me non piace etichettarmi ecc, ma serviva per capire...
@@Conclave_313 si ok cmq ognuno ha un carattere proprio che sia debole forte ma rinchiudersi dentro casa non è servito mai a nessuno, perché se non parte da te la reazione non parte da nessuno...
Ti capisco tantissimo , anche io ho vissuto così.. e da quando ho conosciuto il mio ragazzo ,sono riuscita ad avere la forza di uscire di casa, di socializzare , di lavorare. Per carità è difficile ancora , ma ci posso riuscire! Tutti ce la possono fare! ❤️
E dove l'hai conosciuto? Sotto il tuo letto? Non fingetevi malati e abbiate rispetto dei veri malati
@@jamirosparro per le donne è estremamente semplice trovare un ragazzo, tipo su internet lo possono trovare in 3 giorni
Fai anche in 3 minuti
Il problema di fondo che le hikikomori femmine sono solo fuffa è proprio questo commento, il maschio non può cercare validazioni o conforto da nessuna parte per uscire dalla situazione, verrebbe solo abbattuto di più e cercando di salvarsi magari con un app di dating per trovare una compagna, qualcuno che dia supporto è inutile (e guai se qualcuno scrive se hai bisogno di supporto vai dallo psicologo, perché questo va dato costantemente per guarire, come una medicina, non 1 volta a settimana per 100€) quindi come dicevo rischia solo di sprofondare ancora più giù, perché una persona con il suo vissuto non ha nessuna qualità da apportare a una possibile relazione e quindi rinuncia dopo vari tentativi miseramente falliti.
D'altra parte invece c'è la donna--->mettiamo le mani avanti, il mio non è un commento da redpill o misogino, semplicemente una realtà dei fatti, provate a creare un account su un app di dating femmina anche solo fake e vedete quanti match fate in pochi minuti
I ragazzi sono disposti a far di tutto pur di uscire anche solo con una ragazza depressa o con problemi, anzi questo li incentiva di più perché è più facile, quindi caricandola di attenzioni e coccole la ragazza hikikomori ne esce dalla situazione come la suddetta, mentre il povero scemo hikikomori? Lui cosa deve fare? Chi gli dà la mano se non riesce a tornare da solo in superficie?
Tra l'altro piccola parentesi perché il video era abbastanza nauseante: il vero hikikomori è qualcuno che ha portato la propria sensibilità a un livello tale da non riuscire più ad accettare nessuna delusione e questo gli preclude qualsiasi attività, praticamente la vita stessa, sarebbe stato più sensato un video con un maschio visto che rientrano nella stragrande maggioranza
@@jamirosparro a te che importa come l'ho conosciuto? Conviviamo di 4 anni ormai.
Probabilmente ci sarà chi vedrà questo video e capirà fin troppo bene questa ragazza, peccato che chi ha questi problemi difficilmente si espone ...e comunque lei sembra l’auto celebrazione di se stessa!
Chi comprende queste parole è perché c’è passato o c’è ancora dentro!
Mah io non ci vedo celebrazione, solo una ragazza che attraverso la terapia ha superato un momento di difficoltà ed ora ne parla liberamente
Non pensavo di essere un hikikomori finché ho visto questo video.
Io mi espongo sono hikikomori da talmente tanto tempo che non mi interessa cosa pensano gli altri perché per me voi è come se non esistete
Perchè lei per fortuna sembra esserne uscita, io mi sono rivista molto in alcune sue affermazioni (in altre meno) ma ahimè ma non posso dire di avere la sua stessa sicurezza, sto anche facendo terapia fin quando posso permettermelo (anche se non è quel grande aiuto che si pensa) credo che il mio caso sia più complesso per certi versi. Credo che l'autocelebrazione in questo caso stia nel riportare semplicemente la sua esperienza e nel poter affermare con fierezza di esserne uscita, non ci vedo nulla di egoriferito in tutto ciò, anzi, mi sembra ci sia del sano narcisismo e un atto di amore verso se stessi nel voler raccontare la propria storia
Hai perfettamente ragione, è difficile esporsi. Ma ho sempre sostenuto che è meglio non fare nulla, che fare qualcosa di altamente sbagliato. Anzi l'unico motivo per cui sono passato dall'odio verso gli stronzi, all' odio profondo verso me stesso, è stato farmi trascinare dagli altri per curare la depressione e la solitudine 'in allegria', quando invece va curata con dedizione e trovando la strada più giusta per se stessi. Come scrivevo in un altro commento, EVITATE LA GENTE AGGRESSIVA e valorizzate la vostra solitudine. Se potete usare internet e lo smartphone e trovare soluzioni ai vostri problemi, lo potete fare solo grazie a qualche povero scemo che ha inventato questa tecnologia! Meglio morire, che vivere una vita che non è la propria!
Ho sentimenti incontrati e tante cose da dire. Personali però. Dico solo che capisco molto bene questa ragazza e mi fa piacere che abbia trovato il suo equilibrio e viva una vita salutare.
Bello!!! Interessante!
(il video, no la situazione)
Beh... anche io vivo giorni in isolamento totale nella mia stanza,ma fino a quando non ho sentito questo termine che descrive questa situazione,non sapevo che fosse un problema, perché non lo vivo come tale.Mi rivedo molto in ciò che dice questa ragazza (anche io vado a fare la spesa affamata). Il fatto è che lo si vive come un problema,ma chi lo stabilisce che lo sia? Voglio dire ,le persone che passano la gran parte della giornata fuori casa,si riempiono la vita di 1000 impegni ed attività sociali,sono sempre al centro di eventi mondani e costantemente in presenza di altre persone,sono davvero da ritenersi NORMALI??? Io penso invece che quest' ultime cerchino sempre il modo di RIFUGGIRE la solitudine ed evitare di entrare in contatto con il silenzio di se stessi. Poi smettiamola di demonizzare sempre Internet,anche questo è un potente portale di accesso ad informazioni che un tempo non ci erano concesse.
Mi fa riflettere. Ho 28 anni, lavoro anche se ahimè non ho un contratto a tempo indeterminato, vado in palestra e in giro a fare la spesa. Mi prendo cura di me stesso, vado a correre al parco o vicino casa. Frequento poche persone, ho pochi amici che spesso mi invitano ad uscire ma che rifiuto il 90% delle volte. Non ho problemi a relazionarmi, non percepiti da me almeno, semplicemente non mi piace uscire, preferisco scaricare e guardare un film o relazionarmi con il prossimo in vari giochi online. Sono un soggetto a rischio? La mia preoccupazione nell'associarmi un po' a questo mondo è già di per se un campanello d'allarme?
Da ciò che scrivi in realtà non stai male, però nel profondo secondo il mio modesto pensiero, sei triste perché abbiamo tutti un po' voglia di parlare, sfogarci a tu per tu con qualcuno. Però vedi, questa mia teoria potrebbe essere anche sbagliata, semplicemente per il fatto che questa società sta spingendo sempre più sulla realtà virtuale, "spegnendo" piano piano i rapporti umani.
Minchia hai descritto la mia vita praticamente, incredibile 😂😂😂vabbè non sei l unico tranquillo 👍🏻👊🏻
Stai benissimo altro che
Io ho il problema opposto, sto bene solamente quando sono fuori
A sentire così mi sembri un soggetto a rischio. Anche io mi sento così. Mi isolo ed esco molto poco, videogiochi, film, però se stai bene con te stesso e stai in qualche modo mettendo assieme le energie anche solo un poco alla volta per cambiare allora non c'è niente di male, c'è la volontà che ti tiene sano. Se invece vorresti cambiare, non ci provi e ne soffri in una qualunque forma di depressione allora è un problema. Se invece non stai male e non vuoi cambiare sai già che sei a rischio.
I commenti di questo video sono un esempio esaustivo dell'italiano medio, che in questo caso raglia 50 e 50 "è pure carina" e "ma vai a lavorare". Siamo veramente un popolo di asini.
I miei auguri agli hikikomori e a chi soffre di depressione, o di qualsiasi altro disturbo abbia questa categoria di persone. Solo voi conoscete la vostra, individuale battaglia.
per loro fortuna non hanno un disturbo reale, ma solo paturnie avallate da genitori incapaci e psicologi interessati. Mi domando sulle spalle di chi vivranno tutte queste minoranze oppresse e piangenti e incolpanti la società cattiva e competitiva. Ah già vivranno sulle spalle dei poveri normali che traumatizzati o meno, studiano, si fanno il mazzo, pagano le tasse.
Comunque bellissima la sua arte soprattutto la vergine con la mela, fighissimo
Avete mai letto quel libro del tizio che ha deciso di dire sempre si a ogni invito dei suoi compagni di lavoro, e tutto ha cominciato a girare meglio? Io l'ho fatto ben prima che lui scrivesse il libro ho avuto solo grane da tutte queste persone, vorrei attirare l'attenzione su quelle persone fissate con la socialità potreste avere pessime esperienze.
Dire sempre sì è da emeriti coglioni
Se dici si senza sapere cosa vuoi veramente, vai in contro a cio che non vuoi e che quindi ti fara soffrire. Si tratta di avere consapevolezza.
@@X0___ChatGPT____0X yesman
@@X0___ChatGPT____0X Non esprimere a sbuffo la tua opinione personale, è una questione più complessa, intendeva dire che con questo atteggiamento non ha guadagnato niente di buono, per cui molte volte le persone dicono di uscire per fare altro che non sia stare a casa, esprime l'ottusità di queste persone e la loro superficialità.
Mai dare pareri esclusivamente personali ad altri, perché non è una cosa abbastanza intelligente.
@@Mr_Vessa Mi sa che ti fai troppe pippe mentali Einstain
In questa realtà bisogna sempre elencare e categorizzare tutto...
Ognuno è diverso e ognuno ha la sua psicologia non raggruppabile con altri
Oh che bello, un commento sensato.
Esatto, perché la gente deve sempre indentificarsi in qualcosa, visto che etichettandosi, anche se in maniera negativa, si sente che appartiene a qualcosa
@@Gutsgriffith88 Non è questione di etichettarsi o meno. Nasce un fenomeno e gli si dà un nome, così da capire cosa si ha davanti e studiarlo. Semplice.
Forse sono semplicemnte persnne più sensibili e piu profonde che risentino gli effetti di ina società individualista ed egoista ...dovremmo tutti capire che siamo noi le persone piu importanti e non dare potere a nessuno di influenzarci o di deluderci ...a me lo sport ha aiutato tantissimo .. sentirea fatica a fone giornata è enormemente gratificante 🙏
È proprio vero che chi parla a sproposito non ha mai sofferto nella vita
Brava che ne sei uscita, tanto bene❤❤❤
Potete gentilmente togliere i commenti di 3 disagiati che offendono le donne sotto?grazie...
Fregatene chiara...
quando la maggior parte dell'esclusione sociale maschile l'attuate voi... vabbuò
No
@@djangokek4520 eh si no, va bene
Cos'é tornato il fascismo o credi di stare in unione sovietica dimmi
sono agghiaccianti e penosi molti commenti qui sotto
Bhe dai, c'è anche qualche battuta. Meglio intervenire amichevolmente, per fare la scelta intelligente.
Addirittura AGGHIACCIANTI😂
Purtroppo la maggior parte dei commenti fa capire bene perché è praticamente impossibile per un Hikikomori esporsi e provare a chiedere aiuto
Questo commento capita a pennello come il tuo nome 😆😅😉😊
😂Ma a chi vuoi chiedere se il mondo non ti piace?😮
Io lo sono stata per 7anni però poi ne sono uscita
@@mElse123da cosa? Da casa?
@@helgazubiz1750 si
Stavate parlando di me? ...si!
Io vivo così da 20 anni, e da 15 non lavoro neanche più. Ma non sono solo, ho un sacco di bestie e di piante, che sono una compagnia molto migliore delle altre persone. Il mio problema non è propriamente l'uscire di casa, più che altro mi scogliona dover interagire con le persone. Esco spesso, ma solo per andare nel bosco dietro casa o nelle foreste in appennino
E non ti manca il contatto umano, con alcuni almeno?
E come ti mantieni?
Ma questa è un altra cosa.. Almeno non vivi rinchiusa in camera come una prigioniera a non fare un kazzo dalla mattina alla sera!!
Io uguale. La mia fonte di "guadagno" come si chiede qualcuno è il tartufo. Con i cani, nel bosco. E il cibo " me lo faccio io"
@@francescafranceschina8454 io i tartufi li cerco col rastrello, li dove sono è pieno di marzoli. Ho anche un cane di mio padre che è molto bravo a trovarli, ma quando è con me se non faccio in tempo se li mangia.Con il mi babbo no, perche sa che verrebbe impiccato ad un ramo e preso a calci, ma io non ci riesco, non schiaccio manco le cimici
Non è depressione per ragioni astratte. La maggior parte delle volte, è essere isolati da una società che, attratta da altri argomenti, ti isola. Passano gli anni, gli amici si fidanzano e sposano, non ti cercano più come prima e alla fine, finiscono per non cercarti più. Ogni tanto un banale messaggio di circostanza è per pulirsi la coscienza, qualche parola dinconforto ma nessuna vera volontà di aiutarti. Ma molti non si rinchiudono in casa e basta, ma vi passano molto tempo, salvo poi allargare il perimetro della loro stanza quando escono, senza quasi parlare con nessuno ma non per asocialità, piuttosto perché non hanno nulla da dire a un mondo che non va a fondo ma rimane in superficie. Pian piano spariscono anche i genitori , perché nessuno vive in eterno, e si perde ogni punto di riferimento, se non il senso del dovere. Non è sempre depressione, ma spesso proprio la grande voglia di vivere, l'amore per la vita è per gli altri che non viene mai corrisposto, diventando quel disegno realizzato, quel brano composto, senza avere qualcuno che lo veda o ascolti. È l'urlo della disperazione di chi è imbavagliato o muto. A nessuno importa, per cui siate centurioni e/o samurai: manteniamo la posizione e, se non possiamo vivere una vita vera, almeno bisogna morire combattendo.
Questo è vittimismo: nessuno mi considera e allora mi isolo. 1) I veri amici non li perdi quando si sposano; 2)I veri amici sono pochissimi, a volte non si ha la fortuna di averne nemmeno uno, quindi bisogna matenere le relazioni sapendo che si tratta di conoscenti.
Ero diventato così anch’io, e poi da adulto grazie ad uno psicologo ho capito di essere stato la pecora nera di una famiglia narcisista.
mia madre una donna narcisista borderline maligna che mi ha sempre manipolato, isolato dal mondo e fatta terra bruciata attorno a me per tenermi incatenato a lei e impedirmi di prendere la mia strada.
Ora dopo 6 anni di terapia sono un uomo libero e vivo di più la vita anche se mi rendo conto che spesso le vecchie abitudini mi portano ad isolarmi e a stare meglio da solo.
Se state così andate di nascosto da un bravo psicologo senza dire niente a nessuno, soprattutto ai vostri genitori manipolatori! È l’unico modo per uscire fuori da questa situazione.
Attenti ai vostri genitori se non addirittura a tutta la famiglia e non parlatene con nessuno se decidete di andare dallo psicologo perché ve lo impediranno.
Grazie per il contributo importantissimo, che conferma la teoria secondo la quale su internet esiste veramente troppa roba (e io ne vengo a conoscenza grazie a internet, guarda caso)
Esatto, però la questione è che noi come persone siamo curiose, quindi se le persone non hanno niente da offrirci, ci informiamo o cerchiamo di capire certe cose, più sano di mente, poi bisogna valorizzare al giorno d'oggi il tempo che usiamo, non è mai sprecato se seguiamo il nostro istinto.
a me sembra più una forma di depressione e ansia, molte volte vedo che mostrano hikikomori come persone tristi e depresse ma non è esattamente così.
Alcune persone stanno meglio in casa che fuori, semplicemente perchè tutto quello che hanno bisogno c'è l hanno dentro in quei pochi metri quadrati, e provano un senso di disagio se escono dalla loro zona di confort, si, ok, potrebbe anche essere una patologia, ma non per forza il soggetto è una persona depressa.
Più che zona di confort, è perché la vita è fatta così, la gente è fissata sull'uscire di casa.
@@Mr_Vessa quanta verità
Anche se non sono uno psicologo, credo alla base di questo stile di vita ci sia la comprensione cheil mondo all'esterno non ha nulla da offrire. Queste persone decidono di condurre una vita da eremita erudito, una persona che si isola ma allo stesso tempo continua a ricercare informazioni. Non serve usare l'appellativo hikikomori. Anch'io la penso così, sostanzialmente quello di cui possiamo avere bisogno si potrebbe limitare ad una camera e il mondo esterno non ha nulla da offrire se non mondanità e mediocrità. Ma la vita è questa: mondanità e mediocrità. Se lo accetti, vivi in pace e serenità.
Più che il mondo sono le persone, hai capito bene, non serve usare l'appellativo di hikikomori.
❤️
Esatto è così che ragiono io, io sono un hikikomori da così tanto tempo con non ricordo, fa conto che ho la terza media e il mondo non ha niente da darmi secondo me, tu quello che desidero è che il mondo non esistesse.
@@GyutaroUpper6cazzo c'entra la terza media😂
@@Trombodituono Per dire che non me frega niente di nulla da sempre, anche quando ero bambino 😅
Ma i DEFICIENTI che si domandano "come faceva a mantenersi, pagare l'affitto, ecc.?" che problemi hanno? Ha detto di essere studentessa, quindi ovvio che l'aiutasse la famiglia.
Ma oggi come oggi ci sono diversi lavori che si possono svolgere completamente da remoto. Io lavoro da casa dal lontano 2016, tanto per dire!
Quanto alla spesa e alle piccole commissioni, quelle le fai, ma in uno stato d'animo ansioso, come per altro racconta lei stessa.
Mi chiedo, a volte, se chi ascolta capisca l'italiano o provenga da marte.
Sarà che sto vivendo una situazione molto simile (esco soltanto per i bisogni fisiologici del mio cane, unico appiglio con il "fuori"), ma il video mi ha davvero commosso.
ma che ti commuovi a fare per questo video fake inutile, commuoviti per la situazione che stai vivendo tu che è molto peggio di quella nel video
@@nomecognome287 su quale base logica dici che la storia di questa ragazza sia falsa? Usali i neuroni se ce li hai....
Che violenza verbale!!!Quelli che definisci in modo spregiativo fanno solo domande assolutamente razionali! Evidentemente queste persone che fanno tali scelte di vita ( se non vogliamo inquadrarle come fenomeni depressivi) possono permettersi di farlo no?!? Altrimenti non resterebbero chiusi in una camera ma starebbero sotto un ponte! La cosa strana, leggendo i commenti, è il numero impressionante di gente che si auto definisce hikikomori … Mha!
Sono contenta che questa ragazza sia riuscita ad uscire da questo periodo di isolamento io la capisco non è sempre facile affrontare certe cose io ho una vita normale ma ancora non mi sono abituata alla cattiveria gratuita
In pratica oltre a non accettare te stessa, dai ancora troppa importanza al giudizio degli altri? É perché a casa siete belli mantenuti o perché vi siete fermati ai 12 anni quando non avevate responsabilità?
@@nikizu io accetto me stessa ma non è facile abituarsi alla cattiveria gratuita e questo caro mio e un dato di fatto e comunque modera i toni perché io ho 40 anni e sono perfettamente autonoma
@Elisabetta Dessi lascia perdere, chi è cattivo gratuitamente verso gli altri è sempre un miserabile che cerca qualcuno più miserabile di lui. Detto ciò, neanch'io mi ci sono mai abituato, e non intendo minimamente farlo: ci sono un sacco di cose ben più interessanti con le quali riempire la propria vita ^__^
@@Navigator78 quindi anche tu ti rinchiudi dentro casa?
@@nikizu stai zitto faresti più bella figura
Grazie della testimonianza, è del video
Quanti invisibili attorno a noi in situazioni analoghe!
Persone di cui ignoriamo l'esistenza, eppure che avrebbero tanto da dare.
Purtroppo mancano percorsi per il loro graduale inserimento, la società preferisce non sapere.
Ho avuto pure io un periodo così.
Noto ora che in realtà non è un isolamento per, come dice la ragazza, "sfuggire dai tuoi pensieri"...
In realtà eviti proprio di essere, hai paura di vivere e metterti in discussione (infatti lo dice). I pensieri ci saranno ma sono evitati.
Anche io sentivo la necessità di tornare al mondo...e forse ho sbagliato metodo, via.
Vabbè...la capisco perfettamente
La vita è difficile, ti mette continuamente alla prova, e basta essere un pò più fragili o più deboli per scivolare dentro a queste situazioni... poi diventa un circolo vizioso, come essere risucchiato dallo scarico della vasca da bagno. Mi fa piacere che ne sia uscita, ora goditi la vita e cerca di fare tesoro di ciò che hai vissuto.
❤sei molto bella e intelligente, meriti tutte quello che desideri
Spesso è solo un meccanismo di difesa contro una società di apparenza che tende a escludere il diverso.
Coraggio difficile uscire fuori un un mondo spietato ti capisco.. coraggio
Bha, io facevo questo perché uno, a casa mi odiavano, dove mi rifugiavo se non in camera? E ovviamente avevano il dominio sulla porta perché pure la porta, come la camera era la loro, dato che stavo a casa loro e niente era mio e quindi mi hanno tolta prima la chiave, poi la maniglia e poi la porta perché dalla disperazione avevo messa una sbarra a contrasto con il letto e la porta per paura che entrassero. Si, avevo chiesto aiuto ai vicini ma ovviamente nessuno mi ha aiutata, anzi, mi si è ritorto contro anche il chiedere aiuto. Poi pure fuori ovviamente non avevo nessuno e pure a scuola o ingiro era un incubo perché logicamente la natura non avendomi data la bellezza venivo solo mortificata e umiliata. Ci credo che uno vorrebbe almeno un posto per nascondersi
Comunque ci vuole la famiglia che mantiene queste persone, immagino il dolore della famiglia
Il video è carino e contiene un meta-inside joke:
i commenti fanno capire da cosa e da chi scappa un hikikomori.
Giudicate, giudicate, e siate duri,
e mi raccomando mettere un like ahahaha
Certo, neanche la tizia ha capito perché stesse a casa, la cosa più buffa in assoluto, fa ridere e riflettere
@@Mr_Vessa forse sei tu che non hai capito, lei lo spiega molto bene nel video e molte persone ci si rivedono tranquillamente
Solo perchè la tua esperienza di vita è stata diversa e ti manca quel briciolo di empatia che serve a comprendere la sua situazione (che è la stessa di moltissime altre persone, perchè sta diventando sempre meno raro come fenomeno) non significa che tu debba sminuire il suo problema in questo modo
@@himehttp2040 Sei tu che mi hai frainteso, non ho sminuito niente e nessuno. Questa ragazza non sapeva spiegare la sua situazione del perché era successo questo. Non credo che tu abbia capito il mio commento e non comprendi appieno questa situazione. Il fenomeno di Hikikomori è sempre esistito, non significa che una persona sta male, se sta a casa c'è situazione e situazione diversa. Meno raro? In realtà la cosa non è mai stata rara, se ne parla di più e basta.
La mia esperienza di vita è diversa? Come fai a dirlo? Quindi mi manca quel briciolo di empatia? Se tu hai empatia che non ho, sai che nella vita serve a poco, molto più importante la sensibilità e la buona educazione. I conflitti nascono dai commenti come il tuo, che accusi e insulti gli estranei. Mi hai preso di mira e questo ha offeso la mia sensibilità. Prima di commentare, chiedi a me e a te stessa prima di accusarmi. Cosa volevo dire col mio messaggio? Molto semplice.
Questa ragazza racconta la sua esperienza però non sa dire perché è successo questo, qual è la motivazione, cosa è successo? Non è riuscita a elaborare chiaramente per cui ha smesso di vivere nella quotidianità la vita, solitamente succedono molte cose nella propria vita, per cui si fanno delle scelte. Questo fatto dell' inconsapevolezza fa ridere, perché lentamente ha ripreso la sua vita, però non sapendo il perché l'ha fatto, è una cosa che fa ridere, risulta divertente, la risata era anche per il commento originale che ha fatto un bel commento perché è intelligente.
Perché certe cose risultano divertenti? Una questione espressiva, per il tono di voce, la motivazione per cui si fanno certe cose. Se rido di lei non è per il suo disprezzo nei suoi confronti, cosa che non ho, però è il fatto di non aver riuscito a rielaborare questi sentimenti complessi, questi pesi che si è portata sul suo cuore e li continua a portare, mi dispiace per lei in realtà, io la potrei aiutare come altri, però non è possibile finché non si incontrano queste persone o questa ragazza. Non ho idea di cosa intendi dire con sminuire il suo problema, l'ho davvero sminuita?
A me fanno ridere le cose che fanno riflettere, perché le trovo intelligenti e si sente la personalità dell'individuo.
Mettiamo una situazione diversa perché le persone vanno all'università? Per un lavoro migliore, per avere più possibilità nella vita, per raggiungere certi obbiettivi. Poi certe persone di potrebbero dire cose diverse.
"Perché vai all'università?"
"Per evitare la famiglia."
"Per rompere con il partner."
"Perché ci andava un amico."
"Per conoscere nuove persone"
"Per bellezza."
"Perché non ho voglia di lavorare ora."
"Perché me lo potevo permettere."
"Perché sto classificando i tipi di studenti."
"Per fare meme."
"Per trovare il fidanzato."
"Per farmi degli amici, perché ho rotto con gli altri perché erano antipatici."
"Perché? In realtà mi hanno costretto i miei."
Tutte queste risposte fattibili, raccontano molto di una persona, perché si sta dando valore a queste cose importanti o meno.
Spero che tu mi risponda e che tu mi abbia compreso.
@@Mr_Vessa parto dall'inizio del tuo messaggio chiarendo che non ho mai detto che un hikikomori sia necessariamente depresso o malato in generale, ognuno ha le sue motivazioni, anche molto differenti, per scegliere questa vita, consapevolmente o no. So anche che è un fenomeno sempre esistito ma è innegabilmente in crescita (soprattutto in seguito alla pandemia), a prescindere dal fatto che grazie a dio se ne parli di più. Non ho mai detto che la tua esperienza di vita fosse diversa perchè non posso saperlo, ho solo detto che SE lo fosse e ciò non ti permettesse di metterti nei panni di chi si chiude in casa (mi vengono in mente quelli che dicono "sono solo pigri che vogliono fare i mantenuti" e non vedono il problema a livello sociale) allora non dovresti dire "manco lei lo sa" perchè poi è ovvio che sia facilmente fraintendibile con "si sta autolimitando, manco lei conosce davvero un buon motivo per cui fare quella vita, è una scelta stupida" e via con la retorica del tipo "fanno le vittime del nulla".
In secondo luogo, non insulto proprio nessuno, tu semmai mi stai additando come "il male dell'internet", i conflitti li inizio solo quando vedo un commento d'odio (o simili) e mi sento in dovere di mortificare chi li ha scritti. Poi se come dici tu quello che importa davvero è la buona educazione allora non avresti dovuto rivolgerti a lei con "la tizia" perchè inevitabilmente fa pensare a un tono canzonatorio, come se la stessi sminuendo, perchè quella tizia ha un nome e dei sentimenti. ovviamente mi sono chiesta cosa volessi dire col tuo messaggio prima di risponderti, e ogni cosa lasciava intendere che fosse un messaggio di hating, quindi visto che a me suggerisci di comprendere al meglio l'intento di un messaggio prima di rispondere (suggerimento più che valido), ti invito a riflettere su come potevi esprimerti affinchè si capisse il tono goliardico, e in secondo luogo, a capire le motivazioni che spingono qualcuno a risponderti in un determinato modo, soprattutto dopo un fraintendimento.
per tutto il resto non c'è neanche da dirlo sono d'accordo con te, buona serata
@@himehttp2040 Grazie mille della tua risposta, non aggiungo altro, avevo capito il perché tu volessi mortificarmi, in effetti la mia comunicazione non era stata efficace, non prendermi troppo alla lettera. Buona giornata a te e grazie ancora.
Welcome to the nhk è un anime molto carino a riguardo
la pressione sociale e le aspettative (anche immaginarie) a volte sono tali da indurre le persone a mettere la testa nella sabbia come nella metafora dello struzzo
se in partenza hai vissuto un trauma psicologico e hai cercato di non stare fra la gente, quel piombo adosso sembra impossibile scrollarsi
cercate sempre di trovare quel minimo sforzo di rialzarsi come in quel discorso di Rocky al suo figlio
Io odio la società, vorrei non averci piu niente a che fare. Odio le persone, mio padre, tutti.... purtroppo mi tocca uscire perchè sennò senza soldi non si campa, e il mio lavoro del cazzo mi obbliga a starci fisso a contatto con le persone. Ho 29 anni e non ho piu voglia di vivere. In 15 anni di lavoro le persone mi hanno rubato tutto, persino la voglia di vivere. Che schifo sta società!!
Parole sante
Cadere dal secondo piano ha funzionato per me chi è fortunato può "provare" grazie a quello che campo giusto un poco. (OVVIAMENTE È STATO UN INCIDENTE)
Però non sono sicuro se era secondo piano o terzo piano
Grazie
Sono contenta che ne sei uscita fuori, immagino quanto possa essere difficile.
Solo per curiosità, mi chiedo, economicamente come facevi a sostenerti?
Molti hikikomori vivono con i genitori. Chi vive da solo o é studente e i genitori gli pagano qualcosa sperando che studi (o pensando che vada all uni e poi non ci va), oppure con sussidio di disoccupazione o cose del genere. Sicuramente non è facile e si entra in un loop in cui sai di dover uscire anche per guadagnare ma non te la senti ecc…
@@StelleDiCartapestadiciamo che per essere hikikomori te lo devi permettere. È una scelta terribilmente egoista, che fa del male anche a chi ti è vicino.
Io lo sono stato. Ma ho voluto smettere. Perché ero un privilegiato e rammollito del cazzo, che stava sempre in camera sua solo perché non aveva voglia di affrontare la vita, ed ero consapevole di poter fare ciò solo perché i miei mi mantenevano.
Chi si mette in questa condizione è lui stesso il carnefice. Non si è vittima.
È semplicemente un comportamento non buono per sé stessi. Poi sicuramente capita per il bullismo o altre situazioni, io l'ho vissuto quando persi scuola per 3 anni, è stato un VERO INFERNO. Ma il fatto era che pensavo che rinchiudendomi in casa fosse la soluzione, che mi aiutasse, che mi proteggesse... Invece era il problema! Se avete amicizie che non vi piacciono cambiatele, state male per una relazione amorosa cambiatela, non vi piace il posto dove state, trasferitevi, così troverete voi stessi e i conflitti/paure cesseranno; questo atteggiamento sempre in un ottica che sia buono per voi e non ostile con gli altri. E' stata una gran fortuna vivere quel inferno, perché è stato come un segnale che le cose non andavano bene e dovevo trovare me stesso e la mia strada. Ringrazio per il bullissmo che ho subito, e tutti quelli che mi hanno fatto del male, mi hanno solo aiutato a scoprire me stesso e la mia strada👍 La Psicoterapia è fondamentale in questi casi, non vergognatevi a fare il primo passo, è la vostra salvezza.
Il problema è che non sempre riesci a trovare quello che fa realmente per te, una vera alternativa che non sia solo un palliativo
Veramente ti do un pollice su perché hai detto molte verità ma sei un poco troppo qualunquista e di tutta un'erba un fascio.
Grazie di aver condiviso ..grandi parole! Un abbraccio e buona vita ✨
IN BOCCA AL 🐺
ma poi io preferisco vivere chiuso in casa ed uscire solo per fare le commissioni quando sono costretto, piuttosto che schiantarmi in autostrada perché troppo ubriaco dopo che l'italia vince gli europei, per esempio
Anche io sono un hikikomori. Ma purtroppo devo andare a lavorare per vivere. E fare la spesa....comunque stò a casa il più possibile.
Durante la pandemia tutti hanno avuto una percezione della vita di un hikikomori
Beh non esattamente
no quella era una forzatura non una scelta
Da un carattere introverso, riservato e non conformista ad un altro più estroverso, conformista e condiscendente sino alla pubblicazione di proprie interviste dei propri fatti personali e precisamente riservati, è un attimo. Mi domando se sia davvero se stessa e soprattutto se sia naturale adesso e non di una maschera indossata capace di buona recitazione o se sia solo il frutto di un qualche conformismo dettato più dall'ideologia dominante e politica del paese e inculcata attraverso l'ordine degli psicologi. Esiste un modo molto simile agli hikikomori e sono i ritiri in convento, mi domando se per anche quest'altra piaga sociale che chiude i ponti al pari di quanto ci ha raccontato si possa dire qualcosa o bisogna rotolare tornando a casa per essere con grande fatica riusciti a dire qualcosa con le altre persone di sera ai bar, in discoteca o in posti ben peggiori di questi sotto lo stendardo del cconsumismo. P.s. e poi diciamocelo francamente, quella dei cavi distrutti per ricaricare il telefonino, è la più grande tra le assurdità di questa disinformazione mediatica, che diciamocelo francamente, dice un sacco di, ma francamente eh...
Ho 36 anni. Alle elementari ero sempre malaticcio e venivo sempre ostracizzato. Poi in dalla quinta elementare in poi ho subito bulling e piano piano non ce la facevo più delle continue vessazioni, in secondo superiore dopo varie bocciature ho abbandonato gli studi. Passavo le giornate in camera mia ed uscivo solo per comprare le. Sigarette. Ora lavoro ma continuo nell isolamento anche se sono costretto ad uscire. Ogni tanto mi faccio forza e cerco. Di fare. Qualcosa di sociale : palestra, volontariato, nella speranza di conoscere qualcuno ma dura poco perché non riesco a. Socializzare
Sono come quei cani cresciuti legati chi è ritirato. Sociale rimane marchiato a vita. .
Non si rimane marchiati a vita se si ha la volontà di non esserlo. Fatti forza, l'unico vero limite insormontabile è quello che ci si impone da sé autoconvincendosi di non essere in grado di farcela. Coraggio!
@@barbara5399 Grazie del tuo incoraggiamento per questa persona.
Segui il tuo istinto, prova a conoscere qualcuno, si paziente e calma come persona, il problema sono gli altri, molte sono le persone che danno sempre poca importanza all'amicizia, non sei te che non riesci a socializzare, perché lo sono spesso gli altri, cerca di essere più amichevole e sicura come persona, prova a conoscere con calma qualcuno se ti ispira come persona, poi magari vedi qualche persona che si aprirà, cerca di capire che ognuno di noi ha i propri problemi, respira e nel frattempo dai più valore alla tua vita, usa bene il tempo che hai per te stesso.
fatti una scopata ... anche a prostitute...
Secondo me sono sbagliati i luoghi perchè il volontariato è per chi deve farlo e non riceverlo e la palestra per chi si fà il fisico per rimorchiare. Devi prima renderti conto che la tua natura malinconica è incompatibile con chi ha avuto una vita tutta di continuità e che non sà e non vuol sapere cos'è la tristezza. La soluzione è perciò trovare simili, proprio come stà avvenendo sotto questo video. Tra solitari nessuno giudica l'altro e si possono fare attività di gruppo che progressivamente ridanno l'allegria. Sè non trovi strutture adeguate puoi ricorrere ai social, quelli ad esempio per gli incontri, dove vedi foto con presentazione. Cerca ragazze/i che a pelle ti ispirano fiducia e contattali. Il fatto di lavorare è per te un grosso bonus dato che puoi spostarti su tutta la regione e andare in cinema e pizzerie quando si presenteranno le occasioni.
❤❤ grazie cara mia😢❤
La colpa non è della ragazza ma del mondo che ci circonda.
Il mondo siamo noi e sei anche tu...non diamo sempre la colpa ad altre cose se una ragazza all' età che c ha sta così...queste so le malattie di chi sta ancora troppo bene col culo al caldo perché ci sta chi li campa...
@@Gutsgriffith88 ignorante
Menomale che ora esce comunque la ragazza si è esposta e ha raccontato la sua storia e la rispetto anche per questo e poi è anche carina
Io vivo così da 11 anni ho bisogno di aiuto non so a chi chiedere e ho paura di tante cose
Guarda questo canale , Hikikomori Italia, forse ti possono dare una mano.
Rivolgiti al tuo medico di base, sarà lui poi ad indirizzarti verso uno specialista. Buona fortuna
@@yarideagostini5744 no,per carita',una volta ho fatto un commento,mi si sono rivoltati tutti contro anche con insulti...c'e'un gruppo di uomini single,che vivono odiando le donne,con frasi pure misogene pesanti...e si nascondono dietro al resto chiuso in casa e rifiutano pure l'aiuto psicologico.
bisogna andare da professionisti
@@giupee374 se uno ha vergogna a uscire di casa secondo te va dal medico di base a digli ste robe ?
Ma non esci proprio di casa?
Fa veramente una tenerezza infinita. Sono felicissimo che sia riuscita ad uscirne. Per cortesia smettetela con i commenti idioti! Qui non si tratta di stupidaggini o capricci, sono malesseri estremamente seri!
Conosco un ragazzo che ha questo disturbo.Ti auguro il meglio.....sei giovane e bella.....Auguri di ❤
Ti capisco cara fanciulla... la Società fa schifo e ti delude continuamente abbiamo poche soddisfazioni... nel lavoro negli affetti nelle amicizie....io esco x andare al lavoro, dai miei genitori e fare commissioni ma mi sono ritirata da anni dalla vita sociale... mi puaceva ballare latino ma anche li i locali sono diventati uno schifo e ballo a casa😊.... vorrei vivere in mezzo alla Natura....❤ complimenti cmq x aver condiviso con noi la tua esperienza e ti auguro di laurearti! Dopo aver passato tutto ciò che hai passato cosa vuoi che siano alcuni esami da dare?😊 brava💝💝💝💝
Volevo aggiungere....quante belle persone ci sono nei commenti e mi fa piacere leggere le vostre parole...mi rincuora sapere che a questo Mondo ci siano ancora persone con sentimenti ed empatia e spesso mi commuove❤❤❤
Gli hikikomori passano MOLTO piu tempo in casa. Altro che uno-due anni!
e diglielo, questa del video avrà passato un periodo di depressione/pigrizia magari iniziato anche durante il periodo della pandemia e deve fare da portavoce di una categoria che non la rappresenta sventolando la bandiera di altre persone con un problema vero
Io sono in casa da non ricordo quanto tempo...fa conto che ho 25 anni e ho solo la terza media sono diventata Hikikomori da ragazzino.
A dimostrazione di chi come Marco Crepldi intervista chi ha vissuto questo fa del bene per il prossimo ❤😊
Uns passeggiata ,anche solo di mezz ora può fare tutta la differenza del mondo ,non c è bisogno di andare in mezzo alla gente, l importante è il contatto con il sole e respirare aria fresca
Lei è come me ama interessarsi di video su UA-cam che trattano diversi argomenti. Ed è Siciliana come me.
Purtroppo devo lavorare .
Se no chi uscirebbe lì fuori.
Dolcissima ❤bravissima ❤
Stare in casa ci sta però recludersi per scelta non fa per niente bene. Bisogna fare pur sempre qualcosa nella vita: uno sport, un hobby, una passeggiata. La società è marcia, ma fortunatamente si può vivere anche con solo se stessi e in solitudine, l'importante è non isolarsi.
È ovvio che sia meglio fare qualcosa piuttosto che starsene sempre e solo in camera, ma tu non sai che tipo di traumi può aver avuto un hikikomori, non ha senso dire in modo così banale cose del tipo "esci di casa, svagati, fai qualcosa" non serviranno a un emerito cazzo.
L'unico modo per uscirne è avere fortuna di trovare qualcuno che ti capisca davvero senza giudicare, ma dato che di gente così ormai ce n'è davvero poca, per chi è così potrebbe aiutare molto la psicoterapia (a me ha aiutato moltissimo)
@@briancolombo8178 l
Offrire un hobby o una passeggiata a un hikikomori è come offrire un piatto di pasta a un'anoressica. Non serve a 1 cazzo. È difficile ed ogni caso è a sé.
@@briancolombo8178 però recludersi non risolve niente, anzi ti danneggi ancora di più. Le cose vanno affrontate nella vita altrimenti hai già perso in partenza. A me onestamente fa rabbia vedere certa persone cosi, devono essere aiutate psicologicamente e soprattutto devono reintegrarsi nel mondo. Ripeto una passeggiata per fatti propri o con un parente, sedersi su una panchina da soli e sempre meglio di restare segregati in una camera a non fare nulla. Oggi non esistono più gli empatici perché nella nostra società prevale l'egoismo, l'unica speranza è avere una famiglia coscienziosa e che cerca di aiutarti in tutto. Se una persona rifiuta di essere aiutata significa che vuole il male per se stessa
@@emmanuels.3321 hai detto bene, rifiutare di essere aiutati significa volersi male, ma il punto è proprio questo, gli hikimomori non si vogliono poì cosi tanto bene
Sono contenta che tu sia riuscita a ricominciare a vivere
Ti auguro tutto il bene ♥️
Qualunque sia il vostro problema depressivo, personalmente mi ha aiutato molto evitare la gente. Incontrare gente troppo aggressiva o sensa passioni, vi porterà ancora più giù nella vita. Prima o poi si esce dalla depressione, dipende però dalla gravità del problema. Purtroppo io son nato in un posto nefasto e ignorante e il lavoro e la comodità che mia madre si è guadagnata negli anni non l'ha voluta perdere, altrimenti sarei andato sicuramente in qualche posto più tranquillo.
Ho 16 anni e la mia vita è esattamente così.
datti la possibilità di cambiare le cose ❤
@@sapphoslastsong non esiste un modo di funzionare,ognuno e'diverso.
@@sapphoslastsong sono cambiati i tempi,serve materiale nuovo
giulia io sono stata come te a 16 anni. È tremendo per quanto sia diverso per ognuno. Ora ne sto uscendo da qualche tempo. Ci vuole pazienza per guarire e onestà con se stessi ma si può uscirne. Cerca aiuto. Chiedilo ai tuoi familiari, amici, professori...chiunque fino a che qualcuno non ti da ascolto. E se ora non ti senti pronta a uscirne è normale, ognuno ha i propri tempi. Arriverà il momento in cui non lo reggi più e tu sfruttalo per cambiare.
@@amy-bl2us quello che posso dirti è che sono stata così sin da piccola piccola, già dalla scuola dell'infanzia. non volevo mai uscire, mai socializzare, mai fare nulla, mai partecipare ad attività che coinvolgessero altre persone e ogni anno questa cosa è andata sempre peggiorando, non m'interessa nemmeno cambiarla
io mi abbronzo con la luce del monitor, adoro questo stile di vita !!!!!!!!!!!
Se una persona non sta bene con gli altri si parte dal presupposto si debba curare, ci si erge solo a censori di questo.
Capisco non possa essere una cosa assoluta , io infatti sto cercando di frequentare diversi ambienti, ma sento anche bisogno di cambiare e stare con me stesso.
Come persona con un' elevata percezione, che non ha un criterio da massa, ho trovato stando in mezzo al mondo tanto che mi ha lasciato un vuoto nel cuore; quando si è così si può pagarla davvero cara in mezzo agli altri.
Io cercherei almeno il nomadismo e l'autonomia (soprattutto sul piano lavorativo).
Stare con gli altri mi ha lasciato molta solitudine, vorrei almeno stare solo con me stesso.
Ma questa società del posto fisso che punta solo sull'incanalare verso una funzione non tiene conto di questo modo di essere.
Condivido totalmente... Ho avuto una famiglia così, capisco bene il senso di solitudine e vuoto... Uscirne non è facile, creare un nuovo spazio adatto a sé neanche...
@@annaritamrn5673non è questione di uscirne, secondo me bisognerebbe creare stili di vita adatti alle persone solitarie; io vorrei puntare su modalità lavorative in cui abbia più distacco. Invece se uno non sta bene con gli altri si parte dal presupposto che si debba curare. Io non voglio questo, questa società vuole che si rinunci al proprio mondo interiore. Io frequento tanti ambienti anche per trovare dei simili, ma vedo che è molto difficile; il fatto che stia cercando come voglio mi fa anche stare bene, ma continuo a trovare una concezione della vita, delle dinamiche relazionali, con cui non mi trovo proprio. Quando si è persone così si può pagarla molto cara in mezzo agli altri, si è esposti alle angherie, perché ci si trova isolati per il fatto di essere fuori dal coro, si tende a essere ignorati, visti come problema, a far allontanare. Anche come viene vissuto il rapporto tra i sessi mi ha lasciato un grande vuoto.
Ho avuto anche conferma che quando si è persone sensibili è normale che non vada bene qualsiasi compagnia, ma anzi deve essere una selezione. E anche questo genere di persone vorrei vederle giusto ogni tanto.
Secondo voi si esce da questa situazione? Io purtroppo per una serie di problemi ho sviluppato un vero e proprio odio per la mia città natale. Non riesco a fare niente che non sia il semplice distrarmi. e dormire. Ho subito svariate ingiustizie, son caduto in depressione e purtroppo non ho potuto neanche brillare negli studi/carriera, che sono la via più logica ed efficace per andare via e costruirsi una vita altrove. Ho comunque un curriculum decente, ma sempre per i postumi della depressione ho cambiato un pò di aziende e quando poi ho sbattuto la faccia al muro di un posto dove non stavo bene, son dinuovo dovuto tornare a casa. Ora ho 33 anni e sono in Naspi, magari la faccio troppo lunga, ma io qui non ci so stare proprio, ho bisogno di nuove emozioni, nuovi stimoli e soprattutto di dimenticare. Son tornato a casa per essere un po più comodo e avere meno spese e proprio perchè non avevo intenzione di fidanzarmi o convivere. Ho già affrontato la depressione molto tempo fa e so quanto possa essere dolorosa, è un male che ti divora giorno per giorno. Mi sento davvero un fallito per esserci ricascato.
Sento che presto lo diventerò
Io mi sono chiusa nel 1994 .. sono stata chiusa nella stanza x anni
Io sto sempre in casa, sia il mondo fa schifo, sia che essendo che mi fa schifo, non mi va di parlarci. Non vedo nel preferire internet qualcosa di negativo, non antepongo la vita reale a internet, per me vivere la vita felicemente su internet. Non la vedo la chiusura come una punizione, ma ho proprio scelto così. Chi sceglierebbe gente antipatica intorno?
Quanti anni hai?
@@MentalAquaductz 27
@@reydreamsprogrammer5819 non ti do tutti i torti effettivamente, la realtà è sempre più penosa
@@MentalAquaductz be ognuno ha i suoi motivi per definirla penosa, e presumo che quelli che pensi tu possano essere diversi da quelli che penso io o da quelli che pensa qualcun'altro
@@reydreamsprogrammer5819 stavo solo appoggiando quello che hai detto, che la società faccia schifo è un dato di fatto poi ognuno ha i propri motivi certo
Non giudico queste persone poiché penso che in certi momenti della vita incontriamo persone così contrarie a noi che il solo modo per salvarsi è stare lontano da loro per salvare se stessi...
Mi rispecchio totalmente in quello che dice. Sono un Hikikomori? Si. Mi crea ansia uscire e interagire? No. Solo noia. Mio figlio è il senso della mia vita. Non troviamo altre accezioni. È il senso, la priorità che cambia, che manca. Siamo granelli di sabbia che scivolano tra le dita. Trovate la vostra priorità. 😁
Per come è fatto "il mondo" oggi che peggiora giorno dopo giorno, è meglio stare chiusi nella propria casa o perché no anche camera! Avete tutta la mia stima! Brava/i! Così si evita di vedere gente pazza e cattiva fuori di casa! Non è vero che si ci barrica dentro per sfuggire ai propri problemi, anzi è il contrario! Non si deve dimostrare nulla a nessuno! Non c'è nulla di interessante nella società, non vi perdete nulla anzi ci guadagnate! Detto da me che in alcuni periodi uscivo spesso e tirando le somme è molto meglio stare a casa e non uscire mai!
O forse i veri pazzi siamo noi che non riusciamo a comprendere queste persone?
Her looksmatch is now fused with the wall.
Ahahahahahahahahahah
Tehehe I'm such le hikikomori 10 mesi mantenuta guardando Netflix e UA-cam! Se non era per qualche scopata su tinder ero predicamene una monaca di clausura!
Meanwhile il silly inkler hikikomori non vede la luce del sole da quando era vivo Zyzz e la sua vita sessuale consiste nel venire addosso al pupazzo di gomma della sua pony waifu presa da my little pony friendship is magic.
@@riccardobarone384 capisco le citazioni blackpill comunque ahaha
Sì ma non è la ragazza il problema , è proprio sbagliato il video. Non è una hikkikomori. Stare un po' a casa non vuol dire essere hikkikomori. Gli hikkikomori, come gli incel sono quasi solo uomini. E gli hikkikomori quasi sempre sono incel. Mai visto un bel ragazzo che finisce ad isolarsi dal mondo, se non a fare quelle robe tipo andare in mezzo alla natura e cose così.
Sti video sono solo fuorvianti.
credo di esserlo anch'io, non fosse che devo uscire per andare a lavoro o fare la spesa. Ma gia di mio, di base, tendo ad isolarmi... poi nell'ultimo periodo non esco proprio, mi viene l'ansia a farmi vedere in giro o avere rapporti con sconosciuti.
Meglio soli che male accompagnati