I luoghi del Parco | Complesso di Capo di Bove

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  • Опубліковано 15 жов 2024
  • Il complesso di Capo di Bove è costituito da un’area archeologica con un impianto termale databile alla metà del II secolo d.C., un ampio giardino e un villino con una dépendance che oggi è un punto di accoglienza per i visitatori che percorrono l’Appia antica.
    Il nome del complesso deriva dal fregio marmoreo con festoni di fiori e frutta tra bucrani, cioè teschi di bue, che decora la sommità del vicino mausoleo di Cecilia Metella e che identifica la zona sin dal Medioevo.
    Dell’impianto termale si conservano parte delle strutture relative ai diversi ambienti, con pregevoli resti delle pavimentazioni in mosaico. Lo scavo ha restituito oggetti di uso quotidiano come lucerne, monete, spatole in bronzo per il trucco, dadi da gioco. Il recupero di una lastra in marmo con l’iscrizione in caratteri greci “Regilla luce della casa” e di una scultura frammentaria raffigurante una cariatide portano a ritenere che l’impianto fosse pertinente al Triopio di Erode Attico, cioè la vasta tenuta agricolo-residenziale appartenente al marito di Annia Regilla.
    Il villino di Capo di Bove sorge sulla cisterna romana che alimentava le terme ed è il risultato di numerose trasformazioni che dall’età medievale giungono sino agli anni ’50 del secolo scorso, come testimoniato dai numerosi materiali di reimpiego che ne decorano la cortina muraria. Ospita mostre temporanee ed è sede dell’Archivio Cederna, intellettuale che si è strenuamente battuto per la tutela e la salvaguardia della via Appia Antica.
    La clip è stata realizzata nell'ambito del progetto di promozione “Il Parco si racconta”, per iniziativa della Direzione Generale Musei, all’interno del Sistema Museale Nazionale. Il progetto è stato realizzato da So What s.r.l. con il supporto di Cinecittà S.p.A. e il coordinamento di Lorenza Campanella, responsabile dell’Ufficio Comunicazione e Promozione del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
    Regia: Ippolito Simion
    Grafiche: Sara Taigher Yassmine Yaghmai
    Musica: Inti D'Ayala Valva
    Montaggio: Thea Ferraro
    Riprese: Ippolito Simion, Lorenzo Giordano
    Fotografie: Cristina Vatielli
    Drone Fpv: Fly Age
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