Storia del ghetto di Roma - di Anna Foa
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- Опубліковано 26 бер 2020
- di Anna Foa
3.000 ebrei costretti a vivere dentro una frazione del rione Sant’Angelo, 4 isolati in tutto, uniti al resto della città da cancelli. Lo decide papa Paolo IV Carafa nel 1555 e la segregazione sopravvive per 3 secoli, a dispetto degli stravolgimenti della storia, a dispetto della popolazione che continua a crescere fino ad accogliere tutti gli ebrei dello Stato Pontificio, deportati a Roma. Non si poteva uscire dal ghetto di notte, non si potevano svolgere lavori comuni. I banchi di prestito ebraici si chiudono alla fine del Seicento, la vendita degli stracci è una delle poche attività ufficialmente consentite. Delle tante sinagoghe di Roma ne rimane una sola, che accorpa le cinque più importanti in un unico edificio, le Cinque Scole. Se dentro il recinto gli ebrei possono praticare la loro religione, la Chiesa impone però il rispetto di pratiche odiose che mirano a convertirne il maggior numero possibile: ogni sabato tutta la popolazione deve assistere a prediche coatte, senza parlare delle tasse vessatorie che subito decadono per chi si converte. Dopo la breccia di Porta Pia, nel 1870, il ghetto è raso al suolo e così anche il decrepito edificio delle Cinque Scole, sostituito dal nuovo e grandioso Tempio. La pace non dura cento anni. All’alba del 16 ottobre 1943 i nazisti circondano il quartiere e catturano 1022 ebrei, tra cui 200 bambini. Soltanto in 16 tornano da Auschwitz. Nessun bambino è tra loro.
Anna Foa è meravigliosa! Chiara, appassionata, onesta intellettualmente. Starei ad ascoltarla per ore
Secondo me andavano fatte scorrere delle immagini
Il Papa Re... Ma per la religione cattolica gli esseri umani non dovevano essere tutti uguali al cospetto di Dio???Quanto male si ê fatto in nome e per la religione!😓
Erano altri tempi. Gli ebrei, secondo la religione cattolica, avevano ucciso Gesù Cristo. Fu Paolo VI che cambiò l'atteggiamento verso gli ebrei: andò, primo Papa, nella Palestina. Da quel momento veniva sciolto un equivoco secolare e si apriva la strada ad una nuova storia dei rapporti tra Chiesa cattolica ed ebraismo che avrà il suo culmine con la visita di GiovanniPaolo II alla sinagoga di Roma.
🔊👍🏻
Non sono un ebreo, ma sono ebreo anchio quando per il potere distruggere una minoranza solo per il motivo del diverso . i diversi chi lo decide?
Lo chieda alla minoranza dei palestinesi chi decide...
Anche "minoranza" è stato inventato per declassare qualcuno che decisamente non lo è.
@@vlinderinthewind e che c'entrano gli ebrei romani deportati e gasati ad Auschwitz?
La storia parla chiaro.
La religione è storicamente un paravento del potere sulle masse.
Quando si parla di ebrei occorre rivolgere lo sguardo al XVII sec a.C., alla oscura migrazione dei Popoli del Mare.
L'Egitto ebbe gli Hyksos. E più tardi nel XIII secolo gli ebrei giunti in terra di Canaan ebbero a scontrarsi con i Filistei.
In entrambi i casi si trattò di popolazioni fortemente avversate perché straniere rispetto all'ambito semitico.
Per questo oggi i Palestinesi sono ancora osteggiati. Essi sono stranieri.
Ma dall'epoca di David all'arrivo dei romani intercorrono mille anni circa.
Nel frattempo il Tempio di Gerusalemme aveva esteso la sua influenza religiosa sulle più importanti realtà politiche dell'area, come la talassocrazia Cartaginese. Sotto il controllo Cartaginese in Sicilia, ad esempio, vi era l'antichissimo santuario del monte Erice, la cui fondazione si perde all'alba dei primi viaggi per mare alla scoperta di nuove terre e nuovi commerci o addirittura ancora prima, secondo alcune legende che attribuiscono la fondazione alla discendenza di CAM, figlio di Noè.
Ad ogni modo il santuario di Erice è molto antico e importante per tutti i Popoli che si contesero l'egemonia nel Mediterraneo.
A Roma, dopo che la Repubblica decise di scontrarsi con Cartaginese, sorsero due templi dedicate dalla divinità di Erice, antichissima guida e protettrice dei marinai.
La Repubblica Romana, questa entità nuova che cominciava a destabilizzare antichissimi equilibri di potere che avevano nel Tempio di Gerusalemme il proprio centro di propagazione.
La Repubblica romana aveva rifiutato ogni forma di monarchia, quindi risultava essere un'entità nuova e pericolosa.
Ma I rituali misterici da sempre affascinano gli uomini di potere che devono comunque rapportarsi col divino. E i Romani abbattuta Cartaginese arrivano in Egitto e arrivano in Giudea. Ma è altrettanto singolare come i giudei fossero già presenti a Roma al tempo della uccisione di Cesare, poiché abbiamo notizia che vennero espulsi dalla città...
In sostanza, all'epoca, il Senato Romano e gli equilibri di potere interni alla Repubblica, furono un osso molto duro per i sacerdoti sadducei del Tempio di Gerusalemme abituati come erano a comandare sugli altri Popoli.
Per un pò di tempo i romani lasciarono autonomia non creando la provincia di Giudea, ma nel 70 d.C. i romani fecero comprendere ai sacerdoti guerrieri del Tempio che con Roma non si scherzava.
Vespasiano e Tito lo mostrarono ampiamente.
Tuttavia i Romani commisero la leggerezza di permettere ad un sacerdote e generale sadduceo di rimanere nelle grazie di 3 imperatori, lo conosciamo come Flavio Giuseppe.
La storia prosegue fino al 1555, epoca oggetto di questo video, e dimostra sempre di non essere qualcosa di morto, ma la storia è sempre Magistra Vitae.
@@vlinderinthewind ma fatela finita voi e quei terroristi
Infinite le zozzate del clero