Grazie Prof. le risposte alle domande meritavano una riflessione attenta e di autentica competenza.Gli esempi da lei proposti sono alla portata di un pubblico semplice al quale appartengo e la capacita' comunicativa mi hanno coinvolto sulla materia (matematica)che ,basandosi sul ragionamento logico e matematico ,puo' essere ostica.Complimenti!
Il Prof. Odifreddi sta alla matematica come lo scomparso Philippe Daverio sta all'arte. Se poni loro un argomento od un quesito, partono a ruota libera e spaziano tra la storia la filosofia ed il loro specifico campo di studio, facendo riferimenti continui alle materie più disparate e sciorinando relazioni tra le varie aree del sapere. Sono Professori così che stimolano la sete di conoscenza; poi si possono amare oppure no, possono piacere oppure no, ma se si sta ad ascoltarli risultano sempre interessanti.
La sua bellezza... professore Odifreddi... è che...usa un linguaggio articolato e semplice allo stesso tempo...e la vibrazione della sua voce non inquina la mia anzi la nutre di nuove verità... grazie grazie grazie 🙏
Insomma.. l’assoluzione per insufficienza di prove ESISTE. Eccome se esiste. Sono un avvocato e dunque posso parlare m. Oggi si usa dire che “se non sei titolato e qualificato devi tacere”. Invece io parlo perché sono qualificato a farlo. Si tratta di una formula assolutoria prevista dal codice di procedura penale all’art. 530 comma 2: “Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.” Non è assolutamente vero che l’assoluzione per insufficienza di prove sia una specie di “infamia” perché in tali casi il Giudice, secondo Oddifreddi, malgrado ritenga che l’imputato sia colpevole, non lo condanna perché non ha le prove per farlo. Dove sta scritto e chi l’ha mai detto che in tali casi il Giudice è convito della colpevolezza dell’imputato? Assolutamente non vero. Forse sarebbe meglio che Oddifreddi “si informasse di parlare” (come direbbe il mio vecchio prof. ai corsi di “magistratura”). Il Giudice assolve per insufficienza di prove semplicemente perché non è stata raggiunta la prova della colpevolezza dell’imputato (NECESSARIA per condannarlo) ma non è nemmeno stata raggiunta la prova della sua assoluta estraneità ai fatti. E non sempre in un processo si raggiunge la piena prova degli accadimenti. Dunque l’imputato può benissimo (ed è grande principio di civiltà) essere assolto per insufficienza di prove. Nessun pregiudizio e nessuna sentenza di condanna non scritta si cela dietro questa formula mille volte applicata dai Giudici.
Insomma.. l’assoluzione per insufficienza di prove ESISTE. Eccome se esiste. Sono un avvocato e dunque posso parlare (oggi si usa dire che “se non sei titolato e qualificato devi tacere”). Invece io parlo perché sono qualificato a farlo. Si tratta di una formula assolutoria prevista dal codice di procedura penale all’art. 530 comma 2: “Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.” Non è assolutamente vero che l’assoluzione per insufficienza di prove sia una specie di “infamia” perché in tali casi il Giudice, secondo Oddifreddi, malgrado ritenga che l’imputato sia colpevole, non lo condanna perché non ha le prove per farlo. Dove sta scritto e chi l’ha mai detto che in tali casi il Giudice è convito della colpevolezza dell’imputato? Assolutamente non vero. Forse sarebbe meglio che Oddifreddi “si informasse di parlare” (come direbbe il mio vecchio prof. ai corsi di “magistratura”). Il Giudice assolve per insufficienza di prove semplicemente perché non è stata raggiunta la prova della colpevolezza dell’imputato (NECESSARIA per condannarlo) ma non è nemmeno stata raggiunta la prova della sua assoluta estraneità ai fatti. E non sempre in un processo si raggiunge la piena prova degli accadimenti. Dunque l’imputato può benissimo (ed è grande principio di civiltà) essere assolto per insufficienza di prove. Nessun pregiudizio e nessuna sentenza di condanna non scritta si cela dietro questa formula mille volte applicata dai Giudici.
@@marcogo9012ma bastaaaaa, Odifreddi ha sbagliato, capita (non era aggiornato sul campo giuridico evidentemente), ha portato come aneddoto una storia che gli è capitata 40 anni fa, può capitare. È un logico matematico ti ricordo, non un magistrato
Per rincarare la dose in merito al rischio di impigrirsi, di non cercare soluzioni a mano, ed Eulero che per vedere se un numero grandissimo era primo sviluppò la congruenza modulo "n". Senza quella non ci sarebbe la crittografia.
Insomma.. l’assoluzione per insufficienza di prove ESISTE. Eccome se esiste. Sono un avvocato e dunque posso parlare (oggi si usa dire che “se non sei titolato e qualificato devi tacere”). Invece io parlo perché sono qualificato a farlo. Si tratta di una formula assolutoria prevista dal codice di procedura penale all’art. 530 comma 2: “Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.” Non è assolutamente vero che l’assoluzione per insufficienza di prove sia una specie di “infamia” perché in tali casi il Giudice, secondo Oddifreddi, malgrado ritenga che l’imputato sia colpevole, non lo condanna perché non ha le prove per farlo. Dove sta scritto e chi l’ha mai detto che in tali casi il Giudice è convito della colpevolezza dell’imputato? Assolutamente non vero. Forse sarebbe meglio che Oddifreddi “si informasse di parlare” (come direbbe il mio vecchio prof. ai corsi di “magistratura”). Il Giudice assolve per insufficienza di prove semplicemente perché non è stata raggiunta la prova della colpevolezza dell’imputato (NECESSARIA per condannarlo) ma non è nemmeno stata raggiunta la prova della sua assoluta estraneità ai fatti. E non sempre in un processo si raggiunge la piena prova degli accadimenti. Dunque l’imputato può benissimo (ed è grande principio di civiltà) essere assolto per insufficienza di prove. Nessun pregiudizio e nessuna sentenza di condanna non scritta si cela dietro questa formula mille volte applicata dai Giudici.
"Suonare una nota sbagliata è insignificante. Suonare senza passione è imperdonabile". L.V. Beethoven. "Calcolare con un numero sbagliato è imperdonabile. Calcolare senza passione è insignificante". Questo lo dico io. Insomma, la musica non è matematica fatta di numeri.
Che tu lo faccia con passione o meno e che ti piaccia o no, che si voglia o meno ammetterlo stai usando i numeri, senza passione puoi suonare, forse è imperdonabile ma puoi, senza matematica no e non c'è nulla di male in questo, anche se si vuole ricorrere a sofismi per nasconderlo.
La mancata identificazione della musica con la matematica è dovuta principalmente al luogo comune secondo cui la matematica è fredda mentre la musica riscalda i cuori. Forse è anche vero che nell'essenza, creare musica e scoprire nuova matematica richiedono la stessa gamma di componenti razionali, (inter)soggettive, e persino emotive, che ci guidano verso la stessa idea di perfezione.
@@cesareduro9899 credo che non ci sia un contrasto ma che le emozioni siano il carburante della razionalità, quest'ultima è il nostro modo di metabolizzarle
Se da un lato è vero che ognuno, ancorché personaggio pubblico, è libero di divulgare quello che preferisce sulla propria vita privata, dall'altro mi chiedo se il Prof. al minuto 52:14 stia improvvisando una boutade per rafforzare la sua tesi quando cita un episodio relativo alla propria "figlia", laddove in altre occasioni mi sembra abbia dichiarato di non avere figli...
In effetti mi sono reso conto un po' in ritardo che la mia era una curiosità che forse valeva la pena di mantenere tale, ma quando ho ricontrollato il mio commento per modificarlo (dandogli un taglio meno "gossipparo") la risposta era già arrivata. Se il mio commento può in qualche modo aver causato irritazione (come alle volte capita quando si toccano argomenti privati) me ne scuso.
Democrazia. È solo una questione di definizioni. E, dal momento che non credo esista una definizione di democrazia universalmente accettata, ognuno si fa la sua. Io potrei affermare che democrazia è esattamente l'insieme di rapporti umani in tutti i campi, da quello economico a quello giuridico, di fatto esistente sic et nunc in un determinato paese. Vai allora a dimostrare che non è possibile e che non esiste, quando di fatto ce l'hai sotto il naso!
Grande Odifreddi Una piccola finestra gli sport non solo solo per i giovani si puó essere sportivi e anche competitivi a tutte le età…. Magari tra le sue conoscenze e il suo essere impegnato …. Magari ha trascurato l’attività fisica…. Che puó essere compagna di vita fino alla fine….
@@fernandagalli8347per me ad esempio la scuola ha fallito non mi ha imparato nulla, mi faceva stare male, le classi devono contenere massimo 13 persone senó non si capisce un cacchio per le Tue potenzialità per***. Non ho ancora capito qual è il mio Daimon! per fortuna ci sono questi scienziati.
Ah, avete iniziato ad utilizzare le Matematiche? Dalle teorie delle stringhe (e super-stringhe) ai sistemi complessi, non risulta! vi sarete smarriti da quando Leonardo Da Vinci insegnava a fare attenzione alle matematiche false... [bambini che giocano con i dadi 🎲🎲]
Grazie Prof. le risposte alle domande meritavano una riflessione attenta e di autentica competenza.Gli esempi da lei proposti sono alla portata di un pubblico semplice al quale appartengo e la capacita' comunicativa mi hanno coinvolto sulla materia (matematica)che ,basandosi sul ragionamento logico e matematico ,puo' essere ostica.Complimenti!
Il Prof. Odifreddi sta alla matematica come lo scomparso Philippe Daverio sta all'arte.
Se poni loro un argomento od un quesito, partono a ruota libera e spaziano tra la storia la filosofia ed il loro specifico campo di studio, facendo riferimenti continui alle materie più disparate e sciorinando relazioni tra le varie aree del sapere.
Sono Professori così che stimolano la sete di conoscenza; poi si possono amare oppure no, possono piacere oppure no, ma se si sta ad ascoltarli risultano sempre interessanti.
Illustre prof. ODIFREDDI,
non so se tutto quello che dici è vero,
ma è di certo tanta roba su cui riflettere.
Grazie.
- Non è vero che il progresso è la misura di tutta la storia umana. [Carlo Galli] ua-cam.com/video/VdKmaZh7Xl0/v-deo.html
La sua bellezza... professore Odifreddi... è che...usa un linguaggio articolato e semplice allo stesso tempo...e la vibrazione della sua voce non inquina la mia anzi la nutre di nuove verità... grazie grazie grazie 🙏
Che cultura straordinaria! Grande prof!
Insomma.. l’assoluzione per insufficienza di prove ESISTE.
Eccome se esiste. Sono un avvocato e dunque posso parlare m. Oggi si usa dire che “se non sei titolato e qualificato devi tacere”. Invece io parlo perché sono qualificato a farlo.
Si tratta di una formula assolutoria prevista dal codice di procedura penale all’art. 530 comma 2: “Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.”
Non è assolutamente vero che l’assoluzione per insufficienza di prove sia una specie di “infamia” perché in tali casi il Giudice, secondo Oddifreddi, malgrado ritenga che l’imputato sia colpevole, non lo condanna perché non ha le prove per farlo.
Dove sta scritto e chi l’ha mai detto che in tali casi il Giudice è convito della colpevolezza dell’imputato?
Assolutamente non vero.
Forse sarebbe meglio che Oddifreddi “si informasse di parlare” (come direbbe il mio vecchio prof. ai corsi di “magistratura”).
Il Giudice assolve per insufficienza di prove semplicemente perché non è stata raggiunta la prova della colpevolezza dell’imputato (NECESSARIA per condannarlo) ma non è nemmeno stata raggiunta la prova della sua assoluta estraneità ai fatti.
E non sempre in un processo si raggiunge la piena prova degli accadimenti. Dunque l’imputato può benissimo (ed è grande principio di civiltà) essere assolto per insufficienza di prove. Nessun pregiudizio e nessuna sentenza di condanna non scritta si cela dietro questa formula mille volte applicata dai Giudici.
Confondi erudizione con cultura
@@marcogo9012😮
GRAZIE PROF ODIFREDDI
Insomma.. l’assoluzione per insufficienza di prove ESISTE.
Eccome se esiste. Sono un avvocato e dunque posso parlare (oggi si usa dire che “se non sei titolato e qualificato devi tacere”).
Invece io parlo perché sono qualificato a farlo.
Si tratta di una formula assolutoria prevista dal codice di procedura penale all’art. 530 comma 2: “Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.”
Non è assolutamente vero che l’assoluzione per insufficienza di prove sia una specie di “infamia” perché in tali casi il Giudice, secondo Oddifreddi, malgrado ritenga che l’imputato sia colpevole, non lo condanna perché non ha le prove per farlo.
Dove sta scritto e chi l’ha mai detto che in tali casi il Giudice è convito della colpevolezza dell’imputato?
Assolutamente non vero.
Forse sarebbe meglio che Oddifreddi “si informasse di parlare” (come direbbe il mio vecchio prof. ai corsi di “magistratura”).
Il Giudice assolve per insufficienza di prove semplicemente perché non è stata raggiunta la prova della colpevolezza dell’imputato (NECESSARIA per condannarlo) ma non è nemmeno stata raggiunta la prova della sua assoluta estraneità ai fatti.
E non sempre in un processo si raggiunge la piena prova degli accadimenti. Dunque l’imputato può benissimo (ed è grande principio di civiltà) essere assolto per insufficienza di prove. Nessun pregiudizio e nessuna sentenza di condanna non scritta si cela dietro questa formula mille volte applicata dai Giudici.
@@marcogo9012ma bastaaaaa, Odifreddi ha sbagliato, capita (non era aggiornato sul campo giuridico evidentemente), ha portato come aneddoto una storia che gli è capitata 40 anni fa, può capitare.
È un logico matematico ti ricordo, non un magistrato
Odifreddi e Martin Scorsese nella stessa stanza ❤
Per rincarare la dose in merito al rischio di impigrirsi, di non cercare soluzioni a mano, ed Eulero che per vedere se un numero grandissimo era primo sviluppò la congruenza modulo "n".
Senza quella non ci sarebbe la crittografia.
36:25 di che libri parla Odifreddi?
Piergiorgio ringiovanito.
grande♥️ altro non so dire.
Fantastico.
Insomma.. l’assoluzione per insufficienza di prove ESISTE.
Eccome se esiste. Sono un avvocato e dunque posso parlare (oggi si usa dire che “se non sei titolato e qualificato devi tacere”).
Invece io parlo perché sono qualificato a farlo.
Si tratta di una formula assolutoria prevista dal codice di procedura penale all’art. 530 comma 2: “Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.”
Non è assolutamente vero che l’assoluzione per insufficienza di prove sia una specie di “infamia” perché in tali casi il Giudice, secondo Oddifreddi, malgrado ritenga che l’imputato sia colpevole, non lo condanna perché non ha le prove per farlo.
Dove sta scritto e chi l’ha mai detto che in tali casi il Giudice è convito della colpevolezza dell’imputato?
Assolutamente non vero.
Forse sarebbe meglio che Oddifreddi “si informasse di parlare” (come direbbe il mio vecchio prof. ai corsi di “magistratura”).
Il Giudice assolve per insufficienza di prove semplicemente perché non è stata raggiunta la prova della colpevolezza dell’imputato (NECESSARIA per condannarlo) ma non è nemmeno stata raggiunta la prova della sua assoluta estraneità ai fatti.
E non sempre in un processo si raggiunge la piena prova degli accadimenti. Dunque l’imputato può benissimo (ed è grande principio di civiltà) essere assolto per insufficienza di prove. Nessun pregiudizio e nessuna sentenza di condanna non scritta si cela dietro questa formula mille volte applicata dai Giudici.
36:14 chi è "zaki"? Vorrei cercare i suoi libri
"Suonare una nota sbagliata è insignificante. Suonare senza passione è imperdonabile". L.V. Beethoven. "Calcolare con un numero sbagliato è imperdonabile. Calcolare senza passione è insignificante". Questo lo dico io. Insomma, la musica non è matematica fatta di numeri.
Che tu lo faccia con passione o meno e che ti piaccia o no, che si voglia o meno ammetterlo stai usando i numeri, senza passione puoi suonare, forse è imperdonabile ma puoi, senza matematica no e non c'è nulla di male in questo, anche se si vuole ricorrere a sofismi per nasconderlo.
La mancata identificazione della musica con la matematica è dovuta principalmente al luogo comune secondo cui la matematica è fredda mentre la musica riscalda i cuori. Forse è anche vero che nell'essenza, creare musica e scoprire nuova matematica richiedono la stessa gamma di componenti razionali, (inter)soggettive, e persino emotive, che ci guidano verso la stessa idea di perfezione.
@@artiko888 la passione ha a che fare con le emozioni, questa è la differenza tra la musica e la matematica.
@@carlomercuri1656 la passione è uno stato di emozioni, che sono in contrasto con le esigenze della razionalità
@@cesareduro9899 credo che non ci sia un contrasto ma che le emozioni siano il carburante della razionalità, quest'ultima è il nostro modo di metabolizzarle
Se da un lato è vero che ognuno, ancorché personaggio pubblico, è libero di divulgare quello che preferisce sulla propria vita privata, dall'altro mi chiedo se il Prof. al minuto 52:14 stia improvvisando una boutade per rafforzare la sua tesi quando cita un episodio relativo alla propria "figlia", laddove in altre occasioni mi sembra abbia dichiarato di non avere figli...
Corretto. E' figlia acquisita. Ma era inutile specificare, nel contesto.
In effetti mi sono reso conto un po' in ritardo che la mia era una curiosità che forse valeva la pena di mantenere tale, ma quando ho ricontrollato il mio commento per modificarlo (dandogli un taglio meno "gossipparo") la risposta era già arrivata. Se il mio commento può in qualche modo aver causato irritazione (come alle volte capita quando si toccano argomenti privati) me ne scuso.
........carissimo professore..........trovare il sistema per il 6 al superenalotto...........cosa ne pensa.......
Basta non giocare e almeno non ci perdi.
Matematica ê Invenzione: non s-coperta
- Non è vero che il progresso è la misura di tutta la storia umana. [Carlo Galli] ua-cam.com/video/VdKmaZh7Xl0/v-deo.html
Democrazia. È solo una questione di definizioni. E, dal momento che non credo esista una definizione di democrazia universalmente accettata, ognuno si fa la sua.
Io potrei affermare che democrazia è esattamente l'insieme di rapporti umani in tutti i campi, da quello economico a quello giuridico, di fatto esistente sic et nunc in un determinato paese. Vai allora a dimostrare che non è possibile e che non esiste, quando di fatto ce l'hai sotto il naso!
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Grande Odifreddi Una piccola finestra gli sport non solo solo per i giovani si puó essere sportivi e anche competitivi a tutte le età…. Magari tra le sue conoscenze e il suo essere impegnato …. Magari ha trascurato l’attività fisica…. Che puó essere compagna di vita fino alla fine….
Numeri sono FINITI ed OO NON ê un Numero. Già da questo si vede ingenuità massima dei Matematici.
Forza Napoli
Parla troppo e di qualsiasi argomento. Come tutti quelli che parlano troppo, non le azzecca proprio tutte.
Tipo, cosa ha sbagliato?
Per esempio, cos'è che non ha azzeccato?
Tanti invidiosi.
@@fernandagalli8347per me ad esempio la scuola ha fallito non mi ha imparato nulla, mi faceva stare male, le classi devono contenere massimo 13 persone senó non si capisce un cacchio per le Tue potenzialità per***. Non ho ancora capito qual è il mio Daimon! per fortuna ci sono questi scienziati.
@@ernestop5310 "Non mi ha insegnato* nulla."
Si vede che non ha fatto studi classici
Secondo me è metterci l'anima 😜
Ah, avete iniziato ad utilizzare le Matematiche?
Dalle teorie delle stringhe (e super-stringhe) ai sistemi complessi, non risulta!
vi sarete smarriti da quando Leonardo Da Vinci insegnava a fare attenzione alle matematiche false...
[bambini che giocano con i dadi 🎲🎲]
Si vede che non ha fatto studi classici