Ciao Ronald! Conosco varie lingue e anche se preferisco scrivere nella mia lingua, l'italiano, quando si tratta di parlare è diverso. Mi piace la sensazione che provo parlando altre lingue... come dici tu, anche io mi sento un'altra persona, ed è proprio per questo che amo le lingue! Video molto interessante, mi è piaciuta particolarmente la parte che associa il parlare una lingua straniera all'empatia, non ci avevo mai pensato. Complimenti per il tuo canale! :-)
Ciao, ti voglio consigliare tre libri scritti da un carissimo amico che forse non appartengono, a prima vista, al genere che più ti piace ma hanno una caratteristica molto particolare: in questi libri l'autore, Marco Speciale, riesce, con l'uso delle parole e dello stile linguistico, a portarti in un mondo passato ma ancora presente e a farti vivere ed immergere in qualla cultura della "normalità" Italiana che in genere è sconosciuta a chi non è nato e cresciuto in Italia perchè messa in ombra dagli stereotipi imperanti sull'Italia e gli italiani. Questi libri ti portano per mano nel mondo delle "cose di tutti i giorni" che sono quelle che noi italiani da nord a sud abbiamo dentro come base univoca, cose che ci rendono veramente un unico popolo nonostante i mille dialetti, le mille abitudini e le mille differenze che appaiono agli occhi di chi ci guarda dal di fuori o che entra in contatto per la prima volta con l'Italia. Autore: MARCO SPECIALE Titoli: IL NOME DELLA NOTTE - IL PALAZZO DEI PERCORSI PERDUTI - PRIMA DEI TITOLI DI CODA Li puoi trovare tranquillamente on-line e vedrai che l'uso, a mio avviso magistrale, della lingua italiana e la scelta dei termini ti porteranno al di là della trama per farti scoprire un mondo reale in cui ti trovi a vivere come secfosse una passeggiata nella quotidianità italiana. Buona lettura.
Ciao Ronald io preferisco scrivere nella mia lingua, l'italiano. Perché non coglierei gli stessi sentimenti in un'altra lingua. La poesia bisogna viverla e secondo me, ci riesci solo nella propria lingua.
Ciao Ronald. E' molto interessante questo tuo discorso sullo scrivere in Italiano: in particolare mi ha molto colpito il fatto che tu ti senta più libero nello scrivere in italiano piuttosto che in inglese, perchè personalmente - quando scrivo in francese - sono ipercritica, molto più di quando scrivo in Italiano. Voglio trovare la parola perfetta, mettere gli accenti al posto giusto e quando non ci riesco, mi infurio con me stessa!
Per quanto riguarda la poesia italiana ti consiglio questa autrice poco conosciuta ma secondo me molto particolare: SILVIA MONTI titoli COSÌ UGUALE - COME A CASA www.montiesilvia.com/2001/01/un-buon-libro-si-riconosce-dalla-faccia.html?m=1 Anche in questo caso si tratta di una cara amica ed anche in questo caso si tratta di una persona il cui uso della lingua italiana ti trasporta all'improvviso ben oltre il filo del discorso... anche qui, se vorrai, buona lettura o forse dovrei dire buona "passeggiata"! 😊
Non ho preferenze di una lingua rispetto a un'altra lingua, as long as I'm fluent enough to understand and be understood. A volte faccio fatica a scrivere in una lingua straniera perché non conosco le parole e quindi non riesco a "correre" e mi tocca passare del tempo sul vocabolario, però una volta superato questo ostacolo è poi tutto in discesa. Ma, si sa, scrivere e parlare è sempre più difficile che leggere o ascoltare (quando leggo o ascolto una lingua straniera, spesso neanche mi accorgo che non è la mia lingua madre).
Farai molta strada caro ragazzo.Sensibilita grande oltre alla grande apertura mentale.
Ronald il concetto è arrivato .
Ciao Ronald! Conosco varie lingue e anche se preferisco scrivere nella mia lingua, l'italiano, quando si tratta di parlare è diverso. Mi piace la sensazione che provo parlando altre lingue... come dici tu, anche io mi sento un'altra persona, ed è proprio per questo che amo le lingue! Video molto interessante, mi è piaciuta particolarmente la parte che associa il parlare una lingua straniera all'empatia, non ci avevo mai pensato. Complimenti per il tuo canale! :-)
Great job!!
Ciao, ti voglio consigliare tre libri scritti da un carissimo amico che forse non appartengono, a prima vista, al genere che più ti piace ma hanno una caratteristica molto particolare: in questi libri l'autore, Marco Speciale, riesce, con l'uso delle parole e dello stile linguistico, a portarti in un mondo passato ma ancora presente e a farti vivere ed immergere in qualla cultura della "normalità" Italiana che in genere è sconosciuta a chi non è nato e cresciuto in Italia perchè messa in ombra dagli stereotipi imperanti sull'Italia e gli italiani. Questi libri ti portano per mano nel mondo delle "cose di tutti i giorni" che sono quelle che noi italiani da nord a sud abbiamo dentro come base univoca, cose che ci rendono veramente un unico popolo nonostante i mille dialetti, le mille abitudini e le mille differenze che appaiono agli occhi di chi ci guarda dal di fuori o che entra in contatto per la prima volta con l'Italia. Autore: MARCO SPECIALE
Titoli: IL NOME DELLA NOTTE -
IL PALAZZO DEI PERCORSI PERDUTI -
PRIMA DEI TITOLI DI CODA
Li puoi trovare tranquillamente on-line e vedrai che l'uso, a mio avviso magistrale, della lingua italiana e la scelta dei termini ti porteranno al di là della trama per farti scoprire un mondo reale in cui ti trovi a vivere come secfosse una passeggiata nella quotidianità italiana. Buona lettura.
Ciao, grazie mille! Darò un’occhiata
Ciao Ronald io preferisco scrivere nella mia lingua, l'italiano. Perché non coglierei gli stessi sentimenti in un'altra lingua. La poesia bisogna viverla e secondo me, ci riesci solo nella propria lingua.
Ciò che racconti di te mi ricorda certe osservazioni di Jhumpa Lahiri che ho letto nel suo romanzo In altre parole.
Ciao Ronald come stai
Ciao Ronald. E' molto interessante questo tuo discorso sullo scrivere in Italiano: in particolare mi ha molto colpito il fatto che tu ti senta più libero nello scrivere in italiano piuttosto che in inglese, perchè personalmente - quando scrivo in francese - sono ipercritica, molto più di quando scrivo in Italiano. Voglio trovare la parola perfetta, mettere gli accenti al posto giusto e quando non ci riesco, mi infurio con me stessa!
Per quanto riguarda la poesia italiana ti consiglio questa autrice poco conosciuta ma secondo me molto particolare: SILVIA MONTI titoli COSÌ UGUALE - COME A CASA
www.montiesilvia.com/2001/01/un-buon-libro-si-riconosce-dalla-faccia.html?m=1
Anche in questo caso si tratta di una cara amica ed anche in questo caso si tratta di una persona il cui uso della lingua italiana ti trasporta all'improvviso ben oltre il filo del discorso... anche qui, se vorrai, buona lettura o forse dovrei dire buona "passeggiata"! 😊
Non ho preferenze di una lingua rispetto a un'altra lingua, as long as I'm fluent enough to understand and be understood. A volte faccio fatica a scrivere in una lingua straniera perché non conosco le parole e quindi non riesco a "correre" e mi tocca passare del tempo sul vocabolario, però una volta superato questo ostacolo è poi tutto in discesa. Ma, si sa, scrivere e parlare è sempre più difficile che leggere o ascoltare (quando leggo o ascolto una lingua straniera, spesso neanche mi accorgo che non è la mia lingua madre).
Ero un poeta si dice per qualcosa che si è interrotto o successo davvero anni fa. Usa il passato semplice per la maggior parte dei passati
Grazie mille. Quanto tempo come 10, 20, 30 anni? Mi
Se dici "ero un poeta" o "sono stato un poeta" non c'è molta differenza, è sempre qualcosa di finito, che fa parte SOLO del passato.
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