Buonasera, le scrivo qui anche se il tema riguarda un video di un anno fa riguardante l’assenza di erezione dopo aver inserito il preservativo. Dunque ho 23 anni e la mia ragazza 20 e stiamo insieme da 1 anno e mezzo; non conviviamo e non abbiamo mai avuto rapporti sessuali continui, anzi tra periodi di quarantena e quant’altro avremmo fatto sesso una trentina di volte. La fase dei preliminari va sempre più o meno bene, il problema inizia quando inserisco il preservativo: cominciato il rapporto, dopo 1 minuto circa sento di non essere più efficace ed inizia la contrazione del pene.
Questo problema si è riscontrato la prima volta ad Agosto e si è protratto fino ad ora, salvo sporadiche volte (non più di 3) in cui è filato tutto liscio, come eravamo abituati fino a prima di agosto, appunto. Una volta che termina l’erezione, non riesco più a recuperarla poiché subentra uno stato d’animo di timore che inevitabilmente si ripercuote anche per i successivi rapporti, dove sento di non poter sbagliare e deludere nuovamente la mia ragazza. Lei fa di tutto pur di creare la situazione adatta, mi fa dormire a casa sua pur di passare la notte insieme e quindi le “aspettative”si alzano ulteriormente visto che le occasioni per fare sesso sono veramente rare.
Buongiorno Filippo, provo a risponderle sottolineando 4 aspetti a cui porre attenzione. 1) Il problema è nato ad agosto, come mai? secondo lei è successo qualcosa ad agosto che può aver favorito il problema? 2) scrive che prova timore, paura, nei rapporti sessuali successivi a quello in cui ha avuto una difficoltà. Qual'è il ruolo della paura nel problema? In che modo percepisce come collegati i momenti dei singoli rapporti? Forse il pensiero che li collega produce anche paura? 3) Dopo aver perso l'erezione non riesce a recuperarla, secondo lei come mai? Succede la stessa cosa in ogni contesto o solo in quello? Qual'è la determinante? 4) La sua partner fa benissimo nel cercare di metterla a suo agio, ma non riesce a sortire il risultato sperato. Secondo lei come mai non ci riesce? Possibile che non stiate riuscendo a mettere efficacemente a fuoco il disagio finendo, se mi passa la metafora, cercare di spegnere un fuoco concentrandovi solo sul fumo? Mettere meglio a fuoco il problema probabilmente le da la possibilità di iniziare a capire meglio come mai i tentativi non stanno funzionando e quali potrebbe essere più efficace sperimentare.
@@ValerioCelletti Non saprei quale possa essere l’effettiva causa, potrei ipotizzare che più si creano aspettative e più c’è il rischio di incappare nell’insuccesso. Ad esempio quando aspetto lei a casa mia, per la testa non ho altri pensieri che rivolti al sesso ed al “flop” che si possa ripetere. L’episodio iniziale di Agosto credo che si possa attribuire ad una non completa soddisfazione fisica da parte mia nei suoi confronti, magari data dal fatto che mi sono abituato “troppo bene” con contenuti pornografici (o foto/video di altre persone che intaccano in maniera prepotente le mie fantasie erotiche) che inevitabilmente fanno apparire (e sottolineo tale termine) tutto più bello e piacevole. Ciò non è dettato dal fatto che non provo attrazione per la mia ragazza anzi, tale fatto è figlio di una mancata continuità nei rapporti che fanno sì che io mi masturbi molti giorni (mesi vista la situazione) dal momento che raramente ci possiamo vedere in intimità.
@@filippodebellis4674 Rimanendo sul tema della sequenzialità dei rapporti. Dice che le aspettative hanno un ruolo importante nel provocare un insuccesso. Probabilmente riuscire a capire meglio questo passaggio le può essere utile sul resto. Infatti le aspettative in attesa del sesso, che fondamentalmente non sono altro che pensieri, non influenzano direttamente la funzione genitale, ma possono concretamente danneggiare la sua prestazione se innescano un funzionamento emotivo controproducente. Detto in altri termini, se le aspettative producono, per esempio, ansia, l'ansia probabilmente sarà presente nell'approcciarsi al rapporto, sarà presente nell'indossare il preservativo e sarà presente nel provare a recuperare l'erezione. L'ansia è un'emozione prodotta dai pensieri, quindi anche dalle aspettative. Se riesce a gestire più efficacemente i propri pensieri gestirà meglio anche le emozioni e le loro conseguenze sulla sessualità. Mi raccomando, esistono molti modi di farlo, non uno solo. Inizi a sperimentarne qualcuno e a vedere cosa funziona meglio o peggio. è un meccanismo perfettamente logico se riesce a guardarlo con chiarezza. Se non ci riuscisse, eventualmente mi scriva o valuti la possibilità di lavorarci in psicoterapia che è il contesto d'elezione per lavorare sulle difficoltà emotive.
@@ValerioCelletti Di nuovo buongiorno Dottore; scrivo qui per poter proseguire il discorso interrotto un mese fa a cui non ho dato seguito semplicemente per il fatto che non ho ri-avuto un’altra chance di fare sesso con la mia ragazza.
Buonasera, le scrivo qui anche se il tema riguarda un video di un anno fa riguardante l’assenza di erezione dopo aver inserito il preservativo. Dunque ho 23 anni e la mia ragazza 20 e stiamo insieme da 1 anno e mezzo; non conviviamo e non abbiamo mai avuto rapporti sessuali continui, anzi tra periodi di quarantena e quant’altro avremmo fatto sesso una trentina di volte.
La fase dei preliminari va sempre più o meno bene, il problema inizia quando inserisco il preservativo:
cominciato il rapporto, dopo 1 minuto circa sento di non essere più efficace ed inizia la contrazione del pene.
Questo problema si è riscontrato la prima volta ad Agosto e si è protratto fino ad ora, salvo sporadiche volte (non più di 3) in cui è filato tutto liscio, come eravamo abituati fino a prima di agosto, appunto. Una volta che termina l’erezione, non riesco più a recuperarla poiché subentra uno stato d’animo di timore che inevitabilmente si ripercuote anche per i successivi rapporti, dove sento di non poter sbagliare e deludere nuovamente la mia ragazza. Lei fa di tutto pur di creare la situazione adatta, mi fa dormire a casa sua pur di passare la notte insieme e quindi le “aspettative”si alzano ulteriormente visto che le occasioni per fare sesso sono veramente rare.
Buongiorno Filippo, provo a risponderle sottolineando 4 aspetti a cui porre attenzione. 1) Il problema è nato ad agosto, come mai? secondo lei è successo qualcosa ad agosto che può aver favorito il problema? 2) scrive che prova timore, paura, nei rapporti sessuali successivi a quello in cui ha avuto una difficoltà. Qual'è il ruolo della paura nel problema? In che modo percepisce come collegati i momenti dei singoli rapporti? Forse il pensiero che li collega produce anche paura? 3) Dopo aver perso l'erezione non riesce a recuperarla, secondo lei come mai? Succede la stessa cosa in ogni contesto o solo in quello? Qual'è la determinante? 4) La sua partner fa benissimo nel cercare di metterla a suo agio, ma non riesce a sortire il risultato sperato. Secondo lei come mai non ci riesce? Possibile che non stiate riuscendo a mettere efficacemente a fuoco il disagio finendo, se mi passa la metafora, cercare di spegnere un fuoco concentrandovi solo sul fumo? Mettere meglio a fuoco il problema probabilmente le da la possibilità di iniziare a capire meglio come mai i tentativi non stanno funzionando e quali potrebbe essere più efficace sperimentare.
@@ValerioCelletti Non saprei quale possa essere l’effettiva causa, potrei ipotizzare che più si creano aspettative e più c’è il rischio di incappare nell’insuccesso. Ad esempio quando aspetto lei a casa mia, per la testa non ho altri pensieri che rivolti al sesso ed al “flop” che si possa ripetere. L’episodio iniziale di Agosto credo che si possa attribuire ad una non completa soddisfazione fisica da parte mia nei suoi confronti, magari data dal fatto che mi sono abituato “troppo bene” con contenuti pornografici (o foto/video di altre persone che intaccano in maniera prepotente le mie fantasie erotiche) che inevitabilmente fanno apparire (e sottolineo tale termine) tutto più bello e piacevole. Ciò non è dettato dal fatto che non provo attrazione per la mia ragazza anzi, tale fatto è figlio di una mancata continuità nei rapporti che fanno sì che io mi masturbi molti giorni (mesi vista la situazione) dal momento che raramente ci possiamo vedere in intimità.
@@filippodebellis4674 Rimanendo sul tema della sequenzialità dei rapporti. Dice che le aspettative hanno un ruolo importante nel provocare un insuccesso. Probabilmente riuscire a capire meglio questo passaggio le può essere utile sul resto. Infatti le aspettative in attesa del sesso, che fondamentalmente non sono altro che pensieri, non influenzano direttamente la funzione genitale, ma possono concretamente danneggiare la sua prestazione se innescano un funzionamento emotivo controproducente. Detto in altri termini, se le aspettative producono, per esempio, ansia, l'ansia probabilmente sarà presente nell'approcciarsi al rapporto, sarà presente nell'indossare il preservativo e sarà presente nel provare a recuperare l'erezione. L'ansia è un'emozione prodotta dai pensieri, quindi anche dalle aspettative. Se riesce a gestire più efficacemente i propri pensieri gestirà meglio anche le emozioni e le loro conseguenze sulla sessualità. Mi raccomando, esistono molti modi di farlo, non uno solo. Inizi a sperimentarne qualcuno e a vedere cosa funziona meglio o peggio. è un meccanismo perfettamente logico se riesce a guardarlo con chiarezza. Se non ci riuscisse, eventualmente mi scriva o valuti la possibilità di lavorarci in psicoterapia che è il contesto d'elezione per lavorare sulle difficoltà emotive.
@@ValerioCelletti Di nuovo buongiorno Dottore; scrivo qui per poter proseguire il discorso interrotto un mese fa a cui non ho dato seguito semplicemente per il fatto che non ho ri-avuto un’altra chance di fare sesso con la mia ragazza.