la paura di essere omosessuali penso sia semplicemente dovuta a tutto il bagaglio sociale, culturale e comportamentale che viene erroneamente e superficialmente associato all'omosessualità (che io preferisco chiamare omoerotismo) e che una persona interiorizza senza averne piena consapevolezza e quindi sviluppa la paura per un lato di sé che non conosce o non comprende, quindi per alcuni è come se essere maschi ed essere eroticamente attratti da altri maschi implichi necessariamente l'essere effeminati ad esempio, essere inferiori agli altri uomini, o il praticare l'anale, o precluda il rapporto con la donna, o ti obblighi a sposare una determinata causa politica
A volte, come in questo caso, il dubbio che ci si pone è conseguenza di un problema funzionale a monte che non si riesce ad individuare autonomamente. In questo caso, il fulcro della domanda non sembra essere davvero l'orientamento sessuale, ma la competenza emotiva e la relazione con gli altri. I dubbi sull'orientamento sessuale probabilmente ne sono una conseguenza che finisce per depistarlo, facendogli perdere tempo utile in cui potrebbe vivere più piacevolmente. Chiedere aiuto è il primo passo per migliorare :)
Buongiorno dottore, sono un ragazzo di 23 anni, per tutta la mia adolescenza sono stato sempre attratto solo da donne, ma quest' anno sono successi alcuni avvenimenti che temo mi abbiano creato un disturbo ossessivo omosessuale... Ora le spiego. Sette mesi fà ho concluso una relazione con una donna dopo essere stato trattato in malo modo, nei mesi di relazione soffrivo spesso d'ansia e a volte avevo veri e propri attacchi di panico... L ultimo giorno (giorno della rottura) ho avuto un attacco di panico molto potente, che mi ha portato alla decisione definitiva di lasciare questa ragazza una volta per tutte. I primi due mesi dopo la rottura sono stati più tranquilli con molti meno attacchi di panico ma con ansia lieve a volte moderata che persisteva (quest' ultima penso fosse dovuta alla paura di poterla rivedere e alle possibili conseguenze), inoltre c'è anche da dire che durante la relazione non abbiamo mai consumato un rapporto completo, premetto che questa é stata la mia prima relazione con una donna ed avevo anche un po' paura, a volte sentivo un vero e proprio repulso contro di lei ma solo per quanto riguarda la parte dell' atto sessuale vero e proprio, mentre ero fortemente attratto da tutto il lato seduttivo e preliminare... Da qui sono nati i primi dubbi in me di una possibile omosessualità latente, che però io penso non sussistano dato che io ero fortemente attratto fisicamente da lei... Andando avanti di alcuni mesi decido di iscrivermi in palestra, vado per alcune settimane senza problemi vedevo molti uomini nudi negli spogliatoi e non mi creava quasi nessun effetto tanto che la maggior parte delle volte avevo un senso di repulso nei loro confronti... Fino ad una sera in cui mi trovai davanti un uomo palestrato e li ho sentito una sensazione stranissima in me come se fosse eccitazione, nella mia mente ho pensato che avesse un bel fisico... Da questo punto in poi é iniziato il calvario, oltre a questo episodio si sono sovrapposti tutti gli episodi di bullismo che ho subito da adolescente, venivo chiamato gay da dei ragazzi e questo é andato avanti per un po' di anni (é mi ha fatto molto male), ad oggi soffro di ansia che varia da lieve a molto intensa, ci sono giorni in cui mi eccito fortemente per le donne e giorni in cui non sento completamente nulla, inoltre questo disturbo mi porta a fissarmi anche nel modo in cui io mi siedo come mi muovo e che atteggiamenti uso in quando c'è un forte timore in me che io possa sembrare omosessuale. In famiglia cercano di aiutarmi ma io continuo in silenzio a soffrire ci sono giorni che va meglio e giorni in cui mi sento veramente male, ho paura che se dovessi trovare un altra donna questi problemi possano portare ad una rottura non necessaria il che mi farebbe ancora più male.
Buongiorno, la situazione che descrive tocca diverse aree di fragilità, tra le quali il dubbio per l'orientamento sessuale, per come lo ha descritto, sembra più una conseguenza del resto che il punto di partenza della sua sofferenza. Infatti, mi sembra che nel suo messaggio descriva molta difficoltà nel gestire il confronto con gli altri. Con la partner quando era in coppia, con il gruppo quando da adolescente la prendevano in giro, fino ad oggi quando ancora capita di avere tanta, forse troppa, attenzione verso l'esterno. Provare repulsione non é espressione di nessun orientamento sessuale. Gli orientamenti sessuali sono definiti dal gusto (o dalla sua assenza), ma non dalla repulsione. Il disgusto é un emozione collegata alla scala valoriale personale, e provare forte disgusto, quindi, non é espressione di orientamento, ma di ragionamenti molto rigidi nella propria scala di valori che, se eccessivi, impediscono di relazionarsi efficacemente con la realtà. Le esperienze dolorose, singole o ripetute, spesso contribuiscono alla definizione di una scala di valori rigida e intollerante. A volte intollerante verso gli altri, altre intollerante verso sé stessi. Forse é utile partire da lì, dal proprio modo di relazionarsi con gli altri e riequilibrare il modo in cui si riconosce il diritto ad avere spazio nella sua vita. Quando vivrà l'interazione con gli altri con minore stress, poi guardarsi dentro ed ascoltare i propri gusti sessuali le sarà molto più semplice.
Buongiorno dottore sono una ragazza di quasi 18 anni e sono in confusione.. Non riesco a capire se mi piacciono solo le ragazze oppure entrambi. È da quando sono piccola che ho sempre fantasticato su donne e alcune volte su uomo e donna insieme, solo su un uomo mai. Sin da bambina ho sempre provato un'attrazione sessuale fortissima verso le ragazze o donne più grandi di me, su un ragazzo o un uomo ho sempre pensato "quanto è bello😍" ma più di tanto nulla di che. Solo una volta mi son sentita attratta da un maschio, ma noto che la differenza tra ragazze e ragazzi è abissale, non voglio mettermi chissà quanta fretta nè tantomeno etichettarmi però sono ancora in confusione..
Buongiorno, credo che il punto centrale sia proprio il "non mettersi fretta". A volte si confonde l'orientamento sessuale come un qualcosa di molto definito, mi piace x, y e/o z. Ma i gusti sono esperienze molto sfumate. è frequente che esistano preferenze più o meno varie per cui "mi piace molto A, ma non mi dispiace neanche B". Forse lei ha gusto per un genere, forse per alcune caratteristiche specifiche e/o per altri elementi relazionali. Se vuole, si dia tempo per capire. Tanto, che fretta c'è? L'importante è quanto si ascolta nel rapporto con le persone che entrano a far parte della sua vita. Il resto sono solo etichette che hanno il valore che lei sceglie di dargli.
@@ValerioCelletti Un'altra cosa che mi è venuta in mente ora che non ho detto è quando mi vengono fatte battute o domande del tipo:"Ce l'hai il fidanzato?" "Ma come non ce l'hai il ragazzo?" Come se dovessi stare per forza con qualcuno. M'innervosisco a bestia, ci sto anche male e non poco.. É una cosa che proprio non sopporto. Sono innamorata di una ragazza da quando avevo 14 anni e non parlo solo di attrazione ma qualcosa di ancor di più, potrebbe essere in generale la forte attrazione verso il mio stesso sesso a portarmi ciò?
Quindi mi sembra di capire che, da quanto spiega, lei non abbia fatto coming out con queste persone. Per quanto possa essere frustrante, le suggerisco di provare a tradurre le domande che riceve interrogandosi sull'intenzione del suo interlocutore invece che solo sul contenuto. La domanda "ce l'hai il fidanzato?" può intendere molte cose. Può significare "dovresti stare con un ragazzo", ma anche "ti interessa avere una relazione romantica con una persona?" o "se hai qualche difficoltà relazionale posso provare a darti una mano" o "non sapendo di cosa parlare, provo a riempire il silenzio della conversazione con domande generiche" o molto altro ancora. Ognuno comunica con i suoi strumenti e con il suo livello culturale. Sta a lei capire se e quanto vuole valorizzare certe interazioni o se preferisce essere più selettiva. Ma attenzione ad esserlo troppo. Spesso essere selettivi finisce per essere un'arma a doppio taglio. La realtà è variopinta, nel bene e nel male, e selezionarla troppo può essere fonte di fraintendimenti. Non c'è nessun obbligo di fare coming out, né di dare spiegazioni su temi di cui lei stessa non è del tutto convinta. Molte persone non sono del tutto convinte della definizione del proprio orientamento, ma per semplificare comunicano posizioni molto nette. Se vuole può dare una comunicazione parziale, può comunicare una risposta semplificata, come può scegliere di non condividere informazioni personali. A sua preferenza. In generale, suggerisco sia meglio comunicare qualcosa che non comunicare. Il silenzio è molto più fraintendibile di una affermazione parziale.
@@ValerioCelletti No, perchè la maggior parte di queste persone sono o amici di famiglia oppure anziani che devono sempre ficcanasare in qualche modo😂 e non so come possano prenderla dato che al giorno d'oggi non si sa mai cosa aspettarsi. Ai miei ho provato a farlo capire lanciandogli segnali, non dicendolo proprio apertamente a parole.
Si, capita in alcuni casi che le persone reagiscano in modo sgradevole. Però non è necessariamente un male. Con alcune, almeno, capiamo la caratura della persona e almeno acquisiamo un buon motivo per smettere di perderci tempo :) Con si suoi genitori, invece, valuti se in futuro essere più chiara. Spesso la dipendenza emotiva o economica sono ostacoli al dialogo trasparente. Ma, quando si sentirà abbastanza al sicuro, valuti se correre il rischio con un dialogo chiaro. A volte le persone ci sorprendono anche in positivo.
Doc sto avendo questo problema da 2 settimane,pensieri incontrollati e cose mai pensate prima d'allora,i dubbi stanno rendendo difficili le mie giornate quando prima di questi pensieri ero sicuro al 100% di essere eterosessuale,ho perso la voglia di masturbarmi e quando sono con i miei amici provo delle "pseudo eccitazioni"legate probabilmente all ansia e ai pensieri che faccio,non so più come fermare questi pensieri e ritornare alla vita di prima,aggiungo di avere solo 15 anni
É importante imparare ad avere un buon rapporto con la propria mente. Un pensiero é solo un pensiero. Quello su cui serve lavorare non é il contenuto del pensiero, vero o falso, ma il tuo rapporto con il pensiero. Impara a farci pace e riuscirai a ragionarci in modo più costruttivo ed efficace. Parlane cone persone di cui ti fidi per avere un aiuto; e nel caso non riuscissi a sbloccarti, senti uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia per farti aiutare in psicoterapia. La psicoterapia é proprio il contesto in cui imparare a gestire e capire pensieri ed emozioni. Suggerimento: indipendentemente dall'età, l'obiettivo non é "tornare come prima". Il passato é passato ed ha portato alla situazione attuale. L'obiettivo é importante sia "andare verso un futuro migliore del passato" 👍
@@ValerioCelletti doc Buon pomeriggio,sono andato dallo psicologo per 3 sedute e implicitamente mi ha detto che soffro di ansia sociale,per una settimana non ebbi più questi pensieri e sembrava essere tornato tutto apposto,questa settimana sono ritornati forse più forti di prima,ora ho anche Scene omosessuali mai avute prime d'ora,quest'ultime inizialmente mi provocavano disgusto ma le ho così tante volte che certe volte provo un "piacere",tuttavia nei pochi momenti di "lucidità"capisco che mi disgusterebbe,non so più come uscirne, è un loop infinito di pensieri
@@antomonz5651 Se ci sta lavorando con uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia, meglio se CBT, quello che deve fare é collaborare con lui per diventare più capace di gestirsi 👍
Buonasera dottore. Da circa 6 anni (avevo 30 anni all'epoca), mi è stato diagnosticato un Doc legato all'omosessualità. Da allora ho iniziato a eseguire tutta una serie di compulsioni per capire se fossi o meno omosessuale o bisessuale. premetto che ho sempre avuto desideri e pulsioni e rapporti completamente eterosessuali ( superfluo dire che ho sempre visionato per piacere materiale etero con preferenze per le lesbiche, o cmq donne da sole). Quando mi è stato diagnosticato il Doc, ero fidanzato, e la mia ex ragazza (la nostra relazione è finita circa un anno fà), ha visto di colpo un calo del desiderio ma anche un calo delle energie, sono passato da essere un tipo gioiso e allegro e positivo, ad essere un tipo senza voglia di vivere, e infatti ho avuto anche una crisi depressiva. ho iniziato una terapia di circa 1 anno sia psicologica che farmacologica, e piano piano le cose sono migliorate e anno dopo anno sono tornato ad essere più o meno come prima, anche se ogni tanto le compulsioni tornavano e spesso mi generavano conati di vomito, anche se piano piano sembra che sia diventato quasi assuefatto, ma cmq mi sentivo bene. poi l'anno scorso io e la mia ex ci siamo lasciati. da allora le compulsioni sono quasi sparite, ma ho avuto un grosso calo del desiderio sessuale e le compulsioni sono quasi sparite, però mentalmente è rimasta una sorta di confusione. sembra che sia rimasta come una specie di abitudine mentale a pensare a certe cose che sembra che a volte mi danno una specie di eccitazione. però è una eccitazione quasi disturbata e nervosa, che a volte mi continuia a dare anche sensazioni quali nausea. Se poi questi pensieri spariscono e penso ad esempio alle ragazze la cosa la trovo rilassante e decisamente più appagante. E' possibile quasi essersi abituati a immagine di sfondo omosessuale e pertanto sento quasi una mancanza ormai? una specie di droga direi. Trovo tutto comunque molto confuso e molto stancante, anche perchè prima dei disturbi avuti 6 anni fà, il sesso era qualcosa di appagante e stimolante, ora è tutto strato! saluti e spero di essere stato chiaro.
Buongiorno, si, è possibile che lei abbia creato diversi meccanismi nella sessualità che, se non compresi, contribuiscono a generare confusione. Uno di questi, da quello che spiega nel suo messaggio, forse non è poi così incentrato sull'oggetto del suo desiderio, ma piuttosto sulla propria reazione emotiva. Infatti nella sua spiegazione descrive il modo in cui le emozioni si sono susseguite alternando periodi con umore triste a momenti colmi di paure e di, forse, rabbia e disgusto verso di sé. In un meccanismo simile, non comprendere efficacemente il senso delle emozioni può far sentire in balia delle stesse e creare delle abitudini tali per cui cercare input che provochino reazioni emotive per i loro vantaggi secondari. Nel senso, si trattasse di un "quando vedo i girasoli sono felice e mi sento bene", un approccio ossessivo potrebbe essere il riempirsi casa di girasoli nella speranza di sentire felicità e benessere. Non è sbagliato, ma salta completamente il passaggio che vede la felicità, come tutte le emozioni, come conseguenza del proprio punto di vista e non della situazione. Quindi ha senso promuovere un contesto più vicino ai propri gusti, ma poi serve non fraintendere le emozioni ponendole come obiettivo. Se riempo la casa di girasoli, è importante il mio obiettivo siano i girasoli, non la felicità. Se il tema della sessualità nel tempo si è associato ad emozioni intense come la paura, la rabbia ed il disgusto, poi è possibile che in alcuni casi di ragionamento ossessivo si sia più attratti dalla conseguenza emotiva, cioè il modo in cui queste emozioni mi fanno sentire e mi attivano in un modo desiderabile, che non dall'oggetto stesso del desiderio. Riuscire a vivere il desiderio in modo semplice con poche sovrastrutture è un grande vantaggio. Poi nulla vieta di ampliare in tutti i modi che si preferisce, ma attenzione agli approcci complicati ed intensi perché spesso finiscono per essere confusionari.
@@ValerioCelletti Quindi riassumendo, potrei dire che siccome ormai mi sono assuefatto alla sensazione di disgusto e di infelicità a causa dell'idea di essere gay, continuo a fare delle compulsioni perchè ho come bisogno di quelle sensazioni. o sbaglio? La ringrazio della sua risposta!
Allora,parto che sono sempre stato etero o bo,allora io ho paura di essere demisessuale,non ho capito molto bene il termine,mi può fare un esempio o me lo spiega in modo senza "termini difficili"
Buongiorno, nonostante il termine demisessuale venga utilizzato in alcune occasioni, credo sia fuorviante considerarlo un orientamento sessuale a sé stante. Nella demisessualità si fa riferimento al bisogno di avere un legame emotivo con una persona per avere anche desiderio sessuale, ma questa caratteristica può essere trasversale a qualunque orientamento sessuale. Il legame affettivo può essere una componente fondamentale del desiderio sessuale di chiunque, sia asessuale, sia eterosessuale, sia omosessuale, sia bisessuale, sia pansessuale. Se si è sempre considerato eterosessuale e ritiene di aver bisogno di trovare una persona verso cui prova affetto per condividere sessualità, può tranquillamente continuare a considerarsi eterosessuale e riflettere sul fatto che ad oggi cerca un tipo di relazione e di intimità diversa da quella che in passato le risultava sufficiente. Non serve rimettere in discussione il proprio orientamento.
scusami se ti disturbo, ho 14 anni ed ho questo problema da 5 mesi, prima di questi pensieri ho sempre saputo di essere etero e non ho mai fatto caso a certe cose, però dopo aver visto per sbaglio una foto di po***o gay ho iniziato a pensare che mi piacesse e da allora non riesco a pensare a altro, la cosa che mi fa più paura è che una notte in preda all'ansia decisi di ma*******i su qualcosa di etero, ma per l'ansia non ci riuscì allora provai a pensare a qualcosa di gay ed eiaculai... da allora la mia vita fa schifo non capisco più niente ho paura anche di parlare con i miei amici maschi, quando vedo un uomo oggettivamente attraente non capisco più nulla, mi capita anche di piangere la notte per questa paura, ho anche visto che qualsiasi stimolo sessuale sia etero che omosessuale sia in grado di eccitare sia persone etero vhe persone omosessuali ma non riesco a convincermi
É un momento di profonda confusione che può capitare a molte persone. Per alcune si tratta di comprendere meglio i propri gusti sessuali, ragionando quindi sul proprio orientamento sessuale, per altre é più questione di ragionare sui propri stereotipi e le proprie paure che impediscono di ragionare lucidamente. Apprezzare l'estetica maschile o femminile non significa provare desiderio sessuale. Nei primi contatti con quello che riconosciamo sessuale può sembrare che tutto sia improvvisamente sessuale e complicato, ma non lo é. Senza fretta, senza la pretesa di sapere già le risposte o di arrivare subito a chissà quale decisione per la vita, prenditi il tempo per capire meglio cosa ti piace e per distinguere tra cosa é estetica e cosa é sessuale. La fretta di arrivare ad una risposta nel minor tempo possibile é un tipico errore che può portare a risposte non convincenti che durano una vita. A volte é meglio abbracciare le domande che forzare le risposte. Un passo alla volta andrà meglio 👍
@@ValerioCelletti ci tengo a precisare che non ho la minima intenzione di avere rapporti con un uomo perché mi fa un forte schifo solo che avvolte ho pensieri omosessuali che mi creano sia disgusto sia una leggera eccitazione non so se sia per colpa del mio disturbo perché prima non ci ho mai nemmeno pensato e inoltre il solo pensiero di essere possibilmente attratto da uomini mi fa schifo e un forte senso di timore
@@ValerioCellettimagari può anche essere il fatto di non aver mai avuto uns ragazza e anche altri aspetti familiari che non sto a precisare, abbiano creato della confusione
Io invece sono eterossesuale avuto 2 3 rapporti con ragazze sono sempre stato innamorato di ragazze ,insomma sono eterossesuale e' mi piacciono le donne e' mi sono sempre piaciute si fisicamente che sentimentalmente però crescendo sono diventato più cupo triste e' problematico e ' sono la persone mi vedono senza una donna e' credano che io sai gay ma io non sono gay e " solo che non ci sono fare molto con le donne mi piacciano davvero quindi qui subentrano tutta una serie di dubbi e' complessi che se avrei una donna davanti non ci sarebbero ma alla fine so di essere eterossesuale solo per la mia introversione e insicurezza ho bisogno di più tempo ad approcciare con le donne, tipo ti vengono i complessi di guardare pornografia gay quando so di non provare nessuna eccitazione e subito quando pornografia eterossesuale e 'donne per mi masturbo sempre davanti a donne e" provo emozioni per donne ma credo che sia una cosa normale se si è solo e' non si a una vita sensuale da anni sorgono dei dubbi che no hanno motivo di esistere giusto? E poi sarei più felice con una donna ma questo è un altro discorso
Buongiorno, la domanda "è normale?" È generalmente fuorviante. Può essere più utile dirsi che "è comprensibile", ma testarsi con pornografia omosessuale per capire i propri gusti non è la diretta conseguenza del non avere una relazione di coppia. Lei ha già affermato di conoscere i propri gusti, quindi come mai si testa? Mi sembra di capire che alcune persone si permettono di parlare del suo orientamento sessuale definendola omosessuale perché introverso. Queste persone probabilmente hanno troppo tempo libero e troppa poca educazione, ma come mai lei non riesce a farsi scivolare addosso queste loro opinioni? Forse piuttosto che l'introversione, qui il problema è un certo grado di ansia sociale che rende difficile gestire i rapporti con una socialità dai tratti anche competitivi ed ostili. Probabilmente imparare a gestire meglio questa componente emotiva le permetterebbe di partecipare con maggiore soddisfazione ai rapporti sociali e ridurrebbe le dimensioni dei suoi dubbi sulla sessualità.
ma il doc omosessuale può venire ad una persona realmente omosessuale? ho sentito l' esperienza di una ragazza che alla fine sì è scoperta omosessuale e questa cosa mi ha mandato in un stato di angoscia assoluta
Forse dire che "una persona si scopre omosessuale" è una frase che crea confusione. Le persone non scoprono improvvisamente di avere un orientamento sessuale diverso da quanto hanno sempre saputo. Gli orientamenti sessuali sono tendenzialmente stabili nel tempo. Piuttosto, può succedere che alcune persone rivalutino il peso che davano a certe esperienze e opinioni, magari rendendosi conto di aver coltivato un rapporto disonesto con sé stessi e di essersi sforzati di sentire qualcosa invece che ascoltarsi in modo più onesto. Le nuove esperienze non invalidano mai quelle precedenti, ma al massimo le ampliano e le rendono più complete. Il punto cardine del doc che crea confusione sul tema dell'orientamento sta nel modo in cui alcune persone cercano di controllare i propri pensieri, finendo per non riuscire a fidarsi del proprio modo di sentire in quanto persone abituate più a fare la guerra alla propria mente che a prendersene cura. Quindi piuttosto che "scoprirsi omosessuale", è più corretto dire che ha "capito di essere omosessuale" o "ha accettato di essere omosessuale". Anche se non è lo scenario più frequente. Nella maggior parte dei casi è più frequente "capire di essere bisessuale o pansessuale" e poi, per innumerevoli motivi, affermare di essere omosessuale o eterosessuale.
scusi se le scrivo dopo mesi, ma come si fa a capire se è questo il proprio caso o no. Perché io non riesco a vivere sapendo che potrebbe essere il mio caso e devo solo accettarlo
Il problema é semplice o difficile a seconda della prospettiva. Se cerca di risolverlo guardando gli altri, é difficile. Se guarda sé stesso, diventa più facile. Come capire se sta mangiando bene in un ristorante guardando i tavoli intorno; é più efficace se guarda il proprio
io ho paura... sono terrorizzato di doventare gay... o di scoprire di esserlo.... aiuto... cosa devo evitare e come capisco se sono etero? rispondimi sotto al commento perfavore...
Buongiorno, non si diventa di un orientamento sessuale. I gusti sono componenti stabili del proprio modo di approcciare il mondo. Lavori sul proprio modo di vivere e gestire la paura in generale, capirà che anche il sesso, se visto con meno confusione e meno paura, è un argomento più semplice e piacevole di come lo vive oggi. Buona giornata
Molto interessante il video dottore, le vorrei chiedere una cosa, a me piace vedere video in cui è presente sia una donna che un uomo ma io mi immedesimo nella donna, ossia se vedo una donna che tocca il fisico o il pene di un uomo io mi eccito(mi concentro sull’uomo, come se provassi le stesse sensazioni della donna). Tuttavia mi capita spesso di voler un contatto fisico con una ragazza quindi mi reputo eterosessuale, ma comunque mi preoccupa questa mia particolarità. Lei che pensa? Grazie mille
Buongiorno, scrive una domanda interessante. Infatti dato il video a cui commenta e il riferimento all'eterosessualità, immagino che la preoccupazione riguardi il pensarsi eventualmente omosessuale. Da quello che descrive, credo che il modo migliore per fare chiarezza nella sua esperienza consista nel fare un salto dal "cosa mi piace" al "perché mi piace". Immedesimarmi nella donna del video cosa significa? Secondo me, per come lo descrive, sembra soprattutto un'immedesimazione nei panni di una persona che sta provando sensazioni sessualmente piacevoli. Quindi sembra un "vorrei sentire sensazioni intense, il desiderio e il godimento quanto la persona protagonista del video". Che poi si tratti di un uomo o una donna, sembra secondario. Provi a capire meglio cosa le risulta eccitante rispetto al contenuto del video, così capirà meglio qualcosa di sé stesso 👍
Salve dottore, sto vivendo un brutto momento di ansia e difficoltà. La faccio molto breve, da quando ho avuto il dubbio di essere omosessuale (infondato) ho avuto ansia e immagini intrusive, stavo proprio vivendo un DOC (diagnosticato tra l’altro). Tuttavia mi sono insorte fantasie omosessuali e mi sento ultimamente attratto dal pene. Lei che ne pensa? Spero mi possa aiutare a risolvere questa preoccupazione e ansia
Buongiorno, fantasie e desideri sono profondamente diversi, ma possono sembrare uguali se si ha difficoltà nel contatto con i propri gusti e opinioni. Parlare di DOC spesso consiste in questo, difficoltà a distinguere tra pensieri e opinioni, come tra fantasie e desideri. Sono convinto che imparare a gestire meglio la propria emotività le permetterà di stare meglio sia in generale, che nella sessualità. La psicoterapia è il contesto più indicato in cui lavorare sul fare chiarezza sulle emozioni ed imparare a gestirle 👍
Mi può aiutare?Avevo questo dubbio e per fortuna mi si è levato,ma no,non è tutto qua quando sento un insulto verso i gay mi sento preso in causa aiuto
Io ho sempre avutuo timore di mostrarmi agli altri. Anche in un semplice spogliatoio. Sono gay, ma ancora Tom mi accetto. Consigli? Cioè a volte faccio mente locale altre volte invece mi immagino con una donna e mi attizza l'idea, ma sono consale oke però che non sono capace..
L'imbarazzo, accettare il proprio orientamento, riflettere sulle proprie competenze, anche se riguardano tutti il rapporto con gli altri, sembrano tutti argomenti diversi. Provi ad affrontarli separatamente, così forse riuscirà a fare esperienza in modo più ordinato ed inizierà a smuovere la situazione :)
Prova a parlarne con qualcuno di cui ti fidi, così da confrontarvi e ragionarci su considerando più punti di vista. In alternativa, se vuoi un parere esterno, prova a scrivere qui o a scrivermi in privato spiegandoti meglio, così da provare a capire meglio quale sia il problema.
La mia storia:2 settimane fa ho guardato un porno in cui c era una donna e un maschio che aveva tratti femminili,dopo che lho visto mi sono addormentato e mi sono svegliato con le idee confuse e quindi ogni volta che vedo una maschio mi viene una ansia come se stessi per affogare e mi sta veramente uccidendo.ps non so come risolverla ho parlato con i miei ma non sanno come aiutarmi nessuno riesce a capirlo solo chi lo prova
Probabilmente trarrebbe beneficio dal provare a capire meglio in cosa consista la confusione che descrive e come funzionino le emozioni che hanno accompagnato il video e i momenti attuali. Di conseguenza, potrebbe esserle utile pensare a contattare uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia per confrontarvi e lavorare sul rimettere ordine tra i suoi pensieri. Se non trovasse nessuno nella sua zona, eventualmente può contattarmi su drvalerio.com per lavorare insieme dal vivo o a distanza.
Mi puoi aiutare per favore sono stato con ragazze ma ho questo pensiero che mi uccide ogni tanto mi faccio pensieri strani non so come superare questa cosa mi aiuti per favore
Molto Bravo.
Grazie :)
la paura di essere omosessuali penso sia semplicemente dovuta a tutto il bagaglio sociale, culturale e comportamentale che viene erroneamente e superficialmente associato all'omosessualità (che io preferisco chiamare omoerotismo) e che una persona interiorizza senza averne piena consapevolezza e quindi sviluppa la paura per un lato di sé che non conosce o non comprende, quindi per alcuni è come se essere maschi ed essere eroticamente attratti da altri maschi implichi necessariamente l'essere effeminati ad esempio, essere inferiori agli altri uomini, o il praticare l'anale, o precluda il rapporto con la donna, o ti obblighi a sposare una determinata causa politica
Mi rispecchio perfettamente in quello che dice, analisi molto chiara... Grazie!
Ottimo :)
A volte, come in questo caso, il dubbio che ci si pone è conseguenza di un problema funzionale a monte che non si riesce ad individuare autonomamente. In questo caso, il fulcro della domanda non sembra essere davvero l'orientamento sessuale, ma la competenza emotiva e la relazione con gli altri. I dubbi sull'orientamento sessuale probabilmente ne sono una conseguenza che finisce per depistarlo, facendogli perdere tempo utile in cui potrebbe vivere più piacevolmente. Chiedere aiuto è il primo passo per migliorare :)
Sei forte valeee 😘
😁
Tvb 😔
Bravissimo
Grazie 😁
Vale the best 🤗
Io sto avendo sinceramente fantasie sul dottor Celletti ahahahaha sincero!!!! ❤️
Puro buon gusto 😁
@paoloberti, bisogna aver paura di scoprirsi OMOFOBI !
Dottore potrei mandarle una mail?? perché ho delle domande personali circa questo argomento 🙏🏽
Certo, ho ricevuto la mail, domani leggo e provo a risponderle 👍
@@ValerioCellettigrazie di cuore doc
Buongiorno dottore, sono un ragazzo di 23 anni, per tutta la mia adolescenza sono stato sempre attratto solo da donne, ma quest' anno sono successi alcuni avvenimenti che temo mi abbiano creato un disturbo ossessivo omosessuale... Ora le spiego.
Sette mesi fà ho concluso una relazione con una donna dopo essere stato trattato in malo modo, nei mesi di relazione soffrivo spesso d'ansia e a volte avevo veri e propri attacchi di panico... L ultimo giorno (giorno della rottura) ho avuto un attacco di panico molto potente, che mi ha portato alla decisione definitiva di lasciare questa ragazza una volta per tutte.
I primi due mesi dopo la rottura sono stati più tranquilli con molti meno attacchi di panico ma con ansia lieve a volte moderata che persisteva (quest' ultima penso fosse dovuta alla paura di poterla rivedere e alle possibili conseguenze), inoltre c'è anche da dire che durante la relazione non abbiamo mai consumato un rapporto completo, premetto che questa é stata la mia prima relazione con una donna ed avevo anche un po' paura, a volte sentivo un vero e proprio repulso contro di lei ma solo per quanto riguarda la parte dell' atto sessuale vero e proprio, mentre ero fortemente attratto da tutto il lato seduttivo e preliminare... Da qui sono nati i primi dubbi in me di una possibile omosessualità latente, che però io penso non sussistano dato che io ero fortemente attratto fisicamente da lei... Andando avanti di alcuni mesi decido di iscrivermi in palestra, vado per alcune settimane senza problemi vedevo molti uomini nudi negli spogliatoi e non mi creava quasi nessun effetto tanto che la maggior parte delle volte avevo un senso di repulso nei loro confronti... Fino ad una sera in cui mi trovai davanti un uomo palestrato e li ho sentito una sensazione stranissima in me come se fosse eccitazione, nella mia mente ho pensato che avesse un bel fisico... Da questo punto in poi é iniziato il calvario, oltre a questo episodio si sono sovrapposti tutti gli episodi di bullismo che ho subito da adolescente, venivo chiamato gay da dei ragazzi e questo é andato avanti per un po' di anni (é mi ha fatto molto male), ad oggi soffro di ansia che varia da lieve a molto intensa, ci sono giorni in cui mi eccito fortemente per le donne e giorni in cui non sento completamente nulla, inoltre questo disturbo mi porta a fissarmi anche nel modo in cui io mi siedo come mi muovo e che atteggiamenti uso in quando c'è un forte timore in me che io possa sembrare omosessuale. In famiglia cercano di aiutarmi ma io continuo in silenzio a soffrire ci sono giorni che va meglio e giorni in cui mi sento veramente male, ho paura che se dovessi trovare un altra donna questi problemi possano portare ad una rottura non necessaria il che mi farebbe ancora più male.
Buongiorno, la situazione che descrive tocca diverse aree di fragilità, tra le quali il dubbio per l'orientamento sessuale, per come lo ha descritto, sembra più una conseguenza del resto che il punto di partenza della sua sofferenza.
Infatti, mi sembra che nel suo messaggio descriva molta difficoltà nel gestire il confronto con gli altri. Con la partner quando era in coppia, con il gruppo quando da adolescente la prendevano in giro, fino ad oggi quando ancora capita di avere tanta, forse troppa, attenzione verso l'esterno.
Provare repulsione non é espressione di nessun orientamento sessuale. Gli orientamenti sessuali sono definiti dal gusto (o dalla sua assenza), ma non dalla repulsione. Il disgusto é un emozione collegata alla scala valoriale personale, e provare forte disgusto, quindi, non é espressione di orientamento, ma di ragionamenti molto rigidi nella propria scala di valori che, se eccessivi, impediscono di relazionarsi efficacemente con la realtà. Le esperienze dolorose, singole o ripetute, spesso contribuiscono alla definizione di una scala di valori rigida e intollerante. A volte intollerante verso gli altri, altre intollerante verso sé stessi.
Forse é utile partire da lì, dal proprio modo di relazionarsi con gli altri e riequilibrare il modo in cui si riconosce il diritto ad avere spazio nella sua vita.
Quando vivrà l'interazione con gli altri con minore stress, poi guardarsi dentro ed ascoltare i propri gusti sessuali le sarà molto più semplice.
Buongiorno dottore sono una ragazza di quasi 18 anni e sono in confusione.. Non riesco a capire se mi piacciono solo le ragazze oppure entrambi. È da quando sono piccola che ho sempre fantasticato su donne e alcune volte su uomo e donna insieme, solo su un uomo mai. Sin da bambina ho sempre provato un'attrazione sessuale fortissima verso le ragazze o donne più grandi di me, su un ragazzo o un uomo ho sempre pensato "quanto è bello😍" ma più di tanto nulla di che. Solo una volta mi son sentita attratta da un maschio, ma noto che la differenza tra ragazze e ragazzi è abissale, non voglio mettermi chissà quanta fretta nè tantomeno etichettarmi però sono ancora in confusione..
Buongiorno, credo che il punto centrale sia proprio il "non mettersi fretta".
A volte si confonde l'orientamento sessuale come un qualcosa di molto definito, mi piace x, y e/o z. Ma i gusti sono esperienze molto sfumate. è frequente che esistano preferenze più o meno varie per cui "mi piace molto A, ma non mi dispiace neanche B". Forse lei ha gusto per un genere, forse per alcune caratteristiche specifiche e/o per altri elementi relazionali.
Se vuole, si dia tempo per capire. Tanto, che fretta c'è? L'importante è quanto si ascolta nel rapporto con le persone che entrano a far parte della sua vita. Il resto sono solo etichette che hanno il valore che lei sceglie di dargli.
@@ValerioCelletti Un'altra cosa che mi è venuta in mente ora che non ho detto è quando mi vengono fatte battute o domande del tipo:"Ce l'hai il fidanzato?" "Ma come non ce l'hai il ragazzo?" Come se dovessi stare per forza con qualcuno. M'innervosisco a bestia, ci sto anche male e non poco.. É una cosa che proprio non sopporto. Sono innamorata di una ragazza da quando avevo 14 anni e non parlo solo di attrazione ma qualcosa di ancor di più, potrebbe essere in generale la forte attrazione verso il mio stesso sesso a portarmi ciò?
Quindi mi sembra di capire che, da quanto spiega, lei non abbia fatto coming out con queste persone.
Per quanto possa essere frustrante, le suggerisco di provare a tradurre le domande che riceve interrogandosi sull'intenzione del suo interlocutore invece che solo sul contenuto. La domanda "ce l'hai il fidanzato?" può intendere molte cose. Può significare "dovresti stare con un ragazzo", ma anche "ti interessa avere una relazione romantica con una persona?" o "se hai qualche difficoltà relazionale posso provare a darti una mano" o "non sapendo di cosa parlare, provo a riempire il silenzio della conversazione con domande generiche" o molto altro ancora.
Ognuno comunica con i suoi strumenti e con il suo livello culturale. Sta a lei capire se e quanto vuole valorizzare certe interazioni o se preferisce essere più selettiva. Ma attenzione ad esserlo troppo. Spesso essere selettivi finisce per essere un'arma a doppio taglio. La realtà è variopinta, nel bene e nel male, e selezionarla troppo può essere fonte di fraintendimenti.
Non c'è nessun obbligo di fare coming out, né di dare spiegazioni su temi di cui lei stessa non è del tutto convinta. Molte persone non sono del tutto convinte della definizione del proprio orientamento, ma per semplificare comunicano posizioni molto nette. Se vuole può dare una comunicazione parziale, può comunicare una risposta semplificata, come può scegliere di non condividere informazioni personali. A sua preferenza.
In generale, suggerisco sia meglio comunicare qualcosa che non comunicare. Il silenzio è molto più fraintendibile di una affermazione parziale.
@@ValerioCelletti No, perchè la maggior parte di queste persone sono o amici di famiglia oppure anziani che devono sempre ficcanasare in qualche modo😂 e non so come possano prenderla dato che al giorno d'oggi non si sa mai cosa aspettarsi. Ai miei ho provato a farlo capire lanciandogli segnali, non dicendolo proprio apertamente a parole.
Si, capita in alcuni casi che le persone reagiscano in modo sgradevole. Però non è necessariamente un male. Con alcune, almeno, capiamo la caratura della persona e almeno acquisiamo un buon motivo per smettere di perderci tempo :)
Con si suoi genitori, invece, valuti se in futuro essere più chiara. Spesso la dipendenza emotiva o economica sono ostacoli al dialogo trasparente. Ma, quando si sentirà abbastanza al sicuro, valuti se correre il rischio con un dialogo chiaro. A volte le persone ci sorprendono anche in positivo.
Doc sto avendo questo problema da 2 settimane,pensieri incontrollati e cose mai pensate prima d'allora,i dubbi stanno rendendo difficili le mie giornate quando prima di questi pensieri ero sicuro al 100% di essere eterosessuale,ho perso la voglia di masturbarmi e quando sono con i miei amici provo delle "pseudo eccitazioni"legate probabilmente all ansia e ai pensieri che faccio,non so più come fermare questi pensieri e ritornare alla vita di prima,aggiungo di avere solo 15 anni
É importante imparare ad avere un buon rapporto con la propria mente. Un pensiero é solo un pensiero. Quello su cui serve lavorare non é il contenuto del pensiero, vero o falso, ma il tuo rapporto con il pensiero. Impara a farci pace e riuscirai a ragionarci in modo più costruttivo ed efficace.
Parlane cone persone di cui ti fidi per avere un aiuto; e nel caso non riuscissi a sbloccarti, senti uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia per farti aiutare in psicoterapia. La psicoterapia é proprio il contesto in cui imparare a gestire e capire pensieri ed emozioni.
Suggerimento: indipendentemente dall'età, l'obiettivo non é "tornare come prima". Il passato é passato ed ha portato alla situazione attuale. L'obiettivo é importante sia "andare verso un futuro migliore del passato" 👍
@@ValerioCelletti doc Buon pomeriggio,sono andato dallo psicologo per 3 sedute e implicitamente mi ha detto che soffro di ansia sociale,per una settimana non ebbi più questi pensieri e sembrava essere tornato tutto apposto,questa settimana sono ritornati forse più forti di prima,ora ho anche Scene omosessuali mai avute prime d'ora,quest'ultime inizialmente mi provocavano disgusto ma le ho così tante volte che certe volte provo un "piacere",tuttavia nei pochi momenti di "lucidità"capisco che mi disgusterebbe,non so più come uscirne, è un loop infinito di pensieri
@@antomonz5651 Se ci sta lavorando con uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia, meglio se CBT, quello che deve fare é collaborare con lui per diventare più capace di gestirsi 👍
Buonasera dottore. Da circa 6 anni (avevo 30 anni all'epoca), mi è stato diagnosticato un Doc legato all'omosessualità. Da allora ho iniziato a eseguire tutta una serie di compulsioni per capire se fossi o meno omosessuale o bisessuale. premetto che ho sempre avuto desideri e pulsioni e rapporti completamente eterosessuali ( superfluo dire che ho sempre visionato per piacere materiale etero con preferenze per le lesbiche, o cmq donne da sole). Quando mi è stato diagnosticato il Doc, ero fidanzato, e la mia ex ragazza (la nostra relazione è finita circa un anno fà), ha visto di colpo un calo del desiderio ma anche un calo delle energie, sono passato da essere un tipo gioiso e allegro e positivo, ad essere un tipo senza voglia di vivere, e infatti ho avuto anche una crisi depressiva. ho iniziato una terapia di circa 1 anno sia psicologica che farmacologica, e piano piano le cose sono migliorate e anno dopo anno sono tornato ad essere più o meno come prima, anche se ogni tanto le compulsioni tornavano e spesso mi generavano conati di vomito, anche se piano piano sembra che sia diventato quasi assuefatto, ma cmq mi sentivo bene. poi l'anno scorso io e la mia ex ci siamo lasciati. da allora le compulsioni sono quasi sparite, ma ho avuto un grosso calo del desiderio sessuale e le compulsioni sono quasi sparite, però mentalmente è rimasta una sorta di confusione. sembra che sia rimasta come una specie di abitudine mentale a pensare a certe cose che sembra che a volte mi danno una specie di eccitazione. però è una eccitazione quasi disturbata e nervosa, che a volte mi continuia a dare anche sensazioni quali nausea. Se poi questi pensieri spariscono e penso ad esempio alle ragazze la cosa la trovo rilassante e decisamente più appagante. E' possibile quasi essersi abituati a immagine di sfondo omosessuale e pertanto sento quasi una mancanza ormai? una specie di droga direi. Trovo tutto comunque molto confuso e molto stancante, anche perchè prima dei disturbi avuti 6 anni fà, il sesso era qualcosa di appagante e stimolante, ora è tutto strato! saluti e spero di essere stato chiaro.
Buongiorno, si, è possibile che lei abbia creato diversi meccanismi nella sessualità che, se non compresi, contribuiscono a generare confusione. Uno di questi, da quello che spiega nel suo messaggio, forse non è poi così incentrato sull'oggetto del suo desiderio, ma piuttosto sulla propria reazione emotiva.
Infatti nella sua spiegazione descrive il modo in cui le emozioni si sono susseguite alternando periodi con umore triste a momenti colmi di paure e di, forse, rabbia e disgusto verso di sé. In un meccanismo simile, non comprendere efficacemente il senso delle emozioni può far sentire in balia delle stesse e creare delle abitudini tali per cui cercare input che provochino reazioni emotive per i loro vantaggi secondari.
Nel senso, si trattasse di un "quando vedo i girasoli sono felice e mi sento bene", un approccio ossessivo potrebbe essere il riempirsi casa di girasoli nella speranza di sentire felicità e benessere. Non è sbagliato, ma salta completamente il passaggio che vede la felicità, come tutte le emozioni, come conseguenza del proprio punto di vista e non della situazione. Quindi ha senso promuovere un contesto più vicino ai propri gusti, ma poi serve non fraintendere le emozioni ponendole come obiettivo. Se riempo la casa di girasoli, è importante il mio obiettivo siano i girasoli, non la felicità.
Se il tema della sessualità nel tempo si è associato ad emozioni intense come la paura, la rabbia ed il disgusto, poi è possibile che in alcuni casi di ragionamento ossessivo si sia più attratti dalla conseguenza emotiva, cioè il modo in cui queste emozioni mi fanno sentire e mi attivano in un modo desiderabile, che non dall'oggetto stesso del desiderio. Riuscire a vivere il desiderio in modo semplice con poche sovrastrutture è un grande vantaggio. Poi nulla vieta di ampliare in tutti i modi che si preferisce, ma attenzione agli approcci complicati ed intensi perché spesso finiscono per essere confusionari.
@@ValerioCelletti Quindi riassumendo, potrei dire che siccome ormai mi sono assuefatto alla sensazione di disgusto e di infelicità a causa dell'idea di essere gay, continuo a fare delle compulsioni perchè ho come bisogno di quelle sensazioni. o sbaglio? La ringrazio della sua risposta!
Mio marito è un US Marine 🇺🇲🇺🇲🇺🇲🪖🏳️🌈🏳️🌈🏳️🌈 La mia paura l'ho vinta da tempo...W Gay Wedding 2013👍
Allora,parto che sono sempre stato etero o bo,allora io ho paura di essere demisessuale,non ho capito molto bene il termine,mi può fare un esempio o me lo spiega in modo senza "termini difficili"
Buongiorno, nonostante il termine demisessuale venga utilizzato in alcune occasioni, credo sia fuorviante considerarlo un orientamento sessuale a sé stante.
Nella demisessualità si fa riferimento al bisogno di avere un legame emotivo con una persona per avere anche desiderio sessuale, ma questa caratteristica può essere trasversale a qualunque orientamento sessuale. Il legame affettivo può essere una componente fondamentale del desiderio sessuale di chiunque, sia asessuale, sia eterosessuale, sia omosessuale, sia bisessuale, sia pansessuale.
Se si è sempre considerato eterosessuale e ritiene di aver bisogno di trovare una persona verso cui prova affetto per condividere sessualità, può tranquillamente continuare a considerarsi eterosessuale e riflettere sul fatto che ad oggi cerca un tipo di relazione e di intimità diversa da quella che in passato le risultava sufficiente. Non serve rimettere in discussione il proprio orientamento.
scusami se ti disturbo, ho 14 anni ed ho questo problema da 5 mesi, prima di questi pensieri ho sempre saputo di essere etero e non ho mai fatto caso a certe cose, però dopo aver visto per sbaglio una foto di po***o gay ho iniziato a pensare che mi piacesse e da allora non riesco a pensare a altro, la cosa che mi fa più paura è che una notte in preda all'ansia decisi di ma*******i su qualcosa di etero, ma per l'ansia non ci riuscì allora provai a pensare a qualcosa di gay ed eiaculai... da allora la mia vita fa schifo non capisco più niente ho paura anche di parlare con i miei amici maschi, quando vedo un uomo oggettivamente attraente non capisco più nulla, mi capita anche di piangere la notte per questa paura, ho anche visto che qualsiasi stimolo sessuale sia etero che omosessuale sia in grado di eccitare sia persone etero vhe persone omosessuali ma non riesco a convincermi
É un momento di profonda confusione che può capitare a molte persone. Per alcune si tratta di comprendere meglio i propri gusti sessuali, ragionando quindi sul proprio orientamento sessuale, per altre é più questione di ragionare sui propri stereotipi e le proprie paure che impediscono di ragionare lucidamente.
Apprezzare l'estetica maschile o femminile non significa provare desiderio sessuale. Nei primi contatti con quello che riconosciamo sessuale può sembrare che tutto sia improvvisamente sessuale e complicato, ma non lo é.
Senza fretta, senza la pretesa di sapere già le risposte o di arrivare subito a chissà quale decisione per la vita, prenditi il tempo per capire meglio cosa ti piace e per distinguere tra cosa é estetica e cosa é sessuale. La fretta di arrivare ad una risposta nel minor tempo possibile é un tipico errore che può portare a risposte non convincenti che durano una vita. A volte é meglio abbracciare le domande che forzare le risposte. Un passo alla volta andrà meglio 👍
@@ValerioCelletti ci tengo a precisare che non ho la minima intenzione di avere rapporti con un uomo perché mi fa un forte schifo solo che avvolte ho pensieri omosessuali che mi creano sia disgusto sia una leggera eccitazione non so se sia per colpa del mio disturbo perché prima non ci ho mai nemmeno pensato e inoltre il solo pensiero di essere possibilmente attratto da uomini mi fa schifo e un forte senso di timore
@@ValerioCellettimagari può anche essere il fatto di non aver mai avuto uns ragazza e anche altri aspetti familiari che non sto a precisare, abbiano creato della confusione
Come posso contattarla?
Buonasera, trova il mio numero e la mail a inizio pagina dello studio. drvalerio.com/studio-di-psicoterapia-e-sessuologia/
Io invece sono eterossesuale avuto 2 3 rapporti con ragazze sono sempre stato innamorato di ragazze ,insomma sono eterossesuale e' mi piacciono le donne e' mi sono sempre piaciute si fisicamente che sentimentalmente però crescendo sono diventato più cupo triste e' problematico e ' sono la persone mi vedono senza una donna e' credano che io sai gay ma io non sono gay e " solo che non ci sono fare molto con le donne mi piacciano davvero quindi qui subentrano tutta una serie di dubbi e' complessi che se avrei una donna davanti non ci sarebbero ma alla fine so di essere eterossesuale solo per la mia introversione e insicurezza ho bisogno di più tempo ad approcciare con le donne, tipo ti vengono i complessi di guardare pornografia gay quando so di non provare nessuna eccitazione e subito quando pornografia eterossesuale e 'donne per mi masturbo sempre davanti a donne e" provo emozioni per donne ma credo che sia una cosa normale se si è solo e' non si a una vita sensuale da anni sorgono dei dubbi che no hanno motivo di esistere giusto? E poi sarei più felice con una donna ma questo è un altro discorso
Buongiorno, la domanda "è normale?" È generalmente fuorviante. Può essere più utile dirsi che "è comprensibile", ma testarsi con pornografia omosessuale per capire i propri gusti non è la diretta conseguenza del non avere una relazione di coppia. Lei ha già affermato di conoscere i propri gusti, quindi come mai si testa? Mi sembra di capire che alcune persone si permettono di parlare del suo orientamento sessuale definendola omosessuale perché introverso. Queste persone probabilmente hanno troppo tempo libero e troppa poca educazione, ma come mai lei non riesce a farsi scivolare addosso queste loro opinioni? Forse piuttosto che l'introversione, qui il problema è un certo grado di ansia sociale che rende difficile gestire i rapporti con una socialità dai tratti anche competitivi ed ostili. Probabilmente imparare a gestire meglio questa componente emotiva le permetterebbe di partecipare con maggiore soddisfazione ai rapporti sociali e ridurrebbe le dimensioni dei suoi dubbi sulla sessualità.
ma il doc omosessuale può venire ad una persona realmente omosessuale? ho sentito l' esperienza di una ragazza che alla fine sì è scoperta omosessuale e questa cosa mi ha mandato in un stato di angoscia assoluta
Forse dire che "una persona si scopre omosessuale" è una frase che crea confusione. Le persone non scoprono improvvisamente di avere un orientamento sessuale diverso da quanto hanno sempre saputo. Gli orientamenti sessuali sono tendenzialmente stabili nel tempo. Piuttosto, può succedere che alcune persone rivalutino il peso che davano a certe esperienze e opinioni, magari rendendosi conto di aver coltivato un rapporto disonesto con sé stessi e di essersi sforzati di sentire qualcosa invece che ascoltarsi in modo più onesto. Le nuove esperienze non invalidano mai quelle precedenti, ma al massimo le ampliano e le rendono più complete. Il punto cardine del doc che crea confusione sul tema dell'orientamento sta nel modo in cui alcune persone cercano di controllare i propri pensieri, finendo per non riuscire a fidarsi del proprio modo di sentire in quanto persone abituate più a fare la guerra alla propria mente che a prendersene cura.
Quindi piuttosto che "scoprirsi omosessuale", è più corretto dire che ha "capito di essere omosessuale" o "ha accettato di essere omosessuale". Anche se non è lo scenario più frequente. Nella maggior parte dei casi è più frequente "capire di essere bisessuale o pansessuale" e poi, per innumerevoli motivi, affermare di essere omosessuale o eterosessuale.
scusi se le scrivo dopo mesi, ma come si fa a capire se è questo il proprio caso o no. Perché io non riesco a vivere sapendo che potrebbe essere il mio caso e devo solo accettarlo
Il problema é semplice o difficile a seconda della prospettiva. Se cerca di risolverlo guardando gli altri, é difficile. Se guarda sé stesso, diventa più facile. Come capire se sta mangiando bene in un ristorante guardando i tavoli intorno; é più efficace se guarda il proprio
io ho paura... sono terrorizzato di doventare gay... o di scoprire di esserlo.... aiuto... cosa devo evitare e come capisco se sono etero? rispondimi sotto al commento perfavore...
Buongiorno, non si diventa di un orientamento sessuale. I gusti sono componenti stabili del proprio modo di approcciare il mondo. Lavori sul proprio modo di vivere e gestire la paura in generale, capirà che anche il sesso, se visto con meno confusione e meno paura, è un argomento più semplice e piacevole di come lo vive oggi. Buona giornata
A distanza di tre mesi è cambiato qualcosa ?
Molto interessante il video dottore, le vorrei chiedere una cosa, a me piace vedere video in cui è presente sia una donna che un uomo ma io mi immedesimo nella donna, ossia se vedo una donna che tocca il fisico o il pene di un uomo io mi eccito(mi concentro sull’uomo, come se provassi le stesse sensazioni della donna). Tuttavia mi capita spesso di voler un contatto fisico con una ragazza quindi mi reputo eterosessuale, ma comunque mi preoccupa questa mia particolarità. Lei che pensa? Grazie mille
Buongiorno, scrive una domanda interessante. Infatti dato il video a cui commenta e il riferimento all'eterosessualità, immagino che la preoccupazione riguardi il pensarsi eventualmente omosessuale. Da quello che descrive, credo che il modo migliore per fare chiarezza nella sua esperienza consista nel fare un salto dal "cosa mi piace" al "perché mi piace". Immedesimarmi nella donna del video cosa significa? Secondo me, per come lo descrive, sembra soprattutto un'immedesimazione nei panni di una persona che sta provando sensazioni sessualmente piacevoli. Quindi sembra un "vorrei sentire sensazioni intense, il desiderio e il godimento quanto la persona protagonista del video". Che poi si tratti di un uomo o una donna, sembra secondario. Provi a capire meglio cosa le risulta eccitante rispetto al contenuto del video, così capirà meglio qualcosa di sé stesso 👍
Salve dottore, sto vivendo un brutto momento di ansia e difficoltà. La faccio molto breve, da quando ho avuto il dubbio di essere omosessuale (infondato) ho avuto ansia e immagini intrusive, stavo proprio vivendo un DOC (diagnosticato tra l’altro). Tuttavia mi sono insorte fantasie omosessuali e mi sento ultimamente attratto dal pene. Lei che ne pensa? Spero mi possa aiutare a risolvere questa preoccupazione e ansia
Buongiorno, fantasie e desideri sono profondamente diversi, ma possono sembrare uguali se si ha difficoltà nel contatto con i propri gusti e opinioni. Parlare di DOC spesso consiste in questo, difficoltà a distinguere tra pensieri e opinioni, come tra fantasie e desideri. Sono convinto che imparare a gestire meglio la propria emotività le permetterà di stare meglio sia in generale, che nella sessualità. La psicoterapia è il contesto più indicato in cui lavorare sul fare chiarezza sulle emozioni ed imparare a gestirle 👍
Mi può aiutare?Avevo questo dubbio e per fortuna mi si è levato,ma no,non è tutto qua quando sento un insulto verso i gay mi sento preso in causa aiuto
Difendere i diritti di tutti mi sembra una cosa positiva, perché cambiare?
Cosa vorrebbe migliorare?
dottore mi piacerebbe contattarla solo che non ho soldi perché ho solo 14 anni
Buonasera Diego, su drvalerio.com trova i miei contatti. Appena riesco rispondo volentieri a tutti.
@@ValerioCelletti l'ho contattata su Instagram
👍
@@ValerioCelletti grazie per la risposta che mi ha dato, proverò a fare quello che mi ha detto ed ad ascoltare più me stesso
Io ho sempre avutuo timore di mostrarmi agli altri. Anche in un semplice spogliatoio. Sono gay, ma ancora Tom mi accetto. Consigli? Cioè a volte faccio mente locale altre volte invece mi immagino con una donna e mi attizza l'idea, ma sono consale oke però che non sono capace..
L'imbarazzo, accettare il proprio orientamento, riflettere sulle proprie competenze, anche se riguardano tutti il rapporto con gli altri, sembrano tutti argomenti diversi. Provi ad affrontarli separatamente, così forse riuscirà a fare esperienza in modo più ordinato ed inizierà a smuovere la situazione :)
Per favore aiutatemi sta cosa mi sta uccidendo e ho solo 13 anni
Prova a parlarne con qualcuno di cui ti fidi, così da confrontarvi e ragionarci su considerando più punti di vista. In alternativa, se vuoi un parere esterno, prova a scrivere qui o a scrivermi in privato spiegandoti meglio, così da provare a capire meglio quale sia il problema.
La mia storia:2 settimane fa ho guardato un porno in cui c era una donna e un maschio che aveva tratti femminili,dopo che lho visto mi sono addormentato e mi sono svegliato con le idee confuse e quindi ogni volta che vedo una maschio mi viene una ansia come se stessi per affogare e mi sta veramente uccidendo.ps non so come risolverla ho parlato con i miei ma non sanno come aiutarmi nessuno riesce a capirlo solo chi lo prova
Probabilmente trarrebbe beneficio dal provare a capire meglio in cosa consista la confusione che descrive e come funzionino le emozioni che hanno accompagnato il video e i momenti attuali. Di conseguenza, potrebbe esserle utile pensare a contattare uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia per confrontarvi e lavorare sul rimettere ordine tra i suoi pensieri. Se non trovasse nessuno nella sua zona, eventualmente può contattarmi su drvalerio.com per lavorare insieme dal vivo o a distanza.
Mi puoi aiutare per favore sono stato con ragazze ma ho questo pensiero che mi uccide ogni tanto mi faccio pensieri strani non so come superare questa cosa mi aiuti per favore
E poi non mi vedo gay
Nova lectio
mettiti una donna in calze . l'idea diventa ferma
Ognuno ha fantasie diverse, non esiste una regola valida o efficace per tutti.