Viaggio in Italia nel Patrimonio Immateriale UNESCO: il canto a tenore sardo

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 29 лис 2021
  • Il Canto a Tenore sardo, iscritto nel 2008 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale, rappresenta una forma di canto polifonico eseguita da un gruppo di quattro uomini usando quattro voci differenti chiamate bassu, contra, boche e mesu boche.
    Una delle sue caratteristiche è il timbro profondo e gutturale dei bassu e delle contro voci. Viene eseguito in un cerchio stretto. I cantanti solisti cantano un pezzo di prosa o una poesia mentre le altre voci formano un coro accompagnatore. La maggior parte dei praticanti vive nella regione di Barbagia e in altre parti della Sardegna centrale. La loro arte di cantare è connessa alla vita quotidiana delle comunità locali. Spesso si svolge spontaneamente in bar locali chiamati su zilleri, ma anche in occasioni più formali, come matrimoni, pecorelle, feste religiose o il carnevale barbaricino.
    Il Canto a tenore comprende un vasto repertorio; le melodie più comuni sono la serenade boche ‘e notte e le canzoni da ballo come i mutos, gosos e ballos. I testi sono poesie antiche o contemporanee su questioni attuali, come l’emigrazione, la disoccupazione e la politica.
    In questo senso, le canzoni possono essere considerate sia espressioni culturali tradizionali che contemporanee. Le performance sul palco per i turisti tendono ad influenzare la diversità del repertorio e il modo intimo che questa musica è stata eseguita nel suo contesto originale.

КОМЕНТАРІ •