Lavorare in Italia o Regno Unito (Permessi, Ferie e Malattia)
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- Опубліковано 7 лют 2025
- Quali differenze tra Italia e UK per quanto riguarda permessi, ferie e malattia al lavoro?
Ora che son tornato in Italia ho pensato di fare una serie di video sulle differenze tra Italia e UK. Una serie di video più a braccio tra i video strutturati in modo da portarvi considerazioni o aneddoti che ho relativi alla mia esperienza, senza dovermi documentare 6 mesi tra dati, normative, papers, ricerce e analisi... quindi prendeteli per quello che sono, dei video aneddotici basati sull'esperienza diretta con tutti i loro pro e contro!
Oggi parto con il lavoro, nello specifico permessi, ferie e malattia. Perchè magari si pensa che siano uguali ovunque si va ma non è così. E queste differenze sono tra i numerosi fattori per cui in Italia gli stipendi sono tendenzialmente più bassi. Al di la che in Italia sono rateizzati su più di 12 mensilità, maggiori diritti comportano maggiori costi per il lavoro e quindi minori retribuzioni nette per i dipendenti. Come intuirete in UK i diritti per il lavoratore sono inferiori, o meglio, il minimo garantito è inferiore s non nullo, quindi ogni diritto fornito al dipendente è un benefit negoziabile.
Per voi è meglio avere più diritti o più soldi in busta paga?
(la dicotomia non è così spaccata a metà, ma c'è un certo livello di trade off da fare)
Fonti per le info citate:
Statutory Sick Leave in UK: www.gov.uk/sta...
Dati assenteismo UK (ONS, 2022): www.ons.gov.uk...
Dati assenteismo Italia (Confindustria, 2021):
www.confindust....
Copertura malattia INPS: www.inps.it/it....
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Dove trovarmi:
Podcast: campsite.bio/e...
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La mia attrezzatura:
Fotocamera: amzn.to/3rICedV
Microfono: amzn.to/3aTpH1n
Anti-shock Microfono: amzn.to/3rKIjqr
Amplificatore Microfono: amzn.to/3n3cDJ5
Microfono Lavalier (per emergenze): amzn.to/3pBk248
Scheda Acquisizione Audio: amzn.to/2KPik0g
Luci (x2): amzn.to/2MfpmM4
Scheda Acquisizione Video: amzn.to/3pHHE71
Come avrete intuito nel video parlo solo di lavoro dipendente e non ho trattato ne le regole di licenziamento ne tantomeno il TFR (che è una cosa tutta italiana). Tratterò queste cose in altri video separati! 😊
Comunque sono curioso di sentire cosa ne pensate delle differenze tra i due sistemi! 😊
In UK ho lavoro per un'azienda portoghese, la paga non e' il massimo, ma se in un anno non tocco giorni di ferie, me li accumulano l'anno successivo; mentre per l'azienda british ero costretta a prendere ferie prima che terminasse l'anno lavorativo perche' senno' mi si cancellavano per l'anno dopo.
Mi sa che fa confusione tra banca ore e par (ex rol), sono cose diverse
In Inghilterra è possibile prendere ore di permesso senza toccare le ferie, almeno a me me lo hanno fatto fare in entrambe le aziende in cui ho lavorato
Per l'azienda british era cosi, ma adesso che lavoro per un'azienda portoghese le ferie me le toccano se supero l'ora di pranzo.
In linea di massima mi sembra che qualsiasi contratto collettivo italiano sia piú tutelativo rispetto al sistema inglese. Il problema è che in Italia molti non hanno un contratto😢
Del sistema inglese non condivido la gestione delle malattie lunghe: se uno ha un incidente grave ed è costretto a casa per tanti giorni di fatto sei nelle stesse condizioni di un libero professionista, con la differenza che non hai lo stesso stipendio lordo per poterti pagare l'assicurazione. Posso capirlo per le malattie brevi con lo scopo di disincentivare l'assenteismo ma se uno deve stare a letto, in ospedale, per 40 giorni, perchè sta veramente male, lo lasci con 100£ a settimana?
Per “senza contratto” intendi in nero o non coperti da CCNL?
Per quanto riguarda infortuni in UK, Grazie per averlo tirato fuori perché non ho toccato questo tema. Se hai un infortunio copre l’ assicurazione, ogni azienda ha l’obbligo ad avere un assicurazione per i dipendenti che coprano in caso di infortunio, se ti succede fuori dal lavoro devi avere un assicurazione tua privata (che alcune aziende danno ai loro dipendenti come benefit).
Con "senza contratto" intendo: lavoratori in nero, voucher, stagionali, finte p.iva, tirocinanti con esperienza, raider e tutti i "ti pago 10 in busta paga e 50 fuori busta", ecc.
Ah ok, adesso mi torna. In pratica hanno delegato alle assicurazioni private il ruolo dell' INAIL rimanendo fedeli alla linea di pensiero anglosassone secondo cui il singolo deve essere reso responsabile delle proprie scelte.
Ci può stare.
Eh il nero e la circumnavigazione delle regole in Italia fanno sicuramente una bella differenza, il problema è che è complesso, o meglio bisogna essere bravi a fare le leggi in modo tale da ridurre questi fenomeni (eliminarli penso sia impossibile). Il problema è che non so se ci sia l'interesse e le competenze per farlo da chi di dovere. La differenza tra le forme lavorative tra italia e Regno Unito potrebbe essere un altro video di confronto (però li mi devo documentare ci sono tipologie di contratto molto strane anche in UK, che sostanzialmente riducono all'osso i diritti, difatti qui ho parlato solo di un confronto tra lavoratori dipendenti, con un contratto "standard" da entrambe le parti).
Veramente dipende anche da dove si lavora, per esempio nell'NHS ci sono 6 mesi di malattia pagata al 100% e ci lavorano 1.4 milioni di persone, immagino molte grandi aziende abbiano simili tutele.
@@micol2434 Sì esatto, ci sono delle tutele minime poi dipende dal datore di lavoro. L’NHS però è una cosa ancora più a se, è amministrazione pubblica e ha dei benefit suoi particolari, un po’ come i dipendenti pubblici in Italia hanno tutele diverse da un dipendente privato.
Io lavoro appunto in un azienda Inglese ma con anche in Italia e nella documentazione abbiamo ambo le situazioni in base al luogo di assunzione.
In linea di massima, comunque, il contratto italiano è usualmente più tutelante rispetto al mondo anglosassone.
Parallelamente, però, il mondo del lavoro italiano è assai stantio e fermo rispetto a quello anglosassone, portando a possibili problemi qualora ci si trovasse di colpo senza lavoro. In Uk, Usa, con tanti ruoli ci metti poco a trovare altro, in Italia è molto più complesso.
In più, oltre alle opportunità, c'è tutta una questiona di Cultura del Lavoro: quella italiana media è tossica, in UK (o Olanda) è decisamente meglio. Lavori bene? Ottimo, ti aumentiamo lo stipendio, aumenti di grado. Vero è che "non lavori bene? Ottimo, avanti un altro".
L'ideale sarebbe un ibrido; da me son felicissimo perchè ho tutti i vantaggi del contratto italiano, con una gamma di ulteriori benefit (che le aziende ita non danno praticamente mai) ed uno stipendio decisamente superiore alla media di settore.
Non so li come gestiscano poi i giorni di donazione del sangue/plasma.
In Italia un uomo può assentarsi 4 volte l'anno (giornate pagate) per la donazione sangue intero (donna 2), mentre potrebbe virtualmente farlo 12 volte per il plasma.
Parli con una persoan che ha vissuto 8 anni in Regno Unito e posso confermare che è come dici all'estero. Decisamente più flessibilità in ogni senso, soprattutto life/work balance e progressione di carriera. Sulla tossicità dell'ambiente lavorativo dipende da dove lavori anche in UK trovi teste di cazzo (detta in francese). 😅 Poi non ne ho parlato però si tutele ne hai meno, se vogliono lasciarti a casa lo fanno anche senza giusta causea, ma il mercato del lavoro è più flessibile. Ero appunto curioso di sapere come viene visto questo modo di vivere il mondo del lavoro da chi mi segue (o trova il video). Io preferisco quello inglese (anche perché per me è la normalità di fatto), però mi sono trovato spesso italianoi che mi dicevano che preferivano le tutele e non perdere il lavoro al posto della flessibilità anglosassone.
Per quanto riguarda donazioni sangue e volontariato dipende dall'azienda se te li concede come pagati. Dove ho lavorato io incoraggiavano a prende ore lavorative per fare volontariato, ma non erano pagate quelle ore (magari ci sono imprese che ti danno quei permessi pagati, ma non sono ne la norma ne una cosa garantita per legge).