Ciao io aggiungerei un punto riguardante la sensibilità del piede, quando è vero che lo scarpone robusto protegge da quelle che sono pietraie, pericoli di storte ecc ecc è anche vero che la sensibilità del piede è quasi zero, così come la mobilità della caviglia stessa, quindi spesso e volentieri delle scarpe a profilo basso o semplicemente con una suola meno rigida se ci si trova a dover affrontare piccoli pezzi di arrampicata tornano più idonei. Poi ognuno avrà modo di capire cosa preferisce, ma io mi dissocio dal terreno complicato uguale scarpone super rigido.
È vero. Su un discorso generale riteniamo valida questa massima soprattutto per chi comincia e per chi si sente poco sicuro. L'esperienza e il tempo suggeriscono poi a chiunque il proprio assetto ottimale. Personalmente utilizzo scarpe da avvicinamento su praticamente tutti i terreni non innevati.
In linea di massima sono d'accordo, anch'io utilizzo in prevalenza due tipi di scarpe, una scarpa leggera da avvicinamento impermeabile mid, la boulder x mid gtx, scarpa che secondo il mio modestissimo parere è forse la scarpa realmente più polivalente in assoluto in montagna e uno scarpone strutturato per le attività più impegnative, il Nepal top, sempre di lasportiva. Sono ormai tanti anni che vado in montagna e col nepal mi son sempre trovato fantasticamente, ho fatto di tutto, dalle dolomiti a salite extraeuropee, oggi per fortuna esistono valide alternative allo scarpone per escursioni e salite non troppo impegnative così un pochino ho abbandonato lo scarpone da alpinismo come scarpa allaround e lo alterno, a seconda del percorso all'altra scarpa che, come dicevi anche tu, per me che ho dimestichezza e malizia coi diversi terreni è una validissima alternativa. Sul fatto che lo scarpone d'alpinismo, sia troppo pesante e scomodo in estate, perdonami, ma dissento, è esclusivamente questione di essere abituati allo scarpone. Come ai dertocanche tu anch'io consiglio sempre a chi inizia ad andare in montagna, anzi, pretendo che chi viene con me, ed è neofita o quasi, utilizzi quanto meno scarponi da escursionismo, sopra la caviglia con una struttura semirigida e ben allacciati.
Ciao, vorrei aggiungere che lo scarpone d'alpinismo ,piu che dalla stagione dipende dal terreno di utilizzo. Camminare su un sentiero di terra piuttosto che su ghiaioni o effettuare salite con rocce anche appuntite richiede una protezione del sottopiede diverso.
@@zitogs67 Ni, e ti spiego il perché, il tipo di terreno conta relativamente di fronte all'economia e all'abitudine agli scarponi. Mi spiego ancora meglio, la scarpa differente per i differenti terreni è una " finezza" che si può permettere chi veramente fa un'attività quasi professionale, o comunque a un livello veramente alto e oltre a questo comunque ha anche i soldi da investirci. Per tanti anni, la maggior parte, direi, della mia attività alpinistica ed escursionistica, ho utilizzato per tutto un unico scarpone, il Nepal top, scarpone da alpinismo nato per affrontare vie di roccia, vie di misto e vie di ghiaccio ma ottimamente votato anche a escursioni con carico ed escursioni di più giorni. Questa scelta è nata da due fattori, uno economico e uno pratico. Quello pratico perché volevo uno scarpone allaround comprensivo di atitudine alpinistica; quello economico, le mie finanze di giovinetto erano scarse e, come mi aveva insegnato un grande alpinista, uno scarpone ben strutturato va bene a fare tutto. Io a chiunque si avvicini alla montagna convinto di voler coltivare la passione consiglio sempre uno scarpone sufficientemente robusto da condurlo ovunque.
@@lorenzooffroad2652 Complimenti se facevi tutto con il Nepal,ci vuole anche la gamba eh. ;) Anche io facevo tutto con le stesse scarpe anni fa, ma ero più giovane e come tutte le cose ...si faceva con quello che si aveva. Certo che oggi vedo gente su UA-cam che fa le alte vie in Dolomiti con le Raptor...e se gli commenti che forse non sono proprio adatte, si incazzano pure.
@@zitogs67 E boh...sì il nepal non è mai stato un miracolo di leggerezza, però, sai probabilmente l'allenamento ce l'avevo fin da piccolo, a casa soldi non troppi, e gli scarponi erano veramente scarponi in cuoio provenienti dagli anni sessanta e settanta appartenuti alla mamma, allo zio al cugino...e arrivati a me 😉. Vesciche zero, erano già pluri domati, ma le gambe si son fatte, d'altro canto ero io che da bambino vedendo due con le corde in spalla ho detto che volevo fare il rocciatore... No no, son d'accordo con te, anch'io faccio un'eterna crociata contro l'uso delle scarpe da trail running o da avvicinamento ma basse in montagna. Poi ripeto, io in questi ultimi anni uso la boulder x mid, che comunque è alla caviglia, per cose leggere o per percorsi con ferrate particolarmente tecniche, ma adesso che comunque ho una malizia e un'esperienza tali per cui so valutare il terreno e fare una scelta ponderata
Ciao grazie molte del video. In montagna(es ultimamente Baldo, Carega o Oberegge-Carezza) o in inverno uso scarpe a collo medio/alto. Che dovrò sostituire ma ad ora tengon botta per il portafoglio. Per sentieri non duri da più giori ho usato le La Sportiva ultra raptor No Gtx per circa 1000 km tra Santiago (primitivo da oviedo) più finisterre, camminate non sopra i 1500 vicino Verona e Fisherman trail in portogallo. Sempre camminando non correndo. Le ho adorate ma .. C'è un grosso MA ho avuto rischi di storta. Ora son da cambiare. Devo trovare qualcosa che non pesi troppo ma protegga un pochino di più la caviglia. Ho provato le Salewa Ultra flex mid e sembrano meglio. Però ho alcuni dubbi es il gtx in estate? Mai usato. Per cammini in basso al caldo(es portogallo o italia sotto i 1500) che ne pensi? Grazie
Ciao, visto che sei di zona, verrò a fare il cammino dei briganti ad agosto con 2 giorni di fuiri percorso sui monti del velino. Che scarpe mi consiglieresti? Che pensavo alle ultraraptor2 mid gtx ma ho paurache siano un po troppo calde. Grazie
Il tuo consigli molto utili!!!! Grazie 1000 🙏
Complimenti ottimo video
Ciao io aggiungerei un punto riguardante la sensibilità del piede, quando è vero che lo scarpone robusto protegge da quelle che sono pietraie, pericoli di storte ecc ecc è anche vero che la sensibilità del piede è quasi zero, così come la mobilità della caviglia stessa, quindi spesso e volentieri delle scarpe a profilo basso o semplicemente con una suola meno rigida se ci si trova a dover affrontare piccoli pezzi di arrampicata tornano più idonei. Poi ognuno avrà modo di capire cosa preferisce, ma io mi dissocio dal terreno complicato uguale scarpone super rigido.
È vero. Su un discorso generale riteniamo valida questa massima soprattutto per chi comincia e per chi si sente poco sicuro. L'esperienza e il tempo suggeriscono poi a chiunque il proprio assetto ottimale. Personalmente utilizzo scarpe da avvicinamento su praticamente tutti i terreni non innevati.
In linea di massima sono d'accordo, anch'io utilizzo in prevalenza due tipi di scarpe, una scarpa leggera da avvicinamento impermeabile mid, la boulder x mid gtx, scarpa che secondo il mio modestissimo parere è forse la scarpa realmente più polivalente in assoluto in montagna e uno scarpone strutturato per le attività più impegnative, il Nepal top, sempre di lasportiva. Sono ormai tanti anni che vado in montagna e col nepal mi son sempre trovato fantasticamente, ho fatto di tutto, dalle dolomiti a salite extraeuropee, oggi per fortuna esistono valide alternative allo scarpone per escursioni e salite non troppo impegnative così un pochino ho abbandonato lo scarpone da alpinismo come scarpa allaround e lo alterno, a seconda del percorso all'altra scarpa che, come dicevi anche tu, per me che ho dimestichezza e malizia coi diversi terreni è una validissima alternativa.
Sul fatto che lo scarpone d'alpinismo, sia troppo pesante e scomodo in estate, perdonami, ma dissento, è esclusivamente questione di essere abituati allo scarpone. Come ai dertocanche tu anch'io consiglio sempre a chi inizia ad andare in montagna, anzi, pretendo che chi viene con me, ed è neofita o quasi, utilizzi quanto meno scarponi da escursionismo, sopra la caviglia con una struttura semirigida e ben allacciati.
Ciao, vorrei aggiungere che lo scarpone d'alpinismo ,piu che dalla stagione dipende dal terreno di utilizzo.
Camminare su un sentiero di terra piuttosto che su ghiaioni o effettuare salite con rocce anche appuntite richiede una protezione del sottopiede diverso.
@@zitogs67 Ni, e ti spiego il perché, il tipo di terreno conta relativamente di fronte all'economia e all'abitudine agli scarponi.
Mi spiego ancora meglio, la scarpa differente per i differenti terreni è una " finezza" che si può permettere chi veramente fa un'attività quasi professionale, o comunque a un livello veramente alto e oltre a questo comunque ha anche i soldi da investirci.
Per tanti anni, la maggior parte, direi, della mia attività alpinistica ed escursionistica, ho utilizzato per tutto un unico scarpone, il Nepal top, scarpone da alpinismo nato per affrontare vie di roccia, vie di misto e vie di ghiaccio ma ottimamente votato anche a escursioni con carico ed escursioni di più giorni.
Questa scelta è nata da due fattori, uno economico e uno pratico. Quello pratico perché volevo uno scarpone allaround comprensivo di atitudine alpinistica; quello economico, le mie finanze di giovinetto erano scarse e, come mi aveva insegnato un grande alpinista, uno scarpone ben strutturato va bene a fare tutto.
Io a chiunque si avvicini alla montagna convinto di voler coltivare la passione consiglio sempre uno scarpone sufficientemente robusto da condurlo ovunque.
@@lorenzooffroad2652 Complimenti se facevi tutto con il Nepal,ci vuole anche la gamba eh. ;)
Anche io facevo tutto con le stesse scarpe anni fa, ma ero più giovane e come tutte le cose ...si faceva con quello che si aveva.
Certo che oggi vedo gente su UA-cam che fa le alte vie in Dolomiti con le Raptor...e se gli commenti che forse non sono proprio adatte, si incazzano pure.
@@zitogs67 E boh...sì il nepal non è mai stato un miracolo di leggerezza, però, sai probabilmente l'allenamento ce l'avevo fin da piccolo, a casa soldi non troppi, e gli scarponi erano veramente scarponi in cuoio provenienti dagli anni sessanta e settanta appartenuti alla mamma, allo zio al cugino...e arrivati a me 😉.
Vesciche zero, erano già pluri domati, ma le gambe si son fatte, d'altro canto ero io che da bambino vedendo due con le corde in spalla ho detto che volevo fare il rocciatore...
No no, son d'accordo con te, anch'io faccio un'eterna crociata contro l'uso delle scarpe da trail running o da avvicinamento ma basse in montagna.
Poi ripeto, io in questi ultimi anni uso la boulder x mid, che comunque è alla caviglia, per cose leggere o per percorsi con ferrate particolarmente tecniche, ma adesso che comunque ho una malizia e un'esperienza tali per cui so valutare il terreno e fare una scelta ponderata
Grazie mille
Ciao grazie molte del video.
In montagna(es ultimamente Baldo, Carega o Oberegge-Carezza) o in inverno uso scarpe a collo medio/alto.
Che dovrò sostituire ma ad ora tengon botta per il portafoglio.
Per sentieri non duri da più giori ho usato le La Sportiva ultra raptor No Gtx per circa 1000 km tra Santiago (primitivo da oviedo) più finisterre, camminate non sopra i 1500 vicino Verona e Fisherman trail in portogallo.
Sempre camminando non correndo. Le ho adorate ma ..
C'è un grosso MA ho avuto rischi di storta.
Ora son da cambiare.
Devo trovare qualcosa che non pesi troppo ma protegga un pochino di più la caviglia.
Ho provato le Salewa Ultra flex mid e sembrano meglio.
Però ho alcuni dubbi es il gtx in estate? Mai usato. Per cammini in basso al caldo(es portogallo o italia sotto i 1500) che ne pensi? Grazie
Ciao, visto che sei di zona, verrò a fare il cammino dei briganti ad agosto con 2 giorni di fuiri percorso sui monti del velino. Che scarpe mi consiglieresti? Che pensavo alle ultraraptor2 mid gtx ma ho paurache siano un po troppo calde. Grazie