Ministri e idee: Sangiuliano contro la TRAP, Valditara ama l’odore della carta
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- Опубліковано 6 сер 2024
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L’articolo di The Lancet
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Il convegno Scuola Artificiale
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Le due nuove circolari di Valditara
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La circolare del 2022
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Lo studio dell’UNESCO
t.ly/BUF0T
Lo studio dell’OCSE
t.ly/jEd4l
La proposta di Sangiuliano
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Le elezioni in Iran
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Il summit della NATO
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#valditara #sangiuliano #ministri
Tra i sensi elencati da valditara, mancava il senso del ridicolo perché lo ha perduto anni fa.
Stupenda questa
@@mighelio tolgo il cappello messere.
🤣🤣🤣
Chapeau
Io pensavo al senso del gusto, perché è davvero cattivo il suo
Lavoro come tutor per i ragazzini delle medie e vorrei condividere la mia esperienza sul "profumo della carta".
Devo fare alcune premesse: questo governo non mi piace e trovo che agisca con prese di posizione irrazionali e immotivatamente conservatrici, è la caricatura di se stesso. Tuttavia questa misura la approvo (anche se poteva essere fatta meglio), vi spiego perché:
Il diario elettronico ha molti effetti negativi:
1) Deresponsabilizza i ragazzi, perché non devono segnare i compiti e organizzarsi il lavoro, non sanno neanche che compiti hanno fino a che non aprono lo smartphone alle 16 e li scoprono sul momento. Questo fa si che non sanno se hanno molti o pochi compiti, non imparano a gestire il proprio tempo e non sentono di avere la responsabilità di organizzare il proprio lavoro. 2) Inoltre ha l'effetto negativo che quando guardano i compiti sono costretti ad aprire lo smartphone (per ogni materia, perché non è che se li segnano tutti in una volta ovviamente), quindi ad ogni materia aprono il cellulare, vedono notifiche, si distraggono, si sentono frustrati dall'impossibilità di accedere allo svago del cellulare e dover studiare e finiscono in una spirale controproducente.
3) I professori, miei colleghi (che sono dei gran signori mannaggia a loro) sanno che "tanto c'è il registro elettronico" e non assegnano subito i compiti (almeno alcuni di loro) e a volte i ragazzi alle 18 ricevono una notifica con dei nuovi compiti da fare, quando stavano già rassettando tutto per tornare a casa o addirittura a volte quando hanno già lasciato la struttura. Senza contare l'impatto emotivo che ha su un ragazzino che già studia malvolentieri, lo scoprire che quando credeva di aver finito o quasi invece ha ancora altro lavoro da fare.
4) è vero che "per motivi didattici" possono essere degli strumenti utilissimi, ma nelle mani di un adulto, non di un dodicenne. Gli insegnanti possono cercare delle fonti, dei video interessanti, e tanto altro che possa aiutare la comprensione. I ragazzini non riescono a distinguere tra fonti attendibili e bufale macroscopiche, non sanno dove cercare perchè la loro idea di web è solo tik tok, e spesso invece di usarli per imparare vanno su chat gpt (o simili) e si fanno fare i compiti al posto loro, negandosi così tutta la possibilità di apprendere alcunchè.
Detto questo, è ovvio che bisogna educarli alle nuove teconologie, perché con quelle lavoreranno più che con le penne. E ovvio che "il profumo della carta" è una str***ata cosmica, ed è anche ovvio che probabilmente tutte queste cose, i nostri buoni governanti neanche le sappiano, probabilmente sono conservatori fini a sé stessi. Ma non bisogna correre l'errore di pensare che, siccome è un somaro che sta guidando il carro, stia necessariamente andando dalla parte sbagliata, a volte (anche solo per puro caso) anche i somari vanno dalla parte giusta.
Visto che ormai ho scritto un trattato, concludo con un off topic, tanto due righe in più. Credo che la libertà di espressione artistica (ma anche politica ecc.) debba essere garantita, se qualcuno vuole dire cose orribili in una canzone (un libro, un romanzo ecc.) deve essere libero di farlo. Solo i fatti devono essere perseguibili, non le parole né le idee (se no è fascismo). Inoltre se l'arte diventa oggetto di giudizio morale, che ne facciamo dei romanzi horror? E dei film d'azione con le sparatorie? Dei film con le rapine? Dov'è il limite?
Bravo!!! Sottoscrivo tutto
Sono d'accordo e ti ringrazio per avere espresso quella che penso sia non solo l'opinione ma l'esperienza di molti. Si fa presto a puntare il dito facendo considerazioni astratte, ma la realtà è che molti docenti fanno un uso scriteriato del registro elettronico, come hai già descritto, con impatti negativi sia sull'apprendimento sia sulla crescita (organizzazione del tempo, acquisizione di responsabilità, ansie varie nel dover continuamente controllare il registro a ogni ora in ogni giorno, weekend compresi). I docenti sono adulti, i ragazzini a partire dai 10 anni no. Altra criticità: il mancato utilizzo del diario e l'uso ormai esclusivo in molte scuole del registro elettronico implicitamente IMPONE che i ragazzi dai 10 anni possiedano uno smartphone oppure che i genitori diventino i segretari dei propri figli, in barba alle autonomie richieste e pretese. Poi che il ministro l'abbia venduta malissimo con la storia del "profumo della carta" e che dietro ci sia un pensiero conservatore retrogrado è un altro discorso, altrettanto interessante. Ma purtroppo c'è la necessità di regolamentare in qualche modo la realtà di fatto.
@@lucacurione9119 Io il problema che vedo è che gli adulti (insegnanti e genitori) non sanno usare i dispositivi digitali. I problemi dei ragazzi sono conseguenza di questo. Quindi che fare? Vietare ai ragazzi, ovviamente.
@@pierdomenicomemeo8421 è anche quello, ma non "solo" quello. Tu vedi il divieto come qualcosa di "bigotto", ma ci sono tante cose che ai ragazzini è vietato fare (guidare, giocare d'azzardo, intraprendere attività commercialo ecc.) Perchè non li si ritiene all'altezza di quel compito. Ora io ti chiedo: uno strumento che è così potente come quello, in grado di spostare mercati giganteschi, informaziono gigantesche, presenta potenziali pericoli per privacy, incolumità fisica (si pensi al doxing) e anche incolumità d'mmagine e reputazione... uno strumento che persino un adulto fatica a comprenderne le potenzialità e i rischi, perchè mai dovrebbe essere free-to-use anche per un bambino di 2 anni! A sto punto perchè non li facciamo pure guidare? Anche quello è un divieto, ma nessuno si oppone... perchè c'è la percezione del pericolo. Qui evidentemente non c'è, ed è questo il problema.
Sai ad esempio che molti ragazzi stanno riscontrando livelli di attenzione bassissimi probabilmente a causa della velocità degli scroll delle app. Perchè ormai tutto quello che non va a quella velocità per loro e noiosissimo, e ovviamente un testo di studio non va minimamente a quella velocità (era noioso pure per noi, figuriamoci).
Ci sono davvero tanti rischi in questi strumenti che vietarli non è per niente una cattiva idea, a parer mio.
Da insegnante di scuola media concordo in pieno in tutto quello che hai detto e che avrei voluto scrivere anche io. Ritengo il primo punto il più importante: questa generazione ha perso autonomia e capacità di organizzazione
Portare il diario cartaceo è già un passo avanti! Valditara infatti è talmente tradizionalista che avrebbe voluto le tavolette di cera col pennino...
godo
Valditara è rimasto al cretaceo😂
Però le canne te le fai ancora con la carta, ammettilo
Aspettate, quindi non torniamo alla preistoria menomale che si può ancora scrivere
E dagli tempo che le farà arrivare.
"L'odore della carta" lo stesso dei libri che questi stessi ministri devono ancora provare a leggere.
Che poi la carta dei libri di scuola... D'accordo o meno, tra tutte le cose che poteva dire ha scelto la cazzata più grandw
beh, ma loro mica comprano i libri per leggerli, li comprano per annusarli.
ADORO L’ODORE DELLA CARTA AL MATTINO (cit.)
@@22aplile"che brucia con dentro sostanze che mi stupefanno" cit. me stesso
Il Canone SHY
Altro aspetto assurdo del diario cartaceo è che mica ci scrivi i poemi sopra. Io lo usavo giusto per scrivere i compiti ed era una roba tipo "Ita: pg 12 a 23. Mat: pg 45 es 2/4/7/9"
Credo che lo abbiamo usato un po tutti cosi 😂
@@MrRedef io lo usavo per leggere le barzellette e scrivere messaggi in quello dei compagni 😅
io disegnavo dei falli o altre immagini oscene principalmente
ai vecchi tempi ci si scrivevano le s*ronzate. disegnini, dedichine, scemo chi legge, batacchio, ciao da me che sono io, tvb, altro batacchio, marco puzza, valentina z*nnona... i compiti forse, se c'era spazio. tutto molto bello ma ora è onestamente uno spreco di carta. quel tipo di cultura non esiste piu e i politici non capiscono la differenza tra strumenti digitali e social media, che sono per adulti oltretutto. niente da fare. insegnare a prendere appunti correttamente e scrivere mentre si studia per fissare le nozioni quello no.
Vero, ma alla primaria serve anche per orientarsi nel tempo. Ha una valenza didattica il diario nella primaria, ma di certo non per le motivazioni nostalgiche di cui ha parlato Valditara!
Stiamo messi proprio male eh.
Ora oltre alla tiritera della: "la tradizione, la pasta, il mare", ci mettiamo pure, "il profumo della carta". Mai una volta che si vuole guardare un minimo avanti e accettare il progresso.
La carta in realtà tocca tutti i sensi, chi non ha mai mangiato un pezzo di carta per sfida o curiosità?
O anche solo masticata per farci i proiettili per la cerbottana 😅
@@sals87Madonna che ricordo che mi hai sbloccato!!!
@@sals87Mi è riaffiorato il ricordo del muro della classe pieno di palline bavose sparate con lo stelo della Bic. Lacrimuccia.
Io. La carta non mi ha mai suscitato curiosità in quel senso, ma un mio compagno delle elementari si mangiava pezzi delle pagine dei quaderni 🤣🤣 che ricordi
@@sals87 che selvaggi, per i proiettili di cerbottana bisognava usare le caramelle vecchie e dure come diamanti del bar, che gusto c'é a usare la carta?
Premesso che obbligarlo con una circolare ministeriale è una cosa fuori dal mondo e che non provo nessun tipo di stima per Valditara, io credo che il diario possa avere un valore positivo. Questo non è legato all'essere cartaceo, che per quanto mi riguarda non fa nessuna differenza, ma nell'insegnare ai bambini a ricevere degli incarichi e organizzarsi per portarli a termine indipendentemente. Cioè doversi segnare i compiti sul diario costringe l'alunno a stare attento in classe e a non dipendere dai genitori per sapere che compiti deve fare. Trovo educativo che sia lui a segnarseli e sapere cosa deve fare e non la mamma o il papà guardano il registro elettronico una settimana dopo.
Detto ciò ben venga il registro elettronico come strumento di comunicazione coi genitori e qualunque alternativa digitale al diario, ma penso che segnarsi impegni e compiti sia ancora importante ed educativo.
Nessuno mi farà cambiare idea che il discorso del diario è solo un accordo a porte chiuse per aiutare aziende amiche che producono i diari (o le effettive stamperie o chi li progetta).
(Lavorai per una di queste aziende, quando si iniziò con la digitalizzazione fu una bella botta a livello di fatturato)
Palese, alle superiori negli ultimi 10 anni era raro trovare un diario cartaceo
Mi spiace dirtelo ma tu sopravvaluti valditara😂😂
Eh infatti Valditara he richiesto la ristampa del Diario Vitt.
Ma invece di vietare le cose tipo telefoni o chatGPT, creare dei corsi scolastici che insegnino l'uso di uno strumento quale internet? Ci puoi fare corsi lunghi anni, tra sicurezza nell'uso dei social, etica per non deumanizzare l'altro che incroci online, pericoli di fake news e disinformazione. Insomma ce ne sarebbero di cose da insegnare a chi prende in mano un telefono che gli apre le porte sul web.
Hai ragione, ma i telefoni hanno un brutto odore a differenza della carta.
Sei pazzo? Questo renderebbe la scuola effettivamente utile. Poi come fanno a intortare le nuove generazioni con emergenze inesistenti e pericoli inventati?
Chi te lo insegna? La professoressa nata nel 61?😂@@overthinker1776
Io di lavoro faccio (anche) corsi di educazione digitale nelle classi e corsi di formazione di didattica digitale per docenti. Volendo si possono fare cose eccellenti. Ma non si vogliono fare, per la maggior parte.
Dobbiamo però ammettere che c'è un serio problema con i cellulari... Anche io ho una bambina di 11 anni. Quando il suo amico vuole andare a casa per giocare ai videogiochi o quando vedi tanti bambini o ragazzini con la testa piegata su questo apparecchio due domande sui genitori me le farei
Massi, come ho scritto in un altro commento, Shy guarda solo la parte che gli interessa. Qualsiasi cosa fosse stata detta da Valditara, avrebbe comunque contestato in qualche modo, è evidente. Innegabile che i cellulari siano un problema, e già confermato a livello scientifico che nei ragazzi in fase di sviluppo sono fattori troppo influenzanti (in negativo). Tra poco saremo una popolazione di persone mentalmente passive perché abituati ad un supporto esterno completo e per più complementato da tutta una serie di elementi negativi tipo social etc.
Poi, noi ragazzi ci svegliamo a 25 anni come il sottoscritto per disintossicarci. E pensare che io ho iniziato ad usare lo smartphone a 18. È uno strumento PERICOLOSISSIMO. Shy ha rotto un pò palle di strumentalizzare come gli pare le notizie invece di affrontarle BENE, con una sua opinione, ma BENE. Ormai critica e nemmeno valuta più cosa succede, critica per partito preso. A prescindere. Invece di fare battutine cringe potrebbe usare quel tempo per indagare più a fondo il problema.
Cioè ti scandalizzi che gioca ai videogiochi quando gli vengono gli amici a casa per giocare ai videogiochi?
@@albertonovati4518 Sono d’accordo con te. Una mia professoressa anni fa ci faceva leggere i libri in classe, e ci permetteva di usare il telefono per eventuali pdf, tuttavia io ho sempre preferito la versione cartacea… ma inutile dire che praticamente tutti quelli che usavano il telefono giocavano ai videogiochi e non ascoltavano un piffero delle riflessioni riguardo al libro… ed è un vero peccato, dato che era ‘La fattoria degli animali’ di Orwell, che non a caso è considerato un capolavoro della letteratura mondiale.
Se usato adeguatamente (e soprattutto se la classe è matura), io sono favorevole, sennò no: nel caso in cui qualcuno dimostri di non meritarlo, è da proibire categoricamente.
PS. Ho 20 anni e mi sono diplomato in informatica con 97/100, quindi credo che nessuno mi possa accusare di ‘tradizionalismo’.
@@franceschino1754 La mia esperienza è diversa e gli ultimi due anni di superiori sono stati molti interattivi per me perchè la prof ci permetteva di seguire con il cellulare, permettendoci anche di approfondire ed esplorare nuove idee sul web.
Sono decenni che insegno lingue e nel tempo la metodologia didattica è cambiata completamente. Si dà più importanza alla comprensione orale, alla produzione orale, si impara con quiz, giochi interattivi, domande su video, pubblicità, canzoni, scene di film. I ragazzi, soprattutto a quell'età imparano rapidamente e sono a loro agio con internet, i libri digitali, gli esercizi on line. Ci sono persone che hanno imparato l'inglese, bene, solo con internet, ma ovviamente a scuola bisogna integrare anche la grammatica che da sola non serve a niente. Ora torniamo al secolo scorso dove sapevamo la coniugazione dei verbi e le regole grammaticali e dopo 13 anni di studio quando incontravamo uno straniero non capivamo e non sapevamo dire una parola. La didattica del gambero. Andiamo indietro.
Ho imparato più inglese iniziando a guardare RuPaul’s drag race quando avevo 17 anni che in 10 anni di scuola, arrivando a prendere un C1. Purtroppo le lingue forse si insegnano bene solo nei linguistici, questo per colpa di programmi desueti che (come in tutte le altre materie) sono ancora fossilizzati sulla teoria.
Spesso si esagera con i nuovi mezzi. Ho avuto professori "giovani e innovativi" che non hanno effettivamente insegnato nulla. Per la mia poca esperienza non ricordo un singolo giorno di scuola in cui il mezzo elettronico sia stato utlizzato bene, mentre tutti i giorni ho visto compagni giocare al cellulare o stare su instagram
@@gaetanomignano7368non sono i programmi, è la metodologia didattica che fa la differenza, e quella la scelgono i professori. Non è obbligatorio seguire il libro e fare solo esercizi di grammatica
L' inglese come si insegnava a scuola quando ci andavo io era terribile, parlavi solo all' interrogazione e facevamo solo esercizi abbastanza stupidi.
L' inglese praticamente l'ho imparato su youtube, poi dovrei fare un corso serio perchè sono comunque una pera a parlarlo e ho un linguaggio abbastanza limitato per certe cose, ma riesco perfettamente a capire e a scrivere in inglese.
Da quello che vedo, a causa di ciò molta gente sta disimparando a scrivere, con conseguenze disastrose. Gente che va all' università senza sapere fare un tema, un riassunto e senza conoscere bene analisi logica d grammaticale. Anzi, senza nemmeno saperla bene la grammatica. Ma vabbe", demonizzia.o tutto ciò che c'è stato finora x dipingere come il paradiso totale e assoluto la modernità.
Siamo un paese di vecchi. E questi nella prima parte di video sono i soliti vecchi che hanno paura delle cose nuove, e vogliono riportare tutto a “com’era una volta”. E all’elettorato, vecchio, piace.
se èer te il nuovo è essere schievi e ricoglioniti dai telefoni senza sapere più scrivere e comunicare guardandosi negli occhoi, sei proprio messo male
No, siamo un Paese di ignoranti e di estremisti e proprio per questo c'è chi sta criticando Valditara: nell'ambito dell'insegnamento è fin troppo noto quanto il cellulare (e tutto il mondo ad esso collegato) stia danneggiando i giovani con un abbassamento notevole delle capacità di concentrazione, di scrivere e di studiare. Ma non è più figo fare i giovanilisti caproni?
Io ho vent'anni e penso che ci farebbe bene riprendere a scrivere a mano e trascorrere un po' meno tempo su telefoni e computer.
@Laretz se "le cose nuove" portano ad essere talmente rincoglioniti dai telefonini da non parlarsi di persona anche se si abita a 500 metri di distanza, da non saper più scrivere correttamente a mano, da non saper fare un semplice calcolo matematico, sei sicuro che siano un progresso?
@@samuelpossemato Ma posso anche essere d’accordo, ma il diario cartaceo non è di sicuro una soluzione a ciò, è solo un fare l’occhiolino all’elettorato vecchio “perché adesso c’è il diario come una volta”; per carità, nel diario ci si scrive al massimo “es 13 pag 159”, figuriamoci se fa la differenza. Poi la tecnologia, se ben integrata all’istruzione, è dimostrato che può portare enormi benefici, è inutile nascondersi e fare finta che la tecnologia stessa non debba esistere mostrando immagini di robot che ci staccano la testa. Noi stessi ci informiamo sulle notizie usando il telefono, come stiamo facendo ora guardando Breaking Italy, una fonte d’informazione veramente indipendente al contrario dei giornali di punta, che prendono fondi o da Confindustria (ilSole24Ore) o dagli Elkann (La Repubblica), etc.
In un mondo in cui tutte le aziende vanno verso il paperless, noi abbiamo politici che adorano il profumo della carta. Sipario.
Da un paese fallito fatto da vecchi protofasci, cosa ci sarebbe potuto aspettare?
A causa fi queste cose molta gente sta disimparando a scrivere, con conseguenze disastrose. È questo il progresso?
@@MisterZippo86quindi adesso scrivere su un foglio significa essere fascisti?
@@MiladydeWinter79 @MiladydeWinter79 a causa delle automobili molta gente sta disimparando a cavalcare, con conseguenze disastrose. È questo il progresso?
@@MisterZippo86 sei riuscito a farmi dare ragione alla signora qui sotto. Renditi conto del livello del tuo commento: analogia non pervenuta. Ciò rende il livello simile a quello dei politici che amano la carta.
Sono insegnante. È da un po' che tra colleghi si discute sulla questione "compiti per casa". Molti insegnanti, con cognizione di causa, sono d'accordo che sarebbe meglio farli scrivere sul diario. Pertanto non va ridicolizzata un'idea che ha un suo senso. Discutiamone, ma senza usare toni canzonatori.
Ciao! Io è da qualche mese che mi sono laureato e vorrei riportare in parte la mia esperienza e quella di qualche amico più piccolo che continua ad andare a scuola (superiori).
Il discorso del diario personalmente non ha tanto senso i seguenti motivi:
- Qual'è la differenza tra il diario e segnarsi le cose su un app per i calendari o le note del telefono/tablet? Se l'obiettivo è quello di invogliare l'utilizzo della carta piuttosto sarebbe meglio fare ad esempio "X" ore dove si utilizzano mezzi moderni e "X" ore dove si utilizzano carta e penna al massimo, ma nel diario segnavo le cose tipo "Ita: pg 54-68 / scrivere poesia da 3 strofe", quindi non credo sia il mezzo adatto per invogliare a scrivere a carta e penna. Io ho vissuto proprio questo periodo di transizione e personalmente non tornerei mai indietro al diario (oltre che al grande spreco di carta).
- Esistenza del registro elettronico, specialmente nel caso dei miei amici che vanno ancora alle superiori, ho visto come i professori segnano tutto lì, pertanto da studente basta consultare l'app del registro elettronico per sapere cosa fare (poi qui si aprirebbe una parentesi sul comportamento non consono di una fetta non indifferente di docenti che lasciano i compiti nel corso del pomeriggio a differenza di assegnarli nell'orario scolastico, effettuando un abuso del registro elettronico).
Mi permetto di agganciarmi al tuo commento per dare un mio parere a riguardo (laureato magistrale)
Non c'è una differenza sostanziale se lo si guarda nel dettaglio, segnarsi qualcosa su un app o su carta è uguale di per sé.
La differenza qui la fa osservando il problema in un contesto più ampio: se scrivi su un app, realistico che questo venga fatto su un device tipo il cellulare, che permette accesso a molto altro in un momento in cui sarebbe meglio questo accesso non ci fosse. In ogni caso, importantissimo che uno impari a scriversi, a segnarsi gli impegni, a organizzarsi come si deve, ad ascoltare, a chiedere se non si è capito. L'assenza di uno strumento cartaceo o digitale che sia, è una grande lacuna nel sistema educativo: affidarsi completamente al registro elettronico è semplicemente una pessima idea. I ragazzi vengono deresponsabilizzati, diventano più passivi. Ho 27 anni e un sacco di gente della mia età, anche laureata o che sta facendo un percorso universitario, non ha la più pallida idea di cosa significhi organizzarsi bene; molti di loro hanno paura a fare domande a lezione o a prendere decisioni. Tutto ciò inizia dalle piccole cose, in famiglia e a scuola. Segnarsi i propri impegni e organizzarli su uno strumrnto che sia diario o app fa parte di ciò che forma le persone nell'essere responsabili e indipendenti.
@@unsempliceutentela circolare riguarda gli alunni di scuola primaria e medie, è un'età ben diversa da quella delle superiori e gli alunni hanno necessità diverse, oltre al fatto che un ragazzo/a di 10 anni non per forza deve avere uno smartphone o un pc. Poi dalle superiori il discorso cambia e allora entrano in campo le tue considerazioni, ma prima ci sono altre cose più importanti da acquisire
@@limentani10 @albertonovati4518 Vi ringrazio per le vostre risposte ed è interessante il punto di vista della responsabilità dei ragazzi, concordo sul fatto che non si dovrebbe fare esclusivo affidamento al registro elettronico e bisognerebbe imparare ad organizzarsi (a prescidere da mezzo elettronico o cartaceo come citato da Alberto).
Per quanto riguarda il discorso della circolare: allora è vero che un ragazzo di 10 anni o meno non per forza deve avere un pc o smartphone (nonostante io lavori con la tecnologia e gioco anche a videogiochi, in un futuro se dovessi avere un figliolo non gli darei mai in età così precoce un cellulare, ma piuttosto gli darei accesso a un pc, strumento molto più utile e che distrae meno in tenera età, e una volta responsabilizzato all'uso di un pc, gli darei un cellulare). Purtroppo il discorso è che molti bambini hanno già un cellulare in tenera età (poi chiaro dipende anche da zona e contesto sociale, chiaramente essendo tu un insegnante sai sicuramente meglio di me se i tuoi alunni hanno un cellulare o meno). Ma il punto però secondo me non sta nel proibire ai ragazzi solo a scuola l'uso del cellulare, bensì essendo che i genitori gli hanno dato accesso a tale mezzo, bisognerebbe fargli capire come usarlo in maniera responsabile, perchè a parere mio attualmente si risolve in parte il problema ma non la sua causa.
Però, però... Ci sono diversi studi che affermano che i processi di memorizzazione e di studio sono molto più efficaci quando si scrive a mano. Al netto che questo Governo è mosso da motivi beceri, anche la lettura dei libri cartacei rispetto a quelli digitali (e io leggo solo su Ebook), sembrano possano portare più benefici (ma qui non ho studi a supporto).
Insomma, giusto percularli, ma sarebbe interessante un dibattito più ampio e scientifico.
Attualmente sono una studentessa universitaria, dunque non posso parlare di uso dell'AI per i cicli di studi precedenti, ma per il mio posso dire che sia uno strumento assolutamente molto utile se usato con intelligenza. L'ho usato per poter produrre dei moctest su cui allenarmi utilizzando come base i miei appunti integrati con le sbobine, arrivando a crearne di abbastanza simili a quelli che mi sono stati sottoposti all'università, e questo mi da una sicurezza e calma in sede d'esame perché ho la consapevolezza di poter "dominare" sia la materia in sé, che il metodo di valutazione. Inoltre spesso faccio valutare parte dei miei scritti all'Ai, che può confrontare i miei scritti con articoli professionali, e quindi mi offre critiche molto puntuali.
Non per ultimo su un argomento ben circoscritto l'Ai aiuta a spiegarmi in altre parole micro-concetti che con le spiegazioni di manuali e prof mi sono ancora poco chiari
In sintesi, io credo non ci sia modo di bandire l'Ai dalle scuole, perché anche solo a casa i ragazzi lo useranno, e tanto vale quindi insegnare ad usarlo in modo profittevole.
Avrebbero potuto fare il discorso che scrivere a mano aiuta a memorizzare meglio dei concetti, ma no, il profumo della carta.
Si poteva dare ancora più spazio al tempo non sugli schermo ma no, il suono delle paginetta quando le sfogli.
Sulla trap invece non c'è niente da dire è incommentabile.
Oppure che le scuole del nordeuropa, dopo anni di insegnamento digitale, sono tornate a carta, penna e corsivo perché, dati alla mano, ne hanno riscontrato l'effettiva utilità nella comprensione e memorizzazione delle nozioni presentate
Spezzo una lancia a favore del ministro: il cellulare distrae eccome e ho potuto vederlo purtroppo in un tirocinio a scuola, dove tutti gli studenti non stavano aggrappati al cellulare. Certo, Shy dice che allora che senso ha vietare cellulare ma usare tablet e computer, tanto sono la stessa cosa. La differenza sta nel fatto che i cellulari degli studenti hanno i social e i videogiochi, mentre gli altri due dispositivi menzionati si presuppone siano forniti dalla scuola e siano privi di queste fonte di distrazione.
OK, ma scusa.. è chiaro che tirar fuori il cellulare per fare le cose tue è vietato. Non è che l'uso autorizzato a scopo didattico cambia questa cosa. Se gli studenti non sono in grado di scannerizzare un QR-code per fare un quiz nel tempo preposto dall'insegnante perché appena hanno il telefono in mano si perdono su Instagram e non fanno l'attività, l'insegnante prende atto e non userà più così, o magari in toto, il cellulare in classe. Devi conoscere la tua classe fare una scelta, che però non può essere presa a monte dal ministero.
@@saimonebees9581 potrei anche essere d'accordo, ma il punto e il problema è che ormai i ragazzi sono troppo assuefatti ai cellulari e ne sono dipendenti.
Comunque sia, ai cellulari ci sono moltissime altre alternative, tipo la LIM o il laboratorio di informatica
@@Riccardo98-2 e proprio perché hai la LIM in classe che la usi (in quantità opportune) al meglio, unendo il cellulare, se, ma solo se, serve dal punto di vista della didattica.
@@saimonebees9581 guarda, alla fine si può usare la LIM anche senza cellulare ed è meglio così, perché è difficile controllare più di 20 studenti con un cellulare in mano e può essere molto controproducente. Comunque si possono usare tanti altri applicativi per quiz o attività simili senza l'ausilio di cellulari, come nel caso di WordWall o LearningApps
Sono d’accordo con te. Una mia professoressa anni fa ci faceva leggere i libri in classe, e ci permetteva di usare il telefono per eventuali pdf, tuttavia io ho sempre preferito la versione cartacea… ma inutile dire che praticamente tutti quelli che usavano il telefono giocavano ai videogiochi e non ascoltavano un piffero delle riflessioni riguardo al libro… ed è un vero peccato, dato che era ‘La fattoria degli animali’ di Orwell, che non a caso è considerato un capolavoro della letteratura mondiale.
Se usato adeguatamente (e soprattutto se la classe è matura), io sono favorevole, sennò no: nel caso in cui qualcuno dimostri di non meritarlo, è da proibire categoricamente.
PS. Ho 20 anni e mi sono diplomato in informatica con 97/100, quindi credo che nessuno mi possa accusare di ‘tradizionalismo’.
In parte ha ragione Valditara, anche se scrivere ciò mi fa venire i crampi allo stomaco. Da insegnante delle scuole secondarie di secondo grado e maTre di un bimbo che ha appena terminato le scuole primarie, vedo che scrivere i compiti sul diario è utile ai ragazzi per stare attenti durante le consegne e chiedere delucidazioni, cosa che raramente avviene quando si scrive la consegna sul registro elettronico. Altro punto debole del registro elettronico è l'ipercontrollo da parte dei genitori e la scarsa assunzione di responsabilità da parte dei ragazzi quando devono comunicare voti e provvedimenti disciplinari.
Per il resto, la tecnologia è utile e necessaria e a scuola è ora largamente usata. Peccato poi vedere i ragazzi a ricreazione chini su Brawl stars...
Ancora ricordo quando mi impegnavo per falsificare la firma dei miei pur di non dirglielo. Aaaah che ricordi.
Sono d’accordo con te. Una mia professoressa anni fa ci faceva leggere i libri in classe, e ci permetteva di usare il telefono per eventuali pdf, tuttavia io ho sempre preferito la versione cartacea… ma inutile dire che praticamente tutti quelli che usavano il telefono giocavano ai videogiochi e non ascoltavano un piffero delle riflessioni riguardo al libro… ed è un vero peccato, dato che era ‘La fattoria degli animali’ di Orwell, che non a caso è considerato un capolavoro della letteratura mondiale.
Se usato adeguatamente (e soprattutto se la classe è matura), io sono favorevole, sennò no: nel caso in cui qualcuno dimostri di non meritarlo, è da proibire categoricamente.
PS. Ho 20 anni e mi sono diplomato in informatica con 97/100, quindi credo che nessuno mi possa accusare di ‘tradizionalismo’.
@@franceschino1754 Si proibisce quando si è incapaci di gestire un fenomeno (in questo caso più grande della nazione stessa), è la soluzione "facile".
Sono un professore di Fisica laureato da poco. All'università ci hanno insegnato molti modi per insegnare la Fisica utilizzando il supporto del telefono per slow-motion, giroscopio, cronometro, tramite app preposte anche barometro e termometro. E poi arriva Valditara e vieta l'uso del telefono anche a fini didattici. Se arrivasse a vietarlo anche alle superiori sarebbe una cosa di un ridicolo da fare disgusto. La ricerca in didattica va da in un verso e il nostro ministero dell'istruzione va in senso opposto.
@@pietroborin3973 da laureato quale lei è, mi spiega bene quale fino didattico avrebbe la tecnologia alle elementari dove devi imparare a leggere e scrivere e alle medie dove non si ha nemmeno un livello di bassa conoscenza?
@@jessepinkman5872penso stia sottovalutando il livello di apprendimento che si può fare alle medie. Certamente se per tante persone è semplicemente cazzeggio (e sì questo è un problema), il livello di conoscenza di una persona in terza media dovrebbe essere già allo stesso livello di una persona in prima superiore. Quest'ultima spesso ha il compito di riallineare chi non ha raggiunto quel livello, o di bocciarlo se non riuscisse a farlo.
In ogni caso, io alle medie feci pure degli esperimenti in laboratorio e non ebbi alcuna difficoltà a capirli. Erano semplici esperimenti di biologia, se ne possono fare anche di altre discipline scientifiche e specialmente nell'ambito della fisica alcuni possono essere fatti con l'utilizzo di smartphone. Qualsiasi strumento può essere usato in maniera positiva o negativa ed è compito dei docenti essere in grado di veicolare gli usi positivi. In questo senso, un bando a priori è regresso
Per le elementari potrei anche essere d'accordo, imparare a scrivere, leggere e la matematica di base è qualcosa che deve essere imparato inizialmente senza strumenti tecnologici. Ma d'altra parte, ormai la maggior parte dei bambini ha accesso alla tecnologia a casa già da 1 anno di vita o addirittura pochi mesi. La scuola in questo senso ha il compito di insegnare come usare la tecnologia quindi forse alle elementari sarebbe utile avere qualche ora di "educazione tecnologica" prima di entrare alle medie (e nella pubertà)
@@mamelandro3972 personalmente nonostante sia ancora un giovane adulto se diventassi mai un padre, mio figlio non vedrebbe un telefono fino alle superiori. Ti distrae e basta, da universitario apparte qualche approfondimento di chat gpt per la mia preparazione agli esami lo reputo uno strumento deleterio , e ad un ragazzino che non ha ancora giudizio difficilmente sarà utile se non per sciocchezze. Il fine didattico, nella mia esperienza, alle superiori della lim e degli strumenti simili distraevano solamente ancor di più gli studenti oppure si vedeva un film poco inerente alla didattica. Non oso immaginare alle medie quanto poco sia utile. Semplicemente bisogna starci senza il telefono che non è il mondo reale nè mai lo sarà, utile solamente per approfondimenti ma di cose che già si padroneggia.
@@mamelandro3972 l'educazione serve ma ha utilità limitata, è come educare su una dipendenza. Solo i genitori possono davvero fare la differenza
Sono convinto ancora una volta di più che questo Paese è destinato al fallimento e all'irrilevanza, e la cosa triste è che se l'è cercata esso stesso. L'Italia ha preferito guardare al passato, invece che investire sul proprio futuro.
Esattamente, e questo fatto non viene sufficientemente ribadito.
Ho concluso il mio percorso universitario uccidendo metà foresta amazzonica per stampare e studiare i miei appunti e leggere i manuali cartacei. Comincio a sentirmi molto vecchio
Io in 1 anno di ingegneria ho usato mezzo quaderno
Io pure!!!😂
Ma scusate,quando si andava a scuola prima che arrivasse il cellulare, non usavamo meglio il nostro cervello? Chiedo
No
A giudicare come siamo messi, decisamente no.
insegno matematica alle superiori e, in questo caso, concordo totalmente con Valditara. far usare l'Iphone alle elementari e alle medie è folle, poi arrivano alle superiori completamente rincoglioniti e facciamo una fatica bestiale a dar loro una addirizzata. scrivere in corsivo sta diventando sempre più difficile e ciò inibisce la crescita di certi lobi cerebrali. il fatto di sembrare "preistorico" non mi fa né caldo né freddo
Sono d’accordo con te. Una mia professoressa anni fa ci faceva leggere i libri in classe, e ci permetteva di usare il telefono per eventuali pdf, tuttavia io ho sempre preferito la versione cartacea… ma inutile dire che praticamente tutti quelli che usavano il telefono giocavano ai videogiochi e non ascoltavano un piffero delle riflessioni riguardo al libro… ed è un vero peccato, dato che era ‘La fattoria degli animali’ di Orwell, che non a caso è considerato un capolavoro della letteratura mondiale.
Se usato adeguatamente (e soprattutto se la classe è matura), io sono favorevole, sennò no: nel caso in cui qualcuno dimostri di non meritarlo, è da proibire categoricamente.
PS. Ho 20 anni e mi sono diplomato in informatica con 97/100, quindi credo che nessuno mi possa accusare di ‘tradizionalismo’.
Esattamente! Peccato per la retorica conservatrice, che ha distratto dal problema reale, che esiste e si diffonde. Intanto questa è una risposta, poi che venga spiegata con "il profumo.della carta" è emblematico a livello politico, ma la scuola e gli alunni fino ai 14 anni avevano bisogno di una regolamentazione
Secondo me il problema non è diario o registro, ma il fatto che i genitori siano costantemente aggiornati da parte dei docenti. Questo ha 2 risvolti negativi:
1) deresponsabilizza i ragazzi. Ce la siamo sempre cavata da soli senza registro elettronico, anche loro possono senza che mamma e papà gli stiano dietro.
2) da troppo peso ai genitori. Mamma e papà devono solo venire al colloquio ogni tanto. Non devono essere parte attiva del processo scolastico. Chi è genitore sa quanto oggi insegnanti e sistema scolastico in generale siano costantemente in trattativa e in costante ricerca del compromesso con genitori sempre più invadenti nel processo scolastico.
@@wttf529 questo è un commento sensato, se si deve abolire i telefoni ai bambini a scuola perchè mai i prof non possono tornare al registro cartaceo?
Vero. Ci sono anche genitori che proprio per questo non vorrebbero essere i segretari dei figli, ma che i figli fossero autonomi e ricevessero i compiti nelle ore scolastiche, non la sera alle 7 o nei giorni di vacanza (cosa che succede di continuo). Invece purtroppo o il ragazzo ha lo smartphone oppure i genitori diventano i loro segretari, dovendo passare i compiti. L'uso del registro andrebbe regolamentato, non è accettabile che i docenti si sentano liberi di caricare i compiti a qualsiasi ora in qualsiasi giorno solo perché non si riescono a ritagliare 10 minuti per assegnare i compiti in classe. Poi sono d'accordo con te con l'atteggiamento invadente di molti genitori, ma al contempo anche la scuola dovrebbe ritrovare un proprio metodo e autorevolezza.
@@limentani10 a causa del "progresso" per fare l'appello nelle mie superiori ci volevano buoni 15 minuti se la connessione non funzionava poi se si arriva in ritardo si riapre l'app altri minuti persi ecc, che è ampiamente inutile. Il cartaceo dà maggior responsabilità e meno rotture ai genitori
Comunque vorrei sottolineare la serietà di Shy e di tutta la redazione, dove fanno notare una minima imprecisione sulle informazioni date in precedenza mentre i politici attuali (o comunque persone pubbliche) mentono su tutto, riportano dati falsi e una volta scoperti hanno pure il coraggio di sostenere che non siano loro a sbagliarsi.
Comunque ha dimenticato il senso del gusto. Perche io mi ricordo che quando prendevo un pezzo di carta, lo mettevo in bocca per poi sputarlo al compagno di classe a modo di cerbottana.😅 c'era anche il gusto 😅😂
Ciarbotana?
@@danilovigliero3002 cerbottana sorry 😅👍🏻
Dilettante, noi usavamo le caramelle del bar, dure come pietre, che gusto c'é a usare la carta?
@@mattthekiller9129 Quindi preferivi il gustoso gusto della plastica?🤣
Non sono d’accordo! Se un bambino per vedere i compiti che deve fare per l’indomani deve avere accesso al Cloud vuol dire che deve avere accesso a Internet, e un bambino che ha accesso a Internet ha accesso ai giochi online, ai Social, alle chat con sconosciuti. I bambini non hanno bisogno del cloud per scrivere i compiti, possono farlo su un diario, senza rischio di perdere tempo e salute mentale sui social.
Esistono programmi di controllo parentale di facile utilizzo che permettono di vietare certi siti, alcuni integrati anche negli ultimi OS
Sul divieto dei cellulari, sono banalmente d'accordo con il contenuto della circolare. Ale mi sa che sottovaluti l'effetto "tornello", come dici tu, ossia il fatto che è un obbligo che in sé sembra non avere senso, ma che collettivamente raggiunge l'obiettivo, ossia assicurare il regolare funzionamento delle lezioni e tenere ancora un po' lontani i cellulari dai bambini DELLE SCUOLE MEDIE (questo non lo hai detto). La questione del diario magari è una scemenza, ma il divieto penso sia di impatto minimo, proprio perché non esclude l'uso del tablet che molte scuole comunque già usano per la didattica, ma di grande impatto rispetto all'obiettivo che ho detto. Insomma, penso che su questo punto ci sia tanta indignazione per niente, forse a causa di un bias cognitivo dovuto al fatto che il provvedimento è "dell'altra parte".
Sono d’accordo con te. Una mia professoressa anni fa ci faceva leggere i libri in classe, e ci permetteva di usare il telefono per eventuali pdf, tuttavia io ho sempre preferito la versione cartacea… ma inutile dire che praticamente tutti quelli che usavano il telefono giocavano ai videogiochi e non ascoltavano un piffero delle riflessioni riguardo al libro… ed è un vero peccato, dato che era ‘La fattoria degli animali’ di Orwell, che non a caso è considerato un capolavoro della letteratura mondiale.
Se usato adeguatamente (e soprattutto se la classe è matura), io sono favorevole, sennò no: nel caso in cui qualcuno dimostri di non meritarlo, è da proibire categoricamente.
PS. Ho 20 anni e mi sono diplomato in informatica con 97/100, quindi credo che nessuno mi possa accusare di ‘tradizionalismo’.
Ragazzi, io ricordo che la circolare è valida fino ai BAMBINI di 12 anni. Che valore in più dà un telefono a scuola per gli argomenti che si trattano? Nessuno perché si fanno cose molto semplici. E ricordiamoci la media d'età dei docenti, quindi forse non i numeri uno nell'integrazione delle tecnologie nella didattica. Ci vedo solo cose positive fino a quando si limitano alle medie e i bambini hanno comunque accesso ai laboratori informatici. E il discorso che fa sulla carta è importantissimo (ci sono diversi studi del rapporto che ha ormai l'uomo con la penna e la carta e i vantaggi che si ha ad apprendere utilizzandoli rispetto ad uno strumento elettronico). Totalmente d'accordo con Shy sul discorso di Sangiuliano, pronto a scendere in piazza se censurani la musica.
Che valore da in più un dispositivo digitale alla didattica delle scuole secondarie di primo grado? Ho un corso di 12 ore minimo pronto per rispondere a questa domanda.
@@pierdomenicomemeo8421 aspetto con ansia la tua risposta dopo il corso perché sono veramente curioso
@@pierdomenicomemeo8421stiamo tutti aspettando
Perché fermarsi alla carta?
Propongo il ritorno a piuma e pergamena
Uh, il profumo della ceralacca al mattino!
Meglio ancora, le tavolette di pietra tipo fred flintstones, cosí si fa anche attività fisica
Ciao Shy e redazione. Le iniziative del ministro dell'istruzione che avete citato sono nulla in confronto a quelle che sta prendendo per gli alunni con disabilità e per la formazione dei docenti di sostegno.
È in atto una vera e propria sanatoria a danno degli studenti e dei docenti che si sono formati in Italia.
Love u long time
3:20 "bisognerà continuare a scrivere sul diario fisico"
Meanwhile, noi in classe che non abbiamo scritto mai niente su nessun diario, anzi dicevamo al prof che non ci aveva avvertito della verifica, perché nessuno aveva segnato nulla: Dilettanti
e ci credeva?
Da maestro di scuola primaria ti dico che, come il buon senso consiglia, io ho sempre continuato ad utilizzare il diario cartaceo contemporaneamente al registro elettronico, perché i bambini devono davvero poter “toccare la carta” su cui scrivono e rendere tangibili i pensieri e i concetti. Non ho le competenze per dire se già alle medie sia un bene dematerializzare tutto (ma immagino che in buona parte sì, osservando già nelle quinte elementari un avvicinamento sempre più naturale alla tecnologia anche per scopi didattici). In generale comunque concordo con te su tutto. È solo una mossa politica che fa leva sulla nostalgia e sul concetto di “una volta avevamo meno ma imparavamo di più”.
Sono d accordo con il divieto di utilizzo dei cellulari a scuola fino alla terza media.
L utilizzo del cellulare è troppo strettamente legato all' utilizzo dei social, che è dannoso. Se diciamo di no ci stiamo prendendo in giro.
Per di più in Svezia si stanno facendo passi indietro sull utilizzo dei tablet nella didattica dopo che si è constatata una diminuzione delle competenze di base nei bambini.
La digitalizzazione a scuola a mio avviso ha motivo di esserci solo per alleggerire la burocrazia, e come materia di studio.
Sono d’accordo con te. Una mia professoressa anni fa ci faceva leggere i libri in classe, e ci permetteva di usare il telefono per eventuali pdf, tuttavia io ho sempre preferito la versione cartacea… ma inutile dire che praticamente tutti quelli che usavano il telefono giocavano ai videogiochi e non ascoltavano un piffero delle riflessioni riguardo al libro… ed è un vero peccato, dato che era ‘La fattoria degli animali’ di Orwell, che non a caso è considerato un capolavoro della letteratura mondiale.
Se usato adeguatamente (e soprattutto se la classe è matura), io sono favorevole, sennò no: nel caso in cui qualcuno dimostri di non meritarlo, è da proibire categoricamente.
PS. Ho 20 anni e mi sono diplomato in informatica con 97/100, quindi credo che nessuno mi possa accusare di ‘tradizionalismo’.
come vengono in mente ai nostri politici queste minchiate? 😂
nel frattempo l'Italia va verso il baratro
bene così
Ma che scherziamo ? Il diario cartaceo era una figata e a tutto serviva tranne che ad annotare nozioni scolastiche; Io lo compravo, lo trasformavo e lo rivendevo, per me era un business...Ricordo che nei comprai uno anonimo in cartoleria per 800 lire, avendo una buona mano nel disegno lo trasformai nel diario di VARTAN, una eroina erotica dei fumetti degli anni "70...lo barattai con il primo 45 giri del Clan Celentano con copertina originale del 1962 e lo rivendetti alla cifra di 152 mila lire...bei tempi...
Grazie per la rettifica❤
Secondo me, è inutile togliere il registro elettronico per tornare a usare il diario, perché spesso i professori non mettono i compiti sul portale online. Vi posso anche dire che mi sono diplomato due anni fa e spesso ci passavamo i compiti da fare su WhatsApp.
I poteri forti vogliono comandarci e controllarci tramite la Smemoranda e la Comix
Grazie di essere stati onesti con le informazioni rettificate
En passant: "l'odore della carta" è odore della putrefazione della cellulosa. Mmm, che delizia!
La questione è che bisogna responsabilizzare i bambini partendo dalle piccole cose, come gestire i compiti, farli e risponderne del risultato. Il sistema di adesso con registro elettronico non permette questo e mette al centro il genitore costantemente aggiornato senza lasciare spazio di manovra ai bambini ( chi di noi non ha mai dovuto recuperare un’insufficienza prima dei colloqui?!)
Usiamo la carta o il registro o la divinazione, ma formiamo di nuovo le persone e gli adulti
Se gli insegnanti non ti fanno scrivere i compiti sul diario ma poi aspettano il pomeriggio per comunicarli ci sta che uno si incazzi
Grazie per l'approfondimento sull'Iran, se ne trovano pochissimi!
Dopo Pomezia, grande paura quando sentiamo Shy dire "E ora veniamo all'Italia" 😂
Dovrebbero utilizzare le tavolette di argilla!
Complimenti per i temi trattati, sempre precisi e di qualità.
Off topic : potresti linkare nelle info gli strumenti che utilizzi per i video? ❤
Grazie del tuo sensato intelligente interessante intervento sulla politica complicata ma in evoluzione in Iran! Seguo queste vicende con interesse e il tuo modo di spiegare la complessità ha un enorme valore comunicativo. Oltre al fatto che ti riconosco un onestà intellettuale che purtroppo in Italia è sempre più rara e preziosa..
in realtà sono in parte d'accordo con la storia del diario: non penso che abbia senso dover per forza avere il diario cartaceo, ma penso sia corretto fare in modo che sia lo studente a segnarsi i compiti da solo e che si ricordi lui dei suoi impegni, non che debba dirglielo io o che se li trovi già tutti segnati in automatico sul portale. Poi può segnarseli dove vuole, sul telefono sul pc sul tablet sulla mano sul sedere. Però ci sta che soprattutto fino alle medie lo studente si responsabilizzi. Parlo anche io da papà con una figlia che inizierà la scuola l'anno prossimo.
Il telefono in classe è una distrazione, sopratutto per bambini e ragazzi, nella scuola non dovrebbe nemmeno entrare
Grazie.
Non confondiamo usare tablet come strumenti didattici con tenere accesi i cellulari. Spegnere i cellulari aiuterebbe a riaccendere i cervelli. (lavoro con PC da oltre 30 anni ma non mi verrebbe mai in mente di andare ad una lezione, riunione, dibattito, ecc.., per giocare o chattare con il cellulare). Quanto alla carta, una volta eravamo abituati a sottolinere i passagggi importanti di un libro ed aiutava a memorizzare i concetti ma il diario cartaceo obbligatorio... onestamente, lo usano in ben pochi ed i compiti si controllano proprio sul registro elettronico o scambiandoseli sul canale Whatsapp di classe, però è anche un mezzo di comunicazione diretto scuola-famiglia.
Evidentemente non lavori a contatto con minori, perché altrimenti sapresti che la situazione è preoccupante. Io conosco ragazzi della fascia 14-18 anni che non sanno le tabelline perché hanno la calcolatrice dalle elementari, non sanno recitare l'alfabeto e soprattutto non sanno firmare perché non sanno scrivere in corsivo. Ormai firmano in stampatello come facevano i nostri nonni e lo trovo allarmante. Il Servizio Pubblico sta letteralmente erogando documenti non validi per quanto siano falsificabili le firme. Va benissimo usare la tecnologia per aiutare l'apprendimento, ma magari prima facciamo imparare le abilità di base e solo quando sono apprese usiamo la tecnologia per aiutarci.
Dubito che la non conoscenza dell'alfabeto, delle tabelline e del corsivo sia colpa della cattiva tecnologia ma del fatto che la scuola non sia stata capace ad insegnarle
@@eLuca098bisogna essere molto cauti sul tema. Gli studi dimostrano che senza tridimnsionalità le capacità cognitive diminuiscono. Che poi tutto diventi un circo è la cifra stilistica del governo della minchia che ci troviamo.
@@eLuca098 Per quanto riguarda tabelline e corsivo la colpa e assolutamente della tecnologia. Non essendo più abituati a scrivere a mano, ma a computer o altro, non hanno modo di esercitarsi con il corsivo. Idem le tabelline, le imparano, in terza elementare le conoscono, poi le usano poco (per nulla) perché dalla quarta usano la calcolatrice. Mio nipote, che ora deve fare la quinta, le sta già dimenticando. Io la calcolatrice l'ho iniziata a usare alle superiori e solo in fisica, mai usata in matematica.
@@aqualcunopiaceclassico3201io, lavorando con bambini delle elementari da animatore in un centro estivo, mi sono fatto l'idea (che comunque sono disposto a cambiare) nell'ora compiti in cui saltano fuori tutte le lacune di conoscenze che molti bambini non imparino perché a scuola perché mentalmente distratti (il fatto che quasi dormano in classe me lo confermano loro), alcuni bambini di terza (che non sanno neppure usare la calcolatrice e sono freschi di tabelline) non le sanno minimamente e che non le imparino perché non stimolati a farlo, vanno a scuola a guardare le lancette dell'orologio aspettando le 16 e mezza e dell'insegnante che spiega le tabelline importa poco o nulla, se la scuola scuola si fa vedere come carcere per otto ore al giorno ai bambini non si insegna niente (non a caso vanno male nelle materie che gli piacciono di meno), la scuola si dovrebbe aggiornare per diventare meno noiosa con ogni mezzo possibile (anche tablet) altrimenti diventa un luogo in cui si dorme
Liquidare i vari problemi che la scuola italiana ha e che ignora alla tecnologia utilizzata ormai quotidianamente non fa altro che alimentare quei stessi problemi. Come se accoltellando qualcuno arrestassero il coltello perché affilato (non so se mi spiego). L'avvento e la diffusione della tecnologia è ormai inarrestabile. Stigmatizzarla, combatterla e ignorarla non fa altro che degradare lo stato della scuola (che già versa in uno stato pietoso). La tecnologia plasma la società nel bene e nel male e se la scuola soprattutto "ti insegna a vivere" (soprattutto quando si è piccoli) allora essa dovrebbe collaborare con la tecnologia per spingere i giovani verso le "buone trasformazioni" piuttosto che le cattive (come l'uso eccessivo di socia, l'uso indiscriminato della rete da parte dei giovanissimi e tanto altro). Sintetizzando il ragionamento: Se è inevitabile, combatterla è una battaglia persa, piuttosto fattela amica, no?
Sono molto spiacente di non poter più essere parte del pubblico di Breaking Italy.
Che a mio parere non riesce più ad informare, perso nel bisogno compulsivo di comunicare ogni scivolone, stupidaggine, miopia e mancanza della fazione politica al governo.
Troppo impegnati ad essere contro qualcuno, nel farsene beffe e nel cercare di evidenziarne il limiti, per concentrarsi in quel che secondo me ha reso grande questo progetto: fare informazione, non propaganda (in questo caso, contropropaganda).
Preferisco non commentare le capacità espressive o le preferenze di Valditara, ad un certo punto è nato tondo e non sarà questa redazione a renderlo quadrato, ma un punto positivo nell'obbligo del tenere il diario c'è: impone la scrittura di ciò che è necessario fare agl* alunn*, costruendo anche una connessione tra il compito da svolgere e la necessità di farlo "imposto" dall'impegno sulla scrittura (è più faticoso e impegnativo in termini di testa dover scrivere qualcosa che contare ciecamente di trovarlo segnato altrove, no?). Per il resto, è facile ipotizzare un tentativo di far riprendere i consumi di carta (abbiamo industrie cartiere in Italia) e penne (abbiamo anche industrie che fanno penne in Italia) oltre che i soliti, stucchevoli, fastidiosi stigmi propagandistici che sta avendo la sua fazione politica.
Stigmi propagandistici contrari che invece stanno sempre più contaminando questo prodotto: perchè giudicare e proporre la vostra analisi se volete stimolare il pensiero critico?
Informiamoci se qualcuno del governo si è comprato il marchio di qualche famoso diario degli anni che furono...
Scrivere i compiti sul diario non è un modo per responsabilizzare i bambini di elementari e medie? Ormai si è perso quel momento in cui la maestra dettava i compiti e dovevi stare attento a segnarli. Ora con il registro elettronico (che ha anche tantissimi aspetti positivi) i bambini non prestano più attenzione perché tanto c’è mamma e papà. Non credo sia importante la carta in sé, il diario o il quaderno ma il momento dell’assegnazione dei compiti è allenante perché prepara bambini e ragazzi al mondo dei grandi in cui non c’è nessuno a controllare quello che fai, non ci sono mamma e papà che ti aiutano con i compiti. Parlo da ragazzo di 19 anni che ha fatto le elementari i medie dal 2011 al 2019
Bravissimo!
Nel lontano 2015, quando facevo il quinto superiore, mi ricordo che avevo già smesso di utilizzare il diario cartaceo per la presenza di quello online. Pensare che dopo 10 anni non solo non siamo andati avanti, ma che stiamo persino andando indietro, mi fa rabbrividire.
Le esigenze dei ragazzi/e di quinta superiore non sono gli stessi di quelli dell primaria e delle medie. E infatti la circolare non contempla le superiori, ma elementari e medie, se ho letto bene
io 36 anni me la sono comprata la Smemo 2024! Per me il diario cartaceo è forse l'unico ricordo bello della scuola
5:23 sarò deviato io, ma ti giuro che ho sentito valditara che diceva "quanto sexy" anziché "quattro sensi"... 😳😳
Non da solo😅🤦🏽♀️
Grande stima per la precisazione a inizio video
7:11 Ah si , scriviamo sulla Smemoranda, la mitica agenda, quell'agenda trenda come me, smemoranda per chi non si accontenterà, tutto quello che lo vuoi sta qua.
L'analfabetismo oggi ritorna prepotentemente nella scuola. Molti ragazzi (moltissimi) non sono capaci di produrre testi in forma scritta e questo è anche (non solo) a causa dell'intelligenza artificiale. Forse abolire del tutto ogni strumento elettronico fino agli ultimi anni delle superiori e prevedere rientri pomeridiani in cui si fanno i compiti, sotto la supervisione di un docente, potrebbe aiutare.
Credo che Valvitara stia facendo delle modifiche più o meno necessarie, pensate da altri, e ci stia capitalizzando sopra con una retorica disgustosa.
Non avere il diario cartaceo non é progresso perché deresponsabilizza il bambino che non si segna i compiti perché non vengono nemmeno comunicati in classe e dipenderà dall'adulto che andrà a scaricarli per lui. Senza parlare del discorso cellulare alle elementari dove non dovrebbe nemmeno essere dato!
Sacrosante parole!
la tecnologia rappresenta la nostra evoluzione e si dovrebbe cercare di capire dove si vuole arrivare perché ben presto avremo situazioni che noi pensavamo fantascienza ma che in realtà è la cruda realtà
Aaaaaah il mio caro e vecchio diario. Che nostalgia!
Qualcuno ha detto CANONE SHY?! Per quello pago volentieri 😂❤
Sempre grazie!
Il CANONE SHY!
Suona perfetto.
Ho quasi 69 anno e credo che il vero problema a scuola è la poca dimestichezza degli insegnanti con lo smartphone ed il suo utilizzo, dovrebbero utilizzare lo smartphone per fare lezione aumenterebbe l'attenzione.
L'Iran è sicuramente interessante, è la dimostrazione che spesso la soluzione che sembra migliore non lo è, ho conosciuto molti studenti iraniani al tempo entusiasti quando lo scià lascio l'Iran ed arrivò komeni, ma subito dopo gli stessi combatterono contro komeni.
Questi sono pazzi. Già quando io feci le scuole medie, nei lontani anni '90, usavo il pc e internet per fare ricerche e gli esercizi. Alle superiori idem e all'università il portatile/tablet era praticamente obbligatorio in aula. Nella mia attuale professione di ingegnere è tutto digitale, se mi presento in qualunque ufficio pubblico con un cartaceo disegnato o scritto a penna neppure me lo accettano, come presentarsi con una tavola d'argilla
Dal titolo ho pensato che il video fosse una YTP di Nocoldiz
Discorso Trap:
Sangiuliano dovrebbe fare un mezzo discorsetto con Murubutu, che recentemente ha saputo riassumere in pochissime parole cosa è effettivamente la trap.
@@LucaBaseball21 si trova da qualche parte per caso?
@@arturocerasi4655 guarda, io l'ho visto di persona in una serie di talk che sta facendo in giro per l'Italia, tuttavia se su google scrivi semplicemente "Murubutu" e "trap", ti escono diversi articoli dove il succo è bene o male lo stesso, poi alcuni sono più approfonditi, altri meno!
Io inviterei il ministro Valditara in una classe e lo sfiderei a riconoscere l'odore della carta tra puzze di sudore, profumi, deodoranti e odori anche esterni. Veramente un commento fuori dal mondo
Come insegnante posso dirti che ho notato un impatto enorme sulla capacità di organizzazione e sulla consapevolezza stessa degli studenti che hanno smesso di utilizzare una qualsiasi forma di diario, cartaceo o digitale e che fanno affidamento solo sul R.E.. Non so dirti perché ma nella stragrande maggioranza dei casi (perché non esiste mai il 100% nella vita reale) perdono completamente il controllo degli impegni e del lavoro da fare e non hanno più visione d'insieme e quindi capacità di programmare.
Io incoraggio i miei alunni ad usare almeno Calendar, ma tanti studenti non sanno utilizzare questi programmi in maniera competente e fanno casino...
Una domanda: i compiti assegnati in classe quindi dove se li scrivono? O non li scrivono proprio?
@@limentani10 non li scrivono, tanto c'è tutto sul registro elettronico e, se il docente di dimentica di segnarli, non sono tenuti a farli... 🤷🏻♀️ Il problema è che senza una forma di agenda non hanno alcuna visione d'insieme del lavoro a casa. Oltre ovviamente a non sviluppare mai le competenze necessarie a tenere un'agenda in futuro...
Vabbè, Vannacci in piena campagna elettorale per le Europee ha parlato a ripetizione dell'importanza del suono delle campane nei paesini.
Via i cellulari ai ragazzi! Non è normale vivere sempre co questo dispositivo appresso. Non è normale!
Premessa “la prossima notizia potrebbe sembrare noiosa”
Esito “epicissimo excursus sulla lore della politica Iraniana”
le auto hanno tolto il lavoro agli stallieri, le fotocamere hanno tolto il lavoro ai ritrattisti, gli smartphone tolgono il lavoro alle cartiere.
e non parliamo delle ia.
Speriamo non venga mai a meno il supporto della tecnologia... pensate se poi questi super laureati si ritrovano a dover risolvere problemi di base senza supporto di IA, cellulari e calcolatrici varie, quanto varrà poi la loro preparazione. Non fermate il commercio dei superconduttori con la Cina, o avremo una classe dirigenziale di nuova generazione completamente KO!!😃
Già visto al lavoro la performance di questi laureati: o gli fornisci istruzioni precise a prova di scimmia su un supporto tecnologico, o di appunti o di ragionare con la propria testa senza l'aiuto di una IA col cavolo che lo fanno!!
@SHY
Primi 3 secondi: BRAVI, BRAVISSIMI.
APPREZZO.
Diciamo che, da studente universitario, al di là delle motivazioni di Valditara, io reputo che imparare a scrivere e gestire i propri compiti (in senso lato) sia formativo e aiuti i ragazzi a sviluppare questa importantissima parte organizzativa che anche molti laureati ancora non possiedono. Non conosco la dinamica di cosa abbia intenzione di fare ESATTAMENTE Valditara, ma di per sé ha un senso il discorso imho. Magari l'esecuzione non è ottimale o addirittura insensata, ma sicuramente bisogna tenere viva questa parte: troppi non hanno la più pallida idea di cosa significhi organizzarsi e segnarsi le cose in modo efficiente ed efficace.
L'idea che l'Iran stia vivendo un periodo di cambiamento è nell'aria da un po',
Lentissimi progressi per un regime in cui sono i cittadini a cambiare le cose e non le occupazioni militari.
Vedremo mai la stessa cosa accadere in Korea del Nord?
Questo governo sta mettendo a dura prova la sanità mentale di shy, sono seriamente preoccupato per lui.
Non per far polemica, per caritá: ma io, per esempio, vivo nella giungla in Costa Rica, e la carta si ammuffa nel giro di un mese, per non parlare poi degli scarafaggi che adorano, forse proprio per l'odore, figliare tra una pagina e l'altra... che fare? Ecco che arrivó, finalmente, la nuova tecnologia!! La carta é rimasta sugli alberi, che é meglio... Viva Star Trek, per Tutatis!
Facciamo bene a non prenderli sul serio, ma in realtà la situazione è seria. Proprio perché il rapporto con la tecnologia ha criticità, i ragazzi hanno bisogno di fare esperienza e di qualcuno che gli insegni come fare.
Per non parlare del fatto che nella vita reale sapere usare un computer o uno smartphone è importante, forse di più di tante cose che i ragazzi percepiscono ormai così distanti...
Una cosa che sembra complicata da capire ma non lo è, è che la musica, o l'arte in generale è sempre uno specchio della società. Non c'è istigazione nel rap di violenza, perché esso semplicemente è specchio di chi compone la popolazione. Fino a qualche decennio fa non esisteva questo genere eppure la violenza c'è sempre stata, in qualsiasi forma e forse peggiore. Bisognerebbe quindi chiedersi di chi è la colpa se c'è gente che commette violenza, magari è lo stesso stato che la lascia agire indisturbata ampliandone il raggio. Magari è la già violenza presente che ne crea altra e non un semplice testo di una canzone. Ricordate. Se qualcuno vuole far del male in qualsiasi modo, lo farà a prescindere. Sarebbe come condannare lo scrittore King per tutte le cose di violenza che abbia scritto, perché istiga violenza. Condanniamo i film, i quadri, la bibbia, il corano. Già che io debba fare questo discorso, vuol dire che siamo messi male
Ciao shy! Io insegno da 5 anni alle superiori (professionali) e purtroppo mi trovo d'accordo con la reintroduzione del diario a scuola.
Da docente ho sempre scritto tutto online: compiti e verifiche, ma accadono spesso eventi spiacevoli.
1. I ragazzi si deresponsabilizzano: "ah ma tanto lo scrive la prof sul registro io non ci devo pensare". Quindi spesso non sanno organizzare il proprio tempo e cadono dalle nuvole quando c'è verifica nonostante sia stato detto e scritto. Figurati con i compiti.
2. Il registro ha spesso problemi. Non mostra ai ragazzi impegni più in là di una settimana, oppure se il docente è assente vengono "spostate" delle ore slittano anche le ore successive e quindi quello che avevi programmato per giorno x te lo ritrovi per giorno x+2. Non va bene.
3. Può essere che anche l'insegnante si dimentichi di segnare qualcosa che ha detto in classe. Capita raramente ma con tutto il trambusto mi è successo di confrontarmi con una ragazza che aveva scritto sul diario alcune consegne e darle ragione perché non avevo segnato qualcosa o era slittato.
Quindi io pur essendo di sinistra appoggio l'idea del diario in classe. Soprattutto per riprendere in mano la gestione del proprio tempo che secondo me è un elemento importante da acquisire negli anni di medie e superiori.
Amo la carta e lo scrivere sulla carta, uso sempre la penna stilografica, e quando mi devo segnare una cosa la segno sempre su carta, mi piace proprio, e sono tanto tradizionalista in questo, amo la scrittura.
Inoltre il saper scrivere è una skill importante sia per lo sviluppo cognitivo(coordinazione occhio mano, correlazione segno/significato, velocità di pensiero) che per vivere, e non mi piacerebbe vivere in un mondo tutto digitalizzato.
Quindi è importante che nel percorso scolastico si impari a scrivere, ma trovo sbagliato il metodo e la demonizzazione della tecnologia, in ambiti in cui è effettivamente utile come il registro di classe consultabile online, che se permettete è un passo avanti enorme.
Non si tutelano le cose cosi.
E comunque bisogna pure parlare del fatto che in certe materie come le lingue il mezzo tecnologico aiuta immensamente, ed è importante anche per gli alunni con adhd et similia, e mi aspetto che un ministro che si occupa di scuola sappia queste cose.
In tutta onestà (da papà pure io) al di là dell'aspetto macchiettistico che è innegabile vedo un altro fattore, nel discorso "diario", che non viene toccato nel pezzo e che ritengo cruciale: la responsabilizzazione dello studente. E, "odore della carta" e "saper tenere la penna in mano" a parte, è dove presumo l'attenzione debba andare, soprattutto per la scuola elementare.
Abituare i bambini ad avere la responsabilità di scriversi i compiti che gli vengono dati, oltre che di farli perché glieli dice qualcuno dopo aver consultato il registro elettronico da casa. E abituare *i genitori* ad aspettarsi che i figli siano autonomi in quello che concerne la loro attività scolastica, anziché essere lì a teleguidarli.
(E esperienza pare dimostrare che è la seconda, quella più problematica e forse più necessaria)
Sono d'accordo.. ma se si dà ai genitori l'obbligo di consultare il registro e di fare da segretari ai propri figli, saranno sempre più invadenti (soprattutto alcuni)
@@limentani10 Esattamente la ragione per la quale ritengo gli insegnanti NON dovrebbero scrivere i compiti da eseguire nel registro, punto.
Se il bambino non se li è scritti, prenderà un brutto voto. Amen. Non ne è mai morto nessuno.
Ma quando ciò accade, hai la rivoluzione dei genitori. Per esperienza diretta...
La cosa divertente sulla storia del diario è che in molte scuole è così. Mio figlio ha appena finito la quinta elementare e abbiamo sempre utilizzato sia il diario cartaceo che il registro elettronico
7:11 La Smemoranda, fantastico diario/agenda. Quanti ricordi ma purtroppo l'azienda è fallita quest'anno 😢
recidere eventuali dipendenze è fondamentale (che sia per 1, 2, n ore), cruciale; non solo per questioni "moraleggianti" o per un generico "bene dei ragazzi", ma pragmaticamente, perchè tutti noi oggi pensiamo di poter in futuro accedere alle infrastrutture e servizi (fra cui quelli più sofisticati) e che queste siano continuativamene in ordine e funzionanti, mentre la storia recente evidenzia che, vuoi per il passaggio a servizi sempre più a pagamento (con rischio di inaccessibilità per censo), vuoi per declino delle nostre società, vuoi per azioni di attori che perseguono i loro obiettivi (come si è visto in pratica), questa assunzione assomiglia sempre di più a presunzione. Dobbiamo essere più versatili, e questo "fa scopa" con essere meno dipendenti da singole risorse.
Oddio pure lo stacchetto col pezzo di carta 💀
❤
Pensiamo al vaglio dei guardiani in Italia! Guardiani e guardati: sarebbe uno spettacolo sentire i discorsi profondi e le considerazioni che ne deriverebbero. Voglio dire che sarebbe uno spettacolo poter ascoltare.
Breaking Italy Canone mi ha steso, GENIO
Sulla questione diario mi ha colpita che a nessuno sia venuto in mente di chiedere l'opinione dei docenti. Sorprendentemente sono, siamo, esseri pensanti.
Invece le notizie delle testate su cui basate BI, che sicuramente non sono "peer-reviewed", tutto giusto! Bravi! Ottimo lavoro!