Sarà anche stato più complicato avere omogeneità nel concetto (astratto) di tempo, ma di sicuro l'esperienza (concreta) del tempo era immensamente più umana e naturale di quella che facciamo noi oggi, decisamente innaturale (e anche un po' disumanizzata, diciamocelo). Del fatto che i Romani, nel conteggio dei giorni di una sequenza, vi includessero sia il primo che l'ultimo, ne abbiamo un esempio lampante nel Simbolo Niceno-Costantinopolitano, cioè la professione di fede elaborata, in prima stesura, nel Concilio di Nicea (che, magari giova ricordarlo, venne convocato dall'imperatore Costantino): se Gesù era morto di venerdì (il giorno prima del sabato, scrivono i Vangeli) ed era risorto la domenica (il giorno dopo il sabato), perché nel Simbolo si dice che è resuscitato il terzo giorno? Perché li contavano tutti: venerdì, sabato e domenica. D'altra parte, il brocardo latino (ben noto a chiunque abbia studiato un po' di legge), secondo cui "dies a quo non computatur in termino, dies ad quem computatur", non si deve a Marco Tullio Cicerone, ma ai glossatori del medioevo. Video molto interessante, as usual. Come vanno gli impegni professionali?
Ottimo commento, come sempre! Ti ringrazio. 😊 In effetti ci sono diversi esempi riguardanti il computo dei giorni secondo il sistema antico: oltre al noto evento della risurrezione (i famosi tre giorni), basti pensare al giorno di mercato nell'antica Roma che si teneva ogni otto giorni moderni e prendeva il nome di nundinae (al nono giorno). Sicuramente, come dici anche tu, era un sistema temporale un po' più complesso ma bastava prenderci l'abitudine: per noi sarebbe stato molto più rilassante, vista la frenesia imposta dai ritmi odierni. Per la parte divulgativa, oltre all'archeologia nelle scuole, al momento sto cercando di prendere accordi con qualche museo per fare conferenze, cosa non semplice ma non demordo.
Grazie.Ottima spiegazione!
Grazie mille! Sono contento che il video sia piaciuto. 😊
Il bello dei tuoi video è che non risulti mai noioso o monotono nelle spiegazioni, è molto piacevole e interessante ascoltarti 😊
Grazie, è un complimento bellissimo! 😊
bentornato anche tu!
Grazie! 😄
Molto interessante
Grazie! 😊
Bella lezione.
Grazie! 😄
Nessun problema, quello della divulgazione storica è tempo speso bene!
Meno male, è un piacere vedere commenti come questo! 😊
Sarà anche stato più complicato avere omogeneità nel concetto (astratto) di tempo, ma di sicuro l'esperienza (concreta) del tempo era immensamente più umana e naturale di quella che facciamo noi oggi, decisamente innaturale (e anche un po' disumanizzata, diciamocelo). Del fatto che i Romani, nel conteggio dei giorni di una sequenza, vi includessero sia il primo che l'ultimo, ne abbiamo un esempio lampante nel Simbolo Niceno-Costantinopolitano, cioè la professione di fede elaborata, in prima stesura, nel Concilio di Nicea (che, magari giova ricordarlo, venne convocato dall'imperatore Costantino): se Gesù era morto di venerdì (il giorno prima del sabato, scrivono i Vangeli) ed era risorto la domenica (il giorno dopo il sabato), perché nel Simbolo si dice che è resuscitato il terzo giorno? Perché li contavano tutti: venerdì, sabato e domenica. D'altra parte, il brocardo latino (ben noto a chiunque abbia studiato un po' di legge), secondo cui "dies a quo non computatur in termino, dies ad quem computatur", non si deve a Marco Tullio Cicerone, ma ai glossatori del medioevo. Video molto interessante, as usual. Come vanno gli impegni professionali?
Ottimo commento, come sempre! Ti ringrazio. 😊 In effetti ci sono diversi esempi riguardanti il computo dei giorni secondo il sistema antico: oltre al noto evento della risurrezione (i famosi tre giorni), basti pensare al giorno di mercato nell'antica Roma che si teneva ogni otto giorni moderni e prendeva il nome di nundinae (al nono giorno).
Sicuramente, come dici anche tu, era un sistema temporale un po' più complesso ma bastava prenderci l'abitudine: per noi sarebbe stato molto più rilassante, vista la frenesia imposta dai ritmi odierni.
Per la parte divulgativa, oltre all'archeologia nelle scuole, al momento sto cercando di prendere accordi con qualche museo per fare conferenze, cosa non semplice ma non demordo.
Per fare l'archeologo bisogna conoscere anche molte altre discipline scientifiche e umanistiche. L' araldo era forse l'unico puntuale 😊
È questo il bello, non si finisce mai di fare ricerche: per ogni argomento si apre un mare di nozioni. 😄 Grazie!