Ciao ragazzi, belle considerazioni. Io parlo da non "fissato" su universo Tolkieniano, canone e cose varie, ma da semplice appassionato che ha visto la trilogia del Signore degli Anelli e de lo Hobbit. Per me i problemi della serie non sono le singole scene, ma la scrittura stessa della sceneggiatura. Manca il sostenimento della trama, di spiegazione delle scelte e delle azioni dei personaggi (esempio: un'aquila gigante arriva, si poggia, fa due versi e Ar Pharazon diventa re?). Mancano gli spostamenti, lo spazio, il tempo (Durin che fa avanti e indietro dall'Eregion 20 volte, con un esercito di orchi accampato alle porte della città, che tra l'altro non si sa come si nascondono dagli Elfi). Manca la caratterizzazione dei personaggi, non c'è "affezione" verso molti di loro. Ma soprattutto, la cosa più grave: la serie si chiama gli Anelli del Potere. Qualcuno ha capito qual è il potere degli anelli? Da dove lo hanno preso? Cosa fanno e perché? In che modo Sauron influenza il potere che è negli anelli? Questa cosa per me è spiegata malissimo (mythril? Sangue si Sauron? Sì ma che significa?), e invece doveva essere il centro della serie. Ciao a tutti!
@@andreacascavilla8027 d’accordissimo sui primi due punti, le svolte di trama avvengono un po a caso, come l’esempio della proclamazione di Ar Pharazon. Per quanto riguarda Durin che entra ed esce dalla città diciamo che in questo caso, nel momento in cui il nano va a trovare gli elfi, gli orchi di Adar erano ancora in marcia e giungevano comunque dal lato opposto, dal lato est del fiume mentre i nani di Kazad-dum dal lato opposto, dalla montagna alle spalle della città elfica, quindi ci può stare. Mentre la scena che mi ha fatto venire i brividi é Galdriel che semplicemente appare dentro le mura della città DURANTE l’assedio, partendo dallo stesso campo degli orchi (WTF). Invece per quanto riguarda l’ultimo punto, gli anelli, forse sono vittima di un bias dovuto alle letture dei libri, però direi che gli effetti dell’influenza di Sauron sono evidenti: l’anello di Durin il Vecchio gli dona un grande potere (il “parlare” con la montagna e la forza fisica) e prosperità per il suo popolo ma aumentando smisuratamente la sua avidità, e gli effetti sono anche limitati perché Sauron ha modo appena di toccare l’ultima scheggia di mithril usata nel processo di creazione. Diverso il discorso sugli anelli degli uomini dove abbiamo visto lui ha un ruolo molto maggiore (il suo stesso sangue appunto) e sappiamo che essi avranno effetti anche superiori sugli uomini che li avranno, tramutandoli nei Nazgûl. Sul genere di potere che invece gli stessi anelli donino a chi li porta, ecco, lo stesso Tolkien è sempre rimasto sul vago, sicuramente donano grande saggezza, potere, probabilmente capacità di persuasione e, come mostrato dalla serie, un certo grado di preveggenza (sia Elrond che Galadriel mostreranno di possederla in LOTR). Diciamo che io mi sono sempre imaginato il “potere” descritto da Tolkien del mondo di Arda come un “area di influenza”. Infine su COME gli anelli vengano infusi di potere: sì in parte lo si deve al Mythril, condizione necessaria ma non sufficiente, e in parte all’arte di Celebrimbor, che come fabbro il canone pone secondo solo Feanor (colui che creò i silmaril oggetto del desiderio di Morgot), unita al’influenza maligna di Sauron. Che i più grandi degli elfi abbiano capacità magiche lo si vedeva anche il LOTR (Arwen e Elrond con le loro capacità curative). Ammetto che è difficile per me capire quante di queste cose avrebbero potuto essere spiegate meglio dalla serie poiché forse le ho date io stesso già per scontate avendo letto il materiale originale… spero che il mio spiegone ti incuriosisca piuttosto che farmi odiare ahahah - Beleg
Ciao ragazzi, belle considerazioni.
Io parlo da non "fissato" su universo Tolkieniano, canone e cose varie, ma da semplice appassionato che ha visto la trilogia del Signore degli Anelli e de lo Hobbit.
Per me i problemi della serie non sono le singole scene, ma la scrittura stessa della sceneggiatura.
Manca il sostenimento della trama, di spiegazione delle scelte e delle azioni dei personaggi (esempio: un'aquila gigante arriva, si poggia, fa due versi e Ar Pharazon diventa re?). Mancano gli spostamenti, lo spazio, il tempo (Durin che fa avanti e indietro dall'Eregion 20 volte, con un esercito di orchi accampato alle porte della città, che tra l'altro non si sa come si nascondono dagli Elfi).
Manca la caratterizzazione dei personaggi, non c'è "affezione" verso molti di loro.
Ma soprattutto, la cosa più grave: la serie si chiama gli Anelli del Potere. Qualcuno ha capito qual è il potere degli anelli? Da dove lo hanno preso? Cosa fanno e perché? In che modo Sauron influenza il potere che è negli anelli?
Questa cosa per me è spiegata malissimo (mythril? Sangue si Sauron? Sì ma che significa?), e invece doveva essere il centro della serie.
Ciao a tutti!
@@andreacascavilla8027 d’accordissimo sui primi due punti, le svolte di trama avvengono un po a caso, come l’esempio della proclamazione di Ar Pharazon. Per quanto riguarda Durin che entra ed esce dalla città diciamo che in questo caso, nel momento in cui il nano va a trovare gli elfi, gli orchi di Adar erano ancora in marcia e giungevano comunque dal lato opposto, dal lato est del fiume mentre i nani di Kazad-dum dal lato opposto, dalla montagna alle spalle della città elfica, quindi ci può stare. Mentre la scena che mi ha fatto venire i brividi é Galdriel che semplicemente appare dentro le mura della città DURANTE l’assedio, partendo dallo stesso campo degli orchi (WTF).
Invece per quanto riguarda l’ultimo punto, gli anelli, forse sono vittima di un bias dovuto alle letture dei libri, però direi che gli effetti dell’influenza di Sauron sono evidenti: l’anello di Durin il Vecchio gli dona un grande potere (il “parlare” con la montagna e la forza fisica) e prosperità per il suo popolo ma aumentando smisuratamente la sua avidità, e gli effetti sono anche limitati perché Sauron ha modo appena di toccare l’ultima scheggia di mithril usata nel processo di creazione. Diverso il discorso sugli anelli degli uomini dove abbiamo visto lui ha un ruolo molto maggiore (il suo stesso sangue appunto) e sappiamo che essi avranno effetti anche superiori sugli uomini che li avranno, tramutandoli nei Nazgûl. Sul genere di potere che invece gli stessi anelli donino a chi li porta, ecco, lo stesso Tolkien è sempre rimasto sul vago, sicuramente donano grande saggezza, potere, probabilmente capacità di persuasione e, come mostrato dalla serie, un certo grado di preveggenza (sia Elrond che Galadriel mostreranno di possederla in LOTR). Diciamo che io mi sono sempre imaginato il “potere” descritto da Tolkien del mondo di Arda come un “area di influenza”.
Infine su COME gli anelli vengano infusi di potere: sì in parte lo si deve al Mythril, condizione necessaria ma non sufficiente, e in parte all’arte di Celebrimbor, che come fabbro il canone pone secondo solo Feanor (colui che creò i silmaril oggetto del desiderio di Morgot), unita al’influenza maligna di Sauron. Che i più grandi degli elfi abbiano capacità magiche lo si vedeva anche il LOTR (Arwen e Elrond con le loro capacità curative).
Ammetto che è difficile per me capire quante di queste cose avrebbero potuto essere spiegate meglio dalla serie poiché forse le ho date io stesso già per scontate avendo letto il materiale originale… spero che il mio spiegone ti incuriosisca piuttosto che farmi odiare ahahah - Beleg