Ciao Simone condivido a pieno con te quanto dici, difficile è lavora sul concetto di etica in questi tempi, ma se ognuno di noi inizia a porselo come obbiettivo, questo concetto può essere applicato in tutti i settori. Grande continua così.
Grazie mille!! Sicuramente è un’area grigia dov’è tutti vedono un qualcosa di diverso, qualcuno ci vede un gesto nobile un altro invece vede una crudeltà infinita. L’importante credo sia scavare a fondo in se stessi e fare quello che noi capiamo essere giusto tenendoci pronti a cambiare idea nel momento nel quale ci imbattiamo in un punto di vista migliore, senza arrabbiarci con chi arriva ad una conclusione diversa.
Sei un genio, avrei la tua stessa idea ma con le api. Mi piacerebbe molto venirti a trovare, sei interessante e sveglio c'è molto da imparare dalle persone genuine dentro(e non solo a parole o per dire...😂)ti stimo per l'idea di base che vuoi portare avanti e credo proprio che arriverai dove vuoi, io mi sono reso conto che serve (solo) il tempo e la voglia, tu ci metti anche lo spirito, continua così e la strada proseguirà in discesa.
Sono totalmente d'accordo. in più dico che sono stato vegano ed ad oggi non mi alimento ancora con la carne (io mio percorso ha i suoi tempi). La ricerca di una via naturale però mi ha portato dagli animali da cortile e capire il loro significato nella nostra società. Il discorso è complesso ma chiunque lo può apprendere se si mette in ascolto della natura. Attualmente allevo avicoli e un bellissimo gregge di capre ;-) fidatevi che quello che si trova nel supermercato non è cibo per l'Essere Umano, che sia di origine animale o vegetale. un saluto
Ma sei passato a credere che l'uccisione di animali senzienti sia assolutamente necessaria per motivi nutrizionali o che certe forme di allevamento siano insostituibili ecologicamente?
La maggior parte dei giovani allevatori, io sono già di mezza età. Lo fa perché ama il suo territorio, perché è convinto del proprio ruolo, sia nell'ambiente che nella società. I nostri genitori spesso lo facevano con un senso di frustrazione. Quando qualcuno, chiude la stalla. Si dice "anche le lucertole sono andate via. " Non è affatto etico vedere campi immensi di monocolture, come non è affatto etico vedere il dissesto idrogeologico, perché non si sono fermati gli incendi col pascolamento, perché nessuno ha aggiustato i muri a secco le siepi e il filo spinato. Chi è contro l"allevamento, non dovrebbe avere manco cani, animali carnivori, che l"essere umano ha selezionato in modo brusco. Spero di essere stato chiaro. Buona giornata!!!
Salve collega Diciamo pure che la domanda anche se ovvia non si pone perché l'allevamento per esistere deve sottostare a determinate regole. In generale bisogna soddisfare il cosidetto benessere animale nel passato classificato da un punteggio dettato dal sistema cremba da quest'anno dal classifarm, (devi essere registrato per accedere al contributo pac), strumenti con l'attitudine di valutare in base al tipo di allevamento quanto l'animale è ben gestito, questo vale per le piccole come alle grandi stalle. Buon lavoro collega
D accordo sotto ogni punto di vista. Parlare di etica quando si ha la pancia piena e si ha la possibilità di scelta è troppo facile, come hai detto tu il contesto è fondamentale. Trovo meno etico mettere il cappottino a un cagnolino, parere personale ovviamente. Complimenti per il video.
Ti ringrazio! Si, anche io vedo poco volentieri la moda di vestire i cani, ci si dimentica che gli animali non sono persone e andrebbero rispettati per quello che sono.
L'essere umano è onnivoro. Definizione fondamentale. Quindi indiscutibile. Soprattutto lo scrivo da genitore che ha visto nascere e crescere dei figli. Inoltre allevamento e benessere animale vuol dire redditività aziendale e qualità dei prodotti. In questo senso credo che anche 150 vacche in lattazione possano essere "gestite " in ottica del loro benessere! Ottimi spunti in ogni caso!
È sicuramente possibile allevare numeri importanti di animali riuscendo a curarne il benessere, con il termine allevamento intensivo io intendo quegli allevamenti che per massimizzare la produttività vanno a ridurre, anche drasticamente, la qualità della vita dell’animale. Per il resto, sono d’accordo, l’essere umano, salvo casi eccezionali, per stare in salute deve mangiare di tutto, dalla carota alla bistecca.
La mia opinione è che l'allevamento a fini di produrre alimenti sani è etico finché ogni azienda è contenuta in dimensione sostenibile dal territorio e dalle risorse che consuma. Quindi un applauso a chi vive la condizione di allevatore nell'ottica di produrre cibo sano rispettando per quanto possibile l'animale ma non a chi crea aziende con centinaia se non migliaia di capi con lo scopo di maggiorare il profitto fino all'inverosimile. Per nutrire una vacca dicono che sia necessario un ettaro di terra da coltivare a foraggio e 150 litri di acqua al giorno. E' evidente che queste cifre sono tollerabili su piccola scala ma diventano un disastro se moltiplicate a dismisura. Ovvio che chi alleva deve avere un reddito giusto ma per questo dovremmo tutti smetterla di cercare il prodotto a basso prezzo e pagare l'alimento il suo giusto valore. Siamo arrivati all'assurdo che un litro di benzina costa più di un litro di latte e se aumenta la benzina di dieci centesimi facciamo spallucce e riempiamo il serbatoio ugualmente, magari per girovagare annoiati e senza meta con la macchina, mentre ci scandalizziamo se il produttore di latte chiede venti centesimi in più su un litro del suo prodotto che è costato fatica, sacrificio e dedizione! Io compro solo latte intero proveniente da pascoli locali in bottiglia di vetro. Costa un buon 40/50% in più delle schifezze distribuite in cartone e prodotte chissà dove (magari all'estero) e sono contento di pagare qualcosa in più che può rendere più tollerabile la vita di chi lavora in zootecnia.
Il problema con l’intensivo è quando,a favore della massima produttività, si riduce la qualità della vita dell’animale. Comunque, ho ricevuto già qualche commento positivo verso l’allevamento intensivo, quindi è chiaro che le mie conoscenze sull’ argomento sono insufficienti. Mi informerò di più.
@@jackname49 Quel giorno che troverò chi paga 10 volte tanto la mia carne alleverò un decimo degli animali, fino ad allora la questione dell'etica resta un discorso da sazi borghesi bontemponi .
La differenza la fa sempre quello che tieni in piedi con i soldi che prendi. Se dovessi vivere da solo e mantenere solo me e poco altro vivrei con 400 € al mese. Ma questo non sarebbe fare l' imprenditore agricolo, sarebbe sussistenza.
Sono abbastanza d'accordo con te , pensare che un animale nn abbia un carattere , una dignità, e anche dei sentimenti se pur diversi dai nostri è un errore, o meglio fa comodo così... Ogni animale ha il suo scopo ma è importante il rispetto. Da un altro punto di vista credo che sia impossibile produrre prodotti animali per tutti i consumatori , senza l'intensivo , visto che ormai i contadini o allevatori sono rimasti in pochi a creare il mangiare di molti... Poi scusa l'osservazione ma come mai vuoi fare latte e formaggi e hai delle blu belga... Se vuoi una bella Jersey ce l'ho io da darti
É vero, per non appoggiarsi più agli allenamenti intensivi ci vorrebbe una serie di cambiamenti enormi, quasi impossibili da attuare, partendo da una riduzione degli sprechi da parte dei consumatori. Le blue belga sono una “rimanenza” della piccola stalla di mio padre che ho ereditato. Se ci fai caso durante il video si scorgono un paio di pezzate rosse, é questa la razza su cui voglio puntare.
Anche io vedo quello che è stato fatto come una cosa grave ma, a volte, sentendo parlare le persone che ho attorno, mi sembra di essere un alieno, tutti sembrano pensare che non ci sia nulla di male.
@@moneferrando tutti quelli che fanno finta di non vedere perché è più comodo non dire nulla. Vallo a chiedere ora alle centinaia di persone che hanno perso un giovane parente x "malore improvviso" quanto oggi hanno aperto gli occhi su ciò che è successo.... X gli altri tutto deve tacere.
È corretto se poni l'uomo al centro del mondo. Ma l'uomo il diritto di stare al centro del mondo se lo è dato da solo. È un arbitrio. Una prevaricazione . Un uso dei propri mezzi che altro non mira a dominare sfruttare e a soddisfare i propri tornaconti. No non è etico. In quanto etico riguarda l'attività umana valutabile col criterio di distinzione tra bene e male. Appunto. Umana non animale. Pertanto cagionare male è una scelta che l'uomo fa al fine di progredire e star bene. Sarebbe etico che tutti gli esseri viventi avessero pari opportunità.
Rispetto...ma se l uomo si fosse posto sullo stesso piano degli altri( animali)saremmo ancora predati...l uomo. Creato così com' è non avrebbe retto il confronto...
Ti ringrazio per il commento composto ed educato, non si vedono spesso. Io la vedo così: per qualche motivo l'essere umano ha sbloccato un ulteriore livello di intelligenza rispetto agli altri animali che gli ha permesso di prendere il controllo del pianeta. Tuttavia, invece di diventarne il sovrano ne è diventato il guardiano. Ci è stato dato il potere e stiamo imparando piano piano ad utilizzarlo per il bene globale. Ovviamente il benessere umano è assoluta priorità per noi (e ci mancherebbe), ma grazie al livello che abbiamo raggiunto anche i nostri animali vivono una vita di una qualità altissima rispetto a quella a cui avrebbero avuto accesso senza di noi. L'allevamento è un male necessario perché ci serve per nutrirci ma è anche l'attività che ci permette di donare ai nostri animali quella vita di qualità che ho menzionato due righe fa. Come ho detto nel video, credo sia etico perché ci permette di mantenere la società funzionante e a guadagnarci siamo un po' tutti, dagli umani agli animali. Non sembra essere di moda ultimamente, ma io sono una grande fan della nostra specie e credo che il mondo sia diventato complessivamente un posto migliore sia per noi che per gli animali da quando ne abbiamo ricevuto le chiavi. Il diritto di stare al centro del mondo ce lo siamo guadagnati e credo che, tutto sommato, stiamo facendo un bel lavoro nel mantenerlo in salute.
In natura vige sempre la legge del più forte, non per questo il leone è considerato il re della foresta e il leone non si fa certo remore a sembrare le sue prede. In natura tutti gli animali senzienti che voi vegani e animalisti tanto difendete avrebbero una vita si libera ma costellata di tribolazioni costanti connesse a difficoltà ambientali di vario tipo, difficoltà ad approvigionarsi di cibo ecc, il tutto sempre con il rischio di essere predati. L'uomo a differenza del leone usa la sua intelligenza per arrivare agli stessi scopi, ossia alimentarsi degli animali però a differenza del leone può variare la propria dieta e quindi limitarsi a un consumo di carne occasionale, allo stesso tempo può impegnarsi attivamente per dare quanto più possibile una dignità di vita alle proprie "vittime".
No non sono del tutto d'accordo, ho studiato ad agraria e ho visto diverse realtà e modelli, non per ultimo il piccolo allevamento di capre di un mio amico. La sofferenza è difficilmente evitabile del tutto, anche in una situazione ideale può capitare, come è successo a lui, che una partoriente possa morire nella sofferenza atroce di un parto non riuscito. E ritengo che anche nella situazione migliore del mondo porre fine ad una vita senziente se evitabile sia da evitare. Ovviamente il problema sta tutto in quel SE e qui la questione si sposta in ambito nutrizionale. Dopo essermi informato in nutrizione da fonti affidabili e imparziali credo che il veganismo sia possibile nonostante le difficoltà oggettive ma è veramente molto facile perdere l'equilibrio, a volte anche solo a causa di fattori genetici. Io stesso ho mantenuto le uova per la vitamina A e non solo, pur sapendo bene cosa c'è dietro, nell'ottica un giorno di avere le mie galline (il che comunque rimane problematico per il problema dei pulcini maschi e delle sofferenze che possono capitare per malattie o inconvenienti vari). La carne di per sé invece credo che sia sostituibile per una percentuale molto più alta di popolazione. Insomma credo che l'allevamento sia solo parzialmente giustificabile e in un'ottica di eventuale superamento. Io spero tra 20 o 30 anni di avere sul mercato carne di laboratorio a basso prezzo e i cui rischi sulla salute nel lungo periodo si rivelino assenti, quella sarebbe la vera chiave di volta molto più del veganismo. Ovviamente il tutto va accompagnato da un nuovo modello di agricoltura che riesca a sfamare il mondo cercando di far prevalere la località del cibo, in questa situazione servirebbero molti meno terreni perché finalmente non servirebbe più tutta la soia e il mais per le vacche e quindi si potrebbe reimboschire per buona parte e sfruttare modelli rigenerativi come l'agricoltura blu o la permacultura che non incentivano la desertificazione e sono meno efficienti. Un'altra sfida difficile è ridurre o fare a meno del tutto del letame e altri sottoprodotti dell'allevamento in agricoltura, si sta sperimentando il compost che però non so fino a che punto funzionerà. Forse è ipotizzabile anche lasciare una parte di allevamento per il solo letame come aveva fatto un allevatore del nord Italia che aveva cambiato idea e smesso di macellare. Rimane il problema della sofferenza imprevedibile e soprattutto i costi per cui ci vorrebbe una sorta di pac apposita. Alcune forme di allevamento poi potrebbero anche essere mantenute secondo me tipo l'apicoltura se fatta con un certo criterio potrebbe essere insostituibile per la pollinazione e tra i vegani si discute da anni sulle cozze che potrebbero non essere senzienti oltre ad essere addirittura in grado di ridurre la Co2. In certe aree del mondo poi dove l'agricoltura è impossibile la pesca o l'allevamento di ovini credo che rimarranno per sempre. Insomma le sfide non sono poche ma per me l'etica è un fatto anche storico e le possibilità per evitare l'allevamento credo che andranno ad aumentare
Gli animali senzienti che vengono allevati con le massime attenzioni possibili in natura avrebbero al 99% una vita si libera, ma costellata quotidianamente di tribolazioni e col pensiero costante di essere predati, fatto che peraltro prima o poi capiterà loro e di certo non si tratterebbe di una morte stile Disney.
Sono d'accordo con lei tranne per la sua opinione sugli allevamenti intensivi. È sbagliato citare un allevamento intensivo come "estremamente ed inutilmente crudele" perché non è così. Un allevamento si dice intensivo quando tutti i fattori sono pensati per far esprimere all'animale il suo massimo potenziale produttivo (e questo non si ottiene di certo con animali che stanno male...). Non escludo la possibilità che ci siano ancora alcuni allevatori che considerano gli animali solo come macchine per produrre materia prima ma le loro aziende sono destinate a chiudere. In base alla mia esperienza posso dire che l'uguaglianza intensivo = crudele è falsa.
Ciao Simone condivido a pieno con te quanto dici, difficile è lavora sul concetto di etica in questi tempi, ma se ognuno di noi inizia a porselo come obbiettivo, questo concetto può essere applicato in tutti i settori. Grande continua così.
Grazie mille!! Sicuramente è un’area grigia dov’è tutti vedono un qualcosa di diverso, qualcuno ci vede un gesto nobile un altro invece vede una crudeltà infinita.
L’importante credo sia scavare a fondo in se stessi e fare quello che noi capiamo essere giusto tenendoci pronti a cambiare idea nel momento nel quale ci imbattiamo in un punto di vista migliore, senza arrabbiarci con chi arriva ad una conclusione diversa.
Sei un genio, avrei la tua stessa idea ma con le api.
Mi piacerebbe molto venirti a trovare, sei interessante e sveglio c'è molto da imparare dalle persone genuine dentro(e non solo a parole o per dire...😂)ti stimo per l'idea di base che vuoi portare avanti e credo proprio che arriverai dove vuoi, io mi sono reso conto che serve (solo) il tempo e la voglia, tu ci metti anche lo spirito, continua così e la strada proseguirà in discesa.
Sono totalmente d'accordo. in più dico che sono stato vegano ed ad oggi non mi alimento ancora con la carne (io mio percorso ha i suoi tempi). La ricerca di una via naturale però mi ha portato dagli animali da cortile e capire il loro significato nella nostra società. Il discorso è complesso ma chiunque lo può apprendere se si mette in ascolto della natura. Attualmente allevo avicoli e un bellissimo gregge di capre ;-) fidatevi che quello che si trova nel supermercato non è cibo per l'Essere Umano, che sia di origine animale o vegetale. un saluto
Ma sei passato a credere che l'uccisione di animali senzienti sia assolutamente necessaria per motivi nutrizionali o che certe forme di allevamento siano insostituibili ecologicamente?
Assolutamente d'accordo con te
La maggior parte dei giovani allevatori, io sono già di mezza età. Lo fa perché ama il suo territorio, perché è convinto del proprio ruolo, sia nell'ambiente che nella società. I nostri genitori spesso lo facevano con un senso di frustrazione. Quando qualcuno, chiude la stalla. Si dice "anche le lucertole sono andate via. " Non è affatto etico vedere campi immensi di monocolture, come non è affatto etico vedere il dissesto idrogeologico, perché non si sono fermati gli incendi col pascolamento, perché nessuno ha aggiustato i muri a secco le siepi e il filo spinato. Chi è contro l"allevamento, non dovrebbe avere manco cani, animali carnivori, che l"essere umano ha selezionato in modo brusco. Spero di essere stato chiaro. Buona giornata!!!
Salve collega
Diciamo pure che la domanda anche se ovvia non si pone perché l'allevamento per esistere deve sottostare a determinate regole.
In generale bisogna soddisfare il cosidetto benessere animale nel passato classificato da un punteggio dettato dal sistema cremba da quest'anno dal classifarm, (devi essere registrato per accedere al contributo pac), strumenti con l'attitudine di valutare in base al tipo di allevamento quanto l'animale è ben gestito, questo vale per le piccole come alle grandi stalle.
Buon lavoro collega
D accordo sotto ogni punto di vista. Parlare di etica quando si ha la pancia piena e si ha la possibilità di scelta è troppo facile, come hai detto tu il contesto è fondamentale. Trovo meno etico mettere il cappottino a un cagnolino, parere personale ovviamente. Complimenti per il video.
Ti ringrazio! Si, anche io vedo poco volentieri la moda di vestire i cani, ci si dimentica che gli animali non sono persone e andrebbero rispettati per quello che sono.
L'essere umano è onnivoro. Definizione fondamentale. Quindi indiscutibile. Soprattutto lo scrivo da genitore che ha visto nascere e crescere dei figli. Inoltre allevamento e benessere animale vuol dire redditività aziendale e qualità dei prodotti. In questo senso credo che anche 150 vacche in lattazione possano essere "gestite " in ottica del loro benessere! Ottimi spunti in ogni caso!
È sicuramente possibile allevare numeri importanti di animali riuscendo a curarne il benessere, con il termine allevamento intensivo io intendo quegli allevamenti che per massimizzare la produttività vanno a ridurre, anche drasticamente, la qualità della vita dell’animale.
Per il resto, sono d’accordo, l’essere umano, salvo casi eccezionali, per stare in salute deve mangiare di tutto, dalla carota alla bistecca.
La mia opinione è che l'allevamento a fini di produrre alimenti sani è etico finché ogni azienda è contenuta in dimensione sostenibile dal territorio e dalle risorse che consuma. Quindi un applauso a chi vive la condizione di allevatore nell'ottica di produrre cibo sano rispettando per quanto possibile l'animale ma non a chi crea aziende con centinaia se non migliaia di capi con lo scopo di maggiorare il profitto fino all'inverosimile.
Per nutrire una vacca dicono che sia necessario un ettaro di terra da coltivare a foraggio e 150 litri di acqua al giorno. E' evidente che queste cifre sono tollerabili su piccola scala ma diventano un disastro se moltiplicate a dismisura.
Ovvio che chi alleva deve avere un reddito giusto ma per questo dovremmo tutti smetterla di cercare il prodotto a basso prezzo e pagare l'alimento il suo giusto valore. Siamo arrivati all'assurdo che un litro di benzina costa più di un litro di latte e se aumenta la benzina di dieci centesimi facciamo spallucce e riempiamo il serbatoio ugualmente, magari per girovagare annoiati e senza meta con la macchina, mentre ci scandalizziamo se il produttore di latte chiede venti centesimi in più su un litro del suo prodotto che è costato fatica, sacrificio e dedizione!
Io compro solo latte intero proveniente da pascoli locali in bottiglia di vetro. Costa un buon 40/50% in più delle schifezze distribuite in cartone e prodotte chissà dove (magari all'estero) e sono contento di pagare qualcosa in più che può rendere più tollerabile la vita di chi lavora in zootecnia.
Pienamente d'accordo 👍
hai ragione!!!
Non solo è etico, ma lo è anche nell'allevamento intensivo proprio perché il fine è il nutrimento umano e i poter permettere l'accesso a molti
Il problema con l’intensivo è quando,a favore della massima produttività, si riduce la qualità della vita dell’animale. Comunque, ho ricevuto già qualche commento positivo verso l’allevamento intensivo, quindi è chiaro che le mie conoscenze sull’ argomento sono insufficienti. Mi informerò di più.
Allevamento intensivo ed etica sono concetti che stanno su due piani paralleli
@@jackname49 Quel giorno che troverò chi paga 10 volte tanto la mia carne alleverò un decimo degli animali, fino ad allora la questione dell'etica resta un discorso da sazi borghesi bontemponi .
@@simolazza2578 assolutamente non credo e la riprova ce l'hai proprio nella figura di chi ha postato il contenuto.
La differenza la fa sempre quello che tieni in piedi con i soldi che prendi. Se dovessi vivere da solo e mantenere solo me e poco altro vivrei con 400 € al mese. Ma questo non sarebbe fare l' imprenditore agricolo, sarebbe sussistenza.
Sono abbastanza d'accordo con te , pensare che un animale nn abbia un carattere , una dignità, e anche dei sentimenti se pur diversi dai nostri è un errore, o meglio fa comodo così... Ogni animale ha il suo scopo ma è importante il rispetto. Da un altro punto di vista credo che sia impossibile produrre prodotti animali per tutti i consumatori , senza l'intensivo , visto che ormai i contadini o allevatori sono rimasti in pochi a creare il mangiare di molti...
Poi scusa l'osservazione ma come mai vuoi fare latte e formaggi e hai delle blu belga... Se vuoi una bella Jersey ce l'ho io da darti
É vero, per non appoggiarsi più agli allenamenti intensivi ci vorrebbe una serie di cambiamenti enormi, quasi impossibili da attuare, partendo da una riduzione degli sprechi da parte dei consumatori.
Le blue belga sono una “rimanenza” della piccola stalla di mio padre che ho ereditato. Se ci fai caso durante il video si scorgono un paio di pezzate rosse, é questa la razza su cui voglio puntare.
Se pensiamo che col covid era etico togliere lo stipendio a uno che non voleva vaccinarsi credo che il fondo lo abbiamo già toccato
Anche io vedo quello che è stato fatto come una cosa grave ma, a volte, sentendo parlare le persone che ho attorno, mi sembra di essere un alieno, tutti sembrano pensare che non ci sia nulla di male.
@@moneferrando tutti quelli che fanno finta di non vedere perché è più comodo non dire nulla. Vallo a chiedere ora alle centinaia di persone che hanno perso un giovane parente x "malore improvviso" quanto oggi hanno aperto gli occhi su ciò che è successo....
X gli altri tutto deve tacere.
È corretto se poni l'uomo al centro del mondo. Ma l'uomo il diritto di stare al centro del mondo se lo è dato da solo. È un arbitrio. Una prevaricazione . Un uso dei propri mezzi che altro non mira a dominare sfruttare e a soddisfare i propri tornaconti. No non è etico. In quanto etico riguarda l'attività umana valutabile col criterio di distinzione tra bene e male. Appunto. Umana non animale. Pertanto cagionare male è una scelta che l'uomo fa al fine di progredire e star bene. Sarebbe etico che tutti gli esseri viventi avessero pari opportunità.
Rispetto...ma se l uomo si fosse posto sullo stesso piano degli altri( animali)saremmo ancora predati...l uomo. Creato così com' è non avrebbe retto il confronto...
Ti ringrazio per il commento composto ed educato, non si vedono spesso.
Io la vedo così: per qualche motivo l'essere umano ha sbloccato un ulteriore livello di intelligenza rispetto agli altri animali che gli ha permesso di prendere il controllo del pianeta. Tuttavia, invece di diventarne il sovrano ne è diventato il guardiano.
Ci è stato dato il potere e stiamo imparando piano piano ad utilizzarlo per il bene globale. Ovviamente il benessere umano è assoluta priorità per noi (e ci mancherebbe), ma grazie al livello che abbiamo raggiunto anche i nostri animali vivono una vita di una qualità altissima rispetto a quella a cui avrebbero avuto accesso senza di noi.
L'allevamento è un male necessario perché ci serve per nutrirci ma è anche l'attività che ci permette di donare ai nostri animali quella vita di qualità che ho menzionato due righe fa.
Come ho detto nel video, credo sia etico perché ci permette di mantenere la società funzionante e a guadagnarci siamo un po' tutti, dagli umani agli animali.
Non sembra essere di moda ultimamente, ma io sono una grande fan della nostra specie e credo che il mondo sia diventato complessivamente un posto migliore sia per noi che per gli animali da quando ne abbiamo ricevuto le chiavi.
Il diritto di stare al centro del mondo ce lo siamo guadagnati e credo che, tutto sommato, stiamo facendo un bel lavoro nel mantenerlo in salute.
In natura vige sempre la legge del più forte, non per questo il leone è considerato il re della foresta e il leone non si fa certo remore a sembrare le sue prede.
In natura tutti gli animali senzienti che voi vegani e animalisti tanto difendete avrebbero una vita si libera ma costellata di tribolazioni costanti connesse a difficoltà ambientali di vario tipo, difficoltà ad approvigionarsi di cibo ecc, il tutto sempre con il rischio di essere predati.
L'uomo a differenza del leone usa la sua intelligenza per arrivare agli stessi scopi, ossia alimentarsi degli animali però a differenza del leone può variare la propria dieta e quindi limitarsi a un consumo di carne occasionale, allo stesso tempo può impegnarsi attivamente per dare quanto più possibile una dignità di vita alle proprie "vittime".
No non sono del tutto d'accordo, ho studiato ad agraria e ho visto diverse realtà e modelli, non per ultimo il piccolo allevamento di capre di un mio amico. La sofferenza è difficilmente evitabile del tutto, anche in una situazione ideale può capitare, come è successo a lui, che una partoriente possa morire nella sofferenza atroce di un parto non riuscito. E ritengo che anche nella situazione migliore del mondo porre fine ad una vita senziente se evitabile sia da evitare. Ovviamente il problema sta tutto in quel SE e qui la questione si sposta in ambito nutrizionale.
Dopo essermi informato in nutrizione da fonti affidabili e imparziali credo che il veganismo sia possibile nonostante le difficoltà oggettive ma è veramente molto facile perdere l'equilibrio, a volte anche solo a causa di fattori genetici. Io stesso ho mantenuto le uova per la vitamina A e non solo, pur sapendo bene cosa c'è dietro, nell'ottica un giorno di avere le mie galline (il che comunque rimane problematico per il problema dei pulcini maschi e delle sofferenze che possono capitare per malattie o inconvenienti vari). La carne di per sé invece credo che sia sostituibile per una percentuale molto più alta di popolazione.
Insomma credo che l'allevamento sia solo parzialmente giustificabile e in un'ottica di eventuale superamento. Io spero tra 20 o 30 anni di avere sul mercato carne di laboratorio a basso prezzo e i cui rischi sulla salute nel lungo periodo si rivelino assenti, quella sarebbe la vera chiave di volta molto più del veganismo. Ovviamente il tutto va accompagnato da un nuovo modello di agricoltura che riesca a sfamare il mondo cercando di far prevalere la località del cibo, in questa situazione servirebbero molti meno terreni perché finalmente non servirebbe più tutta la soia e il mais per le vacche e quindi si potrebbe reimboschire per buona parte e sfruttare modelli rigenerativi come l'agricoltura blu o la permacultura che non incentivano la desertificazione e sono meno efficienti. Un'altra sfida difficile è ridurre o fare a meno del tutto del letame e altri sottoprodotti dell'allevamento in agricoltura, si sta sperimentando il compost che però non so fino a che punto funzionerà. Forse è ipotizzabile anche lasciare una parte di allevamento per il solo letame come aveva fatto un allevatore del nord Italia che aveva cambiato idea e smesso di macellare. Rimane il problema della sofferenza imprevedibile e soprattutto i costi per cui ci vorrebbe una sorta di pac apposita. Alcune forme di allevamento poi potrebbero anche essere mantenute secondo me tipo l'apicoltura se fatta con un certo criterio potrebbe essere insostituibile per la pollinazione e tra i vegani si discute da anni sulle cozze che potrebbero non essere senzienti oltre ad essere addirittura in grado di ridurre la Co2. In certe aree del mondo poi dove l'agricoltura è impossibile la pesca o l'allevamento di ovini credo che rimarranno per sempre.
Insomma le sfide non sono poche ma per me l'etica è un fatto anche storico e le possibilità per evitare l'allevamento credo che andranno ad aumentare
Gli animali senzienti che vengono allevati con le massime attenzioni possibili in natura avrebbero al 99% una vita si libera, ma costellata quotidianamente di tribolazioni e col pensiero costante di essere predati, fatto che peraltro prima o poi capiterà loro e di certo non si tratterebbe di una morte stile Disney.
Sono d'accordo con lei tranne per la sua opinione sugli allevamenti intensivi. È sbagliato citare un allevamento intensivo come "estremamente ed inutilmente crudele" perché non è così. Un allevamento si dice intensivo quando tutti i fattori sono pensati per far esprimere all'animale il suo massimo potenziale produttivo (e questo non si ottiene di certo con animali che stanno male...). Non escludo la possibilità che ci siano ancora alcuni allevatori che considerano gli animali solo come macchine per produrre materia prima ma le loro aziende sono destinate a chiudere. In base alla mia esperienza posso dire che l'uguaglianza intensivo = crudele è falsa.
Grazie per il tuo commento. Sicuramente il tuo è un punto di vista interessante. Lo userò come stimolo per imparare di più sull’argomento.
Arbitrio