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Adolfo Ceretti "Il diavolo mi accarezza i capelli"

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  • Опубліковано 19 сер 2024
  • Fonte:
    www.spreaker.c...
    Adolfo Ceretti
    "Il diavolo mi accarezza i capelli"
    Memorie di un criminologo
    con Niccolò Nisivoccia
    Il Saggiatore
    www.ilsaggiatore.com
    Il diavolo non esiste: il male è ovunque. Prende le forme di una ragazza di sedici anni che insieme al fidanzato massacra a coltellate la madre e il fratello undicenne; veste la divisa di un gruppo di poliziotti che commette rapine e omicidi a bordo di una macchina bianca nelle notti buie della via Emilia; possiede i baffi seducenti del più imprendibile e famoso bandito della Milano del dopoguerra. Quel male, quel diavolo sotto forma di mente criminale, Adolfo Ceretti lo ha studiato per tutta la vita. Ci è entrato dentro come in un tunnel senza fondo, ha toccato con mano le sue pareti oscure, ha fissato con occhi di esperto i suoi contorni inafferrabili.
    Il diavolo mi accarezza i capelli è un’immersione nelle memorie di un grande criminologo che lavora da anni a stretto contatto con i protagonisti di alcuni tra i più celebri casi di cronaca nera del nostro passato. Ceretti ci accompagna tra scene del delitto e carceri di massima sicurezza, mostra in modo intimo e diretto il suo lavoro sul campo, gli strumenti e le tecniche per entrare in rapporto con i sospettati superandone le difese e la diffidenza. Dall’omicidio Calabresi alle Brigate rosse, da Prima linea alla Uno bianca, il suo è un racconto personale, sempre intenso e libero da pregiudizi, che si intreccia con la storia d’Italia e affronta i grandi traumi della nostra coscienza collettiva.
    Quella che Adolfo Ceretti ripercorre è la ricerca di tutta una vita: il tentativo di muoversi lungo il confine che separa le vittime dai carnefici, per trovare i punti di contatto tra le due parti, per capire che cosa trasforma una persona in un criminale e com’è possibile riabilitarsi. Un viaggio attraverso lo specchio del diavolo per riuscire ad abbracciare il nostro riflesso più nero.
    Adolfo Ceretti (1955) è professore di Criminologia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e segretario generale del Centro nazionale di Prevenzione e Difesa sociale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Cosmologie violente (Raffaello Cortina, 2009; con Lorenzo Natali) e Oltre la paura (Feltrinelli, 2018; con Roberto Cornelli). Per il Saggiatore nel 2015 ha curato, insieme a Guido Bertagna e Claudia Mazzucato, Il libro dell’incontro.
    Niccolò Nisivoccia (1973) è un avvocato e collabora con diversi giornali, tra cui Il Sole 24 Ore e il manifesto.
    IL POSTO DELLE PAROLE
    ascoltare fa pensare
    www.ilpostodelleparole.it

КОМЕНТАРІ • 5

  • @IlFiloDisegnato
    @IlFiloDisegnato 4 роки тому

    Bellissima puntata!!

    • @ipdp
      @ipdp  4 роки тому +1

      Ilarin, per errore ho cancellato il suo commento alla conversazione con Tim Parks. Mi scuso. Saluti.

    • @IlFiloDisegnato
      @IlFiloDisegnato 4 роки тому

      @@ipdp hahaha ok, me lo sarò meritato forse, avrò detto sicuramente una scemata haha

    • @ipdp
      @ipdp  4 роки тому

      ILARIN per nessuna ragione, nessuna scemata. Anzi un po’ di profumo di dialetto mi piace tanto!

  • @IlFiloDisegnato
    @IlFiloDisegnato 4 роки тому

    Quale dei due lo ha detto? Il signore napoletano o il signore marocchino?
    Perché se lo ha detto il napoletano dovete sapere che qui da noi a Napoli c'è un detto : quann' 'o riavul' t'accarezz' coccos' và truvann' - quando il diavolo ti accarezza cerca qualcosa in cambio.
    A Napoli "quann' 'o rivul' t'accarezz'.." senza concludere la frase si usa molto spesso sia in senso ironico che severo, a seconda dei casi, percui il signore napoletano ha usato un lessico tipico del suo territorio.