Mi permetto di far notare che il video contiene errori di metodo e calcolo e argomentazioni contestabili. Il regime forfettario prevede un’aliquota sostitutiva al 5% per i primi 5 anni e al 15% dal quinto anno in poi. Considerando che la vita lavorativa dura non meno di 40 anni, è corretto fare le dovute considerazioni sull’aliquota al 15%, ossia quella a regime, non su quella prevista per l’avviamento dell’attività, al 5%. Faccio il libero professionista - senza albo professionale - da 34 anni. Il mio coefficiente di redditività è del 78% e la mia aliquota INPS presso la gestione separata è pari al 26,23%. A conti fatti, su un incassato di € 60.000 pagherei € 12.276 di INPS ed € 5.179 di aliquota sostitutiva. L’incidenza percentuale di INPS+aliquota sostitutiva, rispetto all’incassato di € 60.000 è pari al 29,09%. A conti fatti, per un’attività professionale simile alla mia, fino a € 47.000.000 di incassato converrebbe il regime ordinario in quanto, grazie alle deduzioni e alle detrazioni calcolate in modo analitico si riuscirebbe ad azzerare l’IRPEF e le addizionali IRPEF. Ne consegue che il punto di pareggio rispetto al regime forfettario si collocherebbe intorno a € 52.000. Le deduzioni e le detrazioni in questione sono sia quelle relative all’attività (acquisto computer, carta, Internet, ecc..) che quelle personali (spese mediche, fondo pensione, ecc…). Nel regime ordinario, l’IVA in vendita, fatturata ai clienti, va versata direttamente allo Stato, mentre quella in acquisto per spese relative all’attività la si può detrarre dall’IVA sulle vendite. Tuttavia, le conseguenze di tale meccanismo variano a seconda di chi sono i titolari di partiva IVA e di chi sono i clienti: 2 pasticcieri, uno nel regime forfettario e l’altro in quello ordinario, hanno rispettivamente un vantaggio e uno svantaggio in termini di competitività in quanto il primo potrà praticare ai clienti-consumatori un prezzo esente dall’IVA, mentre il secondo dovrà addebitare loro anche l’IVA (non detraibile dai clienti-consumatori). Invece, qualora sia i titolari di partiva IVA che i loro clienti siano delle imprese (es.: un Web designer che vende un suo progetto a un’impresa) l’IVA applicata da chi sta nel regime ordinario diventa una “partita di giro” e non incide sul valore della prestazione professionale, per cui non esiste alcuno svantaggio competitivo rispetto a chi sta nel regime forfettario e che l’IVA non la deve addebitare affatto. Infine, il confronto rispetto alla tassazione dei lavoratori dipendenti, sebbene abbia provocato le reazioni stizzite della grande stampa e non solo, risulta sempre fuorviante, in quanto non ho ancora visto nessuna analisi quantitativa che metta sul piatto della bilancia, monetizzandolo, il valore delle tutele di cui godono i lavoratori dipendenti, a differenza dei lavoratori autonomi. Ossia, quanto vale, in denaro, il rischio di impresa? Quanto vale la possibilità di applicare la legge 104 per assistere i familiari malati? Quanto vale l’indennità di malattia, ecc…? Basterebbe calcolare il valore medio di tutte le (sacrosante) tutele di cui godono i lavoratori dipendenti e fare i calcoli rispetto a chi non può godere di tali (sempre sacrosante) tutele. Sempre a proposito di tasse e confronti tra autonomi e dipendenti, concludo facendo presente che per lo Stato italiano chi ha una partita IVA in regime ordinario è assoggettato anche al pagamento di una tassa in più: l’IRAP (anche se non tutte le categorie sono tenute a pagarla). Insomma, se si ha una partita IVA in regime ordinario, da un lato si viene chiamati a pagare tutte le tasse dei lavoratori dipendenti (IRPEF+INPS), ma allo stesso tempo si viene considerati anche un’impresa e quindi si viene chiamati a pagare pure l’IRAP, riservata alle imprese. Nota polemica: per qualche strano motivo, quando sono gli autonomi a dover pagare più tasse ed avere meno tutele dei dipendenti, nessuno si straccia le vesti. Come mai? Forse perché chi osa avere una partita IVA è un evasore a prescindere e non merita nessuna agevolazione?
Anzi, rettifico, se non è iscritto a nessun albo non può essere nessun medico, architetto o avvocato, sarà davvero un consulente informatico o web designer la cui spesa per l'attività saranno 1000-2000 euro l'anno per ilo software, il sito personale e l'ammortamento dell'hardware (sempre che non sia un consulente e quindi non deve pagare nemmeno queste)
Ah, il dipendente la malattia la paga, la mutua è una assicurazione, mica viene presa dalla tassazione generale. Idem per dire le ferie, che sono parte della retribuzione (e infatti se le salti le devi recuperare per legge), o addirittura TRF o tredicesima, che sono un prestito all'azienda. E no, il rischio di impresa non esiste se non c'è un capitale investito.
Signori: ho la p.iva e pago piu tasse dei miei colleghi dipendenti. Calcoli alla mano è cosi. Inoltre non ho orari e sono talmente "libero" che finisco per lavorare piu del dovuto. E non raccontate la favola del "faccio il lavoro che mi piace" perchè le persone comuni lavorano perche devono e cio che piace non sempre puo essere trasformato in lavoro. Lo 0,1% fa del suo lavoro anche la sua vita, tutti gli altri vorrebbero solo vivere sereni lavorando il minimo. E non parliamo del fatto che senza contratto hai 0 garanzie anche solo per vivere in un sottoscala in affitto. Siamo realisti non idealisti. Stiamo creando un esercito di giovani "anziani" senza figli, senza stabilità, senza futuro che lottano solo per se stessi lavorando e investendo fino a che avranno 120 anni. L'estinzione degli italiani.
Spiritosissima battuta a 6:29: "li riprenderete". I contributi INPS servono a pagare le pensioni agli altri adesso e non abbiamo idea di cosa succederà in futuro. Questa è la triste realtà.
esatto, c'è una grandissima possibilità che quei soldi non li rivedrai mai più, o li rivedrai in una proporzione enormemente ridotta, in poche parole è un inculata, quindi è giusto considerare i soldi versati come TASSE e non come contributi
Ma neanche tasse. Se fosse una tassa avresti garanzia di una controprestazione in cambio. Io la considero imposta: mi vengono presi soldi forzatamente in cambio di nulla (nel 2050 non ci sarà nessuna pensione inps o al massimo sarà un assegnino ridicolo con cui forse ci fai si e no la spesa alimentare)
@@Giovanni.manzelliinfatti io sono dell'idea che appena vado in pensione mi danno il 50% dei contributi subito e il restante mensilmente così se dopo qualche mese vengo a mancare almeno metà dei miei soldi resta alla mia famiglia
Scusami, ma un dipendente ha tutte le garanzie del caso: NASPI, malattia, ferie pagate. Un forfettario ha tutto il rischio di impresa e il rischio di non fatturare in ogni caso. La costituzione dice all'art 3 che il principio di uguaglianza riguarda trattamenti diversi in condizioni diverse. Pensiamo che le situazioni di un dipendente e di un autonomo siano uguali? Anche il forfettario ha dei costi, ricordiamolo (non sono tutti UA-camr). Il vero beneficio, oltre all'esenzione IVA (che però vuole dire che neanche puoi scaricare, un poco come i dottori per cui IVA è un costo secco) è la semplificazione fiscale.
Allora. Escluse le finte partite iva. Che è una cosa ILLECITA. A te che sei una vera partita IVA, perche dovrei pagare con i miei soldi (le mie tasse) il fatto che ti stai accollando un rischio di impresa?!? Non ho capito, io devo prendermi lo stipendio fisso ma se tu decidi, in base alla tua propensione al rischio, di rischiare ed avere in potenza un reddito ben più alto, allora io devo pagare a te?!?
@@giu_spataro si vede che non hai capito. Io pago naspi, malattie, ssn ai dipendenti. Non detraggo niente e le spese, comprese Iva, sono a mio carico e non detraibili. Apriti la partita Iva e poi ne riparliamo, se vuoi se pensi che sia il Bengodi. Se sei avvocato o commercialista devo essere una p iva fasulla perché non puoi essere dipendente.
@@giu_spataro Certo! E lo puoi fare in tutta tranquillità senza preoccuparti più di tanto, nulla verrà toccato sulle tue ferie retribuite, sulle decine di ore di ROL all'anno che ti sono assegnate di diritto e se non riuscirai a benficiarne anche retribuite, sul TFR obbligatorio che è un tuo diritto, sulle malattie che, nell'augurarti sempre di poco conto, ti consentiranno di curarti tranquillamente a casa. Neppure riesci ad immaginare che il rischio di impresa è ovunque, anche nella azienda dove lavori? Secondo te il tuo datore di lavoro, il padre oppure il nonno si sono svegliati una mattina ed avevano magicamente la società da gestire con annessi e connessi oppure, come chi ancora decide di rischiare, ti consentono oggi di avere i tuoi diritti da dipendente?
@@giu_spataro😂 ma cosa ti accolli tu che le tasse te le paga il tuo padrone. sono io che ti pago le ferie (che io non ho) così come tutti i benefit da dipendente. senza contare che senza la gente che parte dal forfettario non ci sarebbero imprese e aziende, che sono quelle sulle cui spalle campano i dipendenti… anche improduttivi
Ciao, ho 60 banconote da 50€(2 spicci)da spendere perché mi danno fastidio e come risparmi non ci faccio nulla ma sono indeciso su cosa fare:comprare dei vestiti, fare un piccolo viaggio tipo Roma o Napoli, cene costose, giocate al Casinò, dei tatuaggi della tigre, 2/3 Samsung Galaxy o altro...cosa mi consigliate di fare o devo tenermeli in tasca?
Salve a tutti. Parlo da P.Iva in regime ordinario con ditta individuale e 5 dipendenti. In merito alla diatriba sviluppatasi nei commenti per le contribuzioni INPS, i rischi d'impresa e le tutele per i dipendenti, secondo me non bisogna dimenticare che i coefficienti pensionistici applicati ai contributi ai dipendenti sono diversi da quelli applicati sui contributi che versa un titolare di P.Iva, garantendo (almeno fino ad ora) una pensione maggiore al dipendente. Questo si traduce nel fatto che un titolare di P.Iva, anche in regime forfettario, deve pensare SERIAMENTE alla propria pensione, perchè sarà da fame, rispetto a qualunque dipendente.
Ciao Pietro, aggiungi il fatto che col forfettario posso arrivare agli 85k e in piu avere reddito da dipendente fino a 30k. Cosa che per un consulente informatico ad esempio, non è impossibile da ottenere
Sviluppa il concetto...se comprendo bene quello che dici.......potrei lavorare come dipendente fino a 30000 in busta paga e aprirmi una P.I in regime forfettario.....Interessante. Una domanda, in tutte e due i casi si pagherebbero i contributi pensionistici...ho vi é un tetto....
Se sei sotto gli 85k in partita iva, e sotto i 30k da dipendente, puoi scegliere di non pagare i contributi da p. Iva in quanto quelli da dipendente sono sufficienti
Ti seguo da tempo. Ti ho sempre apprezzato pur non essendo uno che ama gli investimenti finanziari (apprezzo molto di più quelli immobiliari). Questo video è tra i migliori tu abbia mai prodotto e mostra una onestà intellettuale davvero invidiabile. Il forfettario, come è inteso oggi, è solo ed esclusivamente un invito all'evasione ed è una delle più grandi ingiustizie sociali. Complimenti per l'onestà Pietro.
coefficiente di redditività del 78%: imposta del 5% + 26% di inps per un tot del 31% del 78%, pari a quasi il 25% del 100%: ben 1/4 del totale, poi aggiungi i contributi e superi abbondantemente il 30% del totale. da imprenditore vi dico scappate all'estero anche voi se potete
@@gggab001il video parla di un lavoro di avvocato che è un libero professionista e non ha costi fissi per l'INPS. Per tutti gli altri invece (gli imprenditori) ci sono ben 4000€ di contributi fissi da versare fino a un utile di 17k. Oltre i 17k devi anche pagare quel 26% di cui si parla.
I contributi pensionistici sono la mazzata e sono alti e stanno aumentando un po' ovunque, perché la popolazione invecchia in quest'epoca. C'è poco da scappare, senza contare i costi di case o affitti.
@@nautilusefull non proprio…i dipendenti con Ral sotto i 35k dallo scorso anno godono di una forte decontribuzione ovvero lo Stato versa parte dei contributi al posto del dipendente e quest’ultimo ovviamente si ritrova salario netto più elevato
Assurdo come un intero pezzo di questo paese, storicamente cullato e protetto dai vari governi, continui a sentirsi una classe di sfruttati, nonostante provi anche a spiegargli le cose con i numeri. È veramente frustrante. Comunque complimenti come sempre a Pietro, preciso come sempre.
Mi sento sfruttato perché mio nonno con mezza paga mia si poteva comprare un terreno e farci una gran casa, io guadagnando il doppio riesco appena a pagare il mutuo e dar da mangiare a casa, e aspetta mio nonno aveva 6 figli
Esatto, la cosa comica è che spesso questa categoria se la prende con i dipendenti pubblici quando anch'essi sono esattamente come loro, sussidiati e un costo su quella parte del paese che ha una produttività del lavoro decente e tira la carretta per tutti
Nn capisco l’invidia di voler distruggere una delle poche cose buone che hanno fatto. Casomai lottiamo per abbassare anche il costo dei dipendenti per le aziende e la tassazione in ordinario dato che è una delle più alte del globo!!
Consideriamo TFR, Malattia, infortunio, contributi già versati. Facciamo due conti e vedremo che un forfettario fino a 85k non è assurdo, se devo far fronte individualmente a quanto sopra. L'evoluzione è detassazione del dipendente non ritassare le partite iva. Poi potemmo parlare per ore del rapporto contributi versati vs qualità dei servizi erogati. Ciao
Ciao Pietro, anzitutto ti faccio i complimenti per questo e per tutti gli altri video. Ti seguo con piacere da anni anche se non ho mai o quasi mai scritto nella sezione commenti. Parlo da fotografo libero professionista in regime ordinario da poco meno di 3 anni. Mi trovo in disaccordo su alcuni punti. Nel video analizzi giustamente come ci sia un divario assurdo tra il forfettario e l'ordinario. Sono super d'accordo sul fatto che il tetto di 85000 sia esagerato (si parla addirittura di innalzarlo a 100), ma la tua proposta di ridurlo a 30 circa la troverei ancora più ingiusta. Non tutti i business sono uguali, non tutti sono scalabili allo stesso modo. Alcuni usano il forfettario per un primo lavoro e altri come secondo lavoro, e magari gli va bene così. Proporre un tetto di 30000 per 3 o 5 anni e comunque un'uscita dopo quel lasso di tempo non avrebbe senso. Precluderebbe la strada a tantissime persone che magari vogliono arrotondare, in regola, con un secondo lavoro. Così come renderebbe impossibile vivere con professioni che generano un fatturato di 35/40/50 k, cosa invece possibile con il forfettario di oggi. Se guadagni 100k e ti tocca passare in regime ordinario te ne fai una ragione ma vivi ugualmente... se ne fai 35 invece, magari in forfettario riesci a viverci, ma sicuramente non riusciresti in ordinario. Avrebbe secondo me più senso proporre un tetto massimo più basso (magari intorno ai 60k) e delle fasce di reddito con tassazioni crescenti, un po' come succede nel sistema da dipendente, senza limiti di permanenza nel regime. Il problema principale del forfettario oltre al tetto spropositato a mio avviso rimangono i coefficienti di redditività, e quasi nessuno ne parla. Ad oggi alcuni non hanno davvero senso. Ci sono professioni che prevedono per forza di cose costi in attrezzatura di almeno 15/20k (escludendo ovviamente formazioni, abbonamenti, trasferte frequenti ecc.) e che si ritrovano un coefficiente del 78%. Poi ci sono professioni che richiedono letteralmente 500€ di portatile/smartphone E BASTA, e che hanno un coefficiente del 67%. Follia totale. Andrebbero rivisti tutti e adeguati.
Ciao Pietro, intanto grazie per i tuoi video, sono sempre molto interessanti. Due mie opinioni su ciò che hai detto: 1) Il regime forfettario, per quanto ne so, non è stato ideato solo per agevolare l'avvio di un'attività imprenditoriale, ma anche per introdurre una vera e propria "riduzione delle tasse" , promessa che tutti o quasi fanno da decenni ma sostanzialmente nessuno realizza davvero. Ben venga dunque il 5% per i cinque anni, ma se fosse per me, sarebbe per sempre. Il principio di progressività è comunque rispettato: chi fattura 30000 paga meno di chi fattura 85000. Non è la percentuale che deve aumentare, ma le tasse pagate. L'obiettivo di alzare la soglia a 100k dunque lo condivido ed anzi, la metterei più in alto. Quando si parla di attrarre investimenti stranieri, bisognerebbe chiedersi, quale incentivo diamo agli stranieri per investire in Italia, se teniamo le tasse al livello attuale. 2) INPS: beh, questa è una tassa vera ed anche molto pesante. Il 26% ? Se il contribuente medio facesse un PAC trentennale investendo ogni anno il 26% dei propri utili, sai benissimo che avrebbe qualche milione da parte dopo trent'anni, altro che la miseria che arriva dall'INPS. Il rendimento medio del NASDAQ negli ultimi dieci anni supera abbondantemente il 10% annuo. E poi, se sono soldi "nostri", sarebbe giusto far scegliere al contribuente come accantonarli e/o investirli. In fondo, è la nostra pensione, non quella degli altri. Grazie per l'eventuale tuo parere su ciò che ho scritto e grazie anche per i tuoi video. Ciao.
È inutile scornarsi: dipendenti e partite IVA siamo tutti sulla stessa barca, stritolati dalla devalorizzazione generale del lavoro e dall'inflazione. Di categoria ultra tutelata e certa della pensione dopo breve servizio ce n'è una sola, ed è la stessa che ha interesse affinché noi altri ci si faccia la guerra tra poveri
te lo spiego io perché stanno aumentando i limiti del forfettario. Ci sono molte professioni (esempio che conosco in prima persona: medici ospedalieri in ospedali privati convenzionati) che vengono assunte come finte partite IVA con contratto. Dato che queste realtà hanno un potere economico enorme in Italia (gruppo san donato, humanitas ecc..) hanno anche un potere "politico" enorme. Per l'azienda loro sono come dei consulenti assunti e la gestione è molto semplificata, andando di fatto ad abbassare i costi e quindi aumentare i fatturati.
Per confrontare adeguatamente il forfettario rispetto al dipendente bisognerebbe tenere in considerazione i costi per assicurarsi in caso di infortunio e malattia che generalmente paga il libero professionista, il TFR e welfare aziendale che non ha e la mancanza di ferie retribuite.
La mutua è una assicurazione che si paga, il TRF è un prestito che fai tu all'azienda che al massimo puoi incassare subito e il welfare aziendale fa parte della retribuzione e le ferie retribuite non esistono, è sempre una dilatazione della retribuzione.
Il lavoratore dipendente non ha scampo, deve pagare tutte le tasse, anche per chi non le paga. Concordo con chi dice che la P.IVA ha il rischio di impresa, la mancanza di ferie, ecc.. ma questo è già scontato sul compenso, chi è in proprio prende cifre mediamente più alte per lo stesso servizio rispetto ad un dipendente. Per non parlare poi di chi muove milioni e può evadere e poi trattare con lo stato per pagare solo una piccola percentuale. In molti casi l'imposta sul reddito è purtroppo inversamente proporzionale al reddito per il fatto che non esiste una tassazione proporzionale ed uguale per tutti.
Tutto bello finché non ha dato un giudizio personale che poteva evitare. Italia tipico paese che se uno non la prende in quel posto, allora bisogna fare il possibile per metterglielo, anziché lottare per evitare di prenderlo entrambi.
Ci sono un paio di errori contabili, però: Minuto 10:41 Se il fatturato è 60.000 iva INCLUSA, l' Iva non è 13.200, bensì 10.820 (49.180 + 10.820 di IVA = 60.000) Stesso discorso per i costi: su 15.000 iva INCLUSA, l' iva non è 3.300, bensì 2.705 (12.295 + 2.705 di IVA = 15.000) Inoltre al minuto 11:11 c'è un errore nella grafica: la seconda riga dovrebbe indicare " 11.700 e il segno -" ----------- Ma poi, scusa, è OVVIO che ci sia grossa differenza se uno fattura 60.000 di soli compensi e l' altro fattura 60.000 IVA compresa. Se il secondo avesse fatturato 60.000 + IVA le cose gli sarebbero andate un po' meglio: 20.000 netti Il discorso generale si capisce lo stesso e il video è interessante, però mi sembra un lavoro un po' raffazzonato, sinceramente. Un peccato, perchè le tue esposizioni solitamente sono molto ben fatte e chiare.👍👍
Una specifica: il 5% si applica solo a chi apre la partita iva con un lavoro mai svolto, diversamente si applica direttamente il 15%. È un'informazione essenziale da sapere e da condividere. I dipendenti godono di tuttele che un forfettario non ha. Malattia, ferie, infortunio, TFR, ecc. Quella differenza di tassazione tra un dipendente e un forfettario che c'è, è più che giustificata dalle tutele a favore del dipendente. Avendo un reddito alto, lavorando all'estero, ringrazio davvero che ci sia questa opportunità di tornare in Italia da libera professionista con il forfettario e spero alzino anche il tetto fino ai 100mila. Altrimenti dovrei ancora lavorare all'estero per prendere uno stipendio decente e invece a me piace stare qui in Brianza, esattamente dove stai tu. 30 mila di tetto massimo è una RAL normale per un lavoratore dipendente, per cui a una partita iva con rischi e senza tuttele non converrebbe nemmeno provarci.. Chiaro che se uno è disoccupato o fa part-time è diverso, ma in una situazione media non sarebbe accattivante. Grazie comunque per i tuoi spunti di riflessione, sei sempre molto bravo.
Sai cosa dovrebbe essere incostituzionale? Arrivare a pagare oltre il 50% di tasse, che sia un dipendente o un imprenditore, al posto di ragionare sul come tagliare le tasse a tutti si va a ragionare su come penalizzare chi fa/ha di più, l’Italia non cambierà mai..
Domanda: posso aprire una forfettaria per una mia attività diversa dal mio lavoro dipendente mentre rimango dipendente con un contratto indeterminato? Se si, inps e inail in quel caso me lo versa l’azienda quindi io non devo versarmelo in forfettaria?
Ciao, una domanda: è vero che se uno è dipendente con RAL sopra i 30k, e volesse anche aprire una partita IVA per fare altra attività, sarebbe costretto ad aprire in regime ordinario, senza poter usare il forfettario, anche sotto gli 85k di fatturato annuo?
Spunti sempre molto interessanti Pietro. La verità però a mio avviso sta nel mezzo…concordo sul fatto che il limite andrebbe abbassato di molto (anche 60.000 a mio avviso già era alto…). Però penso che non si possa confrontare tout court un forfettario con chi ha un contratto a tempo determinato. Anche solo in considerazione del fatto che a fronte di una tassazione più bassa, ci sono zero tutele e molti rischi (se il cliente fallisce e non ti paga? Se un anno fatturi poco? Se ti ammali? e il TFR? e la disoccupazione se perdi il lavoro?). Inoltre ci sono anche gli anticipi..(io ad esempio per non ritrovarmi strozzata ogni volta che incasso metto via il 50% di ciò che incasso che utilizzerò per pagare le tasse). Insomma, forse più che puntare il dito sui forfettari (che includono anche moltissimi piccoli professionisti che magari ci arrivano a malapena a fatturare 30.000 euro annui e sputano sangue per arrivare a fatturarli…), ci sarebbe da concentrarsi sull’abbassare le tasse ai dipendenti e soprattutto alzare i salari altrimenti si rischia solo di ridursi ad una guerra tra poveri…
Però la partita IVA è una scelta libera, io l'ho aperta perché il mio tempo ed il decidere come fare il mio lavoro senza che rompi....ni mi dicano come farlo vale più di qualsiasi vantaggio che l'essere a libro paga può fornire. Se decidi di prendere questa strada non puoi lamentarti di ciò che perdi a non essere dipendente.
@@stefanoricco7659 Io non mi sono lamentata. Certo spesso la PI è una scelta anche se non sempre (dipende anche dal tipo di lavoro). Volevo solo sottolineare che fare un confronto tout court tra un forfettario ed un dipendente è un po' limitante ed anche fuorviante poiché secondo me ci sono vantaggi e svantaggi da entrambi i lati. Io sono sia partita iva che dipendente e lo sperimento ogni giorno. Il regime forfettario viene spesso descritto come un "paradiso" ma non è tutto oro ciò che riluce...altrimenti potrebbero tutti aprire partita iva no?
Perdonatemi ma proprio no Da forfettario da piu di 5 anni ( quindi non il 5% ma il 15%) ho una pressione contributivo/fiscale di circa il 35% sul lordo. In piu il forfettario come è adesso non è stato introdotto perché si voleva incentivare chi apriva attività, ma semplicemente perché si voleva rendere giustizia ad una platea di lavoratori che se guadagnava 30000,01 € si beccava il 50 % di pressione fiscale perché andava in automatico in regime ordinario ( per lo stato italiano ancora adesso se percepisci 30k all anno sei “ricco”) In più la mediana di chi ora usufruisce del forfettario guadagna circa 40k/50k l anno , richiedere nuovamente il regime ordinario per redditi del genere senza le tutele del lavoro dipendente è follia
Il forfettario è stato introdotto per fare un regalo a quella parte di elettorato fatte da microimprese che non innovano, sta in settori a bassissimo valore aggiunto e non ha voglia di crescere e in italia sono più del 97%
assolutamente si, paradiso fiscale, considera pure che se sei dipendente fulltime o cmq più di 32 ore settimanali sei esonerato dall'inps se rientri tra i commercianti.... io infatti non ho l'inps dalle cifre che dici tu e devo dire che le tasse derivanti dall'attivita non mi pesano... però certo ho un contratto fulltime da dipende pure oltre la p. iva... non tutti hanno contratto full time ed aprono p. iva per una seconda attività in proprio
Avviso importante per coloro che vogliono aprire partita iva forfettario. Dopo aver svolto un periodo a tempo determinato/indeterminato nello stesso settore come dipendente (anche per prendere la mano) salterete dalla riduzione del 5% e passerete direttamente al 15% di tasse. Lo stato infatti incentiva con il 5% di tasse, le persone che saltano dai banchi di scuola direttamente autonome a svolgere quella professione (recando quindi danni alle persone in quanto sprovviste di esperienza). Mia moglie prima di procedere con partita iva come infermiere , si fece assumere per un periodo di alcuni mesi presso una struttura sanitaria per poter acquisire esperienza ed essere responsabile. Una volta aperta p.iva , il commercialista la informò del inquadramento al 15% a causa della previa assunzione.
Molto interessante, ma aggiungerei anche, nel mio caso, 230 euro annui di iscrizione all'albo e 300 di assicurazione professionale. Inoltre sul vantaggio rispetto al lavoro subordinato non sarei così sicuro, in quanto bisogna considerare anche i contributi che versa l'impresa e i vari TFR, ferie pagate, tredicesima, quattordicesima, malattia ecc.
@@marcore3767 tredicesima e quattordicesima sono un vantaggio del lavoro dipendente?! Cosa mi tocca leggere 😭 e tutto gli altri elementi che hai elencato li paga l azienda che assume il dipendente, non la collettività. Se avessi dipendenti tuoi lo sapresti
Ciao Pietro, ci lamentiamo molto delle tasse e che in Italia non si riesce a vivere e per chi è autonomo, oltre ad avere un enorme rischio, deve sentirsi dire pure che col forfettario per 3 anni deve guadagnare al di sotto dei 35k (non so dove vivi ma con quei soldi non riesci manco a viverci in Italia) altrimenti se non si decolla dichiari fallimento.. Non sono per niente d’accordo, bisogna incentivare le libere professioni e soprattutto alzando anche il margine di guadagno del forfettario, dovrebbe essere al pari dell’inflazione.
Il forfettario è un paradiso fiscale per tutti quei professionisti con costi pari a 0 come consulenti, programmatori, avvocati, notai, medici, fisioterapisti e simili. La natura di queste attività non comporta un grande rischio d’impresa ed il fatturato rimane più o meno stabile nel corso del tempo consentendogli di rimanere nel regime agevolato a vita (anche con l’aiuto di un po’ di nero). Non facendo grandi investimenti e non creando valore (per esempio, assumendo dipendenti), sono praticamente un investimento a perdere per lo stato. Parlo con cognizione di causa, in quanto (ex) forfettario convertito a dipendente+ordinario. Dopo 5 anni di (quasi) 0 tasse, ora pago tutto quello che non ho pagato prima. Con gli interessi 😂
@@Redirecttmnon è la bibbia eh questo video, la realtà è diversa. Nel mio caso non conviene assolutamente, fatturo circa 80k l'anno e secondo il coefficiente di reddività dovrei essere al 86%, invece sono neanche a metà. In ordinario mi scarico tutto e di più e quindi mi conviene alla grande.
Il forfettario è una trappola. Se fai consulenza a costo zero (come penso sia il tuo caso) il vantaggio esiste, ma se hai spese significative (specialmente collaboratori, chiaramente entro i limiti imposti dal regime stesso) basta una simulazione Excel per vedere che non solo si rischia di pagare più tasse, ma si rischia di pagare più tasse di quello che si fattura (paradossale). Per avere senso (ed essere equo), il forfettario dovrebbe applicare il "forfait" solo all'imponibile usato per la stima dell'IRAP (ovvero escludere il discorso dipendenti/collaboratori).
Ciao Pietro, ho una sola osservazione, a questo punto perchè non ridurre la pressione fiscale sui datori di lavoro che vogliono assumere, piuttosto che incoraggiare il regime forfettario da parte dello stato? E quindi incentivare la nascita di nuove partite iva come funghi?
Oltretutto trovo che sia altamente discriminatorio, perché il limite sul fatturato e non sull' utile, di fatto limita il forfettario ad una selezione di lavori. Un qualsiasi tipo di commercio o attività dove si acquistano materiali non potrà mai beneficiare del forfettario perché per avere un utile dignitoso sfora subito il fatturato. Mentre tipo un agente immobiliare può arrivare davvero a guadagnare quasi 60k annui netti non avendo praticamente spese. Il limite dovrebbe essere più basso, ma già al netto della decurtazione dell'indice di redditività. Almeno si darebbe la stessa opportunità a tutti i lavori e non solo ad una "fortunata" categoria
Ottima precisazione quella sulle false partite iva. Anni fa ho "approfittato" di quello che allora si chiamava forfettino e me ne sto pentendo ancora oggi, visto che l'unica ad avere un risparmio è stata l'azienda. Io mi trovo con contributi frammentati e non ricongiungibili all'inps dei dipendenti, se non con costi improponibili per chiunque (3000 euro al mese per 10 anni)
Mi sembra un’analisi molto superficiale e direi quasi “populista”. L’autonomo se si ammala non guadagna se ha una gravidanza ha un sussidio da fame, non ha permessi, 104, ferie, tfr o fondi pensione vari. La formazione è a proprio carico. Per altro In una città come Roma o Milano 85k di fatturato non sono nemmeno una cifra faraonica.
@@mariope1984 i meccanismi di tutela non sono gli stessi ma devi infatti paragonare costo azienda del dipendente (NON RAL) vs fatturato Partita IVA e noterai che la differenza di netto è, come detto nel video, quanto meno inequa
Il forfettario non ti garantisce la stessa stabilità e serenità economica e mentale di un indeterminato, molto semplice. È inoltre molto più difficile ottenere prestiti e mutui. Ai costi che ha citato Pietro bisogna aggiungere i costi delle iscrizioni ai relativi Albi, dei corsi di formazione obbligatoria, dei software sempre più cari, delle assicurazioni lavorative e sanitarie! Leggo tanti commenti vicini alla discriminazione verso i forfettari, viviamo in un mondo libero, se siete davvero cosi convinti che convenga potete sempre lincenziarvi e aprire partita iva con regime forfettario! A voi il coraggio!
Vorrei sapere se l'inps e le tasse si calcolano sullo stesso montante. esempio se tolte le spese ho 10k euro pago 2,6k + 0,5k o dai 10k tolgo 2,6k di inps e poi pago il 5% di tasse. Perchè a me risulta il primo caso, non il secondo come detto nel video. Commentando il video una P.iva non ha 13esima, non ha infortuni, non ha malattia, non ha ferie e al di la del tuo esempio in cui lavori dalla cameretta i costi ci sono, marginare il 78% (nel mio caso) è infattibile. Inoltre non puoi versare i fondi pensione con sgravio, o meglio lo fai a tue spese, ma a quel punto investi liscio. Poi mi sembra che in Italia ci sia bisogno di tutto tranne che di aumentare le tasse. 5 anni tra che avvi tutto, passano subito, e poi dopo paghi il 15% mica poco se sommato al 26-27 delle casse varie. L'inps è un colabrodo e sono a tutti gli effetti soldi a perdere. In italia mi sembra che le aziende tutte insieme paghino tipo 26 miliardi di tasse contro i circa 600 miliardi delle persone normali, questo significa che chi ha una azienda o scarica tutto o apre sede all'estero. Andare a pesare sulle partita iva mi sembra un suicidio. E' vera solo la questione delle finte partita iva, ma la soluzione sarebbe ben altra.
Io sono partita IVA e leggere certi commenti mi fà venire il latte ai gomiti, nessuno sano di mente esce dal regime forfettario che è iperfavorevole avendo una tassazione irpef ridicola in qualsiasi salsa la vogliate mettere.
L'imposizione del regime ordinario ci può stare, ma andrebbe alzata la soglia. Per fortuna questo governo di centro destra l'ha portato da risicati 60k a 85k. Forse venisse alzata a 120-130k sarebbe l'ideale
Il razionale per le casse dello Stato penso sia il ragionamento “meglio poche tasse, tutte e subito”, piuttosto che niente perchè diventa tutto fatto in nero. In più c’è anche il discorso che il rapporto del dipendente fa accedere a dei benefit “malattia, maternità, paternità, congedi, permessi” che lo Stato forse non ha più voglia di avere in carico.
Perché non fare un forfettario ILLIMITATO, ma PROGRESSIVO? Con un curva (senza scaglioni per carità) che parte dal 5 o 15% dell’imponibile per a salire gradualmente fino a tendere asintoticamente per dire al 40% o 50%. I calcoli li fanno i computer per chi non sa applicare una formula basta una casellina in un sito web ministeriale e il pulsante “calcola”. Poi sarà il singolo professionista a decidere liberamente quando gli converrà passare alla ben più complessa gestione ordinaria o continuare se farla facile “fatturo X, pago Y”.
il regime forfettario conviene in base a quello che fai di lavoro ma ti assicuro che non conviene per altri tipi di lavoro. Ti parlo di un commerciante che ha un ecommerce e vende anche su Amazon ed EBay dei prodotti fisici con un margine di guadagno del 200% Facciamo conto che il prodotto lo paga 10 ivato e lo rivende a 30 esente iva + 5 euro di spese di spedizione = 35 euro La spedizione di 5 euro la paga il cliente SPESE CHE IL COMMERCIANTE DEVE SOSTENERE Questo commerciante ha venduto il prodotto su Amazon e quindi deve pagare le commissioni Amazon che ammontano a 8 euro Dovrà pagare anche la scatola d imballaggio, il nastro adesivo, la carta per stampare l’etichetta di spedizione ed il toner…. 0,50 euro. Ha un magazzino che paga 300 euro al mese Luce, acqua, fibra, scheda sim, tassa sui rifiuti, 80 euro al mese Ha bisogno di spostarsi in città o fuori città per svolgere mansioni di lavoro (visita ai fornitori, ricerca di nuovi fornitori, etc) stimiamo 100 euro al mese Commercialista 50 euro al mese Camera di commercio 10 euro al mese Inps minimo 375 euro al mese (+ Inps aggiuntivo in base a quanto fattura utilizzando il coefficiente di redditività) Facciamo conto che vende 5 prodotti al giorno quindi fattura 175 al giorno x30 giorni sono 5250 euro x12 mesi sono 63000 di fatturato Nel commercio il coefficiente di redditività é il 40% quindi sono 25200 euro Inps fisso annuale 4515 + 1660 inps aggiuntivo = 6175 euro 25200-6175 = 19025 euro (imponibile netto su cui calcolare tasse) Il 15% di tasse quindi é 2853 euro Se vogliamo fare il 5% sono 951 euro Ricapitolando quindi: Costo per acquisto di 1800 prodotti 18000 ivato Costo per 1800 spedizioni 9000 euro ivato Costo 1800 commissioni Amazon 14400 euro ivato Costo per imballaggio di 1800 prodotti 900 euro ivato Costo 12 mesi di magazzino 3600 euro Luce acqua etc per 12 mesi 960 euro ivato Spostamenti e benzina per 12 mesi 1200 euro ivato Commercialista 600 euro ivato Camera di commercio 120 euro Inps totale 6175 euro Tasse al 5% sono 951 euro TOTALE SPESE: 55906 euro TOTALE RICAVI 36000 euro SEI IN PERDITA DI 19906 euro Ho provato a fare una simulazione con un guadagno del 500% e vai comunque in perdita di -1906 euro Se non usi Amazon ed utilizzi solo l’ecommerce e se sei autodidatta risparmi soldi altrimenti ci devi mettere sui 2000 euro di spese + hosting annuale 200 euro, poi per far conoscere i tuoi prodotti ed il tuo e commerce devi per forza fare Ads (Facebook Instagram Google tiktok) e spendi almeno almeno 1000 euro al mese su cui poi devi pagare 220 euro di iva poiché hanno sede all’estero. Quindi spendi di pubblicità 14640 euro. In conclusione ti posso dire che il regime forfettario può essere un paradiso fiscale oppure una TRUFFA DELLO STATO Se fai una SRL ti scarichi TUTTO E DI PIÙ e se vedi che le tasse sono troppo alte ti compri una macchina aziendale o altre attrezzature che ti azzerano quasi le tasse… Senza contare i rimborsi chilometrici, i buoni pasto, l’affitto del marchio registrato a tuo nome, e l’IVA non diventa più un costo ma una partita di giro.
@@claudiovixx infatti secondo me lo stato dovrebbe prevedere un sistema per chi non ha bisogno di una contabilità complessa (il forfettario) e uno per chi invece ne ha bisogno (gestione semplificata o ordinaria) perché ha dipendenti, spese, organizzazione complessa e quindi margini ridotti da conteggiare per bene.
Il forfettario è talmente conveniente che a me libero professionista con normali spese di gestione (non sono commerciante)... non conviene, sono rimasto nell'ordinario.
Ciao Pietro, ti scrivo per porti all' attenzione un argomento, io e mia moglie abbiamo messo i pochi soldi che abbiamo in buoni fruttiferi postali, credo di non aver visto tuoi video sul rendimento di questi, ( potrebbe esserti utile come argomento di un video), sta di fatto che non so quanto abbiano di rendita, non credo più del 2% lordo, sapresti darmi informazioni? La vera domanda però è la seguente, sto seguendo la pubblicità della Mediolanum che da il 5% come rendimento, tu conosci l' offerta e sai dirmi come si fa a capire se è un rendimento vero e quali aspetti meno vantaggiosi ci siano dietro? Magari anche questo argomento, a tua discrezione può essere uno spunto per video. Grazie
Io sono un forfettario ma il commercialista mi ha fatto pagare sia l’irpef che le addizionali comunali, non solo il 5%. 🤷♂️ Domani lo chiamerò per chiedere spiegazioni in merito a ciò
Sono fisioterapista. Termino volontariamente il lavoro dipendente contratto indeterminato per aprire piva. Ho le caratteristiche per entrare nel regime forfettario, sempre come fisioterapista ma libero professionista. Qui si apre una contestazione. Metà dei commercialisti interpellati (anche da miei colleghi nella medesima situazione) dicono che ho diritto al 5% per i primi 5 anni perché l'attività di piva è nuova. L'altra metà mi dice invece che essendo la mia professione una continuazione di una attività precedente (anche se come dipendente) non ha diritto al 5% ma al 15%. Sento una mia amica all'agenzia delle entrate dove controllano o forfettari e mi risponde che la normativa è soggetta ad interpretazione, quindi loro considerano la continuità della professione e non l'apertura della piva. Cioè, se fossi diventato gelataio, avrei avuto diritto al 5%. Qualcuno ha esperienza simile o può dare un consiglio?
Purtroppo ne so quanto te. È una regola molto interpretativa... e la sua interpretazione può dipendere da sede a sede. Io ti consiglieri prima di tutto di controllare come eri assunto, se proprio come fisioterapista o in qualche altro modo; e se cadessi nel primo caso, secondo me ti converrebbe "accettare" il 15%. soprattutto per evitare problemi futuri ecc...
I commenti si concentrano sul vantaggio individuale, ma il vero punto è quanto Pietro ha intelligentemente sottolineato alla fine del video: le PIVA agevolate non solo creano disuguaglianza sociale, ma anche un freno rispetto al tessuto economico dello stato. La spinta verso la PIVA, potenziata dalla volontà di innalzare il massimale tenendo una tassazione ridicola, porterà l'Italia, già condannata con le micro imprese, ad avere ancora più frammentazione. I professionisti cerceranno in tutte le maniere di rimanere soli, per i guadagni individuali grazie alla tassazione, ed eviteranno di aggregarsi e creare impresa. La PIVA agevolata quando usata NON solo come avviamento (come dice Pietro) crea una coscienza collettiva di tipo individuale. Che è il contrario di quanto l'Italia ha bisogno da almeno 30 anni.
L'avevo intuito, ma numeri alla mano è sconcertante. Mi dimetto dal lavoro dipendente e torno a fare il consulente forfettario. E se mi rompo una gamba per un mese me ne sto a casa, non prendo soldi, ma è comunque più conveniente.
Ma un venditore d'auto con partita iva, con un fisso + iva conviene o no? Non ho costi di strutture ecc.. ho solo le tasse da pagare essendo in forfettario giusto?
Sempre detto il forfettario è eccessivamente premiante, ha perso il senso originale che era quello di aiutare le nuove attività e si è trasformato in una gigantesca stortutra che complica il sistema e non porta vantaggi concreti alla collettività.
Ma certo, adesso siamo in un paradiso fiscale! Agente di commercio che paga obbligatoriamente inps e enasarco. Provate voi a mantenere una famiglia e una casa con 40/45k di provvigioni all'anno....i contributi previdenziali forse un giorno a 70 anni li riprenderemo? Forse si in parte...ma come faccio a vivere oggi? Perdonami Pietro, ma questa volta non sono per niente d'accordo...e spero che nessuno del governo ascolti il tuo strampalato consiglio. Con affetto
Rispetto a me stronzo dipendente che magari faccio il tuo stesso lavoro.. si. Sei in un paradiso fiscale. Ma qui non si deve scatenare una guerra tra poveri, ed è proprio questo il punto. Prendiamo tutti poco e tutti cercano di guadagnare di più.. ma la risposta non può essere l'agevolazione smodata e insensata di una sola categoria (a cui storicamente la destra tende a fare l'occhiolino). A 100.000 euro.. ma anche solo 85k.... ma che forfettario vuoi avere!? sei bello che avviato e a gonfie vele! Fila a pagare le tasse!
@@stardon ok sono d'accordo 100k sono troppi per stare nel forfettario, ma Pietro propone di abbassare il limite a 30k, non si rende conto di cosa significa fatturare così poco, e ripeto, è solo grazie al forfettario che riusciamo a sopravvivere con certi ricavi...40/50k sono il minimo che ormai bisogna raggiungere, con i costi di oggi. Piuttosto vietiamo per legge l'agente monomandatario, se mi vuoi in esclusiva mi devi assumere, altrimenti tutti plurimandatari.
@@stardona parità di compenso lordo tra dipendente e autonomo, l'autonomo paga meno tasse, ok... Ma tu dipendente hai una serie di benefici (due a caso: naspi e TFR) che noi autonomi ci sogniamo. Quindi non parlerei di agevolazione smodata di una categoria
Se ti sembra conveniente il regime forfettario rispetto al dipendente puoi sempre aprirti una partita IVA e accedere al regime forfettario. È aperto a tutti.
Ci sono diversi errori nei calcoli del regime ordinario che portano a dei risultati completamente errati. Prima di tutto la quota dell'IVA sui 60.000 € iniziali, che non é assolutamente 13.200 (il 22% di 60.000 é completamente sbagliato come calcol!). La stessa indentica cosa sul calcolo dell'IVA dei 15.000€ di spese. Inoltre l'IVA da versare non abbatte né l'impobile INPS ne quello IRPEF. Questo perché l'IVA incassata non é un reddito ma é, appunto, IVA (e per essere precisi non é nemmeno corretto considerarla parte del fatturato, cosa invece fatta sui 60.000€ iniziali).
Per completezza ho rifatto i calcoli: Fatturato: 49.180,33 + 10.819,67 di IVA (totale 60.000). Spese: 12.295,08 + 27.04,91 di IVA (totale 15.000) IVA dovuta: 10819,67 - 27.04,91 = 8.114,75 Imponibe INPS (fatturato senza iva meno spese senza iva): 49.108,33 - 12.295,08 = 36.885,25 INPS: 9.590,16 (approssimata al 26% senza stare ad impazzire con i decimali). Inponibile IRPEF (stesso imponibile INPS meno quota INPS dovuta - in realtá sarebbe la quota INPS pagata nell'anno precedente ma facciamo finta che non cambi): 36.885,25 - 9.590,16 = 27.295,08 IRPEF (simulata tramite sito web): 6.278,00 Netto: Importo incassato (60.000) meno IVA dovuta meno INPS e meno IRPEF: 36.017,08 Mancherebbero le tasse locali ma sarebbero comunque poca roba sull'importo che salta fuori che é comunque ben lontano da quello indicato nel video.
Veramente faccio fatica a trattenermi. Pensa che c*** pago tutte le tasse non ho ferie non ho tredicesima non ho quattordicesima non ho malattie per cui se mi ammalo devo lavorare vomitando. Non ho orari e non ho tutele. L'unica cosa che ho a differenza di un dipendente di positivo è la libertà. Libertà che per me vale, ma ti assicuro che costa. Il forfettario non è una passeggiata e te che lo descrivi così dovresti vergognarti e basta
Povero…lascialo stare che dopo 4 ore di lavoro intellettuale va in panne 😂 perfino Mr. Rip lo guardava con gli occhi sbarrati mentre si lamentava di questo 😂
Sentire da una partita iva lamenti sulla tredicesima/quattordicedima fa ridere. Trattasi di un prestito a tasso zero che i dipendenti fanno all'azienda: in sede di contrattazione è il lordo che si contratta, poi la "torta" viene divisa in tante mensilità (fette) in base al ccnl di riferimento. Quindi piu mensilità = netto mensile piu basso, non ci sono regali. Le mensilità "aggiuntive" non sono come il tfr, che va accantonato a parte e di fatto costituisce retribuzione differita aggiuntivamente alla RAL: sono una vera e propria presa in giro e il 99% dei dipendenti non l'ha capito.
Tutto giusto, ma non credo che qui si stia mettendo in discussione la difficoltà nel fare impresa (che è sempre complicato). Il video è incentrato sui vantaggi che ha una P.Iva in regime forfettario rispetto ad una in regime ordinario. E' vero che ha divagato anche sull'irpef dei lavoratori dipendenti, ma non è il fulcro del video.
Non oso immaginare cosa succederebbe se attuassero la tua idea di farlo durare al massimo 3 anni.. sarebbe la rovina di milioni di italiani (compreso me). Non possono proprio farlo, gli piacerebbe ma non possono..
Addirittura se in 3 anni non ci sono riuscito dovrei considerarmi un fallito? E anche se fosse dovrei essere punito con un imponibile che va dal 5% al 35%? Dillo prima che ci vuoi morti a sto punto. xD E se volessi godermi il processo di crescita con lentezza senza etiche di lavoro frenetiche? Lascia stare noi forfettari, soprattutto dopo aver approfittato anche tu di questo regime. 😅 E dico questo con la massima stima e rispetto perché nel corso degli anni mi hai aiutato tantissimo e non ti ringrazierò mai abbastanza. Un saluto.
3 anni sono anche troppi, non sei un fallito, evidentemente non sei capace di fare impresa, non c'è nulla di male nel fare il dipendente. Qual'è l'imprenditore che vuole stare per sempre sotto gli 85k di fatturato? Nessuno. Solo chi non ha intenzione di crescere e innovare vuole stare in quel regime, tipicamente persone che stanno in settori a bassissimo valore aggiunto e che evadono (i dati sono chiarissimi su questo). Perché io con le mie tasse devo accollarmi voi presunti steve jobs che non si accorgono nemmeno di essere dei sussidiati esattamente come i dipendenti pubblici?
Un anno nel forfettario, sfondato e poi trasferito di corsa all'estero. Pentimento? Zero. Ora qui con i pop corn a leggere i commenti di chi è in Italia e da una parte si vanta di conoscere tutti i cavilli burocratici, dall'altro lato piange segretamente per lo stesso motivo.
Non mi aspettavo che anche tu alimentassi la campagna diffamatoria contro i forfettari. Ma ti posso assicurare che anche chi è in regime forfettario paga imposte elevate rispetto ai margini, per il semplice fatto che non può scaricare le spese, che sono quasi sempre più alte rispetto ai coefficienti di redditività calcolati, appunto, a forfait, ma sempre a favore dell'agenzia delle entrate. Parlo di me: sono forfettario ed ho un buon volume di affari. Ho creato il mio lavoro da zero senza mai ricevere un finanziamento pubblico o un credito di imposta. Ma ho pure molte spese perché uso molti veicoli e mi devo avvalere di molti collaborare esterni. Spese che non posso detrarre. Certo potrei passare al regime ordinario, ma in ogni caso verrei ipertassato. La verità è che, in un'altra nazione, io, grazie al mio lavoro, sarei più che benestante. Mentre in Italia lavoro duramente per pagare tasse che vengono reinvestite anche per pagare chi non ha voglia di lavorare o per permettere a chi viene dall'Africa di vivere qui con affitto e spese mediche pagate (mentre noi italiani dobbiamo morire aspettando i tempi biblici della sanità pubblica). L'unica soluzione non è il forfettario, ma il nero. Evadere e non dichiarare i propri redditi è una extrema ratio di sopravvivenza. E ve lo dice uno che ha sempre fatturato tutto perché credeva nella cooperazione sociale. Oggi invece mi ritrovo ad essere perseguitato dal fisco per aver fatto il mio dovere di contribuente. Altro che fisco amico! Se non crollo prima, io porterò tutto quello che riuscirò a risparmiare, e la mia famiglia, fuori dall italia.
Video utilissimo, mi trovo in una situazione in cui dovrei cominciare a guardare anche queste cose. Mi chiedevo se cambiasse qualcosa se si ha allo stesso tempo un lavoro da dipendente.
Se hai un lavoro da dipendente puoi stare nel forfettario solo se la tua RAL da dipendente è inferiore ad un certa cifra...non mi ricordo se 30 o 35 mila
Nel caso in cui si abbia già un contratto a tempo indeterminato, si può aprire una seconda attività con regime forfettario ? E la RAL dell'azienda si somma al fatturato della seconda attività ?
Si che puoi basta che non superi i 30k da lavoro dipendente e no non fa cumulo con lo stipendio sono due attività separate e così anche la gestione fiscale
@@gabbyg574 Grazie per la risposta, ma quindi se supero i 30k non posso aprire una seconda attività personale con regime forfettario? Da come avevo capito bastava che complessivamente non si superasse l'attuale limite degli 85k
@virgilioacursi612 sono quasi certo di no" ma cmq basta che senti un commercialista qualsiasi o caf"a regola se superi i 30k da dipendente non rientri più nel forfettario, quindi per qualsiasi altra seconda piccola o grande attività ricadresti nell'ordinario.srls ecc ecc.dovresti o abbassare la tua ral da dipendente giusto sotto i 30k lordi o licenziarti
Allora tornando all’esempio di un avvocato che fattura 85k all’anno paga nel caso del 5% tra inps e tasse circa 21k per i primi 5 anni ma dopo paga circa 27k. Vuol dire che questo cristiano alla fine guadagna circa 58k puliti per se che corrispondono 4800 euro al mese… ora capisco che per un ragazzetto neolaureato possano essere un mucchio di soldi ma nella realtà dei fatti 5k al mese non ti rendono sicuramente ricco.
Certo che i contributi sono tasse, non li rivedrai mai, non coprono nemmeno la spesa corrente. Sono in forfettario e mi rimane tra il 50 e il 60% in mano...
ma com'è possibile che ti rimanga cosi poco? forse stai contando anche le spese dell'attività. Contando solo le tasse è IMPOSSIBILE, è semplice matematica
Purtroppo credo che il motivo per cui esiste il forfettario “per sempre” sia legato al nero. Se tutti fossero in ordinario dopo 3 anni, di fatto vigerebbe il principio per cui meno fatturo meno tasse dovrei pagare, ergo, per i cari (nel senso di costosi, per tutti noi) furbetti: cerco di fatturare il meno possibile. Il forfettario fino a 85k o anche 100k che siano, incentiva tutti i professionisti a dichiarare, dato che si pagano molte meno tasse.
Io ho sia lavoro dipendente che Partita IVA forfettaria. Pago gestione separata INPS per la partita iva e gestione normale (anzi nel mio caso Ex Inpdap) per il lavoro da dipendente.
@@RyomenS95 in effetti hai ragione. Nel mio caso li pago perché il mio lavoro dipendente è part time..mi scuso per aver dato una risposta parzialmente errata. Non si finisce mai di imparare!
Dai ma gli ultimi commenti non hanno senso! Anzi, ben venga che alzino il limite! Ci lamentiamo continuamente per le tasse in Italia e una volta che c’è una possibilità di risparmiare non va bene! Mi sembrate tutti pazzi!
Peccato che a me mi hanno liquidato subito questi di fiscozen, a loro interessano solo casi semplici e non casi un po più complessi... dovevo aprire solo una p.iva di commercio all'ingrosso niente di che... eh ma noi non gestiamo ste cose.... ma come... che servizio inutile, manco a cercare di comprendere ciò che si doveva fare... vi consiglio vivamente fido commercialista, molto più chiari e disponibili a rispondere a dubbi e domande
La maggior parte dei forfettari, a fine mese, si ritrova l’equivalente di uno stipendio dignitoso, senza però avere tutte le tutele di un dipendente. L’utile di un forfettario che fattura 30k l’anno non è poi così lontano da un dipendente con busta paga netta di 1.500€. Ma il forfettario non ha ferie pagate, non ha malattia, non ha tredicesima ed il più delle volte non stacca veramente la spina nel weekend. Paradiso fiscale non credo proprio. Per non parlare del divario di servizi tra nord e sud e della loro qualità. Le tasse dovrebbero servire a rendere migliore il nostro paese. Forse in alcune zone è davvero così, ma nel Sud Italia non credo proprio. Inoltre ritengo che le ragioni di tante partite iva aperte negli ultimi anni vadano ricercate nell’antiquato modo di concepire gli spazi e gli orari di lavoro da parte di tante aziende. Tante persone hanno preso coscienza dell’immenso valore che ha il proprio tempo. Non è furbizia, né tentativo di “evasione”. È più che altro sopravvivenza.
Notare come usato è così stuoino da credere che la 13esima sia un regalo al dipendente (e evito le ferie pagate è la malattia, quello è uno step sopra). Eppure lo stato gli fa pagare il 15% di tasse fino a 85k di fatturato. È un problema.
@@simonem7579 senza contare che, anche con fatturato zero, i contributi fissi devi pagarli ugualmente, circa 4.000 euro. Aprire partita iva è sempre e comunque un rischio, quindi ben vengano le agevolazioni. Piuttosto andrebbero rivisti tutti i meccanismi che riguardano l’INPS.
@@simonem7579 Il limite è 85k, non 30k (che peraltro conviene pure a 30k, l'unica differenza è se quell'attività ha costi fissi elevati, ma a quel punto ti conviene chiudere se dopo 5 anni hai ancora costi fissi così elevanti da incidere sul fatturato quando tassato al 15% ridotto all'78% o meno)
si ma vedila come vuoi però in termini di cashflow quel 25% di Inps pesa, meglio 1.000€ oggi che 1000€ ad 80 anni, pensiero personale per cui in realtà la pressione fiscale sul totale si attesta sempre sul 25% praticamente ( considerando i contributi)
Ma l'imposta sostitutiva del 5% quindi si calcola su (reddito imponibile - contributi INPS), e non sull'intero reddito imponibile (ovvero entrate annue x coefficiente redditività)?
in realtà sarebbe imponibile MENO contributi inps versati anno precedente (tutto, saldo e acconto in pratica). lui ha fatto un esempio "a regime" in cui in contributi di un anno combaciano con quelli dell'anno successivo ecc
Praticamente toglieresti il forfettario con un discorso che si riduce a "se entro tre anni la tua attività non è decollata tanto vale che smetti", bello, vallo a dire a quei professionisti (psicologi, avvocati...) che hanno studiato 5-10 anni e che spesso non hanno altra scelta che la p.iva e che spessissimo ci mettono ben più di 3 anni ad arrivare a redditi decenti... Non tutti siamo youtuber che in tot anni fatturano chissà quanto. Inoltre il discorso forfettario vs ordinario ha senso, ma paragonare al lavoro dipendente ne ha molto meno, visto come le p.iva in italia devono arrancare in molti contesti lavorativi pieni di incertezze. Ps. Concordo però che il limite di 85.000 non abbia minimamente senso.
Sì, esatto, gli avvocati e gli psicologi vanno tassati come tutti gli altri dipendenti. Peraltro loro stessi sono dipendenti, lavorano per altri studi (o per le ASL nel caso degli psicologi), non si capisce perché un avvocato che fattura 80k debba essere tassato al 15% e un avvocato che ha una RAL di 40k debba subire una tassazione maggiore.
@@emanuele676 non hai idea di cosa parli. 1) solo gli psicoterapeuti lavorano in ausl, e comunque sono una frazione del totale quelli che ci arrivano, la stragrande maggioranza sono p.iva 2) gli psicoterapeuti che lavorano in ASL sono mediamente MOLTO meglio pagati degli psicologi con p.iva, la maggior parte degli psicologi darebbe non so cosa per abbandonare il forfettario e avere un contratto nel pubblico
@@emanuele676 Ps. Sull'avvocato che guadagna 80k ti do ragione, infatti se avessi letto il mio commento fino in fondo avresti visto che concordo che il limite a 85k sia un controsenso.
Hai proprio citato due categorie estremamente sovraffollate, che avrebbero bisogno di tutto meno che di nuova concorrenza. Se ci fosse un numero sensato di avvocati ti assicuro che non servirebbe fare 3 anni di sgomitate per crearsi un giro.
Concordo sulla parte finale del video. Se avessero fatto una cosa del genere in Francia a quest'ora tutti i dipendenti si sarebbero licenziati e fatti assumere in partita iva forfettaria, tempo 1 anno e poi voglio vedere con quali soldi lo stato pagava le pensioni e tutto il resto, visto che si sta parlando di partite iva che mangiano ( e se va bene costruiscono la base per un mezzo impero) sulle spalle di dipendenti che guadagnano 1500-2000 euro al mese.
Che idee strampalate che hai 😅 lo stato, in tutto, non deve prendersi più del 20% di tasse. I contributi me li gestisco da solo: non ho bisogno di papà Stato che se li mangia.
Si vede che lavori da pochi anni. Sulla carta è ben diverso dal come va nella realtà. Sono forfettario anch'io e se fosse come dici tu i professionisti non preferirebbero lavorare in nero alla metà del prezzo della fattura. Ciò vuol dire che il REALE carico minimo di tasse supera il 50%. Fra qualche anno quando l'inps ti cancellerà con un click anni di contributi e ti accuseranno di evasione fiscale senza che tu possa dimostrare il contrario tirerai le somme e scoprirai che hai lavorato in perdita per anni.
@@Aristotele888i contributi Inps li perdono anche per i dipendenti, è frequente. Però il dipendente non viene accusato di evasione perché non è lui a versarlo mai il datore
@@EscapeLands una macedonia di concetti discutibili e che nulla hanno a che fare con il tema della tassazione discussa nel video e comunque ti informo che l INPS al dipendente la paga sia l azienda che il dipendente stesso
@@Aristotele888il tema non è la tassazione ma il forfettario che è un paradiso fiscale. In realtà è un inferno fiscale, altrimenti i professionisti non scapperebbero dal paese. E il mio commento non era certamente un paragone fra dipendenti e partite iva ma un'osservazione sulla partita iva. Il tema dei dipendenti l'hai tirato fuori solo tu in modo ironico perché evidentemente hai qualcosa che ti rode e vuoi parlarne. Non è una macedonia di concetti ma solo 1 ne ho scritto, non è difficile
Discorso un po' semplicistico soprattutto nel confronto con il dipendente. Il dipendente non ha il rischio di impresa, ha la malattia, i permessi, le ferie, la 13a/14a, non puo essere licenziato facilmente, non paga commercialista, fatture elettroniche ecc... E che dire della gioia di rincorrere i clienti che non ti pagano la fattura per mesi e mesi? Il dipendente è IPER tutelato, quindi il confronto lascia molto il tempo che trova. Trovo invece azzeccato il confronto con l'ordinario (ma dovevi farlo al 15%, non al 5%) che effettivamente conviene solo nel caso di grosse spese per la casa (detrazioni varie).
Un altro svantaggio del far pagare il 15% di tasse è che non c'è selezione, anche gente che crede che i dipendenti abbiano la malattia (lol, è una assicurazione, una mutua, si paga ogni mese per essere protetto quanto ti serve, come fai con l'auto...), i permessi, le ferie o addirittura la 13/14esima, che è un prestito che fanno i dipendenti all'azienda, o che non pagano commercialisti (cosa che nemmeno fa una P.IVA, sono esentasse) o che addirittura abbia lo stipendio assicurato se l'azienda perde clienti lol
@@emanuele676 è un assicurazione che si chiama INAIL e che paghiamo tutti. Una PIVA invece deve farsela privata e gli costa migliaia di euro se vuole una diaria come quella dei dipendenti. Quindi non se la fa e lavora anche se non sta bene, perche se sta a casa nessuno lo paga. Il dipendente se il lunedì ha un leggero mal di testa sta a casa sotto le coperte... Ti ricordo che l azienda che fallisce deve pagare prima i dipendenti che i fornitori. Un dipendente non lo licenzi facilmente, e anche se fosse ha sempre il sedere parato dalla disoccupazione. La 13a è assicurata da ccnl, anche se sei un cane a fare il tuo lavoro. Non ho mai visto dipendenti spendere 1000€ dal commercialista. Posa il bicchiere amico...
@@stefanozanol2157 No, l'INAIL non è obbligatoria per le P.IVA, ma solo per artigiani e gli agricoltori, e infatti loro ricevono il rimborso in caso di infortunio. Se vuoi fartela privata fartela privata, che ti devo dire? I dipendenti sono obbligati invece. Come sei obbligato a farti l'RCA. Ti sembra un regalo? E no, l'INAIL è in attivo. Cioè quello che versano le persone ogni mese come premio è MENO di quello che l'INAIL versa come risarcimento. E' come una normale assicurazione a scopo di lucro. Anche le P.IVA possono richiedere la disoccupazione, ha solo un altro nome. In ogni caso i dipendenti pagano la NASPI, ogni mese pagano un premio per la NASPI, quindi no, non è un regalo. LA 13ESIMA E' UN PRESTITO CHE STAI FACENDO ALL'AZIENDA, PRESTI UN 13ESISIMO DEL TUO STIPENDIO ALL'AZIENDA PER FARTELO RIDARE A FINE ANNO, SVEGLIA!
@@stefanozanol2157 Ah, se il tuo commercialista ti chiede 1000 euro, cambialo, perfino Fiscozen chiede 400 euro e non offre solo quello, ma in ogni caso rientra nel coefficiente, quindi è stato scalato.
@@stefanozanol2157 perché notoriamente tredicesima e quattordicesima sono un benefit del dipendente, non sono affatto parte della RAL e quindi del costo azienda chiaro 👍
Mi permetto di far notare che il video contiene errori di metodo e calcolo e argomentazioni contestabili.
Il regime forfettario prevede un’aliquota sostitutiva al 5% per i primi 5 anni e al 15% dal quinto anno in poi. Considerando che la vita lavorativa dura non meno di 40 anni, è corretto fare le dovute considerazioni sull’aliquota al 15%, ossia quella a regime, non su quella prevista per l’avviamento dell’attività, al 5%.
Faccio il libero professionista - senza albo professionale - da 34 anni. Il mio coefficiente di redditività è del 78% e la mia aliquota INPS presso la gestione separata è pari al 26,23%. A conti fatti, su un incassato di € 60.000 pagherei € 12.276 di INPS ed € 5.179 di aliquota sostitutiva. L’incidenza percentuale di INPS+aliquota sostitutiva, rispetto all’incassato di € 60.000 è pari al 29,09%. A conti fatti, per un’attività professionale simile alla mia, fino a € 47.000.000 di incassato converrebbe il regime ordinario in quanto, grazie alle deduzioni e alle detrazioni calcolate in modo analitico si riuscirebbe ad azzerare l’IRPEF e le addizionali IRPEF. Ne consegue che il punto di pareggio rispetto al regime forfettario si collocherebbe intorno a € 52.000. Le deduzioni e le detrazioni in questione sono sia quelle relative all’attività (acquisto computer, carta, Internet, ecc..) che quelle personali (spese mediche, fondo pensione, ecc…).
Nel regime ordinario, l’IVA in vendita, fatturata ai clienti, va versata direttamente allo Stato, mentre quella in acquisto per spese relative all’attività la si può detrarre dall’IVA sulle vendite. Tuttavia, le conseguenze di tale meccanismo variano a seconda di chi sono i titolari di partiva IVA e di chi sono i clienti: 2 pasticcieri, uno nel regime forfettario e l’altro in quello ordinario, hanno rispettivamente un vantaggio e uno svantaggio in termini di competitività in quanto il primo potrà praticare ai clienti-consumatori un prezzo esente dall’IVA, mentre il secondo dovrà addebitare loro anche l’IVA (non detraibile dai clienti-consumatori). Invece, qualora sia i titolari di partiva IVA che i loro clienti siano delle imprese (es.: un Web designer che vende un suo progetto a un’impresa) l’IVA applicata da chi sta nel regime ordinario diventa una “partita di giro” e non incide sul valore della prestazione professionale, per cui non esiste alcuno svantaggio competitivo rispetto a chi sta nel regime forfettario e che l’IVA non la deve addebitare affatto.
Infine, il confronto rispetto alla tassazione dei lavoratori dipendenti, sebbene abbia provocato le reazioni stizzite della grande stampa e non solo, risulta sempre fuorviante, in quanto non ho ancora visto nessuna analisi quantitativa che metta sul piatto della bilancia, monetizzandolo, il valore delle tutele di cui godono i lavoratori dipendenti, a differenza dei lavoratori autonomi. Ossia, quanto vale, in denaro, il rischio di impresa? Quanto vale la possibilità di applicare la legge 104 per assistere i familiari malati? Quanto vale l’indennità di malattia, ecc…? Basterebbe calcolare il valore medio di tutte le (sacrosante) tutele di cui godono i lavoratori dipendenti e fare i calcoli rispetto a chi non può godere di tali (sempre sacrosante) tutele.
Sempre a proposito di tasse e confronti tra autonomi e dipendenti, concludo facendo presente che per lo Stato italiano chi ha una partita IVA in regime ordinario è assoggettato anche al pagamento di una tassa in più: l’IRAP (anche se non tutte le categorie sono tenute a pagarla). Insomma, se si ha una partita IVA in regime ordinario, da un lato si viene chiamati a pagare tutte le tasse dei lavoratori dipendenti (IRPEF+INPS), ma allo stesso tempo si viene considerati anche un’impresa e quindi si viene chiamati a pagare pure l’IRAP, riservata alle imprese. Nota polemica: per qualche strano motivo, quando sono gli autonomi a dover pagare più tasse ed avere meno tutele dei dipendenti, nessuno si straccia le vesti. Come mai? Forse perché chi osa avere una partita IVA è un evasore a prescindere e non merita nessuna agevolazione?
Anzi, rettifico, se non è iscritto a nessun albo non può essere nessun medico, architetto o avvocato, sarà davvero un consulente informatico o web designer la cui spesa per l'attività saranno 1000-2000 euro l'anno per ilo software, il sito personale e l'ammortamento dell'hardware (sempre che non sia un consulente e quindi non deve pagare nemmeno queste)
Ah, il dipendente la malattia la paga, la mutua è una assicurazione, mica viene presa dalla tassazione generale. Idem per dire le ferie, che sono parte della retribuzione (e infatti se le salti le devi recuperare per legge), o addirittura TRF o tredicesima, che sono un prestito all'azienda. E no, il rischio di impresa non esiste se non c'è un capitale investito.
Ah, le spese mediche e co. sono al 19%, aumentano di un niente la tassazione ipotetica.
Signori: ho la p.iva e pago piu tasse dei miei colleghi dipendenti. Calcoli alla mano è cosi.
Inoltre non ho orari e sono talmente "libero" che finisco per lavorare piu del dovuto.
E non raccontate la favola del "faccio il lavoro che mi piace" perchè le persone comuni lavorano perche devono e cio che piace non sempre puo essere trasformato in lavoro.
Lo 0,1% fa del suo lavoro anche la sua vita, tutti gli altri vorrebbero solo vivere sereni lavorando il minimo.
E non parliamo del fatto che senza contratto hai 0 garanzie anche solo per vivere in un sottoscala in affitto.
Siamo realisti non idealisti.
Stiamo creando un esercito di giovani "anziani" senza figli, senza stabilità, senza futuro che lottano solo per se stessi lavorando e investendo fino a che avranno 120 anni.
L'estinzione degli italiani.
@@simonem7579 Mostrali
Spiritosissima battuta a 6:29: "li riprenderete". I contributi INPS servono a pagare le pensioni agli altri adesso e non abbiamo idea di cosa succederà in futuro. Questa è la triste realtà.
Te lo dico io: se non facciamo figli, nessuno pagherà i prossimi pensionati, ovvero noi
esatto, c'è una grandissima possibilità che quei soldi non li rivedrai mai più, o li rivedrai in una proporzione enormemente ridotta, in poche parole è un inculata, quindi è giusto considerare i soldi versati come TASSE e non come contributi
Ma neanche tasse. Se fosse una tassa avresti garanzia di una controprestazione in cambio.
Io la considero imposta: mi vengono presi soldi forzatamente in cambio di nulla (nel 2050 non ci sarà nessuna pensione inps o al massimo sarà un assegnino ridicolo con cui forse ci fai si e no la spesa alimentare)
@@elrey.l Già, sarà proprio così
@@Giovanni.manzelliinfatti io sono dell'idea che appena vado in pensione mi danno il 50% dei contributi subito e il restante mensilmente così se dopo qualche mese vengo a mancare almeno metà dei miei soldi resta alla mia famiglia
Scusami, ma un dipendente ha tutte le garanzie del caso: NASPI, malattia, ferie pagate.
Un forfettario ha tutto il rischio di impresa e il rischio di non fatturare in ogni caso.
La costituzione dice all'art 3 che il principio di uguaglianza riguarda trattamenti diversi in condizioni diverse.
Pensiamo che le situazioni di un dipendente e di un autonomo siano uguali?
Anche il forfettario ha dei costi, ricordiamolo (non sono tutti UA-camr).
Il vero beneficio, oltre all'esenzione IVA (che però vuole dire che neanche puoi scaricare, un poco come i dottori per cui IVA è un costo secco) è la semplificazione fiscale.
Allora. Escluse le finte partite iva. Che è una cosa ILLECITA. A te che sei una vera partita IVA, perche dovrei pagare con i miei soldi (le mie tasse) il fatto che ti stai accollando un rischio di impresa?!? Non ho capito, io devo prendermi lo stipendio fisso ma se tu decidi, in base alla tua propensione al rischio, di rischiare ed avere in potenza un reddito ben più alto, allora io devo pagare a te?!?
@@giu_spataro si vede che non hai capito.
Io pago naspi, malattie, ssn ai dipendenti.
Non detraggo niente e le spese, comprese Iva, sono a mio carico e non detraibili.
Apriti la partita Iva e poi ne riparliamo, se vuoi se pensi che sia il Bengodi.
Se sei avvocato o commercialista devo essere una p iva fasulla perché non puoi essere dipendente.
@@giu_spataro Certo! E lo puoi fare in tutta tranquillità senza preoccuparti più di tanto, nulla verrà toccato sulle tue ferie retribuite, sulle decine di ore di ROL all'anno che ti sono assegnate di diritto e se non riuscirai a benficiarne anche retribuite, sul TFR obbligatorio che è un tuo diritto, sulle malattie che, nell'augurarti sempre di poco conto, ti consentiranno di curarti tranquillamente a casa. Neppure riesci ad immaginare che il rischio di impresa è ovunque, anche nella azienda dove lavori? Secondo te il tuo datore di lavoro, il padre oppure il nonno si sono svegliati una mattina ed avevano magicamente la società da gestire con annessi e connessi oppure, come chi ancora decide di rischiare, ti consentono oggi di avere i tuoi diritti da dipendente?
Ed infatti il suo datore di lavoro non è in forfettario@@enricoarmandola7566
@@giu_spataro😂 ma cosa ti accolli tu che le tasse te le paga il tuo padrone. sono io che ti pago le ferie (che io non ho) così come tutti i benefit da dipendente. senza contare che senza la gente che parte dal forfettario non ci sarebbero imprese e aziende, che sono quelle sulle cui spalle campano i dipendenti… anche improduttivi
Da commercialista dico che tutti questi commenti contro il regime forfettario dimostrano che la gente non ha capito nulla.
Da persona che ha avuto sia la p.iva che il contratto, ti assicuro che sto più sereno con il contratto. Testati entrambi, tratte le conclusioni.
Da commercialista collega ti dico che forse meglio andare in pensione 😂😂😂
@@marcellomarasca5082diciamo meglio andare a vivere altrove 😂
Concordo con i commercialisti, Non hanno capito nulla!
Ciao, ho 60 banconote da 50€(2 spicci)da spendere perché mi danno fastidio e come risparmi non ci faccio nulla ma sono indeciso su cosa fare:comprare dei vestiti, fare un piccolo viaggio tipo Roma o Napoli, cene costose, giocate al Casinò, dei tatuaggi della tigre, 2/3 Samsung Galaxy o altro...cosa mi consigliate di fare o devo tenermeli in tasca?
Salve a tutti. Parlo da P.Iva in regime ordinario con ditta individuale e 5 dipendenti.
In merito alla diatriba sviluppatasi nei commenti per le contribuzioni INPS, i rischi d'impresa e le tutele per i dipendenti, secondo me non bisogna dimenticare che i coefficienti pensionistici applicati ai contributi ai dipendenti sono diversi da quelli applicati sui contributi che versa un titolare di P.Iva, garantendo (almeno fino ad ora) una pensione maggiore al dipendente.
Questo si traduce nel fatto che un titolare di P.Iva, anche in regime forfettario, deve pensare SERIAMENTE alla propria pensione, perchè sarà da fame, rispetto a qualunque dipendente.
Ciao Pietro, aggiungi il fatto che col forfettario posso arrivare agli 85k e in piu avere reddito da dipendente fino a 30k. Cosa che per un consulente informatico ad esempio, non è impossibile da ottenere
Sviluppa il concetto...se comprendo bene quello che dici.......potrei lavorare come dipendente fino a 30000 in busta paga e aprirmi una P.I in regime forfettario.....Interessante. Una domanda, in tutte e due i casi si pagherebbero i contributi pensionistici...ho vi é un tetto....
Io faccio così part-time al 50% in pubblica amministrazione ed il resto forfettario con p iva
Se sei sotto gli 85k in partita iva, e sotto i 30k da dipendente, puoi scegliere di non pagare i contributi da p. Iva in quanto quelli da dipendente sono sufficienti
@@Cristianomare solo se superi le 30 ore settimana da dipendente
Ti seguo da tempo. Ti ho sempre apprezzato pur non essendo uno che ama gli investimenti finanziari (apprezzo molto di più quelli immobiliari). Questo video è tra i migliori tu abbia mai prodotto e mostra una onestà intellettuale davvero invidiabile. Il forfettario, come è inteso oggi, è solo ed esclusivamente un invito all'evasione ed è una delle più grandi ingiustizie sociali. Complimenti per l'onestà Pietro.
coefficiente di redditività del 78%: imposta del 5% + 26% di inps per un tot del 31% del 78%, pari a quasi il 25% del 100%: ben 1/4 del totale, poi aggiungi i contributi e superi abbondantemente il 30% del totale. da imprenditore vi dico scappate all'estero anche voi se potete
ma non hai già contato l'inps? Non devi aggiungerlo dopo. Il 25% di tassazione non mi pare una quota terrribile da cui scappare. Anzi.
@@gggab001il video parla di un lavoro di avvocato che è un libero professionista e non ha costi fissi per l'INPS. Per tutti gli altri invece (gli imprenditori) ci sono ben 4000€ di contributi fissi da versare fino a un utile di 17k. Oltre i 17k devi anche pagare quel 26% di cui si parla.
I contributi pensionistici sono la mazzata e sono alti e stanno aumentando un po' ovunque, perché la popolazione invecchia in quest'epoca. C'è poco da scappare, senza contare i costi di case o affitti.
l'inps la deduci quindi a conti fatti viene un 28% circa di tassazione
@@walterf6273 i calcoli portano al 30-35%, ma anche 40%. Dipende dagli incassi. E sto anche considerando la riduzione dei contributi.
Tutto bello, ma INPS è una botta enorme in Italia che pesa e come se pesa
Il problema non è tanto quanto pesa, ma quanto ci tornerà indietro..
Guarda che la pagano tutti l’INPS quindi….
E' uno schema Ponzi.
@@nautilusefull non proprio…i dipendenti con Ral sotto i 35k dallo scorso anno godono di una forte decontribuzione ovvero lo Stato versa parte dei contributi al posto del dipendente e quest’ultimo ovviamente si ritrova salario netto più elevato
@@nautilusefull si ma non cambia nulla. Ti succhiano via comunque il 26%
Assurdo come un intero pezzo di questo paese, storicamente cullato e protetto dai vari governi, continui a sentirsi una classe di sfruttati, nonostante provi anche a spiegargli le cose con i numeri. È veramente frustrante.
Comunque complimenti come sempre a Pietro, preciso come sempre.
Mi sento sfruttato perché mio nonno con mezza paga mia si poteva comprare un terreno e farci una gran casa, io guadagnando il doppio riesco appena a pagare il mutuo e dar da mangiare a casa, e aspetta mio nonno aveva 6 figli
Esatto, la cosa comica è che spesso questa categoria se la prende con i dipendenti pubblici quando anch'essi sono esattamente come loro, sussidiati e un costo su quella parte del paese che ha una produttività del lavoro decente e tira la carretta per tutti
Nn capisco l’invidia di voler distruggere una delle poche cose buone che hanno fatto. Casomai lottiamo per abbassare anche il costo dei dipendenti per le aziende e la tassazione in ordinario dato che è una delle più alte del globo!!
Consideriamo TFR, Malattia, infortunio, contributi già versati. Facciamo due conti e vedremo che un forfettario fino a 85k non è assurdo, se devo far fronte individualmente a quanto sopra. L'evoluzione è detassazione del dipendente non ritassare le partite iva. Poi potemmo parlare per ore del rapporto contributi versati vs qualità dei servizi erogati. Ciao
Ciao Pietro, anzitutto ti faccio i complimenti per questo e per tutti gli altri video. Ti seguo con piacere da anni anche se non ho mai o quasi mai scritto nella sezione commenti. Parlo da fotografo libero professionista in regime ordinario da poco meno di 3 anni. Mi trovo in disaccordo su alcuni punti. Nel video analizzi giustamente come ci sia un divario assurdo tra il forfettario e l'ordinario. Sono super d'accordo sul fatto che il tetto di 85000 sia esagerato (si parla addirittura di innalzarlo a 100), ma la tua proposta di ridurlo a 30 circa la troverei ancora più ingiusta. Non tutti i business sono uguali, non tutti sono scalabili allo stesso modo. Alcuni usano il forfettario per un primo lavoro e altri come secondo lavoro, e magari gli va bene così. Proporre un tetto di 30000 per 3 o 5 anni e comunque un'uscita dopo quel lasso di tempo non avrebbe senso. Precluderebbe la strada a tantissime persone che magari vogliono arrotondare, in regola, con un secondo lavoro. Così come renderebbe impossibile vivere con professioni che generano un fatturato di 35/40/50 k, cosa invece possibile con il forfettario di oggi. Se guadagni 100k e ti tocca passare in regime ordinario te ne fai una ragione ma vivi ugualmente... se ne fai 35 invece, magari in forfettario riesci a viverci, ma sicuramente non riusciresti in ordinario. Avrebbe secondo me più senso proporre un tetto massimo più basso (magari intorno ai 60k) e delle fasce di reddito con tassazioni crescenti, un po' come succede nel sistema da dipendente, senza limiti di permanenza nel regime. Il problema principale del forfettario oltre al tetto spropositato a mio avviso rimangono i coefficienti di redditività, e quasi nessuno ne parla. Ad oggi alcuni non hanno davvero senso. Ci sono professioni che prevedono per forza di cose costi in attrezzatura di almeno 15/20k (escludendo ovviamente formazioni, abbonamenti, trasferte frequenti ecc.) e che si ritrovano un coefficiente del 78%. Poi ci sono professioni che richiedono letteralmente 500€ di portatile/smartphone E BASTA, e che hanno un coefficiente del 67%. Follia totale. Andrebbero rivisti tutti e adeguati.
Questo video è meraviglioso per semplicità e chiarezza. Grazie di cuore Pietro.
Ciao Pietro, intanto grazie per i tuoi video, sono sempre molto interessanti.
Due mie opinioni su ciò che hai detto:
1) Il regime forfettario, per quanto ne so, non è stato ideato solo per agevolare
l'avvio di un'attività imprenditoriale, ma anche per introdurre una vera
e propria "riduzione delle tasse" , promessa che tutti o quasi fanno da decenni ma
sostanzialmente nessuno realizza davvero.
Ben venga dunque il 5% per i cinque anni, ma se fosse per me, sarebbe per sempre.
Il principio di progressività è comunque rispettato: chi fattura 30000 paga meno di chi fattura 85000.
Non è la percentuale che deve aumentare, ma le tasse pagate.
L'obiettivo di alzare la soglia a 100k dunque lo condivido ed anzi, la metterei più in alto.
Quando si parla di attrarre investimenti stranieri, bisognerebbe chiedersi, quale incentivo diamo
agli stranieri per investire in Italia, se teniamo le tasse al livello attuale.
2) INPS: beh, questa è una tassa vera ed anche molto pesante. Il 26% ?
Se il contribuente medio facesse un PAC trentennale investendo ogni anno il 26% dei propri utili, sai benissimo
che avrebbe qualche milione da parte dopo trent'anni, altro che la miseria che arriva dall'INPS.
Il rendimento medio del NASDAQ negli ultimi dieci anni supera abbondantemente il 10% annuo.
E poi, se sono soldi "nostri", sarebbe giusto far scegliere al contribuente come accantonarli
e/o investirli. In fondo, è la nostra pensione, non quella degli altri.
Grazie per l'eventuale tuo parere su ciò che ho scritto e grazie anche per i tuoi video.
Ciao.
Sei stato molto diretto e onesto. Bravissimo
È inutile scornarsi: dipendenti e partite IVA siamo tutti sulla stessa barca, stritolati dalla devalorizzazione generale del lavoro e dall'inflazione. Di categoria ultra tutelata e certa della pensione dopo breve servizio ce n'è una sola, ed è la stessa che ha interesse affinché noi altri ci si faccia la guerra tra poveri
Ottima esposizione del regime forfettario, tuttavia penso che alcuni paragoni tra RAL e Reddito non corrispondano alla realtà
te lo spiego io perché stanno aumentando i limiti del forfettario. Ci sono molte professioni (esempio che conosco in prima persona: medici ospedalieri in ospedali privati convenzionati) che vengono assunte come finte partite IVA con contratto. Dato che queste realtà hanno un potere economico enorme in Italia (gruppo san donato, humanitas ecc..) hanno anche un potere "politico" enorme. Per l'azienda loro sono come dei consulenti assunti e la gestione è molto semplificata, andando di fatto ad abbassare i costi e quindi aumentare i fatturati.
Per confrontare adeguatamente il forfettario rispetto al dipendente bisognerebbe tenere in considerazione i costi per assicurarsi in caso di infortunio e malattia che generalmente paga il libero professionista, il TFR e welfare aziendale che non ha e la mancanza di ferie retribuite.
Il paragone di rendita netta tra forfettario e dipendente fatto nel video è completamente privo di senso.
@@DanieleDonegani esatto sono due regimi diversi visto che il dipendente ha ferie e permessi pagati. Il paragone non c'entra un ciufolo.
La mutua è una assicurazione che si paga, il TRF è un prestito che fai tu all'azienda che al massimo puoi incassare subito e il welfare aziendale fa parte della retribuzione e le ferie retribuite non esistono, è sempre una dilatazione della retribuzione.
@@he11fire73 Questo ha aperto una P.IVA e crede che i dipendenti abbiano le "ferie e i permessi pagati" lol
@@lucab_9 prova ad assumere qualcuno e vedi se TFR, welfare e ferie le paga lo Stato o le devi pagare tu 😉
Il lavoratore dipendente non ha scampo, deve pagare tutte le tasse, anche per chi non le paga. Concordo con chi dice che la P.IVA ha il rischio di impresa, la mancanza di ferie, ecc.. ma questo è già scontato sul compenso, chi è in proprio prende cifre mediamente più alte per lo stesso servizio rispetto ad un dipendente. Per non parlare poi di chi muove milioni e può evadere e poi trattare con lo stato per pagare solo una piccola percentuale. In molti casi l'imposta sul reddito è purtroppo inversamente proporzionale al reddito per il fatto che non esiste una tassazione proporzionale ed uguale per tutti.
@@B4ck vai. Apri la p.iva
Il problema è che c'è un mare di sommerso, non il forfettario
GRAZIE, BEL VIDEO, diciamo che i contributi non sono tasse solo se campi abbastanza!!!
Tutto bello finché non ha dato un giudizio personale che poteva evitare. Italia tipico paese che se uno non la prende in quel posto, allora bisogna fare il possibile per metterglielo, anziché lottare per evitare di prenderlo entrambi.
Ci sono un paio di errori contabili, però:
Minuto 10:41
Se il fatturato è 60.000 iva INCLUSA, l' Iva non è 13.200, bensì 10.820
(49.180 + 10.820 di IVA = 60.000)
Stesso discorso per i costi: su 15.000 iva INCLUSA, l' iva non è 3.300, bensì 2.705
(12.295 + 2.705 di IVA = 15.000)
Inoltre al minuto 11:11 c'è un errore nella grafica: la seconda riga dovrebbe indicare " 11.700 e il segno -"
-----------
Ma poi, scusa, è OVVIO che ci sia grossa differenza se uno fattura 60.000 di soli compensi e l' altro fattura 60.000 IVA compresa.
Se il secondo avesse fatturato 60.000 + IVA le cose gli sarebbero andate un po' meglio: 20.000 netti
Il discorso generale si capisce lo stesso e il video è interessante, però mi sembra un lavoro un po' raffazzonato, sinceramente.
Un peccato, perchè le tue esposizioni solitamente sono molto ben fatte e chiare.👍👍
Sono in un paradiso fiscale e non lo sapevo. Che culo! Grazie di avermelo detto
Una specifica: il 5% si applica solo a chi apre la partita iva con un lavoro mai svolto, diversamente si applica direttamente il 15%.
È un'informazione essenziale da sapere e da condividere.
I dipendenti godono di tuttele che un forfettario non ha. Malattia, ferie, infortunio, TFR, ecc.
Quella differenza di tassazione tra un dipendente e un forfettario che c'è, è più che giustificata dalle tutele a favore del dipendente.
Avendo un reddito alto, lavorando all'estero, ringrazio davvero che ci sia questa opportunità di tornare in Italia da libera professionista con il forfettario e spero alzino anche il tetto fino ai 100mila.
Altrimenti dovrei ancora lavorare all'estero per prendere uno stipendio decente e invece a me piace stare qui in Brianza, esattamente dove stai tu.
30 mila di tetto massimo è una RAL normale per un lavoratore dipendente, per cui a una partita iva con rischi e senza tuttele non converrebbe nemmeno provarci..
Chiaro che se uno è disoccupato o fa part-time è diverso, ma in una situazione media non sarebbe accattivante.
Grazie comunque per i tuoi spunti di riflessione, sei sempre molto bravo.
La soglia ideale per passaggio tra forfettario e ordinario/semplificato sarebbe per me 120k-130k.
13:14 "con margini così bassi di solito c'è un fatturato altissimo"...oppure il fallimento 😆
Il regime forfettario è comodo per chi non ha grosse spese da scaricare (veicoli, materiali ecc) Per tutti gli altri è uno spasso.
Sai cosa dovrebbe essere incostituzionale? Arrivare a pagare oltre il 50% di tasse, che sia un dipendente o un imprenditore, al posto di ragionare sul come tagliare le tasse a tutti si va a ragionare su come penalizzare chi fa/ha di più, l’Italia non cambierà mai..
Video utilissimo, mi ha fatto chiarezza su molte cose che non avevo capito, grazie
io sono forfettario da 7 anni, quest'anno ho pagato il 40% di tasse sul fatturato... altro che paradiso... un estorsione
Poi ci sono quelli che non ti fanno la fattura la metà delle volte. Ma poverini… pagano troppe tasse😂
Analisi sempre interessanti, complimenti.
Domanda: posso aprire una forfettaria per una mia attività diversa dal mio lavoro dipendente mentre rimango dipendente con un contratto indeterminato? Se si, inps e inail in quel caso me lo versa l’azienda quindi io non devo versarmelo in forfettaria?
Ciao, una domanda: è vero che se uno è dipendente con RAL sopra i 30k, e volesse anche aprire una partita IVA per fare altra attività, sarebbe costretto ad aprire in regime ordinario, senza poter usare il forfettario, anche sotto gli 85k di fatturato annuo?
no, conosco "finti" dipendenti che sono assunti a regime forfettario. Bisogna solo capire se l'azienda ne è consenziente o meno
Ecco, ogni volta che ci penso mi chiedo perché io non mi sia messo a fare il mio lavoro ma a partita iva...
Spunti sempre molto interessanti Pietro. La verità però a mio avviso sta nel mezzo…concordo sul fatto che il limite andrebbe abbassato di molto (anche 60.000 a mio avviso già era alto…). Però penso che non si possa confrontare tout court un forfettario con chi ha un contratto a tempo determinato.
Anche solo in considerazione del fatto che a fronte di una tassazione più bassa, ci sono zero tutele e molti rischi (se il cliente fallisce e non ti paga? Se un anno fatturi poco? Se ti ammali? e il TFR? e la disoccupazione se perdi il lavoro?).
Inoltre ci sono anche gli anticipi..(io ad esempio per non ritrovarmi strozzata ogni volta che incasso metto via il 50% di ciò che incasso che utilizzerò per pagare le tasse).
Insomma, forse più che puntare il dito sui forfettari (che includono anche moltissimi piccoli professionisti che magari ci arrivano a malapena a fatturare 30.000 euro annui e sputano sangue per arrivare a fatturarli…), ci sarebbe da concentrarsi sull’abbassare le tasse ai dipendenti e soprattutto alzare i salari altrimenti si rischia solo di ridursi ad una guerra tra poveri…
Però la partita IVA è una scelta libera, io l'ho aperta perché il mio tempo ed il decidere come fare il mio lavoro senza che rompi....ni mi dicano come farlo vale più di qualsiasi vantaggio che l'essere a libro paga può fornire. Se decidi di prendere questa strada non puoi lamentarti di ciò che perdi a non essere dipendente.
@@stefanoricco7659 Io non mi sono lamentata. Certo spesso la PI è una scelta anche se non sempre (dipende anche dal tipo di lavoro). Volevo solo sottolineare che fare un confronto tout court tra un forfettario ed un dipendente è un po' limitante ed anche fuorviante poiché secondo me ci sono vantaggi e svantaggi da entrambi i lati. Io sono sia partita iva che dipendente e lo sperimento ogni giorno. Il regime forfettario viene spesso descritto come un "paradiso" ma non è tutto oro ciò che riluce...altrimenti potrebbero tutti aprire partita iva no?
Ogni volta che sento INPS 26%, ringrazio Inarcassa col suo 14,5%❤
Perdonatemi ma proprio no
Da forfettario da piu di 5 anni ( quindi non il 5% ma il 15%) ho una pressione contributivo/fiscale di circa il 35% sul lordo.
In piu il forfettario come è adesso non è stato introdotto perché si voleva incentivare chi apriva attività, ma semplicemente perché si voleva rendere giustizia ad una platea di lavoratori che se guadagnava 30000,01 € si beccava il 50 % di pressione fiscale perché andava in automatico in regime ordinario ( per lo stato italiano ancora adesso se percepisci 30k all anno sei “ricco”)
In più la mediana di chi ora usufruisce del forfettario guadagna circa 40k/50k l anno , richiedere nuovamente il regime ordinario per redditi del genere senza le tutele del lavoro dipendente è follia
Il forfettario è stato introdotto per fare un regalo a quella parte di elettorato fatte da microimprese che non innovano, sta in settori a bassissimo valore aggiunto e non ha voglia di crescere e in italia sono più del 97%
assolutamente si, paradiso fiscale, considera pure che se sei dipendente fulltime o cmq più di 32 ore settimanali sei esonerato dall'inps se rientri tra i commercianti.... io infatti non ho l'inps dalle cifre che dici tu e devo dire che le tasse derivanti dall'attivita non mi pesano... però certo ho un contratto fulltime da dipende pure oltre la p. iva... non tutti hanno contratto full time ed aprono p. iva per una seconda attività in proprio
Avviso importante per coloro che vogliono aprire partita iva forfettario. Dopo aver svolto un periodo a tempo determinato/indeterminato nello stesso settore come dipendente (anche per prendere la mano)
salterete dalla riduzione del 5% e passerete direttamente al 15% di tasse.
Lo stato infatti incentiva con il 5% di tasse, le persone che saltano dai banchi di scuola direttamente autonome a svolgere quella professione (recando quindi danni alle persone in quanto sprovviste di esperienza). Mia moglie prima di procedere con partita iva come infermiere , si fece assumere per un periodo di alcuni mesi presso una struttura sanitaria per poter acquisire esperienza ed essere responsabile. Una volta aperta p.iva , il commercialista la informò del inquadramento al 15% a causa della previa assunzione.
Molto interessante, ma aggiungerei anche, nel mio caso, 230 euro annui di iscrizione all'albo e 300 di assicurazione professionale. Inoltre sul vantaggio rispetto al lavoro subordinato non sarei così sicuro, in quanto bisogna considerare anche i contributi che versa l'impresa e i vari TFR, ferie pagate, tredicesima, quattordicesima, malattia ecc.
@@marcore3767 tredicesima e quattordicesima sono un vantaggio del lavoro dipendente?! Cosa mi tocca leggere 😭 e tutto gli altri elementi che hai elencato li paga l azienda che assume il dipendente, non la collettività. Se avessi dipendenti tuoi lo sapresti
Ciao Pietro, ci lamentiamo molto delle tasse e che in Italia non si riesce a vivere e per chi è autonomo, oltre ad avere un enorme rischio, deve sentirsi dire pure che col forfettario per 3 anni deve guadagnare al di sotto dei 35k (non so dove vivi ma con quei soldi non riesci manco a viverci in Italia) altrimenti se non si decolla dichiari fallimento..
Non sono per niente d’accordo, bisogna incentivare le libere professioni e soprattutto alzando anche il margine di guadagno del forfettario, dovrebbe essere al pari dell’inflazione.
Il forfettario è un paradiso fiscale per tutti quei professionisti con costi pari a 0 come consulenti, programmatori, avvocati, notai, medici, fisioterapisti e simili.
La natura di queste attività non comporta un grande rischio d’impresa ed il fatturato rimane più o meno stabile nel corso del tempo consentendogli di rimanere nel regime agevolato a vita (anche con l’aiuto di un po’ di nero).
Non facendo grandi investimenti e non creando valore (per esempio, assumendo dipendenti), sono praticamente un investimento a perdere per lo stato.
Parlo con cognizione di causa, in quanto (ex) forfettario convertito a dipendente+ordinario. Dopo 5 anni di (quasi) 0 tasse, ora pago tutto quello che non ho pagato prima. Con gli interessi 😂
Il forfettario conviene se non si sostiene costi di impresa, diversamente non potendo scaricare costi risulta poco conveniente
Te probabilmente hai visto 10 secondi del video 😂
@@Redirecttmnon è la bibbia eh questo video, la realtà è diversa. Nel mio caso non conviene assolutamente, fatturo circa 80k l'anno e secondo il coefficiente di reddività dovrei essere al 86%, invece sono neanche a metà. In ordinario mi scarico tutto e di più e quindi mi conviene alla grande.
@@maurig1234”nel mio caso” -> o non hai visto il video o non l’hai capito
@@fedepmp393sono d'accordo, infatti la mia risposta era a sostegno del primo commento di @marcoaimasso3222 e in contrasto con quello di @redirecttm
Il forfettario è una trappola. Se fai consulenza a costo zero (come penso sia il tuo caso) il vantaggio esiste, ma se hai spese significative (specialmente collaboratori, chiaramente entro i limiti imposti dal regime stesso) basta una simulazione Excel per vedere che non solo si rischia di pagare più tasse, ma si rischia di pagare più tasse di quello che si fattura (paradossale).
Per avere senso (ed essere equo), il forfettario dovrebbe applicare il "forfait" solo all'imponibile usato per la stima dell'IRAP (ovvero escludere il discorso dipendenti/collaboratori).
Ciao Pietro, ho una sola osservazione, a questo punto perchè non ridurre la pressione fiscale sui datori di lavoro che vogliono assumere, piuttosto che incoraggiare il regime forfettario da parte dello stato? E quindi incentivare la nascita di nuove partite iva come funghi?
Oltretutto trovo che sia altamente discriminatorio, perché il limite sul fatturato e non sull' utile, di fatto limita il forfettario ad una selezione di lavori. Un qualsiasi tipo di commercio o attività dove si acquistano materiali non potrà mai beneficiare del forfettario perché per avere un utile dignitoso sfora subito il fatturato. Mentre tipo un agente immobiliare può arrivare davvero a guadagnare quasi 60k annui netti non avendo praticamente spese.
Il limite dovrebbe essere più basso, ma già al netto della decurtazione dell'indice di redditività. Almeno si darebbe la stessa opportunità a tutti i lavori e non solo ad una "fortunata" categoria
Ottima precisazione quella sulle false partite iva. Anni fa ho "approfittato" di quello che allora si chiamava forfettino e me ne sto pentendo ancora oggi, visto che l'unica ad avere un risparmio è stata l'azienda. Io mi trovo con contributi frammentati e non ricongiungibili all'inps dei dipendenti, se non con costi improponibili per chiunque (3000 euro al mese per 10 anni)
Mi sembra un’analisi molto superficiale e direi quasi “populista”. L’autonomo se si ammala non guadagna se ha una gravidanza ha un sussidio da fame, non ha permessi, 104, ferie, tfr o fondi pensione vari. La formazione è a proprio carico. Per altro In una città come Roma
o Milano 85k di fatturato non sono nemmeno una cifra faraonica.
perchè ferie e permessi e tfr sono regalati? li da lo stato per caso? il dipendente se liguadagna, semplicemente la ral viene spalmata su più voci.
@@Appleday99se adesso i meccanismi di tutela del lavoro dipendente sono uguali a quello degli autonomi allora vale tutto!
@@mariope1984 i meccanismi di tutela non sono gli stessi ma devi infatti paragonare costo azienda del dipendente (NON RAL) vs fatturato Partita IVA e noterai che la differenza di netto è, come detto nel video, quanto meno inequa
Il regime forfettario è aperto a tutti chi si lamenta o critica può benissimo licenziarsi aprire un'attività e usufruire del " Paradiso " fiscale.
Il forfettario non ti garantisce la stessa stabilità e serenità economica e mentale di un indeterminato, molto semplice. È inoltre molto più difficile ottenere prestiti e mutui. Ai costi che ha citato Pietro bisogna aggiungere i costi delle iscrizioni ai relativi Albi, dei corsi di formazione obbligatoria, dei software sempre più cari, delle assicurazioni lavorative e sanitarie!
Leggo tanti commenti vicini alla discriminazione verso i forfettari, viviamo in un mondo libero, se siete davvero cosi convinti che convenga potete sempre lincenziarvi e aprire partita iva con regime forfettario! A voi il coraggio!
Vorrei sapere se l'inps e le tasse si calcolano sullo stesso montante. esempio se tolte le spese ho 10k euro pago 2,6k + 0,5k o dai 10k tolgo 2,6k di inps e poi pago il 5% di tasse. Perchè a me risulta il primo caso, non il secondo come detto nel video.
Commentando il video una P.iva non ha 13esima, non ha infortuni, non ha malattia, non ha ferie e al di la del tuo esempio in cui lavori dalla cameretta i costi ci sono, marginare il 78% (nel mio caso) è infattibile. Inoltre non puoi versare i fondi pensione con sgravio, o meglio lo fai a tue spese, ma a quel punto investi liscio.
Poi mi sembra che in Italia ci sia bisogno di tutto tranne che di aumentare le tasse. 5 anni tra che avvi tutto, passano subito, e poi dopo paghi il 15% mica poco se sommato al 26-27 delle casse varie. L'inps è un colabrodo e sono a tutti gli effetti soldi a perdere.
In italia mi sembra che le aziende tutte insieme paghino tipo 26 miliardi di tasse contro i circa 600 miliardi delle persone normali, questo significa che chi ha una azienda o scarica tutto o apre sede all'estero. Andare a pesare sulle partita iva mi sembra un suicidio. E' vera solo la questione delle finte partita iva, ma la soluzione sarebbe ben altra.
Io sono partita IVA e leggere certi commenti mi fà venire il latte ai gomiti, nessuno sano di mente esce dal regime forfettario che è iperfavorevole avendo una tassazione irpef ridicola in qualsiasi salsa la vogliate mettere.
"considerare i contributi una tassa non è corretto, perché vanno versati... E li riprenderete?" Mancava un punto di domanda alla tua affermazione 😂
la cosa sconvolgente non è il forfettario, è la tassazione dell' ordinario e del dipendente
Unico commento sensato.
L'imposizione del regime ordinario ci può stare, ma andrebbe alzata la soglia. Per fortuna questo governo di centro destra l'ha portato da risicati 60k a 85k. Forse venisse alzata a 120-130k sarebbe l'ideale
Il razionale per le casse dello Stato penso sia il ragionamento “meglio poche tasse, tutte e subito”, piuttosto che niente perchè diventa tutto fatto in nero. In più c’è anche il discorso che il rapporto del dipendente fa accedere a dei benefit “malattia, maternità, paternità, congedi, permessi” che lo Stato forse non ha più voglia di avere in carico.
Il razionale è che la classe dirigente è composta in grosso modo da lavoratori non dipendenti
Anche questo potrebbe essere un buon punto
Perché non fare un forfettario ILLIMITATO, ma PROGRESSIVO? Con un curva (senza scaglioni per carità) che parte dal 5 o 15% dell’imponibile per a salire gradualmente fino a tendere asintoticamente per dire al 40% o 50%. I calcoli li fanno i computer per chi non sa applicare una formula basta una casellina in un sito web ministeriale e il pulsante “calcola”. Poi sarà il singolo professionista a decidere liberamente quando gli converrà passare alla ben più complessa gestione ordinaria o continuare se farla facile “fatturo X, pago Y”.
Sarebbe buon senso, ma a volte la semplicità è più complicata per certa gente
il regime forfettario conviene in base a quello che fai di lavoro ma ti assicuro che non conviene per altri tipi di lavoro. Ti parlo di un commerciante che ha un ecommerce e vende anche su Amazon ed EBay dei prodotti fisici con un margine di guadagno del 200%
Facciamo conto che il prodotto lo paga 10 ivato e lo rivende a 30 esente iva + 5 euro di spese di spedizione = 35 euro
La spedizione di 5 euro la paga il cliente
SPESE CHE IL COMMERCIANTE DEVE SOSTENERE
Questo commerciante ha venduto il prodotto su Amazon e quindi deve pagare le commissioni Amazon che ammontano a 8 euro
Dovrà pagare anche la scatola d imballaggio, il nastro adesivo, la carta per stampare l’etichetta di spedizione ed il toner…. 0,50 euro.
Ha un magazzino che paga 300 euro al mese
Luce, acqua, fibra, scheda sim, tassa sui rifiuti, 80 euro al mese
Ha bisogno di spostarsi in città o fuori città per svolgere mansioni di lavoro (visita ai fornitori, ricerca di nuovi fornitori, etc) stimiamo 100 euro al mese
Commercialista 50 euro al mese
Camera di commercio 10 euro al mese
Inps minimo 375 euro al mese (+ Inps aggiuntivo in base a quanto fattura utilizzando il coefficiente di redditività)
Facciamo conto che vende 5 prodotti al giorno quindi fattura 175 al giorno x30 giorni sono 5250 euro x12 mesi sono 63000 di fatturato
Nel commercio il coefficiente di redditività é il 40% quindi sono 25200 euro
Inps fisso annuale 4515 + 1660 inps aggiuntivo = 6175 euro
25200-6175 = 19025 euro (imponibile netto su cui calcolare tasse)
Il 15% di tasse quindi é 2853 euro
Se vogliamo fare il 5% sono 951 euro
Ricapitolando quindi:
Costo per acquisto di 1800 prodotti 18000 ivato
Costo per 1800 spedizioni 9000 euro ivato
Costo 1800 commissioni Amazon 14400 euro ivato
Costo per imballaggio di 1800 prodotti 900 euro ivato
Costo 12 mesi di magazzino 3600 euro
Luce acqua etc per 12 mesi 960 euro ivato
Spostamenti e benzina per 12 mesi 1200 euro ivato
Commercialista 600 euro ivato
Camera di commercio 120 euro
Inps totale 6175 euro
Tasse al 5% sono 951 euro
TOTALE SPESE: 55906 euro
TOTALE RICAVI 36000 euro
SEI IN PERDITA DI 19906 euro
Ho provato a fare una simulazione con un guadagno del 500% e vai comunque in perdita di -1906 euro
Se non usi Amazon ed utilizzi solo l’ecommerce e se sei autodidatta risparmi soldi altrimenti ci devi mettere sui 2000 euro di spese + hosting annuale 200 euro, poi per far conoscere i tuoi prodotti ed il tuo e commerce devi per forza fare Ads (Facebook Instagram Google tiktok) e spendi almeno almeno 1000 euro al mese su cui poi devi pagare 220 euro di iva poiché hanno sede all’estero. Quindi spendi di pubblicità 14640 euro.
In conclusione ti posso dire che il regime forfettario può essere un paradiso fiscale oppure una TRUFFA DELLO STATO
Se fai una SRL ti scarichi TUTTO E DI PIÙ e se vedi che le tasse sono troppo alte ti compri una macchina aziendale o altre attrezzature che ti azzerano quasi le tasse…
Senza contare i rimborsi chilometrici, i buoni pasto, l’affitto del marchio registrato a tuo nome, e l’IVA non diventa più un costo ma una partita di giro.
@@claudiovixx infatti secondo me lo stato dovrebbe prevedere un sistema per chi non ha bisogno di una contabilità complessa (il forfettario) e uno per chi invece ne ha bisogno (gestione semplificata o ordinaria) perché ha dipendenti, spese, organizzazione complessa e quindi margini ridotti da conteggiare per bene.
Il forfettario è talmente conveniente che a me libero professionista con normali spese di gestione (non sono commerciante)... non conviene, sono rimasto nell'ordinario.
Ciao Pietro, ti scrivo per porti all' attenzione un argomento, io e mia moglie abbiamo messo i pochi soldi che abbiamo in buoni fruttiferi postali, credo di non aver visto tuoi video sul rendimento di questi, ( potrebbe esserti utile come argomento di un video), sta di fatto che non so quanto abbiano di rendita, non credo più del 2% lordo, sapresti darmi informazioni?
La vera domanda però è la seguente, sto seguendo la pubblicità della Mediolanum che da il 5% come rendimento, tu conosci l' offerta e sai dirmi come si fa a capire se è un rendimento vero e quali aspetti meno vantaggiosi ci siano dietro? Magari anche questo argomento, a tua discrezione può essere uno spunto per video. Grazie
Io sono un forfettario ma il commercialista mi ha fatto pagare sia l’irpef che le addizionali comunali, non solo il 5%. 🤷♂️
Domani lo chiamerò per chiedere spiegazioni in merito a ciò
a meno che non hai altri redditi ha sbagliato
Sono fisioterapista. Termino volontariamente il lavoro dipendente contratto indeterminato per aprire piva. Ho le caratteristiche per entrare nel regime forfettario, sempre come fisioterapista ma libero professionista. Qui si apre una contestazione. Metà dei commercialisti interpellati (anche da miei colleghi nella medesima situazione) dicono che ho diritto al 5% per i primi 5 anni perché l'attività di piva è nuova. L'altra metà mi dice invece che essendo la mia professione una continuazione di una attività precedente (anche se come dipendente) non ha diritto al 5% ma al 15%. Sento una mia amica all'agenzia delle entrate dove controllano o forfettari e mi risponde che la normativa è soggetta ad interpretazione, quindi loro considerano la continuità della professione e non l'apertura della piva. Cioè, se fossi diventato gelataio, avrei avuto diritto al 5%. Qualcuno ha esperienza simile o può dare un consiglio?
@@grandeoceano ti conviene accontentarti del 15% a mio parere, che comunque non è male.
Purtroppo ne so quanto te. È una regola molto interpretativa... e la sua interpretazione può dipendere da sede a sede.
Io ti consiglieri prima di tutto di controllare come eri assunto, se proprio come fisioterapista o in qualche altro modo; e se cadessi nel primo caso, secondo me ti converrebbe "accettare" il 15%. soprattutto per evitare problemi futuri ecc...
@@CriccaDelMana grazie
@@diegofacheris5824 grazie
I commenti si concentrano sul vantaggio individuale, ma il vero punto è quanto Pietro ha intelligentemente sottolineato alla fine del video: le PIVA agevolate non solo creano disuguaglianza sociale, ma anche un freno rispetto al tessuto economico dello stato. La spinta verso la PIVA, potenziata dalla volontà di innalzare il massimale tenendo una tassazione ridicola, porterà l'Italia, già condannata con le micro imprese, ad avere ancora più frammentazione. I professionisti cerceranno in tutte le maniere di rimanere soli, per i guadagni individuali grazie alla tassazione, ed eviteranno di aggregarsi e creare impresa. La PIVA agevolata quando usata NON solo come avviamento (come dice Pietro) crea una coscienza collettiva di tipo individuale. Che è il contrario di quanto l'Italia ha bisogno da almeno 30 anni.
L'avevo intuito, ma numeri alla mano è sconcertante.
Mi dimetto dal lavoro dipendente e torno a fare il consulente forfettario.
E se mi rompo una gamba per un mese me ne sto a casa, non prendo soldi, ma è comunque più conveniente.
è un regime che va bene anche per chi fa trading per lavoro?
Ma un venditore d'auto con partita iva, con un fisso + iva conviene o no? Non ho costi di strutture ecc.. ho solo le tasse da pagare essendo in forfettario giusto?
Gli acconti non sono sull'anno in corso? Non sugli anni futuri. Giusto?
Sempre detto il forfettario è eccessivamente premiante, ha perso il senso originale che era quello di aiutare le nuove attività e si è trasformato in una gigantesca stortutra che complica il sistema e non porta vantaggi concreti alla collettività.
Ma certo, adesso siamo in un paradiso fiscale! Agente di commercio che paga obbligatoriamente inps e enasarco. Provate voi a mantenere una famiglia e una casa con 40/45k di provvigioni all'anno....i contributi previdenziali forse un giorno a 70 anni li riprenderemo? Forse si in parte...ma come faccio a vivere oggi? Perdonami Pietro, ma questa volta non sono per niente d'accordo...e spero che nessuno del governo ascolti il tuo strampalato consiglio. Con affetto
Rispetto a me stronzo dipendente che magari faccio il tuo stesso lavoro.. si. Sei in un paradiso fiscale. Ma qui non si deve scatenare una guerra tra poveri, ed è proprio questo il punto. Prendiamo tutti poco e tutti cercano di guadagnare di più.. ma la risposta non può essere l'agevolazione smodata e insensata di una sola categoria (a cui storicamente la destra tende a fare l'occhiolino).
A 100.000 euro.. ma anche solo 85k.... ma che forfettario vuoi avere!? sei bello che avviato e a gonfie vele! Fila a pagare le tasse!
@@stardon ok sono d'accordo 100k sono troppi per stare nel forfettario, ma Pietro propone di abbassare il limite a 30k, non si rende conto di cosa significa fatturare così poco, e ripeto, è solo grazie al forfettario che riusciamo a sopravvivere con certi ricavi...40/50k sono il minimo che ormai bisogna raggiungere, con i costi di oggi. Piuttosto vietiamo per legge l'agente monomandatario, se mi vuoi in esclusiva mi devi assumere, altrimenti tutti plurimandatari.
@@stardona parità di compenso lordo tra dipendente e autonomo, l'autonomo paga meno tasse, ok... Ma tu dipendente hai una serie di benefici (due a caso: naspi e TFR) che noi autonomi ci sogniamo. Quindi non parlerei di agevolazione smodata di una categoria
Se ti sembra conveniente il regime forfettario rispetto al dipendente puoi sempre aprirti una partita IVA e accedere al regime forfettario. È aperto a tutti.
Ci sono diversi errori nei calcoli del regime ordinario che portano a dei risultati completamente errati.
Prima di tutto la quota dell'IVA sui 60.000 € iniziali, che non é assolutamente 13.200 (il 22% di 60.000 é completamente sbagliato come calcol!). La stessa indentica cosa sul calcolo dell'IVA dei 15.000€ di spese.
Inoltre l'IVA da versare non abbatte né l'impobile INPS ne quello IRPEF. Questo perché l'IVA incassata non é un reddito ma é, appunto, IVA (e per essere precisi non é nemmeno corretto considerarla parte del fatturato, cosa invece fatta sui 60.000€ iniziali).
Per completezza ho rifatto i calcoli:
Fatturato: 49.180,33 + 10.819,67 di IVA (totale 60.000).
Spese: 12.295,08 + 27.04,91 di IVA (totale 15.000)
IVA dovuta: 10819,67 - 27.04,91 = 8.114,75
Imponibe INPS (fatturato senza iva meno spese senza iva): 49.108,33 - 12.295,08 = 36.885,25
INPS: 9.590,16 (approssimata al 26% senza stare ad impazzire con i decimali).
Inponibile IRPEF (stesso imponibile INPS meno quota INPS dovuta - in realtá sarebbe la quota INPS pagata nell'anno precedente ma facciamo finta che non cambi): 36.885,25 - 9.590,16 = 27.295,08
IRPEF (simulata tramite sito web): 6.278,00
Netto: Importo incassato (60.000) meno IVA dovuta meno INPS e meno IRPEF: 36.017,08
Mancherebbero le tasse locali ma sarebbero comunque poca roba sull'importo che salta fuori che é comunque ben lontano da quello indicato nel video.
Sei riuscito a spiegarmelo meglio te in soli 20minuti che il mio commercialista in 10 anni 😂
Grande Pietro 👏👏
Veramente faccio fatica a trattenermi. Pensa che c*** pago tutte le tasse non ho ferie non ho tredicesima non ho quattordicesima non ho malattie per cui se mi ammalo devo lavorare vomitando. Non ho orari e non ho tutele. L'unica cosa che ho a differenza di un dipendente di positivo è la libertà. Libertà che per me vale, ma ti assicuro che costa. Il forfettario non è una passeggiata e te che lo descrivi così dovresti vergognarti e basta
Povero…lascialo stare che dopo 4 ore di lavoro intellettuale va in panne 😂 perfino Mr. Rip lo guardava con gli occhi sbarrati mentre si lamentava di questo 😂
Sentire da una partita iva lamenti sulla tredicesima/quattordicedima fa ridere. Trattasi di un prestito a tasso zero che i dipendenti fanno all'azienda: in sede di contrattazione è il lordo che si contratta, poi la "torta" viene divisa in tante mensilità (fette) in base al ccnl di riferimento. Quindi piu mensilità = netto mensile piu basso, non ci sono regali.
Le mensilità "aggiuntive" non sono come il tfr, che va accantonato a parte e di fatto costituisce retribuzione differita aggiuntivamente alla RAL: sono una vera e propria presa in giro e il 99% dei dipendenti non l'ha capito.
Tutto giusto, ma non credo che qui si stia mettendo in discussione la difficoltà nel fare impresa (che è sempre complicato).
Il video è incentrato sui vantaggi che ha una P.Iva in regime forfettario rispetto ad una in regime ordinario.
E' vero che ha divagato anche sull'irpef dei lavoratori dipendenti, ma non è il fulcro del video.
O sei irrazionale o se fa così schifo saresti già passata a lavorare come dipendente
Non oso immaginare cosa succederebbe se attuassero la tua idea di farlo durare al massimo 3 anni.. sarebbe la rovina di milioni di italiani (compreso me).
Non possono proprio farlo, gli piacerebbe ma non possono..
Addirittura se in 3 anni non ci sono riuscito dovrei considerarmi un fallito?
E anche se fosse dovrei essere punito con un imponibile che va dal 5% al 35%?
Dillo prima che ci vuoi morti a sto punto. xD
E se volessi godermi il processo di crescita con lentezza senza etiche di lavoro frenetiche?
Lascia stare noi forfettari, soprattutto dopo aver approfittato anche tu di questo regime. 😅
E dico questo con la massima stima e rispetto perché nel corso degli anni mi hai aiutato tantissimo e non ti ringrazierò mai abbastanza.
Un saluto.
3 anni sono anche troppi, non sei un fallito, evidentemente non sei capace di fare impresa, non c'è nulla di male nel fare il dipendente. Qual'è l'imprenditore che vuole stare per sempre sotto gli 85k di fatturato? Nessuno. Solo chi non ha intenzione di crescere e innovare vuole stare in quel regime, tipicamente persone che stanno in settori a bassissimo valore aggiunto e che evadono (i dati sono chiarissimi su questo). Perché io con le mie tasse devo accollarmi voi presunti steve jobs che non si accorgono nemmeno di essere dei sussidiati esattamente come i dipendenti pubblici?
Un anno nel forfettario, sfondato e poi trasferito di corsa all'estero.
Pentimento? Zero. Ora qui con i pop corn a leggere i commenti di chi è in Italia e da una parte si vanta di conoscere tutti i cavilli burocratici, dall'altro lato piange segretamente per lo stesso motivo.
Il massimo è se è a Dubai
Non mi aspettavo che anche tu alimentassi la campagna diffamatoria contro i forfettari.
Ma ti posso assicurare che anche chi è in regime forfettario paga imposte elevate rispetto ai margini, per il semplice fatto che non può scaricare le spese, che sono quasi sempre più alte rispetto ai coefficienti di redditività calcolati, appunto, a forfait, ma sempre a favore dell'agenzia delle entrate.
Parlo di me: sono forfettario ed ho un buon volume di affari. Ho creato il mio lavoro da zero senza mai ricevere un finanziamento pubblico o un credito di imposta.
Ma ho pure molte spese perché uso molti veicoli e mi devo avvalere di molti collaborare esterni. Spese che non posso detrarre.
Certo potrei passare al regime ordinario, ma in ogni caso verrei ipertassato.
La verità è che, in un'altra nazione, io, grazie al mio lavoro, sarei più che benestante. Mentre in Italia lavoro duramente per pagare tasse che vengono reinvestite anche per pagare chi non ha voglia di lavorare o per permettere a chi viene dall'Africa di vivere qui con affitto e spese mediche pagate (mentre noi italiani dobbiamo morire aspettando i tempi biblici della sanità pubblica).
L'unica soluzione non è il forfettario, ma il nero. Evadere e non dichiarare i propri redditi è una extrema ratio di sopravvivenza. E ve lo dice uno che ha sempre fatturato tutto perché credeva nella cooperazione sociale.
Oggi invece mi ritrovo ad essere perseguitato dal fisco per aver fatto il mio dovere di contribuente. Altro che fisco amico! Se non crollo prima, io porterò tutto quello che riuscirò a risparmiare, e la mia famiglia, fuori dall italia.
Sì, gli anticipi dove li mettiamo. Si paga il doppio di questo.
Video utilissimo, mi trovo in una situazione in cui dovrei cominciare a guardare anche queste cose. Mi chiedevo se cambiasse qualcosa se si ha allo stesso tempo un lavoro da dipendente.
Se hai un lavoro da dipendente puoi stare nel forfettario solo se la tua RAL da dipendente è inferiore ad un certa cifra...non mi ricordo se 30 o 35 mila
@@balo1512 Ti ringrazio per la precisazione 😊
Nel caso in cui si abbia già un contratto a tempo indeterminato, si può aprire una seconda attività con regime forfettario ? E la RAL dell'azienda si somma al fatturato della seconda attività ?
Si che puoi basta che non superi i 30k da lavoro dipendente e no non fa cumulo con lo stipendio sono due attività separate e così anche la gestione fiscale
@@gabbyg574 Grazie per la risposta, ma quindi se supero i 30k non posso aprire una seconda attività personale con regime forfettario? Da come avevo capito bastava che complessivamente non si superasse l'attuale limite degli 85k
@@virgilioacursi612funziona come ti ha scritto gabby
@virgilioacursi612 sono quasi certo di no" ma cmq basta che senti un commercialista qualsiasi o caf"a regola se superi i 30k da dipendente non rientri più nel forfettario, quindi per qualsiasi altra seconda piccola o grande attività ricadresti nell'ordinario.srls ecc ecc.dovresti o abbassare la tua ral da dipendente giusto sotto i 30k lordi o licenziarti
@@gabbyg574 grazie per le info
Il regime forfettario o no, il vantaggio sta nell evadere il fisco
Aggiungo che chi è in Regime forfettario non paga neanche le addizionali regionali e comunali Irpef
Allora tornando all’esempio di un avvocato che fattura 85k all’anno paga nel caso del 5% tra inps e tasse circa 21k per i primi 5 anni ma dopo paga circa 27k. Vuol dire che questo cristiano alla fine guadagna circa 58k puliti per se che corrispondono 4800 euro al mese… ora capisco che per un ragazzetto neolaureato possano essere un mucchio di soldi ma nella realtà dei fatti 5k al mese non ti rendono sicuramente ricco.
Certo che i contributi sono tasse, non li rivedrai mai, non coprono nemmeno la spesa corrente. Sono in forfettario e mi rimane tra il 50 e il 60% in mano...
ma com'è possibile che ti rimanga cosi poco? forse stai contando anche le spese dell'attività. Contando solo le tasse è IMPOSSIBILE, è semplice matematica
@@sergiomihut8110 e certo che le conta!! il fatto che fiscalmente vengano gestite forfettariamente non significa che non esistano più!!!
Purtroppo credo che il motivo per cui esiste il forfettario “per sempre” sia legato al nero. Se tutti fossero in ordinario dopo 3 anni, di fatto vigerebbe il principio per cui meno fatturo meno tasse dovrei pagare, ergo, per i cari (nel senso di costosi, per tutti noi) furbetti: cerco di fatturare il meno possibile. Il forfettario fino a 85k o anche 100k che siano, incentiva tutti i professionisti a dichiarare, dato che si pagano molte meno tasse.
Nel caso si ha giá un lavoro da dipendente,i contributi inps da versare con p.iva cambiano?
Se non erro, non dovresti pagare l'INPS in forfettario se hai già un lavoro da dipendente
Io ho sia lavoro dipendente che Partita IVA forfettaria. Pago gestione separata INPS per la partita iva e gestione normale (anzi nel mio caso Ex Inpdap) per il lavoro da dipendente.
92 minuti d applausi
No, sul fatturato da p.iva non devi versare contributi inps se hai anche un lavoro da dipendente
@@RyomenS95 in effetti hai ragione. Nel mio caso li pago perché il mio lavoro dipendente è part time..mi scuso per aver dato una risposta parzialmente errata. Non si finisce mai di imparare!
Dai ma gli ultimi commenti non hanno senso! Anzi, ben venga che alzino il limite! Ci lamentiamo continuamente per le tasse in Italia e una volta che c’è una possibilità di risparmiare non va bene! Mi sembrate tutti pazzi!
50% di tasse, siamo proprio in Italia.
Peccato che a me mi hanno liquidato subito questi di fiscozen, a loro interessano solo casi semplici e non casi un po più complessi... dovevo aprire solo una p.iva di commercio all'ingrosso niente di che... eh ma noi non gestiamo ste cose.... ma come... che servizio inutile, manco a cercare di comprendere ciò che si doveva fare... vi consiglio vivamente fido commercialista, molto più chiari e disponibili a rispondere a dubbi e domande
I soci di una Snc possono usufruire del regime forfettario?
La maggior parte dei forfettari, a fine mese, si ritrova l’equivalente di uno stipendio dignitoso, senza però avere tutte le tutele di un dipendente.
L’utile di un forfettario che fattura 30k l’anno non è poi così lontano da un dipendente con busta paga netta di 1.500€. Ma il forfettario non ha ferie pagate, non ha malattia, non ha tredicesima ed il più delle volte non stacca veramente la spina nel weekend.
Paradiso fiscale non credo proprio.
Per non parlare del divario di servizi tra nord e sud e della loro qualità. Le tasse dovrebbero servire a rendere migliore il nostro paese. Forse in alcune zone è davvero così, ma nel Sud Italia non credo proprio.
Inoltre ritengo che le ragioni di tante partite iva aperte negli ultimi anni vadano ricercate nell’antiquato modo di concepire gli spazi e gli orari di lavoro da parte di tante aziende. Tante persone hanno preso coscienza dell’immenso valore che ha il proprio tempo. Non è furbizia, né tentativo di “evasione”. È più che altro sopravvivenza.
Notare come usato è così stuoino da credere che la 13esima sia un regalo al dipendente (e evito le ferie pagate è la malattia, quello è uno step sopra). Eppure lo stato gli fa pagare il 15% di tasse fino a 85k di fatturato. È un problema.
Ma infatti per 30k l'anno io che ho avuto sia p.iva che contratto ho avuto solo agevolazioni nel secondo caso.
@@simonem7579 senza contare che, anche con fatturato zero, i contributi fissi devi pagarli ugualmente, circa 4.000 euro. Aprire partita iva è sempre e comunque un rischio, quindi ben vengano le agevolazioni. Piuttosto andrebbero rivisti tutti i meccanismi che riguardano l’INPS.
@@simonem7579 Il limite è 85k, non 30k (che peraltro conviene pure a 30k, l'unica differenza è se quell'attività ha costi fissi elevati, ma a quel punto ti conviene chiudere se dopo 5 anni hai ancora costi fissi così elevanti da incidere sul fatturato quando tassato al 15% ridotto all'78% o meno)
@@GiulioSchiavo L'INPS non è una tassa
i contributi servono per pagare le pensioni attuali, quindi non li rivedremo in vecchiaia.
si ma vedila come vuoi però in termini di cashflow quel 25% di Inps pesa, meglio 1.000€ oggi che 1000€ ad 80 anni, pensiero personale per cui in realtà la pressione fiscale sul totale si attesta sempre sul 25% praticamente ( considerando i contributi)
Ma l'imposta sostitutiva del 5% quindi si calcola su (reddito imponibile - contributi INPS), e non sull'intero reddito imponibile (ovvero entrate annue x coefficiente redditività)?
in realtà sarebbe imponibile MENO contributi inps versati anno precedente (tutto, saldo e acconto in pratica). lui ha fatto un esempio "a regime" in cui in contributi di un anno combaciano con quelli dell'anno successivo ecc
E poi ci sono i lavoratori dipendenti che pagano 37% in media di tasse ( e 10% di contributi).....
Praticamente toglieresti il forfettario con un discorso che si riduce a "se entro tre anni la tua attività non è decollata tanto vale che smetti", bello, vallo a dire a quei professionisti (psicologi, avvocati...) che hanno studiato 5-10 anni e che spesso non hanno altra scelta che la p.iva e che spessissimo ci mettono ben più di 3 anni ad arrivare a redditi decenti... Non tutti siamo youtuber che in tot anni fatturano chissà quanto.
Inoltre il discorso forfettario vs ordinario ha senso, ma paragonare al lavoro dipendente ne ha molto meno, visto come le p.iva in italia devono arrancare in molti contesti lavorativi pieni di incertezze.
Ps. Concordo però che il limite di 85.000 non abbia minimamente senso.
Sì, esatto, gli avvocati e gli psicologi vanno tassati come tutti gli altri dipendenti. Peraltro loro stessi sono dipendenti, lavorano per altri studi (o per le ASL nel caso degli psicologi), non si capisce perché un avvocato che fattura 80k debba essere tassato al 15% e un avvocato che ha una RAL di 40k debba subire una tassazione maggiore.
@@emanuele676 non hai idea di cosa parli.
1) solo gli psicoterapeuti lavorano in ausl, e comunque sono una frazione del totale quelli che ci arrivano, la stragrande maggioranza sono p.iva
2) gli psicoterapeuti che lavorano in ASL sono mediamente MOLTO meglio pagati degli psicologi con p.iva, la maggior parte degli psicologi darebbe non so cosa per abbandonare il forfettario e avere un contratto nel pubblico
@@emanuele676
Ps. Sull'avvocato che guadagna 80k ti do ragione, infatti se avessi letto il mio commento fino in fondo avresti visto che concordo che il limite a 85k sia un controsenso.
Hai proprio citato due categorie estremamente sovraffollate, che avrebbero bisogno di tutto meno che di nuova concorrenza. Se ci fosse un numero sensato di avvocati ti assicuro che non servirebbe fare 3 anni di sgomitate per crearsi un giro.
@@PietroMichelangeli
Quindi la soluzione è togliere l'agevolazione e uccidere sul nascere la carriera di tutti i nuovi psicologi/avvocati?
Concordo sulla parte finale del video. Se avessero fatto una cosa del genere in Francia a quest'ora tutti i dipendenti si sarebbero licenziati e fatti assumere in partita iva forfettaria, tempo 1 anno e poi voglio vedere con quali soldi lo stato pagava le pensioni e tutto il resto, visto che si sta parlando di partite iva che mangiano ( e se va bene costruiscono la base per un mezzo impero) sulle spalle di dipendenti che guadagnano 1500-2000 euro al mese.
Che idee strampalate che hai 😅 lo stato, in tutto, non deve prendersi più del 20% di tasse. I contributi me li gestisco da solo: non ho bisogno di papà Stato che se li mangia.
Sì, per poi piangere quando devi pagare 30.000 di spese mediche quando tua moglie partorisce come negli USA lol
in realtà se hai un attività senza pos/cassa i contributi inps neanche li paghi...
@@leonardopalermo16 ah no?
Si vede che lavori da pochi anni. Sulla carta è ben diverso dal come va nella realtà. Sono forfettario anch'io e se fosse come dici tu i professionisti non preferirebbero lavorare in nero alla metà del prezzo della fattura. Ciò vuol dire che il REALE carico minimo di tasse supera il 50%. Fra qualche anno quando l'inps ti cancellerà con un click anni di contributi e ti accuseranno di evasione fiscale senza che tu possa dimostrare il contrario tirerai le somme e scoprirai che hai lavorato in perdita per anni.
@@EscapeLands ma questa cosa dell INPS vale solo per le partita IVA no? I dipendenti non pagano INPS, è tutto regalato
@@Aristotele888i contributi Inps li perdono anche per i dipendenti, è frequente. Però il dipendente non viene accusato di evasione perché non è lui a versarlo mai il datore
@@EscapeLands una macedonia di concetti discutibili e che nulla hanno a che fare con il tema della tassazione discussa nel video e comunque ti informo che l INPS al dipendente la paga sia l azienda che il dipendente stesso
@@Aristotele888il tema non è la tassazione ma il forfettario che è un paradiso fiscale. In realtà è un inferno fiscale, altrimenti i professionisti non scapperebbero dal paese. E il mio commento non era certamente un paragone fra dipendenti e partite iva ma un'osservazione sulla partita iva. Il tema dei dipendenti l'hai tirato fuori solo tu in modo ironico perché evidentemente hai qualcosa che ti rode e vuoi parlarne.
Non è una macedonia di concetti ma solo 1 ne ho scritto, non è difficile
@@EscapeLands hai appena detto nel commento sopra che sei in forfettario, non mi sembra che sei scappato da nessuna parte
Peccato non si possa sfruttare il fondo pensione in forfettario, ma ci può stare
Discorso un po' semplicistico soprattutto nel confronto con il dipendente. Il dipendente non ha il rischio di impresa, ha la malattia, i permessi, le ferie, la 13a/14a, non puo essere licenziato facilmente, non paga commercialista, fatture elettroniche ecc... E che dire della gioia di rincorrere i clienti che non ti pagano la fattura per mesi e mesi? Il dipendente è IPER tutelato, quindi il confronto lascia molto il tempo che trova.
Trovo invece azzeccato il confronto con l'ordinario (ma dovevi farlo al 15%, non al 5%) che effettivamente conviene solo nel caso di grosse spese per la casa (detrazioni varie).
Un altro svantaggio del far pagare il 15% di tasse è che non c'è selezione, anche gente che crede che i dipendenti abbiano la malattia (lol, è una assicurazione, una mutua, si paga ogni mese per essere protetto quanto ti serve, come fai con l'auto...), i permessi, le ferie o addirittura la 13/14esima, che è un prestito che fanno i dipendenti all'azienda, o che non pagano commercialisti (cosa che nemmeno fa una P.IVA, sono esentasse) o che addirittura abbia lo stipendio assicurato se l'azienda perde clienti lol
@@emanuele676 è un assicurazione che si chiama INAIL e che paghiamo tutti. Una PIVA invece deve farsela privata e gli costa migliaia di euro se vuole una diaria come quella dei dipendenti. Quindi non se la fa e lavora anche se non sta bene, perche se sta a casa nessuno lo paga. Il dipendente se il lunedì ha un leggero mal di testa sta a casa sotto le coperte...
Ti ricordo che l azienda che fallisce deve pagare prima i dipendenti che i fornitori. Un dipendente non lo licenzi facilmente, e anche se fosse ha sempre il sedere parato dalla disoccupazione.
La 13a è assicurata da ccnl, anche se sei un cane a fare il tuo lavoro.
Non ho mai visto dipendenti spendere 1000€ dal commercialista.
Posa il bicchiere amico...
@@stefanozanol2157 No, l'INAIL non è obbligatoria per le P.IVA, ma solo per artigiani e gli agricoltori, e infatti loro ricevono il rimborso in caso di infortunio. Se vuoi fartela privata fartela privata, che ti devo dire? I dipendenti sono obbligati invece. Come sei obbligato a farti l'RCA. Ti sembra un regalo?
E no, l'INAIL è in attivo. Cioè quello che versano le persone ogni mese come premio è MENO di quello che l'INAIL versa come risarcimento. E' come una normale assicurazione a scopo di lucro.
Anche le P.IVA possono richiedere la disoccupazione, ha solo un altro nome. In ogni caso i dipendenti pagano la NASPI, ogni mese pagano un premio per la NASPI, quindi no, non è un regalo.
LA 13ESIMA E' UN PRESTITO CHE STAI FACENDO ALL'AZIENDA, PRESTI UN 13ESISIMO DEL TUO STIPENDIO ALL'AZIENDA PER FARTELO RIDARE A FINE ANNO, SVEGLIA!
@@stefanozanol2157 Ah, se il tuo commercialista ti chiede 1000 euro, cambialo, perfino Fiscozen chiede 400 euro e non offre solo quello, ma in ogni caso rientra nel coefficiente, quindi è stato scalato.
@@stefanozanol2157 perché notoriamente tredicesima e quattordicesima sono un benefit del dipendente, non sono affatto parte della RAL e quindi del costo azienda chiaro 👍