Susanna Tamaro: "Basta con Verga in classe, è noioso!"

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  • Опубліковано 11 вер 2024

КОМЕНТАРІ • 69

  • @lucadigioia8148
    @lucadigioia8148 Рік тому +21

    Cara Nadia,
    da giovane insegnante credo che il lamento della Tamaro dia voce ad una tendenza che lentamente ma in maniera assai insidiosa si sta impadronendo della scuola: la paura del complesso. Ciò che non è immediatamente comprensibile va eliminato, ciò che non è in grado di parlarci "al cuore" va eliminato, ciò che non è capace di parlarci al/del presente va eliminato. Da anni si applica lo stesso ragionamento all'autore di turno. Così è stato per Manzoni, così è ora per Verga. È un atteggiamento, questo, da guardare con terrore e da combattere con determinazione perché in questo modo gli studenti, presto, non saranno più capaci di guardare al presente, ma saranno semplicemente costantemente alla ricerca di modi per evadere, per non guardare ad un mondo che non comprendono, perché complesso.
    L'esperienza del testo, questo in aula lo dico sempre, è un'esperienza totalizzante, perché è in grado di metterti davanti al mondo contemplando tutte le sue sfaccettature, quelle belle e, soprattutto, quelle brutte. Questa è la portata rivoluzionaria di Verga: il mondo non è sempre un bel posto, ma non basta levare lo sguardo da ciò che ci disgusta: è da codardi.
    In secondo luogo, basta, ve ne prego, di guardare alla scuola come se questa fosse il tempio della lettura. "Il novecento! Il duemila! Parlateci di ieri". Il novecento, il presente, esiste anche - e soprattutto - al di fuori della scuola. Ci sono insegnanti che vorrebbero mettersi alla gogna perché, nella furia, non sono stati in grado di parlare di Levi, di Pasolini, di Calvino ecc. Ma la grandezza di questi autori sta nel loro esistere indipendentemente. Indipendentemente da tutto. Se uno studente è stato allenato all'importanza della letteratura, alla sua grandezza, alla sua bellezza, questo non smetterà di cercare nei testi le risposte alle famose grandi domande. Non addossate alla scuola il peso del mondo intero, perché non ha spalle abbastanza forti per reggerlo.

    • @manu6572
      @manu6572 Рік тому +1

      ❤❤❤Ma che bel commento ! Condivido in toto.

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому +5

      Sono d'accordo e il tuo commento mi ha fatto venire in mente una cosa che era già latente nella mia testa.
      La paura della complessità è una cosa che mi spezza seriamente, specie da quando c'è stato il Covid, periodo in cui - per motivazioni personali - mi son trovata, diciamo così, "in classe online" con persone molto più piccole di me. Ho notato che anche un periodare complesso - come potrebbe essere il mio commento o questo tuo - spaventa.
      Anche nelle chat online, su Twitch per esempio, dove decine di persone commentano in live il proprio creator preferito, più volte ho notato persone di dieci anni meno di me (o più) non capire assolutamente le frasi. Leggevano e doveva rileggere il mio commento perchè dopo cinque o sei parole avevano perso proprio il senso della frase. E non è una osservazione che ho fatto di rado, ma una costante quando mi approccio a persone più piccole. Se scrivi periodi troppo lunghi con subordinate etc pensano subito "ah questa è una intellettuale snob". Mi è successo non sto a dirti quante volte, infatti di recente ho desistito dal commentare in tali contesti perchè è assurdo passare per intellettuali e snob quando semplicemente si sa usare la propria lingua.
      La stessa cosa suppongo si applichi ai classici: erano scritti in modo diverso, più complesso, per cui se spaventa una frase in chat figurarsi una pagina di Malavoglia o peggio un canto di Dante. Questo accade quando il cervello non è abituato a fare percorsi complessi. E io stessa l'ho sperimentato con la matematica: a un certo punto mi veniva il rigetto e non ho più proseguito con gli studi, specie tra quarto e quinto anno di liceo (quindi io non sono esente da questo discorso) perché la mia testa rifiutava di creare percorsi complessi e sforzarsi di capire.
      Questo accade quando il cervello capisce di poter fare le cose più in fretta, con meno dispendio di tempo: segue sempre gli stessi percorsi neuronali, e sfugge quelli complessi o nuovi. Motivo che è alla base della difficoltà del mettersi a dieta, o dello smettere di fumare, o anche di provare ansia, purtroppo... Allo stesso modo, studiare e impegnarsi alla complessità.
      La domanda è: è sempre successo o sta succedendo soltanto negli ultimi anni? A me sembra la seconda, perché in passato non ho mai avuto problemi a comunicare a livello complesso con le persone - anche quelle che a scuola non erano cime, diciamo. Adesso il discorso è generalizzato, più ampio, riguarda tutti.
      Non so, non ho risposte: solo evidenze e fatti sui quali non saprei come agire.

    • @lucadigioia8148
      @lucadigioia8148 Рік тому +2

      @@lalettricesolitaria Paradossalmente, il discorso è assai complesso. Da un lato, è necessario fare appello ad un concetto importante, quello di appropriatezza: può non essere appropriato adoperare un periodare lungo e complesso in una chat, dal momento che - come McLuhan insegna - il medium è il messaggio, per cui mezzo veloce, messaggio veloce (dunque semplice e immediatamente comprensibile). Non tutti hanno lo stesso gusto per il bel parlare, per cui - in taluni contesti - è facile passare per prolissi, ampollosi e polverosi intellettuali da salotto.
      In seconda battuta è però impossibile non notare la repulsione che, concretamente, sta invadendo la scuola per tutto quello che esula da una comprensione semplice e immediata. Basta dare una sfogliata ai testi: incorniciati da parafrasi e commento, in cui non resta per gli appunti manco un'unghia di pagina. Lo studente non è chiamato a far nulla: il testo è bell'e che pronto per essere ingollato direttamente in una lingua facile e accessibile. Non c'è smarrimento, e dunque orientamento, e dunque esperienza. È come dire d'essere stati a Madrid, di conoscerla, avendoci semplicemente fatto scalo.
      Leggere Boccaccio può non essere semplice, ma può essere bello. Se poi manco sarà bello (e questo sarebbe bene la Tamaro lo comprendesse) pace. Non basta essere docenti capaci: quanto si legge un testo - spesso lo si scorda - sono due gli universi che sulla pagina si toccano: quello dell'autore e quello dello lettore. Non ho vergogna a dire che, durante gli anni di liceo, Dante è stato per me il peggiore dei nemici. Non m'è stato insegnato a guardarlo come un uomo dei suoi tempi, profondamente calato in quel contesto, per cui m'era semplicemente odioso. Un odioso bacchettone a cui nulla andava bene. Basta andarsi a leggere le recensioni di Amazon sotto i Malavoglia: "scordate tutto quello che vi hanno insegnato...". La scuola può fallire ma - nuovamente - non è questo il punto.
      Condivido in tal senso lo spunto dato alla prof.ssa Italia dalla proposta di Galimberti di abolire (!) Manzoni, che per me è stato illuminante nel comprendere quale possa essere questo famoso "punto": site.unibo.it/griseldaonline/it/dibattiti-e-questioni/paola-italia-alzate-posta

    • @ClaudioBenassi
      @ClaudioBenassi Рік тому

      C’è però da dire che Il Verismo e’ materiale estremo. La Tamaro ha le sue ragioni.

  • @Maria-ys2tt
    @Maria-ys2tt Рік тому +5

    21:45 ‘La letteratura diventa il bagaglio culturale da portare con sé ovunque si vada, contente monete d’oro da donare.’
    È sempre un piacere ascoltarti Nadia 😊

  • @martanellavalledeilibri179
    @martanellavalledeilibri179 Рік тому +2

    Ciao Nadia, come sempre complimenti👏👏 perché porti contenuti con discussioni interessanti immancabilmente affrontate con intelligenza. Ascoltandoti mi è venuta in mente una frase di Chiara Beretta Mazzotta: "per divertirsi non è indispensabile leggere perché si possono fare un mucchio di altre cose, ma per acquisire competenze è indispensabile leggere e mentre lo fate rischiate di divertirvi".

  • @davideriva3625
    @davideriva3625 Рік тому +2

    La mia esperienza personale non è universale, ma non ho potuto, leggendo l'intervista, non pensare a come autori del passato studiati in classe mi hanno saputo emozionare profondamente. Proprio Verga è quello per cui ho speso delle lacrimucce, quello che ho provato leggendo in classe Rosso Malpelo mi ha parlato come poco nella mia esperienza scolastica ha saputo fare. Dante è complesso, sicurissimo, ma grazie al mio bravissimo professore e a come ha affrontato quei canti della Commedia che abbiamo approfondito ha saputo comunicare molto (forse non tutto quel che dante voleva, certo) anche al meno interessato dei miei compagni. Lo studio dei classici non è inutile e non penso sia tanto distante da noi da non saperci più dire niente o doverci annoiare e basta.

  • @sil-va8738
    @sil-va8738 Рік тому

    Sei stata illuminante sulla differenza tra studio e lettura; per quanto riguarda il principio guida del piacere, invece, hai confermato un'intuizione...

  • @imvale3301
    @imvale3301 Рік тому +2

    È sempre un piacere ascoltarti 😊

  • @sallyscrive
    @sallyscrive Рік тому +1

    Ogni volta che guardo un tuo video è un bagno di realtà e un'occasione di riflessione notevole. Continuo a pensare che se tu avessi fatto l'insegnante, avresti avuto un esercito di studenti adoranti e appassionati. Una specie di Keating al femminile.

  • @maurofontana6532
    @maurofontana6532 Рік тому

    video stupendo. Le tue riflessioni hanno nuovamente dimostrato una lucidità invidiabile

  • @aleseven1259
    @aleseven1259 Рік тому

    Fantastica Nadia!👏

  • @sab66ciccia97
    @sab66ciccia97 Рік тому +3

    A scuola ho amato Verga, Manzoni e Dante perché mi hanno spiegato il contesto storico, il senso e il messaggio dell’opera, e poi ho letto nella loro interezza. Della Tamarro invece non sono riuscita a leggere nulla, troppo noiosa 😝. Come dice Ima & the book, sono le antologie che fanno passare la voglia di leggere.

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      In realtà a me fanno venire voglia di leggere 😂 con una antologia ho scoperto Dostoevskij per esempio. Credo sia più una avversione psicologica al libro come oggetto piuttosto che al suo contenuto, in quanto rappresentante di un apprendimento lento inserito in una realtà a diversa velocità.

    • @fucsia89
      @fucsia89 Рік тому

      Anche a me la fanno venire, leggevo spesso tutta l'antologia prima ancora che iniziasse l'anno 😂

  • @ClaudioMancini90
    @ClaudioMancini90 7 місяців тому

    Hai ragione la lettura viene prima dello studio, infatti ho letto a scuola superiore "Madame Bovary" di Gustave Flaubert e mi è piaciuto, ora lo sto rileggendo!

  • @sabrinalavelli4053
    @sabrinalavelli4053 Рік тому +1

    Grazie ☺️ ho iniziato a leggere alle elementari e non ho più smesso… purtroppo i miei figli non leggono ma spero che il mio esempio prima o poi serva 📚

  • @sebastiano-famedilibri
    @sebastiano-famedilibri Рік тому

    Grazie di esistere Nadia 😁😁😁
    Un video che tutti dovrebbero vedere e spero che giri, ce n'è tanto bisogno

  • @MiriaTheBookHunter
    @MiriaTheBookHunter Рік тому

    Ciao Nadia! Concordo che nella scuola ci sia da fare parecchio restyilng un po' su tutto e secondo me mancano molte autrici però come dici anche tu il bagaglio culturale aumenta e ciò comporta una scelta putroppo a discapito di qualche autore, capisco sia un compito estremamente difficile e non vorrei essere nei panni degli insegnanti.

  • @francescagranata6027
    @francescagranata6027 Рік тому +1

    Sono un’insegnante di lettere della pubblica scuola italiana.
    Forse commenterò a pezzettini il tuo video 😊
    Come fare appassionare gli alunni alla letteratura? Devi amarla tu. Solo così trasmetti passione….
    Secondo punto: leggere non è innato.
    Verissimo.
    Nelle mie classi lavoro con la lettura annuale e continuata di un libro (in genere classico, al massimo in edizione ridotta) e se nei primi mesi gli studenti si smarriscono e faticano a seguire la trama, quando arriviamo alla fine è evidente il loro miglioramento nel tenere, trattenere e comprendere la storia.
    Però… mi permetto.
    Rosso Malpelo piace un sacco 😊
    E pure Manzoni.
    Per non parlare di Dante.

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      Anche a me! Ma a Susanna Tamaro evidentemente no :D O forse ha avuto dei cattivi insegnanti, chissà!

  • @denisemontanari9388
    @denisemontanari9388 Рік тому

    Bellissimo! Grazie

  • @barbaramoricca6269
    @barbaramoricca6269 Рік тому

    Complimenti, condivido le tue opinioni 🌟🌟🌟🌟

  • @marcoaltobelli2423
    @marcoaltobelli2423 Рік тому +1

    Posto che di prof che cercano di farti amare la lettura anche seguendo i gusti dei ragazzi ce ne sono (più di dieci anni fa il mio prof d'italiano si fece una cultura sul paranormal romance per dare dei titoli a delle ragazze che non sembravano voler leggere nulla al di fuori di twilight), tra le cose che la scuola insegna c'è anche come affrontare la noia, la fatica e la frustrazione di fronte ai fallimenti (ovviamente do per scontato un rapporto sano con la scuola, senza tirare in ballo prof tiranni, bulli e quant'altro).
    Perché la noia, la fatica e la frustrazione ne avremmo a palate una volta diplomati e se non iniziamo a capire come gestirle da ragazzi, in un ambiente protetto, figurati poi quando non ci saranno sconti.
    La scuola deve essere interessante e una materia può essere appassionante, ma non deve essere necessariamente divertente.
    Mi è piaciuto tutto il discorso che hai fatto sulla matematica, sono nel gruppo di chi l'ha sempre detestata e avevo il 7 perenne in pagella, ma anche avessero tolto i logaritmi e gli assi cartesiani avrei fatto schifo uguale 😅

  • @silviagialluisi488
    @silviagialluisi488 Рік тому +1

    Il problema in Italia della scuola di OGGI, degli insegnanti e del metodo di insegnamento è molto più complesso di come si può credere. Il metodo che tu vorresti (che anche io condivido) è quello anglosassone, inapplicabile nel nostro Paese. Gli insegnanti mancano di passione? Può darsi. Quando hai a che fare con studenti sempre più svogliati e disinteressati, non solo allo studio, e con paghe molto al di sotto della media europea, è veramente difficile far emergere la miccia della passione. Genitori ignoranti che pretendono di sostituirsi alla figura dell'insegnante (bravo o sbagliato che sia, è una fugura che andrebbe rispettata sempre). Oltre al fatto che gli insegnanti sono divenuti e trattati, oramai, alla stregua di un qualsiasi dipende pubblico. Inoltre, hanno dei programmi ministeriali da portare avanti e lezioni da 25 min sarebbero impensabili. Il problema, a mio avviso, non sono gli insegnanti, ma tutto il sistema scolastico e culturale che vi è dietro. Sussanna Tamaro, evidentemente, è in crisi con le vendite. Tu sempre brava ❤

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      Perchè inapplicabile? Questa è la domanda che la scuola italiana dovrebbe farsi. Purtroppo la mia sofferenza universitaria è iniziata proprio toccando con mano le differenze dell'insegnamento nel resto d'Europa. Se restiamo indietro a livello lavorativo, nonostante l'ampia cultura che possediamo, è anche per questo.

    • @silviagialluisi488
      @silviagialluisi488 Рік тому

      @@lalettricesolitaria Per i motivi da me citati. Siamo culturalmente incompatibili. Le scuole anglosassoni sono volte a formare lo studente e a far uscire fuori i suoi veri talenti. In Italia si creano, al massimo, accademici.

  • @fucsia89
    @fucsia89 Рік тому

    Novantadue minuti di applausi.
    Comunque magari a noi avessero fatto scegliere dieci libri a scelta da leggere in estate, no erano PER FORZA quelli e io che leggevo da quando avevo 4 anni sono arrivata a odiare la lettura perché appunto era diventata studio e una cosa imposta

  • @EvaDiaryChannel
    @EvaDiaryChannel Рік тому

    Fermo un attimo il video. Mi piace tantissimo il tuo esempio della matematica. Il problema è che socialmente la matematica è considerata indispensabile, della letteratura invece se ne può fare a meno. Continuo il video.

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому +1

      Eh, il problema di cosa è "socialmente considerato indispensabile" apre un'altra grande parentesi su cui discutere. In un mondo ideale tutto dovrebbe essere considerato indispensabile.

  • @TheMrsGigante
    @TheMrsGigante Рік тому

    Ciao. Perfettamente d'accordo con te. Nella scuola italiana si fa troppa confusione tra lettura e studio. Da insegnanti di inglese cerco sempre di " interessare" i miei alunni. Ora sto facendo Alice nel paese delle meraviglie e le fiabe....
    A me scuola le suore mi picchiava con la bacchetta di bambù...soprattutto x matematica. Ancora oggi non ne capisco niente quindi le botte non sono servite.

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      Ecco, le botte nemmeno servono o comunque creano traumi, l'effetto è sempre quello di esasperare il ricordo a essere legate: una materia, una figura umana che poi si ripropone nella nostra vita e alla quale permettiamo di bacchettarci o peggio di trattarci male.

  • @mariad.946
    @mariad.946 Рік тому

    Incantevole come sempre.
    Pensa, ho portato Verga come esame orale alla maturità e non ricordo quasi nulla. 😮 ma probabilmente non è così, devo aver inconsciamente rimosso i ricordi della brutta scuola. Verga e tutto il resto è interiorizzato. Ne sono certa.
    Poi ti immagini che povertà avremmo a studiare solo le cose allegre, piacevoli, facili, ecc.. ecc... ??
    Sono totalmente d'accordo con te.
    Poi ho fatto caso che ci sono momenti per tutto nella vita. Attualmente, ad esempio (nb: ho 50 anni) non posso lontanamente ascoltare le storie della Shoah, per esempio. Mi fanno davvero stare male. Eppure ci sono stati anni in cui avevo il bisogno di conoscere e le seguivo.
    Tutto il piacere che ho per la cultura è arrivato lontano dai tempi della scuola.
    Ora ne dico una: io, piuttosto, sarei per l'abolizione e delle valutazioni. Ma capisco che viviamo in una società competitiva e risulterò 'na matta. 😂

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому +1

      Anche io: per me le valutazioni sono il male, così come sono adesso. Tra l'altro ho saputo da una mia amica (che ha amici con figliì a scuola) di come il sistema scolastico odierno sia diventato più simile a una azienda, schiacciante, rispetto anche solo a dieci anni fa. Io non mi sorprendo se si preferisce fuggire o evadere da questo contesto, anche a discapito dello studio.

  • @melaniacostantino9730
    @melaniacostantino9730 Рік тому +1

    Ma io non dubitavo, io non avevo il minimo dubbio che avrei dovuto sottoscrivere tutto, parola per parola. Parola per parola.

  • @EvaDiaryChannel
    @EvaDiaryChannel Рік тому +3

    I miei figli di 16 anni sono grandi lettori ❤Leggono gli autori del loro tempo ma studiano con curiosità anche i classici e li leggono in modo autonomo. Io mamma lettrice molto orgogliosa.

  • @TheMrsGigante
    @TheMrsGigante Рік тому +1

    Anche a me piace Verga ( anche Manzoni) ma secondo me è affrontato male nelle scuole. Bisognerebbe presentarli come " storielle " e far interpretare agli studenti il resto... con la loro testa e poi si può fare il confronto con le varie epoche. Di Verga e la nostra.

  • @normanbates429
    @normanbates429 Рік тому +1

    bravissima, non avresti potuto dirlo meglio

  • @francesco2305
    @francesco2305 Рік тому

    Questo video a avrebbe potuto chiamarsi: Basta con le equazioni di secondo grado in classe, o basta con l'assassinio dell'arciduca francesco ferdinando, o basta con le barbabietole da zucchero. La questione dunque non è il cosa ma il come. L'insegnante deve sempre contestualizzare ma soprattutto, come hai detto nel video, creare delle esperienze di scuola positive.

  • @user-cn3jf8zg5d
    @user-cn3jf8zg5d Рік тому +1

    Quando la notorietà dà alla testa !!!... preferisco un solo capitolo di Verga o una terzina di Dante al posto di tutte le pubblicazioni della Tamaro!!!... e sono ancora buono.

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому

      Vi sarà capitato di entrare in case di conoscenti ed osservare librerie (?) desolatamente vuote. Ne ricordo una con UN (!) solo libro : " La vita di Platini" , il famoso calciatore. Il NEMICO NUMERO UNO, non è la Tamaro ( di cui non ho mai letto niente e probabilmente mai lo farò) ma che le persone non leggono un bel niente. Magari leggessero almeno la Tamaro. Nemmeno quella.

    • @user-cn3jf8zg5d
      @user-cn3jf8zg5d Рік тому

      @@plissken2097 Può darsi che aveva un ebook con i libri in versione digitale.... Adesso è facile trovare anche i classici e i libri della Tamaro in quel formato.... comunque è vero che tanti, troppi non leggono!!!

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому

      @@user-cn3jf8zg5d No , nessun ebook , non esistevano nemmeno i cellulari. Probabile che abbiano trasferito adesso su ebook , " La vita di Platini" , giusto per far spazio ad altri libri non reperibili come ebook...😂😂😂

  • @plissken2097
    @plissken2097 Рік тому

    Guardate che S. Tamaro NON ha detto di non leggere . Ha detto che certi autori sono noiosi. Se volete o pretendete di dare l' " Imprinting " del leggere ai giovani , proponendo Verga siete fuori strada. Mettete l' alternativa se leggere " I Malavoglia " o " Mastro Don Gesualdo " e " Le tigri di Mompracem " o " Lo Hobbit ", e vediamo cosa succede.

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      Non son alternative possibili: Verga è letteratura italiana, lo Hobbit è letteratura inglese, per dire. Come ho detto nel video, la letteratura italiana non è svago, è studio. Per svago, invece, si può leggere anche la lista della spesa se lo si vuole, ma non è affare di competenza della scuola.

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому

      @@lalettricesolitaria Grazie per la gentile risposta.📚

  • @plissken2097
    @plissken2097 Рік тому

    La lettura di un testo di matematica confrontato a un romanzo d' avventure , non sono esattamente la stessa cosa. Ma lo scandalo , dov'è? Aver affermato che esistono libri noiosi, che fanno passare la voglia di leggere?

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      Quale sarebbe il romanzo di avventure? Verga??? Avventure??? :D Ma lo hai letto? Noto un bel po' di confusione in tutti i tuoi commenti (potevi tra l'altro farne uno unico, non c'era bisogno di farne tremila separati, eh)

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому

      @@lalettricesolitaria Mi sono imbattuto casualmente su queste pagine. L' argomento mi sembrava interessante e ho voluto dire la mia. Grazie per avermi dato l' opportunità di farlo. Ho coinvolto nella discussione anche la mia famiglia. Mi spiace averti innervosito, non era mia intenzione . Covavo questi argomenti da diversi decenni. Grazie per avermi dato l' opportunità di esporli. Procedero' alla rimozione dei miei commenti, prima che si innervosisca qualcun altro . Un caro saluto ed esco di scena.

  • @rosalindamattera2753
    @rosalindamattera2753 Рік тому +1

    Ma perché permettono alla Tamaro di scrivere? Se si chiede agli studenti, ma a voi la Tamaro piace? O vi piace Rosso Malpelo? Vi piace come sono scritti? Comparateli. Vi interessa leggere questo? Magari lei ha parlato per interesse... Gli insegnanti non sono dei in terra, non sanno tutto, non sono infallibili, sbagliano, commettono errori continuamente come tutti, sono umani. Non bisogna considerarli superiori ma semplicemente essere consapevoli, fin da studenti, che sono umani e non hanno nessuna verità in tasca. Non vanno venerati come divinità né come l'autorità di turno. Bisogna ognuno assumersi le propria responsabilità per la propria vita. E dire: ragazzi: giudicate voi, leggendo, la Tamaro o Verga, e dite cosa ne pensate. Basta.

  • @plissken2097
    @plissken2097 Рік тому

    E basta con sta storia della Letteratura italiana! La letteratura non ha colore o bandiera. FATE LEGGERE COSE INTERESSANTI ! Siano italiane o no.

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      Maaa tutto bene??? :D Penso tu abbia detto una grossolana assurdità: se dovessimo studiare le letterature di tutti i paesi non basterebbe una sola vita.

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому

      @@lalettricesolitaria Ho sottolineato : COSE INTERESSANTI , questo presuppone ovviamente una selezione.

  • @lucat5479
    @lucat5479 Рік тому

    Susanna Tamaro aveva bisogno di visibilità visto che non se la fila più nessuno da tempo, giustamente ed è uscita con sta boiata pseudopopulista, sapeva bene di provocare una polemica. Poi, Tamaro e cultura formano un ossimoro,, è ovvio che una come lei non ami la complessità: devo ricordarmi di farle causa per il mio diabete. Detto questo, se posso, hai preso spunto da questa uscita improvvida per fare un ragionamento di ben altro respiro. Come cantava De André, "Dal letame nascono i fiori". A proposito di statistiche, secondo l'ISTAT, nel 2022 solo il 39,3% delle persone sopra i 6 anni hanno letto un libro al di fuori della scuola o dall'ambito professionale, nel 2020 era il 41,4%. La percentuale delle lettrici è del 44% rispetto al 34% dei lettori. La quota più rilevante delle persone di 6 anni e più (il 17,4% considerando tutti gli individui, ben il 44,4% tenendo conto dei soli lettori) sono lettori ‘deboli’, dichiarano cioè di aver letto al massimo tre libri nei 12 mesi precedenti l’intervista. Il 15,4% (pari al 39,3% dei lettori) possono, invece, essere considerati ‘lettori medi’, avendo letto da 4 a 11 libri nell’ultimo anno. Infine, soltanto il 6,4% dei residenti (pari al 16,3% dei lettori) hanno letto almeno 12 libri nell’ultimo anno e possono essere considerati lettori ‘forti’.
    La quota di lettori forti è più alta tra le lettrici che non tra i lettori (il 17,5% contro il 14,7%). Inoltre, valori più elevati di lettori forti si osservano tra le persone di 60 anni e più, dove si raggiunge il 22% dei lettori. Al contrario, sono gli uomini a presentare più spesso un profilo di lettore debole (il 48% contro il 41,8% delle donne) e anche i ragazzi di 11-14 anni, dove circa un lettore su 2 legge al massimo 3 libri in un anno." A proposito, ricordo che 4 anni fa qui a Milano una libreria organizzava un incontro bimensile dove si commentava, in lingua, un libro di un autore straniero. Io parlo solo l'inglese, quindi gli autori francesi, russi ecc. non potevo commentarli, partecipai quindi a tre riunioni dove si affrontava Macbeth, Otello e Il mercante di Venezia. Adoro Shakespeare quindi sono anche riuscito a parlare, per quanto si potesse anche solo ascoltare. Purtroppo la libreria ha chiuso i battenti, come tante altre. La cosa che mi incuriosì, è che ogni volta su 15 partecipanti, più o meno, eravamo due soli uomini. Con Otello ero pure l'unico. Per il numero di libri, dipende anche che cosa si legge: io sto smadonnando da un anno su L'Ulisse di Joyce, che ho avuto la pessima idea di leggere in inglese, con accanto un librone, "Ulysses annoted", che spiega con delle note per ogni pagine, i vari slang, tradizioni, ecc. Sono arrivato a metà: le prime 200 pagine le ho trovate bellissime, anche perché imparavo un botto di cose, adesso però mi sta venendo un po' a noia, poi un capitolo è dedicato alle parodie di generi letterari e libri che non ho mai sentito. Per ora mi sono fermato, temo che Virgina Wolff non avesse tanto torto su l'Ulisse: non arrivo a essere critico come lei, però, insomma, sono un po' perplesso....perché anche in italiano non va molto meglio, anzi, non colgo molti riferimenti che in inglese invece si capiscono meglio....forse è al di sopra delle mie capacità, boh... Sto leggendo anche "Appunti di un giovane medico", di Bulgakov e le biografie, in inglese, di Churchill, di Edward Roberts e quella monumentale, di Kafka, scritta da Reiner Stach, in tre volumi di circa 600 pagine l'uno. Io sono del 1971, onestamente ai miei tempi non si usavano le bacchette, però il potere degli insegnanti forse era maggiore di oggi. Ho frequentato l'Alessandro Volta, considerato il più prestigioso liceo scientifico statale di Milano ma a differenza di tanti miei coetanei, ricordo come un incubo l'adolescenza nella "Milano da bere". Salvo giusto la musica, ascoltavo new wave e gothic inglese, poi metal, i primi Litfiba, CCCP, ecc, e lo sport, ma era una epoca di maschilismo becero e di superficialità, condito dal famoso edonismo reaganiano, ricordo una pubblicità che diceva: "Per l'uomo che non deve chiedere mai", infatti un uomo che arrossiva, timido, ecc, era considerato un debole. In classe avevo 7 paninari, che vestivano griffato, ma con vestiti anche un paio di milioni di lire, ignoranti come zappe, che passavano il tempo a parlare di moda e a picchiarsi con i metallari. Io a 14 anni mi ero innamorato di Kafka e leggevo Dostojevski, chiaro che con quella gente avevo poco da spartire, anche perché discriminavano quelli che non erano come loro. Cosa che peraltro mi rendeva felice, infatti quando andai in Inghilterra mi trovai bene perché nessuno mi giudicava per come c...mi vestivo o se avevo un pensiero diverso da quello della massa. La prof di lettere, ex sessantottina, era eccezionale, non cercò mai di influenzarci politicamente, voleva solo infonderci la passione per la letteratura, per il latino (l'unica materia in cui avevo quasi 8) e soprattutto, voleva che sviluppassimo un senso critico, che sapessimo sempre argomentare. Ovviamente, con i paninari tutti questi sforzi furono vani. Infatti, non conosco bene i giovani d'oggi ma stento a credere che possano essere peggio di quei minus habens. Verga l'ho amato fin da subito, Mastro Don Gesualdo su tutti, il finale de "La roba" è potentissimo. Amo anche "I promessi sposi": a proposito, sono interessanti secondo me, due punti di vista diversi, uno di Gramsci e uno di Leonardo Sciascia sul romanzo. Se interessa, si possono trovare in rete, non sto a dilungarmi oltre, diciamo che sono più d'accordo con Sciascia che con Gramsci, il quale secondo me ha detto una cosa giusta, riguardo al ruolo di Manzoni come intellettuale, criticandolo ma non ha tenuto conto del contesto e del pubblico a cui era rivolto quel romanzo, quindi lo scopo del romanzo stesso. Temo che la sua ideologia abbia prevalso sul giudizio finale. Come nel caso della critica che Nabokov fa a Dostojevski nelle sue lezioni di letteratura russa negli USA. Poi mi sono laureato in ingegneria, da 30 anni faccio anche teatro, amatoriale, a parte alcuni anni con una compagnia professionale. Mi ricordo che durante uno dei primi colloqui, quando l'esaminatore mi chiese i miei hobby e passioni, gli dissi, oltre a fisica quantistica e matematica, anche letteratura, teatro e storia: il tipo fece una espressione disgustata e mi disse, con disprezzo, che ero un "ingegnere umanista", perché secondo lui un vero ingegnere deve occuparsi solo delle sua materie e non disperdere le energie su cose secondarie.. Bizzarro che quello che io consideravo un complimento, lui l'ha usata come offesa.....Un'ultima annotazione, a proposito di matematica: i laureati in Italia sono il 20% della popolazione, contro il 32% della media europea. I laureati in materie STEM sono il 24%, davanti alla GB ma dietro a Francia e Germania. Mentre per la Fondazione Agnelli, il 51% dei diplomati non ha le basi della matematica. Mi sento di dire, per esperienza personale, che l'insegnamento delle materie scientifiche è fatto financo peggio di quelle letterarie. Ma qui si apre un altro capitolo. Ciao

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому +1

      Il problema dei Paninari , che misuravano il livello culturale degli altri ,dal numero delle mutande firmate , consiste nell' aver raggiunto l' età riproduttiva e quindi hanno cominciato a figliare.

    • @lucat5479
      @lucat5479 Рік тому +1

      @@plissken2097 eh eh esatto.
      ..io mi ricorderò sempre una scena. Durante un compito di latino, uno di questi mi chiese di passargli il compito. Non ci avevo mai scambiato una parola ma tanto aveva tutte le materie insufficienti, mancano un paio di compiti alla fine dell'anno, gli passai alcuni pezzi della versione. A fine anno ovviamente fu comunque bocciato. I paninari dal terzo anno in poi avevano la simpatica abitudine di bullizzare i piu giovani: durante l'intervallo beccavano un disgraziato, lo mettevano davanti alla lavagna poi lasciavano scivolare sopra una moneta e gli dicevano di bloccarla con la fronte. Un giorno ero incautamente rimasto solo durante l'intervallo in classe, un "Gallo di dio" mi venne addosso e cercó di attaccare briga. Mentre cercavo di capire come uscirne, dal nulla sbucò il paninaro a cui avevo passato il compito che intimò al tipo di lasciarmi stare. Quell'altro si scusò e non lo vidi più. In un attimo scoprii due cose: questo paninaro era un leader silenzioso e carismatico che senza mai parlare (gli avrò sentito dire 4 parole in croce in un anno) era rispettato e temuto, tipo un padrino. In secondo luogo, a mia insaputa, mi ero "comperato" la sua protezione. Essendo un caprone era stato bocciato due volte di fila e dovette lasciare la scuola. L'ultimo giorno, fuori dalla scuola, c'erano alcuni paninari che volevano salutarlo, lui non li degnò di uno sguardo, venne da me mi diede la mano e mi salutò. Ricordo ancora oggi l'espressione basita degli altri paninari che per tutto l'anno avevano considerato me e un mio amico metallaro come dei poveri sfigati, vedere che il loro capo a cui avevano sempre leccato il culo perché per loro era un "chad", veniva a salutare un reietto come me e non loro...Comunque era un personaggio: una decina di anni fa, su facebook ho scoperto che era andato a vivere su una isoletta del Pacifico ed era diventato un campione di surf. Gli altri invece hanno fatto purtroppo dei figli come dicevi.....

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому +1

      @@lucat5479 Grazie per averci fatto partecipi della tua esperienza. Felice per il tuo ex compagno di scuola che in qualche modo ha trovato la strada per vivere una vita felice. Un caro saluto.

  • @mr.humbert3411
    @mr.humbert3411 Рік тому +1

    Leggere un autore fondamentalmente dialettale è profondamente sbagliato

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому +3

      Su quale base sarebbe sbagliato, sentiamo... (ti faccio presente che in Verga non c'è il dialetto, in ogni caso, ma echi di esso nei discorsi dei personaggi)?

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому

      Come leggere Dante che scriveva in un italiano incomprensibile. Eppure l' idea della Divina Commedia e' grandiosa. Forse traducendola...

    • @lalettricesolitaria
      @lalettricesolitaria  Рік тому

      @@plissken2097 Traducendola? La Commedia è in italiano. Si traducono opere dalle altre lingue. Probabilmente intendevi parafrasi, ebbene quella si fa già a scuola :D Mi rendo conto che forse non ne hai mai sfogliato nemmeno una pagina, ti invito a seguire i video che ho fatto sul mio canale in cui spiego i canti

    • @plissken2097
      @plissken2097 Рік тому

      @@lalettricesolitaria Ci puoi contare . Grazie

    • @vlad1403
      @vlad1403 Рік тому

      ​@@plissken2097 Tradurre la Commedia? XD Ma tutto ok? È scritta in italiano... in fiorentino medievale