Maladaptive daydreaming (che cos'è e come poter intervenire)

Il maladaptive daydreaming è un disturbo mentale scoperto recentemente nel quale la persona passa buona parte della sua giornata presa storia che continua ad inventare nella mente. Il maladaptive daydreaming è stato per la prima volta definito da Somer come un'ampia attività di fantasia che sostituisce l'interazione umana e/o interferisce con il funzionamento accademico, interpersonale o professionale.
Noto anche come "disturbo da fantasia compulsiva", è una forma disordinata di assorbimento dissociativo associato a un'attività di fantasia vivida ed eccessiva che spesso coinvolge scenari elaborati e fantasiosi.
Nel maladaptive daydreaming le persone possono arrivare a passare buona parte della loro giornata a rincorrere storie complesse ed elaborate, attingendo spesso da libri o serie televisive. Le storie diventano così coinvolgenti e vivide da suscitare nella persona emozioni e vissuti alle volte anche visibili esternamente. La persona potrebbe piangere o ridere ecc..
Nel maladaptive daydreaming l'attività di fantasia è così intensa da creare una vera e propria realtà virtuale nella quale la persona viene così assorbita da perdere di vista anche funzioni fondamentali della vita di ogni giorno. La persona potrebbe avere delle difficoltà relazionali o professionali proprio a causa del bisogno compulsivo di andare avanti a raccontare la propria storia.
I suggerimenti riportati nel video non costituiscono né sostituiscono un intervento terapeutico.
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