Questo argomento è sempre trascurato quando si parla di riproduzione musicale. Con questi esempi ha fatto capire il problema. Sempre simpatica l'esposizione degli argomenti. Buon proseguimento e grazie!
Giustamente caro Genio dell'elettroacustica è sempre Full-top ascoltare i tuoi video sempre ben fatti e interessanti.... discorso Ben veritieri e performanti........ ciao e distinti saluti Mitico genio..... Peter
Bel video come sempre, nessuno riesce ad essere così chiaro e conciso come te, complimenti. Il mio impianto è in una stanza quasi dedicata, con i vari accorgimenti tipici, tappeti, librerie, divano e materiale assorbente agli angoli, ma il vero passo in avanti, nel mio caso, è dato dal drc, Dirac per la precisione, la differenza è eclatante. Grazie per i tuoi video.
Interessantissimo. Quella di posizionare il microfono molto vicino alla sorgente di suono è una metodica che utilizzò D. B. Keele Jr. per la misurazione @anecoica di un sistema d'altoparlanti in bassa frequenza. Questa consente di evitare l'utilizzo di una vera camera anecoica (poi, che lo sia per davvero sino ai 20 Hz è cosa oltremodo difficile e dispendiosa). Bravissimo Sabino, con degli esempi semplici e comprensibili da tutti hai fatto capire come viene alterato il suono in diverse tipologie di ambienti confinati.
15, 14, 13... 😀 E' proprio vero, l'ambiente d'ascolto, per svariati motivi, e tu li hai toccati tutti, é spesso il piú trascurato ma il suo impatto sull'ascolto é notevole. Con questi esempi, estremi ma efficaci hai reso benissimo l'idea. Una prova d'ascolto presso un buon negozio HiFi con una sala d'ascolto é anche un buon modo per accorgersi di quanto altro in piú arrivi alle nostre orecchie qunado ascoltiamo la stessa musica a casa. Grazie ancora
Assolutamente!! Per quello negli studi gli ambienti sono sempre trattati! Io dopo anni di"audiofilia" acuta sono ripartito da dove la musica viene fatta e non mi sono più voltato indietro... 👍👏
Le cose sono due: o cambi il nome al canale o sistemi il microfono..... 😉 Sono doverosi i complimenti per come hai saputo trattare in modo onesto e chiaro a tutti un argomento per il quale si spendono sempre fiumi di parole e si producono noiosi video puramente teorici che lasciano più domande che risposte. Bravo Sabino.
Io la seguo dai primi video,devo dire che in modo semplice fa capire leggi molto complicate e poi ascoltando ho risparmiato molti errori , che avrei commesso .
Anche con tende, drappi, tappeti, divani si può attutire l'eco e il riflesso del suono. Certo non sarà come avere pannelli fonoassorbenti però tra una stanza semivuota e la stessa con tendaggi, tappeti, divani, mobilia ecc c'è parecchia differenza
A fine anni '70 lavoravo in un negozio di HI-Fi come tecnico di assistenza interno (rarità!). Il titolare, persona già molto anziana, mi spiegò che se, dopo aver ascoltato per mezz'ora musica da un impianto, ne hai ancora voglia, significa che è equilibrato, altrimenti c'è qualcosa che non va. Poco scientifico, certo, ma ho sempre riscontrato in casa, in auto, a teatro, al cinema, concerti eccetera che aveva solo ragione da vendere.
E' sempre bene ripetere che la stanza è un elemento "attivo" dell'impianto di riproduzione audio; se si ha una stanza dedicata le soluzioni di acustica ambientale sono l'ideale corollario al perfezionamento del suono, previa ovviamente valutazione in loco dell'interazione impianto/stanza. Se invece la stanza è ad "uso promiscuo" spesso non si può agire ad hoc per via della presenza di mobili e arredi o altri ostacoli (femminili?... ;) )per cui l'unica via di miglioramento è agire mitigando, ma non risolvendo del tutto, gli effetti negativi attraverso l'equalizzazione (parametrica) del segnale; si può quindi agire attraverso i dsp a volte inclusi di serie in alcuni modelli attivi di diffusori o dotandosi di processori esterni o di un pc. La parte ardua sono le risonanze e le cancellazioni delle basse frequenze ottimamente descritte da Sabino in un precedente video. A questo punto o si decide di non intervenire con l'equalizzazione o si cerca di intervenire per migliorare il solo punto di ascolto, questo è il compromesso. Io utilizzo ad es. un parametrico a 6 bande per canale solo dedicato ad attenuare le risonanze dai 60 ai 300 hz ma bisogna sperare che la stanza sia comunque "generosa" con aperture ed asimmetrie e non crei troppi buchi e code. Questa la mia piccola esperienza.
Grazie guolive! ottimo intervento, ma non trovi che la correzione (sopratutto sulle basse frequenze) "migliori" la situazione solo in un punto della stanza ma lo comprometta in altri'? mi farai sapere....
@@Microfono verissimo e più si interviene in questo modo e più è stretto il punto ideale e si rovina altrove. Per ridurre l impatto si possono sfruttare, volendo, anche i woofer dei canali posteriori per chi ha un sistema 5.1, per dare una mano. Ma tutto è molto relativo e non facile e ribadisco la mia esperienza vale tel quel. Grazie a te per la tua presenza divulgativa... :)
Per me dovrebbe esserci nei miei diffusori dovrebbe essere tu per dirmi il timbro di ascolto da zero a dieci ma anche se sono morel da un apli piccolo ma non ce bisogno di tanta potenza ma qualità cerco io e quello che dite voi e tutto perfetto grazie per il video un saluto e a presto ciao
Possiedo un impianto di cui non posso lamentarmi....ma, da quando ho trattato la stanza con pannelli fonoassorbenti seri (anche parzialmente fonoisolanti), è tutt'altra cosa 🙏😉
Ottimo come sempre (a parte i problemini col microfono). Domanda forse stupida, se si avesse la possibilità di intervenire durate la costruzione della casa, quale sarebbe la forma migliore per la stanza d'ascolto? Se le pareti fossero circolari ed il soffitto a cupola, sarebbe meglio o peggio?
sarebbe peggio, dovresti chiedere pareti opposte non parallele fra loro soffitto e pavimento compresi.Ci sono poi dei rapporti fra le misure delle pareti che si potrebbero rispettate...potendo...
Partiamo dal presupposto che solo pochi hanno la fortuna di trattare il proprio ambiente di ascolto e purtroppo io non sono tra quelli..quindi in un ambiente mediocre suonerera sempre meglio un buon impianto che uno mediocre...questo lho riscontro nel mio ambiente che non è affatto un ambiente trattato acusticamente, ma che negli anni ho cambiato diverse elettroniche e diffusori acquistatandone di più performanti, e così ho migliorato il suono per quanto possibile nel mio ambiente.
L'azione combinata di trattamento acustico "passivo" tramite pannelli e "attivo" tramite DSP è la cosa migliore che si possa fare in ambiente domestico. Questo perché alcuni modi di risonanza e sfasamenti delle stanze di ascolto tipiche non potranno mai essere corretti interamente in modo passivo. E' scandaloso constatare quanti soldi vengono buttati in apparecchi hifi che verranno poi fatti suonare in ambienti ridicoli. Il tipico audiofilo della vecchia guardia insegue una presunta "purezza" del segnale, quindi un evento microscopico, tralasciando l'effetto dell'ambiente, che invece è macroscopico e influenza il risultato in maniera determinante. Questa è proprio mancanza di cultura, di conoscenza di base della fisica legata all'elettroacustica.
@@andreabincoletto8609 Sono molto d'accordo con te Andrea anche se ho perplessità sulla efficacia dei DSP nel risolvere i problemi di risonanza. Sicuramente danno una mano a rendere gradevole l'ascolto ma non possono (purtroppo) modificare le leggi della fisica. Utilizzano invece degli escamotage più o meno furbi per aggirare i problemi. ciao ciao
@@Microfono Ciao Sabino, indubbiamente miracoli il DSP da solo non ne può fare, ma - parlando appunto di ambienti domestici, quindi si suppone di dimensioni spesso piccole, geometricamente irregolari/inadeguati, soggetti a WAF - non vedo altre possibilità per tosare un picco di 20 dB a 40 o 70 Hz. L'uso di equalizzatori, grafici o meglio parametrici, magari asserviti a SW di misurazione con microfono calibrato, alla fine altro non è che un uso acqua e sapone di un DSP, ma senza un algoritmo a prendere le decisioni per te. Quello che oggigiorno può fare un moderno set basato su Dirac, Genesis di Anthem o meglio ancora Lyngdorf potrebbe sconcertare (in positivo) tutti coloro che precedentemente spendevano migliaia di euro cambiando cavi per risolvere "quel rigonfiamento nella zona del calore della voce maschile" (rofl). Sistemato l'elefante nella stanza (letteralmente!), poi io sarei il primo che - avendo la grana - spenderebbe un sacco di soldi per un paio di monoblock della McIntosh o Pass Labs, ma quello sarebbe solo piacere di possesso e voglia di dimostrare il proprio potere d'acquisto, come giustamente hai detto tu.
Per ovviare al problema del rimbombo sui bass reflex, ricordo che mio padre, una trentina di anni fa, metteva un foglio 20x20 di spugna alla parete in corrispondenza del foro posteriore di ognuno dei diffusori . Un pugno nell’occhio a vedere la parete… D’altre parte il sistema funzionava.
Tutto giusto e interessante: unica cosa, in realtà se ascoltiamo una registrazione di un concerto classico registrato con microfoni panoramici sentiremo l'ambiente dell'auditorium, ma se sentiamo un disco jazz registrato in studio sentiremo il rullante come se fosse a mezzo centimetro da noi, i piatti a circa un metro da noi, la cantante con la lingua nel nostro orecchio e così via... ;) Comunque è sacrosanto costruire un ambiente di ascolto "giusto". Sicuramente non una camera anecoica altrimenti addio soundstage. Almeno in ambito hifi.
Ho rivisto questo video ( come altri per puro piacere di ascoltarla) perché credo che la domanda che sto per farle, è di marginale importanza: ha senso oggi come oggi acquistare un sintonizzatore analogico? ( naturalmente interessa me.. Grazie )
Questo bel video mi fa capire che partendo da 0 su un impianto hi-fi e volendo ascoltare un po di musica semi decentemente mi conviene comprarmi delle buone cuffie e amen o mi sbaglio?
NON È LA SORGENTE, ma un suo componente. Non c'è "un" componente importante, tutti lo sono perché l'impianto HiFi è una catena, in cui l'anello più debole richiederà prima o poi la sostituzione. In linea (vagamente) teorica i componenti più importanti però sarebbero due: I trasduttori. E cosa sono i trasduttori? Dispositivi che trasformano le forme di energia, ad esempio, da elettrica in acustica. E sono: Il pick-up (testina, per chi ha l'analogico), e gli altoparlanti. Ho detto altoparlanti e non casse. Ma tutto ciò non ha nessunissimo valore se non siamo in grado di distinguere un suono originale da uno riprodotto. Possiamo scegliere e acquistare finché ci piace, anzi, all'infinito perché il mercato offre scelta vastissima, ma se consideriamo le combinazioni tra tutti i prodotti, allora le possibilità salgono in misura esponenziale: MILIONI, FORSE MILIARDI. E non sono Euro, sono combinazioni appunto, cioè impianti. E quindi come suona un suono? Boh... mah... Forse... Giudicate con le vostre orecchie, avendo ben presente di paragonare ciò che ascoltate al suono dal vivo, e NON prendendo a riferimento "un buon suono" ("buon" per chi?). Cercate di fare prima esperienza di ascolti e assicuratevi di avere una sala adatto allo scopo, altrimenti saranno dolori...persi. E i costi sono scorrelati dalla qualità vera, ricordate anche questo, altrimenti spenderete per tutta la vita inutilmente senza mai arrivare a una soddisfazione durevole. Il miglior pick-up al mondo costa 1/5 di quello più costoso, che viceversa è monnezza. Claro?
Oltre ai problemi al microfono, ci tenevo a farti notare che hai il sensore della fotocamera che usi, sfondato in diverse zone (quelle in cui si vedono quelle macchie violastre). Questa non vuole essere affatto una critica, seguo il tuo canale da diversi anni ormai con immenso piacere :)
L'insonorizzazione è molto utile ma non è che faccia miracoli. Siamo d'accordo che le elettroniche dopo la sorgente non migliorano il segnale, ma possono peggiorarlo e anche di parecchio, compresi i diffusori.
Dai pero' non dirmi che a 3:07 Quell'ambiente e' utile all'ascolto, oltre che alla ripresa. Se lo hai messo cosi' per far vedere va bene, ma non ha nulla a che vedere con un ambiente calibrato, finalizzato all''ascolto. Ma poi perche' usate quei microfoni che vi sfregiano il viso? Va di moda? Perche' non mettersi una clip sulla camicia, o un microfonino difronte.
Potresti milgiorare il tuo microfono! Mamma mia come si sente male, una raffica interminabile di "sputazzi", di bump fastidiosissimi! Hai perso la spugnetta?
Una sola parola per lei: Grazie. Questo è il miglior canale dedicato alla tecnica e alla tecnologia della riproduzione sonora.
Mi associo ; Grazie .
Questo argomento è sempre trascurato quando si parla di riproduzione musicale. Con questi esempi ha fatto capire il problema. Sempre simpatica l'esposizione degli argomenti. Buon proseguimento e grazie!
Il Piero Angela dell’Hifi!
mannaggia...Piero è defunto...
Giustamente caro Genio dell'elettroacustica è sempre Full-top ascoltare i tuoi video sempre ben fatti e interessanti.... discorso Ben veritieri e performanti........ ciao e distinti saluti Mitico genio..... Peter
Grazie per la risposta....... ovviamente ascoltare i tuoi commenti caro Genio dell'elettroacustica è sempre fantastico... Peter
Che perla di canale!
per tutti questi video straordinari, semplicemente grazie!
Bel video come sempre, nessuno riesce ad essere così chiaro e conciso come te, complimenti.
Il mio impianto è in una stanza quasi dedicata, con i vari accorgimenti tipici, tappeti, librerie, divano e materiale assorbente agli angoli, ma il vero passo in avanti, nel mio caso, è dato dal drc, Dirac per la precisione, la differenza è eclatante.
Grazie per i tuoi video.
"Ti voglio bene" Giulio!
Interessantissimo. Quella di posizionare il microfono molto vicino alla sorgente di suono è una metodica che utilizzò D. B. Keele Jr. per la misurazione @anecoica di un sistema d'altoparlanti in bassa frequenza. Questa consente di evitare l'utilizzo di una vera camera anecoica (poi, che lo sia per davvero sino ai 20 Hz è cosa oltremodo difficile e dispendiosa). Bravissimo Sabino, con degli esempi semplici e comprensibili da tutti hai fatto capire come viene alterato il suono in diverse tipologie di ambienti confinati.
15, 14, 13... 😀 E' proprio vero, l'ambiente d'ascolto, per svariati motivi, e tu li hai toccati tutti, é spesso il piú trascurato ma il suo impatto sull'ascolto é notevole. Con questi esempi, estremi ma efficaci hai reso benissimo l'idea. Una prova d'ascolto presso un buon negozio HiFi con una sala d'ascolto é anche un buon modo per accorgersi di quanto altro in piú arrivi alle nostre orecchie qunado ascoltiamo la stessa musica a casa. Grazie ancora
Ottimo Sabino....veramente ottimo! Un saluto a te e ad Alessandro
Assolutamente!! Per quello negli studi gli ambienti sono sempre trattati!
Io dopo anni di"audiofilia" acuta sono ripartito da dove la musica viene fatta e non mi sono più voltato indietro...
👍👏
Sei grande! Non c'è altro da dire. 💯💯💯
Ti ringrazio Stefano!
Istintivamente stavo pensando di sistemare meglio il locale che ho adibito all'ascolto hi-fi, adesso ho la certezza che sarebbe una scelta giusta.
Le cose sono due: o cambi il nome al canale o sistemi il microfono..... 😉 Sono doverosi i complimenti per come hai saputo trattare in modo onesto e chiaro a tutti un argomento per il quale si spendono sempre fiumi di parole e si producono noiosi video puramente teorici che lasciano più domande che risposte. Bravo Sabino.
prima o poi lo sistemo.....:-)
In effetti l'architetto è il male 😄
Se anche Sabino ha problemi col microfono, dormo più tranquillo 😉
@@MVVblog 😂😂😂👍🏻
@@MVVblog Mannaggia...me ne sono accorto tardi...è proprio vero che il calzolaio ha le scarpe rotte!
Sabino, sempre un piacere...
Om 🎶 grande 🎶💥
Bravo Sign.Sabino!
Grazie signor Gianluca !!
Come sempre sei il numero 1 , grazie .
grazie a te Vincenzo
FANTASTICO!
Io la seguo dai primi video,devo dire che in modo semplice fa capire leggi molto complicate e poi ascoltando ho risparmiato molti errori , che avrei commesso .
Lo so Fabio Power , mi ricordo di te!
Avrei tanto voluto scoprirti prima ❤
meglio tardi.....etc
Anche con tende, drappi, tappeti, divani si può attutire l'eco e il riflesso del suono. Certo non sarà come avere pannelli fonoassorbenti però tra una stanza semivuota e la stessa con tendaggi, tappeti, divani, mobilia ecc c'è parecchia differenza
Fantastico !! grazie !!
grazie Daniele
Va bene ma l'offerta speciale? 😅😅😅😅😅😅😅
Sempre tanti complimenti per la chiarezza delle spiegazioni/informazioni
Grazie mille come sempre!
a te!
Altec Lansing Acousta Voicette 729 A.........bei tempi........
A fine anni '70 lavoravo in un negozio di HI-Fi come tecnico di assistenza interno (rarità!). Il titolare, persona già molto anziana, mi spiegò che se, dopo aver ascoltato per mezz'ora musica da un impianto, ne hai ancora voglia, significa che è equilibrato, altrimenti c'è qualcosa che non va. Poco scientifico, certo, ma ho sempre riscontrato in casa, in auto, a teatro, al cinema, concerti eccetera che aveva solo ragione da vendere.
@@lucasasdelli molto vero
E' sempre bene ripetere che la stanza è un elemento "attivo" dell'impianto di riproduzione audio; se si ha una stanza dedicata le soluzioni di acustica ambientale sono l'ideale corollario al perfezionamento del suono, previa ovviamente valutazione in loco dell'interazione impianto/stanza. Se invece la stanza è ad "uso promiscuo" spesso non si può agire ad hoc per via della presenza di mobili e arredi o altri ostacoli (femminili?... ;) )per cui l'unica via di miglioramento è agire mitigando, ma non risolvendo del tutto, gli effetti negativi attraverso l'equalizzazione (parametrica) del segnale; si può quindi agire attraverso i dsp a volte inclusi di serie in alcuni modelli attivi di diffusori o dotandosi di processori esterni o di un pc. La parte ardua sono le risonanze e le cancellazioni delle basse frequenze ottimamente descritte da Sabino in un precedente video. A questo punto o si decide di non intervenire con l'equalizzazione o si cerca di intervenire per migliorare il solo punto di ascolto, questo è il compromesso. Io utilizzo ad es. un parametrico a 6 bande per canale solo dedicato ad attenuare le risonanze dai 60 ai 300 hz ma bisogna sperare che la stanza sia comunque "generosa" con aperture ed asimmetrie e non crei troppi buchi e code. Questa la mia piccola esperienza.
Grazie guolive! ottimo intervento, ma non trovi che la correzione (sopratutto sulle basse frequenze) "migliori" la situazione solo in un punto della stanza ma lo comprometta in altri'? mi farai sapere....
@@Microfono verissimo e più si interviene in questo modo e più è stretto il punto ideale e si rovina altrove. Per ridurre l impatto si possono sfruttare, volendo, anche i woofer dei canali posteriori per chi ha un sistema 5.1, per dare una mano. Ma tutto è molto relativo e non facile e ribadisco la mia esperienza vale tel quel. Grazie a te per la tua presenza divulgativa... :)
Per me dovrebbe esserci nei miei diffusori dovrebbe essere tu per dirmi il timbro di ascolto da zero a dieci ma anche se sono morel da un apli piccolo ma non ce bisogno di tanta potenza ma qualità cerco io e quello che dite voi e tutto perfetto grazie per il video un saluto e a presto ciao
Possiedo un impianto di cui non posso lamentarmi....ma, da quando ho trattato la stanza con pannelli fonoassorbenti seri (anche parzialmente fonoisolanti), è tutt'altra cosa 🙏😉
Ottimo come sempre (a parte i problemini col microfono). Domanda forse stupida, se si avesse la possibilità di intervenire durate la costruzione della casa, quale sarebbe la forma migliore per la stanza d'ascolto? Se le pareti fossero circolari ed il soffitto a cupola, sarebbe meglio o peggio?
sarebbe peggio, dovresti chiedere pareti opposte non parallele fra loro soffitto e pavimento compresi.Ci sono poi dei rapporti fra le misure delle pareti che si potrebbero rispettate...potendo...
@@Microfono una stanza sbilenca, grazie per la risposta.
Partiamo dal presupposto che solo pochi hanno la fortuna di trattare il proprio ambiente di ascolto e purtroppo io non sono tra quelli..quindi in un ambiente mediocre suonerera sempre meglio un buon impianto che uno mediocre...questo lho riscontro nel mio ambiente che non è affatto un ambiente trattato acusticamente, ma che negli anni ho cambiato diverse elettroniche e diffusori acquistatandone di più performanti, e così ho migliorato il suono per quanto possibile nel mio ambiente.
Ci potrebbe essere un'alternativa ..il trattamento digitale del segnale (professionale oppure Hi end). Che ne pensa?
argomento che affronteremo: purtroppo comunque non è onnipotente e spesso vale solo per pochi aspetti e limitatamente ad un solo punto
L'azione combinata di trattamento acustico "passivo" tramite pannelli e "attivo" tramite DSP è la cosa migliore che si possa fare in ambiente domestico. Questo perché alcuni modi di risonanza e sfasamenti delle stanze di ascolto tipiche non potranno mai essere corretti interamente in modo passivo.
E' scandaloso constatare quanti soldi vengono buttati in apparecchi hifi che verranno poi fatti suonare in ambienti ridicoli.
Il tipico audiofilo della vecchia guardia insegue una presunta "purezza" del segnale, quindi un evento microscopico, tralasciando l'effetto dell'ambiente, che invece è macroscopico e influenza il risultato in maniera determinante. Questa è proprio mancanza di cultura, di conoscenza di base della fisica legata all'elettroacustica.
@@andreabincoletto8609 Sono molto d'accordo con te Andrea anche se ho perplessità sulla efficacia dei DSP nel risolvere i problemi di risonanza.
Sicuramente danno una mano a rendere gradevole l'ascolto ma non possono (purtroppo) modificare le leggi della fisica.
Utilizzano invece degli escamotage più o meno furbi per aggirare i problemi.
ciao ciao
@@Microfono Ciao Sabino, indubbiamente miracoli il DSP da solo non ne può fare, ma - parlando appunto di ambienti domestici, quindi si suppone di dimensioni spesso piccole, geometricamente irregolari/inadeguati, soggetti a WAF - non vedo altre possibilità per tosare un picco di 20 dB a 40 o 70 Hz. L'uso di equalizzatori, grafici o meglio parametrici, magari asserviti a SW di misurazione con microfono calibrato, alla fine altro non è che un uso acqua e sapone di un DSP, ma senza un algoritmo a prendere le decisioni per te.
Quello che oggigiorno può fare un moderno set basato su Dirac, Genesis di Anthem o meglio ancora Lyngdorf potrebbe sconcertare (in positivo) tutti coloro che precedentemente spendevano migliaia di euro cambiando cavi per risolvere "quel rigonfiamento nella zona del calore della voce maschile" (rofl).
Sistemato l'elefante nella stanza (letteralmente!), poi io sarei il primo che - avendo la grana - spenderebbe un sacco di soldi per un paio di monoblock della McIntosh o Pass Labs, ma quello sarebbe solo piacere di possesso e voglia di dimostrare il proprio potere d'acquisto, come giustamente hai detto tu.
@@andreabincoletto8609 complimenti per la tua competenza Andrea, hai comunque visto il video sui nodi e modi di risonanza di una stanza?
ascoltare un sistema audio "economico" ben bilanciato, posizionato in un ambiente trattato a dovere, restituisce una soddisfazione impareggiabile
Peccato non ci capisca nulla in trattamento dell'ambiente. 😐
E tocca a andare a fiducia... Eh, ma chi è competente? Chiedo per zona Roma.
Per ovviare al problema del rimbombo sui bass reflex, ricordo che mio padre, una trentina di anni fa, metteva un foglio 20x20 di spugna alla parete in corrispondenza del foro posteriore di ognuno dei diffusori . Un pugno nell’occhio a vedere la parete… D’altre parte il sistema funzionava.
👍👍👍👍👍
ma il bottone che porta al video ?
🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔
arriva tra un paio di giorni Gabriele !
@@Microfono ok perfetto
👌
@@gabrieleperucchini5438 ua-cam.com/video/Ak0DAxu3vmA/v-deo.html
io me ne frego dell'estetica! 😉
Tutto giusto e interessante: unica cosa, in realtà se ascoltiamo una registrazione di un concerto classico registrato con microfoni panoramici sentiremo l'ambiente dell'auditorium, ma se sentiamo un disco jazz registrato in studio sentiremo il rullante come se fosse a mezzo centimetro da noi, i piatti a circa un metro da noi, la cantante con la lingua nel nostro orecchio e così via... ;) Comunque è sacrosanto costruire un ambiente di ascolto "giusto". Sicuramente non una camera anecoica altrimenti addio soundstage. Almeno in ambito hifi.
in studio si aggiungono early reflections,stanze, plate e riverberi artificiali; famosi gli algoritmi Lexicon.Ciao Blueshow
Voglio il disco di quella cantante!
Vero. Un esempio viene dal famoso disco jazz registrato nel negozio dei pegni…
Ho rivisto questo video ( come altri per puro piacere di ascoltarla) perché credo che la domanda che sto per farle, è di marginale importanza: ha senso oggi come oggi acquistare un sintonizzatore analogico? ( naturalmente interessa me.. Grazie )
@@paperondepaperoniit nom saprei risponderti sai? mu dispoace
@@Microfono mille grazie
Questo bel video mi fa capire che partendo da 0 su un impianto hi-fi e volendo ascoltare un po di musica semi decentemente mi conviene comprarmi delle buone cuffie e amen o mi sbaglio?
Non ti sbagli.
L'esempio della voce in vari ambienti è più efficace di tante parole.
Non trattare l'ambiente riduce drasticamente il potenziale dell'impianto Hifi.
eh sì, ma si fa fatica a prenderne atto.
Conclusione "cinematografica alla Martin Scorsese". Ottimo!
a presto Antonio
NON È LA SORGENTE, ma un suo componente. Non c'è "un" componente importante, tutti lo sono perché l'impianto HiFi è una catena, in cui l'anello più debole richiederà prima o poi la sostituzione.
In linea (vagamente) teorica i componenti più importanti però sarebbero due: I trasduttori.
E cosa sono i trasduttori?
Dispositivi che trasformano le forme di energia, ad esempio, da elettrica in acustica.
E sono: Il pick-up (testina, per chi ha l'analogico), e gli altoparlanti. Ho detto altoparlanti e non casse.
Ma tutto ciò non ha nessunissimo valore se non siamo in grado di distinguere un suono originale da uno riprodotto.
Possiamo scegliere e acquistare finché ci piace, anzi, all'infinito perché il mercato offre scelta vastissima, ma se consideriamo le combinazioni tra tutti i prodotti, allora le possibilità salgono in misura esponenziale:
MILIONI, FORSE MILIARDI. E non sono Euro, sono combinazioni appunto, cioè impianti.
E quindi come suona un suono?
Boh...
mah...
Forse...
Giudicate con le vostre orecchie, avendo ben presente di paragonare ciò che ascoltate al suono dal vivo, e NON prendendo a riferimento "un buon suono" ("buon" per chi?).
Cercate di fare prima esperienza di ascolti e assicuratevi di avere una sala adatto allo scopo, altrimenti saranno dolori...persi.
E i costi sono scorrelati dalla qualità vera, ricordate anche questo, altrimenti spenderete per tutta la vita inutilmente senza mai arrivare a una soddisfazione durevole.
Il miglior pick-up al mondo costa 1/5 di quello più costoso, che viceversa è monnezza.
Claro?
Bentornato
Oltre ai problemi al microfono, ci tenevo a farti notare che hai il sensore della fotocamera che usi, sfondato in diverse zone (quelle in cui si vedono quelle macchie violastre). Questa non vuole essere affatto una critica, seguo il tuo canale da diversi anni ormai con immenso piacere :)
grazie Mirko, lo so lo so...
Secondo me un punto importante è il preamplif.
L'insonorizzazione è molto utile ma non è che faccia miracoli.
Siamo d'accordo che le elettroniche dopo la sorgente non migliorano il segnale, ma possono peggiorarlo e anche di parecchio, compresi i diffusori.
Molto bene, siamo tutti d'accordo allora.
L'ambiente
io ho avuto una bruttissima sorpresa quando ho dovuto spostare l'impianto da una stanza ad un altra,il peggioramento e'stato drammatico.
Non sarà mica colpa della posizione dei cavi??!!
@@Microfono non l ho mai capito, credo sia colpa della diversa ampiezza della stanza e la presenza di molti mobili e poltrone.mah...????
@@persichettialfredo3110 sicuramente i cavi non hanno colpe.....
Dai pero' non dirmi che a 3:07 Quell'ambiente e' utile all'ascolto, oltre che alla ripresa.
Se lo hai messo cosi' per far vedere va bene, ma non ha nulla a che vedere con un ambiente calibrato, finalizzato all''ascolto.
Ma poi perche' usate quei microfoni che vi sfregiano il viso? Va di moda?
Perche' non mettersi una clip sulla camicia, o un microfonino difronte.
no, a 3:07 è trattato per registrare, non per l’ascolto
Il 95x100 degli audiofili passa la vita a cambiare apparecchi tenendo sempre lo stesso inefficiente ambiente.
Mannaggia...è proprio così !|
Ma sei parente a Silvano Agosti? Cavolo siete due gocce d'acqua! XD
Potresti milgiorare il tuo microfono! Mamma mia come si sente male, una raffica interminabile di "sputazzi", di bump fastidiosissimi! Hai perso la spugnetta?
purtroppo me ne accorgo sempre tardi .... mi spiace
@@Microfono Ci mancherebbe